19 December, 2024
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Un fondoschiena sbattuto in faccia al pubblico in maniera ossessiva per oltre venti minuti, tra movenze di ogni genere, può sembrare sconvolgente anche per uno spettacolo di danza moderna. Ma in fondo non è ciò vediamo tutti i giorni in tv e non solo, senza farci nemmeno più caso?

La provocazione di Fabritia D’Intino all’Anfiteatro Centro Culturale di Sennori, mercoledì sera con Wannabe ha colpito nel segno. Nella seconda serata del “Festival della Danza d’autore – Corpi in movimento” organizzato da Danzeventi, il pluripremiato spettacolo della performer e del musicista Federico Scettri ha messo a nudo in maniera disarmante non tanto le parti basse della danzatrice, quanto la visione di un corpo femminile oggetto, animatore e decorativo di ogni tipo di intrattenimento disponibile sui canali mainstream.

Le scarpine da ballo hanno lasciato posto a scarponi modello carrarmato, mentre sul corpo solo un body aderentissimo mostrava il volto rabbioso di una tigre. Un volto felino che sembrava animarsi e ammiccare attraverso le movenze dei glutei. Quasi a rappresentare un simbolo di potere, di fama e successo, che molte donne si affannano a cercare senza accorgersi di restarne vittime, che alla fine vengono divorate.

La ricerca dei due artisti è partita dalla riflessione sul rapporto tra danza e musica nella cultura contemporanea. I frammenti del music live, ripresi dai palinsesti televisivi più conosciuti, hanno fatto da colonna sonora all’esibizione assieme al sound delle discoteche in cui troneggiano cubi e palchi da animazione della vita notturna. È lì che la musica è tanto totalizzante da ridurre al minimo le possibilità di dialogo, amplificando la necessità di spingere sull’espressione corporea, sempre più ritmica, monotona e ripetitiva delle imitazioni dell’atto sessuale.

Le vibrazioni ipnotiche del fondoschiena della performer hanno accompagnato lo spettacolo per quasi trenta minuti. Solo nel finale, la protagonista si è finalmente voltata per mostrare al pubblico il suo volto, espressione di un personaggio alla disperata ricerca di una identità individuale, nell’orizzonte appiattente degli stereotipi da male gaze: lo sguardo maschile.

L’obiettivo finale del progetto è rendere tutti partecipi di un viaggio di riconoscimento e liberazione, con una performance anche piuttosto impegnativa dal punto di vista fisico. Il lavoro, che dal 2018 è supportato dalla compagnia Chiasma di Salvo Lombardo, è vincitore del Premio In Generazione 2017 di Fondazione Fabbrica Europa e del Premio TU 35 Expanded 2017 di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci. Il prossimo appuntamento del festival sarà il 9 settembre al Teatro Verdi di Sassari con il “Bolero” di Luciana Savignano e Padova Danza.

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«Ben venga la realizzazione del nuovo ospedale a Cagliari, una realtà che non può essere emarginata, visto che la grande fetta dei pazienti si indirizzano verso i presidi sanitari del capoluogo. E’ necessario però una maggiore attenzione alle strutture esistenti con un ridisegno dell’offerta a servizio dell’area vasta.»

A rimarcare l’esigenza di una nuova geografia degli ospedali che gravitano attorno al capoluogo isolano è Edoardo Tocco,  presidente del Consiglio comunale, già vicepresidente della commissione Sanità del palazzo regionale di via Roma.

«Non possiamo certamente disconoscere che la prospettiva di nuovi investimenti nel settore della sanità incrociano la richiesta proveniente dai cittadini, che osservano alcuni degli impianti ormai al collasso. E’ per questo necessario che, oltre il progetto avveniristico dell’ospedale nel capoluogo del Sud Sardegna, si possa dare una prospettiva di miglioramento, di efficienza e di qualità dei servizi disponibili», aggiunge Edoardo Tocco, che avanza l’idea di un super poliambulatorio al San Giovanni di Dio: «Un presidio – spiega Edoardo Tocco – che attende la riorganizzazione delle prestazioni. Non può certo essere lasciato nel dimenticatoio. Il vecchio ospedale deve restare un punto di riferimento per i pazienti della città».

Edoardo Tocco auspica un rilancio che possa passare anche attraverso la salvaguardia delle specializzazioni presenti all’ospedale Marino «che rappresenta la connessione tra la città e i centri dell’area rivierasca, con punti di forza che si dispiegano dalla gestione delle emergenze, sino all’ortopedia e alla chirurgia d’urgenza». Da rivisitare anche il Santissima Trinità ed il Binaghi: «Due complessi cruciali per il panorama sanitario cagliaritano – conclude Edoardo Tocco -. Nella struttura di via Is Mirrionis sarebbero urgenti interventi per la messa in sicurezza dei reparti ormai al collasso, con il potenziamento di un pronto soccorso che possa divenire funzionale agli accessi dei pazienti e del servizio ambulanze. Il complesso che sovrasta Monte Urpinu consta di reparti e professionalità strategiche per alcune branche della sanità pubblica».

L’ospedale Binaghi di Cagliari.

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Mercoledì 4 settembre il comune di Nughedu ospiterà una conferenza sul turismo dal titolo “Luoghi noti e luoghi sconosciuti”. Il moderatore dell’evento, il giornalista Enrico Carta, stimolerà un interessante dibattito sul turismo a 360°, in cui i relatori discuteranno sullo stato dell’arte dei diversi tipi di turismo che la Sardegna offre, sulle eccellenze locali, sulle problematiche che impediscono un pieno sviluppo, sulle opportunità offerte dal turismo attivo e dal turismo culturale, sulle buone pratiche passate, presenti e future, allargando poi il discorso anche sul piano internazionale vista la presenza di numerosi ospiti stranieri.

Ne discuterà un parterre di ospiti di primissimo piano: il presidente della Giunta regionale Christian Solinas, il direttore commerciale dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia Lucio Murru, il presidente della Cooperativa Archeotur Massimo Muscas (Complesso di Santa Cristina), il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

La conferenza rappresenta l’evento principale del meeting internazionale “Europe Closer to us” che si terrà a Nughedu Santa Vittoria (OR) dal 4 al 6 settembre e che vedranno coinvolti numerosi comuni europei provenienti da Bulgaria, Portogallo, Romania, Spagna, Macedonia del Nord e Polonia. Il meeting è il quinto del progetto “Future of Europe -Reload”, finanziato dal programma europeo “Europa per i cittadini”. Il progetto mira a condividere buone pratiche tra le amministrazioni locali europee ma soprattutto a far nascere rapporti di collaborazione permanenti tra le amministrazioni, far scoprire il senso di cittadinanza europea ai cittadini dei comuni coinvolti e far capire l’importanza di far parte della UE.

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Si accende il dibattito e, inevitabilmente, si apre un nuovo fronte di scontro tra maggioranza ed opposizione in Consiglio regionale, sul presente ed il futuro della Sanità.

«Bandire nuovi concorsi, assumere personale medico e infermieristico, assumere operatori socio sanitari, dotare le strutture ospedaliere esistenti di macchinari all’avanguardia, di tecnologie al passo con i tempi. Questo è l’unico modo per razionalizzare la sanità sarda. A nulla serve invece continuare a costruire cattedrali nel deserto. Maxi strutture ospedaliere nate all’unico scopo di svuotare e impoverire le strutture già esistenti, ospedali di lunga tradizione, punti di riferimento regionali come il Brotzu, caratterizzati dalla presenza di professionisti d’eccellenza che garantiscono servizi di qualità nonostante siano stati abbandonati a se stessi. Alla Sardegna non servono colate di nuovo calcestruzzo per dare lavoro a chissà quale impresa di costruzione, occorre ragionare nell’ottica di un potenziamento delle risorse che già abbiamo e che oggi soffrono della grave mancanza di programmazione.»

La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu replica così alle ultime dichiarazioni del governatore Christian Solinas, c ha annunciato che nel progetto di riforma della sanità c’è in programma la costruzione di due nuovi ospedali.

«Se è reale l’intenzione della Giunta di restituire dignità ai presidi ospedalieri del territorio – precisa Carla Cuccu – è a questi che devono essere destinati i fondi regionali. Sono i piccoli presidi a dover essere preservati. Le falle del sistema sanitario aperte in questi mesi, con decine di reparti da Nord a Sud dell’Isola costretti a chiudere per carenza di personale, non si risolvono di certo con la posa di nuovi mattoni, con la costruzione di un nuovo polo sanitario nel capoluogo. Il Presidente Solinas ci deve spiegare il perché di questa scelta, che solleva numerosi dubbi sulle sue intenzioni di tutela della sanità pubblica.»

«Quali risorse verranno utilizzate? A quanto ammonterà l’eventuale spesa?» – chiede Carla Cuccu -. Il presidente Solinas parla di accorpamento, dimenticando che gli ospedali, in particolare l’Oncologico sono contenitori di sofferenza, in cui tantissimi operatori da anni si dedicano con abnegazione ai pazienti.»

«Se finora – conclude Carla  Cuccu – ho osservato e monitorato le azioni di questa Giunta per capire il tipo di Sanità che voleva attuare in Sardegna, da queste azioni deduco che il primo obiettivo è quello di continuare a non dare risposte e servizi ai sardi ma soddisfare gli appetiti interni. Per ora si sono viste solo soluzioni tampone e una politica in continuità con la precedente, che, accorpando i servizi, depotenzia le prestazioni e crea disservizi che portano alla chiusura dei reparti. Di fatto nessuna programmazione concreta su prevenzione e riequilibrio.»

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Lunedì 2 settembre, alle ore 11.00, presso l’Aula Consiliare del Municipio di Iglesias, si terrà un incontro sullo sviluppo industriale, infrastrutturale ed economico del Sulcis Iglesiente.

Nel corso dell’incontro, introdotto e moderato dal sindaco di Iglesias Mauro Usai, interverranno l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia, Sindaci e consiglieri regionali del territorio, rappresentanti del mondo economico, delle parti sociali e della società civile.

«E’ un segnale importante e positivo avere la presenza degli assessori dell’Industria e dei Lavori pubblici, che verranno a discutere del potenziamento delle infrastrutture fondamentali  per il rilancio economico e produttivo del territorio, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese – ha detto il sindaco di Iglesias Mauro Usai -. La nostra Amministrazione, da tempo, ha chiesto con apposita deliberazione del Consiglio Comunale l’acquisizione della ZIR, e parallelamente sta ripianificando le norme di attuazione del piano regolatore della stessa Zona Industriale. L’incontro del 2 settembre sarà un’importante occasione per portare all’attenzione dell’Amministrazione regionale le istanze del nostro territorio, che auspico vengano tradotte in misure economiche importanti nella prossima Finanziaria regionale e nel Piano delle opere pubbliche.»

«Ringrazio l’assessore Pili e l’assessore Frongia per la disponibilità – ha detto il consigliere regionale Michele Ennas -. Come nuovo governo regionale di centro-destra abbiamo detto fin da subito che la nostra azione politica era basata sull’ascolto dei territori e sul coinvolgimento delle amministrazioni locali. In particolare il Sulcis è un territorio con una lunga e importante storia industriale che cerca risposte, a partire da quelle sulle grandi vertenze industriali, stabilità occupazionale e nuovi percorsi per lo sviluppo del territorio. L’industria rappresenta una realtà economica importante del nostro territorio. Insieme ad essa, vogliamo lavorare per promuovere lo sviluppo dei settori del turismo, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura. Questo – ha concluso Michele Ennas – è il primo di una serie di incontri che promuoveremo nel territorio per continuare a confrontarci con le amministrazioni territoriali.»

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E’ in programma il prossimo 8 settembre, a Sant’Antioco, la seconda edizione de L’Isola del Tesoro, caccia al tesoro a squadre il cui obiettivo è superare tutte le prove e conquistare il bottino di 5mila euro in gift card.

L’appuntamento è fissato per sabato 7 settembre, dalle ore 21.00, per la presentazione del gioco e delle squadre, più una serie di 5 giochi da svolgere in massimo 60 minuti, e per domenica 8 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 19 .00per il gioco vero e proprio – 15 prove di prestanza fisica, cultura, strategia ed intuito – e dalle ore 21.00 per le premiazioni e lo spettacolo finale.

L’evento ludico-culturale, organizzato anche quest’anno dal centro commerciale naturale Sulki – welcome to Sant’Antioco, in collaborazione con il comune di Sant’Antioco, coinvolgerà partecipanti da tutta la Sardegna e non solo, in una due giorni di divertimento in cui sarà protagonista tutto il territorio.

«L’Amministrazione comunale ha appoggiato ancora una volta con entusiasmo la proposta di Sulki – Welcome to Sant’Antioco – spiega Roberta Serrenti, assessore comunale dello Sport, Turismo e Spettacolo – perché è perfettamente in linea con la stagione di eventi che ci ha permesso di raggiungere grandi numeri e molte soddisfazioni. Siamo davvero felici della collaborazione con Sulki, una rete in continua crescita che è diventata ormai parte operativa e imprescindibile di questa amministrazione.»

«Venire a Sant’Antioco nei giorni dell’Isola del Tesoro vuol dire vedere un paese in festa e scoprirne tutte le sue peculiarità – aggiunge il presidente di Sulki Gianni Esu -: attraverso le varie prove guideremo i giocatori alla scoperta del territorio mostrando loro i siti più importanti, i luoghi più rappresentativi e le location turistiche più suggestive di Sant’Antioco».

La macchina organizzativa dell’evento ha visto protagonisti anche i quattro giovanissimi volontari del Servizio Civile Nazionale selezionati per il progetto L’Isola del Tesoro, presso l’Ufficio Cultura e Turismo del comune di Sant’Antioco. I ragazzi hanno collaborato nella realizzazione degli spot promozionali e saranno impegnati durante le giornate dell’evento nell’organizzazione e realizzazione di materiale video e fotografico.

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Oltre cento musicisti per un happening itinerante nelle strade di Posada: si chiude così domani sera, venerdì 30, con l’immancabile saggio/concerto finale, la 31ª edizione del Seminario Nuoro Jazz, che quest’anno ha come “teatro” del suo atto conclusivo il caratteristico borgo della Baronia, sulla costa nord orientale sarda.

Protagonisti, a partire dalle 21.00, i centoventicinque iscritti, quest’anno, ai corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, e i docenti con cui hanno condiviso undici giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme: Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) ed Enrico Merlin (storia del jazz). Una collaudata e affiatata squadra che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli.

Guidato da una marching band, il saggio/concerto si svilupperà attraverso un itinerario che culminerà in piazza Eleonora d’Arborea, di fronte alla Casa delle Dame. Lungo il percorso sono dislocati tre palchi principali su cui si esibiranno i gruppi di musica d’insieme guidati dai docenti. Nutrita la presenza di fiatisti: questa edizione dei corsi nuoresi ha registrato infatti un alto numero di trombettisti, in virtù anche della masterclass tenuta da Tom Harrell. Insieme agli allievi e docenti dei Seminari nuoresi, a infoltire ulteriormente il cast e aggiungere colori alla tavolozza di suoni dell’evento di domani sera (venrdì 30) a Posada, anche i dodici giovani musicisti che sono stati impegnati, dal 16 agosto, in una residenza artistica, l’Intercultural Creation Session, che per il secondo anno consecutivo si è tenuta a Nuoro: un progetto realizzato col supporto della rete internazionale Medinea (il Mediterranean Network for Emerging Artists, di cui è membro l’Ente Musicale di Nuoro) e del programma Creative Europe dell’Unione Europea.

Prima del suo atto finale a Posada, il Seminario Jazz ha in agenda a Nuoro un altro appuntamento immancabile della giornata conclusiva di ogni edizione: l’assegnazione, a partire dalle 15.00 alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” in via Mughina, delle diverse borse di studio previste per i migliori allievi. Una consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari di Nuoro; un’altra permette invece di partecipare al premio internazionale “Massimo Urbani” di Camerino; c’è poi una borsa di studio che vale per frequentare i seminari di Siena Jazz dell’anno prossimo, e quella intitolata alla memoria di Billy Sechi, il batterista cagliaritano prematuramente scomparso nel 2005, che offre l’iscrizione al corso di batteria sempre a Siena Jazz; i docenti dovranno infine scegliere un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di suonare in varie rassegne e festival, compreso quello abbinato ai seminari nuoresi.
Ma la giornata di domani (venerdì 30) coincide anche con un significativo congedo dai Seminari Jazz nuoresi: quello, dopo trentuno edizioni, di Roberto Cipelli, protagonista fin dalle origini dell’iniziativa fondata nel 1989 dall’allora presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, la compianta Antonietta Chironi, insieme a Paolo Fresu, da cui ha poi raccolto il testimone di direttore artistico cinque anni fa; testimone che ora passa nelle mani di un musicista di primo piano della scena jazzistica sarda, il contrabbassista algherese Salvatore Maltana.

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L’associazione “Più Sardegna” lancia un appello all’unità di tutti gli allevatori, con un’assemblea generale convocata a Tramatza per sabato 31 agosto, alle ore 10,30, nella sala congressi Hotel Anfora c/o stazione di servizio della ESSO, con la partecipazione dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.
All’ordine del giorno ci sarà la condivisione della proposta di soluzione della vertenza.
Un contratto triennale garantito dalle parti politiche che preveda, demandando alla libera contrattazione delle parti tutte le restanti condizioni:
– la formazione del prezzo del litro di latte ovicaprino utilizzando come base di calcolo, il valore medio del costo di produzione, determinato da ISMEA in € 1,12 /litro iva esclusa, ed indicando quale parametro fisso, nella determinazione del suo costo di produzione, il valore della prestazione giornaliera dell’operatore della filiera del latte e dei suoi collaboratori familiari, stabilendolo nella misura minima di 0,60 €/ litro.

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Il folto calendario estivo dell’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno, si arricchisce ulteriormente questo fine settimana, con la presentazione al pubblico isolano di una nuovissima produzione che vede protagonista, per la prima volta in Sardegna, Wilfredo Morales, in arte “Willie de Cuba” con il progetto “Melodía y Corazón”.

Tre le date in programma: il 30 agosto 2019 alle ore 21.00 in Piazza Pichi ad Iglesias (in duo con Anabel Rodriguez, raffinata e splendida voce femminile da anni affermata a livello internazionale sia come compositrice che interprete) nell’ambito della manifestazione “Notteggiando”, shopping, musica, cultura, spettacolo e mercatini per le vie del Centro Storico, a cura del Centro Commerciale Naturale “Centro Città” con il contributo del comune di Iglesias. Si prosegue il 31 Agosto allo Star 1 di Arbatax a partire dalle ore 22.00, per concludere il tour il 1° settembre, sempre allo Star 1 di Arbatax, con inizio alle ore 21.00.

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«Le dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco di Alghero, Mario Bruno, sul tema della sanità sono fuorvianti e hanno il sapore strumentale di chi, sonoramente sconfitto alle precedenti elezioni amministrative della propria città, cerca visibilità ed una rinnovata verginità politica che nessun cittadino algherese è più disponibile a riconoscergli. Ciò che Bruno ha dichiarato, ovvero che Alghero resterà senza ospedale, è sintomatico della scarsa conoscenza dell’argomento e della volontà da parte dell’amministrazione regionale di approvare in tempi rapidi una nuova riforma della sanità inclusiva e rispettosa delle prerogative dei cittadini in ogni territorio. Non solo Alghero avrà, allo stesso modo del Sulcis Iglesiente e di altri territori della Sardegna, le sue strutture ospedaliere, ma esse saranno d’eccellenza e capaci di rispondere alle esigenze e ai bisogni di prossimità dei pazienti e degli operatori sanitari.»

Lo scrive, in una nota, Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.