19 November, 2024
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Dai lavoratori del porto canale di Cagliari prossimi al licenziamento abbiamo ricevuto questo accorato appello che pubblichiamo integralmente..

NON CI STIAMO

No, noi lavoratori CICT del Porto Industriale di Cagliari, non ci stiamo.

Non ci stiamo ad una prospettiva di fallimento.

Alla resa all’imminente licenziamento, portato a compimento da un’azienda con la complicità di qualche scaltro approfittatore.

Non ci stiamo a barattare la nostra dignità per un pugno di briciole.

La sola concessione di ammortizzatori sociali non riporta i container nelle banchine, che è quello che chiediamo ed è quello per cui, con serietà e sacrifici, lavoriamo da vent’anni.

Non ci stiamo alla svendita delle nostre banchine.

Sì, nostre. Perché vent’anni di lavoro, di professionalità acquisita, di competenze difficilmente reperibili nel mercato del lavoro rappresentano un patrimonio per la Regione Sardegna. Vent’anni che non possono essere cancellati e svenduti in una dequalificante gara ad accaparrarsi una fetta di porto che nelle intenzioni di qualcuno andrebbe spartito tra pochi amici.

Non ci stiamo alla nostra svendita.

Il prezzo della nostra professionalità e della nostra dignità non va quotato a ribasso per pochi interessi personali.

Non ci stiamo a questo silenzio.

Rigettiamo queste manovre di basso cabotaggio che ci priveranno e priveranno tutta la Sardegna, di una possibilità di sviluppo più unica che rara.

Vogliamo che la nostra vertenza acquisti una rilevanza Regionale, non di “quartiere”.

Non ci stiamo a lasciare il lavoro che rappresenta il futuro delle nostre famiglie e dei nostri figli.

Chiediamo chiarezza su quanto sta avvenendo all’interno delle aree portuali che verranno a breve destinate alla movimentazione di container di merci destinate all’import/export nelle mani di chi, in passato, ha già rovinato questo futuro ad altre famiglie.

Non ci stiamo.

Chiediamo investimenti, stabilità, sviluppo.

Chiediamo lavoro.

Chiediamo container.

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Arriva “Portami Via”, il nuovo singolo di Lucia Budroni, firmato da Gabriele Oggiano. La stagione musicale di Lucia Budroni esplode ora sul canale “You Tube” con il video realizzato da GL Produzioni con la Regia di Gianni Langiu e le riprese di Emanuele Canu e dello stesso Gianni Langiu.

Arrivano i primi riscontri su “You Tube” e la canzone scritta da Gabriele Oggiano, musicista raffinato e sempre attento al gusto musicale e alla presonalità degli artisti che propongono i suoi brani, comincia a farsi sentire anche in radio.

Lucia Budroni non è nuova ad esperienze musicali  con Gabriele Oggiano, già con “Duos Flores”, firmata da Gino Marielli e da Oggiano, si era trovata la giusta sintonia .

Lucia Budroni è di Oschiri e, da oltre 15 anni, è una delle voci presenti sulle piazze isolane grazie a spettacoli popolari; le sue caratteristiche vocali la rendono facilmente riconoscibile, dotata di ottima tecnica, associa il genere etnico al pop, alternando il sardo e l’italiano con assoluta spontaneità. Dotata di innata potenza vocale ma abile in complesse e delicate performance. Pur essendo un’artista dal carattere timido e riservato, poco amante dei riflettori, dedita al continuo studio del canto, riesce a trascinare il pubblico con  passione, coinvolgendo le piazze.

La sua storia parte, come spesso accade, grazie ai festival isolani, dopo i quali, grazie alla tenacia che la caratterizza, riesce a partecipare a Sanremo giovani nel 1994, 1996 e 1997 e con ottimi piazzamenti, anche all’Accademia della Canzone di Sanremo. Non si ferma neanche quando incontra Fiorello ed il suo Karaoke in piazza a Sassari, fa parte di diverse formazioni musicali; è bella e la sua voce ha grinta e dolcezza così conquista i grandi Hotel esibendosi come solista nei blasonati Hotel della catena Colony Capital in  Costa Smeralda.

Nel 2009 è voce solista al teatro Verdi di Terni al fianco di Michele Placido che recita nella rappresentazione di grande successo “Il maleficio della Farfalla”.

Un disco all’attivo “Amo sa Vida”, prodotto e distribuito da R.G. Music di Olbia.

Ora Portami via”, per consolidare una carriera.

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Il 25 agosto prende il via il consueto appuntamento con le Anteprime del “Cabudanne de sos poetas”, tra poesia, musica, improvvisazione poetica, presentazioni di libri, installazioni. Cinque gli incontri che si succederanno fino al 4 settembre tra Seneghe e Narbolia (25 agosto, 30 agosto, 31 agosto, 1° settembre e 4 settembre) in attesa della quindicesima edizione del festival di poesia più importante della Sardegna, tra i più apprezzati ed amati in Italia e all’estero che si terrà a Seneghe dal 5 all’8 settembre 2019.

Domenica 25 agosto, la località Perda Sonadora, sul monte di Seneghe, un luogo molto speciale per il paese e per l’associazione omonima che organizza il Cabudanne, ospiterà alle ore 18:00 “Imaginary Soundscape”, un concerto per computer, tromba e voci di e con Francesco Medda Arrogalla e Francesco Bachis, con la partecipazione de Su Cuntrattu Seneghesu. «Perda Sonadora è un luogo molto importante per Seneghe, una location magica al centro del Montiferru a cui abbiamo voluto dedicare un evento speciale, interconnesso con lo spazio e con la natura del territorio. È un luogo simbolico per il festival e per i seneghesi, ma allo stesso tempo è uno spazio naturale molto suggestivo con uno sguardo bellissimo e unico sul Sinis e sul Campidano», spiega Luca Manunza, presidente dell’associazione. Si parte quindi con il concerto poetico de su Cuntrattu di Vincenzo Uda attorno alla “grande pietra che suona”, tra le suggestive note battute dal vento, e a seguire la performance dell’ensemble che vede insieme tromba, electronics e le voci del coro a tenore de Su Cuntrattu Seneghesu formato da Giorgio Mancosu (Pesadoe), Guido Lotta (Mesa oghe e Contra), Neil Lotta (Mesa oghe), Piero Laconi (Contra) ed Enzo Lotta (Bassu).

Il 30 agosto nel “Campeggio Nurapolis” di Narbolia, si terrà alle 19.00 la presentazione del libro fotografico “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, di Giulio Piscitelli edito da Agenzia Contrasto. Dialoga con l’autore Luca Manunza: “Le migrazioni come la poesia non hanno e non vogliono frontiere e impedimenti”. Si parlerà quindi di migrazioni internazionali, Mediterraneo, viaggi frontiere, poesia, e verrà inaugurata la mostra visibile durante i giorni del Cabudanne de sos poetas negli spazi di Casa Addis a Seneghe. Con questo reportage il fotografo e reporter Giulio Piscitelli ha vinto la tredicesima edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, istituito dal GRIN (Gruppo Redattori Iconografici Nazionale).

Il 31 agosto per il terzo appuntamento delle Anteprime del Cabudanne ritorna a Seneghe la tradizionale “Sa Gara a Poesia”, alle 21.30. Protagonista sarà l’arte dell’improvvisazione poetica in una gara a tema. I poeti estemporanei Salvatore Ladu e Celestino Mureddu si sfideranno a suon di versi in limba, accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda.

Il 1° settembre ancora a Seneghe, a Casa Addis, anteprima speciale tra le più importanti che rappresenta il Cabudanne: l’incontro con la rivista di poesia S’Ischiglia, storica rivista di poesia e arte sarda, tra le più autorevoli dell’isola con quarant’anni di storia alle spalle, che ha chiuso alcuni anni fa per una serie di motivi. A parlarne, coordinati da Mario Cubeddu, anima del Cabudanne e tra i fondatori del festival e dell’associazione Perda Sonadora, saranno alcuni tra i protagonisti che hanno fatto parte della redazione come Gavino Mameli, e ancora Duilio Caocci, docente di Letteratura all’Università di Cagliari, Antonio Canalis, Luciana Onnis, presidente della Fondazione Faustino Onnis che collabora all’organizzazione dell’evento. Letture poetiche di Stefano Raccis. Un appuntamento che in qualche modo vuole ricordare non solo l’esperienza e gli anni importanti di questa autorevole rivista di poesia, una delle prime in Italia, prima e unica finora in Sardegna, ma anche porre uno sguardo verso il futuro, con il pensiero e l’idea di alcuni degli autori ospiti rivolti al desiderio di poterla far rinascere.

Il 4 settembre, alle 18.30, l’appuntamento con l’anteprima ufficiale che darà il via il giorno dopo alla quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas è a Prentza de Murone (Seneghe), sede del vecchio frantoio del paese, con “Poesie dagli Alberi”: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”, a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale, e Lidia Riviello di Rai Radio 3. Col progetto “Alberi Poeti”, Nino Iorfino innesta oggi voci poetiche fra gli alberi di giardini e festival. Le registrazioni scelte per l’installazione di Alberi-Poeti nel giardino di Sa Prentza con il suo verde frutteto, furono realizzate da Radio Alice il 30 giugno 1979 sulla spiaggia di Roma, dove, nell’ultima giornata del festival internazionale dei poeti di Castel Porziano, una delle manifestazioni più importanti a livello europeo, considerata come una sorta di “Woodstock della poesia”, si alternarono senza sosta i più noti poeti della Beat Generation: da Allen Ginsberg a William Burroughs, da Corso a Ferlinghetti. Intervennero anche poeti europei come il greco Stavros Tornes ed il russo Evgenij Aleksandrovič Evtušenko, insieme ai più locali Victor Cavallo, della Garbatella, e Dario Bellezza, di Trastevere. Da quella caotica e creativa Woodstock della poesia si potranno riascoltare per una sera i classici della Beat Generation attraverso speakers innestati negli alberi del giardino di Sa Prenza de Murone. Tirate fuori da una scatola quarant’anni dopo, quelle audiocassette restituiscono viva l’energia unica di quell’evento.

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La chiesetta campestre di Nostra Signora di Valverde, a pochi chilometri dalla città, offre il suggestivo scenario al concerto con cui, domani sera (domenica 25 agosto), il Seminario e il Festival Nuoro Jazz girano la boa della trentunesima edizione, in pieno svolgimento nel capoluogo barbaricino da martedì scorso fino a venerdì prossimo (30 agosto). Protagonisti tre volti noti della scena jazzistica sarda, il chitarrista Marcello Peghin, il trombettista Giovanni Sanna Passino ed il sassofonista e clarinettista Paolo Carta Mantiglia, con un repertorio che comprende brani della colonna sonora del film di Cesare Furesi “Chi salverà le rose” (con Carlo Delle Piane – scomparso oggi, all’età di 83 anni, n.d.r. – e Lando Buzzanca) da cui è nato il loro sodalizio tre anni fa. Musiche di cui è compositore Marcello Peghin, che sono valse una candidatura ai Globi d’Oro assegnati dalla stampa estera in Italia per la Miglior Musica da film nel 2017 ed il premio per la migliore colonna sonora originale al Santa Marinella Film Festival nel 2018. Oltre a una rilettura delle musiche originali scritte per “Chi salverà le rose”, il programma del concerto prevede alcuni brani tratti dal precedente lavoro discografico di Marcello Peghin e Giovanni Sanna Passino, “Oltre il confine”, dedicato alla letteratura degli scrittori americani “di confine“.

Con il concerto di domani sera (domenica 25), il Seminario Nuoro Jazz chiude la prima settimana della sua edizione numero trentuno e si affaccia alle giornate conclusive che culmineranno venerdì 30 con il concerto-saggio finale in programma nel centro storico di Posada, il borgo sulla costa nord-orientale. Giornate intense che si aprono lunedì (26 agosto) con una serie di importanti appuntamenti: mentre allo Spazio Giovani #1, in via Calamida, si completa il corso per fonici della sound engineer Marti Jane Robertson, alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, in via Mughina, comincia – per andare avanti fino a giovedì – la masterclass internazionale del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz). Lunedì – alle 11.00, all’Auditorium “Giovanni Lilliu” del Museo Etnografico – si tiene anche la masterclass sulla musica tradizionale: protagonisti il bandoneon, lo strumento simbolo del tango, e uno dei suoi più apprezzati interpreti, il marchigiano Daniele di Bonaventura, atteso poi in concerto in serata, alle 21.00, all’Ex Artiglieria insieme al percussionista Alfredo Laviano, sotto l’insegna del duo Transumanza.

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Continuano ad arrivare le pre-iscrizioni da parte degli equipaggi per partecipare al Rally Terra Sarda-Rally della Gallura in programma dal 4 al 6 ottobre, organizzato dalla Porto Cervo Racing.

Il modulo di pre-iscrizione, da inviare entro il 4 settembre, consente di usufruire delle importanti agevolazioni per gli iscritti al Rally. Un grande impegno da parte del Team (formato da piloti, copiloti e Udg) che sostiene lo sport, la promozione dei motori a 360 gradi e va incontro alle esigenze e richieste degli equipaggi. Oltre alla pre-iscrizione, la Porto Cervo Racing ha previsto agevolazioni sul soggiorno con la creazione del Villaggio Rally, struttura interamente dedicata ai concorrenti ed agli appassionati di motori, e sulle traversate marittime grazie alla rinnovata partnership con le compagnie di navigazione.

L’ottava edizione del “Terra Sarda”, valida come prova di Coppa Rally di Zona ACI Sport e Sardegna Rally Cup, prevede due giorni di gara (partenza da Tempio Pausania e arrivo ad Arzachena), nove prove speciali (su asfalto) e oltre 80 chilometri cronometrati in uno scenario suggestivo e in un territorio con una lunga tradizione sportiva.

I motori del Rally Terra Sarda e della Porto Cervo Racing sono accesi, viaggiano a pieno ritmo e su più fronti e, tra le numerose attività per la promozione della gara, in occasione del Festival Internazionale del Mirto, la Scuderia era presente a Olbia, al Teatro Michelucci, con uno stand interamente dedicato alla promozione del Rally e alla valorizzazione del territorio che ospiterà la gara.

Il modulo di pre-iscrizione e tutti i documenti inerenti la gara, sono disponibili nelle pagine Social della Scuderia oppure nel sito www.portocervoracing.it .

Il Rally Terra Sarda è inserito nel programma degli eventi organizzati dalla Porto Cervo Racing per i festeggiamenti dei primi vent’anni di attività del Team.

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Sarà il concerto di Enzo Favata e del suo Crossing Quartet a chiudere domenica 25 agosto, a Castelsardo, il 19° Musica sulle Bocche International Jazz Festival. L’esibizione del gruppo, reduce da una tournée di successo in Giappone, sarà preceduto dal concerto all’alba della pianista islandese Sunna Gunnlaugs, dalla presentazione del progetto Jain – Jazz and Interculturalism con trenta giovani musicisti provenienti da Sardegna, Serbia e Albania, e dal concerto del pianista finlandese Sid Hille con il F# Trio. Ma Musica sulle Bocche continuerà anche la settimana prossima con alcuni eventi collaterali nel segno del teatro e del confronto tra festival jazz europei.

Il concerto all’alba è uno dei momenti più attesi del festival Musica sulle Bocche. Quest’anno ad ospitare il tradizionale appuntamento sarà il prato sotto la Cattedrale di Castelsardo (Piazza Spalti Manganella), che si affaccia verso il mare da cui sorgerà il sole. A partire dalle 6.00 di domenica 25 agosto, protagonista dell’evento sarà la pianista islandese Sunna Gunnlaugs (ingresso libero). La sua musica si adatta perfettamente al contesto, esattamente come durante le composizioni. L’artista travolge infatti l’ascoltatore con il suo senso melodico, indugiando invece nei momenti di tranquillità: tensione e liberazione fanno parte della sua essenza. Il suono durante le sue esibizioni in solo tende talvolta ad immergersi negli standard del jazz americano e occasionalmente sul melodico pop ma, in qualsiasi forma si manifesti, sa intrecciarsi perfettamente nel tessuto musicale di Sunna, perché la musicista islandese ha appreso che la connessione diretta tra l’artista, lo strumento e il pubblico durante un assolo è diversa da ogni altra esperienza un musicista possa avere sul palco.

La mattinata proseguirà con la presentazione del progetto Jain – Jazz and Interculturalism che coinvolge trenta giovani musicisti provenienti da Serbia, Albania e Sardegna. Dopo la prima tappa in Serbia, nella città di Nis, in occasione del Nisville Festival dal 3 al 13 agosto, i giovani sono a Castelsardo dal 20 agosto in occasione del Festival e ci resteranno fino al 30 per delle giornate di prova e performance collettiva. Nella mattinata di sabato i ragazzi presenteranno il loro lavoro al pubblico a partire dalle 11.30, nella Sala XI presso il castello dei Doria. Al termine dell’esibizione Enzo Favata, dell’associazione Jana Project ed i responsabili delle associazioni Nisville Foundation e Syri Blu risponderanno alle domande dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa.

L’ultima serata di Musica sulle Bocche sarà all’insegna delle sorprese e delle contaminazioni musicali. Al tramonto a partire dalle 19 in Piazza della Misericordia spazio al pianista finlandese Sid Hille con il suo F# Trio, completato da Jori Huhtala al contrabbasso e Markus Ketola alla batteria. Il progetto ha inizio nel 2016, dove fa il suo esordio al leggendario Pori Jazz Festival. F# è essenzialmente un trio di pianoforte, ma con alcuni colpi di scena: Hille suona il Fender Rhodes invece del tradizionale pianoforte acustico, utilizzando una vasta gamma di effetti, suoni, espressioni e loop. Anche Huhtala modifica con l’elettronica il suono del suo basso acustico e Ketola manipola loop e campioni dei suoi live, creando così paesaggi sonori completi e spontanei. L’approccio un po’ anarchico nelle loro esibizioni ha suscitato molto interesse tra il pubblico e la critica. Durante il tour di successo F# hanno inciso lo scorso anno il loro primo album, “The wannsee punk”, completamente improvvisato.

A chiudere il programma dei concerti della diciannovesima edizione del festival Musica sulle Bocche sarà Enzo Favata, con il suo Crossing Quartet. Il musicista algherese (al sax soprano e clarinetto basso) salirà sul palco della Terrazza Sala XI, alle 21.30, accompagnato da Pasquale Mirra al vibrafono, Rosa Brunello al basso elettrico e UT Gandhi alla batteria. La band ha avuto un grande successo nella sua recente tournée in Giappone, dove è stata definita dalla stampa come capace di «una musica visionaria in cui il sapore selvatico del Mediterraneo si lega ai ritmi ipnotici dell’Etiopia e le atmosfere balinesi, dando vita ad una poesia dalla potenza sonora unica». Entrare in contatto con l’Enzo Favata Crossing Quartet significa immergersi in un caleidoscopio di suoni e stili musicali dalle molteplici forme. Un vortice, tra minimalismo, space rock, jazz contemporaneo, musica elettronica e world jazz, combinati dal suono originale del sax soprano, la forza stilistica di uno dei più grandi vibrafonisti europei come Pasquale Mirra ed il sapore rock del basso e batteria.

Un grande concerto che precederà l’ultimo appuntamento dalle 23.00, in Piazza del Novecentenario e con ingresso libero con il Jazz Club Night, jam e dj set per chiudere in musica la diciannovesima edizione del festival.

Chiuso il cartellone musicale, Musica sulle Bocche proporrà altri tre appuntamenti, a completamento di un programma ricco di eventi collaterali nel segno della multidisciplinarietà artistica. Lunedì 26 agosto, andrà in scena l’esito finale del laboratorio teatrale “Orizzonte Unico Confine”, tenuto nei giorni del festival da Vittoria Nicoli – Regia Peregrina, frutto del terzo anno di collaborazione tra Musica sulle Bocche e la compagnia Teatri Peregrini ed il suo Noborders Performance Art Festival di Santa Teresa Gallura. Appuntamento alle 18.00, con un evento che si inserisce all’interno del programma del progetto Jain – Jazz and Interculturalism.

Due incontri chiuderanno invece il progetto europeo Jain – Jazz and Interculturalism. Il primo, in programma martedì 27 agosto, alle 11.00, sarà incentrato sul tema “Audience Development – I festival jazz e il loro pubblico” e vedrà la partecipazione delle associazioni Jana Project, la serba Nisville Foundation e l’albanese Syri Blu.

Il secondo incontro, in programma giovedì 29 agosto e dal tema “Jazz e comunità multiculturali” sarà un dibattito aperto cui saranno chiamati ad intervenire amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni, operatori culturali, dell’informazione e della scuole, con l’obiettivo di confrontarsi sull’uso della cultura per diffondere tolleranza, diversità culturale e dialogo interculturale tra giovani di diverse comunità etniche. Appuntamento a partire dalle 18.00. Le sedi dei due incontri verranno comunicate nei prossimi giorni.

 

 

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A Porto Cervo scendono in campo i fenomeni della racchetta: quattro grandi campioni del tennis e i migliori giocatori del mondo di padel daranno spettacolo sui campi del Cervo tennis club. Questo pomeriggio è partita ufficialmente la quarta edizione del Porto Cervo star tennis classic, come sempre organizzata da Marriott Costa Smeralda che gestisce gli hotel Cervo, Cala di Volpe, Pitrizza e Romazzino per conto di Qatar Holding. L’evento è stato presentato oggi durante una conferenza stampa che si è svolta al Cala di Volpe e alla quale hanno partecipato Franco Mulas e Claudio Cadeddu, di Marriott Costa Smeralda, Luigi Carraro presidente della Federazione internazionale di padel, ed Alessandro Romano, di Padel Events.

Questa edizione del Tennis classic presenta una importante novità rispetto al passato: quest’anno giocheranno 8 atleti, 4 uomini e 4 donne, appartenenti a due sport simili, ma allo stesso tempo molto differenti: il tennis e il padel. La crescita esponenziale del padel in questi ultimi anni ha consentito a questo nuovo sport di consacrarsi a livello mondiale: in Costa Smeralda, le potenzialità del padel sono state intuite prima che diventasse un fenomeno planetario e il Cervo tennis club, presso l’Hotel Cervo, si è dotato del suo primo campo di padel già alcuni anni fa, per poter soddisfare la crescente richiesta dei tanti nuovi appassionati.

I quattro grandi del tennis sono nomi altisonanti, conosciuti anche al di fuori del mondo dello sport. Sergi Bruguera è stato numero 3 al mondo negli anni Novanta, nonché medaglia d’argento alle Olimpiadi del 1996. Ha vinto tutti i principali tornei di terra rossa del circuito Atp. Felix Mantilla è stato numero 10 al mondo e può vantare una vittoria davvero prestigiosa nel 2003, quando ha battuto Roger Federer nella finale degli Internazionali d’Italia, a Roma, dopo un tie break da cardiopalma. Oltre ai due spagnoli, a Porto Cervo scenderanno in campo due campionesse assolute del tennis: Dinara Safina, ex numero uno al mondo, vincitrice di tre tornei dello Slam e della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino 2008; Iva Majoli, croata, ha vinto il Roland Garros ed è stata numero 4 al mondo negli anni Novanta. Per quanto riguarda il padel, si esibiranno la numero uno e la numero due al mondo, rispettivamente Marta Marrero e Alejandra Salazar, mentre per gli uomini ci saranno l’argentino Agustin Tapia, considerato l’astro nascente di questo sport, e Fernando Belasteguin, ossia il miglior giocatore di padel da quasi 20 anni: semplicemente una leggenda.

L’inizio del Porto Cervo star tennis classic è fissato per questo pomeriggio al Cervo tennis club alle 18, con le esibizioni di doppio misto nel campo di padel. A seguire, intorno alle 19,30, ci sarà il doppio misto sui campi di tennis. Domani, mantenendo la stessa tabella oraria, i componenti del doppio misto di padel si invertiranno per dare nuova linfa alla sfida, e lo stesso accadrà nel campo da tennis. Inoltre, sono previste delle esibizioni di alcuni minuti con gli appassionati che intendono approfittare dell’occasione per fare alcuni scambi con le leggende del tennis e del padel. L’ingresso ai campi è gratuito.

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Primo test precampionato, questo pomeriggio, per il nuovo Carbonia di Andrea Marongiu (Eccellenza), sul campo del Villamassargia di Titti Podda (Promozione). E’ finita 6 a 2, con 7 goal maturati nel secondo tempo, dopo che i primi 45′ si erano conclusi sull’1 a 0, con un goal realizzato su calcio di rigore da Samuele Curreli. Il Carbonia, con tre settimane di preparazione nelle gambe, si è presentato con quasi tutti i nuovi acquisti in campo fin dall’inizio; il Villamassargia, ancora in costruzione sul mercato, ha affrontato l’impegno con soli cinque giorni di preparazione nelle gambe.

Entrambi gli allenatori hanno avuto modo di fare le prime verifiche del lavoro fin qui svolto, ma il test era sicuramente più importante per il Carbonia, a otto giorni dall’esordio in Coppa Italia, nell’andata degli ottavi di finale, in programma sul campo della San Marco Assemini ’80. Andrea Marongiu ha impiegato fin dall’inizio due giovani in prova, il 20enne attaccante gambiano Suku Kassama Sariang e l’esterno basso 18enne Gioele Zedda. Entrambi, quasi certamente, verranno tesserati la prossima settimana.

In avvio di secondo tempo, con il punteggio sull’1 a 0, i due tecnici hanno iniziato l’attesa girandola di sostituzioni ed il Carbonia ha realizzato subito altri due goal, il primo con Alessio Figos, sugli sviluppi di un ottimo spunto sulla destra di Gioele Zedda, il secondo con Luca Orgiana, appena entrato in campo. Di Daniele Contu, autore di una doppietta, e ancora di Luca Orgiana, gli altri tre goal del Carbonia. Per il Villamassargia ha realizzato una doppietta, sugli sviluppi di due calci rigore, entrambi respinti da Marco Rubbiani, il neo acquisto Pierluigi Achenza.

 

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Le operazioni di spegnimento dell”incendio sviluppatosi in località Gasparro-Spalmatore, nell’Isola di San Pietro, si sono concluse alle ore 15.10, le operazioni di bonifica con i mezzi a terra si sono protratte fino alle ore 16.55. Le fiamme sono partite dopo mezzogiorno, sono intervenuti tre elicotteri (due leggeri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Pula e Marganai ed uno pesante biturbina di stanza presso la base operativa di Fenosu-Oristano), volontari della Lavoc e dell’AssoSulcis di Sant’Antioco, del Corpo forestale della stazione di Sant’Antioco vigili del fuoco, Guardia costiera, Polizia municipale, carabinieri ed il sindaco, Salvatore Puggioni. L’imponente schieramento di uomini e mezzi ha consentito di scongiurare il pericolo per alcune case, prossime al fuoco. Le fiamme hanno distrutto due ettari di macchia mediterranea evoluta. L’incendio è partito poco oltre l’isola ecologica di zona, innescatosi presumibilmente da rifiuti abbandonati.

L’incendio ha percorso una superficie di circa 2 ettari coperta da macchia mediterranea evoluta.

Il filmato e le fotografie allegate sono di Simone Repetto.

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Le “lollas” – casette storiche – di un villaggio disabitato attorno a un nuraghe si trasformeranno per un weekend di fine agosto in padiglioni, palchi musicali, musei, sedi di laboratori interattivi e convegni. È l'”Expo della musica sarda”, ovvero “Is sonus de is perdas fittas” che animerà il micro centro attorno alla chiesa di San Simone a dieci chilometri da Escolca – nel sud Sardegna – dal pomeriggio di sabato 31 agosto alla sera di domenica primo settembre (l’ingresso giornaliero ha un costo di 5 euro). L’evento – organizzato dall’associazione culturale Iscandula, in collaborazione con la Pro loco di Escolca – è dedicato alla memoria di Antonello Trudu (cultore di musica sarda del paese). Un evento pionieristico nel suo genere che punta al dialogo tra realtà istituzionali come il Conservatorio e le tante scuole di launeddas attive da decenni. Un luogo di confronto tra poeti, suonatori itineranti (organetto, launeddas, benas, fisarmonica) ed il pubblico. Un percorso che si snoda tra mostre fotografiche, dibattiti di archeoastronomia, prove pratiche con gli strumenti tradizionali della musica sarda affiancati dai Maestri, concerti e infine – ogni sera – Bell’Arrosa, un ballo sardo collettivo sotto le stelle di fine estate nella prima e unica discoteca dedicata alle danze isolane. Il tutto arricchito dalla presenza del noto fotoreporter nazionale Uliano Lucas, da concerti e performance improvvisati nonché dai servizi del punto ristoro.
Il programma. In apertura, alle 17.00, di sabato 31 agosto i saluti del sindaco di Escolca, Eugenio Lai e del presidente della Pro loco, Aldo Piras. Il padrone di casa Dante Olianas, presidente dell’associazione Iscandula e direttore artistico, presenterà brevemente il programma e l’idea di partenza: la prima fiera della musica sarda, un luogo di scambio e di crescita per addetti ai lavori ma anche per i profani. Alle 17.30, il primo degli incontri del sabato che saranno coordinati dal giornalista Pier Sandro Pillonca, il tema è archeologia e archeoastronomia: interverrà Arnold Lebeuf (ex docente di Storia delle Religioni a Cracovia) con un contributo su Il pozzo di Santa Cristina, un osservatorio lunare; a seguire Mauro Peppino Zedda – archeoastronomo di Isili, autore di diverse pubblicazioni sulla civiltà nuragica – con Il significato astronomico dei nuraghi e L’allineamento del nuraghe del villaggio di Nuraxi al solstizio estivo. Alle 18.00, si discute di sviluppo con gli imprenditori locali, per una sessione di interventi dal titolo Idee e pratiche per lo sviluppo del territorio. Parleranno Viviana Sirigu, responsabile del panificio Kentos, Artemio Olianas, responsabile delle cantine Olianas di Gergei, Paolo Cortis, responsabile di Zafferano Cortis di Villanovafranca; in chiusura ancora Dante Olianas dialogherà su Le potenzialità turistico-culturali del villaggio di Nuraxi.
Domenica pomeriggio primo settembre si continua con gli appuntamenti moderati da Enzo Vacca noto Liboriu (artista e socio fondatore di Iscandula). Il via alle 17.00, con il convegno “La musica sarda nella scuola italiana”, interverranno Giorgio Sanna e Gianluca Floris, rispettivamente direttore e presidente del Conservatorio di Cagliari. Il primo illustrerà “Il ruolo istituzionale dei Conservatori nella valorizzazione della cultura del territorio”, il secondo scenderà nei dettagli con “L’esperienza della classe di Launeddas al Conservatorio di Cagliari”. In chiusura Paolo Zedda – ex consigliere regionale e primo firmatario della legge 22/2018 sulla disciplina della politica linguistica regionale – parlerà de “Una tutela della lingua sarda e delle arti proprie della Sardegna”. Dalla lingua sarda all’antropologia, alle 18.00, con “La Sardegna di Bentzon”, il più importante studioso della musica sarda. L’intervento di Ignazio Macchiarella, docente di Etnomusicologia dell’Università di Cagliari si concentrerà su: “Bentzon nella ricerca sulla musica sarda”, è quindi la volta di Uliano Lucas che analizzerà – da fotoreporter – “La Sardegna nelle foto di Bentzon dal ’55 al ’65”; a seguire la testimonianza di Christian Ejlers, compagno di viaggio di Andreas Bentzon con: “La Sardegna degli anni ’50 vista da due giovani intellettuali danesi”. Infine, “Un omaggio a Bentzon”, a cura di Paolo Frau, ex assessore della Cultura del comune di Cagliari.

Le attività. In alcune “lollas” del villaggio sarà visitabile la mostra fotografica Nimbus con gigantografie, sagome e i formati 50 x 50. Sono tutte riproduzioni degli scatti dell’antropologo danese Bentzon realizzate tra il 1955 e il 1965. Una lolla in particolare sarà dedicata al rapporto stretto tra il danese con il Maestro di Villaputzu che suonava ad Escolca per il carnevale, Antonio Lara: un viaggio attraverso foto e lettere. Alle 19.30 di sabato e domenica una guida d’eccezione: il fotoreporter di fama internazionale, Uliano Lucas.
In altre lollas ancora musica dal vivo con l’opportunità di interagire insieme ai Maestri-costruttori. Nei laboratori: launeddas (Franco Melis, Luciano Montisci, Peppe Cuga, Giancarlo Seu, Nino Mura ed Ignazio Olianas), sonallas ossia campane (Ignazio Floris, da Tonara), set di campanacci (Pitano Perra), tamborra-tamburo (Gavino Sedda, Gavoi), benas e altri oggetti sonori (Mondo Usai, Seneghe). Chiudono il cerchio con la voce che si fa strumento il gruppo tenore Su cuntrattu di Seneghe che si esibirà il 31 agosto, mentre i cantori Filippo Urru e Rossano Cardia (basciu e contra) accompagneranno i poeti Paolo Zedda e Severino Monni si potranno ascoltare il primo settembre.
Vibrazioni del passato: nella lolla numero 4 (dentro il nuraghe) si potranno osservare da vicino le repliche degli strumenti dei bronzetti nuragici. Non solo una semplice esposizione: si potrà sentire il loro suono, da confrontare con quello di altri strumenti del Mediterraneo. Il laboratorio è a cura di Pitano Perra (esperto costruttore di strumenti musicali di Maracalagonis).
Spazio alla sperimentazione musicale sotto la guida dei Maestri di launeddas arrivati dal Campidano, dal Sinis e dal Sarrabus sulla scia di corsi e scuole già avviate. Le lollas diventano così punti di contatto tra le scuole di musica di Gigi Arisci (Cagliari), Stefano Cara (Sinnai), Andrea Pisu e Giancarlo Seu di Villaputzu, Stefano Pinna (Cabras), Orlando Mascia (Maracalagonis, Capoterra e Villa San Pietro), Franco Melis (Tuili), Bruno Camedda (Musei, Maracalagonis, Santadi, Siliqua, Elmas e Ussana).
Musica e poesia saranno anche itineranti grazie al gruppo di artisti in movimento: il tenore Su cuntrattu de Seneghe, i poeti Severino Monni e Paolo Zedda insieme al cantante Alberto Zucca; alle launeddas Peppe Cuga, Franco Melis, Nino Mura, Paolo Olianas e Giancarlo Seu che suonerà anche la fisarmonica insieme a Marcello Caredda. All’organetto diatonico Luca Schirru.
La locandina dell’evento è stata realizzata da Massimo Congiu Carboni, suonatore di launeddas, architetto e grafico.