23 December, 2024
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Articolo UNO Sardegna chiede al presidente Christian Solinas che «la Regione prenda posizione sul caso Russia e sull’autonomia differenziata».

«Le forze di maggioranza che stanno in Regione, in particolar modo la Lega, non possono nascondersi di fronte alle loro responsabilità – si legge in una nota diffusa questo pomeriggio -. L’accusa di aver trattato una tangente da più di 60 milioni per favorire delle imprese russe è molto grave. Il Parlamento sardo deve discuterne e la maggioranza deve dire cosa pensa di queste indagini che stanno mettendo seriamente in difficoltà il ministro dell’Interno, che ha il dovere di rispondere. Per noi è importante che il Consiglio regionale si esprima e dica la sua affermando la netta contrarietà a operazioni tangentiste di questo genere, qualora fossero confermate.»

«Stessa richiesta la facciamo sul tema della autonomia differenziata: a chi dice prima i sardi, prima gli altoatesini, prima i veneti, prima i siciliani e quant’altro, e che sa che questa scelta politica produrrà effetti devastanti nelle regioni più povere – si legge ancora nella nota di Articolo Uno Sardegna -. Autonomia differenziata si traduce, in questo caso, come secessione che non è nemmeno più il federalismo di cui si parlava fino a qualche tempo fa. Se dovesse trovare applicazione, questa scelta scellerata sarebbe un fatto molto grave che andrebbe a minare l’unità dello Stato creando discriminazioni anche per le regioni, come la nostra, tutelate dall’autonomia.»

«Il presidente Solinas e le forze di governo devono rendersi conto e farsi carico di questa minaccia all’integrità della nostra Regione e del Paese. Chiediamo che su questo tema venga espressa una posizione chiara e di opposizione rispetto al Governo Centrale. Chiederemo che si esprima il Parlamento Sardo. I due consiglieri, Daniele Cocco ed Eugenio Lai, di Articolo UNO LeU Sardigna – conclude la nota – daranno battaglia durissima su questi temi attraverso due mozioni che saranno depositate nei prossimi giorni.»

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Si è concluso a San Martino di Castrozza il 6° Camp Jeep® 2019, l’evento più importante per gli appassionati e proprietari di vetture Jeep in Europa. L’appuntamento di quest’anno si è contraddistinto per l’attenzione all’eco-sostenibilità e l’impegno verso il patrimonio boschivo locale. Tutti i tronchi di legno utilizzati per l’allestimento dell’area Camp sono stati recuperati infatti dagli alberi crollati durante i temporali che lo scorso autunno hanno colpito i boschi limitrofi all’area dell’evento. Sono i cosiddetti ‘schianti’ che, solo nella Valle di Primiero dove è andato in scena il Camp Jeep, hanno interessato una superficie boschiva pari a 1.400 ettari.
100 metri cubi di tronchi per un totale di 250 tonnellate di legno sono stati utilizzati per realizzare l’allestimento – un contributo importante da parte del marchio Jeep alla sostenibilità locale che consentirà di accelerare il processo di rimozione e smaltimento necessario ad avviare il rimboschimento. Senza considerare gli ulteriori 360 metri cubi di cippato che sarà riutilizzato come concime.
Per ripercorrere le fasi più importanti della manifestazione che si è svolta dal 12 al 14 luglio, ed ha visto oltre 700 SUV Jeep e più di 1.500 persone presenti, è stato previsto un portale web dedicato: www.campojeep.tv .

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«C’è il massimo impegno della Regione per far crescere in Sardegna un ecosistema favorevole allo sviluppo delle attività aerospaziali.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, che stamattina a Villa Devoto ha incontrato una delegazione di operatori del settore aerospaziale guidata dal professor Giacomo Cao, presidente del Dass (Distretto aerospaziale della Sardegna), in occasione delle iniziative previste per il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna.

«Bisogna consolidare l’idea – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – che la Sardegna non può essere solo turismo, solo ambiente, solo agricoltura, ma può e deve diventare, grazie ai suoi grandi punti di forza e alle sue eccellenze, anche un centro di riferimento nazionale per i progetti legati alla ricerca e all’innovazione.»

Oltre al professor Giacomo Cao, erano presenti all’incontro anche Gaetano Bergami, presidente del distretto aerospaziale dell’Emilia-Romagna, Marco Brancati, chief technology officer di Telespazio, Alessio Bucaioni, ceo di Wes Trade e coordinatore del progetto Bat, che vede coinvolta anche Airbus, Alberto Scanu, amministratore delegato della Sogaer, e Marcello Spagnulo, autore del libro “Geopolitica dell’esplorazione spaziale – La sfida di Icaro nel terzo millennio”.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, questa mattina ha presentato, a Villa Devoto, tre iniziative realizzate col Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020, nel campo dell’occupazione, della formazione e dell’istruzione: “Destinazione Sardegna lavoro”, “Programma Master and back – Alta formazione” e “Programma Best”. Slla presentazione ha partecipato il presidente Christian Solinas, che ha sottolineato la necessità di «investire sui nostri giovani, dando loro nuove ed importanti opportunità, fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’economia della Sardegna».

Per favorire la ripresa del settore turistico e migliorare la competitività delle imprese sarde sono stati stanziati 6 milioni di euro, da utilizzare per incentivare l’estensione della durata dei contratti di lavoro stagionali e l’allungamento della stagione turistica 2019. “Destinazione Sardegna lavoro” è un avviso ‘a sportello’ che punta a ridurre i costi di esercizio delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, con particolare riferimento al costo del lavoro, ed a favorire il mantenimento dei posti di lavoro oltre i consueti quattro mesi di occupazione stagionale (da giugno a settembre). L’Avviso, infatti, riguarda anche i cosiddetti mesi ‘di spalla’: marzo, aprile, maggio (con effetto retroattivo per i contratti già stipulati), ottobre, novembre e dicembre. I lavoratori devono essere residenti in Sardegna, emigrati oppure in possesso di regolare permesso di soggiorno. «Rispetto ai precedenti avvisi – ha sottolineato l’assessore Alessandra Zedda – che erano limitati alle sole strutture alberghiere, abbiamo ampliato la platea dei potenziali beneficiari a tutto il comparto della filiera del turismo.»

Il programma “Master and back – Alta formazione” è riservato a coloro che non abbiano ancora compiuto 36 anni (41 anni nel caso di persone disabili) e che abbiano conseguito la laurea con un voto non inferiore ai 100/110 (in caso di voto inferiore serve l’ammissione ad un Master erogato da una delle prima 30 università al mondo) ed ha uno stanziamento di 5.5 milioni di euro.

«Vogliamo consentire ai giovani sardi di frequentare master in università di eccellenza per aumentare competenze ed accrescere potenziale professionale e occupazionale», ha spiegato l’assessore del Lavoro.

Con il programma “Best”, invece, la Regione ha realizzato la prima partnership in Italia con Invitalia e Fulbright, consentendo agli studenti sardi under 35 selezionati di sviluppare competenze manageriali: sono state già assegnate tre borse di studio da 35mila euro, delle cinque istituite, per frequentare corsi intensivi in aziende degli Stati Uniti d’America.

«L’obiettivo finale è quello dell’autoimpiego con la creazione di imprese innovative in seguito alla frequenza di corsi intensivi in entrepreneurship e management», ha concluso l’assessore Alessandra Zedda.

 

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Non si ferma l’attività del Carbonia Calcio per l’allestimento dell’organico che verrà messo a disposizione del tecnico Andrea Marongiu per l’avvio della preparazione, in vista del prossimo campionato di Eccellenza regionale.

Nelle ultime ore, sono stati definiti gli accordi per il tesseramento del difensore Matteo Saias, originario di Assemini, 24 anni compiuti il 13 giugno scorso. Cresciuto nelle giovanili del Cagliari calcio, ha maturato esperienze in serie D con Bisceglie, Gubbio e Fidelis Andria, e in Eccellenza con Tonara, Castiadas e ancora Tonara nell’ultimo campionato; e Marco Rubbiani, portiere di 36 anni, originario di Carbonia, dove è cresciuto calcisticamente, ha vestito la maglia biancoblu nel campionato di Promozione ed ha poi maturato diverse esperienze in squadre del territorio, ultima delle quali alla Monteponi, squadra cn la quale è stato protagonista anche dell’ultimo campionato di Promozione.

La società è molto attiva anche per il completamento dei quadri tecnici ed ha definito il ritorno del fisioterapista Christian Lai, originario di Carbonia, negli ultimi anni al Castiadas; ed ha tesserato il tecnico Gianni Maricca, che torna nella sua città per guidare la squadra juniores, dopo aver maturato una lunga esperienza sui campi di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Al Carbonia ha guidato nei primi anni della sua carriera la squadra juniores ed è stato secondo in Eccellenza.

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Latte e letteratura. E ancora storia, archeologia, convivialità e valorizzazione e rispetto dei luoghi del passato e del presente, si intrecciano in una quattro giorni di spettacoli dal vivo sotto il cielo stellato del Sulcis. “Notti a Monte Sirai”, edizione 2019, spegne quest’estate 11 candeline: nata nel 2003, si è subito distinta per la sua sfaccettata offerta culturale.
Ma è dall’anno scorso che si è portato avanti l’esperimento di unire la cultura del territorio e le sue eccellenze produttive, con la memoria storica e letteraria. Il filo conduttore del 2018 è stato, infatti, il tema del vino, declinato in tutti i linguaggi artistici e ludici, didattici e formativi, grazie al coinvolgimento di numerosi artisti, esperti del settore e del territorio, che vanta una forte tradizione vitivinicola, apprezzata a livello internazionale. Quest’anno, grazie alla rinnovata collaborazione e al lavoro sinergico del comune di Carbonia con la Soprintendenza Archeologica competente e l’associazione Enti locali per le Attività culturali e di spettacolo, si è scelto di portare in scena un altro tema, sempre dedicato a una eccellenza del territorio: il latte ed il formaggio. Elementi che rievocano tutto ciò che ruota intorno alla vita agropastorale ed alla nutrita letteratura a essa ispirata, senza dimenticare la poesia, il teatro, la musica, la danza, l’artigianato e gli strumenti (musicali, filati, tessitura costumi isolani, ecc…) che da quella matrice derivano e, appunto, si declinano.

Quattro notti di spettacoli. La rassegna “Notti a Monte Sirai“ è un evento promosso dal comune di Carbonia in collaborazione con Soprintendenza archeologica, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione.
Organizzato dall’associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, la manifestazione ha in calendario quattro messe in scena, previste per venerdì 26 luglio, domenica 28 luglio, e ancora venerdì 2 agosto e, infine, domenica 4 agosto.
Il programma degli spettacoli vuole unire in maniera trasversale Cultura, Paesaggio e Spettacolo dal vivo, intrecciando secoli di storia, letteratura, poesia e tradizioni millenarie, e includendo uno dei settori principali che movimentano l’economia del territorio: quello agropastorale con la filiera del formaggio e del latte. Dai bambini, ai giovani ragazzi e studenti, dai semplici curiosi spettatori, agli esperti di arte e letteratura, ai produttori di settore: le quattro giornate sono pensate per coinvolgere un pubblico eterogeneo e per creare dialogo e scambio tra le diverse realtà culturali esistenti.
La direzione artistica è affidata al regista Orlando Forioso che, attivo da molti anni in Corsica, ha proposto un gemellaggio tra le due isole e le due manifestazioni: Notti a Monte Sirai con quella di Aleria.

Tra i tanti spettacoli proposti ricordiamo gli appuntamenti delle 21.30, al Teatro del Parco archeologico di Monte Sirai: venerdì 26 luglio con Edoardo Siravo e Silvia Siravo, la partecipazione dello Chef di Carbonia Maxwell Frongia: SIGNIFICAR MANGIANDO, Quando il cibo diventa teatro/spettacolo. Mentre domenica 28 luglio Assurd 2.0 (Lorella Monti e Cristina Vetrone) – Feat. Enza Pagliara ed Enza Alessandra Prestia, in FIMMINESCA: voci, tammorre e organetto per un concerto/festa. Musiche originali e tradizionali del sud Italia.

Ancora per venerdì 2 agosto, prevista la presenza di un attore molto amato sia al teatro che in tv: Michele Placido. Si esibirà in “Serata d’onore” : a lezione da Placido…di cinema teatro e poesia. Uno spettacolo esclusivo tra poesia e musica di e con Michele Placido accompagnato da Gianluigi Esposito, voce e chitarra, e Antonio Saturno, chitarra e mandolino.

Si chiude, infine, domenica 4 agosto con Gavino Murgia, Jarrod Cagwin, Andrea Tedde, Lea Antona (Corsica), Orlando Forioso, che andranno in scena con Orfeo Sardo Bestiario, suoni e parole. Testo e regia di Orlando Forioso, Musiche di Gavino Murgia.

Per chi arrivasse prima del tramonto potrà intrattenersi con gli spettacoli di animazione per bambini della Compagnia La Clessidra Teatro, dentro il sito archeologico, in collaborazione con il Sistema Museo di Carbonia. Non mancheranno le degustazioni di prodotti tipici isolani, ma anche una raffinata presentazione scientifica e letteraria sul tema del latte e del formaggio dall’antichità a oggi, dai nuragici ai fenici, dalla letteratura alle cooperative.

Il tema: latte e formaggio. Il latte e il formaggio sono eccellenze riconosciute del territorio sulcitano, e come tutte le produzioni radicate anch’esse generano tradizioni parallele. Il latte è inoltre un elemento primordiale nella vita dell’uomo, lo accompagna fin dalla sua nascita e ne fornisce il primo nutrimento vitale. Tutte le sue derivazioni sono state inoltre sia soggetto che oggetto di canto, e se ne trovano tracce ovunque dalla letteratura che passa per Omero e le Bucoliche di Virgilio, in Luciano, ancora in Boccaccio, Montale, D’annunzio, Calvino e Pablo Neruda. Dalle montagne alle vallate, la letteratura, la prosa, la poesia e il canto hanno preso ispirazione nei secoli dal mondo agropastorale, lo dimostrano, solo per fare alcune citazioni tra le numerose inflorescenze, i caci di Polifemo, il Vello d’oro e Medea, Titiro e Melibeo pastori virgiliani dediti a comporre canti silvestri, la mitica fuga di Ulisse aggrappato al ventre delle pecore, e per stare in terra di Sardegna gli scritti di Grazia Deledda o “Padre Padrone” di Gavino Ledda, e ancora si pensi ai filati di Maria Lai, ai costumi tradizionali isolani, o alle pelli utilizzate per gli strumenti musicali a percussione come i tamburi.

Su tutti, regna sovrano il mito di Orfeo, il pastore Orfeo, simbolo di tutti i cantanti, i pastori e i poeti innamorati, che in maniera struggente e romantica, oscilla tra il mondo terreno e ultraterreno per riportare in vita la sua amata Euridice.

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda. «Notti a Monte Sirai, uno degli eventi principali della programmazione di “Estiamoinsieme 2019”, è una rassegna di elevato livello che ci consente di valorizzare ulteriormente un sito di fondamentale importanza sotto il profilo storico, turistico e culturale. Si tratta di un’iniziativa che riproponiamo alla luce della qualità artistica e del successo registrati nelle precedenti edizioni».

«Il leitmotiv dell’evento – ha aggiunto l’assessore della Cultura e del Turismo, Sabrina Sabiu – è incentrato sul racconto di due prodotti, il latte ed il formaggio, che rappresentano un fiore all’occhiello del settore agropastorale del nostro territorio e motivo di vanto per tutta la comunità sulcitana.»

Il presidente dell’associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, Stefano Delunas. «Come presidente dell’Associazione sono molto orgoglioso del grande lavoro che è stato portato avanti dalle Istituzioni, insieme a tutti gli operatori del territorio coinvolti, per giungere alle porte della undicesima edizione di questa bellissima, e sempre più ricca e articolata, manifestazione. Ci saranno artisti del calibro di Michele Placido, tra gli altri, e Gavino Murgia, il tutto sotto la magistrale regia di Orlando Forioso, già molto apprezzato in Corsica e con il quale abbiamo in mente progetti per gli anni futuri ancora più visionari. Ciò che maggiormente mi preme di sottolineare è il fatto che questa quattro giorni di spettacoli si svolga in un’area della Sardegna, il Sulcis, troppo a lungo e ingiustamente massacrata dalla crisi economica, tanto da farne una delle province più povere d’Italia. Un territorio dalle sfaccettate peculiarità sia dal punto di vista paesaggistico che culturale, con importanti siti naturalistici e archeologici, senza dimenticare la storia mineraria, sia meta e destinazione di molte manifestazioni anche sportive, che merita molta attenzione e un rilancio economico che passi anche dalla conoscenza delle sue bellezze. Parliamo di cibo, latte, formaggio, vino, che sono capaci di lanciare le loro direttrici verso mondi paralleli e farsi così spettacolo, musica, danza, sul palcoscenico di un sito archeologico che ha tracce di presenze fenice, puniche, nuragiche e romane. Anche queste sono politiche attive per il territorio che, non è banale ribadire – ha concluso Stefano Delunas -, è necessario promuovere per portare la Sardegna nel mondo, ed il resto del mondo in Sardegna».

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10219880257224764/

   

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I carabinieri del nucleo subacquei e della motovedetta della compagnia di Cagliari ieri hanno rinvenuto presso le acque del golfo di Cagliari, a circa 50 metri di profondità, un ceppo di ancora in piombo in ottimo stato di conservazione, risalente al III-II sec. a.C. di oltre 100 kg di peso. Recuperato secondo le apposite procedure di sicurezza dai carabinieri subacquei, il reperto è stato affidato alla sovrintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Cagliari.

Il nucleo carabinieri subacquei di Cagliari è un reparto altamente specializzato competente per tutta l’Isola ed impiegato in occasione di manifestazioni a mare e in acque interne, assistenza alla competizioni sportive a mare ed acque interne, attività di polizia Giudiziaria e specializzati proprio per il recupero in mare di reperti archeologici. Lo scorso autunno hanno avuto un ruolo determinante per i soccorsi connessi all’alluvione nei territori colpiti di Assemini e Capoterra.

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Stamattina i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Cagliari sono intervenuti su richiesta della locale centrale operativa presso viale Lungomare del Golfo n. 150, non lontano da uno stabilimento balneare, nel territorio di Quartu Sant’Elena, dove due soggetti di origine rumena rispettivamente classe 1974 e 1994, uno dei quali pregiudicato, tenevano comportamenti assolutamente molesti nei confronti di alcuni bagnanti che hanno richiesto l’intervento dei carabinieri. Giunti sul posto, i militari hanno identificato immediatamente i due responsabili, traducendoli presso gli uffici del comando provinciale per la procedura di identificazione mediante fotosegnalamento ed altri approfondimenti di polizia giudiziaria.

 

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Le sette sigle sindacali presenti tra i lavoratori dell’AIAS sono state ascoltate ieri pomeriggio in Consiglio regionale dalla commissione d’inchiesta presieduta dall’on. Gianfranco Ganau. Piergiorgio Piu (Ugl) ha affermato che «sino al 2016 i lavoratori AIAS hanno ricevuto gli stipendi ma dal 2017 questo non è accaduto più mentre il servizio, comunque, viene effettuato». Per il leader della CSS Giacomo Meloni, «molti lavoratori sono senza stipendio da aprile scorso ma anche i mesi precedenti ad aprile sono stati pagati soltanto in parte».

Critiche verso i ritardi del tavolo tecnico convocato in Regione da settimane sono arrivate da Martino Sarritzu (Isa): «E’  necessario conoscere al più presto gli esiti di questi confronti tra ATS ed AIAS. In ogni caso da dieci giorni AIAS ha firmato la convenzione con la Regione ma i lavoratori non sono stati ancora pagati”.

Per i confederali la prima a parlare è stata Fulvia Murru (UIL), che ha offerto una ricostruzione della complessa vicenda a partire dal 2007: «In passato la cassa integrazione è stata gestita secondo le simpatie della proprietà e ancora oggi ci sono grandi situazioni debitorie verso i lavoratori: parliamo undici stipendi arretrati. In più, i lavoratori iscritti ai confederali sono vessati e talvolta anche licenziati per questo: siamo convinti che la riabilitazione debba tornare al pubblico e se alla politica non piace la soluzione di Sas Domos allora ci indichi un’altra soluzione». Sulla stessa linea Roberta Gessa (CGIL): «Questa è la vertenza più grossa della Sardegna, con oltre mille lavoratori e una situazione di evidente monopolio che deve cessare». Per Efisio Aresti (UIL), invece, «come fa AIAS a pagare 20 milioni di euro ai suoi creditori tra stipendi e forniture se i suoi crediti verso la Regione sono molto inferiori? E’ chiaro che versa in una situazione fallimentare».

Mentre per Luisella Spignesi (CISL) «è chiaro ormai che Aias ha trasferito sui suoi dipendenti il rischio di impresa», la CGIL è intervenuta con Giorgio Pintus, che ha denunciato «un enorme stato di insoddisfazione dei lavoratori» e ha annunciato una richiesta di intervento ai carabinieri «per verificare se le prestazioni erogate sono rispettose degli standard previsti per la sicurezza sul lavoro».

A conclusione delle audizioni, il presidente Gianfranco Ganau ha detto: «Sono soddisfatto per gli incontri di oggi che ci hanno permesso di conoscere a fondo la vicenda attraverso i differenti punti di vista. La commissione d’inchiesta attenderà gli esiti del tavolo tecnico convocato in assessorato e alla fine lavorerà ad individuare entro l’anno una soluzione politica da proporre al Consiglio regionale per la vertenza AIAS e sul fronte della riabilitazione, nell’interesse esclusivo dei pazienti e dei lavoratori».

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Festival delle birre artigianali e dei mastri birrai, questa è la 12ª edizione del Birralguer – Sardinan Craft Beer Festival. Uno dei più importanti eventi dedicati al mondo brassicolo in Sardegna, sicuramente il più longevo, andrà in scena da giovedì 25 a sabato 27 luglio ad Alghero. Tre i luoghi della Riviera del Corallo scelti per questa edizione, tutti affacciati sul porto: il Forte della Maddalena, la Passeggiata Bousquet e lo Scalo Tarantiello.
60 diverse birre artigianali per 12 birrifici alla presenza dei mastri birrai, dei loro collaboratori e soci. Per apprezzare al meglio la birra artigianale bisogna conoscere cosa c’è dietro il prodotto finale, questa la convinzione degli organizzatori, l’associazione “BeachGroup Alguer” che ormai dal lontano 2012 fa della crescita del panorama brassicolo in Sardegna la propria ragion d’essere. Raccontare la birra artigianale è l’obbiettivo della 12ª edizione del Birralguer. Le voci narranti sono direttamente quelle dei birrai che tra una spillatura e l’altra spiegano la qualità dei prodotti utilizzati, le scelte a monte della produzione e soprattutto come gli ingredienti principali siano passione, dedizione e costanza.
I magnifici 12 sono soprattutto sardi: P3 Brewing Company di Sassari, Tholos Brewery di Nuoro, BAM di Mogoro, Isola e Seddaiu di Thiesi, Dolmen di Uri, ‘Nora di Oliena, Coros di Usini, Chemu di Cagliari e Iskida Beer Firm. A questi si aggiungo due ospiti d’eccellenza, dalle pendici dell’Etna arriva EPICA, birrificio artigianale siciliano e infine gli italotedeschi di Khübacher, la birra bavarese dal cuore italiano.
Non solo birra però, come in tutte le edizioni del Birralguer la musica dal vivo ha il suo importante spazio con quasi 20 ore di esibizioni durante i tre giorni di manifestazione. Quest’annola direzione artistica ha scelto una line up d’eccellenza con una special guestche arriva direttamente dal Jova Beach Party: Forelock & Arawak. L’esibizione della reggae band headliner è prevista per il giorno di apertura, giovedì 25 insieme ai BlackOut e a Jah’l Sas ft. Ruff Man I. Il giorno successivo invece sul palco del Forte della Maddalena i Pirati, la Hollywood Band e Dj Davide Merlini. A chiudere la tre giorni gli Skarasound, i Cover Garden ed i Tasinantska.