19 November, 2024
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E’ sempre emergenza in Sardegna sul fronte degli incendi. Oggi ne sono stati segnalati 26 incendi, 65 dei quali hanno richiesto l’intervento degli elicotteri del Corpo forestale regionale.

A Ruinas, in località Pranu Samugheo, sono intervenuti: due elicotteri leggeri ed il Super Puma del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle Stazioni di Samugheo ed Ales, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Ruinas, Asuni, Usellus, dai volontari della Protezione Civile di Laconi e VVF.

Nelle campagne di Iglesias, in località Is Condutteddus, è intervenuto un elicottero del Corpo forestale proveniente dalla base elicotteri di Marganai. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Iglesias, coadiuvata dal personale elitrasportato del CFVA e dai volontari della Protezione Civile di Villamassargia,  Iglesias e dai VVF.

A Busachi, in località Nuraghe Bidanzolu, sono intervenuti tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Sorgono, Anela ed il Super Puma proveniente dalla base elicotteri di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale della stazione di Neoneli, coadiuvate dal personale elitrasportato e dal GAUF del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Samugheo, Neoneli, Sedilo e dai volontari della Protezione Civile di Laconi.

Nelle campagne di Fonni, in località Govossai, sono intervenuti due elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Farcana e San Cosimo. E’ stato richiesto inoltre l’intervento di CAN8 decollato dall’aeroporto di Alghero. L’incendio ha percorso circa 20 ettari di bosco di roverella ed alberatura sparsa Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Gavoi, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Fonni, Orgosolo e dai barracelli di Fonni.

A Fonni, in località Govossai  e San Cristoforo sono intervenuti tre elicotteri del Corpo forestale provenienti dalla base elicotteri di Farcana, Sorgono e San Cosimo. E’ stato richiesto inoltre l’intervento di CAN8 decollato dall’aereoporto di Alghero. L’incendio ha percorso circa 20 ettari di bosco di roverella ed alberatura sparsa Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal personale del Corpo forestale delle stazioni di Gavoi, coadiuvate dal personale elitrasportato del CFVA, dal personale FoReSTAS del cantiere di Fonni, Orgosolo e dai barracelli di Fonni.

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Questa sera, 19.00, nella cappella di Santa Barbara dell’antica chiesa di San Francesco, ad Iglesias, a conclusione della Santa Messa, verranno consegnate le Torri ai pellegrini francesi Fernande e Renault per aver completato la percorrenza dei 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara (CMSB).

Per l’occasione verranno esposti nella stessa chiesa gli 8 acquerelli (55×33 cm) sul CMSB che Fernande ha realizzato lo scorso anno, dopo aver percorso i primi 200 km del Cammino, per poi donarli alla Fondazione CMSB che ne ha fatto l’oggetto più prezioso dell’arredamento della sala riunioni della sua sede.

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«Sono sempre più convinta che la politica debba stare fuori dalle nomine di coloro che devono gestire la Sanità. Non abbiamo bisogno di un manager d’oltremare a tempo che non conoscendo il nostro territorio e la nostra popolazione debba addirittura reclutare i suoi collaboratori nella Penisola, continuando così a mortificare i professionisti sardi che tutti i giorni fanno turni massacranti senza poter fare riposi o ferie, e che portano avanti il loro lavoro solo per abnegazione e senso di responsabilità.  È questa la tanto decantata sardità che il presidente Solinas intende realizzare? Accolgo di buon grado la rinuncia di Mantoan che darà l’opportunità al presidente Solinas di ritornare alle sue dichiarazioni programmatiche, auspicando quindi che possa essere un manager proveniente dal campo medico sardo.»

Questo il commento della consigliera del M5S Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità, dopo la rinuncia del nuovo commissario dell’ATS Domenico Mantoan.

«Non è più tollerabile il disinteresse nel garantire l’efficienza dell’offerta sanitaria nel Sulcis Iglesiente. Iglesias vanta una tradizione di eccellenza con i suoi tre nosocomi, oggi sabotati e abbandonati: il C.T.O., il Preventorio (F.lli Crobu) ed il Santa Barbara, dove si erogavano fin dai primi del ‘900, prestazioni di eccellenza, uniche perfino in campo nazionale, sia per la qualità delle strutture che per il personale ospedaliero – aggiunge Carla Cuccu -. Capace di dare servizi di altissimo livello con un’organizzazione ed una programmazione del lavoro da fuoriclasse che non consentiva di conoscere la tanto oggi nominata mobilità passiva e che, invece, realizzava la tanto oggi ricercata mobilità attiva. E il Sirai che a tutt’oggi garantisce la dialisi notturna, specificità unica e di standard elevatissimi.»

«Sarebbe bastato conoscere la storia e la grandezza della Sanità del Sulcis Iglesiente per continuare a garantire ai suoi abitanti quanto hanno sempre avuto e che, invece oggi, consente che rinuncino a curarsi. Tutto ciò grazie al terrorismo sanitario che è stato attuato col silenzio delle Giunte regionali precedenti, complici di tanto sfacelo. Non c’era nulla di nuovo da dover inventare ma, c’era solamente – conclude Carla Cuccu – da custodire le ricchezze sanitarie già esistenti, modernizzarle per portarle al passo con i tempi e svilupparle ulteriormente custodendo ogni singola vita umana che sta all’interno della metallica parola paziente.»

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Domenico Mantoan ha deciso di rinunciare alla nomina a nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna.  La notizia è stata pubblicata questa mattina dal quotidiano “Il Mattino” di Padova. La decisione sarebbe maturata a seguito delle difficoltà che sarebbero insorte nella copertura del doppio incarico di direttore dell’Area Sanità e Sociale della regione Veneto e quello di commissario straordinario dell’ATS Sardegna.

Domenico Mantoan, 62 anni, era stato nominato mercoledì 1° agosto dalla Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu. Avrebbe sostituito il dimissionario Fulvio Moirano. L’incarico avrebbe avuto la durata di 60 giorni. Domenico Mantoan, regolarmente inserito nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina, avrebbe ricoperto l’incarico per il tempo strettamente necessario all’approvazione della riforma del sistema sanitario regionale e, in particolare, della legge istitutiva dell’Azienda unica e, comunque, per un massimo di 60 giorni.

Secondo quanto riporta il quotidiano padovano, Domenico Mantoan avrebbe dedicato all’incarico di commissario straordinario dell’ATS Sardegna, due giorni la settimana.

 

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Fabiano Serra (Atletica Edoardo Sanna Elmas) in campo maschile e Marinella Curreli (ASD Siurgus Donigala) in campo femminile, si sono imposti nell’ottava edizione della Palmas Corre, gara organizzata dall’associazione culturale Palmas Vecchio con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, della TDS (Timing Data Service), della Uisp e di tutte le associazioni operanti nel paese.

Fabiano Serra ha coperto i 7 km del tracciato in 24’07”, Marinella Curreli in 29’51”. Fabiano Serra ha preceduto Omar Gessa (ASD Atletica Pula) e Massimiliano Nocco (Zitto e Corri Master Team Carbonia; alle spalle di Marinella Curreli si sono classificate, nell’ordine, Tiziana Letizia Granara (Cagliari Marathon Club) e Patrizia Bernardini (ASD Sulcis Atletica Carbonia).

Sono stati poi premiati i primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile.

Per il terzo anno consecutivo ai vincitori è stato assegnato anche il Trofeo Giovanni Loi.

La gara non competitiva ha visto imporsi Alessio Pusceddu in campo maschile ed Alessandra Lilliu in campo femminile. Alle spalle di Alessio Pusceddu, che ha chiuso in 28’12”, si sono classificati Alessandro Angius e Maurizio Sanna; alle spalle di Alessandra Lilliu, arrivata al traguardo in 32’30”, sono arrivate Melania Garau ed Ana Manzano.

Al termine delle premiazioni dei primi tre classificati di ciascuna categoria, maschile e femminile, un premio speciale è stato assegnato ai tre concorrenti più anziani: Ninuccia Mongittu, 83 anni; Giuseppe Virdis ed Antonio Ladu, entrambi 81enni.

L’associazione culturale Palmas Vecchio anche quest’anno ha donato un contributo ad un’associazione che opera nel sociale, la Duchenne Parent Project onlus, per l’assistenza ai bambini affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, costituito da 1 euro per ognuno dei 489 partecipanti, ed una somma integrativa per complessivi circa 1.000 euro.

 

 

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Sette associazioni hanno diffuso un comunicato stampa sull’esito del primo incontro del tavolo tecnico tenutosi lo scorso 30 luglio per l’esame delle problematiche legate al processo di decarbonizzazione che prevede il termine del 2025 per l’abbandono del carbone quale fonte di alimentazione per la produzione di energia. La posizione di Italia Nostra Sardegna, WWF Sardegna, USB – Unione Sindacale di Base, Cobas – Confederazione di Base, Cagliari Social Forum, Assotziu Consumadoris Sardigna e Confederazione Sindacale Sarda è ferma sul rispetto del termine del 2025, ritenuto «un obiettivo tecnicamente perseguibile ed alla nostra portata».

«Lasciano sgomenti le dichiarazioni dei rappresentanti della Giunta regionale e di CGIL, CISL e UIL – sostengono nel comunicato stampa – che invece di sostenere questa stringente e globale necessità, invocano di posticipare la fuoriuscita dal carbone e la sua sostituzione con un’altra energia fossile, il metano, pretendendo un’infrastruttura, “la metanizzazione della Sardegna”, che per costi e ricavi una volta realizzata deve per forza mantenersi per almeno i prossimi 25 anni, in ciò contribuendo al danno climatico e della salute delle popolazioni sarde, che già stanno pagando un prezzo altissimo in tumori e malattie degenerative a causa dell’inquinamento da servitù industriali, energetiche e militari.»

«La Sardegna è in grado di fare la sua parte garantendo l’autosufficienza attraverso l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili, del risparmio e dell’efficienza energetica – sostengono le sette associazioni -. Di più, può diventare un laboratorio della decarbonizzazione e dell’economia circolare dove sperimentare ed utilizzare nuove energie, tecnologie ed apparecchiature, per semplificare il sistema elettrico, per renderlo più decentrato, diffondendo l’autoproduzione, e potenziando all’uopo le Università ed i centri di Ricerca presenti nell’Isola.»

Sullo stesso incontro svoltosi al MISE, Legambiente ha diffuso un altro comunicato stampa molto critico.

«La posizione espressa da Legambiente in questa sede è certamente nota. Non possiamo che sostenere il rispetto dell’impegno stabilito dalla SEN di cessare l’impiego del carbone entro il 2025, fermamente contrari non solo a qualsiasi slittamento dell’uscita del carbone, come proposto dalla Regione  Sardegna e sostenuto dai sindacati, ma anche a qualsiasi progetto di metanizzazione che porti la Regione Sardegna nella preistoria energetica. Appare del tutto anacronistico discutere oggi di questo posticipo se non fossimo di fronte ad una grave emergenza climatica, agli 11 anni che l’IPCC dichiara di avere di fronte per invertire la rotta e mantenere l’innalzamento della temperatura al di sotto del grado e mezzo, e di fronte alla reale opportunità di sviluppo e innovazione che la decarbonizzazione può portare in Sardegna e in tutti gli altri territori del nostro Paese.»

«Non saranno 5 anni in più a cambiare le sorti delle centrali a carbone, mentre 5 anni e mezzo sono un tempo assolutamente sufficiente a sviluppare un piano energetico sostenibile, anche dal punto di vista sociale, e industriale necessario per rendere la Sardegna sempre più competitiva, abbandonando ogni idea che rischia, invece, di rendere la Sardegna un territorio fragile e isolato rispetto a quanto accade nel resto d’Europa – aggiunge Legambiente Sardegna -. Quello di cui abbiamo bisogno per la Regione Sardegna è un piano per la transizione, che preveda depositi costieri con minirigassificatori (che comunque andrebbero fatti anche nel caso della dorsale del metano), ma che una volta completati e in ottica di decarbonizzazione cesserebbero la loro utilità. Questi, infatti, risponderebbero in maniera temporanea – come deve essere – alle esigenze energetiche delle industrie, alle reti di distribuzione esistenti e in costruzione, alle esigenze di mobilità, trasporto pesante incluso, e delle centrali termoelettriche. Favorendo, al contempo, lo sviluppo di nuove filiere come quella del biometano che può arrivare a coprire il 4-6% dei fabbisogni attuali, delle altri fonti rinnovabili spingendo su una elettrificazione dell’isola, accompagnata dal potenziamento della interconnessione con il continente.»

«Non si tratta di un percorso semplice, per rispettare la data del 2025 è necessario lavorare velocemente e senza sosta per poter sviluppare nell’isola sarda tutte le condizioni necessarie per lo spegnimento delle centrali – conclude Legambiente Sardegna -. Una sfida di tutto rispetto, ma che, se portata avanti in ottica di decarbonizzazione, può portare solo benefici.»

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Lunedì 29 luglio, a Tuili, in piazza Vittorio Veneto, in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, si è tenuto il concerto “Vivere e Rinascere Tour” del cantautore e chitarrista italiano Michele Zarrillo, con ingresso libero. L’artista nasce come componente di alcuni gruppi per poi esordire, con successo, come solista, vincendo il Festival di Castrocaro nel 1979. Negli anni successivi continua la sua carriera e inizia anche collaborazioni importanti, sino al 1987, anno in cui partecipa e vince il Festival di Sanremo nella sezione “Nuove Proposte” con il brano “La notte dei pensieri”. Da quel momento il suo particolare timbro di voce e le sue doti interpretative lo rendono presto popolare e la sua notorietà lo porta per mano al Festival di Sanremo nel 1994, dove presenta  la canzone “Cinque giorni” che risulterà nel tempo un brano molto gettonato.

Ancora un Sanremo nel 1996, dove il cantante partecipa con il pezzo ”l’elefante e la farfalla”. Le sue partecipazioni al Festival di Sanremo continuano e si susseguono nel tempo con pezzi che diventano immediatamente noti. Sono, infatti, molte di più le canzoni di Michele Zarrillo che lasciano un segno nel cuore dei suoi fan. Non solo un cantautore ma anche un polistrumentista che passa con disinvoltura dal pianoforte alla chitarra elettrica, mostrando insieme alla sua voce un’energia travolgente e contagiosa. Per questi motivi sono accorsi in tanti, a Tuili, ad applaudirlo e a duettare con lui che, per l’intero concerto, non ha smesso di sorridere e ringraziare il pubblico che dimostrava per lui un affetto indescrivibile.

Una serata veramente intensa dal punto di vista emotivo, in quanto l’artista ha ripercorso nella scaletta proprio i suoi pezzi forti, riportando tutti indietro nel tempo sulla scia di quei ricordi che per sempre tutti conservano nel cuore.

Un’atmosfera magica che solo un artista di questo spessore poteva creare, mostrandosi umile e modesto e prestandosi ad un lungo “bis”, richiesto a gran voce dal pubblico che festoso acclamava il suo nome.

Nadia Pische

                                  

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Grande successo di pubblico per la quinta edizione dell’evento “Calici DiVini”, organizzata a Luogosanto dalla Pro Loco, col patrocinio del Comune e la collaborazione del Comitato Fidali 75: la manifestazione si è svolta la sera di venerdì 2 agosto e ha consentito alle tante persone che si sono affollate nelle strade del borgo medievale di scoprire alcune delle migliori produzioni enogastronomiche della Gallura.

Le degustazioni dei vermentini galluresi sono state accompagnate dai cibi e dai piatti tipici della zona: gli organizzatori hanno lavorato per garantire uno standard qualitativo dei prodotti molto alto, cosi come impone la tradizione di questo evento.

Le Cantine galluresi che hanno partecipato a “Calici DiVini” sono state Siddùra, Ohes e Balares di Luogosanto, Surrau di Arzachena, Tondini di Calangianus e La Neula di Telti, oltre all’ospite speciale, ossia la Cantina Berritta di Dorgali, che ha presentato il suo vino bianco Panzale. «La valorizzazione in chiave turistica delle aree interne della Sardegna passa necessariamente tramite la promozione delle eccellenze enogastronomiche, e Luogosanto può vantarne alcune di altissimo profilo – spiega il sindaco Agostino Pirredda – noi crediamo fortemente in Calici DiVini e ci auguriamo che la manifestazione possa continuare anche in futuro.»

Molti turisti tra gli stand esposti venerdì sera: sia sardi, sia nazionali, ma anche provenienti da paesi esteri.

«L’amministrazione comunale continuerà a lavorare per potenziare gli attrattori turistici di Luogosanto: quelli naturalistici, religiosi, culturali, archeologici ed enogastronomici – sottolinea Agostino Pirredda – devo ringraziare la Pro Loco, il Comitato Fidali 75, l’ufficio turistico, il parroco don Francesco Cossu e tutte le persone coinvolte in Calici DiVini.»

Angelo Cuccu, presidente della Pro Loco Luogosanto, afferma: «Siamo sicuramente soddisfatti della buona riuscita della manifestazione. Calici DiVini è nata con noi, ed è cresciuta grazie alla sinergia di una intera comunità, cercando sempre di caratterizzarla per la qualità dei prodotti  esposti. È questa la peculiarità che ci differenzia da altre iniziative simili. I vini sono i grandi protagonisti dell’enogastronomia di Luogosanto e della Gallura, pertanto ringrazio tutte le cantine che hanno partecipato all’evento: senza di loro, non sarebbe stato possibile realizzarlo. Ringrazio anche i soci della Pro Loco, i Fidali, il Comune e le forze dell’ordine».

Un evento nell’evento è stata la consegna della bandiera di Città del Vino: una cerimonia che suggella ufficialmente l’ingresso del comune di Luogosanto nella grande associazione nazionale che unisce le aree enologiche più prestigiose d’Italia. Il sindaco Agostino  Pirredda spiega: «Per la nostra comunità si tratta di una opportunità notevole, l’associazione Città del Vino garantisce visibilità e operazioni di marketing territoriale molto efficaci. Ci aspettiamo sicuramente un ritorno d’immagine e non solo, sia per il Comune ma soprattutto per le attività produttive che lavorano qui a Luogosanto».

Calici DiVini ha rappresentato l’esordio di Luogosanto in qualità di Comune appartenente a Città del Vino. La bandiera è stata consegnata dal coordinatore dell’associazione in Sardegna, Giovanni Antonio Secchi. Gli eventi a Luogosanto proseguono oggi con “Lu paliu di la stella”, una spettacolare gara equestre organizzata dall’associazione “Lu Juali”.

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Serata all’insegna del vino Carignano e della musica, nel cuore del centro storico di Sant’Antioco, Piazza de Gasperi e Via Castello. A partire dalle 20.00 i produttori locali di Carignano vi accompagneranno alla scoperta dei vini antiochensi. A fare da cornice, la musica di “Remigio Pili – Jazz Manouche”: Remigio Pili alla fisarmonica; Diego Deiana al violino; Roberto Boi alla chitarra; Filippo Mundula al contrabbasso.

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E’ stata presentata ieri al Consiglio regionale un’interrogazione sui disservizi segnalati dai pazienti del Day Hospital oncologico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari.

La richiesta è promossa da Gian Franco Satta ed Antonio Piu, consiglieri regionali del Gruppo consiliare dei Progressisti ed esponenti del territorio sassarese.

L’iniziativa nasce dal fatto che i pazienti del Day Hospital oncologico dell’AOU di Sassari, soggetti già provati dai trattamenti terapeutici, si trovano negli ultimi tempi a dover affrontare una serie di disagi come ad esempio la discontinuità nella somministrazione della terapia, le lunghe attese o l’essere costretti a sottoporsi alle terapie infusionali su semplici sedie per mancanza di posti sufficienti, in un ambiente dove si registra sempre di più una generale, progressiva e inesorabile carenza di personale sanitario.

«Si consideri, come esempio, che la farmacia per via di suddetta carenza degli organici non riesce a fornire i medicinali se non dopo le dieci del mattino, causando un ulteriore ritardo nella somministrane delle terapie – spiegano Gian Franco Satta ed Antonio Piu -. Queste problematiche pongono così gli oltre 300 pazienti del Day Hospital oncologico dell’AOU di Sassari, obbligati a lottare contro la malattia, a doversi anche scontrare contro la burocrazia e un’organizzazione insufficiente delle strutture sanitarie. Per comprendere meglio la situazione di precarietà in atto, si consideri che le attività vengono svolte in una sede transitoria. Infatti, il trasferimento temporaneo del Day Hospital oncologico dalle cliniche di San Pietro al terzo piano della Clinica di Malattie infettive ha avuto inizio nel 2017 e a tutt’oggi non risulta concluso. Si resta, purtroppo, pertanto ancora in attesa dell’assegnazione della nuova sede presso l’Ospedale Santissima Annunziata.»

«Per tali ragioni, appare urgente e non più differibile un intervento tempestivo e risolutivo del presidente della Regione e dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale – concludono Gian Franco Satta ed Antonio Piu -, al fine di scongiurare l’ennesimo episodio di disservizio della sanità sassarese che va a discapito di una comunità e di un territorio già ampiamente penalizzati sotto il profilo della tutela del diritto fondamentale alla salute.»