18 July, 2024
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La Seconda commissione consiliare ha svolto l’audizione dei rappresentanti dell’associazione degli editori sardi, Simonetta Castia (presidente) e Paolo Sorba, per raccogliere le osservazioni dell’Aes in ordine alla partecipazione della Regione e degli editori sardi alla trentaduesima edizione del Salone internazionale del libro, tenutasi a Torino lo scorso maggio.

I vertici dell’associazione che rappresenta gli editori che operano nell’Isola hanno contestato duramente la scelta «ostile» della passata amministrazione regionale di affidare, attraverso un bando ad evidenza pubblica con il criterio del massimo ribasso, l’organizzazione degli spazi espositivi nel centro fieristico il Lingotto, dove si è svolta la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria. Simonetta Castia e Paolo Sorba hanno evidenziato come il servizio, affidato con un ribasso di oltre il 40% ad una società privata sassarese, non sia stato perfettamente corrispondente alle richieste specificate nel bando di gara ed abbia penalizzato l’editoria sarda, attestato che la quasi totalità delle case editrici della Sardegna hanno partecipato al salone del libro negli spazi espositivi gestiti e organizzati direttamente dall’Aes.

L’associazione degli editori ha quindi chiesto alla commissione presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi) di verificare i margini politici ed amministrativi per una rinnovata collaborazione tra la Regione e l’Aes, considerato che quest’ultima dal 1988 ha sempre supportato l’azione della Regione nella partecipazione al Salone del libro di Torino. L’ulteriore auspicio formulato dagli editori ha riguardato la modifica della legge del settore, la legge n. 22 del 1998.

A seguire, la seconda commissione ha ascoltato i rappresentanti degli “stabilizzandi Enas” (Giovanni Ledda e Roberta Schiffino) che hanno riproposto l’annoso tema della mancata stabilizzazione di dodici lavoratori che prestano la loro opera negli uffici dell’Ente acque della Sardegna e che vengono retribuiti dietro presentazione di fattura. «Siamo delle finte partite Iva – hanno affermato Giovanni Ledda e Roberta Schiffino – e le nostre prestazioni sono rese in un regime perfettamente assimilabile a quello del lavoro subordinato». A sostegno della loro tesi, gli stabilizzandi Enas hanno ricordato come nel sistema Regione altri lavoratori con partita Iva siano stati stabilizzati nell’ambio del relativo programma conclusosi nella scorsa legislatura. Il presidente della commissione ha quindi ricordato la risoluzione adottata dalla Seconda commissione l’11 dicembre 2018 ed in particolare l’esortazione rivolta ai dirigenti dell’Enas a “riesaminare la situazione di coloro che hanno prestato attività lavorativa presso l’ente, con modalità assimilabili al rapporto di lavoro subordinato, assicurandosi di applicare criteri uniformi e omogenei volti ad evitare disparità di trattamento tra gli stessi”.

Su sollecitazione dei consiglieri Stara (Progressisti), Comandini (Pd), Desiré Manca (M5S) e Agus (Progressisti), il presidente del parlamentino del lavoro ha quindi preannunciato la convocazione in commissione, per un’audizione, dell’assessore del Personale e dei vertici dell’Enas.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha firmato l’ordinanza che regolamenta lo svolgimento di spettacoli all’aperto e di piccoli intrattenimenti organizzati dai titolari dei pubblici esercizi, limitando contestualmente i rischi derivanti dall’inquinamento acustico.

I titolari di pubblici esercizi che organizzano nel periodo estivo intrattenimenti all’aperto (es. piano bar, disco-bar) dovranno rispettare i seguenti orari per le emissioni sonore: dalle ore 19.00 fino all’1 del mattino del giorno successivo.

L’ordinanza, la n. 179, pubblicata oggi, martedì 3 luglio, sarà in vigore dal 5 luglio al 16 settembre 2019.

«Si tratta di uno strumento che mira a contemperare da una parte le esigenze dei gestori di pubblici esercizi che organizzano spettacoli all’aperto e dall’altra le richieste dei cittadini residenti nelle aree interessate di poter riposare tranquillamente nelle ore notturne», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

L’obiettivo è incrementare l’occupazione nel settore delle attività produttive locali, facendo sì che i cittadini possano fruire il più possibile degli spettacoli di intrattenimento all’aperto. Ciò si concretizza in una riduzione del fenomeno del pendolarismo notturno verso altre località e nella contestuale eliminazione di qualsiasi elemento di disturbo e di disagio per i cittadini in termini di inquinamento acustico.

«L’ordinanza mira anche a prevenire alcuni casi, avvenuti in passato, di interferenze tra emissioni sonore prodotte da locali ubicati l’uno vicino all’altro – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. A questo proposito, è stato disposto il divieto di svolgere intrattenimenti musicali all’aperto in concomitanza con altri spettacoli che si tengono a meno di 100 metri di distanza l’uno dall’altro. Particolare tutela dovrà essere osservata anche nei confronti di eventi organizzati dall’Amministrazione Comunale presso il Teatro Centrale di piazza Roma, l’anfiteatro di Piazza Marmilla e la stessa piazza Roma. In quel caso, il divieto di svolgere in contemporanea intrattenimenti all’aperto da parte dei pubblici esercizi si estende fino ai 200 metri di distanza.»

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Grande attesa per sabato 6 luglio, serata di inaugurazione del Waterfont Costa Smeralda 2019 che per il secondo anno consecutivo ospiterà brand di lusso, intrattenimento ed eventi nella prestigiosa banchina del Porto Vecchio di Porto Cervo.

Salotto di grande eleganza e fascino disegnato dall’architetto Gio Pagani e realizzato da Filmmaster Events per conto di Smeralda Holding, Waterfront Costa Smeralda è sinonimo di stile assoluto. Durante la serata saranno annunciate le tante novità della nuova edizione 2019, gli eventi inediti, gli atelier ed i brand di lusso che saranno ospiti del nuovo salotto smeraldino.

Ospiti speciali della serata di inaugurazione saranno Joe Bastianich Project ed i Morcheeba.

Appuntamento per sabato 6 luglio, alle ore 19.30, presso il Porto Cervo Marina (Molo Vecchio).

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«La sala parto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari rischia di chiudere per mancanza di personale ostetrico, nonostante lavori a ritmi serrati, con circa 700 parti dall’inizio dell’anno. Ma tutta l’Azienda, unico hub di secondo livello del nord della Sardegna, non riesce a garantire la copertura dei turni, né le ferie al personale sanitario: l’Azienda è una polveriera, risulta difficile l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA).»

L’allarme arriva da Fausta Pileri, segretaria territoriale Nursind, sindacato autonomo degli infermieri.

«Dopo due anni di promesse – spiega Fausta Pileri – si è finalmente svolta venti giorni fa una selezione per il reclutamento di personale ostetrico. La graduatoria è stata deliberata ma le assunzioni non sono ancora avvenute, con la conseguente sospensione delle ferie già programmate per il mese di giugno.»

«Oltre alle ostetriche, mancano all’appello numerose figure professionali: dagli infermieri al personale di supporto fino ai perfusionisti: il Direttore Generale si è giustificato dicendo di essere in attesa dei finanziamenti da parte dalla Regione, finanziamenti che l’assessore della Sanità Mario Nieddu dichiara di aver già messo a disposizione.»

«Negli ultimi anni la situazione è precipitata: quasi tutti i reparti della ex AOU sono in sofferenza, ma anche al SS. Annunziata non va meglio, ad esempio in rianimazione. Le gare per il rifornimento di beni, dispositivi, presidi e apparecchiature vanno a rilento: in alcuni dipartimenti mancano persino le sedie per i pazienti e le persone si portano da casa acqua e medicinali, carenti o assenti in farmacia.»

«Dopo la chiusura dei punti nascita di Ozieri, Tempio, La Maddalena e il Policlinico Sassarese, con 530 parti all’attivo nell’ultimo anno e un trend positivo – sottolinea Fausta Pileri – non si capisce come mai sia rimasto aperto quello di Alghero, con 160 parti ad oggi e 14 ostetriche in turnazione, contro le 10 attualmente in turno nella Sala Parto dell’AOU di Sassari. La sanità in Sardegna non dovrebbe essere uguale per tutti?»

«Sorge il dubbio che ci sia un disegno politico diretto a distruggere il nord ovest della Sardegna – attacca la segretaria territoriale del Nursind di Sassari – per favorire il nord est o agevolare grandi gruppi privati in grado di sopperire alle carenze della sanità pubblica.»

«Come Nursind – conclude Fausta Pileri – ricorreremo in tutte le sedi competenti per tutelare la salute pubblica ed il benessere del personale sanitario, a partire dall’assessorato della Sanità, a cui abbiamo ribadito lo stato di cose in un incontro due giorni fa. Se non avremo risposte entro breve, ci riserviamo di mettere in atto ogni azione di protesta in nostro potere.»

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Torna a Dolianova, per il quarto anno consecutivo, il festival letterario “Street Books”, organizzato dal Circolo dei Lettori Miele Amaro. Nove giornate fitte di incontri, spettacoli e dibattiti, fra letteratura, musica, arte, cinema, impegno civile e puro intrattenimento, sotto il tema “Il mondo è di chi lo legge”.

Dal 10 al 18 luglio sono quaranta gli appuntamenti in programma: Ascanio Celestini, Andrea Vitali, Cristiano Cavina, Dan Peterson, Gavino Murgia, fra gli ospiti.

Il ricco cartellone verrà presentato a Cagliari domani, giovedì 4 luglio, alle 11.00, all’Exma, negli spazi del Radio X Social Club. Interverranno Gianni Stocchino, direttore artistico del festival, Ivan Piras, sindaco di Dolianova, Chicco Fenu, assessore della Cultura del comune di Dolianova, e i rappresentanti di ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti).

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Si apre all’insegna del blues il trittico di concerti del Sarroch Music Expo, la rassegna con cui la cooperativa Vox Day ritorna a distanza di anni a Sarroch, per riprendere il cammino che in estati passate ha portato nel paese a una trentina di chilometri da Cagliari nomi del calibro di Deep Purple, Simple Minds, Motorhead, Gogol Bordello, Gong, Tuxedomoon, Jefferson Starship, Jethro Tull, Placebo, Subsonica, Negrita, Roy Paci ed Africa Unite.

Il compito di inaugurare la nuova serie di appuntamenti con la musica di qualità, venerdì sera (5 luglio), alle 21.30, all’Anfiteatro Parco Pubblico con ingresso gratuito, spetta ai Don Leone, ovvero Donato Cherchi (voce e armonica a bocca) e Matteo Leone (chitarra, batteria a piedi e voce) con il loro originale blues dalle influenze elettriche, aride e rauche. Il duo sulcitano si è formato tre estati fa, per registrare poco tempo dopo l’Ep “Welcome to South West” che ha raccolto subito un ottimo consenso della critica, lanciando i Don Leone sui principali palchi isolani e su quello del Monk di Roma per il Mojo Station Blues Festival, fino alla vittoria dell’Italian Blues Challenge del 2017. Dopo un road trip negli Stati Uniti, lungo il delta del Mississippi, e aver collezionato una preziosa qualificazione alle semifinali dell’International Blues Challenge a Memphis, arrivando tra le prime venti formazioni partecipanti, l’anno scorso il duo ha rappresentato l’Italia nella finale dell’European Blues Challenge, a Hell, in Norvegia, sfiorando il podio.

Prossimo appuntamento nel cartellone del Sarroch Music Expo mercoledì 24 luglio: attesi protagonisti del concerto, in programma allo Stadio Comunale, i Morcheeba, nome di punta della rassegna. Tra i pionieri del trip-hop, la band inglese fondata nel 1995 e guidata dalla cantante Skye Edwards con il chitarrista Ross Godfrey, conta più di dieci milioni di dischi venduti, oltre a una costante attività di tour in tutto il mondo. I biglietti, a 30 euro (più diritti di prevendita) si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Vivaticket, così come quelli per gli I Hate My Village, rivelazione dell’anno della scena indipendente italiana, sul palco di Villa Siotto il 6 agosto per il terzo ed ultimo concerto della rassegna.

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Venerdì 5 luglio, alle ore 10.30, saranno presentati alla stampa e ai cittadini i vincitori del Concorso di idee: Un nome e un logo per la Manifattura Tabacchi di Cagliari, lanciato da Sardegna Ricerche con l’obiettivo di dare all’antica struttura industriale un’identità visiva rispondente alla nuova funzione di polo culturale innovativo, laboratorio di contaminazione tra arte, scienza e tecnologia.

Il concorso ha un montepremi di 7.200 euro, così suddivisi: 5000 euro per il vincitore, 1.200 per il secondo classificato, 1.000 per il terzo. Al termine della proclamazione dei tre progetti vincitori, sarà inaugurata la mostra dei venti elaborati più meritevoli, selezionati a partire dalle 499 proposte pervenute dalla commissione di valutazione composta dai commissari esterni Marco Tortoioli Ricci e Paolo Iabichino, e dai commissari interni Silvia Marcis, Sandro Angioni e Linda Di Pietro, manager culturale di Manifattura.

Il programma dell’evento prevede gli interventi dell’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, del Direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, del presidente della commissione di valutazione, Marco Tortoioli Ricci, della responsabile e della manager culturale di Manifattura, Sandra Ennas e Linda Di Pietro.

«La Manifattura stessa – spiega l’assessore Giuseppe Fasolino – è il simbolo di una Sardegna che riconquista i propri spazi per restituirli alla collettività, ricordando il passato e riconquistando il presente per restituire un futuro alle prossime generazioni. Questi luoghi, incastonati tra il fronte del mare e il centro storico del capoluogo della Sardegna, rappresentano idealmente l’inizio della sfida di un’isola che, forte della sua cultura, della sua creatività, della sua apertura all’innovazione, vuole proiettarsi sullo scenario internazionale, essere protagonista nel Mediterraneo e inseguire quella ripresa che non è soltanto economica, ma anche culturale, sociale e identitaria

La decisione di esporre i migliori progetti è stata presa da Sardegna Ricerche in ragione della quantità e qualità delle proposte, segno di una marcata vitalità territoriale e di un’evidente voglia di partecipazione. Nelle parole del presidente della commissione, Marco Tortoioli Ricci: «Una tale partecipazione è la dimostrazione di quanto oggi la comunicazione in chiave visuale, possa a pieno titolo dirsi patrimonio acquisito del nostro Paese, per una nuova crescita in chiave policentrica della cultura visuale testimoniata dalla maturità e la scioltezza con cui la interpretano le nostre giovani generazioni di progettisti».

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Cinque giorni dopo l’annuncio dell’accordo che ha riportato in panchina Andrea Marongiu, il Carbonia ha messo a segno oggi i primi colpi sul mercato, nell’ambito del programma di potenziamento predisposto per affrontare il campionato di Eccellenza con un organico in grado di competere nei quartieri alti della classifica. Definita la conferma di Daniele Contu, la società guidata dal presidente Carlo Foti, con il direttore sportivo Sebastian Puddu ha concluso le trattative per l’ingaggio del centrocampista Marcello Angheleddu e dell’attaccante Samuele Curreli, capocannoniere dell’ultimo campionato di Promozione con la Monteponi.

Marcello Angheleddu, originario di Decimoputzu, 34 anni (è nato il 28 dicembre 1984), 178 cm per 74 kg di peso forma, è un centrocampista di lunga esperienza, maturata prevalentemente sui campi della serie D (Atletico Elmas, Sanluri, Arzachena, Torres e Lanusei) e in Eccellenza.

Samuele Curreli, originario di Narcao, 30 anni (è nato il 24 novembre 1988), 180 cm per 70 kg di peso forma, è arrivato a Iglesias a inizio dicembre, proveniente da Villaperuccio (girone B del campionato di 1ª Categoria), dove era arrivato proprio dalla squadra mineraria (in 1ª Categoria, con la quale aveva concluso la passata stagione iniziata a Carloforte, in Promozione). Ha preso per mano la squadra rossoblu, guidata dalla panchina dal tecnico Andrea Marongiu, ora tornato al Carbonia, e con i suoi goal (19 in 18 partite giocate) ha contribuito in misura determinante a tirarla fuori dalla zona calda della classifica e a lanciarla fino al quarto posto finale.

Nelle ultime tre stagioni Samuele Curreli non ha terminato il campionato con la maglia della squadra con la quale lo aveva iniziato: 2016/2017 Lanusei-Barisardo, 2017/2018 Carloforte-Monteponi, 2018/2019 Atletico Villaperuccio-Monteponi. La sua carriera, dopo gli inizi a Narcao, lo ha visto protagonista prima a Samassi, poi a Elmas con la Frassinetti di Michele Filippi, con la quale ha vinto la Coppa Italia (in finale sulla Montaldo di Siniscola) e la Supercoppa (in finale sul Lanusei, vincitore della Coppa Italia di Eccellenza, con doppietta personale) nella stagione 2014/2015. La stagione successiva iniziò il campionato con la maglia del Lanusei, per passare poi al Carloforte nel mercato autunnale. Ancora a Lanusei all’inizio della stagione 2016/2017 e poi il continuo cambio di maglie già descritto.

Con gli arrivi di Marcello Angheleddu e Samuele Curreli (nelle foto allegate protagonista con la maglia della Monteponi nel campionato di Promozione 2018/2019), che tornano a giocare nella stessa squadra dopo l’esperienza vissuta al Lanusei, il nuovo Carbonia comincia a prendere forma ma è solo l’inizio di una campagna acquisti che, a breve, promette nuovi colpi, perché l’obiettivo è quello di mettere a disposizione del tecnico Andrea Marongiu l’organico al completo fin dall’inizio della preparazione, che dovrebbe essere fissata per il 5 agosto.

Giampaolo Cirronis

                  

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Gli accreditamenti per le scuole di specializzazione, l’incremento delle borse di studio, il rifinanziamento della L. 26 del 1996 che regolamenta i rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna. Questi alcuni degli argomenti trattati questo pomeriggio nell’incontro che si è tenuto in Presidenza tra il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ed il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo.

Nel corso dell’incontro il Rettore ha fatto il punto sulla situazione dell’Ateneo del capoluogo sardo. Cagliari è tra le venti università dove crescono le immatricolazioni. E’ all’undicesimo posto con un incremento, rispetto al precedente anno accademico, del 9,52%. Un dato particolarmente positivo per la crescita della nostra Isola dove sempre più ragazzi scelgono, dopo il diploma, di proseguire gli studi.

«Il Consiglio regionaleha detto il presidente Michele Paisè consapevole del grande ruolo che gli Atenei della Sardegna hanno in una realtà difficile come la nostra. Faremo tutto il possibile per collaborare con le Università isolane. La cultura, soprattutto, quella accademica, deve preparare alla vita, al mondo del lavoro, alla competizione intellettuale tra studenti di tutto il mondo.» 

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Il saloncino dell’Oratorio parrocchiale San Giovanni Bosco, nella parrocchia di San Ponziano, a Carbonia, ha ospitato stamane l’assemblea dei lavoratori ex Alcoa. All’ordine del giorno, l’aggiornamento della vertenza, in particolare sull’esito degli incontri svoltisi la scorsa settimana, prima al ministero dello Sviluppo economico, poi in Prefettura. Quegli incontri, come è noto, hanno registrato pochi passi avanti, lasciando grande delusione tra i lavoratori che attendono risposte sia sul ritorno al lavoro, sia per gli ammortizzatori sociali per i prossimi mesi.

Al termine dell’assemblea abbiamo intervistato i rappresentanti di CGIL (Bruno Usai), CISL (Elvio Muscas), UIL (Renato Tocco) e CUB (Angelo Diciotti).

         

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