20 November, 2024
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Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha ricevuto ieri in Presidenza una delegazione del “Sardegna Pride”. All’incontro era presente anche il vice presidente del Consiglio regionale Piero Comandini.

La delegazione, formata da rappresentanti di  ARC, Movimento Omosessuale Sardo, AGEDO, Famiglie Arcobaleno e Farmacia Politica, ha consegnato al presidente Michele Pais una bozza di un provvedimento per attuare e promuovere il principio di uguaglianza e di pari opportunità tra le persone, a prescindere dal loro orientamento sessuale, dall’identità di genere o da una condizione di intersessualità.

Il presidente del Consiglio regionale ha ringraziato la delegazione ed ha assicurato che Il Consiglio regionale è in prima linea contro ogni forma di discriminazione.

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Dalle prime ore di martedì 23 fino a giovedì 25 luglio l’Enas-Ente acque della Sardegna interromperà l’erogazione di acqua grezza verso le vasche di accumulo del Consorzio industriale provinciale di Sassari per una serie di lavori di riparazione sulla condotta in località Abbacurrente. Per questo motivo potrebbero verificarsi parziali disservizi nell’erogazione agli insediati nel sito industriale di Porto Torres. Il Consorzio stima, in assenza di ulteriori ritardi al momento non preventivabili, il ripristino ottimale del servizio per la prima mattinata di venerdì 26 luglio. Il CipSS metterà in atto ogni procedura possibile per minimizzare il disservizio ed invita le aziende a economizzare per quanto possibile l’uso dell’acqua industriale.

 

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Domenica 21 luglio, dalle 20.30, al Palm Beach del Lungomare Poetto di Cagliari, l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno presenta “Apericuba”, con la vocalist Anabelle Rodriguez, il danzatore Alexis Castor ed il dj Riccardo Giotti alla consolle.

La serata si presenta come un vero e proprio viaggio nella più grande isola caraibica, in cui la musica tradizionale costituisce un patrimonio artistico noto e apprezzato a livello mondiale. Lo stile di vita dei cubani stessi è strettamente legato alle sonorità, che accompagnano pressoché tutti i momenti della vita, sia in forma di canto, ballo che di esecuzione strumentale.

Ci sono infatti al mondo pochi altri Paesi dove la musica occupa un posto così importante come a Cuba. Nelle strade, nei ristoranti, nei bar, nelle famiglie, nei negozi, negli uffici, spesso la scansione del tempo è dettata dal ritmo che unisce armoniosamente un tessuto sociale estremamente eterogeneo.

 

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Fine settimana fitto di appuntamenti, a Carloforte, per “L’Isola dei libri”, la rassegna letteraria organizzata dall’associazione Saphyrina.

Domani, sabato 20 luglio, alle 20,30, nello spazio Exme di via XX settembre è atteso il giornalista e scrittore Raffaele Mangano che parlerà di “La colpa” (Lupetti, 2018), il suo ottavo romanzo. E’ la storia di Matteo Di Girolamo, affermato architetto milanese che sparisce senza lasciare traccia. Sinché, 30 anni dopo, il figlio riceverà una telefonata che lo porterà a fare i conti con il passato.

Domenica 21 luglio la manifestazione si sposta sulla terrazza dell’hotel Villa Pimpina, dove è in programma l’incontro con il giornalista e fotografo Enrico de Martino (ha seguito la guerra del Kippur e la prima Guerra del Golfo) che presenterà il volume “Tierras alta”, edito da Notes nel 2018. Una carrellata di foto ispirate all’autore dai grandi narratori dell’America latina. Foto che andranno a formare- sempre negli dell’hotel- “Strade di carta”, la mostra che sarà inaugurata subito dopo l’incontro, e resterà visitabile sino al 28 luglio. Un concentrato di mmagini, colori e sensazioni che vanno dalla fine del mondo di Papa Francesco alle tonalità sgargianti delle ritualità messicane.

 

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E’ iniziata ieri, nel Medio Campidano, la stagione dei congressi dei Riformatori sardi. Divisi per area geografica toccheranno tutta la Sardegna con l’obiettivo di studiare opportunità di sviluppo e trovare gli strumenti, in primis politici, per spezzare le catene che tengono ancora legata l’economia sarda. Occasione di dialogo che riunisce iscritti, simpatizzanti del partito e rappresentanti di Enti e Istituzioni locali, il congresso del Medio Campidano è stato il primo di una serie di incontri finalizzati proprio a ad analizzare i temi più caldi del momento, legati alle comunità locali e  più in generale al futuro della Sardegna. Il partito sarà presente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane in Ogliastra, in Gallura, a Sassari e nella città di Cagliari.

«Fare politica – spiega Michele Cossa, capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale – significa mettersi al servizio delle comunità e noi Riformatori sardi cerchiamo ogni giorno di dare un contributo importante in questo senso. I risultati ottenuti alle elezioni Regionali e poi alle Amministrative, testimoniano proprio vicinanza e radicamento dei Riformatori sardi ai territori. Oggi – aggiunge Michele Cossa – anche all’interno del nostro partito possiamo contare su una classe dirigente nuova, che sta creando le basi per governare con serietà, onestà, competenza: il riconoscimento di tutti in battaglie importanti come quella dell’insularità e  la presenza di tanti giovani all’intero dei Riformatori ardi sono segnali importantissimi che testimonia l’attenzione del partito alle persone e alle comunità.»

E’ dello stesso avviso il coordinatore regionale Pietrino Fois, secondo il quale «la volontà di recepire le istanze dei territori e mettere a punto strategie di sviluppo locale è un tratto distintivo del partito. Ogni appuntamento dei Riformatori sardi, ancora di più i congressi, è finalizzato a trovare punti di incontro e fornire strumenti per comprendere il momento storico, politico e culturale nel quale viviamo. Qualità ed efficienza sono le caratteristiche del nostro operare, bussole all’intero del partito e direttrici della sua azione politica».

I lavori congressuali si sono conclusi con l’elezione del nuovo coordinatore del Medio Campidano Eugenio Mereu e del coordinamento di collegio.

Questa sera, alle 18.30, nell’aula consiliare del comune di Elini, si terrà il congresso dell’Ogliastra.

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Il Consiglio regionale nella seduta di martedì 23 luglio osserverà un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage di via D’Amelio e, in particolare, Emanuela Loi.

«Sono passati 27 anni ma il dolore per la strage di via D’Amelio, dove morirono il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, tra cui l’agente Emanuela Loi, non si attenua.»

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, a nome dell’intera Assemblea, esprime cordoglio per l’attentato di stampo mafioso messo a segno a Palermo il 19 luglio 1992.

«La Sardegna ha pagato con la vita di Emanuela Loi, prima donna della Polizia a morire in servizio, un tributo pesantissimo alla lotta alla mafia. Il sacrificio di Emanuela, come di tutte le altre vittime, deve essere costantemente ricordato – ha concluso il presidente del Consiglio regionale – e deve servire da monito per le generazioni presenti e future.»

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«Le nuove regole del Porto di Palau stanno mettendo a repentaglio l’attività lavorativa di 23 agenzie turistiche e a serio rischio oltre cento posti di lavoro. La situazione non è più sostenibile e sta peggiorando di giorno in giorno. Da quando l’amministrazione comunale, con una delibera del 4 aprile scorso, ha proibito l’installazione dei gazebo stagionali amovibili alle agenzie di noleggio gommoni, natanti e imbarcazioni, gli operatori del settore sono costretti a svolgere il servizio di biglietteria sotto il sole, a 40 gradi. Agli operatori non è concesso ripararsi in alcun modo, chi ha cercato un po’ d’ombra aprendo un ombrellone da spiaggia è stato immediatamente allontanato dagli agenti della municipale. La stessa situazione di grave disagio riguarda ovviamente anche i turisti: anziani, bambini, persone con disabilità che, completamente spiazzati dalla situazione, hanno mostrato insofferenza e malcontento. Credo fermamente che questo provvedimento debba essere rivisto subito.»

I disservizi offerti dal porto di Palau approdano in Consiglio regionale. A farsi portavoce dei malumori sollevati dagli operatori della zona è il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Roberto Li Gioi. Attraverso una interrogazione urgente, volta a risollevare l’economia del porticciolo e di tutto l’indotto, il consigliere regionale del M5S chiede l’intervento dell’assessore regionale agli Enti locali.

«Eliminare i gazebo – aggiunge Roberto Li Gioi – significa mettere in ginocchio le aziende del settore. Perché un turista dovrebbe scegliere un porto turistico privo di servizi? Anziché puntare alla promozione del territorio e alla crescita economica, in questo modo si sta puntando a cacciare i clienti.»

C’è anche un altro aspetto, introdotto dal nuovo regolamento comunale che contribuisce a mettere in crisi l’economia locale.

«L’articolo 19 del regolamento in questione – prosegue Roberto Li Gioi – dice inoltre che dal prossimo anno a ciascuna azienda verranno destinati soltanto 6 posti per le barche destinate al noleggio. Agli operatori è stata negata persino la possibilità di usufruire di ulteriori posti, anche a tariffa piena, come da loro chiesto al sindaco a più riprese.»

«Gli investimenti fatti in questi anni dagli operatori – conclude Roberto Li Gioi – hanno reso Palau un porto vivo e non solo un ponte verso La Maddalena. Con questo regolamento stiamo facendo giganti passi indietro.»

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Un pronunciamento deciso e fermo delle commissioni Lavoro e Salute del Consiglio regionale per sospendere l’efficacia delle delibere dell’Ats che, a fare data dal 1 agosto 2019, revocano l’affidamento dei servizi alle imprese del Polo sanitario della Sardegna centrale (Pssc), società di progetto e gestore dell’ormai noto project di Nuoro, annullato in autotutela nel dicembre 2016 dall’allora commissario Asl, Mario Palermo, perché ritenuto illegittimo in quanto troppo esoso per la pubblica amministrazione. È questa, in sintesi, la principale richiesta degli imprenditori e dei tecnici avanzata, nel corso delle rispettive audizioni, alle commissioni Seconda e Sesta, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza di Alfonso Marras (Riformatori sardi) e Domenico Gallus (Udc).

Gli ingegneri Bonaventura Meloni e Gianfranco Muggianu hanno illustrato il progetto strategico a suo tempo individuato per il rilancio della sanità nella Sardegna centrale ed hanno ribadito la regolarità delle procedure adottate insieme con l’efficacia del Project nuorese.

«Nel complesso – ha affermato l’ingegnere Gianfranco Muggianu – abbiamo realizzato il 61,50% del progetto che merita di avere un futuro nell’interesse dei cittadini e dell’intera Isola». Concetti ribaditi dal direttore del Pssc, Giuseppe Soddu, che ha ripercorso le tappe della delicata vicenda e ha ricordato i significativi interventi strutturali e nei servizi avviati e conclusi a partire dal 2007 («proprio in questi giorni attiveremo a Nuoro una nuova tac e una nuova centrale di sterilizzazione»).

«Non abbiamo mai ricevuto – ha spiegato Giuseppe Soddu – contestazioni per le opere pubbliche di nostra competenze ed è dunque difficile comprendere il perché del blocco dei lavori con la risoluzione del contratto.»

«Dal dicembre 2016 ad oggi – ha aggiunto il direttore – abbiamo continuato a ristrutturare immobili e ambulatori, così come abbiamo fatto con le guardie mediche in diversi centri della provincia ed invitiamo, dunque, la commissione Sanità a verificare, attraverso un apposito sopralluogo, ciò che abbiamo realizzato e ciò che resta da fare.»

Sui rischi per il futuro occupazionale dei circa 500 lavoratori impiegati dalle imprese che erogano i servizi nelle strutture sanitarie del nuorese sono intervenuti i titolari delle aziende che dal 1 agosto saranno formalmente esentate dalle prestazioni. Anna Giuntini, a nome della “Ph facility srl”, la società che si occupa delle pulizie, ha parlato di «piccole contestazioni senza però possibilità di contradditorio» da parte dell’allora Asl ed ha ricordato il credito di oltre due milioni di euro vantato dalla sua azienda («ci hanno decurtato una serie di fatture con contestazioni strumentali e mai l’Asl prima e l’Ats dopo hanno tenuto in considerazione il sensibile aumento di superfici da pulire, rispetto alle iniziali indicazioni»). Antonio Esposito per la “Aep Multiservizi” (servizi di portierato negli ospedali e negli uffici) ha già avviato le procedure per il licenziamento collettivo mentre la società subentrate, nel frattempo, ha già dichiarato esuberi e un taglio delle retribuzioni del 30%.

«Noi invece gli stipendi li abbiamo sempre pagati puntuali nonostante l’Ats debba ancora saldare fatture per circa cinque milioni di euro», ha affermato Giampaolo Di Festa che, con la “Consorzio nazionale servizi”, gestisce il servizio delle mense. «Abbiamo rinnovato a nostre spese macchinari e attrezzature per un investimento complessivo di un milione di euro – ha proseguito – ed è curioso scoprire che nel bando pubblicato dall’Ats per assegnare il servizio mensa non si consideri che i macchinari e le attrezzature sono ancora di nostra proprietà e non dell’Azienda della salute». Non è differente la situazione denunciata da Roberto Zedda (Arionline srl) per le forniture di software, hardware e gestione reti: «Oltre un terzo delle attrezzature è di nostra proprietà e non ho neppure ricevuto una comunicazione ufficiale che mi dica che dal 1 agosto dovrò cessare la fornitura di servizi essenziali per il funzionamento del sistema sanitario».

I consiglieri Talana (Fi), Cuccu (M5S), Caddeo (Progressisti), Stara (Progressisti),  Desiré Manca (M5S), Agus (Progressisti), Peru (Fi), Mula (Psd’Az) e Cocco (LeU) nel corso dei rispettivi e distinti interventi hanno concordato sulla necessità di interventi adatti a scongiurare “una così drammatica situazione”, almeno in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato sull’annullamento del project nuorese. Auspici condivisi dai presidenti Alfonso Marras e Domenico Gallus che hanno mostrato favore anche per la proposta dell’apertura di un tavolo di confronto con le aziende cessanti e subentranti insieme con Ats e Regione.

A seguire le commissioni II e VI, sempre in seduta congiunta, hanno ascoltato i sindacati (Ugl e Fsi) ed i rappresentanti della società Secur, convocati per una serie di chiarimenti sulla ormai nota vertenza relativa al mancato completo assorbimento dei lavoratori ex Secur da parte degli aggiudicatari dei servizi di vigilanza armata e portierato nell’azienda ospedaliero universitaria (Aou) e nelle aree socio sanitarie locali (Assl) di Sassari.

Il confronto si è incentrato sull’attendibilità degli elenchi dei dipendenti ex Secur e sulla correttezza delle procedure adottate dagli aggiudicatari dell’appalto per il reclutamento del personale. Al termine di una serie di approfondimenti e di chiarimenti, sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri Cocco (LeU), Ganau (Pd), Desiré Manca (M5S), Peru (Fi), Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi), Piu (Progressisti) Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Oppi (Udc), i commissari dei parlamentini del Lavoro e della Salute hanno assunto come attendibile il dato confermato dal rappresentate Secur (Filippo Frisone) e dalla segretaria Ugl, Federica Bandinu, consistente in 145 lavoratori interessati dalle clausole di salvaguardia del cambio appalto e altri 30 addetti a tempo determinato impiegati nei servizi dell’antincendio.

«Ad oggi – ha affermato Federica Bandinu – risultano quindi 47 addetti al portierato non ancora assorbiti dalle aziende che si sono aggiudicate l’appalto per le forniture alla Aou e all’Ats.»

L’Ugl con Federica Bandinu e la Federazione dei sindacati indipendenti (Fsi) con Mariangela Campus hanno inoltre denunciato una serie di anomalie nel reclutamento del personale a discapito dei dipendenti ex Secur e, a questo proposito, hanno duramente contestato i parametri e i coefficienti utilizzati dalle ditte aggiudicatarie per giustificare la copertura dei turni di lavoro («non tengono conto di ferie e permessi, allo scopo di inserire surrettiziamente personale di nuova assunzione invece dei 47 lavoratori ex Secur»).

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Un banale diverbio per motivi di vicinato poteva finire in tragedia stamane a Sant’Andrea Frius, quando U.P., classe 1935, ha minacciato il vicino L.M. con una pistola. Sono scattate immediate le ricerche dell’uomo e dell’arma da parte dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Dolianova e delle stazioni di Senorbì, San Basilo e Suelli, che hanno portato al suo rintraccio ed al ritrovamento di una pistola con matricola abrasa Browning’s calibro 7,65 con 7 proiettili nel caricatore e altri 33 occultati. Per l’uomo, già sottoposto alla messa alla prova presso i servizi sociali del comune di Sant’Andrea Frius, è scattato l’arresto per detenzione abusiva di armi e minaccia aggravata, ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto da parte del GIP, in virtù dell’età e del suo stato di salute.

Gli investigatori stanno ricostruendo l’esatta dinamica del litigio, non escludendo la possibilità che l’uomo, per cercare di far valere le proprie ragioni, possa aver esploso anche un colpo d’arma da fuoco.

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Giornata di tregua sul fronte degli incendi, sui dieci complessivi, solo uno ha richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale.

A Montresta, in località M. Longu, è intervenuto, alle ore 11.30, un elicottero del Corpo forestale proveniente dalle base di Bosa (Santa Maria).
Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della locale Stazione di Bosa, coadiuvato dal personale di FoReSTAS proveniente da Montresta – Su Casteddu con 3 uomini e 1 Pick-up.
L’ incendio ha interessato un area circoscritta ricoperta da pascolo antistante un bosco. L’elicottero ha concluso il proprio intervento alle ore 12.10.