22 December, 2024
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Il Festival internazionale del Mirto, ad Olbia, sposa l’alta moda ed illumina la scalinata della Basilica di San Simplicio.

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Il Festival internazionale del Mirtò sposa l’alta moda ed illumina la scalinata della Basilica di San Simplicio. Un connubio in virtù del quale Mirtò riesce ancora una volta a mettere insieme tanti aspetti legati alla sua vocazione: l’evento, gli stilisti locali, uno scenario da sogno che valorizzi la storia e le tradizioni di Olbia, con il richiamo forte alle radici, simboleggiate da quella che fu cattedrale della città, oggi basilica, costruita in due fasi tra l’XI e la seconda metà del XII secolo. Questa sera, dalle 22 in poi, Mirtò chiude una quinta edizione di grande successo proprio con un evento unico nel suo genere: la sfilata di moda che mette insieme nomi di primo piano dell’arte più pregiata di Olbia, in collaborazione con la Confartigianato Gallura, Confcommercio e coordinata dalla stilista e direttrice artistica, Antonella Fini.

Mirtò ha quindi deciso di puntare ancora una volta su eventi che valorizzino le bellezze di Olbia e del suo territorio. In questo caso fondamentale è stata la sinergia assoluta con il comune di Olbia, che ha scelto grazie al sindaco Settimo Nizzi e all’assessore alla Cultura, Sabrina Serra, di far svolgere la sfilata nel magnifico scenario della scalinata di San Simplicio, restituita alla città negli anni scorsi dopo i lavori di restauro.

«La bellissima scalinata della basilica di San Simplicio è uno dei luoghi più suggestivi della nostra città e dopo il grande successo dello scorso anno ospiterà la sfilata di moda inclusa nel calendario del festival Mirtò – sottolinea Sabrina Serra -. Mettiamo ancora una volta i nostri beni archeologici al centro, favoriamo il connubio tra cultura, eventi di promozione del territorio e i luoghi che hanno segnato il nostro passato e caratterizzano la nostra identità ancora oggi.»

Tra gli abiti che indosseranno le modelle durante la sfilata ci sarà anche quello tradizionale di Eleonora d’Arborea, che simboleggerà la campagna contro la violenza sulle donne.

«Mirtò ha scelto di puntare per la chiusura del Festival su un evento unico, in uno scenario fantastico come quello di San Simplicio, simbolo del connubio tra tradizione e promozione del nostro territorio – sottolinea Antonella Fini, stilista e direttrice artistica della sfilata -. Anche quest’anno punteremo su artisti di talento e sulle loro splendide creazioni di alta moda e artigianato di qualità».

Una parte fondamentale in questa quinta edizione di Mirtò l’ha avuta la musica. Mirtò ha potuto contare anche quest’anno sulla voce e i testi di una leggenda della musica sarda e nazionale, Piero Marras. In progetto c’è un cd con i grandi successi di Piero Marras con il logo di Mirtò, da portare nelle grandi fiere internazionali, da Amsterdam a Stoccarda. Piero Marras ha aperto questa edizione con un concerto nell’anteprima di Mirtò ad Ollolai, dopo aver chiuso l’edizione dello scorso anno con la straordinaria esibizione in piazza Elena di Gallura ad Olbia. Ospiti speciali della sfilata di questa sera saranno poi Maria Giovanna Cherchi e Giampaolo Barceloneta. Insieme a loro ci sarà anche il duo Paoletto Masala e Giacomo Gabriele Deiana. Il Festival internazionale del Mirto ha poi voluto dare spazio ai giovani musicisti sardi, scoprendo e lanciando talenti e possibili futuri protagonisti della scena musicale dell’Isola. Tra questi ci sono certamente i componenti del “Paolo Carboni Trio”. Loro hanno aperto il festival con una esibizione che ha rappresentato la prima apparizione in pubblico. Paolo Carboni, 22 anni, al basso e voce; Luca Lattanzio, 19 anni, alla chitarra e alla chitarra e Rocco Pontillo, 20 anni, alla batteria. Una cover band dal repertorio che spazia con arrangiamenti originali da Fabrizio De Andrè a Pino Daniele, passando per i Police e Ed Sheeran.

Nomi importanti della moda saranno protagonisti della serata presentata dalla giornalista Daniela Astara. Si inizierà con la stessa Antonella Fini, poi la stilista Sara Pitzoi e i suoi foulard Esserestyle. Sarà poi la volta di Paola Tangianu, che ama definirsi “artigiana della pelle”, che nei suoi abiti sa abbinare ai tessuti tipici sardi. Poi Chiara Derosas presenterà le sue borse dal design originale: creazioni che raccontano la nostra isola nel connubio fra sughero, pelle e tessuti tipici sardi, in particolare il “litzos” prodotto ad Olbia. Sarà poi la volta di Irene Piccinnu, stilista olbiese i cui capi rappresentano vere opere d’arte, creati con l’antico metodo della xilografia: intagliando il legno scolpisce i suoi disegni, come si faceva nell’antichità, stampandoli poi nel tessuto. Poi sarà la volta di Eleonora Cattrocci, designer di gioielli, il cui marchio Meg Jewels, nato nel 2008, in pochi anni si è posizionato tra i maggiori brand emergenti nel panorama dell’artigianato sardo. Con il suo atelier è riuscita a far conoscere la sua arte, una tecnica particolare fatta di tessuti pregiati e di materiali attentamente selezionati. La scalinata di San Simplicio vedrà poi sfilare gli abiti di Marco Campus, che punta su abiti di un’eleganza tra passato e presente, con la ricchezza di quelli tradizionali sardi, in cui ogni singolo capo racconta una storia insieme ai colori e alle meraviglie dell’isola. Infine chiuderà la serata Massimo Littera, designer della ceramica artistica di grande talento, che crea delle sfere di cristallo artificiale dall’impatto estremamente suggestivo. La make up artist sarà Emiliana San Camillo e tutte le acconciature delle modelle saranno curate dall’hair stylist Niko Veccia per La Vie est belle. La sfilata sarà curata dalla stilista di Porto Torres, Antonella Fini, in collaborazione con Francesca Azzena.

Un elicottero del Co
Giovedì 22 agosto,

giampaolo.cirronis@gmail.com

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