19 July, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria Anita Pili ed il direttore generale dell’assessorato, Giuliano Patteri, stamane hanno incontrato la RSU dell’Eurallumina. I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto aggiornamenti sulla problematica relativa alle decisioni del Governo sul phase out del carbone nel 2025. Decisione che sta mettendo a rischio il riavvio delle produzioni e gli ingenti investimenti previsti nel nucleo industriale di Portovesme e migliaia di posti di lavoro.

L’assessore dell’Industria ha riferito di aver avuto diversi incontri al Mise, nel corso dei quali ha evidenziato la specificità della Sardegna, priva delle fonti alternative, in primis metano/gas. Si è impegnata a far approdare in tempi brevi  l’emergenza all’attenzione dell’assemblea del  Consiglio regionale, per un’apposita specifica riunione, e ad investire il presidente della Giunta, Christian Solinas, della necessità di sollecitare il Mise, affinché convochi la riunione che doveva essere prevista entro il mese di giugno appena trascorso, dove i temi energetici riguardanti la Sardegna, dovranno essere affrontati tra Regione, Comuni nei quali insistono gli impianti, organizzazioni sindacali e portatori di interessi.

Le riunione per il Nord Italia si è svolta il 7 giugno, quella per il Centro, Sud e Sicilia il 19 giugno e, in quella occasione, era stato annunciato che nel giro di due settimane sarebbe stata convocata quella per la Sardegna, cosa non ancora avvenuta e, in assenza di indicazione, di una nuova data, occorre verificare con urgenza le motivazioni della mancata convocazione e richiederla con la massima urgenza.

I delegati dei lavoratori hanno chiesto, come concordato negli incontri precedenti, all’assessore dell’Industria, di verificare l’andamento dell’iter sul fronte autorizzativo, con i colleghi che ne hanno competenza diretta. Identica richiesta è stata formulata successivamente al consulente del presidente Christian Solinas, Cristian Stevelli.

La RSU ha annunciato di avere interlocuzioni costanti con l’assessorato dell’Ambiente, titolare del procedimento, avendo riscontri che si stia procedendo per giungere all’attesa definitiva conclusione, con la successiva delibera di Giunta sulla VIA. A questo proposito, la RSU invierà una richiesta di incontro per la prossima settimana all’assessore regionale dell’Ambiente Gianni Lampis, per fare il punto nel merito degli sviluppi procedurali.

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Sette Associazioni e Comitati che hanno sottoscritto il ricorso al TAR (Italia Nostra, Comitato Riconversione RWM, Unione Sindacale di Base USB, ARCI Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo onlus, Legambiente Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna) sono in attesa degli sviluppi delle indagini relative alle segnalazioni presentate alla Procura della Repubblica di Cagliari, sul caso RWM. Le motivazioni del ricorso sono sostenute anche da Confederazione Sindacale Sarda, Rimettiamo le radici di Fluminimaggiore, Cobas, ANPI, Cagliari Social Forum, Movimento non violento, Federazione Sulcis Iglesiente Partito Comunista Italiano.

«Lo scorso 12 luglio il TAR Sardegna, accogliendo la richiesta avanzata dai nostri legali, ha emesso un’ordinanza con la quale procede alla nomina di un consulente tecnico d’ufficio e fissa la nuova udienza per il giorno 20 gennaio 2020 per discutere dei numerosi vizi di legittimità sollevati dalle sottoscritte Associazioni e Comitati in merito alle autorizzazioni rilasciate alla RWM per l’ampliamento dello stabilimento di Domusnovas-Iglesias-Musei – si legge in una nota delle Associazioni e dei Comitati -. Nell’ordinanza i giudici della prima sezione del TAR sostengono che “l’esatta qualificazione della natura dell’attività svolta dalla società RWM all’interno della fabbrica appare dirimente ai fini della corretta individuazione dell’iter procedimentale di rilascio dell’autorizzazione per cui è causa e, conseguentemente, ai fini della decisione del presente giudizio”.»

«Per meglio chiarire questo aspetto, e in particolare se nello stabilimento si producono o meno esplosivi attraverso un processo chimico, i giudici hanno quindi deciso di incaricare, attraverso il magnifico rettore dell’Università di Cagliari, un docente di ruolo del Dipartimento di chimica industriale della stessa Università – conclude la nota -. I giudici del TAR intendono, dunque, far luce finalmente sulla legittimità dell’intricata vicenda autorizzativa che pone numerosi dubbi di regolarità, sollevati da ambientalisti e pacifisti.»

 

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«Questa mattina ho incontrato i sindaci di Torpè e Siniscola. Sono andato in comune da loro per avere notizie sui danni causati dagli incendi di sabato. A Torpè il fuoco ha bruciato circa 90 ettari di terreni adibiti a pascolo nella zona di Santu Martine. Dal sindaco Omar Cabras è arrivata la conferma del lavoro prezioso della Protezione Civile e della Compagnia Barracellare, ma anche la richiesta di avere più mezzi antincendio e soprattutto mezzi moderni, capaci di far fronte a una piaga con cui spesso, purtroppo, si ha a che fare nel periodo estivo.»

Lo scrive, in una nota, Pierluigi Saiu, consigliere regionale Lega e presidente della Commissione Autonomia e Riforme.

«La stessa richiesta, quella cioè di poter contare su nuovi mezzi antincendio, è arrivata dal sindaco di Siniscola Gianluigi Farris – aggiunge Pierluigi Saiu -. Anche qui la difesa del territorio è affidata alla Compagnia barracellare ed alla costituenda Protezione civile. Gli incendi, che hanno colpito le aree limitrofe alla zona industriale e la zona di Oreo, hanno richiesto l’intervento di un canadair e di due elicotteri. Il territorio del comune di Siniscola è molto esteso e richiede un controllo costante.»

«Riferirò all’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis – conclude il presidente della commissione Autonomia e Riforme -, il contenuto di questi incontri, così da aggiornarlo relativamente alle richieste che arrivano dai sindaci e mettere in campo le azioni necessarie.»

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Domani, mercoledì 17 luglio, Abbanoa procederà ai lavori di collegamento della condotta d’adduzione per Nebida, in località Bingiargia.
Per consentire l’esecuzione degli interventi sarà necessario interrompere l’erogazione idrica a tutte le utenze ubicate nelle frazioni di Bindua, Monte Agruxiau, San Giovanni Miniera, nonché nella Via Masua a Nebida ed a tutte le utenze lungo linea, dalle ore 8.30 alle ore 17.00 del 17/07/2019, salvo imprevisti.
L’alimentazione delle utenze ubicate nella frazione di Nebida sarà garantita dalle scorte disponibili nel serbatoio d’accumulo.
Il servizio verrà ripristinato anticipatamente in caso gli interventi venissero completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.
Oltre al disservizio conseguente all’interruzione dell’erogazione potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità in fase di ripristino del servizio, sarà cura di Abbanoa in tale eventualità procedere ad operazioni di spurgo della rete.

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Primo appuntamento, domani sera, per “Nottinsieme 2019”, iniziativa organizzata dalla Pro Loco con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

«“Nottinsieme” sarà caratterizzato dal coinvolgimento dei negozi del centro, aperti fino alle ore 24.00, dalla presenza di artisti di strada, spettacoli di animazione per bambini, esposizione di prodotti tipici, il mercatino delle pulci, opere di ingegno e street art», ha detto l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

La serata di domani comincerà alle ore 21.00, in piazza Roma, con le spettacolari coreografie degli sbandieratori. A seguire la musica live con i Bluexperience. Alle ore 22.00 si segnala un’iniziativa a cura del Simuc, intitolata “Carbonia: quartieri, piazze e strade del Novecento”, che prevede la visita guidata alla città di fondazione, con un percorso a piedi alla scoperta delle origini di Carbonia. Il tour partirà da piazza Roma.

“Nottinsieme” allieterà l’estate della città di Carbonia per 7 mercoledì consecutivi dei mesi di luglio e agosto: 17-24-31 luglio, 7-14-21-28 agosto.

In occasione di tutti i mercoledì di luglio ed agosto, al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, è prevista la chiusura del traffico veicolare dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo, nelle seguenti strade: via Gramsci, nel tratto compreso tra via Brigata Sassari e via Fosse Ardeatine; via delle Poste (da piazza Rinascita); piazza Matteotti, nel tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e viale Arsia; vico Matteotti.

Saranno invece chiuse al traffico veicolare dalle ore 20.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo le seguenti vie: via Fosse Ardeatine, nel tratto compreso tra via Manno e piazza Matteotti; via Nuoro, nella parte compresa tra piazza Matteotti e piazza Rinascita; piazza Ciusa, nel tratto compreso tra via Nuoro e il civico 38 della stessa piazza Ciusa.

 

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Eni, multinazionale energetica creata dallo Stato Italiano come ente pubblico sotto la guida di Enrico Mattei, che ne fu presidente fino al 1962, assume 50 giovani diplomati e laureati. La ricerca è rivolta a persone dinamiche, determinate, con capacità comunicative e relazionali da impiegare come addetti varie mansioni, operatori, esperti, responsabili, coordinatori, etc.
Eni fonda il lavoro su passione, innovazione e rispetto per le persone per costruire un futuro in cui tutti possano accedere alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile. La società, sempre più integrata nell’energia e impegnata a crescere nell’attività di ricerca, produzione, raffinazione e commercializzazione di olio e gas, elettricità e chimica, offre a chi entra a far parte della squadra un ambiente con impianti e tecnologie di ultima generazione.
ENI garantisce lo sviluppo della piccola e media impresa ed il fabbisogno energetico alle famiglie attraverso una rete di collaboratori in grado di muoversi anche a livello internazionale, è presente in 71 Paesi nel mondo e offre lavoro a circa 33.000 persone
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_luglio_2019.html .

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Questa mattina, a Strasburgo, Ursula von der Leyen ha illustrato ai deputati le sue priorità politiche qualora venisse eletta Presidente della Commissione. Ecco una selezione degli argomenti citati durante il suo discorso.

Ursula von der Leyen ha proposto degli obiettivi più audaci sulle emissioni, con una riduzione dal 50% al 55% entro il 2030. Si è impegnata a presentare, nei suoi primi 100 giorni di mandato, un piano per un “accordo verde per l’Europa” e una legge europea sul clima. Ha inoltre annunciato dei piani per investimenti europei sostenibili al fine di fornire 1.000 miliardi di euro di investimenti in un decennio.La candidata alla presidenza della CE ha detto che quei giganti della tecnologia che conducono (e dovrebbero continuare a farlo) la loro attività in Europa ma non ripagano i cittadini europei per il loro accesso al capitale umano e sociale dell’UE, dovrebbero iniziare a farlo.

Nel ribadire il suo impegno a favore di una Commissione equilibrata dal punto di vista di genere, ha detto che cercherà di rendere la violenza contro le donne un crimine iscritto nei trattati europei, parallelamente al completamento dell’adesione dell’UE alla Convenzione di Istanbul.

Ha poi dichiarato il suo impegno a favore dello Stato di diritto come valore europeo, annunciando l’intenzione di istituire un meccanismo di monitoraggio a livello UE, parallelo alle misure esistenti. Ha dichiarato il suo sostegno ad un “nuovo patto sulla migrazione e l’asilo” e alla riforma del regolamento di Dublino, aggiungendo che intende garantire che FRONTEX sia dotato di 10.000 guardie di frontiera entro il 2024 e non entro il 2027, e che tutti i paesi si debbano far carico della loro parte equa di oneri basata sul principio di solidarietà europea.

Per quanto riguarda la democrazia europea, Ursula von der Leyen ha sottolineato la necessità di rafforzare il sistema degli “Spitzenkandidaten” (candidati principali) e di riconsiderare l’introduzione di liste transnazionali nelle future elezioni europee. Ha infine dichiarato il suo pieno sostegno a un diritto di iniziativa legislativa del Parlamento europeo.

I deputati voteranno a scrutinio segreto sulla sua elezione alle 18.00.

 

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Si è insediato oggi il nuovo Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, nominato, come prevede la legge, dal Presidente del Tribunale di Cagliari Mauro Grandesso Silvestri. Ne fanno parte i giornalisti professionisti: Stefano Lenza (con funzioni di Presidente avendo maggiore anzianità di iscrizione all’Albo), Antonio Ledà d’Ittiri, Roberto Petretto, Ottavio Pirelli, Paola Pilia e Mariella Careddu (con funzioni di segretario essendo la più giovane in quanto a iscrizione all’Albo). E i giornalisti pubblicisti: Caterina Fiori, Alessia Orbana e Giampaolo Atzei. All’insediamento, che si è svolto nella sede dell’Ordine a Cagliari, ha partecipato il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, il quale ha ringraziato i componenti del precedete consiglio, presieduto da Pietro Picciau (presente oggi), per il grande lavoro svolto con saggezza e rigore nell’interesse dei giornalisti sardi. Il nuovo Consiglio di disciplina, che ha avviato subito la sua attività, durerà in carica per tre anni.

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Si terrà venerdì 19 luglio, alle ore 11.00, presso la sala Benedetto XVI del Seminario arcivescovile di Cagliari, la conferenza stampa di presentazione degli interventi di conservazione e valorizzazione del patrimonio archivistico che sono stati portati avanti negli ultimi cinque anni e, in particolare, del restauro di antichi sigilli e dei regesti, cioè una sintesi del contenuto di ciascuna pergamena, oltre mille, datate tra il XII e il XX secolo. Le fasi del restauro saranno presentate da Luca Becchetti, curatore dell’intervento.

Al termine della conferenza il direttore, don Ferdinando Loddo, guiderà una visita nei locali dell’Archivio storico diocesano dove sarà allestita una parziale esposizione dei documenti restaurati.

In questa stessa occasione l’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, dedicherà l’Archivio storico diocesano alla memoria di monsignor Ottorino Pietro Alberti che tante cure profuse per questo importante istituto culturale.

Per meglio predisporre la visita all’esposizione è gradita la conferma della presenza inviando una email all’indirizzo archivio@diocesidicagliari.it .

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La Regione ha ceduto a prezzo simbolico al comune di Oschiri l’ex Ospedaletto militare. Prosegue così il piano portato avanti dall’assessorato regionale degli Enti locali per la vendita ai Comuni dei beni del patrimonio immobiliare dismesso dallo Stato e trasferito alla Regione ai sensi dell’articolo 14 dello Statuto sardo.

Il complesso immobiliare, utilizzato durante la seconda guerra mondiale come ospedale militare, si estende su un terreno di più di tre ettari e comprende anche una chiesa. Il valore delle infrastrutture era stato stimato dall’Ufficio tecnico erariale, nel 1997, in 550 milioni di lire. La cessione al Comune non era stata mai perfezionata perché il ministero delle Finanze, nel periodo dall’ottobre del 1973 al 1990, aveva modificato la base economica della trattativa per ben cinque volte. Il Comune di Oschiri aveva realizzato le opere di infrastrutturazione primaria, visto che i fabbricati erano occupati da tempo da cittadini di Oschiri, proprio in considerazione delle intese raggiunte sul prezzo con l’Amministrazione finanziaria e che però da questa venivano di volta in volta superate.

Una vicenda che si è conclusa nei giorni scorsi con la firma del contratto tra il direttore del servizio Demanio, Patrimonio e Autonomie locali di Sassari e Olbia Tempio dell’assessorato regionale degli Enti locali e il responsabile dell’Area tecnica del comune di Oschiri. Prezzo simbolico: un euro per cespite, in tutto 78 euro.