19 November, 2024
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Ieri la vittoria sul Chievo all’esordio in Coppa Italia, oggi la firma di Luca Pellegrini, a 6 giorni dal debutto in campionato contro il Brescia di Massimo Cellino. Il Cagliari Calcio questa sera ha annunciato di avere acquisito dalla Juventus le prestazioni sportive del calciatore Luca Pellegrini che arriva in prestito sino al termine della stagione 2019-20.

«Un gradito ritorno nell’Isola: il giovane laterale sinistro indosserà nuovamente la maglia del Cagliari dopo la felice esperienza della stagione scorsa. Arrivato in Sardegna nella sessione invernale di mercato, nelle sue 12 apparizioni in rossoblù ha suscitato unanimi consensi: dinamismo, combattività, folate sulla fascia sinistra concluse spesso con precisi cross a beneficio degli attaccanti.»

Luca Pellegrini vanta due presenze con l’Under 21, ed ha partecipato ai Mondiali Under 20, giocando 6 partite.

La squadra di Rolando Maran ieri ha mostrato segnali di crescita incoraggianti in avvio di partita, quando ha realizzato due goal nei primi 17 minuti con Joao Pedro e Marko Rog. La partita è stata condizionata dall’espulsione del portiere Rafael, determinata da un tocco di mano fuori dall’area, al 39′ del primo tempo e sugli sviluppi dell’azione la squadra veneta ha dimezzato lo svantaggio con Manuel Pucciarelli. Il Cagliari, comunque, ha controllato il gioco anche in 10 uomini ed ha rischiato poco. La squadra proseguirà la preparazione nei prossimi giorni e Rolando Maran conta di avere la squadra in buona condizione per l’esordio in campionato con il Brescia.

Luca Pellegrini. Fonte: www.cagliaricalcio.com

 

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E’ stata l’ennesima giornata impegnativa per uomini e mezzi nello spegnimento degli incendi in Sardegna. Cinque gli incendi che hanno richiesto l’intervento dei mezzo aerei del Corpo forestale.

A Nuoro, in località “Cuile Dorbilileo”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Nuoro, coadiuvato da due squadre di Forestas ed una dei vigili del fuoco. Le operazioni di spegnimento, si sono concluse alle ore 12.15.

Nelle campagne di Abbasanta, in località “Losa”, nei pressi del nuraghe, sono intervenuti due elicotteri di cui uno pesante (Super Puma) provenienti dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Ghilarza, coadiuvata da 2 squadre di Forestas ed una dei barracelli di Abbasanta. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.20 circa.

Nelle campagne di Mamoiada, in località “Gianna Ferru”, è intervenuto un elicottero leggero provenienti dalla base del Corpo forestale di Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Nuoro. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 14.14.

Nelle campagne di Burgos, in località “Su Palone”, sono intervenuti tre elicotteri proveniente dalle basi del Corpo forestale di Anela, Farcana e Fenosu (Super Puma). Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bono ed il loro intervento è stato coadiuvato da 3 squadre di Forestas. Le operazioni di spegnimento sono in via di conclusione.

Nelle campagne di Torpè, in località “Villanova”, infine, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Lula ed il loro intervento è stato coadiuvato da 4 squadre di Forestas e da una squadra dei vigili del fuoco di Siniscola. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 18.40.

 

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La Libreria – Sala da tè “Storytelling” di Gonnesa ha organizzato un incontro con l’autore Vindice Lecis che venerdì 23 agosto, in piazza Asquer 9, presenterà il suo ultimo libro “Il visitatore”, edito da Nutrimenti, 461 pagine.

Si tratta di «un avvincente romanzo storico che è anche un affresco rigoroso e documentato della Sardegna in un’epoca di violenze e spionaggio, corruzione e inquisizione…»

Gennaio 1606. Una grande imbarcazione mercantile. La Santa Maria de Montenegro y Sant Paul, partita da Alitante e diretta a Genova e Livorno, fa naufragio dopo una terribile tempesta nella baia di Porto Conte, vicino ad Alghero. La nave trasporta quattordici passeggeri, la statua lignea di un Cristo crocefisso ancora imballata, un enorme carico di lana e quindici casse di preziosissime uova di bachi da seta. Inoltre il capitano, il catalano Paul Durant, nasconde ventimila ducati di contrabbando. Attorno alla cura del naufragio si scatena una guerra tra i consoli del mare locali e i curatori nominati dal viceré che arrivano ad Alghero dieci giorni dopo. Luglio 1607. Alamanda Carroz, marchesa di birra, muore a Cagliari. Si sospetta che il marito Cristoforo l’abbia fatta avvelenare per poi sposare solo tre mesi dopo, la figlia del viceré del Regno di Sardegna, Geronima de Catatayud. Una sospetta manovra per mettere le mani sul grande feudo sardo. Questi due interessanti episodi, insieme a numerosi altri, sono strettamente collegati: ciò che li unisce è il viceré di Sardegna Pedro Sanchez de Calatayud, conte del Real. Per investigare su questi eventi controversi e sulla dilagante corruzione che ormai ha raggiunto i vertici del regno, il re Filippo III di Spagna e il suo favorito, il duca di Lerma, inviano in Sardegna un canonico di Saragozza, Martin Carrillo. A partire dal dicembre del 1610, il visitatore si mette all’opera e svolge una serie di indagini che scoperchiano il malaffare, riuscendo infine, con non poche difficoltà e ostacoli, a istruire circa sessanta processi con l’obiettivo di rimuovere dai loro incarichi tutti i ministri del regno. L’accurata ricostruzione della società della Sardegna e del Mediterraneo del XVII secolo – con l’ausilio di documenti d’archivio anche inediti – fa da sfondo a un grande e appassionante romanzo storico, fitto di eventi in cui le figure storiche reali si mescolano a personaggi d’invenzione.

Daniela Aretino dialogherà con l’autore.

Vindice Lecis.

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Dopo il successo nei mondiali di deltaplano lo scorso luglio, il tricolore sventola anche sul podio del 16° Campionato del Mondo di volo in parapendio che si è concluso a Krushevo, in Macedonia.
Joachim Oberhauser, pilota di Termeno (Bolzano), 43 anni, esperto di macchine agricole nella vita, è il nuovo Campione del Mondo. Insieme a lui il team Italia vince per la prima volta identico titolo a squadre in condivisione con la Francia. Oltre che da Joachim Oberhauser, la nazionale azzurra comprendeva la milanese Silvia Buzzi Ferraris, Christian Biasi di Rovereto (Trento), Marco Busetta di Paternò (Catania), Alberto Vitale pilota ragusano trapiantato a Bologna ed Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano), in veste di Commissario Tecnico.
Il successo è scaturito al termine di dieci task, una al giorno, su percorsi dai 65 ai 130 chilometri. Giudici di gara i funzionari della FAI, Fédération Aéronautique Internationale.
Osso duro da battere per i 150 piloti iscritti in rappresentanza di 48 nazioni quelli francesi, campioni del mondo uscenti a squadre, individuale maschile e femminile. In pratica tutte le medaglie erano loro e non si sono smentiti neppure nei cieli macedoni prendendo all’inizio il comando della gara. Per gli azzurri sono stati dieci giorni di passione, su è giù per la graduatoria fino alla svolta nella settima giornata quando Joachim Oberhauser è riuscito a scalzare Honorin Hamard dal comando. Alla fine al francese andrà la medaglia di bronzo a pari merito con Vladimir Bacanin (Serbia) e dietro al russo Gleb Sukhotskiy, vice campione del mondo
Un altro momento importante per l’Italia quando Marco Busetta ha vinto la penultima prova portando al team i punti necessari per prendere il comando della classifica a squadre. La reazione dei francesi non si è fatta attendere, tanto che a giochi chiusi i transalpini raggiungeranno gli azzurri sul gradino numero uno del podio. Seguono Giappone e Svizzera.
Tra le quote rosa, impossibile battere Méryl Delferriere (Francia) che ha mantenuto il comando sulle 21 colleghe per tutto il campionato. Medaglia d’argento alla svizzera Yael Margrlisch; quella di bronzo ad Ellis (Australia).
Dopo questa impresa possiamo guardare all’Italia come la nazione più forte al mondo nel volo libero in parapendio e deltaplano, laddove per libero si intende il volo senza motore, sulle ali del vento e delle correnti d’aria ascensionali. Non si ricorda neppure un altro sport nel quale atleti azzurri abbiano vinto di più.

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Si è conclusa sabato 17 agosto, nella piazza di fronte alla sede del comune di La Maddalena, la prima settimana di sensibilizzazione al rispetto del mare in Italia, che ha avuto luogo a La Maddalena dal 12 al 17 agosto. L’evento, organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, in collaborazione con @ecoshaker (pseudonimo di Giada Lubomirski, attivista ambientale di fama internazionale), ha visto coinvolti circa 30 volontari provenienti da diverse parti del mondo (Italia, Australia, Polonia, Cina, per citarne alcuni), che sono stati ospitati al Centro di Educazione Ambientale (CEA) di Stagnali, nell’Isola di Caprera. Presso il CEA, i volontari e gli interessati all’evento, sono stati coinvolti in proiezioni, workshop, visite guidate e sono state organizzate due attività di pulizia delle spiagge, al fine di sensibilizzare i partecipanti alle problematiche che minacciano i nostri mari e, in particolare, a come queste siano legate all’utilizzo della plastica. Il progetto, infatti, ha il nome “Basta Con La Plastica…in mare” e ha visto la partecipazione di enti, associazioni ed esperti, che hanno coinvolto attivamente i volontari e gli interessati, per diffondere la consapevolezza di come questa problematica rappresenti una minaccia non solo per gli ecosistemi marini ma anche per la vita dell’uomo sulla terra.

Le spiagge interessate dalle attività di raccolta dei rifiuti sono state “Cala dello Strangolato e “Cala Testa di Polpo”, letteralmente invase dai volontari i quali, armati di guanti, reti e cappellini, hanno attirato l’attenzione dei tanti turisti che popolavano le spiagge nelle giornate più calde della stagione. L’obiettivo dell’iniziativa è stato proprio quello di aumentare la consapevolezza pubblica sull’impatto ambientale dell’utilizzo della plastica, in modo tale da generare quasi un risveglio di coscienze sulla popolazione ed evidenziare come questa problematica riguardi ciascun abitante del nostro pianeta, il cui contributo può giocare un ruolo chiave nella battaglia contro l’inquinamento dei mari e la minaccia degli ecosistemi marini.
Durante la settimana, non sono stati utilizzati oggetti in plastica monouso ma solo materiali biodegradabili e compostabili, per informare su come uno stile di vita più sostenibile sia possibile. Numerose sono le associazioni che hanno preso parte all’iniziativa, con workshop ed esposizioni sulle loro attività: Jane Goodall Institute Italia, SEA ME Sardinia, One Ocean Foundation, MEDSEA Foundation e Parley. Sono state inoltre esibite mostre di opere su tematiche ambientali di artisti quali Alejandro Duran, Janine Martel e la mostra fotografica “SOFFIA” di SEA ME Sardinia.
Per maggiori informazioni www.bastaconlaplastica.com .

Valentina Unali

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In seguito della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo nazionale per il maltempo verificatosi nei mesi di ottobre e novembre 2018, la Commissione europea ha istituito un fondo di solidarietà (Fsue) a favore dell’Italia da suddividere tra le Regioni in quote proporzionali alla percentuale del danno stimato: alla Sardegna, che ha subito danni per oltre 256 milioni di euro, è stato assegnato un contributo di 10 milioni 733mila euro.

«In questi primi mesi della legislatura siamo stati impegnati in alcuni incontri istituzionali coi Ministeri e col Dipartimento nazionale di Protezione civile per ottenere un ristoro riferito agli ingenti danni subiti in quelle giornate – ha sottolineato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. Abbiamo, comunque, il dovere di chiedere con maggiore insistenza al Governo nazionale i necessari stanziamenti per superare le situazioni emergenziali, iniziando a parlare di programmazione infrastrutturale e di mitigazione del rischio idrogeologico. Solo così potremmo salvaguardare i paesaggi della nostra Isola e consentire al nostro patrimonio ambientale di non essere più gravemente sfregiato, garantendo, nel contempo, la sicurezza e l’incolumità dei nostri concittadini.»

Le spese che rientrano nel contributo, già effettuate dopo l’evento o da effettuarsi entro diciotto mesi dalla data di erogazione del contributo, sono il ripristino della funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità e dell’istruzione; la realizzazione di misure provvisorie di alloggio e finanziamento dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità della popolazione colpita;  la messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione e misure di protezione del patrimonio culturale; la ripulitura delle zone danneggiate, comprese le zone naturali, in linea con approcci eco-compatibili e ripristino immediato delle zone naturali colpite al fine di evitare gli effetti immediati legati all’erosione del suolo. La proposta, all’esame del Parlamento europeo, dovrebbe essere approvata definitivamente nel mese di settembre.

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Per il terzo anno consecutivo, domenica 11 agosto San Giovanni Suergiu si è “accesa” con l’International Street Food. Alcune migliaia di visitatori hanno affollato i 21 stand, 4 sardi e 17 stranieri, in rappresentanza di ben 4 continenti (dal Sud America all’Africa subsahariana, dall’Europa Centrale all’Asia), che hanno proposto i loro cibi tradizionali, preparati con l’alimento principe della serata, il pane, simbolo di vita e di rinascita, sotto forma di pirizki, choripan, zapiekanka, katsu burger, pita, onigiri, empanadas.

Vi proponiamo l’intervista realizzata stamane con il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, che ha fatto il bilancio della manifestazione e ha parlato dei prossimi appuntamenti dell’Estate sangiovannese.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220140826098823/

                           

Con un concerto per pianoforte a quattro mani del duo composto da Marco Schiavo e Sergio Marchegiani, venerdì 23 agosto, nel museo Macc di Calasetta, cala il sipario su “Colori e note”, la mini rassegna che unisce musica e arti figurative organizzata dall’associazione Anton Stadler.

L’appuntamento è in programma alle 22.00, nella suggestiva terrazza del museo, dove il duo pianistico, acclamato in tutto il mondo da pubblico e critica, si esibirà in un concerto dal titolo “Dances”. Questo è anche il titolo del secondo cd della formazione, uscito alla fine dello scorso anno per la prestigiosa etichetta Decca e contenente le Danze Ungheresi e i Valzer op. 39 di Johannes Brahms.

Colori e note è realizzato dietro la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furìa, in collaborazione con la Fondazione Macc (Museo arte contemporanea Calasetta).

Prima e dopo il concerto il museo resterà visitabile per il pubblico che avrà così la possibilità di ammirare le splendide collezioni dedicate all’arte astratta qui custodite.

La manifestazione è inserita nel cartellone di “Aspettando il festival…”, che racchiude gli eventi organizzati in vista del XXI Festival internazionale di musica da camera in programma in autunno nel Teatro Electra di Iglesias.

 

 

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Sono diminuiti i livelli di torbidità nell’acqua grezza in arrivo dalla sorgente di San Salvatore che venerdì scorso avevano causato il fermo del potabilizzatore al servizio di Buggerru. I tecnici di Abbanoa erano immediatamente interventi per eseguire le attività necessarie al riavvio dell’impianto e alla ripresa dell’alimentazione del serbatoio che distribuisce l’acqua potabilizzata nelle rete idrica cittadina: il servizio era stato ripristinato nel pomeriggio della stessa giornata. I livelli di torbidità, cinque volte superiori alla norma, non consentivano un adeguato trattamento della risorsa grezza in arrivo dalla sorgente. Da stamattina, con la diminuzione del fenomeno di intorbidimento, il potabilizzatore ha ripreso a lavorare a pieno regime. L’acqua in uscita dall’impianto rispetta tutti i parametri di potabilità: nei prossimi giorni saranno effettuati i controlli anche nella rete idrica urbana per verificare il totale ricambio della risorsa distribuita

Sono in corso accertamenti anche sulle cause dell’aumento repentino della torbidità dell’acqua di San Salvatore: è probabile che nel sottosuolo, interessato in passato da un’intensa attività mineraria, si sia verificato uno smottamento i cui detriti sono finiti nella vena sotterranea che alimenta la sorgente causando l’intorbidimento temporaneo dell’acqua.

Qualsiasi anomalia può essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa, tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.