18 July, 2024
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La conferenza stampa di presentazione della manifestazione Autunno in Barbagia 2019 si terrà giovedì 1 agosto 2019, alle ore 10.30 (e non alle ore 11.00 come inizialmente comunicato), presso la sede dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna (viale Trieste 105 – Cagliari).
L’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Giovanni Chessa, il presidente della CCIAA di Nuoro, Agostino Cicalò, ed il presidente dell’ASPEN, Roberto Cadeddu, presenteranno alla stampa la nuova edizione della manifestazione che coinvolge 32 paesi del territorio del Nuorese, in un calendario di eventi in programma dal 7 settembre al 15 dicembre 2019.

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Domani, martedì 30 luglio, a Carloforte, l’Isola dei libri, la rassegna letteraria organizzata dall’associazione culturale Saphyrina, propone un incontro con Pietro Maurandi.

Docente universitario, scrittore e già deputato al Parlamento italiano, nell’appuntamento in programma alle 20,30 in via Magenta, Maurandi, in dialogo con Giovanna Vitiello, parlerà del suo ultimo libro, “Giovanna. La regina ribelle”, uscito quest’anno per Arkadia editore. Un travolgente romanzo storico in cui si ripercorre l’affascinante storia di Giovanna di Castiglia, nota come Giovanna La Pazza.

Gli appuntamenti della settimana con L’Isola dei libri vanno avanti anche il giorno dopo (mercoledì 31 luglio) quando sulla terrazza dell’hotel Villa Pimpina torna, incalzata dalle domande di Gabriella Olanda, la collaudata coppia di scrittori formata da Ciro Auriemma e Renato Troffa, per parlare dell’intrigante noir “Piove deserto” (Dea Planeta editore).

Giovedì 1° agosto, nel centro culturale ExMe, arriva invece il fotografo Enrico Spanu, per ripercorrere la Sardegna attraverso le pagine del suo libro “Sardegna, un mare da cartolina”. A dialogare con lui sarà la giornalista Emanuela Rosa-Clot.

Pietro Maurandi ha insegnato Storia del pensiero economico nelle Università di Cagliari e Sassari, per dedicarsi poi alla politica. E’ autore di “La ribellione e la rivoluzione, Hombres y dinero”, ambientato nella Cagliari del Seicento, “Isole e Falsi e bugiardi

Ciro Auriemma – Renato Troffa hanno fatto parte del Collettivo Sabot, fondato da Massimo Carlotto. Sono coautori, con Francesco Abate e lo stesso Collettivo Sabot, del romanzo “Perdas de Fogu”, vincitore del premio Nori Ecologista “Jean Claude Izzo”, “Sette giorni di maestrale”, inserito nel trittico Donne a perdere, e “Padre nostro”.

Enrico Spanu è fotografo free lance ed editore; il suo lavoro è pubblicato su riviste e periodici italiani e stranieri. Le sue foto ritraggono il mare e le coste della Sardegna. E’ autore di guide di viaggio, mappe e numerose pubblicazioni sull’isola.

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Festival dei Tacchi, ventesima edizione. Raggiunge un traguardo importante la rassegna storicamente organizzata in Ogliastra da Cada Die Teatro. Da venerdì 2 fino all’8 agosto i comuni di Jerzu, Ulassai e Gairo diventerano ancora palcoscenico per il Festival internazionale che sposa teatro e arte con ambiente, paesaggio, tradizioni, sviluppo del territorio e del turismo locale.

Il ricco cartellone dell’edizione 2019 (già illustrato a Cagliari nello scorso maggio) viene presentato ancora, a ridosso dell’inizio del festival, mercoledì 31 luglio, alle 11.00, alla stazione dell’Arte di Ulassai. All’incontro con la stampa interverranno il direttore artistico del festival, Giancarlo Biffi, e i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte: il sindaco di Jerzu, Carlo Lai, l’assessore alla Cultura del comune di Jerzu, Fabrizio Contu, il sindaco di Ulassai, Gian Luigi Serra, il vicesindaco di Gairo, Sergio Lorrai. Parteciperanno, inoltre, il direttore artistico della Stazione dell’Arte di Ulassai, Davide Mariani, ed il presidente della Cantina Antichi Poderi di Jerzu, Marcello Usala.  Saranno presenti anche alcuni partecipanti al laboratorio “Per un teatro di comunità”, condotto da Mauro Mou, in corso a Jerzu, e i rappresentanti delle Pro loco di Jerzu e Ulassai.

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La musica dell’Armeria dei Briganti sarà protagonista del nuovo appuntamento della Rassegna EstaTheatrOn, organizzata da MAB Teatro. Il concerto è in programma venerdì 2 agosto, alle 21,30, nel Cortile di Palazzo Ducale, a Sassari.

“Dateci un palco e vi solleviamo il morale“, questo il motto della band che ha nell’interazione con il pubblico e nell’ironia gli elementi portanti del suo modo di intendere la musica e lo spettacolo.

Armeria dei Briganti mette insieme la canzone d’autore italiana con  la musica tradizionale, il jazz manouche, lo swing, spaziando da un genere all’altro. Presuntuosi all’eccesso, sono certi di riuscire in un arduo compito: rubare agli spettatori un’ora e mezza del loro tempo facendo in modo che non se ne accorgano. Energia allo stato puro con un repertorio “originale”, frutto di uno spudorato ladrocinio senza paragoni: brani fatti in casa si fondono a rifacimenti di canzoni altrui tradotte o stravolte nei testi. Viene fuori uno spettacolo coinvolgente e, alla faccia di chi crede sia “peccato“, anche divertente. La band è formata da Renzo Cugis alla voce, Samuele Dessì alla chitarra elettrica e voce, Andrea Murru alla chitarra manouche e voce, Stefano Piras alla chitarra manouche e voce, Andrea Lai al contrabbasso, basso e voce, Diego Deiana al violino e fisarmonica, Mario Marino alla batteria.

«Abbiamo fortemente voluto nel nostro cartellone il concerto dell’Armeria dei Briganti proprio perché si tratta di una band che non fa solo musica ma propone un vero e proprio spettacolo in cui anche le parole e l’ironia svolgono un ruolo fondamentale», afferma il direttore artistico della rassegna Daniele Monachella.

1Uno spettacolo originale, unico nel suo genere che il pubblico sassarese attendeva da tempo e siamo contenti di essere riusciti ad ospitarlo nella nostra rassegna.»

Anche questo concerto, come il resto della rassegna EstaTheatrOn è stato organizzato grazie anche al contributo della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Sassari.

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Giovedì 1° agosto il Petra Segreta Resort & Spa, unico Relais & Chateaux dell’isola, ospita il secondo appuntamento del Sustainable Gourmet Festival, dedicato all’alta cucina sostenibile. Tema della serata la Sardegna e l’eccellenza dei suoi prodotti interpretati da quattro grandi chef: Stefano Deidda (Dal Corsaro, Cagliari, 1 stella Michelin), Pierluigi Fais (Josto, Cagliari), Cristiano Andreini (Al Refettorio, Alghero) ed il padrone di casa Luigi Bergeretto.
Ogni chef avrà il compito di esaltare il prodotto simbolo del proprio territorio attraverso un piatto che ne sia testimonianza ed espressione. Brodetto ghiacciato di pecora e la sua tartare, gnocchi fondenti di Casizzolu con ristretto di gallina, ed insalata di aragosta all’algherese sono solo alcune delle creazioni che i 4 fuoriclasse della cucina isolana hanno pensato per questo speciale menu, da gustare con vista sull’Arcipelago di La Maddalena.
La cena sarà accompagnata dallo show cooking degli chef, che si alterneranno alla guida della cucina allestita eccezionalmente davanti alla sala ristorante de Il Fuoco Sacro, grazie alla collaborazione con la C&B Luxury Events, partner della serata.
I piatti saranno accompagnati dai vini della cantina Su’Entu, azienda vitivinicola a pochi chilometri da Sanluri che lega la sua filosofia allo sviluppo ed alla valorizzazione del territorio.
I prossimi appuntamenti del Sustainable Gourmet Festival: giovedì 8 agosto, cena a 4 mani con lo chef Silvio Giavedoni, una stella Michelin (Ristorante Quadri, Venezia), e Luigi Bergeretto; mercoledì 21 agosto, cena a 4 mani con lo chef Gaetano Trovato, due stelle Michelin (Arnolfo Ristorante, Colle di Val d’Elsa), e Luigi Bergeretto.

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No al Mater Olbia! E’ la posizione della segreteria regionale di Articolo UNO rispetto alla decisione della Giunta regionale di procedere al finanziamento della struttura privata del Qatar in Gallura, decisione che dovrebbe essere ratificata nei prossimi giorni.

«Noi non possiamo permettere che si proceda proditoriamante a demolire la sanità pubblica per favorire potentati economici e mettere le basi per una reale privatizzazione della sanità regionale – afferma Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO -. Il finanziamento di questa struttura privata con denaro pubblico rappresenta il segnale della specifica attenzione che Solinas ed i suoi sodali hanno per gli interessi della sanità privata in Sardegna, a scapito delle strutture pubbliche e dei professionisti che vi operano, del tutto abbandonati a sé stessi e alle crescenti difficoltà nelle quali si trovano. Per questo ci opporremo a questa sciagurata decisione, he purtroppo ha radici lontane, con tutte le nostre forze.»

Il Mater Olbia riceverà dalla Regione circa 150 milioni di euro nei prossimi 3 anni per erogare prestazioni ambulatoriali e di ricovero (e effettuare attività di ricerca per circa 10 milioni di euro), tutte funzioni che già sono svolte dalla sanità pubblica e che nel progetto iniziale non erano previste. La struttura era stata inizialmente concepita come eccellenza nella cura delle malattie rare per bambini, ma nel tempo e sotto la pressione di gruppi di interesse (anche del passato governo Renzi), è diventata una vera e propria concorrente della sanità pubblica con gravissimi effetti attuali e potenziali sul Servizio Sanitario Regionale.

«Particolarmente grave è – aggiunge Luca Pizzuto – la possibilità di erogare attività specialistiche retribuite a prestazione che realizzerebbe di fatto un mercato incontrollabile autogestito dalla struttura, e la concessione di attività di ricovero oncologico, che, complice l’uscita pensionistica di molti medici di questo settore, sottrae risorse e spazi alle strutture oncologiche di eccellenza che il sistema pubblico in Sardegna può vantare.»

L’assemblea regionale di Articolo UNO ha pertanto deciso di dare mandato ai propri consiglieri regionali Eugenio Lai e Daniele Cocco di opporsi con tutte le energie possibili in ogni ambito ed in tutte le attività istituzionali alla decisione di finanziare il progetto attuale del Mater Olbia.

«Noi non siamo pregiudizialmente contrari alla Sanità Privata – conclude Luca Pizzuto -, se essa fa cose che il sistema pubblico non fa. Ma questo è intollerabilmente troppo. E Articolo UNO non ci sta.»

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Le note della musica pop e rock si diffonderanno lunedì 5 agosto a Carbonia nel Parco Archeologico di Cannas di Sotto, con uno spettacolo del tutto originale.
Alle ore 22.00, si esibiranno in concerto i Criminal Quartet & Percussions, un gruppo di musicisti sardi nati come quartetto d’archi (due violini, una viola e un contrabbasso), al quale si è aggiunta successivamente la batteria. La formazione rompe tutti gli schemi classici reinterpretando i più grandi successi di autori come Michael Jackson, Metallica, Bruno Mars, Verve, Coldplay, David Guetta, Aerosmith, Black Eyed Peas, Muse, Oasis, Radiohead.
L’ingresso al concerto è di 5 euro a persona. Per chi fosse interessato, è prevista la visita guidata all’area archeologica prima del concerto, alle ore 21.00. È gradita la prenotazione al 345 8886058.

I Criminal Quartet nascono per iniziativa di quattro professionisti diplomati al Conservatorio come progetto per diversificarsi, sperimentare nuove sonorità e cercare di avvicinare il pubblico agli archi, strumento che nell’immaginario collettivo appartengono al mondo classico.
I componenti del gruppo sono: Marco Castro e Massimiliano Marotto al violino, Giorgio Musio alla viola, Massimo Battarino al contrabbasso e Paolo De Liso alla batteria.
La particolarità dei Criminal Quartet & Percussions sta nel repertorio che propongono: rompono tutti gli schemi del tipico quartetto d’archi, inserendo la batteria e reinterpretando i più grandi successi della musica pop e rock. Grazie al talento, all’inventiva e alla collaborazione con tantissimi altri musicisti, diventano presto una parte importante e originale della scena musicale sarda.

Il Parco Archeologico di Cannas di Sotto è un parco interno al tessuto cittadino di Carbonia: l’estesa necropoli a domus de janas, realizzata a partire dal Neolitico Finale (dal 3700 a.C. circa), si compone di ben 26 grotticelle ed è particolarmente interessante per la sua estensione e per la varietà tipologica delle sue tombe. All’interno dell’area archeologica è presente l’antico Medau Sa Grutta, oggi restaurato e sede di esposizioni temporanee e manifestazioni culturali.

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«La Sardegna brucia ancora per colpa di vigliacchi senza scrupoli. Vanno individuati e messi in carcere. Niente sconti e nessuna attenuante per un crimine odioso che ha messo in pericolo la vita di tante persone, devastato la nostra terra e creato enormi danni agli allevatori e agli agricoltori.»

Lo ha affermato Pierluigi Saiu (Lega), presidente della Commissione Autonomia e Riforme in Consiglio regionale, dopo il maxi incendio divampato ieri nelle campagne di Siniscola lungo la 131 dcm e i roghi che hanno devastato parte del Cagliaritano.

«Un ringraziamento va ai vigili del fuoco, ai poliziotti, ai carabinieri, agli operai Forestas, agli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, ai barracelli e ai volontari  che hanno lavorato senza sosta per combattere le fiamme e mettere al sicuro tante vite in pericolo, rischiando la propria. Gli allevatori e gli agricoltori, colpiti da questo disastro ambientale e che hanno visto finire in cenere il proprio lavoro, non saranno lasciati soli – ha concluso Pierluigi Saiu -. Garantiremo la massima collaborazione per trovare soluzioni rapide ed efficaci che allevino i danni causati dagli incendi.»

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Proiezioni, incontri con autori e un innovativo contest per studenti di cinema (unico nell’isola) che oltre a valorizzare il territorio di Martis vuole dare una possibilità di confronto attivo ai giovani filmmaker, il futuro del settore audiovisivo in Sardegna che negli ultimi anni è diventato sempre più importante. Dopo il successo della prima edizione, torna dall’8 all’11 agosto il festival CineMartist organizzato dal comune di Martis e dall’associazione Nuovo Circolo del Cinema in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” e la Fondazione Sardegna Film Commission.
La direzione artistica ha deciso quest’anno di puntare ancora di più sulle scuole di cinema, per dare una precisa identità alla manifestazione che si presenta ben diversa da una semplice rassegna estiva. Saranno così protagoniste le principali istituzioni sarde che fanno formazione e in parte anche produzione: la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Accademia di Belle Arti, l’Università di Sassari, l’Università di Cagliari, la Società Umanitaria di Carbonia e la società Mommotty. «Abbiamo alzato l’asticella del nostro ambizioso progetto – sottolinea Renato Quinzio, presidente del Nuovo Circolo del Cinema – aprendo all’espansione territoriale, dedicando il focus alla didattica del cinema e avendo sempre un occhio di riguardo per le maestranze sarde».
Verranno proiettati diversi cortometraggi nati in ambito formativo, ma di ottima qualità, che raramente hanno la possibilità di vedersi in pubblico. Una vetrina per i professionisti di domani, giovani di talento che rappresentano il futuro del cinema in Sardegna. Tra i lavori proposti anche alcuni corti realizzati all’interno di laboratori guidati da registi affermati come Salvatore Mereu, Enrico Pau, Peter Marcias. Le presentazioni di queste opere saranno anche occasione per parlare con docenti e rappresentanti delle istituzioni più importanti di come si sta evolvendo l’offerta formativa per il cinema nell’isola.
«Le realtà qualificate di formazione cinematografica – evidenzia il direttore dell’Accademia Antonio Bisaccia – stanno vivendo in Sardegna un periodo di forte crescita. Se lo stile è il rapporto tra l’artista e il suo strumento, la didattica del cinema è tanto più incisiva se in grado di offrire forma al talento. E mi pare che queste dinamiche siano evidenti in tutte le istituzioni che offrono questi percorsi che, oggettivamente, qui in Sardegna hanno avviato una sorta di età dell’oro della formazione cinematografica di cui si vedranno gli sviluppi nei prossimi dieci anni.» 
Cuore della manifestazione è, però, soprattutto il contest cinematografico con il quale il festival vive anche durante il giorno e non solo di notte per le proiezioni. Parteciperanno gruppi di allieve e allievi dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi”, del Celcam dell’Università di Cagliari, del Laboratorio produzioni audiovisive offi_Cine del Dumas dell’Università di Sassari, del Csc Carbonia della Società Umanitaria.
In seguito a un location scouting alla scoperta di luoghi, storie e comunità organizzato dalla Sardegna Film Commission, i partecipanti dovranno scrivere, girare e montare un corto in paese e nel territorio circostante che comprende bellezze naturali come la cascata di Triulintas e un sito geo-paleontologico unico qual è la foresta pietrificata. I lavori ultimati saranno proiettati come clou della serata finale e valutati da una giuria qualificata che proclamerà il vincitore. Un altro premio sarà dato dal pubblico. Per consigli e confronto, gli studenti-filmmaker potranno contare sulla presenza di docenti di cinema, autori di esperienza e giovani professionisti dell’audiovisivo. Tra gli ospiti (impegnati anche come giurati) Marco Antonio Pani, Sara Arango Ochoa, Gianni Cesaraccio, Matteo Incollu, Federica Ortu.
Oltre al cinema, il festival si apre quest’anno anche ad altre arti. Ci saranno interventi di street art per la realizzazione di alcuni murales nella via principale con impegnati gruppi di giovani artisti dell’Accademia coordinati dal docente di pittura Giovanni Sanna. Inoltre durante la manifestazione saranno piazzate installazioni a tema cinematografico, in un percorso simbolico dal Comune alla piazza designata per le proiezioni. Opere ideate dall’insegnante di scultura Federico Soro e realizzate dagli allievi dell’Accademia. Iniziative che si legano al festival cinematografico e dimostrano come Martis punti con sempre maggiore decisione sulla cultura.
«L’amministrazione comunale – sottolinea il sindaco Tiziano Lasia – crede fortemente in questa iniziativa che avvicina sempre di più gli abitanti alla cultura, alla voglia di essere parte integrante di questo progetto. Proiezioni di film di qualità, ma allo stesso tempo momento di svago e divertimento. Un modo per combattere anche lo spopolamento.»

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Domani, 30 luglio, alle 21.30, per il progetto di residenza artistica “Interconnessioni” a cura di Simonetta Pusceddu, sarà protagonista a Settimo San Pietro, nella suggestiva corte di Casa Dessy, il film-documentario “Funtaneris. Sulle strade dell’acqua” diretto da Massimo Gasole e prodotto da Marco Cadinu per l’Associazione Storia della Città. Un affascinante viaggio tra opere architettoniche e paesaggi culturali nell’entroterra della Sardegna alla ricerca di storie e tradizioni legate alle antiche fontane e all’acqua della Sardegna. Un film che prende vita da un progetto pluriennale di ricerca coordinata dal prof. Marco Cadinu (Università di Cagliari – Dipartimento Ingegneria civile, ambientale e architettura DICAAR). Il film porta gli spettatori a condividere le centinaia di chilometri percorsi durante le riprese: in un’atmosfera da road movie i paesaggi ed i luoghi dell’acqua, le fontane, i lavatoi, i fiumi, diventano protagonisti di un racconto coinvolgente. Tra le immagini suggestive e momenti di riflessione su un bene così prezioso e sulle straordinarie architetture che conservano memorie e tradizioni della nostra isola e sul senso più ampio dell’occuparsi di beni culturali, si alternano le testimonianze vive ed emozionanti degli abitanti raccolte sul campo.