19 November, 2024
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La quinta edizione del concorso enologico nazionale Premio Qualità Italia, promosso e organizzato dalla Scuola di Alta Formazione e Perfezionamento “Leonardo”, si è conclusa con la cerimonia di premiazione svoltasi a Pineto (TE).

Si conferma la qualità dei vini sardi grazie all’azienda Cantina delle Vigne di Piero Mancini srl di Olbia che con l’etichetta “Mancini Primo” Vermentino di Gallura DOCG Superiore 2018 è riuscito ad aggiudicarsi il Premio Nazionale per la categoria Vini Bianchi DOCG.

In totale, sono stati assegnati 20 Premi Nazionali, 61 Menzioni e 43 Speciali Attestati Regionali.

Conquistano il Premio Qualità Italia 2019, 5 vini dell’Emilia Romagna, 3 della Puglia, 3 dell’Abruzzo, 2 del Veneto e n. 1 vino rispettivamente della Campania, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna e Toscana.

Soddisfatti gli organizzatori del Concorso che hanno visto incrementata la partecipazione di produttori di tutte le Regioni d’Italia a riprova del crescente interesse riservato al Premio Qualità Italia che si conferma un immancabile appuntamento per il mondo vitivinicolo.

Di seguito l’elenco dei vincitori, disponibile anche sul sito ufficiale del concorso enologico all’indirizzo www.premioqualitaitalia.org e su https://www.facebook.com/premioqualitaitalia; inoltre, per questa quinta edizione, sarà pubblicato sul prestigioso magazine Ulisse di Alitalia nel mese di agosto 2019.

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L’assessorato regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica ha pubblicato l’avviso per il “Finanziamento di interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione finalizzati al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato ricadente nel territorio regionale”.

L’obiettivo è incentivare il mantenimento e il miglioramento del decoro urbano, promuovendo la cura della qualità architettonica e la funzionalità degli edifici, implementando l’attrattività dei luoghi e la qualità di vita delle popolazioni insediate, favorendo il contrasto ai processi di spopolamento in atto.

La Regione Sardegna specifica che sono ammessi a finanziamento gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, mentre sono esclusi gli interventi di demolizione e ricostruzione dell’intero edificio e quelli attivati precedentemente alla data di pubblicazione dell’avviso.

Le domande di partecipazione potranno essere compilate e registrate dalle ore 12.00 del 29 luglio 2019 fino alle ore 12.00 del 10 settembre 2019 attraverso l’utilizzo della piattaforma telematica accessibile dal seguente link: https://sportellobandi.regione.sardegna.it/index.html.

La trasmissione della domanda (click day), invece, dovrà essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del 17 settembre 2019 fino alle ore 12.00 del 23 settembre 2019 attraverso lo sportello corrispondente al bando di interesse sulla pagina http://www.sportellosipes.it .

Successivamente alla scadenza per la trasmissione delle domande, le variazioni dei recapiti indicati o altre eventuali comunicazioni dovranno pervenire al seguente indirizzo email: eell.urb.politicheurbane@pec.regione.sardegna.it .

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Il colle di Rosmarino.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, ha dato l’autorizzazione alle procedure di assegnazione di 8 alloggi popolari nel rione “ex Campo Prigionieri”, nel quartiere Cannas di Sopra, a Carbonia. Affinché il Comune potesse procedere in quel senso era necessario, infatti, acquisire l’autorizzazione regionale per l’emanazione di un cosiddetto “bando speciale”.

L’urgenza – si legge nella delibera – è dettata dalla necessità di demolire i locali malsani al fine di riqualificare l’intero quartiere e trovare quindi sistemazione per le famiglie che vi abitano. E’ stato quindi autorizzato il comune di Carbonia all’emanazione di un bando speciale per l’assegnazione degli alloggi realizzati da Area ed è stato stabilito che la stessa Agenzia avvii uno studio per la riqualificazione ed il risanamento dell’interno quartiere, individuando gli alloggi da demolire e/o risanare, i relativi costi e tempi.

 

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Cosa hanno in comune personaggi come il leggendario “cantadore” Gavino De Lunas e il teologo Pietro Paolo Prunas, o gli accademici Giovanni Antonio Virdis, Giovanni Pinna Farrà e Carlino Sole? E ancora  l’insegnante e politico Orazio Porcu e gli esponenti sardisti Salvatore Sale, Antonio Cambule e Totoi Mura?

Le loro origini: erano tutti di Padria.

Per scoprire le storie degli uomini e le personalità che più hanno caratterizzato questa antica comunità della Sardegna, sabato 27 luglio, alle 18.00, nell’ex Convento Francescano di Padria, l’Istituto Camillo Bellieni in collaborazione con l’Amministrazione comunale organizza l’evento “Coscienza di paese – personaggi e vicende padriesi”.

Dopo i saluti del sindaco Alessandro Mura e dell’assessora alla Cultura, Pangela Dettori, interverranno Michele Pinna, direttore scientifico del Bellieni, Stefano Alberto Tedde, esperto di archivistica e Giuseppe Zichi dell’Università di Sassari. Tra le autorità, salvo contrattempi, è attesa anche la partecipazione del presidente della RAS, Christian Solinas.

Tra i padriesi più celebri di cui si parlerà sabato, vi è certamente Gavino Luna, meglio conosciuto come “De Lunas”, voce indimenticabile della tradizione canora, tra i primi a incidere sui 78 giri in vinile i suoi capolavori alla “logudoresa”. Lo attendeva però un destino tragico. Sarebbe stato trucidato dai nazisti nelle fosse ardeatine.

Altra importante figura presa in esame sarà quella del teologo Pietro Paolo Prunas, che diede il suo sostegno economico, attraverso il sistema allora in uso dell’associazione, per la pubblicazione delle opere di Pietro Martini, Giovanni Siotto Pintor e Pasquale Tola, divenuti classici della storia della Sardegna.

Saranno passate al setaccio le vite dei padriesi che hanno fatto strada nel mondo accademico. A iniziare da Giovanni Dettori Virdis, due volte rettore dell’Università di Sassari, poi Giovanni Pinna Ferrà, ordinario di Economia politica e Carlino Sole, docente associato dell’Ateneo turritano e autore di numerosi saggi.

Si spazierà anche nell’ambito di chi abbia ricoperto il ruolo di attivista politico. Tra questi l’insegnante Orazio Porcu, che fece parte del “gruppo maestri” della rivista “Ichnusa” fondata e diretta da Antonio Pigliaru, fu sindaco di Berchidda e consigliere regionale sotto la presidenza di Mario Melis.

Quindi tre grandi sardisti, a iniziare da Salvatore Sale, successore di Camillo Bellieni alla guida del Psd’az, caposcuola e maestro di una lunga tradizione politica che a Padria avrebbe coinvolto anche Antonio Cambule e Totoi Mura.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia.

«La Giunta ha tenuto fede agli impegni presi cercando un punto di incontro e sollecitando efficacemente il completamento dei lavori. Il ponte di Oloè può ora tornare a essere un collegamento sicuro.»
Così il presidente della Regione, Christian Solinas, a proposito dell’istanza di dissequestro presentata dalla provincia di Nuoro.
 

«Abbiamo cercato, tutti insieme, di trovare una soluzione con l’obiettivo di accelerare i tempi per restituire alle comunità una infrastruttura importante come il ponte di Oloè – spiega l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Roberto Frongia -. Oggi possiamo ritenerci soddisfatti, ma ancor di più lo saremo quando dal Tribunale arriverà il via libera alla riapertura dell’opera.»

«Anche tutti i passaggi necessari per la sicurezza sono stati espletati – è il commento del commissario straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu -. Aspetteremo che la documentazione prodotta, finalizzata al dissequestro del ponte, venga esaminata nell’auspicio che nel più breve tempo possibile si possa riaprire al traffico la strada provinciale 46 con il ponte più sicuro, nell’interesse di tutta la comunità sarda.»

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Ieri pomeriggio un bambino di nome Gabriele ha segnalato ai propri familiari il ritrovamento di un esemplare di tartaruga Marina in difficoltà. L’esemplare, in balia delle onde perché impigliato in sacchi di plastica, si era arenato nel litorale di Villaputzu.

I genitori del bimbo hanno prontamente comunicato l’emergenza al numero di emergenza Ambientale 1515 del Corpo Forestale.

Immediatamente interveniva una pattuglia della Stazione Forestale di Muravera, che eseguiva il primo soccorso dell’animale liberandolo dai rifiuti di di plastica che le impedivano i movimenti. Inoltre l’esame dell’animale ha rivelato che lo stesso era ferito, a causa di un amo conficcato nella bocca.

La pattuglia ha dunque attivato la “Rete regionale di conservazione della fauna marina”, che ha assicurato l’intervento dei propri esperti biologi e veterinari. L’animale è stato preso in carico e ricoverato in una struttura specializzata a Oristano. L’operazione chirurgica di estrazione dell’amo è stata appena ultimata con successo.

L’esemplare, di una età stimata di circa 3 anni, appartiene alla specie caretta caretta, tartaruga marina presente nel mare Mediterraneo e nelle coste della Sardegna, nelle cui spiagge da alcuni anni  sono state registrate anche deposizioni di uova.

La specie è messa in pericolo dall’inquinamento del mare e in particolare dalla presenza di rifiuti di film di plastica. Infatti l’animale è attratto da tali materiali poiché li confonde coi banchi di meduse che sono il suo alimento principale.

La tartaruga dopo il periodo di cure e riabilitazione, sarà rimessa in libertà e per l’occasione sarà invitata la famiglia che grazie alla segnalazione al 1515 del Corpo Forestale, ha dato un sostanziale contributo al salvataggio. L’esemplare è stato chiamato Gabriele in onore al suo piccolo soccorritore.

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Entro il 1° agosto è possibile candidarsi al concorso lanciato dall’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna per l’assunzione di 71 Assistenti Amministrativi – Cat. C. con contratto a tempo indeterminato.
Dichiarato nel 1981 dal ministero della Sanità come Istituto di  Ricovero e Cura a Carattere scientifico (IRCCS), l’Istituto Ortopedico Rizzoli è una struttura ospedaliera e di ricerca altamente specializzata nel campo dell’ortopedia e traumatologia. Significativa, per la struttura, è la stretta  interconnessione tra l’attività di assistenza e l’attività di ricerca scientifica. L’istituto, inoltre, è sede di insegnamento universitario.

I requisiti richiesti per partecipare al concorso sono:

  • cittadinanza italiana o di uno degli Stati dell’Unione europea oppure altre categorie previste dal bando;
  • età non superiore al limite massimo previsto dall’ordinamento vigente per il collocamento a riposo d’ufficio;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • diploma di istruzione secondaria di secondo grado;
  • non essere stati esclusi dall’elettorato attivo oppure non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso pubbliche amministrazioni oppure licenziati a decorrere dal 2/9/1995, data di entrata in vigore del primo contratto collettivo;
  •  non essere dipendenti a tempo indeterminato dell’Azienda USL di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Azienda USL di Imola, Istituto Ortopedico Rizzoli, Azienda USL di Ferrara e Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, inquadrati nel profilo professionale di Assistente Amministrativo cat. C, che presentino domanda per la propria Amministrazione di appartenenza.

Nel dettaglio, inoltre gli assistenti amministrativi saranno così distribuiti: n. 16 posti presso l’Azienda USL di Bologna; n. 8 posti presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Bologna; n. 12 posti presso l’Azienda USL di Imola; n. 20 posti presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli;  n. 12 posti presso l’Azienda USL di Ferrara; n. 3 posti presso l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara. E’ prevista la riserva di posti per i volontari delle FF. AA.

Le procedure selettive si espleteranno attraverso la valutazione dei titoli ed il superamento di tre prove d’esame – una scritta, una pratica ed una orale su principi generali di diritto sanitario; diritto amministrativo; elementi di legislazione regionale in materia di finanziamento, contabilità, programmazione e controllo delle Aziende Sanitarie; elementi di legislazione statale, regionale e regolamenti in materia sanitaria delle Aziende Sanitarie e degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico di diritto pubblico; principi generali sulla disciplina del rapporto di lavoro pubblico nel Servizio Sanitario Nazionale; principi generali in materia di protezione dei dati personali (privacy); diritto di accesso civico; obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni; prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nelle Pubbliche Amministrazioni; tutela della salute nei luoghi di lavoro; legislazione in tema di appalti di lavori, servizi e forniture delle Pubbliche Amministrazioni; elementi di informatica; verifica della conoscenza almeno a livello iniziale di una lingua straniera (inglese o francese).

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Due concorsi per 35 posti di lavoro per amministrativi in Emilia Romagna: l’Unione Romagna Faentina, in provincia di Ravenna, li ha indetti per inserimenti lavorativi con contratti a tempo indeterminato.

In particolare è  si procederà all’assunzione delle seguenti figure professionali:

  • n. 16 Istruttori Direttivi Amministrativi Contabili Cat. D, posizione economica D1. E’ prevista una riserva di 4 posti per i volontari delle FF.AA. e di 3 posti per il personale interno;
  • n. 19 Istruttori Direttivi Amministrativi Contabili Cat. C, posizione economica C1 con riserva di 6 posti per i volontari delle FF.AA. e di 4 posti per il personale interno.

Per candidarsi bisogna possedere i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’UE o di una delle altre categorie cui il bando fa riferimento;
  • età non inferiore a 18 anni e non superiore a quella prevista per il collocamento a riposo;
  •  idoneità psico-fisica all’attività lavorativa da svolgere;
  •  godimento dei diritti civili e politici;
  •  regolarità nei confronti dell’obbligo di leva;
  •  non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti presso una Pubblica Amministrazione per persistente insufficiente rendimento o non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale;
  •  non aver riportato condanne penali che impediscano di instaurare rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione;
  •  essere in possesso della patente di guida della categoria B.

Per gli AMMINISTRATIVI CAT C è richiesto  inoltre il diploma di maturità quinquennale, mentre per gli AMMINISTRATIVI CAT D è richiesta: laurea di cui all’ordinamento previgente al DM 509/99 (vecchio ordinamento);  laurea specialistica (DM 509/99);  laurea magistrale (DM 270/04);  laurea (DM 509/99);  laurea (DM 270/04).
La selezione include prove scritte ed orali e, nel caso del concorso per amministrativi Cat. D, è prevista anche la valutazione dei titoli dei candidati.

E’ possibile candidarsi fino al 29 luglio 2019, indispensabile avvalersi della procedura telematica prevista sul portale web  e descritta nei bandi, previo  versamento da parte dei candidati della tassa di concorso di 10 euro.
I bandi di concorso sono consultabili da qui: AMMINISTRATIVI CAT C e AMMINISTRATIVI CAT D

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E’ polemica sulla nomina dei due consulenti del presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, Franco Magi e Christian Stevelli. A sollevare il problema oggi è Desirè Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle.

«Vorrei chiedere al presidente Christian Solinas – attacca Desirè Manca – quale metro di valutazione sia stato adottato per la scelta dei suoi due consulenti. Questi incarichi sono un insulto. Un insulto, per tutti i nostri professionisti che hanno dovuto lasciare l’Isola per trovare un lavoro. Un insulto per chi invece è rimasto e fatica ad andare avanti. Un insulto per la società tutta, perché i ruoli di prestigio sono spesso già occupati da chi non ha competenze, a discapito di tutti noi che chiediamo professionalità, e ci ritroviamo a dover avere a che fare con l’amico di turno.»

«Requisito essenziale per poter diventare consulente regionale è “l’alta e specifica professionalità” – sottolinea Desirè Manca -, la stipula dei contratti è avvenuta infatti sulla scorta di una legge regionale del 1988 che fissa questa unica e semplice condizione.»

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I consiglieri regionali del Psd’Az Franco Mula, Nanni Lancioni, Piero Maieli, Giovanni Satta, Stefano Schirru e Fabio Usai hanno presentato una mozione in Consiglio regionale «sulla necessità di potenziare e salvaguardare gli Uffici delle Motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Sassari e in particolare di Nuoro, a rischio chiusura, e sul trasferimento dallo Stato alla Regione delle competenze in materia di motorizzazione civile».

Nel testo si impegna il presidente della Regione e la Giunta regionale a «sollecitare il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad attivare, in tempi brevi, le mobilità del personale dagli altri Enti verso gli Uffici delle motorizzazioni civili di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari al fine di dare immediata risposta alle richieste degli utenti, delle imprese di autotrasporto, delle agenzie automobilistiche e delle autoscuole». La mozione impegna, inoltre, il presidente della Regione e la Giunta regionale «a porre in essere tutte le procedure necessarie per ottenere dallo Stato il trasferimento alla Regione Sardegna di tutte le funzioni facenti capo alla motorizzazione civile al fine di poterne gestire le attività e garantire all’utenza sarda la necessaria qualità del servizio», oltre «ad adottare, con ogni consentita urgenza, tutte le iniziative utili a salvaguardare le sedi degli Uffici della motorizzazione civile della Sardegna al fine di scongiurare possibili chiusure».