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Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna, presieduto da Antonello Arru, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019.
L’andamento del 1° semestre 2019 si conferma nel segno della continuità, con diversi segnali positivi sia sul fronte strutturale sia su quello commerciale e costituisce una solida base di partenza per contribuire in modo proattivo al nuovo piano industriale di gruppo – spiega ilDirettore Generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese -. Sul lato del credito, registriamo con soddisfazione la crescita dell’1,3% dei finanziamenti in bonis a clientela, con una buona diversificazione nella composizione per settori di attività economica; le variazioni di crescita più significative riguardano i mutui casa (+22%) ed il credito al consumo, quest’ultimo veicolato tramite la Società prodotto del Gruppo.
Il profilo del rischio continua a migliorare: positiva evoluzione dell’andamento dei deteriorati, con uno stock netto di 548 milioni, in riduzione da inizio anno del 5,4%; l’indice di copertura sale al 48,9%, di cui le sole sofferenze salgono dal 54,4% al 58,2%, accompagnato dal più basso flusso di nuovi ingressi degli ultimi anni, con un default ratio sceso, a fine semestre, allo 0,75%.
Il rapporto sofferenze nette/finanziamenti netti scende al 4% e quello UTP/finanziamenti netti al 3,3%, mentre il dato cumulato NPL netti/finanziamenti netti scende al 7,5%.
Dopo il buon esito dell’operazione di cessione di oltre 900 milioni lordi di sofferenze del 2018, prosegue il processo di derisking con l’ampliamento del perimetro relativo al piano strategico di Gruppo di cessione NPE, finalizzato ad una maggiore riduzione degli stock in essere; se da un lato questo processo può comportare maggiori rettifiche, dall’altro mira a migliorare il profilo del rischio rafforzando in via strutturale e sostenibile il bilancio del Banco.
Queste evidenze trovano attestazione anche nel Texas ratio, sceso ad un livello di eccellenza del 73,4%, e negli indicatori di solidità patrimoniale, con un CET1 e un Total Capital ratio superiori al 32%; di grande rilevanza è l’inserimento del Banco, con il massimo punteggio, nella classifica di “Altro consumo – Banca sicura 2019” tra le prime sei banche italiane per solidità patrimoniale. La forte patrimonializzazione, unita all’elevata posizione di liquidità, garantiscono inoltre ampi spazi di crescita per l’erogazione del credito e per lo sviluppo di nuove attività.
Sul fronte della raccolta complessiva, siamo particolarmente soddisfatti della fiducia che ci continuano a riservare i nostri clienti, con una crescita del 4,3% nella diretta, che supera i 9 miliardi (al netto dei pronti contro termine), e del 3,9% in quella indiretta, che raggiunge i 4,9 miliardi, nelle sue diverse componenti di gestito (2,9 miliardi), polizze assicurative (752 milioni) e amministrata (1,3 miliardi).
Per quanto riguarda il risultato economico, il Banco, dopo aver spesato rettifiche su crediti per 31,6 milioni ed aver svalutato integralmente il contributo di 3,2 milioni al Fondo Interbancario Tutela Depositi per l’intervento a sostegno di Banca Carige, registra un utile netto di 18,5 milioni (20,2 milioni quello consolidato).
Il risultato conferma, nonostante l’ancora difficile contesto, la resilienza dei ricavi della gestione caratteristica, grazie a un brillante andamento commerciale con crescite a due cifre in diversi prodotti e una performance ancora maggiore nelle polizze assicurative; di tutta efficacia il contenimento dei costi della gestione (-6,2%); in buona crescita l’acquisizione di nuovi clienti.
In questo ambito, sono di ampia soddisfazione la crescita (+1,4% su basi omogenee) del margine d’interesse e la conferma del trend di crescita delle commissioni (+2,8%).
Il Banco di Sardegna – conclude Giuseppe Cuccurese – vuole inoltre confermare il suo ruolo di riferimento nell’Isola in termini di responsabilità culturale e sociale.