19 July, 2024
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E’ tutto pronto, a Narcao, per la ventinovesima edizione di Narcao Blues, in programma da mercoledì 17 a domenica 21 luglio.
Quattro serate con due set per ciascuna ed il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: la formula che caratterizza tradizionalmente il palinsesto di Narcao Blues registra quest’anno la novità dell’aggiunta di una quinta data (domenica 21). In arrivo sul palco allestito, come sempre, in piazza Europa, gli statunitensi Scott Henderson, The Original Blues Brothers Band e, in esclusiva nazionale, The Allman Betts Band; e, ancora, il canadese Anthony Gomes, lo spagnolo Gecko Turner, il maliano Vieux Farka Touré e gli italiani Noemi, Dany Franchi e Nannigroove Experience. E poi ancora musica sotto le stelle, tutte le notti dopo i concerti serali, con formazioni e musicisti isolani nello spazio allestito in località Santa Croce.

Non solo musica, al ventinovesimo Narcao Blues, con “30 anni in volo”, un’esposizione performativa che evoca la storia della compagnia Theatre en vol, partner dell’associazione Progetto Evoluzione in Art Explosion – Cantiere internazionale ed interdisciplinare delle arti performative.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

Ogni serata di Narcao Blues si distingue sotto un titolo che ne rispecchia le peculiarità artistiche: la prima, quest’anno, è all’insegna degli “Strange Fruits”. Ad aprire l’intensa cinque giorni, questo  mercoledì 17 luglio, alle 21.30,  sarà lo spagnolo Gecko Turner (voce, tastiere e chitarra), per la prima volta sul palcoscenico di piazza Europa con i suoi The Afrobeatnick All-Stars: Pablo Hernandez al sassofono, Frank Santiuste alla tromba, Javi Mojave alle percussioni, Patrick Umoh al basso, Miguel Zamora alla chitarra ed Akin Onasanya alla batteria.

Cresciuto a Badajoz, Fernando Gabriel Echave Pelaez (questo il vero nome di Gecko Turner) a vent’anni si trasferisce a Londra e suona nelle stazioni della metropolitana. Rientrato in patria, fonda The Animal Crackers, una band caratterizzata da un suono molto “metallico”, con cui incide due album. Inizia quindi ad approfondire e sperimentare svariati generi musicali, e nel 2003 pubblica l’album “Quapapaséa”, che raccoglie ottimi riscontri da pubblico e critica in Europa e Giappone. Successivamente pubblicato negli Stati Uniti, il disco lo porta a un tour promozionale e a numerosi concerti in radio e televisione a Los Angeles, New York e nel Texas. Nel 2006 esce “Chandalismo Illustrado”, tra i migliori venti dischi dell’anno per la rivista inglese Swell; acclamato come rivelazione dai lettori di El Pais, Gecko Turner tiene concerti in Spagna, Danimarca, Svezia e Germania, dove suona a Berlino durante la Coppa del Mondo. Nel 2007 si trasferisce negli USA dove pubblica tre album, “Manipulado“, “Gone Down South” (2010) e “That Place By The Thing With The Cool Name” (2015). Negli ultimi anni, le sue canzoni sono state inserite in oltre settanta compilation distribuite in tutto il mondo, e utilizzate in alcuni film e diversi spot televisivi.

Alle 23.00, nel secondo set della serata, ad accendere gli amplificatori e imbracciare la chitarra sarà il maliano Vieux Farka Touré, accompagnato da Marshall Henry al basso ed Adama Kone alla batteria e alle percussioni. Il musicista di Niafunké, spesso definito dalla critica il “Jimi Hendrix del Sahara”, è figlio di Ali Farka Touré, il leggendario chitarrista scomparso nel 2006. E proprio al padre ha voluto rendere omaggio nel suo primo disco, pubblicato nel 2007, in cui traduce, attraverso la sua personalissima cifra stilistica, il linguaggio e la musica dell’Africa occidentale, dove il blues affonda le sue radici. Nel 2009 Vieux Farka Touré prosegue il suo percorso di sintesi e ricerca con il secondo disco, “Fondo”, sviluppando il proprio suono arricchito da elementi attinti dal rock, dalla musica latina e africana. Dopo due intensi anni di concerti (che lo vedono esibirsi anche in apertura della Coppa del Mondo in Sudafrica) e un album dal vivo (“Live”, del 2010), pubblica il suo terzo disco in studio, “The Secret” (2011), con cui si afferma definitivamente come uno dei più fulgidi talenti della nuova generazione di musicisti africani. Collaborando nel 2012 con il musicista e compositore israeliano Idan Raichel, registra “The Tel Aviv Session”, salutato da fan e critici come uno dei migliori album di collaborazioni nella storia della musica internazionale. Nel 2013 pubblica “Mon Pays“, che lo porta a ricordare al mondo la bellezza e la cultura del Mali, sua terra d’origine, mentre è del 2017 “Samba” (questo era il soprannome attribuitogli dalla sua famiglia, che nella lingua Songhai significa “secondo nato“), registrato di fronte a un pubblico dal vivo in studio a Woodstock.

Sotto il titolo “Guitar Masters”, la serata di giovedì 18 luglio sarà illuminata da due vere e proprie stelle del firmamento blues mondiale, di ritorno a Narcao più di vent’anni dopo la loro prima esibizione nel Sulcis. Apre, alle 21.30, il blues tagliente e ruvido di Anthony Gomes, chitarrista, cantante e cantautore inserito a ragione nella Billboard Blues Artist, classifica stilata dall’autorevole rivista statunitense. I suoi concerti ad alta energia, il suo indiscutibile carisma e l’inconfondibile presenza scenica, lo rendono uno dei migliori artisti nel circuito rock e blues attualmente in circolazione. Recentemente balzato agli onori della critica con il disco “Peace, Love & Loud Guitars” (Up 2 Zero, 2018), miglior album blues secondo i magazine Blues Rock Review e Sound Guardian Magazine, il musicista canadese (classe 1970) mira a ricreare le emozioni che i bluesmen delle origini suscitavano in chi li ascoltava, ritrovando quella scintilla creativa presente agli albori del genere, ma strizzando l’occhio alla modernità e alle evoluzioni del nostro tempo. Nel corso della sua carriera, Anthony Gomes si è esibito al fianco di artisti del calibro di B.B. King, Buddy Guy, Robert Plant, Jonny Lang, Robert Cray, solo per citarne qualcuno. Fortemente convinto che la musica possa e debba ispirare lo spirito umano, il musicista originario di Toronto si è fatto fondatore nel 2010 della Music Is The Medicine Foundation, organizzazione senza scopo di lucro impegnata a migliorare la vita dei più sfortunati attraverso il potere curativo dell’arte dei suoni. Giovedì, a Narcao, Anthony Gomes (voce e chitarra), sarà affiancato da Jeremy Howard alla batteria e Jacob Mreen al basso.

Nel secondo set, intorno alle 23.00, il festival cala uno dei suoi assi: il funambolico e geniale chitarrista Scott Henderson, leader dei Tribal Tech e sideman di fiducia di autentiche leggende della musica come Joe Zawinul, Chick Corea e Jean-Luc Ponty. Caratterizzato da un fraseggio nervoso, scattante e a tratti isterico, lo stile del chitarrista statunitense prende forma fin dalla sua adolescenza, quando viene fortemente influenzato dalla musica di Jimi Hendrix, Jimmy Page e B.B. King, tra gli altri. La definitiva consacrazione arriva a trent’anni, nel 1984, con i Tribal Tech, formazione fusion da lui fondata e con la quale inciderà ben dieci album. Miglior chitarrista del mondo, secondo i sondaggi indetti dalle prestigiose riviste “Guitar World” nel 1991 e “Jazz Guitarist” nel 1992, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove contaminazioni, nel 1994 Scott Henderson decide di concentrare studio e scrittura sul blues registrando il disco “Dog Party” insieme alla leggendaria cantante Thelma Houston (attiva in ambiente Motown negli anni Settanta). Tre anni dopo, galvanizzato dai tanti consensi raccolti, prosegue nel solco della musica del diavolo incidendo “Tore Down House”, granitica raccolta dove il meditato e sofferto sound del Delta incontra quello più brioso e ruvido del Texas. Risale al 2002, invece, “Well to the Bone”, che ne testimonia ancora una volta la vicinanza al genere dalle dodici battute, la straordinaria poliedricità e l’innata capacità di muoversi sapientemente tra blues, rock e musica jazz. A Narcao il chitarrista di West Palm Beach sarà sul palco di piazza Europa con il bassista Romain Labaye ed il batterista Archibald Ligonniere, pirotecnici musicisti con cui forma un trio dall’elevata carica energetica.

“From Blues to Rock” è l’insegna della serata di venerdì 19 luglio, che alle 21.30 punterà i riflettori su Dany Franchi, uno tra i migliori nuovi talenti nel panorama blues internazionale, accompagnato da Manu Ghirlanda all’organo Hammond, Michael Tabarroni al basso e Matteo Leoncini alla batteria. Classe 1990, il chitarrista e cantante genovese ha inciso nel 2012 il suo primo disco, “Free Feeling”, autoproduzione che due anni dopo (nel 2014) l’ha portato a registrare il secondo album, “I Believe”, negli Stati Uniti, in Ohio, alla corte di Sean Carney, vincitore dell’International Blues Challenge nel 2007. Nel 2017 la leggenda texana del blues Anson Founderburgh e Don Ritter di Category 5 Amps (nota casa produttrice di amplificatori su scala mondiale) decidono di produrre il terzo album di Dany Franchi, “Problem Child“, registrato nel famoso studio di Stuart Sullivan a Austin (Texas), coinvolgendo musicisti di primissimo piano sulla scena internazionale, come Jim Pugh e Wes Starr. Il disco ha raccolto una messe di consensi e si è classificato al quarto posto nella Billboard Blues Chart. Nel corso della sua ancora breve ma intensa carriera, Dany Franchi ha condiviso il palcoscenico con artisti del calibro di Ronnie Earl, Kim Wilson & The Fabulous Thunderbirds e lo stesso Anson Founderburgh. Gli ultimi due anni l’hanno visto esibirsi in prestigiosi festival attorno al mondo (Blues From the Top in Colorado, Bayfront Blues Festival, Dallas International Guitar Festival, Greeley Blues Jam, tra gli altri), consacrandolo definitivamente come uno tra i musicisti più interessanti della sua generazione.

Il secondo concerto di venerdì (ore 23) è un’esclusiva nazionale per Narcao Blues e investirà gradinata e platea con le atmosfere del più autentico Southern rock dell’Allman Betts Band, capitanata da due figli d’arte d’eccezione: Devon Allman e Duane Betts, cantanti, chitarristi e figli rispettivamente di Gregg Allman e Dickey Betts, storici fondatori del gruppo statunitense The Allman Brothers Band, capostipite del sottogenere della musica rock sviluppatosi nella seconda metà degli anni Settanta negli stati meridionali degli Stati Uniti. Dopo un anno di successi come The Devon Allman Project, i due musicisti cresciuti a pane e Gibson Les Paul, uniscono le forze per continuare il messaggio tramandatogli dai genitori, con la decisa intenzione di incidere un nuovo album e affrontare un tour mondiale che includerà nuova musica, canzoni dei loro progetti solistici e brani classici degli Allman Brothers e Gregg Allman, in onore del cinquantesimo anniversario dalla nascita della storica band. Il nuovo album, attualmente in fase di lavorazione, sarà registrato nei leggendari Muscle Shoals Sound Studios e sarà prodotto da Matt Ross-Spang (già produttore di Jason Isbell, Margo Price, John Prine ed Elvis Presley). Sul palco di piazza Europa, con Devon Allman e Duane Betts, ci saranno Johnny Stachela alla chitarra, Berry Oakley Jr. al basso, John Lum alla batteria, John Ginty alle tastiere e R. Scott Bryan alle percussioni.

All’insegna di “Celebrating the Festival”, la penultima serata – sabato 20 luglio -, evolverà, come di consueto, in una grande festa per salutare le ventinove candeline di Narcao Blues. Apertura alle 21.30 con Nannigroove Experience, progetto del giovane batterista di Berchidda Giovanni Gaias, affiancato da Giuseppe Spanu alla chitarra e Jim Solinas all’organo hammond, pianoforte e basso. Cresciuto ai piedi del Limbara, Giovanni Gaias è entrato prestissimo nel mondo della musica iniziando a suonare la tromba nella Banda “Bernardo Demuro” del suo paese. Dopo qualche anno capisce, però, che la batteria sarebbe stato il suo strumento, e inizia a studiarla con dedizione, sacrificio e passione. L’incontro con il bluesman Francesco Piu risulta decisivo nel suo percorso di crescita e, dopo averne aperto i concerti, viene in breve tempo inserito stabilmente nella sua formazione. La musica gli scorre nelle vene, e per questo motivo decide di partire per andare a studiarla e perfezionarsi alla Lizard, rinomata accademia musicale di Firenze, dove si diploma con il massimo dei voti. Nonostante la giovanissima età (è nato nel 1996), Giovanni Gaias vanta già al suo attivo l’apertura di concerti per Doyle Bramhall II, Trombone Shorty, Matt Schofield, Lurrie Bell, Vintage Trouble e la partecipazione a importanti festival come Pistoia Blues Festival, Blues Sur Seine, Narcao Blues Festival, La Nuit Blues de Marnaz, Bitonto Blues Festival, Madame Guitar, Pignola in Blues, tra i tanti. L’anno scorso ha lavorato al suo primo progetto discografico, “Nannigroove Experience vol. I”, da lui composto, arrangiato, missato, cantato e suonato. Il suo stile è venato da molteplici influenze che si diramano tra black music, funk ed immediati dintorni.

A catalizzare l’attenzione, alle 23.00, sarà The Original Blues Brothers Band, formazione il cui nucleo fu scelto personalmente da John Belushi e Dan Aykroyd per il celeberrimo film del 1980 di John Landis, al quale hanno partecipato in veste di attori/cantanti artisti come James Brown, Aretha Franklin, Ray Charles, Cab Calloway, tra gli altri. La band ha segnato un punto di partenza importante per tutto l’universo blues, contribuendo in maniera determinante alla diffusione capillare del genere musicale, spesso colpevolmente ignorato dai media. Dalla sua formazione, si è esibita trionfalmente in contesti internazionali di spessore e su palchi prestigiosi come l’Olympia di Parigi, dove, per la prima volta nella sua storia, sono state rimosse le sedie per far ballare gli spettatori. The Original Blues Brothers Band è capitanata dal sassofonista “Blue Lou” Marini, musicista del leggendario Saturday Night Live (programma comico e di varietà in onda il sabato sera sulla NBC), dove nel 1975 John Belushi, all’epoca attore dello show, lo aveva notato e ascoltato nella sezione fiati suonare con Joe Cocker, Ray Charles ed Aretha Franklin; con lui, a Narcao, ci saranno Murphy “and The Magic Tones” Dunne al pianoforte, Leon “The Lion” Pendarvis alle tastiere, Tommy “Pipes” McDonnell ai cori, Birch “Crimson Slide” Johnson al trombone, Rob “The Honeydripper” Paparozzi ai cori, James “Hags” Haggerty al basso, Steve “Catfish” Howard alla tromba e Lee “Funkytime” Finkelstein alla batteria. Tra i membri che non facevano parte del nucleo originario, John Tropea, chitarrista che vanta collaborazioni con Van Morrison e Billy Cobham e una carriera solista di rispetto. Dall’anno in cui si è riunita, il 1988, la band ha inciso dischi con Dan Aykroyd, alias “Elwood Blues”, B.B. King, Eric Clapton, James Brown e molti altri, ma è dal vivo che sa esprimere al massimo la sua coinvolgente energia.

La quinta e ultima serata del festival, domenica 21 luglio, ha per protagonista assoluta Noemi, a Narcao per una tappa del suo Blues & Love Summer Tour 2019, in cui la cantante romana omaggia la black music, riproponendo alcuni tra i suoi brani più celebri in chiave blues, spaziando dal funky al reggae e interpretando le cover dei più grandi artisti internazionali che hanno influenzato la sua carriera. Ad affiancarla sul palco di piazza Europa, Gabriele Greco al basso, Marcello Surace alla batteria, Michele Papadia alle tastiere, Andrea Palombini alla tromba, Matteo Acclavio al sassofono, Giorgio Capovivo al trombone e Maurizio Filardo alla chitarra. Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, ha partecipato nel 2009 alla seconda edizione di X Factor, mettendosi in luce per la sua voce grintosa e graffiante. Con il singolo Briciole scala l’airplay radiofonico e le classifiche, ottenendo il disco d’oro e firmando un contratto per l’etichetta discografica Sony Music. Al suo attivo vanta cinque partecipazioni al Festival di Sanremo e numerosi premi e riconoscimenti, inclusi cinque Wind Music Awards e un Premio TV – Premio regia televisiva oltre a varie nomination ai World Music Awards, ai TRL Awards, all’OGAE e una al Nastro d’argento. Il 21 giugno 2017, nel giorno della Festa della Musica, Noemi è entrata nei Guinness dei primati per il maggior numero di concerti eseguiti in dodici ore.

Spenti i riflettori in piazza Europa, la musica proseguirà ogni sera presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 17 e venerdì 19 tingeranno la nottata di note blues Marco Farris (armonica e voce), e Femi Precious (chitarra e voce). Giovedì 18 luglio a cantare sotto le stelle sarà invece The Sharecroppers duo di Alberto Murru (voce e chitarre) e Matteo Oggianu (chitarre). Sabato 20 chiuderà la serie il Jim Solinas Project, con il leader Jim Solinas alle tastiere, Giuseppe Spanu e Vincenzo Melchiorre Ricci alle chitarre e Giovanni Gaias alla batteria.

In occasione di Narcao Blues, debutta l’ultimo capitolo del racconto dei primi trent’anni di attività del Theatre en vol, storica compagnia di casa a Sassari, attiva nell’ambito del teatro urbano, sociale e comunitario. ARMONICICLO B.A.U.U. – quadro di teatro urbano site specific e work in progress – condensa nei suoi segni e sensi il percorso che la compagnia ha fatto nell’ultimo decennio di questi trenta che va festeggiando da qualche mese a questa parte qua e là, ripercorrendo strade battute e incontrando amici vecchi e nuovi. Si risveglia così B.A.U.U, la Brigata di Armonizzazione Urbana e Umana in una rinnovata forma di esposizione performativa che, come soggetto mutevole nelle forme e nei suoni, si adatterà alla cornice di Piazza Europa, durante il festival, a partire dalle ore 20, nel pre-concerto: da scoprire sera dopo sera la suggestiva macchina Armoniciclo, costruita in un’incalzante progressione, fino ad arrivare all’ultimo appuntamento serale in cui tutti gli elementi – lo spazio, i ritmi, i movimenti, la dimensione del suono, le atmosfere e le interazioni col pubblico, testati, dimensionati e armonizzati – saranno resi come atto condiviso nella performance finale. B.A.U.U. è un viaggio di ricerca che parte dall’essere umano. Una fucina e palestra di giovani talenti che a suono di ritmi incalzanti rivendica il diritto a un futuro in un mondo che non sia una discarica, ma un luogo accogliente, umano, che risuona con un ritmo comune: il battito della vita. L’evento si inserisce all’interno del progetto Art Explosion – Cantiere internazionale e interdisciplinare delle arti performative, nato dalla volontà dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del Theatre en vol di valorizzare il territorio e in particolare i centri minori attraverso la diffusione di eventi e spettacoli interdisciplinari di livello internazionale.

Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Tanti i protagonisti della scena blues internazionale approdati nel paese del Sulcis in questi trent’anni: tra gli altri, Michael Coleman, Popa Chubby, Canned Heat, Mick Taylor, Eric Sardinas, Robben Ford, John Mayall, Peter Green, Larry Carlton, James Cotton, Roland Tchakounté, Lucky Peterson, Luke Winslow-King, Billy Gibbons, Otis Taylor.

Oltre al festival, vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South in Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest’anno alla sua sedicesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L’associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.

I biglietti interi per le serate di mercoledì 17, giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 luglio costano 12 euro, 10 i ridotti, 35 euro l’abbonamento per le quattro serate; 15 euro è invece il prezzo per la sola serata del 21 luglio con il concerto di Noemi. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Boxoffice Sardegna o direttamente dal sito del festival (http://www.narcaoblues.it/) .

Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it ed al numero 0781 875071.

 

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Ritorna il Festival delle Bellezze dell’Insieme Vocale Nova Euphonia, con la direzione artistica del M° Vincenzo Cossu. Dopo il successo dell’edizione 2018, a partire dal 17 luglio, fino al 21, verrà riproposta la medesima formula, che fonde performance artistica, territorio e paesaggio, che non saranno delle semplici “cornici” di eventi suggestivi, ma diventeranno i veri protagonisti della manifestazione. La musica delle formazioni vocali e degli artisti coinvolti sarà colonna sonora e fonte di risonanze emotive ed estetiche per gli spettatori.

Si inizia questo mercoledì 17 luglio, alle 19.30, con l’anteprima a Cheremule, nella necropoli di Museddu. Protagonisti della serata Alden Duet, ovvero Denise Gueye (voce e percussioni) ed Alain Pattitoni (chitarra, voce), che proporranno brani originali e personalissime cover per lo più canzoni d’amore, fra il jazz e la bossa nova, Jasmin Ghera (tromba) ed Anna Giulia Alvandi (pianoforte) e la Corale Studentesca Città di Sassari, l’unico coro interscolastico delle Scuole Superiori dell’Isola, con oltre 80 performance tenute in Sardegna, Italia, Catalogna e Croazia. Il suo repertorio spazia dal vocal pop alla world music, dallo spiritual al gospel, fino alla musica sarda e classica. Conduce la giornalista Luciana Satta.

 

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«Il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Francesco non chiuderà. È un’ottima notizia. Il lavoro portato avanti in questi giorni dall’assessore Mario Nieddu ha consentito di arrivare alla soluzione di un problema molto complesso.»

Lo ha detto Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Autonomia e Riforme del Consiglio regionale.

«Il 24 giugno scorso ho reso nota la comunicazione della direzione dell’Area Socio Sanitaria Locale in cui si dava notizia della chiusura estiva del reparto per tre settimane – ha aggiunto Pierluigi Saiu -. Da quel momento è partita non solo una mobilitazione territoriale a cui hanno aderito anche altre forze politiche, ma è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo, che ha visto impegnati in prima persona l’assessore alla Sanità e il gruppo della Lega in Consiglio regionale. Ci siamo occupati di un’emergenza dovuta allo stato del sistema sanitario regionale così come lo abbiamo trovato. Affrontata e risolta l’emergenza però, dobbiamo adesso occuparci di dare al reparto di Neurochirurgia la dotazione di personale necessaria. Il lavoro svolto dallo staff del reparto in questi anni, e in queste condizioni, è stato eroico. Hanno saputo supplire alla carenza di personale lavorando di più e sacrificandosi. Hanno potuto, in questo modo, garantire che il reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Francesco conservasse i livelli di eccellenza che conosciamo. A loro deve andare il ringraziamento di tutta la nostra comunità. Dobbiamo – ha concluso Pierluigi Saiu – impegnarci ora per sbloccare i concorsi che permetteranno l’assunzione di nuovi medici. Sappiamo che l’assessore della Sanità è già al lavoro in questa direzione. Vogliamo dare soluzioni strutturali ai problemi che abbiamo trovato e che sono davvero tanti. Abbiamo ereditato una sanità a pezzi e stiamo lavorando per rimetterla in piedi.»

 

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Le aziende insediate nel sito industriale di Porto Torres non saranno rifornite di acqua grezza almeno fino a tutta la giornata di martedì. Secondo quanto riferito dall’Enas al Consorzio industriale provinciale di Sassari, il guasto sulla condotta in località Agliadò è infatti più grave del previsto. Anche se il guasto, nella migliore delle ipotesi, dovesse essere riparato domani sera, almeno fino alle prime ore di mercoledì mattina la condotta non sarebbe in grado di riempire le vasche consortili che riforniscono gli insediati. Il disservizio, di cui l’Enas è l’unico responsabile, aveva originato l’interruzione dell’acqua già da venerdì, senza alcuna comunicazione al CIP. Le riserve idriche consortili hanno tamponato la situazione fino all’esaurimento delle risorse. L’Ente acque della Sardegna non è al momento in grado di assicurare quando il ripristino il servizio sarà ripristinato.

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«Oltre 400 pazienti in lista d’attesa per un’operazione di ernia e un reparto di Day Surgery che, se venisse utilizzato, potrebbe addirittura azzerare le attuali tempistiche. Non è fantascienza, ma è quanto potrebbe accadere all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia se il reparto di Day Surgery, unico in tutta la Sardegna per la sua vocazione multidisciplinare, venisse finalmente attivato diventando quindi un polo attrattivo per tutti i pazienti dell’Isola. Stiamo parlando di un reparto destinato agli interventi chirurgici eseguibili in giornata, in anestesia locale, come ernie, ragadi, fistole ed emorroidi. Inaugurato nel 2007, con un investimento di un milione 800mila euro che, ad oggi, risulta incredibilmente ancora intonso, praticamente immacolato: due sale operatorie e 5 stanze con ben 10 posti letto. Posti letto vuoti.»

Il consigliere del M5S Roberto Li Gioi si rivolge pertanto all’assessore alla Sanità Mario ieddu per sapere quali siano i motivi che per tanto tempo hanno ostacolato e che ostacolano ancora oggi l’attivazione di questa risorsa. E, soprattutto, qualora ci fossero, chiede che vengano rimossi al più presto per garantire un servizio più efficiente ai cittadini e allo stesso tempo apportare un enorme risparmio alle casse regionali.

Punta il dito contro lo spreco di risorse l’ultimo atto presentato in Consiglio regionale dal consigliere del M5S Roberto Li Gioi, firmatario di un’interpellanza avente ad oggetto il reparto di Day Surgery dell’ospedale olbiese.

Il consigliere dei Cinquestelle pone l’accento sui numerosi vantaggi che deriverebbero dall’attivazione del Day Surgery, il risparmio in particolare: «Il Day Surgery è un reparto operativo dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 19.00. Per renderlo funzionale sono sufficienti tre medici, due anestesisti, quattro infermieri e un ausiliario: equipe che potrebbe garantire decine di interventi alla settimana, evitando lunghi tempi di degenza, con conseguente risparmio per le casse regionali».

Vantaggi sia per la Regione che per i cittadini: «Gli interventi di Day Surgery hanno importanti risvolti anche dal punto di vista psicologico, in quanto il paziente sa di entrare in ospedale la mattina per essere dimesso la sera».

Roberto Li Gioi chiede all’assessore Mario Nieddu se sia a conoscenza di questa situazione, e soprattutto, che cosa abbia intenzione di fare per risolverla.

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La settimana di lavoro delle commissioni sarà aperta domani, 16 luglio, dalla quarta (Governo del territorio), presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia).

Alle 16.00 sarà sentito l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia sul documento riguardante le “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato“. L’assessore riferirà inoltre sul documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Alle 17.00 saranno ascoltati i sindacati Federbalneari, Sib e Fiba, insieme ai concessionari demaniali di Quartu sulle problematiche relative agli impianti amovibili ed agli interventi di edilizia sui litorali.

Lunedì 22 luglio, sempre alle 16.00, la commissione incontrerà l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Loculi, Galtellì, Orosei, Onifai, Oliena e Dorgali per esaminare le problematiche del servizio idrico nella Bassa Baronia.

Alle 17.30, invece, l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia ed i sindaci di Oliena e Dorgali illustreranno alla commissione la situazione del ponte di Oloè.

Alle 18.00 è prevista poi una relazione dell’assessore dei Lavori pubblici e del direttore generale dell’Agenzia del distretto idrografico sulle “Linee guida di programmazione, pianificazione ed indirizzo del Servizio idrico integrato” ed il documento relativo all’esercizio del controllo analogo su Abbanoa Spa.

Anche la commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Misto) riprenderà i suoi lavori martedì 16, alle 10.30.

In programma l’audizione dell’assessore Mario Nieddu sulla proposta di risoluzione sullo scorrimento delle graduatorie degli operatori socio sanitario (Oss) per il periodo compreso fra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013.

All’ordine del giorno, inoltre, le audizioni dei Biologi sull’ammontare delle risorse per le borse di studio, di medici ed esperti sulle criticità del settore salute mentale e dell’associazione Voci dell’anima sullo stato delle cure fornite dal servizio sanitario regionale alle persone con disturbi del comportamento alimentare.

Mercoledì 17, alle 16.30, in seduta congiunta con la seconda commissione (Lavoro), saranno esaminate attraverso alcune audizioni le vicende degli ex lavoratori Secur non riassorbiti dalla Aou e dall’Assl di Sassari e del Project Finance sanitario di Nuoro.

Sempre mercoledì ma alle 15.30 la seconda commissione (Lavoro) presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) ascolterà l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda su alcune problematiche riguardanti il personale dell’Aspal.

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Poesia, equilibrismi, giocoleria, allegria, musica, circo, teatro e tanta follia. Le porte dei sogni si riaprono dal 16 al 20 luglio a Santa Teresa Gallura per dare il benvenuto all’esercito dei coloratissimi artisti di strada in occasione della settima edizione del Gallura Buskers Festival – Festival Internazionale Artisti di Strada e Circo Contemporaneo, con la direzione artistica di Alberto Pisu. Diciotto le compagnie provenienti quest’anno da Italia, Argentina, Uruguay, Finlandia e Francia che si apprestano a invadere le piazze e il centro storico di Santa Teresa Gallura, gioiello dell’Alta Gallura di cinquemila abitanti incastonato tra mare cristallino, spiagge candide e importanti siti archeologici (Lu Brandali), popolato d’estate dal transito di decine di migliaia di turisti.

Una carovana di comici, clown, mimi, strane creature del bosco, maghi, personaggi umoristici, musicisti, acrobati, tra le eccellenze richieste nei festival di buskers di tutto il mondo (il GBF è citato tra i quindici migliori festival di artisti di strada in Europa su expedia.it), per un viaggio oltre il tempo e lo spazio dentro la fantasia, tra numeri spettacolari, parate musicali, trampolieri, gag esilaranti e coinvolgenti, visioni segrete e immagini custodite nei ricordi della fanciullezza che conquistano gli occhi ancora sorpresi di grandi e piccoli.

Come sempre il centro storico di Santa Teresa Gallura diventerà teatro a cielo aperto tra Piazza Vittorio Emanuele I, Via XX Settembre, Via Cavour e le vie del paese. E ancora appuntamenti con le visite dal 17 al 20 luglio alla Mostra di Archeologia Nuragica “Lu Brandali Leggi Tocca e Ascolta” presso il sito Archeologico “Lu Brandali” e momenti di degustazione (il 20 luglio rassegna enogastronomica con la Cantina Piero Mancini) nella terrazza panoramica della Torre di Longobardo, tra le poche torri visitabili, edificata nella seconda metà del Cinquecento, con “EstateDegustando&Buskers” (posti limitati – per info: 347 74 12 166).

La manifestazione prende il via martedì 16 luglio dalle 21.30 a San Pasquale (frazione di Santa Teresa Gallura), con il fantasista, mago e comico Francesco Scimemi ed il suo “Magicomio”, uno spettacolo di magia, follia e tante risate con i suoi scherzi, le sue buffe trovate, i suoi arguti giochi di parole. Introducono la serata i Clap Clap Circus, giocoleria, circo, hula hop, musica, amore e tanto umorismo. Da mercoledì 17 a sabato 20 luglio si potrà poi assistere alle performance degli Artisti del Gallura Buskers Festival 2019 per le vie di Santa Teresa Gallura, prevalentemente dalle ore 21.30 alle ore 24.00. Gran finale sabato alle 21.30 in Piazza Vittorio Emanuele I con Francesco Scimemi, Andrea Fidelio, la Mabò Band, gli artisti del GBF e tante sorprese a colori.

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«Il piano di regolazione dell’offerta del pecorino romano non pone alcun argine alla produzione di eccedenze ed espone quindi il sistema alle speculazioni di mercato.»

Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, in un messaggio all’assemblea dei soci del Consorzio del Pecorino romano Dop, convocata oggi a Borore, ribadendo un “giudizio critico” sul Piano triennale 2019/2022 approvato dal Cda del Consorzio.

“Nel momento in cui – sottolinea l’assessore Gabriella Murgia – si attribuisce al produttore una quota pari alla migliore delle ultime tre annate senza tenere conto delle giacenze di magazzino, si formalizza di fatto l’autorizzazione a produrre in eccedenza, con i conseguenti effetti già noti fino a oggi. Il sistema della contribuzione differenziata aggiuntiva prevista nel caso di sforamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio, elevata nella proposta a 0,64 euro/kg di formaggio prodotto, è di fatto vanificata dalla previsione di un sistema di deroghe che rendono poco gravoso lo sforamento del tetto produttivo – conclude piega Gabriella Murgia, che chiede di chiamare a far parte dell’assemblea – a titolo meramente consultivo e non decisorio, due rappresentanti: uno designato dal Ministero competente e l’altro dall’assessorato regionale dell’Agricoltura.»

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«Più attenzione per la Sardegna. Chiediamo con forza maggior organizzazione e più autonomia per la struttura Anas presente nell’Isola perché non è più pensabile che lungaggini burocratiche e carteggi vari con Roma possano essere un freno all’avvio dei cantieri in una regione che ha urgente bisogno di infrastrutture.» Lo ha ribadito l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, al responsabile delle progettazioni in Italia di Anas, Antonio Scalamandré, nel corso di un incontro che si è tenuto in Assessorato. All’incontro riservato durante il quale l’Assessore ha esposto tutte le criticità legate alla progettazione delle opere e all’affidamento dei lavori (la maggior parte sono proprio in capo ad Anas), è seguito un incontro allargato.

Il vertice, che ha visto la partecipazione del dirigente dell’Anas con competenze sulla Sardegna, è servito per fare il punto della situazione su tutte le opere viarie, comprese le dieci oggetto di commissariamento su cui l’Assessorato non intende arretrare, sebbene ad oggi ancora non sia arrivata una risposta dal ministro Danilo Toninelli che – spiega Roberto Frongia – «ho sollecitato più volte nell’auspicio di trovare una comunione di intenti in merito alla necessità urgente di accelerare i tempi per portare a compimento opere di viabilità fondamentali per la Sardegna. Purtroppo – aggiunge Roberto Frongia, – solo chi ha modo di toccare con mano la realtà sarda, viaggiando sulle nostre strade, può avere concretezza della situazione e rendersi effettivamente conto del disagio, specie nella bella stagione dalle presenze turistiche e quindi dall’aumento dei volumi di traffico. È anche per questo che ho voluto incontrare il dirigente Anas proprio a Cagliari. Sono convinto che anche questo incontro sia servito per aggiungere un tassello in più al puzzle che stiamo cercando di comporre. Portare a compimento le dieci opere oggetto di commissariamento – ha concluso Roberto Frongia – è una necessità per la Sardegna e una delle priorità di questo Assessorato».