19 November, 2024
Home2019Agosto (Page 53)

[bing_translator]

«La nostra azienda, l’Aou di Sassari così come la conosciamo oggi, è nata nel 2016 con la funzione di Hub ma che è tale soltanto di nome e grazie alle professionalità dei tanti operatori che lavorano al suo interno». Così, questa mattina, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Nicolò Orrù, ha iniziato il suo intervento davanti alla sesta commissione Sanità del Consiglio regionale. Al settimo piano dell’ospedale civile, nella sala riunioni affollata dai direttori delle strutture complesse e semplici dell’azienda di viale San Pietro, si è svolto l’incontro convocato dal presidente dell’organismo consiliare regionale Domenico Gallus. Accanto a lui, il vicepresidente della sesta commissione Daniele Cocco ed il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Con il direttore generale erano presenti il direttore sanitario Bruno Contu e il direttore amministrativo Chiara Seazzu. In apertura, il sindaco di Sassari Nanni Campus, ha portato i saluti di buon lavoro.

«Per poter esercitare appieno il ruolo di Hub – ha detto ancora – ed essere polo universitario di attrazione questa Aou deve essere adeguatamente finanziata, dal punto di vista delle strutture, delle tecnologie e del personale.»

Il direttore generale Orrù ha subito proposto una fotografia dell’azienda ospedaliera con 866 posti letto destinati a diventare 770 con la riforma della rete ospedaliera, e che al 31 dicembre scorso ha fatto registrare 34.081 ricoveri, con valori della produzione in aumento, una spesa farmaceutica costante, e non in aumento, quindi i bilanci 2017 e 2018 in sostanziale pareggio.

«Prima di poter procedere con la riduzione dei posti letto – ha proseguito – così come previsto dal piano di riordino della rete ospedaliera, è necessario che i presidi ospedalieri di primo livello operino in sinergia con l’Hub per il rientro dei pazienti. stabilizzati, afferenti al territorio di competenza, fino alla dimissione. I presidi ospedalieri, inoltre, si devono far carico delle patologie a medio-bassa complessità clinica medica e chirurgica. La rete territoriale – ha detto Nicolò Orrù – si deve fare carico dei pazienti in dimissione che a oggi continuano spesso a stazionare nei reparti per acuti, creando inappropriatezza, inefficienza economica e rischioso sovraffollamento».

A titolo di esempio, il direttore generale ha ricordato che l’Aou ha iniziato a fatturare all’Ats Sardegna le «degenze inutili, questo in attesa che i pazienti in dimissione – i quali aspettano anche 90 giorni – possano essere ricoverati in strutture adeguate come le Rsa».

Dal punto di vista dei risultati, Nicolò Orrù ha ricordato che «dal piano nazionale esiti 2018 risulta che abbiamo una situazione di appropriatezza e di garanzia di efficacia delle prestazioni – ha detto – e l’unico elemento rosso sono le colicistectomie una situazione data dal fatto che qui vengono svolti gli interventi complicati e non quelli programmati. Non più rossa ma arancione è segnalata, invece, la questione relativa ai primi parti cesarei perché siamo riusciti a ridurre l’inappropriatezza dal 40 al 30 per cento».

Per il direttore generale è vitale il potenziamento del personale, con l’azienda che dispone di un piano triennale del fabbisogno che ne prevede oltre tremila e una dotazione organica di circa 2500. «Sarebbero necessari quindi 600 unità in più nell’arco di un triennio – ha proseguito – perché questo consentirebbe di accreditare anche le strutture».

Intanto una boccata di ossigeno è arrivata a luglio, con il finanziamento da parte della Regione di 3 milioni di euro per l’assunzione del personale che ha permesso il prosieguo delle attività. Resta ancora, per Orrù, la necessità di superare il vincolo del 7 per cento sulle assunzioni destinate al personale amministrativo.

Il direttore generale quindi ha parlato delle risorse finanziarie a disposizione. Tra queste i 93 milioni di euro per il nuovo materno infantile che, dopo l’abbattimento, avrà necessità di circa 8 mesi per le procedure del Via. Ancora, a disposizione 85 milioni per il secondo ampliamento dell’ospedale per il quale si sta predisponendo la gara per l’individuazione dei progettisti.Si aggiungono i 10 milioni per l’adeguamento antincendio, i 4 milioni di finanziamento Uniss per la nuova Rianimazione, Neurologia ed Ematologia, lavori al momento fermi per fallimento delle imprese. E ancora, 3 milioni per le sale parto del Materno infantile.

Nicolò Orrù ha poi ricordato i 15 milioni che la direzione generale, in attesa che si possano avviare i lavori per il nuovo ospedale, ha destinato alle ristrutturazioni dell’esistente e al fabbisogno delle tecnologie.

Non ha dimenticato di ricordare gli sforzi fatti per la sigla dell’Addendum, per la riorganizzazione e il potenziamento delle attività di acquisizioni beni e servizi, per l’indizione delle procedure di affidamento in urgenza nel rispetto del nuovo codice dei contratti pubblici e per l’avvio del progetto aziendale Debiti Incagliati per i contratti che risultavano «formalmente non in regola». Un’operazione quest’ultima che ha consentito di adottare 82 provvedimenti, di liquidare 16 milioni di euro e di risparmiare 2,1 milioni di euro.

Si sono quindi susseguiti numerosi interventi, dal presidente dell’ordine dei medici della provincia di Sassari Nicola Addis al presidente di Facoltà Andrea Montella, dal professor Alberto Porcu direttore della clinica Chirurgica a Franco Bandiera direttore della Medicina, da Andrea Tirotto che ha parlato della situazione degli infermieri ad altri medici e professori che hanno rappresentato le loro esigenze e la situazione delle loro strutture (professor Salvatore Dessole, dottor Mario Pala, dottor Franco Cudoni, dottor Luigi Cugia, professor Sechi, dottoressa Patrizia Tilocca, dottor Gildo Motroni, dottor Stefano Profili, dottoressa Maria Cossu, dottoressa Monica Derosas, dottoressa Alma Posadinu, professoressa Angela Spanu, professor Roberto Antonucci, professor Angelo Scuteri, dottoressa Elisabetta Pitzorno, dottor Luigi Podda e dottor Giorgio Olzai). Breve intervento anche della portavoce del movimento Donne in lotta per la sanità Luana Farina che si è concentrata sulla Smac.

A conclusione della riunione è seguita la visita dei commissari regionali nei reparti di Pronto soccorso, Ematologia e day hospital oncologico.

[bing_translator]

«Ancora una volta, grazie a un impegno corale, siamo riusciti ad attivare sinergie in grado di dare risposte alle emergenze.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, esprime soddisfazione per la scongiurata chiusura dell’Unità di Medicina Interna dell’ospedale Delogu di Ghilarza. «La carenza di medici sta mettendo a dura prova i nostri presidi su tutto il territorio. In questo caso specifico il quadro si è complicato a causa di alcune assenze per malattia. Una situazione che, al momento, non consentirà di garantire la continuità al servizio di pronto soccorso, ma che non ci ha fatto desistere dal mettere in campo ogni strumento a disposizione, tra cui un piano delle emergenze per il reclutamento di personale attraverso contratti libero professionali. Oggi, evitando la chiusura temporanea del reparto di Medicina Interna, riusciamo a dare una risposta positiva ai cittadini e continueremo a cercare soluzioni per anticipare la riapertura del pronto soccorso. Il mio ringraziamento va a chi si è impegnato in prima persona per la soluzione di questa emergenza, al presidente della commissione Sanità, l’on. Domenico Gallus, al direttore dell’AOU Sassari, Nicola Orrù, al commissario del Brotzu, Paolo Cannas, e ai direttori delle strutture complesse da cui arriveranno i rinforzi al presidio di Ghilarza, al direttore dell’Assl di Oristano, Mariano Meloni, e ai direttori degli ospedali San Martino e Delogu, Sergio Pili e Serafino Ponti, nonché a tutti i medici che presteranno servizio per garantire la copertura dei turni».

Un segnale importante non solo per Ghilarza, ma per tutti i comuni del Guilicier e del Barigadu. «Le criticità che stiamo affrontando in ambito sanitario sono profonde. Scontiamo i problemi di una pesante eredità – precisa l’assessore della Sanità – ma l’attenzione per il territorio resta alta. Dopo aver scongiurato l’interruzione delle attività dei reparti di Ortopedia e Ginecologia dell’ospedale di Lanusei e della Neurochirurgia, a Nuoro, rispondiamo ancora una volta con lavoro e impegno per garantire i diritti dei cittadini sardi. Oggi interveniamo per tamponare le emergenze, ma siamo già al lavoro per portare quelle risposte strutturali che consentano di non dover rivivere più situazioni come quelle che la sanità sarda sta attraversando oggi».

[bing_translator]

Terzo e ultimo atto per il Sarroch Music Expo, la rassegna organizzata a Sarroch dalla cooperativa Vox Day con il patrocinio dell’amministrazione comunale del paese a una trentina di chilometri da Cagliari. Il trittico di appuntamenti all’insegna della musica di qualità, che il mese scorso ha proposto il duo Don Leone e i Morcheeba, si completa domani sera (martedì 6) con una delle rivelazioni di questo 2019 nel circuito della musica indipendente, gli I Hate My Village, in concerto alle 21.30 nella bella cornice del parco di Villa Siotto.
Il gruppo è nato dall’incontro fra musicisti di grande esperienza, già nelle file di formazioni di primo piano nella scena rock nazionale: il batterista Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) e il chitarrista Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion e molti altri), accomunati dalla passione per la musica africana e dall’esigenza di dare voce alla loro ricerca del “groove perfetto”, a cui si sono uniti Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
Una “super band”, insomma, che ha debuttato su disco lo scorso 18 gennaio con l’album “I Hate My Village” per La Tempesta International, seguito dal primo singolo, “Tony Hawk of Ghana“: brani caratterizzati da un sound fresco e senza confini, che unisce sonorità afrobeat a forti richiami alla psichedelia e al progressive, intrecciandoli e rigenerandoli nelle vene del rock e dell’elettronica, creando un mix che ha entusiasmato pubblico e critica. A dimostrarlo, le ben cinque ristampe dell’album, tutte esaurite in brevissimo tempo, e una nuova edizione in cd/digitale, lo scorso maggio, arricchita da quattro nuove tracce (uscite anche singolarmente con il titolo “I Hate My Bonus Track“); e, in parallelo col successo discografico, la serie di “tutto esaurito” che ha costellato la prima parte del tour che ha portato gli “I Hate My Village” a suonare nei club di tutta Italia, a conferma della forte attesa riservata alla band.

[bing_translator]

Il pilota Ennio Donato ha chiuso al primo posto nella classe E1 Italia oltre 3000 e al terzo nel gruppo E1 Italia la “XXXIX Coppa Sila” valida come prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud. Per la Scuderia Porto Cervo Racing sarà un’altra settimana ricca di impegni: mercoledì 7 agosto, ad Arzachena, verrà inaugurata la nuova sede dell’associazione e nel weekend il Team sarà in Abruzzo con Ennio Donato allo start della “57ª Cronoscalata Svolte di Popoli” (Pescara).

Vittoria di classe E1 Italia oltre 3000, terzo di gruppo E1 Italia e dodicesimo posto assoluto per Ennio Donato al volante della sua Ford Escort Cosworth nella “XXXIX Coppa Sila” valida come prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud. «Nelle prove abbiamo avuto qualche problema meccanico, prontamente risolto sabato sera – spiega il pilota di Catanzaro – mentre domenica la gara è andata bene, siamo soddisfatti. Ora ci prepariamo per la ‘Svolte di Popoli’ valida sempre per il Trofeo Italiano Velocità Montagna. Ringrazio lo sponsor Vecchio Amaro del Capo e la Scuderia Porto Cervo Racing». Oltre all’appuntamento agonistico in Abruzzo con Ennio Donato, per il Team sarà una settimana ricca di impegni anche sotto il profilo organizzativo: mercoledì 7 agosto, alle 19.30, ad Arzachena, verrà inaugurata la nuova sede dell’associazione. Il direttivo del Team e i soci ospiteranno gli amici e i simpatizzanti nell’accogliente locale in via San Pietro 33, sede che vuole essere un luogo dove incontrarsi, organizzare e curare nei minimi dettagli il “Rally Terra Sarda”, sempre con la stessa passione che, da vent’anni, guida la Porto Cervo Racing. In occasione dell’inaugurazione, sarà presentato il programma dell’ottava edizione della gara, in programma dal 4 al 6 ottobre, valida come prova di Coppa Rally di Zona Aci Sport e per il Sardegna Rally Cup.

Il “Rally Terra Sarda-Rally della Gallura” è inserito nel programma degli eventi organizzati dalla Porto Cervo Racing per i festeggiamenti dei primi vent’anni di attività del Team

[bing_translator]

Ancora un menù tutto da gustare nella quinta giornata del “Festival dei Tacchi”, firmato Cada Die Teatro. Domani, martedì 6 agosto, si parte dalla Stazione dell’Arte di Ulassai, che ospita alle 17.00 la presentazione del libro di Emanuele Cioglia “Lotta amata”. Con l’autore ci sarà Silvestro Ziccardi. Poteva la Sardegna diventare l’incubatrice della rivoluzione socialista mondiale? Sembra il plot d’un romanzo utopico, fantapolitica. Tuttavia qualcuno molti decenni fa ci credette davvero. Come se Cuba e la Sardegna potessero unirsi attraverso un filo rosso, per taluni libertario, per altri brigatista e sanguinario. Alcuni giovani negli anni ’70 e all’alba degli ’80 di lavoro volevano fare la rivoluzione. Tra questi, di sicuro, lo zio di Erni, il (co)protagonista di questo romanzo. Zio Geremia nella carta d’identità provò a farsi scrivere “professione combattente“, ma all’anagrafe gli spiegarono che non si poteva, a meno che non s’intendesse dipendente delle Forze Armate. Allora lui disse all’impiegata: “Scriva poeta”.
L’autore aveva nove anni all’epoca della favola narrata. Molti aneddoti, soprattutto quelli relativi alle sue avventure, quelle del fratellino Ricciolo e delle cuginette Laura e Mara, sono autentici, veri, o verosimili. La storia parallela dello zio Geremia e del suo seguito di anarchici sgangherati, dei brigatisti e delle loro armi, degli amori e della comica forza rivoltosa di queste pagine, nonché quella del colpo di scena finale, risulta quasi del tutto inventata.

Alle 19.00 la Stazione dell’Arte sarà poi il luogo deputato per “Del coraggio silenzioso”, di e con Marco Baliani (collaborazione alla drammaturgia di Ilenia Carrone, produzione Comune di Bergamo – Teatro Donizetti – Casa degli Alfieri, con il patrocinio di Amnesty International). Con l’attore piemontese in scena la chitarra del cantautore Nicola Pisu.
Di solito si associa alla parola “coraggio” un’azione eclatante, dettata da un’urgenza impellente. È il coraggio che accade in condizioni estreme e che diviene poi epos, racconto, esempio. Ma c’è un altro tipo di coraggio, silenzioso e non appariscente, ed è di questa declinazione della parola “coraggio” che questo spettacolo vuole parlare. Il coraggio silenzioso agisce nell’essere umano quasi inaspettatamente, non presuppone una tempra guerriera. Questo coraggio agisce in forma sottomessa, ha a che fare con la profondità dell’umano che è in noi, a cui è perfino difficile dare una spiegazione. Non ci sono parole che spiegano come quell’impulso ad agire, nonostante tutto, avvenga in individui che di colpo sentono di dover compiere un gesto per loro improvvisamente “necessario”. Antigone, che, nonostante il divieto della legge di Creonte, va a seppellire il corpo del fratello, pagando con la morte quella trasgressione, è l’esempio archetipico di questa forma di coraggio. «Ci sono leggi non scritte, inviolabili, che esistono da sempre, e nessuno sa dove attinsero splendore». «È questo splendore di cui parla Antigone – spiega Baliani – quello che vado cercando in questo spettacolo, quel nocciolo luminoso che trasforma un’esistenza intera in un atto esemplare, ma silenzioso, luminoso ma vissuto nell’ombra, nel pudore, nella pura necessità del dover agire. Andrò alla ricerca di cinque narrazioni, cinque situazioni estreme, dove far illuminare cinque esistenze, che, grazie al racconto, divengono, in quel luogo effimero e potente che è la scena teatrale, cinque testimonianze di taciturno coraggio. Una struttura drammaturgica semplice, parole e musica che si intrecciano per restituire la semplicità scandalosa di quegli umani atti di coraggio silenzioso».

E il Museo di Ulassai, scrigno delle opere di Maria Lai, alle 21.30 vedrà protagoniste l’interpretazione di Pierpaolo Piludu e le musiche live di Paolo Fresu in “Laribiancos”, produzione storica di Cada Die Teatro, tratta dal romanzo “Quelli dalle labbra bianche” di Francesco Masala. Lo spettacolo, adattato per il palcoscenico dallo stesso Piludu, sotto la regia di Giancarlo Biffi, è impreziosito dalle musiche originali di Fresu (disegno luci di Giovanni Schirru e suono di Giampietro Guttuso e Matteo Sanna).
“Quelli dalle labbra bianche”, pubblicato per la prima volta nel 1962, è un capitolo importante della letteratura sarda. Al centro del romanzo di Francesco “Cicitu” Masala il villaggio di Arasolè, con le sue storie dolorose legate alla tragedia della seconda guerra mondiale sul fronte russo. Ad Arasolè, un giorno, il campanaro Daniele Mele – la voce narrante delle memorie del villaggio – chiama a raccolta il paese per rendere omaggio, dopo vent’anni, ai caduti in guerra. Mele è l’unico superstite fra i dieci compaesani che partirono per la Russia verso l’impresa più ardua della loro vita, in una trincea in mezzo alla pianura russa ghiacciata, una disastrosa avventura dal tragico epilogo. Ad Arasolè erano ‘quelli dalle labbra bianche’, sos laribiancos, i poveri, i ‘vinti’.
«Li chiamavano ‘sos laribiancos’, ‘quelli dalle labbra bianche’: era il segno distintivo, inconfondibile, dei poveri di Arasolè, un paesino della Sardegna, ai confini con le foreste del Goceano – scrive Pierpaolo Piludu -. Sos laribiancos si riconoscevano subito: mangiavano poca carne, pochi carboidrati, poche proteine… mangiavano troppo poco. Lo spettacolo nasce da un profondo interesse e dall’alta considerazione per l’opera di Francesco Masala. In diverse occasioni il poeta-scrittore di Nughedu San Nicolò mi ha manifestato il desiderio di vedere in scena il testo teatrale Sos laribiancos, nella versione sardo logudorese. ‘… e se invece di una messa in scena fedele, provassi a narrare la vicenda?’. E’ nato così un racconto che si rifà sia al romanzo Quelli dalle labbra bianche che ad altre opere di Masala dove compaiono a più riprese Culubiancu, Mammutone, Tric Trac e gli altri laribiancos di Arasolè partiti in un pomeriggio di sole del 1940, sopra un carro bestiame, per andare a fare la guerra. Dove possibile ho cercato di lasciare inalterata la suggestione poetica delle parole dell’autore. Allo stesso tempo, spero con il giusto rispetto, ho dovuto scegliere, aggiungere, assemblare, tradire.»

[bing_translator]

Sono 20 gli incendi segnalati oggi in Sardegna, 4 dei quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale regionale.

A Desulo, in località C. Doi, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Sorgono. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Tonara, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Tonara, Desulo,  dai volontari della Protezione Civile di Tonara e VVF

Ad Orroli, in località Orrù Appiu, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Villasalto. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Escalaplano, coadiuvata dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS di Escalaplano e dalla squadra comunale di Orroli.

A Olbia, in località Sa Minda Nova, sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale: uno provenienti dalla base elicotteri di Limbara e il Super Puma da Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Olbia, coadiuvata dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS di Olbia e dai VVF.

A Burgos, in località Castello di Burgos, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale provenienti dalle basi elicotteri di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Bono, coadiuvata dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS di Bono e Burgos.

[bing_translator]

«La riunione di oggi è stata sicuramente fruttuosa perché abbiamo avuto informazioni di cui non eravamo a conoscenza, rispetto alle diverse dotazioni organiche a confronto tra il Brotzu e l’Aou di Sassari. E’ emerso che nell’Aou di Sassari c’è una deficienza importantissima di dotazione organica rispetto ai carichi di lavoro.»
Lo ha affermato il vice presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale, Daniele Cocco (Leu), dopo i sopralluoghi effettuati questa mattina negli ospedali di Sassari.

«Ci hanno informato della gravissima situazione in cui si trova la Medicina nucleare per la difficoltà dell’approvvigionamento del radiofarmaco: non essendo possibile produrlo nell’azienda i pazienti da trattare sono sempre in balia della difficoltà di trasporto dalla penisola. Altro problema gravissimo – ha aggiunto Daniele Cocco – è la penuria di anestesisti e rianimatori che comporta un allungamento delle liste d’attesa per determinate tipologia di interventi, oltre ai gravi disagi riscontrati nei reparti di Pediatria e Geriatria per la carenza di personale medico e infermieristico. La riunione di oggi – ha concluso Daniele Cocco – seppur foriera di indicazioni non è stata sufficiente per individuare tutte le criticità della sanità sassarese e sarà sicuramente necessario fare ulteriori approfondimenti.»

[bing_translator]

Il centrosinistra in Consiglio regionale ha depositato oggi una mozione sui ritardi dei lavori sulla Sassari-Olbia, nella quale impegna il presidente della Regione e l’assessore dei Lavori pubblici ad intraprendere tutte le azioni necessarie, tra le quali la richiesta della nomina da parte del presidente del Consiglio dei ministri di «un Commissario governativo munito dei poteri necessari, affinché possa intervenire per ridurre i tempi delle procedure di realizzazione dell’opera e giungere quanto prima al suo completamento».

Le forze di opposizione sottolineano la necessità di «individuare e conseguentemente rimuovere le cause per le quali le imprese subappaltatrici, gli operai e i fornitori sardi lamentano i mancati pagamenti da parte delle aziende appaltatrici dell’opera». Per l’on. Giuseppe Meloni (Pd), primo firmatario della mozione sottoscritta dai 18 consiglieri del centrosinistra, «la situazione della Sassari -Olbia sembra da tempo fuori controllo e il rischio concreto è che il completamento dell’opera slitti all’infinito, anche perché sarà necessario reperire ulteriori risorse a causa dei notevoli aumenti dei costi di realizzazione intervenuti in questi anni».

 

[bing_translator]

«I sopralluoghi della Commissione Sanità del Consiglio regionale negli ospedali della Sardegna sono il presupposto per creare quella riforma del settore tanto attesa dai sardi che, per essere efficace, deve essere improntata sulle reali esigenze dei pazienti.»

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, questa mattina  ha partecipato, insieme alla Sesta commissione, alla visita nel Presidio ospedaliero Santissima Annunziata di Sassari.

Michele Pais ha ringraziato il presidente della commissione Domenico Gallus ed i componenti della stessa per il grande lavoro di monitoraggio della situazione dei nosocomi isolani e ha confermato  il pieno e totale sostegno da parte della Presidenza del Consiglio nei confronti di questa iniziativa.

«L’attenzione del Consiglio regionale – ha aggiunto il presidente Michele Pais – è massima. In Sardegna vogliamo una sanità che superi le attuali criticità e che offra al paziente cure all’avanguardia. Quindi, grande attenzione dell’Assemblea, di concerto con l’assessore Mario Nieddu, alle necessità  dei singoli territori.»

Sulla situazione specifica della sanità sassarese il presidente Pais è stato chiaro: 1Sono necessarie più risorse economiche e l’acquisizione di nuovo personale medico e paramedico. E’ necessario incrementare le scuole di specializzazione di 6 o 7 unità perché Sassari sia a livello degli altri Atenei d’Italia, potenziando anche gli Hospice e le strutture di lungodegenza post acuzie. E’ urgente inoltre prevedere  posti letto di riabilitazione e neuro-riabilitazione  fino ad ora assolutamente insufficienti».

«Quella di oggi è stata una visita importante, abbiamo incontrato le eccellenze della sanità della città di Sassari – ha detto Domenico Gallus (Udc), presidente della commissione Sanità -. Abbiamo ascoltato le problematiche e le criticità anche della sanità di Sassari, dopo quelle riscontrate nel Medio Campidano, nel Sulcis Iglesiente, nell’Oristanese e nei presidi ospedalieri del Sassarese. Abbiamo raccolto informazioni importanti che utilizzeremo per la riscrittura del Piano sanitario regionale che non può fare a meno della complementarietà tra il territorio e gli ospedali. Questi sopralluoghi e questi incontri – ha concluso il presidente Gallus – sono stati importanti per ricordare a tutti noi l’importanza che riveste la medicina territoriale.»

Giorgio Carlo Steri è il nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna. Lo ha nominato questo pomeriggio la Giunta regionale dopo la rinuncia di Domenico Mantoan. La nomina consentirà l’immediata e piena operatività dell’azienda sanitaria.

Giorgio Carlo Steri, già direttore del Servizio igiene e sanità pubblica della Asl 8 di Cagliari, è attualmente in quiescenza e non percepirà quindi alcun compenso, permettendo un significativo risparmio.

In una nota diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale si legge che «rimane fermo l’interesse per il percorso virtuoso seguito dal Veneto negli ultimi anni in ambito sanitario. I presidenti Solinas e Zaia, pertanto, si vedranno presto per verificare la possibilità e le eventuali modalità vado una collaborazione tra Sardegna e Veneto per riformare il sistema sanitario sardo sul modello delle best practices già applicate in Veneto».