19 November, 2024
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L’obiettivo è quello di contenere gli atti di maltrattamento e aggressione contro gli operatori sanitari, mettere in campo procedure e misure, sia organizzative sia strutturali, per ridurre il rischio di comportamenti aggressivi nei riguardi del personale in servizio. Si vuole dare, inoltre, a tutti gli operatori le conoscenze e le competenze per valutare, prevenire e gestire questi eventi.

È questo lo spirito della procedura di prevenzione e contenimento degli atti di maltrattamento e aggressione a danno degli operatori che l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha approvato nei giorni scorsi (delibera 571).

A elaborare la procedura, che prevede indicazioni operative volte a salvaguardare e tutelare gli operatori in caso di determinate situazioni di rischio, è stato il gruppo di lavoro formato dalle strutture Prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, Qualità accreditamento e gestione del rischio, Direzione medica di presidio, Pronto soccorso, Professioni sanitarie e medico competente.

Alla base ci sono i casi di aggressione, sia verbale che non, a danno degli operatori dell’Aou da parte di utenti in generale, quindi pazienti e familiari dei pazienti. Era pertanto necessario stilare una procedura e prevedere delle attività di prevenzione e un monitoraggio, così come richiesto da un’apposita raccomandazione del ministero della Salute sulla prevenzione degli atti di violenza contro gli operatori.

Questi rappresentano veri e propri eventi sentinella che richiedono l’adozione di opportune iniziative di protezione e prevenzione.

«Il fenomeno deve essere tenuto in debito conto e non deve essere minimizzatoafferma il direttore generale Nicolò Orrù va monitorato, contrastato e affrontato con decisione. Ecco perché è necessario mettere in campo un corretto monitoraggio e predisporre azioni di prevenzione, contenimento a tutela degli operatori.»

Un ruolo importante, previsto nella procedura, lo giocherà la formazione del personale per favorire un senso di fiducia tra gli operatori. Si dovrà puntare a far sì che tutto il personale abbia conoscenza dei rischi potenziali e delle procedure da seguire per proteggere se stessi e i colleghi da atti di violenza.

I dati epidemiologici, così come si legge nella delibera 571, evidenziano che la violenza a carico degli operatori sanitari è un fenomeno in continuo aumento ed è presente in tutti gli ambiti di assistenza socio-sanitaria, anche se il fenomeno è sottostimato per le mancate segnalazioni e pertanto talvolta sottovalutato. L’Aou di Sassari darà il suo contributo anche per la realizzazione di apposita procedura a valenza regionale.

In Aou nessuna area viene considerata a rischio zero, ecco perché la procedura dovrà essere adottata da tutte le strutture aziendali, con priorità per quei reparti che vengono considerati a rischio elevato. Tra i più sensibili il Pronto soccorso, le strutture psichiatriche, le sale d’attesa e, in generale, tutte le unità operative di degenza.

La procedura elaborata mette in evidenza i fattori di rischio e l’identificazione del rischio. Fornisce, poi, misure generali di prevenzione, suggerisce l’individuazione delle situazioni operative a maggiore vulnerabilità. Vengono poi suggerite misure generali di tutela, misure specifiche di prevenzione e controllo, le strategie comportamentali da adottare con paziente “agitato” e per la valutazione del paziente in Pronto soccorso. A queste si aggiungono le strategie da adottare con l’utente in caso di aggressione fisica.

Gli operatori che potrebbero essere rimasti traumatizzati dagli episodi di maltrattamento e aggressione potranno contare sul supporto psicologico.

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La grave situazione in cui vivono i lavoratori ex Secur, da oltre un anno sono senza lavoro perché non riassorbiti dopo il cambio di appalto dei servizi di vigilanza all’Aou di Sassari e all’Ats, è stata al centro delle audizioni che hanno impegnato, in seduta congiunta, la Commissione Lavoro, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), e la Commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc).

Sono stati sentiti, in particolare, l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, il direttore generale della Direzione generale della Centrale regionale di Committenza (Crs Ras), Cinzia Lilliu, il direttore generale facente funzioni della Aou di Sassari, Nicola Orrù, una delegazione dei lavoratori ex Secur senza occupazione, e Gavino Satta, direttore responsabile Sardegna della Coop Service, capofila della Ati che ha fatto il cambio appalto con la Secur.

I commissari hanno cercato di capire perché i circa 40 lavoratori ex Secur non sono stati riassorbiti nel cambio appalto e, soprattutto, in che modo intervenire per far sì che la situazione venga risolta.

«I numeri emersi dalle audizioni sono stati contraddittori e diversi: siamo passati dal dato fornito dall’assessore Mario Nieddu, e confermato dalla dottoressa Cinzia Lilliu, dei 90 lavoratori ex Secur, di cui 41 non assorbiti nel cambio appalto, ai 56 senza lavoro di cui ha parlato la delegazione dei lavoratori, per arrivare infine al direttore della Coop Service che ha dichiarato di avere assunto, invece,123 persone dalle liste fornite dalla società Secur – ha affermato Domenico Gallus, presidente della Sesta commissione -. In seguito a questi dati contrastanti, non avendo capito cosa abbia portato alla non assunzione dei lavoratori, abbiamo deciso di sentire, mercoledì prossimo, i sindacati, che oggi senza preavviso non si sono presentati, e i vertici sardi della Secur per far definitivamente chiarezza sulla vicenda. Entrambe le commissioni hanno a cuore il futuro dei lavoratori ex Secur e delle loro famiglie. Bisogna – ha concluso Domenico Gallus – tenere anche a mente che tra loro ci sono ultracinquantenni che hanno perso l’occupazione.»

«A noi interessa che i lavoratori – ha detto Desiré Manca, capogruppo del Movimento 5 Stelle – vengano riassorbiti e rioccupati. Da parte di entrambe le commissioni c’è la massima attenzione per cercare di capire bene la vicenda e trovare gli strumenti per risolvere la situazione, che vede circa 40 persone senza lavoro e che, da più di un anno, vivono in una tenda nella piazza principale di Sassari, la seconda città più grande della Sardegna. E’ dispiaciuto – ha concluso Desirè Manca – che oggi i sindacati non si siano presentati. Saranno nuovamente convocati in audizione la settimana prossima insieme ai vertici dell’azienda uscente dall’appalto.»

Nel corso delle audizioni sono intervenuti Alfonso Marras, presidente della Seconda commissione, Laura Caddeo (Progressisti), Daniele Cocco (capogruppo Leu), Piero Comandini (Pd), Carla Cuccu (M5S), Gianfranco Ganau (capogruppo Pd), Annalisa Mele (Lega Salvini Sardegna), Antonio Mundula (FdI), Giorgio Oppi (Udc), Antonello Peru (FI), Filippo Secchi (capogruppo Udc) e Francesco Stara (Progressisti).

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Giornate ancora ricche quelle numero tre e quattro di Street Books  “Il mondo è di chi lo legge”, il festival letterario organizzato a Dolianova dal Circolo dei Lettori Miele Amaro e diretto da Gianni Stocchino.  Domani, venerdì 12 luglio, la rassegna si aprirà in un modo molto particolare: nella Casa circondariale “E. Scalas” di Uta, alle 10.00, lo scrittore romagnolo Cristiano Cavina proporrà Frutti ritrovati (titolo parafrasato di un suo libro, “Frutti dimenticati”, Selezione Premio Strega nel 2009), un reading musicale con la partecipazione dei detenuti che hanno frequentato i laboratori di lettura e scrittura curati dall’Associazione Tusitala. Un confronto su temi come la vita e i rapporti sociali, tra dubbi, difficoltà ed entusiasmi.

A Villa de Villa la serata, condotta da Demo Mura, si aprirà (Palco Don Chisciotte) alle 20 con Pinocchio, storia di un burattino, favola musicale per Narratore e Banda, messa in scena dal Circolo Musicale Parteollese diretto dal maestro Filippo Ledda, con la voce recitante di Andrea Atzori e musicata da Enrico Tiso. Alle 20.45 ancora l’appuntamento con Sintzillu – vino naturale ed enoletteratura a chilometro zero, con Giuseppe Pusceddu, Roberto Enas e la Cantina Sa Defenza di Donori.

Cristiano Cavina sarà, poi, alle 21.00 a Dolianova per parlare del suo ultimo romanzo “Ottanta rose mezz’ora” nell’incontro “La forza delle passioni”, in cui dialogherà con Saverio Gaeta. Una storia d’amore in bilico tra purezza e corruzione, perversione e sesso, fallimento e redenzione. Un omaggio al coraggio di una ragazza, alla sua lotta per mantenere l’integrità a ogni costo. Un libro dolce e spietato, scritto da una delle voci della letteratura italiana ritenute fra le più interessanti di quest’ultimo decennio.

Dalle 21.00 alle 22.15 (Sala Pippi Calzelunghe) torna Bibliositting, con i laboratori creativi e di lettura per bambini condotti da Eliana Aramu e dal suo staff. L’appuntamento è con “Pinna morsicata”, libro di Cristiano Cavina.

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Spettacolo, laboratori e giochi: è ancora questa la ricetta vincente per la serata di chiusura di “Capitani coraggiosi d’estate”, la tranche estiva della stagione di teatro per ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, nella Corte della Vetreria di Pirri.
Domani, venerdì 12 luglio, si partirà alle 19.30, con “Schioppi e galoppi”, laboratorio a cura dei Cemea Sardegna (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva). Il sigillo sulla rassegna lo metterà alle 21.30 “Più veloce di un raglio”, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, fortunata produzione di Cada Die Teatro. Liberamente tratto dal racconto “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana, con la collaborazione di Alessandro Lay per la drammaturgia e la messa in scena (il suono è di Giampietro Guttuso, il disegno luci di Giovanni Schirru, l’organizzazione di Tatiana Floris), lo spettacolo ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, come l’Eolo Awards per la migliore novità di teatro ragazzi e giovani, il Premio Rosa D’oro, il Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati.
«C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi; ma tra tutti questi ne aveva uno che era il più brutto di tutti. Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, le zampe così rovinate che sembrava reggersi in piedi per miracolo. Ma quando il suo padrone gridava “Avanti focoso!…” l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodinamico e, roteando la coda come fosse l’elica di un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio!»

Fra racconto, rappresentazione e contrappunto musicale, ecco la storia del gessaio e del suo spelacchiato asino Focoso che, liberato da una malefica stregoneria, diventerà principe.
Mauro Mou e Silvestro Ziccardi narrano una storia che parla di redenzione, dove nulla è come appare e dove sono gli umili ad avere la loro giusta rivincita sulle ingiustizie operate dai nobili e dai prepotenti: «Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile e i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà».

Anche domani sarà aperto il Cafè ludico, uno spazio in cui conoscere e sperimentare giochi in scatola, tavolieri, giochi di società, presentati e proposti dagli esperti dei Cemea.

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Settimo San Pietro si trasforma dall’11/12 luglio al 3 agosto nella casa della danza contemporanea e delle espressioni artistiche con “Interconnessioni”, il progetto di residenza curato da Simonetta Pusceddu (Tersicorea) in tandem con il Comune. Giunto al suo secondo anno di attività il programma di attività ritorna ad animare la cittadina di “Septimo ab urbe lapide” con un calendario fitto di residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo. Danza, animazione, arte circense, teatro fisico, musica, proiezione del docufilm e mostra fotografica sul progetto. E ancora degustazioni, esposizioni, proiezioni, laboratori, residenze di ricerca coreografica, con artisti e danzatori provenienti dalla Spagna, dalla Germania, dalla Francia, dalla penisola e da diverse parti della Sardegna, in perfetta simbiosi tra arte, memoria dei luoghi e tradizione. Saranno protagonisti di una serie di iniziative con il coinvolgimento della cittadinanza. Un cantiere creativo a cielo aperto, tra i luoghi storici e incantevoli del territorio (Casa Dessy, Cuccuru Nuraxi e il complesso archeologico, Arca del tempo, Domus de Janas S’Acqua ‘e is dolus, i vicoli e le piazze del paese) volto alla valorizzazione del territorio in cui prendono vita gli spettacoli, con inizio per tutti,alle ore 21.00.

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Registra già il tutto esaurito il concerto di  Fiorella Mannoia del prossimo 3 agosto (ore 21.30) ad Oristano, uno degli appuntamenti più attesi nell’ampio ed articolato cartellone del ventunesimo festival Dromos, in programma dal primo al 15 agosto tra la città di Eleonora e altri centri e località della sua provincia – Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Mogoro, Morgongiori, Neoneli, Nureci, San Giovanni di Sinis, San Vero Milis, Ula Tirso e Villa Verde – con un’anteprima il 18 luglio a Fordongianus e uno “sconfinamento” nel Nuorese, ad Ortueri.
A Oristano, dunque, la cantautrice romana si esibirà nell’unica tappa sarda del suo tour di fronte alla gremita platea allestita in piazza Cattedrale (grazie alla gentile concessione dell’area da parte della Curia Arcivescovile di Oristano) per presentare e raccontare in musica la sua ultima fatica discografica,“Personale”. L’album (uscito lo scorso 29 marzo per Sony Music) si snoda in tredici brani inediti, tredici storie che raccontano consapevolezze e prese di coscienza, riflessioni su se stessi, sull’umanità, sulla vita e sui sentimenti, in tutte le loro sfaccettature, e molto altro ancora; un album che è anche – come afferma la cantante romana – una “piccola e umile ‘personale'”, come recita il titolo: a rafforzare il racconto delle canzoni, trovano infatti spazio le fotografie realizzate dalla stessa Fiorella Mannoia in varie parti del mondo, assecondando una passione per l’arte dello scatto che ha recentemente approfondito e condiviso sui social network.

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Il rapporto già molto stretto tra il popolo sardo e quello catalano diventerà fratellanza. Legami territoriali, vicende simili, sangue autonomista, uniscono le due popolazioni che vogliono stringere maggiori alleanze in campo economico, culturale e tecnologico.
La Catalogna con i suoi 7,5 milioni di abitanti, il 20% del Pil dell’intera Spagna, il 25% delle esportazioni, il 28% dell’industria guarda con sempre maggiore interesse alla Sardegna che può diventare un partner commerciale e turistico di primo piano.
Stamattina il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha ricevuto in visita ufficiale Luca Bellizzi, delegato della Generalitat de Catalunya in Italia ed il responsabile dell’Ufficio di Alghero, Gustau Navarro.
«Sono particolarmente lieto, come algherese “orgogliosamente catalano” e come sardo, di ricevervi qui nella sede del nostro Parlamento – ha detto il presidente Michele Pais – un’Assemblea da sempre particolarmente sensibile alle vicende del vostro popolo.»
Il presidente Michele Pais ha ricordato che nella scorsa legislatura il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno unitario per esprimere la solidarietà al popolo catalano che reclamava il diritto di autodeterminarsi attraverso un referendum.
«Osserviamo con particolare interesse le vicende del vostro Paese – ha assicurato il presidente Michele Pais – il momento è difficile, perché ci sono persone ancora in prigione in attesa della sentenza e leader in esilio che non possono rientrare in Patria. La Sardegna auspica che la pace diventi stabile. Non è più una questione indipendentista, è una questione di diritti civili.»

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Nella serata di ieri, 10 luglio, a Quartu Sant’Elena, nel corso di un mirato servizio, i militari della Sezione Radiomobile del dipendente Norm hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti R.M., 20enne del posto con precedenti di polizia. I militari, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane 38 dosi di hashish, danaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio, e materiale vario per il confezionamento. Al termine delle formalità di rito il ventenne è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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La scorsa notte i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Cagliari sono intervenuti nei pressi della stazione marittima del porto di Cagliari, dove erano stati segnalati alla centrale operativa due giovani che, con fare decisamente sospetto, si aggiravano tra le vetture in sosta. Intervenuti immediatamente sul posto, i militari hanno notato la presenza di due soggetti giovanissimi che hanno fermato ai fini identificativi. Poiché i due ragazzi erano privi di alcun documento di riconoscimento, sono stati accompagnati presso gli uffici del comando provinciale per ulteriori accertamenti ai fini identificativi. Nella circostanza è stato notato in possesso dei due ragazzi uno zaino contenente una canna da pesca, un PC ed altri effetti personali, dei quali però non è stata data alcuna spiegazione da parte dei minorenni che hanno mostrato un atteggiamento assolutamente poco collaborativo. Dopo poco i carabinieri hanno accertato evidenti segni di effrazione in un’autovettura parcheggiata nei pressi della stazione marittima, quindi hanno contattato il legittimo proprietario, che ha denunciato il furto del computer rinvenuto all’interno dello zaino. I due minorenni cagliaritani sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.

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Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile, con l’arrivo del maestrale, ieri aveva emesso un avviso di allerta per rischio incendi in tutta la Sardegna e, purtroppo, la giornata odierna è stata caratterizzata da una grave emergenza con ben 34 incendi, 6 di quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale.

Nelle campagne di Carbonia, in località “R. Seddargia”, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale, proveniente dalla Base elicotteristica di Marganai (Iglesias). Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Carbonia, coadiuvato da una squadra di operai forestali di FoReSTAS provenienti da Carbonia e da una squadra di volontari di protezione civile “Terra Mare“.
L’ incendio ha interessato pascolo incolto per una superficie di circa 200 mq. L’elicottero intervenuto ha concluso il proprio intervento alle ore 16.20.

L’elicottero proveniente dalla Base elicotteristica del Corpo forestale di Limbara (Tempio) si è alzato in volo per un intervento in agro del comune di Loiri Porto San Paolo dove andavano in fiamme 800 mq di incolti misto macchia mediterranea, ma prima di giungere sul posto è stato dirottato su un incendio in agro del comune di Arzachena, località “Rio San Giovanni“, dove è intervenuto congiuntamente all’elicottero forestale proveniente dalla base di Alà dei Sardi.

Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Olbia, coadiuvato da due squadre di volontari provenienti da Arzachena, dai barracelli ed i vigili del fuoco di Arzachena. L’ incendio ha percorso una superficie di 2 ettari di seminativo. Gli elicotteri si sono allontanati per fine intervento alle ore 18.15.

Nelle campagne di Siamanna, in località “Su Idili”, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Villaurbana, coadiuvato da due squadre di FoReSTAS provenienti da Villaurbana e da Siapiccia  e da una squadra di VVF proveniente da Oristano.
L’ incendio ha interessato erbai. Eli-Fenosu ha terminato le operazioni di spegnimento alle ore 16.45.

Un altro incendio si è sviluppato nelle campagne di Luras, in località “M. Cappelladu”, dove sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale decollati dalle basi di Alà dei Sardi e Anela.
Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale coadiuvato dalle altre forze della macchina antincendio regionale.
L’ incendio ha interessato macchia mediterranea e bosco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 19.35.

Nelle campagne del comune di Monastir, in località “Regidori”, è intervenuto l’elicottero del Corpo forestale decollato dalla base di Villasalto.
Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale del Corpo forestale della Stazione di Dolianova, coadiuvato da una squadra di FoReSTAS proveniente da Monastir e dai volontari delle Associazioni di Monastir, San Sperate e Assemini.
L’ incendio ha interessato terreni agricoli antistanti il Riu Mannu ed è in bonifica. L’elicottero ha lasciato il posto alle 19.40 per recarsi sull’incendio in agro di Donori.

L’ultimo incendio si è sviluppato alla periferia di Donori, dove è intervenenuto Eli Villasalto, l’elicottero del Corpo forestale proveniente dall’intervento su Monastir.
Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal personale del Corpo forestale. Sono intervenuti i volontari delle Associazioni di protezione civile “S.A.F”. di Sant’Andrea Frius e “Maestrale” di Monserrato.
L’incendio ha interessando terreni agricoli. L’elicottero ha lasciato il posto alle 20.20.