19 November, 2024
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Un diverbio tra pescatori ha rischiato di trasformarsi in un grave delitto. Un motocarro “Ape” crivellato da colpi di fucile ed un pescatore dello stagno di Santa Gilla arrestato giusto in tempo dai carabinieri di Assemini. E’ successo tutto ieri mattina in località Sa Mura: un pescatore, R.L., classe 84, ha iniziato a minacciare di morte i due “colleghi” che condividono la stessa attività nello stagno di Santa Gilla; il tutto con un fucile calibro 12 (regolarmente detenuto) puntato verso loro. La furia dell’uomo, per fortuna, si è scagliata contro l’Ape di uno dei due, trasformandola in un colapasta. A quel punto l’intervento fulmineo dei militari della stazione di Assemini ha scongiurato ulteriori conseguenze. Il giovane è stato subito arrestato e tradotto in tribunale. Dopo la convalida dell’arresto, è stato rimesso in libertà.

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Nella serata di lunedì, 29 luglio, i carabinieri della stazione di Carbonia, hanno arrestato, in flagranza di reato, un incendiario, M.C.A., classe 1975, che nel pomeriggio aveva generato un innesco dal quale è scaturito l’incendio nel centro abitato di Carbonia. In particolare, l’uomo è stato sorpreso da un privato cittadino mentre dava alle fiamme un’area erbosa dell’estensione di circa 200 metri esistente in via Dalmazia, nei pressi di una vasta area residenziale della città. Dopo aver allertato immediatamente i carabinieri, telefonando al numero di emergenza 112, il cittadino ha permesso così ai carabinieri di raccogliere importanti indizi che hanno consentito ai militari di bloccare il piromane prima che questi potesse far perdere le proprie tracce. A consolidare le prove a carico dell’incendiario, i carabinieri, dopo averlo subito rintracciato e fermato mentre era ancora in fuga, hanno trovato addosso all’uomo tracce riferibili al reato, tra cui i materiali per l’innesco e l’accendino. L’uomo è stato dunque arrestato per incendio doloso e, al termine delle formalità di rito, condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo disposto dalla competente Autorità Giudiziaria, presso il Tribunale di Cagliari.

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«Un atto vile che va condannato con fermezza. Al sindaco di Cardedu va tutta la nostra solidarietà.»

Così i Riformatori sardi in merito sull’attentato incendiario nei confronti del sindaco Matteo Piras.
«È inaccettabile che un sindaco che si prende cura della sua Comunità come Matteo Piras debba subire un atto intimidatorio così grave. Riteniamo sia necessario e urgente da parte del ministro dell’Interno dare attenzione e fornire più tutele per gli amministratori locali e alla Giunta regionale chiediamo più celerità nei risarcimenti, così come previsto dalla legge.»

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Domani (mercoledì 31 luglio), nella sala riunioni dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente (piano terra) in via Roma 80, alle ore 10.00, si terrà una conferenza stampa sul riconoscimento “Ecoforum” di Legambiente alla Comunità montana Gennargentu – Mandrolisai, prima tra i Consorzi di Comuni a livello nazionale per la raccolta differenziata. Interverranno l’assessore Gianni Lampis ed alcuni amministratori locali.

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La capogruppo del M5S Desirè Manca ha presentato un’interpellanza per chiedere il ripristino della rete ferroviaria e della ferrotramvia di Sassari.

«Su 190 chilometri di strade ferrate gestiti da ARST, soltanto 10 chilometri risultano percorribili e in funzione. Da febbraio 2015 è stata soppressa la tratta Sassari-Nulvi, privando il territorio, e in particolare i tanti studenti pendolari, di un servizio essenziale per la collettività. Un altro tratto di ferrovia è stato chiuso nell’ottobre 2018, quando a causa della mancata manutenzione delle travate metalliche, è stata disposta la sospensione del servizio sulla linea Sassari-Alghero con i conseguenti disagi per i cittadini ma, soprattutto, per i lavoratori, sospesi dal lavoro e lasciati senza stipendio. Al momento quindi, a resistere è solo la linea Sassari-Sorso. Ma i disagi non sono finiti qui: il 26 giugno 2018 è stata la volta della MetroSassari, il cui percorso è stato dimezzato in seguito ad un incidente che ha provocato l’interruzione della linea di alimentazione. E infine, nei giorni scorsi un altro problema tecnico, risolvibile spendendo poche migliaia di euro, ha messo fuori servizio l’unico tratto ancora percorribile. Non possiamo aspettare l’inizio dell’anno scolastico alle porte. È necessario garantire i collegamenti. Bisogna farlo prima e al più presto. L’Arst e la Regione devono occuparsi dei servizi di cui sono responsabili».

Questa la denuncia della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che ha presentato un’interpellanza per chiedere all’assessore ai Trasporti Giorgio Todde se sia a conoscenza delle criticità e dei disservizi ai quali devono far fronte i cittadini del Nord Sardegna, in particolare residenti nei territori della Romangia e dell’Anglona.

La capogruppo del M5S Desirè Manca sollecita la piena ripresa di tutte le attività di trasporto sospese: «Assessore Todde chiedo che venga ripristinato un servizio essenziale per il territorio e per le comunità collegate. Non stiamo parlando di interventi di lusso, extra, stiamo parlando di servizi alla base di una società civile».

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Il presidente regionale dell’Associazione Caccia Pesca Ambiente Marco Efisio Pisanu ha rivolto un appello ai ministri dell’Agricoltura, dell’Interno e dell’Ambiente e, per conoscenza, agli assessorati dell’Ambiente e dell’Agricoltura, alla provincia, al Prefetto ed alla Coldiretti di Oristano, sui danni alle colture agricole.

«Nella mia qualità di vicepresidente nazionale dell’Associazione Caccia Pesca Ambiente, associazione che da tanti anni si occupa delle problematiche inerenti l’attività venatoria e delle attività ad esse collegate, come ad esempio i danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole – scrive Marco Efisio Pisanu -. In riferimento all’appello inviato al Prefetto di Oristano dagli Agricoltori del territorio (“Ci aiuti, Regione e Provincia sono insensibili al problema”), vorrei esprimere alcune considerazioni in merito e soprattutto provare a dare il nostro apporto e la disponibilità per arginare il problema.»

«La provincia di Oristano, come le altre Province e Regioni d’Italia, ha un nutrito e valido gruppo di Cacciatori Coadiutori, che fino allo scorso anno ha prestato gratuitamente la propria professionalità, partecipando ai piani di contenimento di alcune specie particolarmente nocive. I piani di contenimento stavano dando degli ottimi risultati e si era quasi raggiunto il giusto equilibro per garantire un po’ di serenità alle attività produttive – aggiunge Marco Efisio Pisanu -. Il tutto è venuto a mancare a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n° 217 del 24 ottobre 2018, che, sulla scorta di alcuni precedenti della medesima Corte, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 44, comma 2, quinto periodo, limitatamente alle parole “e dei cacciatori iscritti o ammessi agli ATC interessati, nominativamente segnalati dai comitati di gestione”, e comma 6, lettera c), della legge della Regione Abruzzo 28 gennaio 2004, n. 10 (Normativa organica per l’esercizio dell’attività venatoria, la protezione della fauna selvatica omeoterma e la tutela dell’ambiente). Tale pronuncia ha, di fatto, travolto tutti i progetti che nelle varie provincie italiane avevano dato degli importati risultati.»

«Al fine di rendere effettiva l’esigenza di contenere le specie nocive e creare (e mantenere) un equilibrio nell’ecosistema che è preminente interesse della normativa nazionale – conclude Marco Efisio Pisanu – si rende necessaria una modifica legislativa, modificando il comma 2 dell’articolo 19 della legge n° 157/92 con l’inciso “… e dei titolari di licenza di caccia che siano stati abilitati all’attività di Coadiutore dalle Province, adeguatamente formati.»

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Ai nastri di partenza la ventunesima edizione di Dromos, il festival organizzato dall’omonima associazione culturale che fino a ferragosto porterà tanta musica (e non solo) a Oristano e altri centri e località della sua provincia: Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde, con un’appendice il 31 agosto a Bauladu, ed uno “sconfinamento” nel Nuorese, a Ortueri.
Sotto il titolo “Casta Diva”, preso in prestito dalla celeberrima aria della “Norma” di Bellini, la manifestazione quest’anno saluta una duplice ricorrenza: il cinquantenario del primo sbarco sulla luna e il mezzo secolo dal memorabile festival di Woodstock; e lo fa con un cartellone ricco di musica e altri eventi disseminati nell’arco di quindici giorni nelle diverse località che compongono il circuito di Dromos.
Dopo le anteprime di luglio – il concerto degli Snarky Puppy a Fordongianus (il 18), il primo spettacolo della rassegna teatrale “Parole alla Luna” nell’area archeologica di Tharros (il 19) e l’inaugurazione della mostra ART TUBE, da Woodstock alla Luna al Parco dei Suoni di Riola Sardo (domenica scorsa) -, il festival comincia il suo lungo cammino questo giovedì – primo agosto – da Mogoro, tappa immancabile nel circuito di Dromos, rinnovando il sodalizio che lo lega alla Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, quest’anno alla sua cinquantottesima edizione (in corso fino al primo settembre).
Sul palco allestito nella piazza Martiri della Libertà, riflettori puntati a partire dalle 22.00 su uno dei massimi alfieri del jazz italiano: Paolo Fresu. Il trombettista sardo sarà di scena alla testa del collaudatissimo Devil Quartet, formazione che ha debuttato alla fine del 2003, e che nel nome rimanda e allude al suo illustre precedente, l’Angel Quartet (nato nel 1994 come alter ego elettroacustico dell’allora già avviatissimo quintetto “storico”). E dalla precedente formazione, il progetto eredita anche strumenti e struttura: accanto alla tromba e al flicorno del leader ci sono il chitarrista Bebo Ferra – altro musicista sardo (cagliaritano) che si è affermato oltre i confini isolani -, Paolino Dalla Porta, uno dei contrabbassisti più apprezzati nel panorama del jazz italiano, ed il batterista Stefano Bagnoli, un raffinato specialista nell’uso delle spazzole su piatti e tamburi. Diverso rispetto al quartetto dell’“angelo” è invece il suono, più acustico nel quartetto del “diavolo”, come dimostra in particolare il quarto album del gruppo, “Carpe diem”, pubblicato lo scorso anno dalla Tǔk Music, l’etichetta fondata dallo stesso Paolo Fresu nel 2010.

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

Paolo Fresu Devil Quartet © Roberto Cifarelli

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Oggi, mercoledì 31 luglio, si svolgerà il terzo appuntamento con “Nottinsieme 2019”, l’evento clou della stagione estiva, organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

L’iniziativa sarà all’insegna dello shopping, dell’arte, della musica e dello spettacolo nel centro cittadino. In particolare, è prevista l’esibizione musicale live dei “First Underground Roots” e della band che tributerà un omaggio a Elvis Presley.

“Nottinsieme” allieterà l’estate della città di Carbonia nei mercoledì dei mesi di luglio ed agosto: 31 luglio, 7-14-21-28 agosto.

In occasione di tutti i mercoledì di luglio ed agosto, al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, è prevista la chiusura del traffico veicolare dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo nelle seguenti strade: via Gramsci, nel tratto compreso tra via Brigata Sassari e via Fosse Ardeatine; via delle Poste (da piazza Rinascita); piazza Matteotti, nel tratto compreso tra via Fosse Ardeatine e viale Arsia; vico Matteotti; via Manno, piazza San Ponziano, via San Ponziano (nel tratto da piazza Matteotti a via Lucania), via Oberhausen.

Saranno invece chiuse al traffico veicolare dalle ore 20.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo le seguenti vie: via Fosse Ardeatine, nel tratto compreso tra via Manno e piazza Matteotti; via Nuoro, nella parte compresa tra piazza Matteotti e piazza Rinascita; piazza Ciusa, nel tratto compreso tra via Nuoro e il civico 38 della stessa piazza Ciusa; via Roma, nella parte compresa tra via Grazia Deledda e piazza Roma.

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Ultimi collegamenti per attivare il nuovo tratto di acquedotto in località Pani Loriga, a Santadi. Domani, mercoledì 31 luglio 2019 l’impresa incaricata dal Comune procederà con il completamento dei collegamenti, avviati lo scorso giugno, della condotta adduttrice appena realizzata che consentirà di mandare in pensione le vecchie tubature “colabrodo” soggette a continue rotture che negli ultimi anni avevano causato una serie di innumerevoli disservizi. L’investimento è di circa 800mila euro grazie a un accordo tra Comune, Abbanoa ed Ente di Governo d’Ambito.

Per consentire il collegamento delle nuove condotte e la dismissione delle vecchie, sarà necessario sospendere temporaneamente l’attività del tratto di acquedotto Sulcis che alimenta non solo Santadi, ma anche Piscinas, Giba, Villaperuccio e Masainas. L’erogazione all’utenza sarà garantita dalle scorte dei serbatoi che saranno sufficienti per garantire il servizio sino alle 14.00. Successivamente sarà effettuata una chiusura dell’erogazione sino alle 6 del mattino successivo per ricostituire le riserve negli stessi serbatoi.

I lavori rientrano nelle cosiddette “Convenzioni a 3” frutto di accordi tra Abbanoa, comune di Santadi ed Egas che prevedono una suddivisione dei compiti per accelerare i tempi di realizzazione delle opere: il Comune gestisce direttamente gli interventi dei propri territori occupandosi dell’iter di progettazione, gara d’appalto e realizzazione delle opere; Egas mantiene le funzioni di controllo e garantisce la certezza dei tempi di erogazione delle risorse; Abbanoa supervisiona tutte le fasi dell’iter affidato al Comune e, una volta completate le opere previste nell’intervento, le prende in gestione e le mette in esercizio.

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Tradizioni popolari, musica e danze da tutto il mondo in scena per il 16° Sennori Folk Festival, in programma fino al 7 agosto, con incontri, esibizioni, scambi culturali e parate che vedranno il loro appuntamento clou domenica 4 agosto, con la sfilata lungo le vie del paese ed il gran galà in programma alle 21,30 al Centro culturale di via Farina.

Ospiti dell’edizione 2019 saranno i gruppi provenienti da Taiwan, Messico, Ecuador e Bolivia, che si esibiranno per la prima volta in Italia, sfoggiando i loro abiti tradizionali e facendo conoscere i balli e i canti popolari delle loro terre.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione folclorica Città di Sennori, con il patrocinio del comune di Sennori: «Come ogni l’edizione del Sennori Folk Festival è motivo di grande orgoglio per noi, è il frutto di un lungo e impegnativo lavoro di preparazione che dura tutto l’anno, praticamente senza sosta con il contributo di tutto lo staff», commenta il presidente dell’Associazione, Costanzo Ledda. «Grazie alla collaborazione con tanti amici promotori di altri festival, siamo riusciti a creare un circuito regionale che permette la partecipazione di molti gruppi, da tutto il mondo, e di una qualità artistica sempre eccellente», spiega Giovannino Mannu, direttore artistico del festival.