19 November, 2024
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I carabinieri della stazione di Mandas hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un esercizio commerciale del paese ed il suo dipendente per furto aggravato, danneggiamento e simulazione di reato. I due, nelle settimane scorse, avevano denunciato il furto di circa 4.000 € dalle quattro macchinette slot installate nel locale. Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno però dimostrato incongruenze con quanto dichiarato dai due e la ricostruzione effettuata ha permesso di determinare che gli artefici del furto erano gli stessi denuncianti, i quali avevano danneggiato e prelevato l’incasso senza destare alcun sospetto, simulando successivamente il furto ad opera di ignoti nell’esercizio commerciale.

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Sono quattro gli incendi che nella giornata odierna hanno richiesto l’intervento dei mezzi aerei del Corpo Forestale e. in un caso, di un Canadair.

Nelle campagne del comune di Cantoniera Manunta, in  località “Castelsardo”, sono intervenuti 2 elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Limbara e Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Castelsardo e di Sassari, coadiuvate da 5 squadre di Forestas, una squadra di volontari della Protezione civile ed una squadra dei vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 14.23. Il tipo di vegetazione bruciata è la macchia mediterranea.

Nelle campagne del comune di Serri sono intervenuti 3 elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Villasalto, Fenosu (Super Puma), Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Isili, coadiuvate da 2 squadre di Forestas ed una di volontari della Protezione civile. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.30. Il tipo di vegetazione bruciata è un’area boscata.

Nelle campagne di Usellus, in località “Funtana Ortu”, sono intervenuti 2 elicotteri leggeri provenienti dalla base del Corpo forestale di Fenosu e San Cosimo ed un Canadair dall’aeroporto di Alghero. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Villaurbana. Le operazioni di spegnimento, si sono concluse alle ore 17.15. Il tipo di vegetazione bruciata è pascolo nudo.

Nelle campagne di Ittiri, in località “Nuraghe Crabione”, infine, sono intervenuti due elicotteri provenienti dalla base del Corpo forestale di Anela e Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Ittiri e Thiesi, coadiuvato da 2 squadre di Forestas, 3 squadre di volontari della Protezione civile, 3 squadre di barracelli ed una squadra di vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.53. Il tipo di vegetazione bruciata è pascolo alberato e macchia sparsa.

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Per la prima volta, al Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani di Carbonia, un vero campo-scuola giurassico in cui i piccoli partecipanti potranno vestire i panni del paleontologo e sperimentare il lavoro di scavo in un ambiente desertico. Si svolgerà giovedì 22 agosto, alle ore 21.30, “Jurassic Camp. Il ritorno deidinosauri!”. L’evento è organizzato dalla società Sistema Museo, con la direzione scientifica di Daniel Zoboli, paleontologo e ricercatore dell’Università di Cagliari.

I bambini, organizzati in èquipe, dopo una breve fase teorica sul lavoro del paleontologo, si cimenteranno nell’attività di scavo, ricerca e documentazione di uno scheletro fossile di dinosauro, ricostruito in dimensioni reali. Al termine dell’attività, uniranno il frutto del loro lavoro per completare il “puzzle” preistorico. Non mancherà la foto di gruppo finale.

L’attività è rivolta alle famiglie, per rendere divertente e allo stesso tempo costruttiva anche la vacanza dei più piccoli e per conoscere insieme le tante ricchezze del Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani di  Carbonia.

La quota di iscrizione è 6 euro a bambino, l’accoglienza dei partecipanti inizierà dalle ore 21.00.

Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri di telefono 0781/1867304 – 345/8886058 o via mail all’indirizzo carbonia@sistemamuseo.it .

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Una pattuglia del Corpo forestale della stazione di Santadi ha recuperato due donne disperse, che si erano recate nei pressi della località denominata Barrancu Mannu, del comune di Santadi, per visitare il vicino sito archeologico (tomba dei giganti) e non riuscivano più a far rientro presso la loro autovettura in sosta.

Le due donne disperse sono state localizzate e soccorse dalla pattuglia del CFVA, nei pressi del sito archeologico intorno alle 14.30.

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Dal 19 al 21 agosto 2019 i palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI) di Cagliari, hanno condotto una delicata operazione di bonifica di una mina navale della Seconda Guerra Mondiale rinvenuta nelle acque antistanti Capo Sant’Elia.

L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI è stato richiesto dalla Prefettura di Cagliari, a seguito della segnalazione della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza circa il rinvenimento, da parte di un cittadino che svolgeva una battuta di pesca subacquea, di un grosso oggetto sferico la cui forma richiamava quella di un ordigno esplosivo.

Le operazioni subacquee, condotte nei giorni precedenti dai palombari del Comsubin hanno permesso di individuare, in un fondale di sabbia e posidonia, a 14 metri di profondità e a circa mezzo miglio dal promontorio roccioso di Capo Sant’Elia, una mina subacquea tedesca con una carica esplosiva di circa 300 Kg.

La distruzione della mina è avvenuta in una zona di sicurezza, individuata dalla locale Autorità Marittima, allo scopo di salvaguardare il sistema marino e la sicurezza alla navigazione.

Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo S.D.A.I. di Cagliari, tenente di vascello Gabriele Paparo, ha dichiarato: «Grazie alla segnalazione, abbiamo potuto neutralizzare l’ordigno esplosivo e ripristinare la sicurezza della zona di mare. I ritrovamenti di questo genere vanno denunciati immediatamente alla Capitaneria di Porto, o alla più vicina stazione dei Carabinieri, in quanto i manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi».

Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal decreto del ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.

Chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, non deve in alcun modo toccarli o manometterli, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alle autorità di polizia competenti.

Lo scorso anno i palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 22.803 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 16.826 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.

Con una storia di 170 anni alle spalle, i palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.

Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di Comsubin che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.

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A distanza di quasi una settimana dalla denuncia dei due cittadini di nazionalità rumena, operata giovedì scorso dai carabinieri della Stazione di San Bartolomeo nei pressi del supermercato sito nell’omonimo quartiere, i militari dello stesso Comando hanno intercettato, intorno alle 18.00 di ieri sera, un altro cittadino rumeno classe 1990 anch’egli pregiudicato e disoccupato, nei pressi di un noto un bar sito in via Roma che, fingendo gravi disabilità fisiche, esibiva un certificato regionale per disabili e contestualmente un modulo per donazioni destinate ai minori in condizioni di povertà, mostrando altresì un cartello apparentemente emesso da un’associazione internazionale che tutela i portatori di handicap, mendicando un’offerta in denaro a tutti i passanti. Intercettato dal personale operante unitamente ai militari della stazione di Stampace, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale e, riscontrata l’assenza delle disabilità nonché dell’associazione assistenziale anzidetta, è stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa. Continua il monitoraggio in materia da parte dei carabinieri, al fine di smascherare eventuali altri truffatori da strada.

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«Nessun taglio delle assunzioni al Consorzio di bonifica dell’Oristanese.» Lo chiarisce l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. «L’annullamento parziale del Piano di organizzazione variabile del Consorzio – precisa l’esponente della Giunta Solinas – deriva esclusivamente dalla necessità di garantire la corretta applicazione della legge regionale 6 del 2008, secondo cui per determinare i posti vacanti, che possono essere ricoperti tramite la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro degli operai stagionali, devono essere considerate le cessazioni di personale operaio intervenute dopo l’entrata in vigore della stessa legge».

«A tal fine – aggiunge l’assessore Gabriella Murgia – non può infatti essere computato il personale operaio trasferito dal Consorzio di bonifica dell’Oristanese all’Enas, in esecuzione della legge regionale 6 del 2008 e della legge regionale 19 del 2006, considerato che in questo caso non si è trattato di cessazione di rapporti di lavoro ma di trasferimento di rapporti di lavoro in esubero a un altro Ente, a seguito di un trasferimento di funzioni.»

«Certamente – sottolinea poi l’assessore dell’Agricoltura – laddove si paventasse la necessità di assumere altro personale per cause diverse (pensionamenti e miglioramento del servizio), il Consorzio potrà prevedere un adeguamento alla pianta organica e quindi nuove assunzioni, nel rispetto di pari opportunità, legalità e trasparenza.»
Quindi «non ci sarà nessun taglio ma, nell’osservanza delle linee di indirizzo indicate dal presidente Solinas, saranno garantite le stabilizzazioni dei precari aventi diritto. E per quanto riguarda più in generale l’assunzione del personale avventizio – conclude l’assessore Murgia – ho già convocato i Consorzi di bonifica della Sardegna per il 3 settembre prossimo».

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«Anche oggi abbiamo chiesto un incontro ai ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, ed entro questa settimana attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare un preaccordo in assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo.»

Lo hanno detto gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e dei Trasporti, Giorgio Todde, intervenendo sulla crisi al Porto canale di Cagliari.

«È una crisi che la nuova Giunta regionale, non avendo alcuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza, ha trovato al momento del suo insediamento e ha seguito con attenzione da subito, soprattutto per rilanciare il porto e tutelare i lavoratori – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Todde -. Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo.»

«Un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo», hanno concluso i due assessori della Giunta Solinas.

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«Fatti, non parole. Invece siamo alle solite: tante parole, rassicurazioni, promesse e fatti zero. L’assessore alla Sanità Nieddu oggi ci fa sapere che “i lavori del tavolo tecnico stanno proseguendo” e che confida che si possa ritornare alla normalità nei pagamenti in tempi brevissimi. Personalmente mi chiedo quale sia la concezione del tempo del nostro assessore, parrebbe non rendersi conto di quale sacrificio facciano i lavoratori, privati della dovuta remunerazione da quasi un anno; anche un solo giorno di attesa in più pesa come un macigno nella loro economia domestica e familiare e, intanto, continuano a svolgere il proprio lavoro con abnegazione e senso di responsabilità verso i pazienti. Assessore, visti i tempi, viene difficile continuare a credere che ci sia una volontà nel risolvere la vertenza Aias, dal momento che perfino gli interventi consiliari parrebbero cadere nel vuoto. Ho presentato due interpellanze in Consiglio regionale, la prima il 26 aprile, la seconda il 16 luglio, e ancora sono lì, in attesa di risposte. Non mi pare questo il modo di lavorare e di portare rispetto ai lavoratori e alle loro famiglie.»

Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, commenta così le ultime dichiarazioni dell’assessore della Sanità Mario Nieddu sulla vertenza Aias.

«La Giunta ed il presidente Solinas avrebbero dovuto, già da tempo e responsabilmente, provvedere a porre in essere tutte le misure previste dalla normativa vigente in materia anziché continuare a temporeggiare sino ad oggi – aggiunge Carla Cuccu –. L’assessore Nieddu ha dichiarato che sono emerse criticità che non consentono all’Ats di pagare direttamente i lavoratori Aias. Quindi, come intende superare questo ostacolo – conclude Carla Cuccu -? Oltre alle rassicurazioni, qual è la strada che intende percorrere per giungere ad una soluzione in tempi brevi?»

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Due elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base di Fenosu e San Cosimo stanno intervenendo su un incendio in agro del comune di Usellus, in località Funtana Ortu. Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Villaurbana. Poco fa è intervenuto un Canadair proveniente dall’aeroporto di Alghero.

Altri due elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base di Anela e Farcana stanno intervenendo su un incendio in agro del comune di Ittiri, in località Nuraghe Crabione. Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Ittiri.