19 November, 2024
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Le associazioni Tavola Sarda della Pace, ANPI Provinciale di Cagliari, ARCI Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, CSS, Movimento Nonviolento Sardegna, Rete Radiè Resch Cagliari condividono e sostengono la richiesta d’incontro che il Comitato per la Riconversione della RWM ha inoltrato alle Autorità competenti in merito alla necessaria salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori della RWM, a seguito della mozione votata dal Parlamento che impegna il Governo a sospendere l’esportazione di armamenti verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

«Ragionare sulle alternative alle produzioni belliche non è solo un imperativo etico, ma anche una necessità economica in quanto autorevoli studi hanno documentato come esse, lungi dal rappresentare un vantaggio, costituiscono un ostacolo allo sviluppo dei territori nei quali sono insediate – si legge in una nota -. Auspichiamo che le amministrazioni locali si facciano promotrici:

  • di una corretta informazione affinché non si alimentino false speranze e il peggioramento delle condizioni di vita della popolazione e la fragilità sociale non portino a comportamenti di cui già si rilevano minacce sui social network;
  • di uno sviluppo del territorio ecocompatibile ed etico

e ci uniamo alla richiesta di incontro urgente.»

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«Da quando si è aperta l’emergenza che ha portato alla chiusura del reparto, non abbiamo mai smesso di lavorare alla ricerca di una soluzione, per garantire un servizio sanitario importante per un presidio strategico come quello di Lanusei, in un territorio complesso come l’Ogliastra. Un risultato che premia il lavoro di squadra coordinato da questo assessorato. Un obiettivo raggiunto, soprattutto, grazie all’intervento dei direttori delle cliniche ortopediche universitarie di Sassari e Cagliari, prof. Carlo Doria e prof. Antonio Capone e del dott. Luciano Cara, responsabile della struttura complessa di Ortopedia e Microchirurgia ricostruttiva dell’ospedale Marino di Cagliari, a cui bisogna rendere onore al merito.»
Lo ha detto questa sera l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, in merito alla riapertura del reparto di Ortopedia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede, avvenuta oggi.
«Non è stato un percorso facile – spiega l’assessore – da un lato per la carenza di medici specializzati, dall’altro perché non sempre tutti hanno remato nella stessa direzione. L’importante ora sarà mantenere alta la guardia e iniziare a lavorare sulla riforma sanitaria, che contiamo possa portare quelle risposte strutturali, tali da poter scongiurare una sanità a singhiozzo, così come la stiamo vivendo oggi in Sardegna.»

bty

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Riapertura del presidio di assistenza medico specialistica per le malattie rare nel Nord Sardegna e copertura dei posti vacanti per medici di Medicina generale nei comuni di Berchidda, Monti e Oschiri. Sono questi i temi al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina tra l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ed il sindaco di Berchidda e presidente della Comunità montana del Monte Acuto, Andrea Nieddu.

«Un’occasione – spiega l’assessore regionale della Sanità – per un confronto su alcune tematiche specifiche che riguardano il territorio del nord dell’isola. In particolare valuteremo attentamente la possibilità di riaprire il presidio per le malattie rare per il Nord Sardegna. Un servizio di cui potrebbero beneficiare i circa seicento pazienti che per le cure, oggi, devono obbligatoriamente spostarsi su Cagliari.»

Per gli specialisti di Medicina generale nel bacino dei tre Comuni del Monte Acuto l’assessore ha rassicurato: «Verificheremo le criticità emerse nel corso dell’incontro e daremo risposte nel rispetto dei diritti dei cittadini».

Un incontro positivo secondo il primo cittadino di Berchidda: «Da tempo il Nord Sardegna non ha più un centro per l’assistenza dei pazienti con malattie rare. Abbiamo indicato all’assessore che sarebbero sufficienti un medico e un infermiere per riattivare il servizio ed evitare quello che oggi rappresenta un disagio per i pazienti che dal centro-nord Sardegna si vedono costretti a raggiungere Cagliari. Per la copertura delle sedi di medicina generale abbiamo chiesto che vengano rispettati i termini della pubblicazioni delle graduatorie come stabilito nell’accordo nazionale. Nel portare le istanze del territorio, ho comunicato all’assessore Mario Nieddu piena disponibilità e collaborazione, nell’interesse dei cittadini, non solo quelli che vivono nel nostro comprensorio. È urgente – conclude Andrea Nieddu – coprire ancora la sede vacante del 2015 e del 2018 a Berchidda-Oschiri-Monti. Sempre sugli ambiti territoriali sollecitiamo la revisione dei criteri per la loro individuazione, tenuto conto delle caratteristiche specifiche dei territori».

bty

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Antonio Guerrieri, 50 anni, romano, residente da 20 anni a Cagliari, è il nuovo assessore del Bilancio, della Programmazione e Tributi del comune di Carbonia. Rileva il posto rimasto vacante il 21 giugno scorso, dopo le dimissioni di Mauro Manca.

Nato a Roma nel 1969, Antonio Guerrieri è residente da quasi vent’anni a Cagliari. Sposato e padre di un ragazzo di 14 anni, è laureato con lode in Economia e Commercio presso l’Università di Roma Tor Vergata, vanta un dottorato di Ricerca in “Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi” conseguito presso l’Università di Sassari. Abilitato all’esercizio della professione di dottore commercialista, è iscritto all’Albo nazionale dei Revisori legali.

Nel curriculum del nuovo assessore c’è un’esperienza come docente a contratto di legislazione fiscale presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Cagliari dal 2003 al 2007.

Antonio Guerrieri è un tenente colonnello della Guardia di Finanza, con lunga esperienza in materia di verifiche contabili e una solida preparazione in ambito giuridico maturata anche nelle università della regione Sardegna.

«Siamo lieti che abbia deciso di entrare a far parte della nostra squadra che, con questa nomina, risulta ancor più rafforzata e pronta per affrontare le sfide che ci accompagneranno nella seconda parte del nostro mandato amministrativo – ha commentato il sindaco, Paola Massidda -. Desidero formulare al nuovo assessore i migliori auguri di buon lavoro al servizio della nostra città.»

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Il Policlinico universitario Duilio Casula punto di riferimento internazionale per la comunicazione social e quella medici-pazienti e infermieri pazienti: a Firenze, al congresso internazionale Isa R52 interim meeting promosso dall’International Sociological Association, sono stati illustrati e discussi gli importanti risultati ottenuti dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. A presentarli al congresso, che si è svolto all’Università di Firenze, sono stati Fabrizio Meloni, responsabile Comunicazione e Relazioni esterne dell’Aou di Cagliari, Elisabetta Gola, filosofa del linguaggio e docente di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari, e Claudia Loviselli (Aou Cagliari).

«La comunicazione sanitaria  è sempre più importante – spiega Fabrizio Meloni – per questo noi comunichiamo su più fronti e con più mezzi». Molto interesse da parte dei delegati sull’utilizzo dei social, «non solo – prosegue Fabrizio Meloni – per comunicare ciò che viene fatto e offerto nell’azienda ospedaliera, ma anche per creare un rapporto dialogico vero con i pazienti e tutti coloro che hanno necessità di informazioni». Tanto è vero che i dati parlano da soli: la pagina Facebook dell’Aou ha oltre 14.600 like con punte di 90-100mila interazioni sui post, mentre il profilo Instagram ha oltre 4.300 followers. Numeri importanti, che consentono all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari di usare i social anche come un vero e proprio Urp online.

Ma la comunicazione può essere social ed innovativa anche usando i mezzi tradizionali. Ne è l’esempio il servizio di accoglienza del pronto soccorso del Policlinico, attivo dal luglio dell’anno scorso grazie alla collaborazione anche con il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari. «La possibilità per i pazienti e i parenti di avere un flusso di informazioni pressoché continuo – dice Elisabetta Gola – ha permesso di creare un rapporto migliore tra pazienti e medici, infermieri e oss che tutti i giorni operano in Pronto Soccorso». Anche in questo caso, dice Claudia Loviselli, «i dati sono eloquenti: riduzione sensibile delle segnalazioni e soddisfazione dei pazienti che oscilla attorno al 90 per cento».

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Proseguono gli incontri formativi, promossi dalla CCIAA di Cagliari nell’ambito del progetto “Identità digitale e servizi digitali per l’impresa 4.0”. La seconda giornata, avrà luogo nel comune di Guspini. L’appuntamento è previsto per il 9 luglio, alle ore 15,30, nella sala consiliare del Comune.

Nell’occasione, gli imprenditori che prenderanno parte all’evento, potranno venire a conoscenza di tutti gli strumenti e servizi digitali che la Camera di Commercio mette a disposizione delle aziende.

In particolare, gli argomenti che saranno oggetto della conferenza sono: identità digitale e sicurezza in rete – SPID, CNS, Firma Digitale; strumenti innovativi evoluti di identità digitale “mobile first”; impresa.italia.it – il cassetto digitale dell’imprenditore; servizi digitali per le imprese – fatturazione elettronica e libri digitali.

Si tratta di strumenti diventati ormai fondamentali per tutte quelle imprese che vogliono intraprendere un percorso di innovazione, per garantire elevati standard di competitività, prestazioni e qualità.

Gli strumenti verranno presentati dalla relatrice di InfoCamere Chiara Famularo.

I primi 10 iscritti all’evento inoltre, riceveranno in omaggio il nuovissimo tokenwireless, utilizzabile da pc, smartphone e tablet. Per registrarsi basta andare sul sito della CCIAA di Cagliari http://www.ca.camcom.it e cliccare su Registro Imprese/Formazione utenti.

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La federazione del Partito Comunista Italiano del Sulcis Iglesiente interviene nel dibattito sull’attività dello stabilimento RWM di Domusnovas.

«In merito alle recenti affermazioni di FdI e del Governo – si legge in una nota -, vorremmo conoscere nel dettaglio la consistenza reale delle forniture alle forze armate e alle forze dell’ordine italiane, nonché dei paesi UE, che giustifichi la sostenibilità economica delle produzioni belliche della RWM SPA nel territorio. Sappiamo bene che, oltre la cortina di ipocrisia legata alla giustificazione delle forniture per la Difesa, in realtà la RWM basa buona parte della produzione e dei profitti sulle forniture di armi di distruzione e di attacco.»

«Ribadiamo l’esigenza di una riconversione della produzione bellica. Per riconversione intendiamo un concetto più ampio, che include anche lo stabilimento di guerra. Ovvero, riteniamo che il territorio tutto necessiti di una nuova stagione di confronto sulle prospettive economiche, su ciò che deve essere lo sviluppo economico, sugli indirizzi che deve avere – aggiunge la federazione del Partito Comunista Italiano del Sulcis Iglesiente -. Dobbiamo archiviare l’accettazione passiva di uno sviluppo economico imposto dall’alto, che fino ad oggi ci ha portati ad accettare qualsiasi compromesso pur di lavorare, rinunciando alla tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini e dei lavoratori. Riteniamo sia urgente pianificare ad esempio l’economia turistica, agroalimentare, un’ industria pulita e sostenibile. Questo è l’indirizzo politico che porta avanti con determinazione il PCI Sulcis Iglesiente per il territorio

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“Forza Dinamo! Sono veneto, però tenevo questa squadra”. È quasi una dedica ai giganti di Gianmarco Pozzecco quella dell’attore Roberto Citran, per il premio ricevuto dal Sardinia Film Festival sul palco del Cinema Miramare di Alghero. Nella serata conclusiva, a Citran è stata assegnata la Menzione speciale per l’interpretazione nel cortometraggio “Mon clochard”, di Gian Marco Pezzoli. È la storia di un insegnante frustrato le cui abitudini sono sconvolte dall’arrivo di un misterioso vagabondo.

L’artista ha ricevuto il riconoscimento dal produttore Giannandrea Pecorelli, componente della prestigiosa giuria internazionale formata inoltre dal direttore dell’Ufficio promozione culturale SIAE, Danila Alda Confalonieri e dal giornalista marocchino Abdelkarim Oakrim.

Il vincitore assoluto del festival organizzato dal Cineclub Sassari, miglior cortometraggio della 14esima edizione, è “My Tyson” di Claudio Casale, già detentore nei giorni scorsi del Premio Villanova Monteleone per il Miglior documentario italiano. L’opera racconta la storia di Alaoma Tyson, pugile di origini nigeriane divenuto campione italiano di boxe. Sua madre Patience è il cuore narrante della storia di famiglia, del viaggio migratorio e delle difficoltà incontrate. Come ha raccontato Casale, la donna è stata vittima di un terribile caso giudiziario, condannata ingiustamente a sei anni di prigione per poi essere scagionata.

Il giovane regista romano ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica dalle mani di Angelo Tantaro, presidente del festival. Al suo fianco la presentatrice Rachele Falchi e la project manager Marta Manconi. Casale, che a Villanova Monteleone aveva dedicato la vittoria alla “capitana” Carola Rackete, ha dedicato questo ulteriore successo ai due protagonisti del suo film.

Miglior Vetrina Sardegna – Premio Obus, è andato a “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara. Miglior fiction italiana a “Solstizio d’inverno” di Alessandra Pescetta; miglior fiction internazionale a “Beetween the lines” del francese Frederic Farrucci; e miglior documentario internazionale a “The European Dream: Serbia” del regista spagnolo Jaime Alekos, che conquista anche il premio Giuria Ristretta maschile. La Giuria Ristretta femminile è stata assegnata a “Ian, a moving story” di Abel Goldfarb (Argentina).

La Medaglia del presidente della Camera, Premio scuola under 18 è andata a “Giustino, uccellino coraggioso” di Mena Solipano, mentre il Premio Diari di Cineclub a “Noi soli” di Francesco Alessandro Cogliati.

Tra gli altri premiati, il Miglior Cortometraggio sperimentale va a “4664” dell’argentino Federico Robles (Argentina), e Miglior Video art a “Orbit” dell’olandese Martin Tess. Il Bosa Animation Award a “Mercurio” di Michele Bernardi.

Tra i protagonisti sul palco del Miramare anche gli attori Marit Nissen e Paolo Sassanelli. Quest’ultimo ha parlato del suo progetto “La grande fuga”, un’esperienza di volontario per portare il cinema all’interno delle carceri. Un’esperienza che da Regina Coeli si vorrebbe replicare nelle carceri di tutta Italia, e tra queste nella struttura di Bancali.

Nell’incontro, moderato dal giornalista napoletano Alberto Castellano, assieme a Paolo Sassanelli sono intervenuti Mario Dossoni, garante dei diritti delle persone detenute e coordinatore delle “giurie ristrette”, Lia Camboni, volontaria del carcere di Bancali (SS) per la sezione femminile, e quindi Vittorio ed Alessandro Gazale, che hanno presentato il progetto “Dalle carte alle storie liberate”, e proiettato il video-clip dell’omonimo brano di Piero Marras.

Il Cineclub Sassari ormai da tempo coinvolge la casa circondariale di Bancali all’interno del Sardinia Film festival, organizzando un vero e proprio Premio “Giuria ristretta” per le sezioni femminile e maschile.

Nei giorni scorsi gli autori e gli ospiti hanno inoltre visitato l’ex colonia penale di Tramariglio, nel corso una location scouting organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission, che li ha portati a scoprire il meraviglioso territorio di Alghero, la cultura e la gastronomia locale.

«Il Sardinia Film Festival si conferma sempre più un evento dal respiro internazionale, grazie anche alla collaborazione dei Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e di importanti partner privati – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì -. Ciò che è emerso in tanti giorni trascorsi insieme è la volontà di comunicare, all’insegna dello scambio culturale, della tolleranza, dell’accoglienza. Valori tipici della nostra terra che si fanno così bandiera di democrazia e di interscambio nel mondo intero.»

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Al fine di consentire ad Abbanoa di procedere all’esecuzione di due interventi di manutenzione straordinaria della condotta adduttrice “Dorsale Sulcis”, in acciaio del diametro di 700 millimetri, localizzati in località Galleria nel comune di Carbonia e in località Is Porcus nel comune di Perdaxius, dalle ore 18.00 di mercoledì 10 luglio fino alle ore 6.00 del mattino di giovedì 11 luglio, a Carbonia, Portoscuso, Gonnesa e Perdaxius, verrà interrotta l’erogazione idrica.
L’interruzione temporanea della fornitura potrebbe riguardare anche le utenze del presidio ospedaliero Sirai, che risulta direttamente collegato alla condotta oggetto degli interventi di manutenzione.

Sarà cura di Abbanoa limitare le ore di interruzione, qualora gli interventi dovessero essere completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

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I russi amano il vino italiano. La produzione del Belpaese è sbarcata in pompa magna nelle tavole dei moscoviti e vi regna, ormai da anni, incontrastata. L’Italia è il Paese che esporta più vino in Russia e le vendite sono in costante aumento. Percentuali più che positive, con un incremento del 14 per cento solo nell’ultimo anno. Nel 2018 il valore delle esportazioni verso la Russia è stato calcolato in 262 milioni di euro. La cantina Siddùra si è inserita nel solco tracciato dalla produzione enologica italiana ed ha deciso di puntare sul mercato russo. La sfida è già stata lanciata e sono state individuate le chiavi con cui entrare dalla porta principale: il packaging, la comunicazione e la qualità del prodotto. I tre pilastri della vendita di un vino all’estero.

Per quanto riguarda l’Estremo Oriente, la cantina Siddùra nel 2018 ha iniziato il suo viaggio verso est grazie alla partnership con un forte importare specializzato nel mercato giapponese. L’accordo è ormai operativo e andrà consolidato, ma le ambizioni commerciali della cantina di Luogosanto non si fermano a Tokyo e dintorni: ci sono almeno altri due snodi fondamentali su cui lavorare, ovvero Hong Kong e Singapore.