19 November, 2024
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Quattro incendi oggi hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Servizio regionale antincendio del Corpo forestale:

1 – Incendio in agro del comune di Santu Lussurgiu, in località “Nuraghe Muralavros”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della Stazione di Seneghe, GAUF di Oristano coadiuvato da 3 squadre dei cantieri Forestas di Paulilattino, dai Barracelli di Santu Lussurgiu. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 12.20.

2 – Incendio in agro del comune di Tramatza, in località “Su Pabarileddu”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Oristano, GAUF di Oristano coadiuvato da n. 1 autobotte di Forestas. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13.40.

3 – Incendio in agro del comune di Villanova Montelone, in località “Riu Gaddina”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Bosa ed Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Villanova Monteleone, coadiuvato da 1 squadre dei cantieri Forestas. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.38.

4 – Incendio in agro del comune di Decimoputzu, in località “Bruncu Is Tanas”, dove è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Capoterra, GAUF Cagliari 5, volontari Uta n. 3, volontari Decimomannu n. 3, Terrarubia n. 3 coadiuvato da VVFF n. 3. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 18.15.

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Dovrebbe riprendere nelle prime ore di domani, domenica 7 luglio, l’erogazione idrica nel sito industriale di Porto Torres. L’Ente acque della Sardegna, infatti, ha comunicato in serata di aver riparato il guasto alla condotta che aveva reso necessaria l’interruzione del servizio. Nel primo pomeriggio di oggi, l’Enas ha ripreso a riempire la condotta di adduzione all’agglomerato industriale, ma sarà necessario attendere le prime ore di domenica perché la lunga condotta si riempia completamente, consentendo quindi al Consorzio di ripristinare regolarmente l’erogazione.

La risoluzione del guasto, che si è rivelata più complicata del previsto, ha fatto slittare di alcune ore il riavvio, preventivato inizialmente per venerdì, che consentirà al Consorzio dalle ore 6.00 di domani mattina, l’inizio delle manovre tecniche necessarie per la regolare ripresa del servizio.

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Il giardino della Libreria Cossu, a Carbonia, ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “Gisella. Una verità in fondo al pozzo“, di Paolo Matteo Chessa (Casa editrice La Zattera, 18 euro). Quello di Gisella Orrù, la 16enne trovata senza vita esattamente 30 anni fa in fondo ad un pozzo-sifone nelle campagne di San Giovanni Suergiu, è stato – come sottolinea l’autore nel libro – «uno dei casi giudiziari più complessi e coinvolgenti della cronaca isolana. Una vicenda per molti aspetti emblematica, a tratti indecifrabile, che prese le mosse negli ultimi giorni del giugno 1989 in quel di Carbonia, con la scomparsa di Gisella, bellissima studentessa sedicenne. Nove giorni più tardi il corpo senza vita e totalmente nudo di questa sventurata ragazza fu scoperto sul fondo melmoso di un pozzo-sifone della rete di irrigazione, nelle campagne di San Giovanni Suergiu. Era stata uccisa in modo barbaro, bestiale, non prima però di essere stata abusata sessualmente, oltre l’immaginabile. Per giorni e giorni le indagini per scoprire gli assassini sembrarono segnare il passo, poi d’improvviso arrivò la svolta con il fermo di un vicino di casa e subito dopo di altre tre persone. Fu appunto l’inizio del “Giallo del pozzo”, che ebbe un grosso risalto anche in ambito nazionale, ancora oggi intriso di zone d’ombra e di interrogativi, nonostante la condanna di due uomini (uno morto suicida in carcere) e l’inatteso proscioglimento di altre due persone».

Alla presentazione hanno partecipato i familiari della povera Gisella e di una delle due persone finite in carcere, morta suicida; sindaco e vicesindaco di Carbonia, Paola Massidda e Gian Luca Lai; il sindaco di allora, Antonangelo Casula; Vincenzo Panio, allora comandante della Polizia municipale; alcuni avvocati; lo scrittore Massimo Carlotto; e tanti cittadini, più o meno giovani ai tempi della tragica scomparsa.

Diversi gli argomenti trattati nel corso della serata, dalla proposta di intitolazione di una via avanzata dall’Amministrazione comunale al prefetto di Cagliari, alle voci ricorrenti sull’attendibilità delle conclusioni alle quali sono giunte le indagini e delle condanne scaturite dai processi. E ancora al dibattito sviluppatosi nelle ultime settimane, sui social, dopo l’annuncio dell’imminente del libro. Non sono mancati i contrasti, in particolare quando Vincenzo Panio ha iniziato il suo intervento con una serie di considerazioni sul contesto storico vissuto dalla città di Carbonia alla fine degli anni ’80, come premessa alle vicende legate all’omicidio di Gisella Orrù, e l’autore gli ha chiesto di concentrare l’intervento sui fatti strettamente legati alla vicenda giudiziaria. Vincenzo Panio, a quel punto, non ha concluso il suo intervento.

L’autore del libro, Paolo Matteo Chessa, è un giornalista professionista, nato a Cagliari nel 1950, uno dei cronisti di punta del quotidiano La Nuova Sardegna, dove ha lavorato per trent’anni, occupandosi di importanti vicende di cronaca nera e giudiziaria.
In passato ha collaborato a svariati programmi televisivi e con molte testate nazionali: La Repubblica, Il Messaggero, Paese Sera, La Notte, Il Secolo XIX, Epoca.

Nel 2017, con la casa editrice La Zattera, ha pubblicato il libro-inchiesta “Sulcis in fundo – Quando la mafia più sanguinaria sbarcò in Sardegna”, con il quale, «oltre a mettere appunto l’accento sui rischi delle infiltrazioni mafiose nell’isola, ha ripercorso, analizzandole, le più significative vicende giudiziarie dai primi anni Ottanta ai giorni nostri».

Al termine della presentazione, abbiamo intervistato Paolo Matteo Chessa.

     

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Si è conclusa oggi, a Sant’Antioco, una campagna di ricerche e scavi condotta nel tofet, una delle aree sacre di età fenicio e punica rinvenute nel Mediterraneo, da archeologi dall’Eberhard Karls Universität di Tübingen, guidati da Valentina Melchiorri. Il progetto, approvato dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibact), giunto alla seconda annualità, ha impegnato il gruppo di lavoro per cinque settimane. La concessione di ricerche e scavi archeologici in località Sa Guardia de Is Pingiadas, settore occidentale del tofet, è stata concessa dal Mibact per il triennio 2018-2020. Direttore degli scavi è il professor Thomas Schaefer, funzionaria incaricata è la dottoressa Giovanna Pietra.

Stamane ci siamo recati a Sant’Antioco, dove abbiamo intervistato l’archeologa Valentina Melchiorri, originaria di Civitavecchia, trasferitasi anni fa all’Istituto di Archeologia classica dell’Eberhard Karls Universität di Tübingen.

         

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I carabinieri della stazione di Teulada hanno deferito in stato di libertà, S.S., 64enne originario di Cosenza ma residente a Sant’Anna Arresi, responsabile di ricettazione. I militari, impegnati nella mattinata di ieri per rintracciare gli 8 immigrati clandestini, sbarcati nella spiaggia di Porto Pino, dopo averli affidati al personale del commissariato di Carbonia per ultimare le formalità di rito, hanno deciso di proseguire la loro attività di vigilanza sulla costa nella ricerca di ulteriori ulteriori clandestini. Nella circostanza, i carabinieri hanno sorpreso l’uomo che, dopo essere salito a bordo del barchino, utilizzato dagli 8 per la traversata, ha pensato di metterlo in moto e fuggire. L’immediato intervento dei carabinieri di Teulada, che hanno bloccato il 64enne, ha posto fine ad ogni suo tentativo di fuga e lo hanno denunciato per ricettazione mentre il barchino, sequestrato, è stato affidato al comune di Sant’Anna Arresi.

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Questa mattina, a Sestu, i carabinieri della locale stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti C.P., 37enne, con precedenti di polizia. I militari, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane alcuni grammi di cocaina, due bilancini elettronici di precisione e oltre 700 euro in denaro contante, ritenuto provento dell’attività di spaccio. Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato tradotto presso il Tribunale di Cagliari, per l’udienza di convalida.

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Questa mattina, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle, con Roberto Li Gioi e Roberto Ferinaio, rispettivamente consigliere regionale e comunale del Movimento, hanno svolto un sopralluogo sul cantiere ormai fermo. L’ispezione, alla quale hanno presenziato i responsabili di Anas Sardegna, il sindaco di Telti Gianfranco Pinducciu ed il comitato popolare che prende il nome del ponte, ha portato alla luce le problematiche esistenti. L’impresa di Carloforte che aveva vinto la gara d’appalto ha abbandonato i lavori e lunedì prossimo verrà rescisso il contratto. Una notizia drammatica per la popolazione residente e per la Gallura che necessita di un provvedimento straordinario.

«Nei prossimi giorni l’Anas dovrà capire se c’è la volontà delle altre imprese che parteciparono al bando di assumere l’incarico – spiega il parlamentare del M5S -. Se così non fosse, sono pronto a chiedere l’impegno del ministro Danilo Toninelli per il commissariamento del ponte di Monte Pino e della strada provinciale sulla quale insiste. L’obiettivo è ridurre i tempi relativi alla pubblicazione di una nuova gara d’appalto ed alla contestuale assegnazione delle opere.»

Durante il sopralluogo, è stato possibile verificare lo stato di avanzamento dei lavori, pari al 30%, e la tempistica per la fine dei medesimi, dieci mesi.

«Questo ponte – ha dichiarato Nardo Marino – porta tre croci. Stiamo parlando di una emergenza  e deve essere trattata come tale.»

In mattinata la delegazione del M5S ha eseguito un’ispezione anche sulle strade complanari che interessano i lotti 7 e 8 della Sassari Olbia. I lavori di posa dell’asfalto, avviati grazie alle numerose interlocuzioni tra il parlamentare del Movimento 5 Stelle e l’Anas, verranno completati a settembre. Il costo dell’opera è di un milione di euro di fondi regionali, quota parte del finanziamento complessivo da dieci milioni di euro, che consentirà di dare avvio anche alla gara d’appalto per la ricostruzione del ponte sul rio Enas.

«Sono soddisfatto – commenta Nardo Marino -. Questa mattina abbiamo potuto vedere con I nostri occhi un effettivo miglioramento delle strade complanari, sotto il profilo della praticabilità e sotto quello ancora più importante della sicurezza. Finalmente, le giuste rivendicazioni degli abitanti della zona hanno trovato soddisfazione.»

 

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La V commissione presieduta da Piero Maieli ha accolto la richiesta presentata dal consigliere di minoranza Gianfranco Satta (Progressisti) che sollecitava un’accelerazione delle procedure di stabilizzazione di 252 lavoratori (agronomi, veterinari e amministrativi) rimasti senza occupazione dopo la messa in liquidazione di Aras.

La decisione è arrivata al termine delle audizioni dell’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e degli ex direttori delle agenzie regionali Argea e Laore, Gianni Ibba e Maria Ibba. Maggioranza e opposizione si sono dunque trovate d’accordo sulla necessità di attuare al più presto le disposizioni contenute nella legge 47 approvata dal Consiglio regionale lo scorso 20 dicembre.

Nel corso dell’audizione, l’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia ha annunciato che il bilancio di Laore sarà all’attenzione dell’esecutivo nella seduta di domani.

«Il documento contabile ha appena ottenuto il parere positivo dell’assessorato alla Programmazione – ha spiegato Gabriella Murgia – venerdì sarà approvato in Giunta. Ci sono però alcuni aspetti da verificare sulla copertura finanziaria. Un’altra questione riguarda i possibili malumori che questo piano di stabilizzazioni potrebbe avere sul personale della Regione assunto con concorso pubblico e da anni in attesa di un avanzamento di carriera. Alcuni dipendenti potrebbero infatti sentirsi scavalcati da altri colleghi arrivati attraverso una semplice selezione per titoli. E’ mio dovere segnalare queste criticità.»

Il presidente Piero Maieli ha accolto con soddisfazione il voto unanime della commissione e annunciato un’audizione dei sindacati per la prossima settimana: «E’ nostro intento sentire tutte le parti in causa, per questo abbiamo deciso di convocare anche i rappresentanti dei sindacati confederali. La commissione sta lavorando con grande senso di responsabilità come dimostra il voto unanime di questa mattina, arrivato dopo una lunga, e a tratti vivace, discussione».

La Commissione, nella seduta odierna, si è occupata anche dello stato di avanzamento dei bandi del PSR.

Il direttore uscente di Argea, Gianni Ibba, ha fornito i numeri aggiornati al 26 giugno scorso: «E’ una situazione in chiaroscuro – ha detto Gianni Ibba -. L’aspetto positivo è dato dal raggiungimento dell’obiettivo di spesa fissato al 31 dicembre 2019: su 1,3 miliardi di euro di stanziamento sono stati erogati 537 milioni. L’aspetto negativo è invece rappresentato dall’alto numero di istruttorie non ancora chiuse.» 

Gianni Ibba ha poi spiegato alla commissione la complessità delle procedure e le difficoltà operative su alcune misure del Piano di sviluppo rurale. «La Sardegna, storicamente, ha un alto grado di efficienza – ha proseguito l’ex numero uno di Argea – siamo quinti in Italia per capacità di spendita delle risorse europee. A differenza di altre regioni, però, spendiamo molto per le misure di sostegno e meno per quelle di sviluppo. Alcuni bandi, come quello sull’ammodernamento delle aziende, hanno infatti avuto poche risorse disponibili (circa 70 milioni di euro) rispetto alla richieste presentate (1.300). Per questo circa 400 aziende rimarranno fuori».

Altra criticità riguarda le due misure indirizzate ai giovani sardi (pacchetto giovani e primo insediamento in agricoltura). «Siamo riusciti per ora ad accontentare solo 850 richieste delle circa 3.000 pervenute per i due bandi. La procedura a sportello ha funzionato male. Sono arrivate troppe domande rispetto alle risorse disponibili».

Alla seduta della Commissione sono intervenuti anche i rappresentanti della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali della Sardegna. Il presidente Ettore Crobu ha segnalato le criticità operative e burocratiche incontrate dai professionisti nella redazione dei progetti: «Chiediamo di rivedere in futuro le procedure per permettere a tutti gli operatori di lavorare al meglio – ha detto Ettore Crobu – noi siamo disponibili a dare il nostro contributo per migliorare il sistema». Agronomi e forestali hanno avanzato alcune proposte: l’eliminazione delle procedure a sportello, la pubblicazione dei bandi contestualmente all’apertura delle domande; l’ampliamento dei tempi per la presentazione dei progetti (8 mesi); la visualizzazione in tempo reale delle disponibilità finanziarie per le singole misure del Psr attraverso un contatore telematico; la possibilità di presentare nuove domande in caso di bocciatura della prima istanza.

Dalla Federazione dei professionisti, infine, è arrivata anche la richiesta di regole certe e chiare sui bandi: «Chi presenta i progetti deve avere un quadro esauriente da subito – ha concluso Ettore Crobu – per molte misure abbiamo dovuto far fronte a difficoltà interpretative che hanno rallentato la redazione delle domande e, nel peggiore dei casi, ne hanno determinato la bocciatura».

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Prenderà il via mercoledì 10 luglio, alle ore 20.00, da Villamassargia, la quarta edizione della rassegna itinerante di cinema cibo e integrazione “Il Banchetto dei Desideri. Cibo e Integrazione al Cinema”. Giunta alla sua quarta edizione, l’evento è organizzato dal CSC Carbonia della Società Umanitaria in collaborazione con la Cooperativa Meela e le amministrazioni comunali coinvolte, grazie al finanziamento regionale L.R. 28 dicembre 2018, n. 48, art. 11, comma 26, legato allo sviluppo delle politiche cineportuali nel territorio.

Ogni appuntamento sarà aperto alle ore 20.00, ore 20.30 nel comune di Fluminimaggiore, da una degustazione guidata a cura delle comunità straniere presenti nei comuni ospitanti, che fonderanno la propria tradizione gastronomica con quella del territorio, in un percorso di conoscenza e scambio.

Alle ore 21.30, in tutte le piazze coinvolte negli appuntamenti, ore 22.00, nel comune di Fluminimaggiore, proiezione di un film sul tema Cinema-Cibo-Integrazione, in salsa di commedia.

Ad aprire la rassegna sarà il film “Emotivi Anonimi” di Jean-Pierre Améris, commedia romantica sull’incontro tra due cioccolatai che scopriranno l’amore reciproco, oltre a quello per il cibo.

La rassegna proseguirà lunedì 15 luglio a Fluminimaggiore, nelle cornici di Casa Petromilli e dell’Anfiteatro del Parco Riola, con “Barbecue” di Eric Lavaine: il cibo come possibilità di un incontro che cambia una vita.

Terzo appuntamento lunedì 22 luglio, a Gonnesa, presso il parco S’Olivariu con la proiezione di “Big Night” di Stanley Tucci, Campbell Scot, scoppiettante commedia familiare ambientata in un ristorante italo-americano degli anni ‘50.

Ultimi due appuntamenti a Masainas, nell’anfiteatro antistante il Centro Sociale di via Emilio Lussu: giovedì 25 luglio, con “Chef” di Daniel Cohen, storia, ancora una volta in commedia, di uno Chef che dovrà sfidare l’alta finanza per preservare le proprie radici culturali e gastronomiche e lunedì 29 luglio con “Lunchbox” di Ritesh Batra, commedia degli equivoci sull’incontro tra due sconosciuti, galeotto il cestino del pranzo.

Appuntamenti speciali di questa edizione le tre date a Buggerru della rassegna “I Territori incontrano Buggerru – Prima Rassegna Cinematografica MARE E FRONTIERE”, promossa da “Feminas Cooperativa Sociale Buggerru”, in collaborazione con il CSC Carbonia della Società Umanitaria e il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e dell’amministrazione comunale di Buggerru.

Venerdì 12, giovedì 18 e venerdì 26 luglio, nella cornice dello spazio antistante l’Ex Centrale Elettrica di via Marina, dalle ore 19.30, cibo in degustazione guidata e, alle ore 21.30, cinema sardo con “L’uomo che comprò la luna” di Paolo Zucca, alla presenza del regista, “Il presagio del Ragno” di Giuseppe Casu, alla presenza del regista e “Fiore Gemello” di Laura Luchetti.

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È ormai un appuntamento fisso che ad ogni estate riempie il piccolo borgo dei pescatori di musica ed emozioni. Torna sabato 6 luglio Stintino Jazz&Classica, il ciclo di seminari organizzato dall’Associazione culturale, musicale e teatrale La Bohème insieme al comune di Stintino e arrivato alla sesta edizione. Per due settimane, al Centro culturale del paese, decine di giovani cantanti e musicisti – ospitati allo Stintino Country Paradise – potranno affinare la loro tecnica e confrontarsi con docenti di caratura internazionale, regalando alla città una serie di concerti, eventi e incontri in una manifestazione unica in Sardegna in una location straordinaria, davanti al fantastico mare del Golfo dell’Asinara.

Chiesto a gran voce, dal 6 all’11 luglio torna il corso di Canto lirico “StintinOpera” che aveva debuttato lo scorso anno. La masterclass sarà affidata al celebre basso Roberto Scandiuzzi, protagonista di produzioni di prestigio nei più importanti teatri del mondo e che oggi affianca l’insegnamento alla sua attività professionale. Il seminario aveva riscosso un enorme successo già l’anno scorso, e alcuni dei partecipanti erano stati poi coinvolti nella Stagione lirica di Sassari.

Dal 13 al 20 luglio le parole cedono spazio alla musica, con il corso di Musica d’insieme per archi guidato da Pietro Scalvini. Musicista di fama internazionale, per Pietro Scalvini – prima viola della FOI-Bruno Bartoletti, la ORT di Firenze, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma, i Virtuosi Italiani, l’Orchestra Internazionale d’Italia -, si tratta di un ritorno a Stintino, dove ha già formato musicisti diventati poi parte integrante di orchestre di alto livello.

Il jazz, primo amore di Stintino, quest’anno è protagonista di due corsi. Il docente, grande chitarrista e direttore Roberto Spadoni come nel 2018 si occuperà della Big band: grandi classici ed interessanti inediti verranno studiati e interpretati con nuovi arrangiamenti.

Non poteva mancare, infine, Bruno Tommaso, colonna del jazz in Italia, guida ed insegnante di generazioni di musicisti: a lui è stato affidato il nuovo corso di Teoria Jazz, da lunedì 15 luglio.