20 November, 2024
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«Bisogna attivare subito una task force che quantifichi i danni degli incendi e creare un fondo dedicato per risarcire le aziende e i Comuni colpiti dai roghi, in particolare del Nuorese e dell’Ogliastra, creando una stretta collaborazione tra il Governo nazionale e regionale.»

Lo ha affermato Pierluigi Saiu, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Autonomia, primo firmatario della Mozione presentata dall’intero Gruppo della Lega, «sulla necessità di costituire apposita struttura organizzativa al fine di quantificare i danni provocati dagli incendi che hanno colpito la Sardegna e sull’opportunità di costituire un fondo per il ristoro dei danni causati alle aziende e ai comuni interessati».

«Bene hanno fatto la Giunta regionale e l’assessore della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, a deliberare di richiedere per la Sardegna lo stato di emergenza nazionale per gli incendi di luglio che hanno colpito soprattutto il Nuorese e l’Ogliastra», ha aggiunto Pierluigi Saiu, che insieme al capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha incontrato gli imprenditori agricoli di Dualchi e ha effettuato un sopralluogo per verificare di persona i gravi danni causati dall’incendio, che ha mandato in cenere circa 500 ettari di territorio.

«Gli allevatori e gli agricoltori colpiti dal fuoco e che hanno visto andare in cenere le proprie aziende e morire i propri animali, non possono più aspettare: hanno bisogno di risposte immediate», ha aggiunto Pierluigi Saiu. Per questo nella mozione presentata, i consiglieri della Lega impegnano il presidente della Regione e la Giunta regionale «a valutare l’opportunità di costituire apposita struttura organizzativa, comunque denominata ai sensi della l.r. 31/98, al fine di quantificare l’ammontare dei danni provocati dagli incendi che hanno devastato il territorio sardo nella stagione estiva in corso, e a disporre, con apposito disegno di legge, l’istituzione di un fondo dedicato al ristoro dei danni subiti dalle aziende colpite e ai comuni coinvolti affinché si attrezzino con ulteriori e adeguate dotazioni antincendio al fine di prevenire e contrastare tali fenomeni».

E per gli autori degli incendi Pierluigi Saiu ha ribadito: «Vanno individuati e messi in carcere. Devono pagare per aver messo in pericolo la vita di tante persone, devastato la nostra terra e creato enormi danni agli allevatori e agli agricoltori».

 

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Finanziamento di oltre un milione di euro a sostegno del comune di Siniscola per fronteggiare i danni causati dall’incendio di fine luglio in località Murtas Artas. Lo hanno annunciato gli assessori dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e della Programmazione, Giuseppe Fasolino, nella sede comunale di Siniscola, alla presenza del sindaco Gian Luigi Farris e dei consiglieri regionali Franco Mula e Pierluigi Saiu.
«Abbiamo lavorato definendo come prioritario l’intervento a sostegno della comunità di Siniscola. Lo stanziamento delle risorse servirà per ricreare le condizioni di sviluppo dell’area colpita dal rogo», ha detto l’assessore Giuseppe Fasolino. Il finanziamento regionale consentirà, infatti, di ripristinare le infrastrutture idrauliche danneggiate nella zona di Murtas Artas e per estendere il sistema di irrigazione fino al sito rurale di “S’Istrumpu”. All’incontro è seguito un sopralluogo al porto de La Caletta e nella frazione Sa Petra Ruja.
«Già da un recente sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Assessorato nel porto erano emerse una serie di carenze strutturali e infrastrutturali che ne limitano la fruibilità, a partire dalle opere di difesa. In particolare sarà necessario l’intervento di rifiorimento della mantellata del molo di sopraflutto.»
L’assessore Roberto Frongia si è quindi impegnato a dare una risposta concreta alle criticità relative al porto ed alla borgata di Sa Petra Ruja, che necessita di un piano di risanamento, comprendente, tra le altre cose, la pianificazione della rete delle acque bianche e delle infrastrutture a terra.
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Gian Luigi Farris: «La presenza, oggi, degli assessori Giuseppe Fasolino e Roberto Frongia testimonia l’attenzione della Giunta regionale per il nostro territorio. Siniscola ha bisogno di attenzione, la risposta alla richiesta di finanziamento per i danni causati dall’incendio ci consentirà di affrontare la situazione con più tranquillità, dando un aiuto concreto a chi ha subito danni».

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Sono 277 i comuni sardi che perdono abitanti. Su 377 soltanto 78 hanno registrato un incremento della popolazione, mentre 22 sono in pareggio tra natalità e mortalità. Sono i dati allarmanti di una Sardegna in cui lo spopolamento delle zone interne non concede tregua, illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale dal Gruppo dei Riformatori sardi che hanno presentato una Proposta di legge sulle “Azioni a favore delle zone interne e di contrasto dei processi di spopolamento”. Un testo di 14 articoli che ha l’obiettivo di contrastare un fenomeno “che rischia di snaturare l’identità della Sardegna, procurando danni irreversibili all’economia dell’Isola e al nostro tessuto sociale”.

«Abbiamo immaginato una serie di interventi, agendo sia sulla leva fiscale sia sui servizi, anche di tipo sanitario, con l’obiettivo di rendere più appetibile risiedere in un piccolo Comune delle zone interne», ha affermato Michele Cossa, capogruppo dei Riformatori, il quale ha ringraziato per l’importante contributo dato alla stesura del testo i colleghi del partito dei Riformatori sardi Franco Meloni e Sergio Pisano. Tra gli interventi più importanti l’incremento delle risorse del Fondo unico per gli enti locali di 20 milioni da destinare ai Comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, che abbiano registrato un decremento demografico nell’ultimo decennio in misura superiore al 3 per cento, utilizzare l’addizionale Irpef pagata dai cittadini residenti nei Comuni sotto i 5mila abitanti per finanziare una serie di attività economiche e per il recupero del patrimonio immobiliare dei piccoli centri. Non solo. La proposta di legge prevede anche un incentivo per i pensionati che decidono di trasferirsi in Sardegna da altre regioni con la restituzione del 70 per cento dell’Irpef versato a patto che trasferiscano la residenza, per almeno 9 mesi l’anno, in un Comune con meno di 5mila abitanti situato a non meno di 20 chilometri dalla costa e che acquistino o affittino un appartamento con contratto almeno di tre anni. Tra gli altri interventi: la riduzione del 90 per cento dell’Irap per le imprese con sede operativa e con almeno 5 dipendenti in un Comune sotto i 5mila abitanti, ma anche la predisposizione di un piano per i servizi sanitari per le aree rurali e montane, interventi in materia di istruzione e formazione, di recupero e riqualificazione dei centri storici di sostegno agli operatori di trasporto privati e di promozione di alberghi diffusi.

Il testo sarà poi assegnato all’esame delle Commissioni competenti per poi arrivare in Consiglio regionale. Il consigliere e coordinatore regionale dei Riformatori, Aldo Salaris, ha fatto un appello ai colleghi di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale affinché abbiano un approccio propositivo verso questo testo che ha l’obiettivo di aiutare i piccoli Comuni e combattere lo spopolamento. All’incontro erano presenti, anche le sindache di Birori, Silvia Cadeddu, e di Elini, Rosalba Deiana, due paesi che hanno poco più di 500 residenti.

 

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Un’altra giornata molto impegnativa sul fronte degli incendi in Sardegna. Sono stati 5 incendi che hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale:

A Sindia, in località “Funtana Ziu Andria”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla pattuglia del Corpo forestale della Stazione di Macomer coadiuvata dal gruppo degli elitrasportati ha richiesto la presenza di 2 squadre di Forestas provenienti da Macomer e Borore, la squadra dei barracelli e dei vigili del fuoco. L’incendio ha bruciato circa  ettari di stoppie e macchia bassa. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13.00 circa.

A Narcao, in località “Is Caddeus”, sono intervenuti 3 elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Marganai, Pula, Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Carbonia coadiuvata dalla pattuglia forestale di Santadi e da 3 squadre di volontari, 2 squadre di Forestas. L’incendio ha bruciato circa 4 ettari di combustibile misto, tra cui stoppie e macchia bassa. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.45.

A Calangianus  località “Pascaredda”, sono intervenuti 2 elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Limbara e Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Calangianus coadiuvata da 2 squadre di Forestas e 1 squadra di volontari di protezione civile. L’incendio ha bruciato circa poche centinaia di metri di macchi alta misto sughereta in un’area di particolare pregio forestale. Le operazioni di spegnimento si sono concluse poco prima delle 14.00.

Ad Orune, in località “Badu ‘e sole”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Farcana. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Nuoro. Grazie al tempestivo intervento l’incendio ha bruciato meno di un ettaro di combustibile misto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 19.00

A Narcao, in località “Riu Barisonis”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base elicotteri del Corpo forestale di Fenosu e Pula. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Carbonia coadiuvata da 1 squadra di Forestas e 1 squadra di volontari di Narcao. L’incendio ha bruciato circa 1 ettaro di combustibile misto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.20.

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Il 5 settembre 2019, a Seneghe, prende il via la XV edizione del Cabudanne de sos poetas.

Oltre sessanta gli ospiti in arrivo: Ida Travi, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Rachel Falchi, Franc Ducros, Serge Pey, Valerio Magrelli, Claudio Pozzani, Nanni Falconi, Anna Cristina Serra, Azzurra d’Agostino, Pinar Selek, Lea Nocera, Antonia Arslan, Siobhan Nash-Marshall, Chiara Mulas, Michael Raji, Antonella Puddu Gaviano, Giangavino Costeri, Gisele Pierra, Nicola Melis, Giovanni Salis, Manuela Ennas, il Teatro delle Albe, Alessandro Renda, Marcello Anselmo e Pietro Marcello di Rai Radio3 Zazà, Nicola Muscas, Marco Menon, Raimondo Cubeddu, Marco Santagata, Sebastiano Pilosu, Davide Melis, Machina Amniotica, Andrea Melis, Raul Moretti, il musicista italo-algerino (tuareg) Faris Amine, Antonio Cubadda e Marcello Marras, Fabio Pillonca, Pier Sandro Pillonca, Tonino Oppes, Bachisio Bandinu, Andrea Tramonte, Carlo Gianbarrese, Giulio Piscitelli, Paola Atzeni, Antonio Bove, i rapper Joz, Ale Zin ed Alessio Mura (Balentia) e tanti altri.

Gli itinerari poetici come dei viaggi nella letteratura e nelle storie altre, raccontate in versi, rappresentano un cardine dell’esperienza letteraria stessa, che ha costruito una ricca tradizione nella poesia come nella narrativa. Viaggiare serve a conoscere, a conoscersi, a liberarsi da vecchi pregiudizi, a mettersi in discussione. Attraverso il viaggio ritroviamo il più profondo senso di appartenenza all’umanità. In che modo e in quali mondi ci può far viaggiare la poesia? In quali ambiti di racconto viaggio e poesia si incontrano? “Viaggi. Itinerari di versi” è il tema centrale della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas, il festival di poesia, letteratura e arte curata dall’Associazione Perda Sonadora che vedrà dal 5 all’8 settembre quattro giorni di incontri con la poesia sarda, italiana e internazionale, laboratori, mostre, teatro, concerti, attività culturali e laboratoriali, e un programma molto nutrito con oltre sessanta ospiti tra gli scorci più antichi e affascinanti di Seneghe, gioiello in basalto del Montiferru. Prentza de Murone, Campo della Quercia, Putzu Arru, Piazza dei balli, Bar Su Recreu, Casa Addis e Domo de sa poesia, i luoghi centrali del paese deputati all’incontro, allo scambio e all’ascolto, ospiteranno anche quest’anno i momenti più intensi con i versi letti da alcuni dei poeti contemporanei tra i più amati, ma anche artisti, attori, musicisti, registi, studiosi e intellettuali provenienti dalla Sardegna, dall’Italia, dalla Francia, dalla Turchia, Armenia, USA, Algeria, che porteranno le proprie opere e testimonianze al pubblico del festival e alla comunità seneghese nell’incantevole borgo, tra poesia, musica, arte, mostra fotografica, cinema, installazioni, colori, sapori, tradizioni e occasioni di degustazione con i migliori prodotti tipici locali.

Tra le novità il ritorno del Teatro delle Albe di Ravenna, sodalizio con il festival dei poeti inaugurato dodici anni fa attraverso la collaborazione con Roberto Magnani, stavolta con l’attore e regista Alessandro Renda che oltre alla conduzione insieme a Giuseppina Pintus e Mariano Mastinu dell’esito de “La non-scuola del Teatro delle Albe” in apertura del festival (giovedì 5, alle 18.00, al Campo della Quercia), il laboratorio con i giovanissimi interpreti seneghesi, porterà in scena venerdì 6 settembre, alle 21.30, il monologo scritto da Marco Martinelli “Rumore di acque” con le musiche di Guy Klucevsek.

In attesa della quindicesima edizione del Cabudanne de sos poetas come di consueto partono gli appuntamenti con le anteprime: il 25 agosto a Seneghe, nella località Perda Sonadora alle 18.00 “Imaginary Soundscape”, concerto per computer, tromba e voci di e con Francesco Medda Arrogalla e Francesco Bachis. Con la partecipazione de su Contrattu Seneghesu. Il 30 agosto al Campeggio Nurapolis di Narbolia, si terrà alle 19.00 la presentazione del libro “Harraga. In viaggio bruciando le frontiere”, di Giulio Piscitelli (le cui foto saranno esposte a Casa Addis). Dialoga con l’autore Luca Manunza. Il 31 agosto a Seneghe, alle 21.30, protagonista sarà l’arte dell’improvvisazione poetica in una gara a tema. I poeti estemporanei Salvatore Ladu e Celestino Mureddu si sfideranno a suon di versi in una gara poetica, accompagnati da Su Cuntrattu de Vincenzo Uda.  Il 1° settembre ancora a Seneghe, Casa Addis, presentazione della rivista di poesia S’Ischiglia, con Mario Cubeddu, Gavino Mameli, Duilio Caocci, Antonio Canalis, Luciana Onnis. Letture di Stefano Raccis, in collaborazione con la Fondazione Faustino Onnis. Il 4 settembre, alle 18.30, l’appuntamento con l’anteprima ufficiale che darà il via il giorno a dopo al festival dei poeti è ancora a Prentza de Murone (Seneghe), con “Poesie dagli Alberi: installazione audio sul “Festival dei poeti di Castel Porziano del 1979”, a cura di Nino Iorfino, sperimentatore multimediale, e Lidia Riviello di Rai Radio 3. Col progetto “Alberi Poeti”, Nino Iorfino innesta voci poetiche fra gli alberi di giardini e festival. Le registrazioni scelte per l’installazione di Alberi-Poeti nel giardino di Sa Prentza, furono realizzate da Radio Alice il 30 giugno 1979 sulla spiaggia di Roma, dove, nell’ultima giornata del festival internazionale dei poeti di Castel Porziano si alternarono senza sosta i più noti poeti della Beat Generation.

 

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Si scrive Nora e si legge festival Jazz. Ma non solo: dal 13 agosto al 7 settembre, a Pula, si allunga la stagione degli spettacoli estivi con quattro eventi fuori festival. Quattro spettacoli e tre diverse – e suggestive – ambientazioni a fare da cornice. La rassegna è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le attività Culturali e di Spettacolo, insieme alla Fondazione di Sardegna, il Comune di Pula, la Regione Sardegna e il Mibac, Turing Club Italiano Sardegna e Sardinia Ferries.

Il programma prevede il 13 agosto, alle ore 22.00, in Piazza del Popolo “Claudia Aru e le sue Tzias”. Il 14 agosto, sempre in Piazza del Popolo, alle ore 22.00, si esibiranno Guillermo Espinosa, in arte “ElGuille”, ed i suoi musicisti: dalla Cumbia alla Timba.

Il 24 agosto, alle ore 21.00, alla Torre di Cala D’Ostia, Black Lands, Silvia Belfiore ed Andrea Morelli e, infine, il 7 settembre, alle 21.00, a Sa Caliscedda, Punta Santa Vittoria, l’ultimo appuntamento con Francesca Corrias e Filippo Mundula.

“Claudia Aru e le sue Tzias”, 13 agosto, alle ore 22.00, Piazza del Popolo. In Sardegna, come in altre parti del mondo, esiste una realtà che è il micro mondo di persone e “personaggi” che si muovono, rumoreggiano e brulicano come le formiche, dentro le piccole comunità: i paesi, “la bidda”.

L’artista Claudia Aru porta in scena – insieme ai suoi musicisti – in maniera ironica e allegra le vite e le vicende dei singoli e della collettività. Lo spettacolo, tra musica e teatro, vuole puntare la luce su un modo di vivere che è stato il minimo comune denominatore – sotto il segno del quale – sono cresciute intere generazioni, e tutt’ora in alcune zona della Sardegna resiste come realtà viva e consolidata.

«Esistono regole non scritte che animano la vita “de sa bidda e de su bixinau” – ha detto Claudia Aru – tra le comunità della Sardegna. E poi, una sorta di figura mitologica, che si muove raramente da sola e più facilmente in gruppo: le “Tzias”, ovvero tutte quelle donne che, passata una certa età, diventano “zie” ed entrano nella vita di tutti, a volte con garbo, altre a gamba tesa e con acidità. Ma sempre con un affetto di fondo che segna il passaggio tra il vivere dentro una famiglia allargata, e un mondo che si fa sempre più globale ma, purtroppo, tristemente individualista. Sulla base di queste riflessioni e dei miei viaggi, ho pensato di mettere in scena uno spettacolo itinerante fatto di “canzoni, chiacchiere e discorsi”, in grado di coinvolgere il pubblico e di riportare la gente dentro i centri storici “de sa bidda”. L’idea, infatti, è quella di ritornare nei “bixinaus”, senza palchi o sovrastrutture.»

Il pubblico avrà modo di ripercorrere i preparativi minuziosi de “Sa processioni”, le operazioni che stanno dietro “Sa meixina de s’ogu” o “Su fogu de Sant’Antoni”, la paura di Momoti, l’arte de su “frastimmu” in salsa sarda. E, infine, ma non da ultimo, il pettegolezzo che regna nei paesi e che, come dice Claudia Aru, «è anch’esso un modo per sentirsi comunità e prendersi cura l’uno dell’altro: una bellezza che si sta perdendo e che vogliamo recuperare».

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«Il Tribunale di Nuoro ha bocciato il blocco delle ingiunzioni fiscali, strumento di recupero del credito legittimamente utilizzato da Abbanoa nei casi estremi di clienti plurimorosi da anni. A richiedere il blocco dell’attività, volta a far pagare il servizio idrico anche a chi ne ha beneficiato per lunghissimi periodi di tempo senza corrispondere alcunché, era stata nel 2018 l’associazione Adiconsum.»

Ne ha dato notizia in una nota, la direzione di Abbanoa.

«Il Giudice della Sezione Civile non ha ravvisato alcun motivo d’urgenza per inibire Abbanoa in un’attività che rappresenta l’estrema azione di recupero del credito – aggiunge la nota -. Azione utilizzata per fronteggiare un fenomeno che si è, purtroppo, radicato in Sardegna con una morosità sistematica (spesso anche accampando diritti e pretendendo risarcimenti) che non ha niente a che vedere con la morosità incolpevole legata realmente a situazioni di necessità. In questi ultimi casi Abbanoa applica tutti gli strumenti per venire incontro a chi ne ha realmente bisogno: bonus idrico, tariffe agevolate per famiglie a basso reddito e piani di dilazione che arrivano sino a 60 rate coprendo un arco temporale di 5 anni.»

«Altro paio di maniche nei confronti di chi sistematicamente non vuole, pur avendone i mezzi, pagare il servizio: le ingiunzioni fiscali vengono applicati nei casi estremi e dopo un’attenta verifica. Sono già numerosi i pronunciamenti in cui i Tribunali hanno confermato la piena legittimità dell’utilizzo di questo strumento di recupero coattivo del credito. Abbanoa è stata autorizzata dal ministero dell’Economia e Finanze al pari di altri Gestori dei servizi idrici: la legittimità di questa autorizzazione è stata riconosciuta in primo luogo dal Tribunale amministrativo regionale che già nell’aprile del 2016 aveva bocciato una richiesta, da parte di un’associazione dei consumatori, di sospensiva dell’autorizzazione all’emissione delle ingiunzioni fiscali. Lo scorso marzo i giudici di Cagliari, in composizione collegiale, si sono espressi su un caso relativo a un cliente del capoluogo, titolare di diverse utenze, che aveva un debito di oltre 16mila euro. Già in primo grado, in composizione monocratica il Tribunale aveva rigettato l’opposizione al pignoramento del conto corrente. A ottobre anche il Tribunale di Sassari – conclude Abbanoa -, sempre in composizione collegiale, aveva respinto un reclamo (dopo la bocciatura del ricorso in primo grado) di un cliente plurimoroso di Alghero con oltre 3mila euro di insoluti.»

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Il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile della Regione Sardegna ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse valido dalle ore 12.00 di domani, sabato 10 agosto, fino alle ore 18.00 di lunedì 12 agosto. Sulla Sardegna sono previste alte temperature che potranno raggiungere punte di 40 gradi.

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Partenza da Ollolai, arrivo ad Olbia. Una linea di continuità tra costa e interno della Sardegna, all’insegna della qualità e delle eccellenze nel campo dell’artigianato, dell’enogastronomia, della cultura e delle tradizioni. La vocazione di Mirtò, il festival internazionale del Mirto, arrivato alla sua quinta edizione, resta immutata ma si evolve, in un percorso che valorizza i prodotti della tradizione sarda. Questa mattina ad Olbia, davanti alla Ruota panoramica “La Maestosa”, è stata presentata l’anteprima di Mirtò, che anche quest’anno prenderà il via da Ollolai. Appuntamento per domani, sabato 10 agosto, nel centro della Barbagia, con un programma ricco di eventi sul tema “l’Isola della longevità”.

Dalle 10.00 alle 18.00, escursioni guidate nel parco di San Basilio, con servizio navetta. Alle 11.00 inaugurazione e apertura degli stand. Alle 15.00 visita al planetario astronomico con lezione sulle costellazioni. Dalle 18.00, esibizione dei gruppi folk di Ollolai e Samugheo, insieme ai Tenores Monte Gonare Sarule. Dalle 19.00, degustazioni enogastronomiche con le ricette dei Centenari, in collaborazione con il Consorzio del Pecorino romano Dop, il Consorzio dell’Agnello di Sardegna Igp e la Pro Loco di Ollolai. Alle 22.00, chiuderà la giornata l’attesissimo concerto di Piero Marras.

Dal 17 agosto Mirtò si sposterà tra Porto Rotondo ed Olbia, anche se il centro nevralgico del progetto di questa quinta edizione sarà il teatro Michelucci, all’esordio nella sua nuova veste di Expò dell’artigianato di qualità ed incubatore di eventi culturali. Una prima assoluta fortemente voluta dall’associazione Mirtò e dal Comune di Olbia

«Siamo entusiasti che Mirtò abbia scelto Olbia e il teatro Michelucci per i suoi eventi – ha sottolineato Sabrina Serra, assessore della Cultura del Comune di Olbia -. Il Michelucci riaprirà alla città dopo i lavori di riqualificazione del progetto Iti. Anche la cultura avrà uno spazio molto importante.»

L’anteprima di Mirtò ha scelto ancora una volta Ollolai come punto di partenza. «Con Mirtò siamo diventati dei compagni di viaggio – ha spiegato Efisio Arbau, sindaco di Ollolai -. Abbiamo iniziato l’anno scorso con un evento che comprendeva la finale del reality show olandese che si era svolto nel nostro paese, poi si è confermato questo connubio che crea una simbiosi tra mare e montagna. Con noi ci sono anche il Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp e del Pecorino romano Dop. Un percorso di medio e lungo termine che prevede aggregazioni e idee condivise sul modello di Mirtò, che come capo di gabinetto dell’assessorato all’Agricoltura posso dire si sposi con il programma del governo regionale e la programmazione comunitaria».

«La sinergia con Ollolai nel segno di Mirtò è un grande traguardo, per presentarci ai turisti con ciò che rappresenta l’eccellenza dei nostri territori – ha detto Marco Balata, assessore del Turismo del comune di Olbia –. Stiamo lavorando per creare un turismo alternativo al mare, facendo scoprire i sapori e le tradizioni di un territorio in cui tornare anche dopo l’estate.»

Fiore all’occhiello di questa edizione la partnership con Grimaldi Lines. «I visitatori, presentando un biglietto della Grimaldi, avranno uno sconto del 10% sui menù delle degustazioni, più una degustazione gratuita di mirto – sottolinea Elena Bilardi di Grimaldi Lines -. Ai visitatori del festival, invece, Mirtò regalerà un voucher che darà diritto a uno sconto del 15% sul prezzo del biglietto per le prenotazioni effettuate dal 19 agosto al 30 settembre su tutte le partenze disponibili della Grimaldi. Il biglietto di Mirtò, in sostanza, sarà accompagnato da un codice sconto valido sulle navi della compagnia di navigazione per tutte le rotte da e per la Sardegna». «Mirtò è importante per la ricaduta economica positiva che trasmette a tutto il territorio – ha confermato Pasquale Ambrosio, presidente di Confcommercio Gallura -. Quando cinque anni fa Mirtò ci propose il suo progetto ne fummo entusiasti, ora la qualità si è alzata moltissimo e la scommessa per Olbia si è rivelata vincente».

«Siamo orgogliosi di presentare qui il progetto di destagionalizzazione dell’agnello sardo – ha spiegato Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela dell’Agnello di Sardegna Igp -. Olbia è il luogo ideale per promuovere il nostro messaggio: che l’agnello sardo è un prodotto che si può consumare anche d’estate.»

Durante gli eventi di Mirtò a Olbia sarà presente anche il Consorzio dei mitilicoltori di Olbia, che racconterà, in una sorta di percorso etnografico, la storia della cozza di Olbia, accompagnandolo a menù degustazione.

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«Con spirito costruttivo e nell’interesse della Sardegna in questi mesi abbiamo cominciato un’intensa interlocuzione con Anas. Non bisogna aspettare che succeda l’incidente, ovvero il fallimento di una impresa, e non si può pensare che diminuiscano gli incidenti stradali se le nostre principali arterie sono disseminate di cantieri, per giunta bloccati. L’emergenza strade non può e non deve più essere un problema secondario. La sicurezza delle persone e lo sviluppo economico di una regione sono strettamente legati alla capacità di garantire vie di comunicazione efficienti e moderne.»

 Lo ha detto l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, incontrando nel municipio di Berchidda i sindaci (o delegati) dei Comuni su cui insistono i lotti incriminati della Sassari-Olbia, Berchidda, Tula, Oschiri, Monti, Ardara, Ozieri, Florinas.

“Non possiamo immaginare un futuro che prescinda dalla necessità di colmare il gap infrastrutturale, vero dramma della Sardegna. Per queste ragioni proseguiremo nella strada del commissariamento», ha aggiunto l’assessore dei Lavori pubblici.

I sindaci, alla presenza dell’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietrino Fois e del vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni Antonio Satta, hanno chiesto all’assessore di non essere lasciati soli.

«La Sassari-Olbia è il futuro del Nord Sardegna e delle nostre Comunità, così drammaticamente interessate dal fenomeno dello spopolamento -hanno detto -. Oggi abbiamo costituito un fronte istituzionale compatto per lo sblocco dei lavori. La presenza dell’assessore e del vicepresidente del Consiglio regionale, che hanno raggiunto i nostri territori per toccare con mano le criticità, testimoniano la volontà di portare avanti una battaglia per il futuro della Sardegna. La nomina di un commissario straordinario – hanno concluso – è l’unica via percorribile per sbloccare i cantieri: chiediamo con forza un intervento in quel senso per cercare di semplificare con poteri straordinari queste lungaggini.»
Rispetto ad Anas l’assessore ha ribadito la volontà di essere collaborativamente al fianco di Anas attraverso il commissariamento.

«Credo sia arrivato il momento che Anas restituisca alla Sardegna qualcosa in termini di efficienza ed efficacia. È per questo che ho chiesto l’apertura di cantieri h24, oltre al potenziamento della struttura presente nell’Isola, che deve essere autonoma, slegata da Roma, perché la Sardegna ha bisogno di essere trattata diversamente rispetto alle altre regioni d’Italia.»

All’incontro è seguito il sopralluogo sulla Sassari-Olbia.