18 July, 2024
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Quattro consiglieri regionali dell’UDC, primo firmatario Giorgio Oppi, hanno presentato un’interpellanza sui disservizi nei reparti dell’ASSL di Olbia.

«Da oltre cinque anni i cittadini di Tempio Pausania e della Gallura lamentano e denunciano anche con manifestazioni di protesta eclatanti lo stato di abbandono dell’ospedale Paolo Dettori con la chiusura di diversi reparti e nell’insieme tutta la negativa gestione sanitaria dell’Assl di Olbia – si legge nell’interpellenza -, a conferma di tali disservizi, suscita clamore e indignazione, la notizia che nei giorni scorsi ha avuto ampio risalto nei mezzi di stampa, relativa alla storia della  donna 92enne di Tempio Pausania che aveva chiesto aiuto alla Assl per la sostituzione di una Peg difettosa, in quanto intrasportabile, perché costretta a letto e aiutata nella respirazione da un respiratore artificiale; parrebbe che dall’azienda ospedaliera hanno chiesto ai familiari di portare la donna presso una adeguata struttura sanitaria, rifiutando di fatto un pronto intervento domiciliare per una semplice rimozione della cannula intra gastrica che permette alla paziente l’essenziale nutrizione.»

«La notizia pubblicata sui giornali e nei social attira l’attenzione di un medico motociclista laziale che si trova in vacanza con la sua moto nel nuorese, che risponde immediatamente all’appello dei familiari della paziente tempiese e si reca a casa della donna per sostituire la Peg deteriorata e mettere la nuova – si legge ancora nell’interpellanza -; la storia è emblematica per evidenziare la preoccupante situazione in cui versano alcuni reparti dell’Assl di Olbia e in particolare, il caso descritto, l’urgente necessità di riaprire al più presto il reparto di Chirurgia dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania.»

I quattro consiglieri regionali dell’Udc chiedono di interpellare il presidente della Regione e l’assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:

1) se siano a conoscenza del caso di malasanità avvenuto nell’ASL di Olbia e come intendano intervenire per scongiurare altri casi analoghi;

2) quali provvedimenti intendano intraprendere nei confronti di chi dirige tali strutture ospedaliere al fine di favorire l’efficientamento gestionale e amministrativo delle aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna;

3) quali provvedimenti intendano intraprendere per riaprire al più presto il reparto di Chirurgia dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania.

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La Conferenza dei Presidenti di commissione (CPC), composta dai Presidenti di tutte le commissioni permanenti e temporanee del Parlamento europeo, ha eletto Antonio Tajani quale Presidente.

«Il ruolo di Presidente della CPC mi permetterà di continuare il mio forte impegno per un Parlamento concentrato sulle priorità dei cittadini e di far sentire in maniera forte e autorevole la voce del Parlamento europeo, unica istituzione eletta direttamente dai cittadini, anche nei rapporti con le altre istituzioni. Una nuova sfida per un’Europa più vicina ai cittadini», ha affermato Antonio Tajani.

La CPC prepara il contributo del Parlamento al programma di lavoro annuale della Commissione, elencando le priorità in ciascun settore legislativo. Tiene inoltre una riunione congiunta annuale con il Collegio dei commissari e incontra regolarmente la presidenza del Consiglio per preparare e discutere le priorità delle presidenze e fare il punto sui lavori legislativi in corso.

«Svolgerò un ruolo di mediazione tra le commissioni parlamentari. Esaminerò le richieste di cooperazione e proporrò soluzioni per la risoluzione dei conflitti di competenza», ha concluso il presidente Antonio Tajani.

Alle 14.30 il Presidente Tajani terrà un punto stampa a margine della riunione della Conferenza dei Presidenti di commissione nella sala ASP 5G2 del Parlamento europeo a Bruxelles.

 

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Dopo l’esito positivo dell’anteprima di “Ballus”, 19° Incontro internazionale del Folklore, tenutosi giovedì 18 luglio, allo Spazio DomOSC (in via Newton, 12 – piano superiore edificio Room Club), giovedì 25 luglio, dalle 20,30 si svolgerà la seconda serata dedicata alle feste popolari. In cartellone, l’anteprima del Matrimonio Mauritano – Sa Coia Maurreddina, giunto alla sua 51ª edizione e presentato oggi, presso DomOSC, a Cagliari, dalla presidente della Proloco Ilaria Forresu e l’assessore della Pubblica Istruzione, Politiche Sociali, Beni Culturali, Cultura Simona Garau.

La serata comprende prevede suoni, canti e balli popolari locali di alcuni gruppi folk sulcitani e la degustazione del piatto tipico “Pecora a cassola” stufato di pecora tagliata a piccoli pezzi, cucinata a fuoco lento, con pomodori secchi, cipolle, carote, sedano, foglie di alloro e pelati.

Durante l’evento saranno proiettati alcuni video con i Visuals di Marco Quondamatteo.

A presenziare e presentare la serata: Ottavio Nieddu, Nicole Nieddu, Roberto De Martis, Ilaria Nina Zedda, Marco Lutzu, Aquilone Di Viviana, Video Gum, Produzioni Sardegna, Cristian Urru. Inoltre, parteciperanno gli sposi della scorsa edizione, oltre ad una coppia che vestirà gli abiti della cerimonia nuziale.

Il costo della serata con degustazione è di 10 euro.

L’evento storico sulcitano che si svolgerà successivamente a Santadi dal 1° al 4 agosto 2019 con un fittissimo programma che comprenderà musica, mostre, letture, concerti e degustazioni in attesa del rito di domenica 4 agosto, in cui gli sposi coroneranno il loro sogno d’amore in una rievocazione degli usi e costumi tradizionali, una cornice unica sapientemente animata e organizzata dall’operosità della Pro Loco di Santadi.

«Ci occupiamo dello svolgimento dell’evento in tutti i suoi aspetti. Come ogni anno, abbiamo invitato numerosi gruppi folk; abbiamo scelto i cavalieri; preparato il corteo nuziale con le traccas e, infine, organizzato mostre e spettacoli – racconta entusiasta e frizzante, la giovane presidente della Pro Loco Ilaria Forresu -. Gli sposi sono di due ragazzi di Carbonia ormai in Friuli da molto tempo, Stefania e Flavio (32 e 36 anni), ma hanno deciso di tornare nella loro terra e sposarsi secondo quest’antico rito. Noi daremo loro gli abiti nuziali, confezionati su misura dai nostri sarti con stoffe e tessuti scelti insieme.»

La manifestazione, così come la conosciamo oggi, de “Sa Coia Maurreddina” nasce nel 1968 grazie all’iniziativa di un gruppo di cittadini di Santadi i quali erano intenzionati a riproporre il matrimonio di un tempo ormai perduto, rievocando usanze e tradizioni quasi del tutto scomparse, ma ancora sentite dalla comunità sulcitana.

«Le prime edizioni sono state celebrate in giugno. Col passare degli anni, sia per una questione turistica, sia per consentire ai lavoratori di andare in ferie e tornare finalmente in paese, la festa è stata spostata ad agosto», aggiunge Ilaria Forresu.

«Inizieremo con la vestizione degli sposi a “Sa Domu Antiga” una casa meravigliosa di inizi ‘900 dove prepareremo gli sposi.

Verranno poi prelevati dalle traccas che saranno a disposizione per lo sposo, la sposa, i testimoni e autorità (i sindaci dei paesi degli sposi). Tutte le traccas saranno adornate dai cittadini di Santadi e sono un simbolo della vita contadina.

Inizialmente, la messa veniva celebrata su un palco installato appositamente per l’occasione, mentre oggi ci si è spostati di fronte al sagrato della chiesa di San Nicolò di Bari dove viene officiato il rito tradizionale della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, benché questo matrimonio abbia origini pagane. Dalla casa sino alla chiesa, gli sposi saranno scortati dagli invitati, dai cavalieri e dai suonatori di launeddas

Una festa che coinvolge i cittadini, i turisti (sia esteri sia dello stesso circondario) oltre ai parenti e agli amici della coppia.

Dopo il Rito dell’Acqua e de Sa Gratzia, eseguito dalle madri degli sposi, le quali preparano anche il piatto con grano, fiori e monete che verrà spaccato come gesto benaugurante. Dopo il ricevimento si tornerà al centro del paese per proseguire la festa con balli e canti, mentre ai presenti verranno distribuiti dolci tipici e le torte nuziali.

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«Lavoriamo a una soluzione tecnica, insieme all’assessorato regionale ai Lavori pubblici, per l’emergenza idrica della Baronia. Dobbiamo coniugare le esigenze delle popolazioni, che si battono da anni per la qualità dell’acqua e per ottenere l’approvvigionamento da Su Gologone. Dall’altra parte, però, bisogna considerare i tempi necessari ad Abbanoa perché realizzi le nuove opere o sistemi quelle esistenti, soprattutto le reti colabrodo.»

Lo ha detto Giuseppe Talanas, presidente della quarta commissione, al termine dell’audizione degli amministratori locali, dell’assessore ai Lavori pubblici Roberto Frongia e del direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas.

Dopo gli interventi del sindaco di Oliena, Sebastiano Congiu, e del portavoce del Comitato Abbavona Baronia, Gino Nanni, è stato il vertice di Abbanoa a spiegare che «è all’esame dei tecnici in queste settimane una rete realizzata in quel tratto e non funzionante. Ancora: da tre anni a questa parte stiamo intervenendo con 3 milioni di euro di lavori su Oliena e 2,6 su Orosei».

L’assessore Roberto Frongia ha dato la disponibilità dell’assessorato, d’intesa con la commissione Lavori pubblici del Consiglio regionale, ad intervenire con un tavolo tecnico permanente. Si è parlato anche della possibilità di pompare dalle fonti di su Gologone altra acqua per alimentare le reti della Bassa Baronia. L’on. Franco Mula (Psd’az) ha detto su questo tema: «E’ vero che l’acqua di quella fonte non è di Oliena ma di tutti. E’ anche vero, però, che su Gologone è patrimonio Unesco e nessuno può fare quello che vuole nel territorio di un altro Comune».

L’on. Roberto Li Gioi (Cinque Stelle) ha sollecitato Abbanoa «per valutare la sistemazione della rete costruita e non utilizzata, visto che sono stati spesi cinque milioni di euro per realizzarla».

Al termine, il presidente Giuseppe Talanas ha ribadito «l’impegno della commissione a individuare e percorrere una soluzione pratica. Sentiremo per questo anche i consorzi di bonifica e tutte le altre istituzioni pubbliche coinvolte».

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Dopo l’esordio di mercoledì scorso, domani, 24 luglio, si svolgerà il secondo appuntamento con “Nottinsieme 2019”, organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia. L’iniziativa sarà all’insegna dello shopping, dell’arte, della musica e dello spettacolo nel centro cittadino. In particolare, è prevista l’esibizione musicale rock, rhythm and blues con Kinakanò e lo spettacolo coreografico che richiamerà le nostre tradizioni locali con i balli del gruppo Folk Santa Giuliana di Serbariu.

“Nottinsieme” allieterà l’estate della città di Carbonia nei mercoledì dei mesi di luglio ed agosto: 24-31 luglio, 7-14-21-28 agosto.
In occasione di tutti i mercoledì di luglio ed agosto, al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, è prevista la chiusura del traffico veicolare dalle ore 19.00 fino all’1.00 del mattino del giorno successivo nelle seguenti strade: via Gramsci, nel tratto compreso tra via Brigata Sassari e via Fosse Ardeatine; via delle Poste (da piazza Rinascita); piazza Matteotti, nel tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e viale Arsia; vico Matteotti; via Manno, piazza San Ponziano, via San Ponziano (nel tratto da piazza Matteotti a via Lucania), via Oberhausen.

Saranno invece chiuse al traffico veicolare dalle ore 20.00 fino all’1.00 del mattino del giorno successivo le seguenti vie: via Fosse Ardeatine, nel tratto compreso tra via Manno e piazza Matteotti; via Nuoro, nella parte compresa tra piazza Matteotti e piazza Rinascita; piazza Ciusa, nel tratto compreso tra via Nuoro ed il civico 38 della stessa piazza Ciusa; via Roma, nella parte compresa tra via Grazia Deledda e piazza Roma.

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Venerdì 26 luglio cala il sipario sulla terza edizione di Notturni di note, la rassegna che per otto appuntamenti ha visto protagonisti i migliori studenti del Conservatorio di Cagliari.

Alle 21,30, come sempre nel cortile interno dell’istituzione musicale (ingresso dal Parco della Musica), la serata si apre sulle note della Sonata in si min. op. 40 n. 2 di M. Clementi nell’esecuzione della pianista Maria Josè Palla che subito dopo affronterà la “Vallée d’Obermann” di F. Listz.

Salirà poi sul palco il pianista Francesco Ghiglieri che proporrà un programma costruito sulla “Sonata op. 10 n. 3 in re maggiore” di L.V. Beethoven, la Suggestione diabolica op. 4 n. 4 di S. Prokofiev e, infine, la Sonata n. 4 op. 30 in fa diesis magg. di A. Skriabin.

La manifestazione è curata dalle docenti Aurora Cogliando ed Elisabetta Dessì.

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Dopo le conferme di Dyshawn Pierre ed Achille Polonara, la Dinamo ha concluso la trattativa per l’ala statunitense Dwayne Evans. Nato a Bolingbrook, Illinois, il 24 gennaio 1992, 201 centimetri per 104 chilogrammi, Dwayne Evans è un’ala atipica: atleta rapido e dinamico, dalla doppia dimensione, a dispetto della sua stazza è capace di giocare sia in post basso che fronte a canestro e difendere su almeno tre ruoli. Un innesto importante per coach Gianmarco Pozzecco, che porterà nel reparto ulteriore atletismo e presenza a rimbalzo.

Cresciuto nella Saint Louis University (Missouri), nelle ultime tre stagioni Dwayne Evans ha maturato esperienze in Germania con Gladiators Tries, MHP Riesen Ludwigsburg e Ratiopharm Ulm.

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Tragica fine, la notte scorsa, per due persone che, per diversi motivi e in luoghi diversi, fuggivano dai carabinieri.

A Quartu Sant’Elena, Giorgio Perra, 42enne del luogo con alle spalle precedenti per guida in stato di ebbrezza alcolica, furto e rapina, alla guida di un’Alfa 166, alla vista di una pattuglia dei carabinieri, in violazione agli obblighi degli arresti domiciliari cui era ulteriormente sottoposto (verosimile motivo della fuga), si è allontanato a velocità sostenuta. La folle corsa si è conclusa nella piazza San Benedetto di Cagliari, dove l’uomo alla guida del veicolo risultato senza copertura assicurativa, a causa dell’eccessiva velocità, è andato a sbattere contro la base in cemento della rotatoria presente e, dopo essersi ribaltato più volte, ha impattato violentemente contro il muro dei palazzi dell’adiacente via Manzoni. Personale del 118 ne ha constatato il decesso. Sul posto i rilievi sono stati eseguiti da personale della Polizia municipale di Cagliari.

Sempre nella notte, a Settimo San Pietro, Felice Lianas, 47enne del posto con precedenti per maltrattamenti in famiglia e in passato arrestato per guida senza patente, resistenza a pubblico ufficiale, furto d’auto e riciclaggio, unitamente ad un 38enne del luogo con precedenti per guida in stato di ebbrezza alcolica, furto, anch’egli con sospensione di patente, alla vista dei militari, a bordo di una moto TMAX 500, si sono dati alla guida a fortissima velocità e, dopo alcune decine di metri, hanno perso il controllo del veicolo, andando a sbattere sul muro di un’abitazione. A seguito dell’impatto, Felice Lianas, alla guida con patente scaduta e non più rinnovata (verosimile motivo della fuga), è deceduto sul colpo, mentre il passeggero è stato trasportato in ospedale a Cagliari (codice rosso ma non è noto se in pericolo di vita), a seguito delle ferite riportate.

Solo per fortuna e per il poco traffico notturno, fughe ed incidenti non hanno visto coinvolte terze persone.

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Ubi Banca, uno dei principali gruppi bancari italiani, assume oltre 50 persone da inserire come assistenti on line, addetti prevenzione e protezione, assistenti funzionali, addetti area economica, consulenti di filiale etc. per le 1.600 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale.
Il gruppo bancario offre anche tante opportunità di stage a giovani che vogliono ottenere un importante primo contatto con il mondo del lavoro. Chi vuole lavorare in Ubi Banca deve avere ottime capacità relazionali e di orientamento al cliente, capacità di lavorare in team, orientamento all’innovazione ed alla flessibilità, voglia di mettersi in gioco e spirito di iniziativa per proporre soluzioni sempre innovative e costruire un domani solido insieme infatti il successo dell’azienda deriva dalla competenza e dalla passione delle persone che trovano nelle sfide di tutti i giorni il loro spazio per crescere imparando dall’esperienza con lo sguardo rivolto all’innovazione ed alle nuove idee.
Il Gruppo impiega più di 20.000 persone e vanta anche una presenza internazionale
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ubi_luglio_2019.html .

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Intervento salvavita per un paziente trasportato da Carbonia a Sassari con una nuova “missione” Ecmo mobile, con l’utilizzo cioè del macchinario per ossigenare il sangue artificialmente. L’eccezionalità dell’intervento realizzato domenica, che ha visto collaborare l’Aou di Sassari, l’Areus e l’Assl di Carbonia con l’ospedale Sirai, sta nell’organizzazione messa in campo, con l’impiego dell’elicottero di base a Olbia e di una nuova ambulanza tecnologicamente avanzata.

L’equipe Ecmo infatti, composta da un anestesista, un cardiochirurgo, un perfusionista e un infermiere di area critica, è partita da Sassari alle 17,30 ed è arrivata in soli 35 minuti a Carbonia trasportata dal mezzo dell’elisoccorso. Al rientro, invece nel tragitto Carbonia-Sassari, con partenza alle 23 è stata impiegata una nuova ambulanza in dotazione all’Aou di Sassari.

L’equipe è intervenuta su un paziente sessantenne ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale di Carbonia per una grave insufficienza respiratoria, refrattaria ai trattamenti convenzionali. Il paziente adesso si trova ricoverato nella Rianimazione del Santissima Annunziata in condizioni stabili, sotto trattamento extra corporeo totale.

«Sassari si conferma centro di riferimento regionale Ecmo. Quanto messo in campo – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari – dimostra che il lavoro fatto in questi anni, coordinato dal professor Pierpaolo Terragni, ha reso la struttura in grado di intervenire ogni mese dell’anno, non soltanto durante la stagione influenzale.»

La collaborazione con Areus quindi ha consentito all’equipe Ecmo di salire a bordo dell’elicottero per raggiungere Carbonia in tempi rapidissimi. In casi come questo, infatti, è importante quanto prima la stabilizzazione e la messa in sicurezza del paziente.

«Per le missioni Ecmo, come quella di domenica – afferma Piero Delogu, direttore sanitario di Areus Sardegna – abbiamo ottenuto la certificazione aeronautica Enac all’utilizzo di queste apparecchiature sull’elicottero. Adesso, seguirà una procedura condivisa tra Areus e Aou per meglio definire le strategie operative da utilizzare in questi casi.»

Grazie a questa nuova autorizzazione al volo, la Sardegna si propone tra le poche regioni disponibili al trasporto di questa tipologia di paziente.

Ad essere utilizzato domenica, è stato l’elicottero di stanza a Olbia, il più grande a disposizione della flotta Areus. Sul campo sono stati impegnati nella missione Ecmo l’anestesista rianimatore Luigi Solinas, il cardiochirurgo Giangiacomo Carta, il perfusionista Alessio Moretto e l’infermiera Maria Dore. Il professor Pierpaolo Terragni da Sassari è rimasto in costante contatto con l’ospedale di Carbonia e il medico Mariano Cabras della Rianimazione, sino al termine dell’operazione di centralizzazione alla struttura di Sassari.