19 November, 2024
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«Cosa accadrà quando, tra un mese esatto, cesserà l’accordo temporaneo tra Air Italy e Alitalia? Cosa accadrà da settembre quando il parco aerei di Air Italy verrà ridotto? All’orizzonte si intravede un grande punto interrogativo. Lo scenario non è per niente roseo. Ho apprezzato la soluzione approntata dal Presidente Solinas per far fronte all’emergenza ma dobbiamo ricordarci che si è trattato di una soluzione temporanea e che i posti di lavoro dei circa 600 dipendenti della compagnia aerea, ora dopo ora, sono sempre più in bilico. Non abbiamo garanzie per scongiurare l’ennesimo tentativo da parte di Air Italy di abbandonare la base di Olbia. Anzi, le condizioni attuali non fanno ben sperare: in primo luogo perché attualmente Air Italy dispone soltanto di cinque vettori di corto raggio che coprono le tratte su Roma e Milano, e dal primo settembre da cinque diventeranno tre; poiché due di questi dovranno essere restituiti alla compagnia bulgara dalla quale erano stati affittati. Questo già dimostra lo scarso interesse della compagnia nell’investire sulla base sarda. Non solo: anche per quanto riguarda la manutenzione, sappiamo che Air Italy ha già contattato l’Ati Tech di Napoli per effettuare il check previsto sui due vettori da restituire. In sostanza, i tecnici di Air Italy sono già stati esclusi da questo lavoro e in programma non c’è nessun’altra commessa. Occorre muoversi per tempo, e pensare già da oggi a come dovrà essere strutturato il nuovo bando di continuità territoriale.»

In commissione Trasporti si riaccendono i riflettori sulla vertenza Air Italy: il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, vicepresidente della Commissione, nella seduta di martedì, ha riportato all’attenzione dell’assessore Giorgio Todde e dei commissari il dramma che coinvolge le centinaia di dipendenti della compagnia.

Roberto Li Gioi ha chiesto che la Giunta inizi a pensare fin da oggi al nuovo bando di continuità territoriale e proposto l’inserimento di una clausola particolare: «Eventualmente potrebbe essere inserita una clausola di favore, che dia un vantaggio alla compagnia con sede legale o amministrativa nell’Isola. Un aspetto che avrebbe importanti ricadute sul territorio: garantirebbe il livello occupazionale, e dal punto di vista fiscale, il versamento delle imposte in Sardegna».

«All’aeroporto di Olbia – aggiunge Roberto Li Gioi – ci sono due hangar, uno di questi continua ad essere affittato al magnate Usmanov, mentre l’altro, secondo il MOE (Manuale aziendale dell’impresa di manutenzione), non risulta idoneo ad essere adibito alla manutenzione di aeromobili. In programma non c’è nessun lavoro di adeguamento da parte dell’azienda, l’hangar è addirittura ridotto a un immondezzaio. Inoltre lo scorso febbraio Mark Boraman, il responsabile del settore maintenance di Air Italy, aveva garantito che sarebbero stati destinati 300mila euro per la risistemazione dell’hangar uno, ma questi soldi non sono mai arrivati.»

Dal prossimo mese di gennaio si aggiungerà l’aeroporto di Olbia verrà chiuso per permettere l’esecuzione dei lavori di prolungamento della pista. Un intervento che verosimilmente si protrarrà per almeno un mese e che – secondo Roberto Li Gioi – potrà dare adito ad ulteriori pretesti da parte di Air Italy.

«Il quadro sopra descritto – conclude il consigliere regionale del M5S – conferma che a tutt’oggi non esiste uno straccio di piano industriale. La situazione resta allarmante non solo per i circa 600 lavoratori interessati ma anche per i pesantissimi risvolti che un eventuale abbandono di Air Italy avrebbe sul tessuto economico sociale di Olbia e dell’intera Gallura.»

 

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Nuova durissima presa di posizione dell’on. Fabio Usai (PSd’Az) sui disservizi delle strutture ospedaliere del Sulcis Iglesiente.

«Spiace constatare – denuncia Fabio Usai – che da alcuni giorni diversi reparti dell’ospedale CTO di Iglesias sono al caldo a causa dei continui disservizi nell’impianto di climatizzazione. Una situazione a dir poco inaccettabile vista anche l’elevata temperatura estiva e che, peraltro, nelle settimane scorse si era già verificata anche all’ospedale Sirai di Carbonia. Da più parti, in questi giorni, sono giunte le lamentele per questi disservizi che da un verso provocano disagi ai pazienti, ma dall’altro creano difficoltà anche al personale sanitario obbligato ad operare in condizioni a dir poco problematiche.»

«I pazienti, così come i lavoratori della sanità, dei nuovi reparti di ginecologia, pediatria, ortopedia e chirurgia – aggiunge Fabio Usai, componente della commissione Sanità del Consiglio regionale -, sono obbligati a subire questo disservizio sulla propria pelle in un periodo nel quale la temperatura dell’aria supera, come nella giornata odierna, i 30-35 gradi. Questa situazione aumenta la sofferenza di coloro che sono ricoverati per essere curati. E può condizionare negativamente anche le prestazioni lavorative del personale sanitario che quotidianamente, con grande professionalità, è chiamato a intervenire per alleviare le sofferenze delle persone.»

Fabio Usai preannuncia un intervento in ambito regionale per affrontare il problema delle manutenzioni interne alle strutture ospedaliere.

«Nei prossimi giorni solleverò la questione in ambito regionale, interessando l’assessore competente, Mario Nieddu, affinché intervenga in maniera concreta per la risoluzione dei fastidiosi (e potenzialmente) pericolosi, disservizi. Inoltre, affinché essi non si ripetano più, chiederò all’Assessore e ai dirigenti dell’ATS, di verificare lo stato delle manutenzioni interne alle strutture ospedaliere del Sulcis Iglesiente e le eventuali, criticità evidenziatesi all’interno dell’azienda d’appalto, nella fattispecie la “Carbotermo”, deputata a far sì che certe problematiche siano prevenute o risolte in tempi accettabili per i pazienti ed il personale sanitario impegnato negli ospedali. Anche perché – conclude Fabio Usai – tali disservizi hanno avuto un incremento proprio dopo l’ultimo cambio d’appalto e da quando parte del personale esperto impiegato da molti anni nelle manutenzioni, guarda caso, non è stato confermato nella propria mansione lavorativa.»

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Sennori ha un nuovo regolamento e nuove tariffe per l’utilizzo e gestione degli impianti sportivi comunali, palestre scolastiche comprese. il regolamento, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, ha previsto un apposito tariffario discusso e deliberato dalla Giunta, che fissa due fasce di tariffe: una con prezzi notevolmente bassi e vantaggiosi rivolta alle società sportive che hanno sede a Sennori da almeno due anni, che sono iscritte all’Albo comunale delle associazioni e che con il loro nome e la loro attività di comunicazione pubblicizzino Sennori; un accorgimento questo, adottato per evitare speculazioni da parte di società che fisserebbero la sede in paese solo per approfittare dei prezzi agevolati. L’altra ha tariffe più alte ed è rivolta alle società che non rientrano nella prima fascia.

Il regolamento, oltre a introdurre il tariffario deliberato dalla giunta comunale, fissa tutta una serie di norme che disciplinano l’uso e la gestione delle strutture sportive di proprietà del Comune.

Sono previste tre tipologie di utilizzo degli impianti: 1) gestione diretta da parte dell’amministrazione, con assegnazione in uso delle strutture sportive alle società o associazioni dilettantistiche regolarmente iscritte all’Albo comunale ed affiliate alle federazioni o enti sportivi riconosciuti dal Coni; 2) affidamento in gestione, in via preferenziale, a società ed associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, che abbiano significativo radicamento territoriale e dimostrino capacità gestionale adeguata alle attività da realizzare, individuate nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica o, qualora ne ricorrano i presupposti, direttamente; 3) affidamento in gestione a soggetti che non rientrano nelle precedenti tipologie, aventi anche configurazione giuridica in forma imprenditoriale, qualora per la complessità dell’impianto e della sua gestione siano richieste particolari professionalità e specifiche competenze tecniche, nel caso di particolari e significativi investimenti per la ristrutturazione, manutenzione o miglioria dell’impianto, ovvero in caso di realizzazione e gestione di un nuovo impianto sportivo.

Nel caso di gestione diretta da parte del Comune, l’amministrazione sostiene le spese di funzionamento e manutenzione dell’impianto, salvo per le palestre dove restano a carico delle società sportive le sole spese per la pulizia dei locali e per l’apertura e chiusura della struttura. Per la stagione 2019-2020 la gestione diretta è stata scelta per l’utilizzo dell’impianto sportivo “Basilio Canu”.

«Queste provvedimenti sono stati adottati per tutelare e promuovere lo sport in paese, con un dovuto occhio di riguardo verso le società sportive che operano a Sennori e che sono radicate nel territorio – spiega l’assessore allo Sport, Tore Piredda -. Con questo regolamento e con il tariffario, restano in essere anche i contributi destinati alle società sportive di Sennori; questo perché in un periodo di ristrettezze economiche abbiamo preferito non tagliare ma incrementare i contributi allo sport finanziati dal bilancio del Comune.»

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«In una situazione di preoccupante emergenza e precarietà di servizi prioritari e della operatività della sanità pubblica in Sardegna, come Medicina Democratica Sardegna riteniamo una scelta assurda ed inaudita  il voto con cui Consiglio Regionale della Sardegna ha deliberato di stanziare quasi 150 milioni di euro in favore del Mater Olbia, con ampia maggioranza che coinvolge anche l’opposizione.»

La denuncia è di Francesco Carta, presidente di Medicina Democratica Sardegna. «Come si può decidere un grosso finanziamento per la sanità privata – ha sottolineato Francesco Carta – e non trovare fondi per la sanità pubblica? Siamo ormai in una situazione drammatica, dove per le politiche sanitarie improntate alla riduzione della spesa sanitaria ed ospedaliera si è arrivati al punto da rendere impossibile garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, (L.E.A.) in tutto il territorio regionale, con la chiusura di servizi fondamentali anche nella emergenza e urgenza!»

L’allarme lanciato da Medicina Democratica nasce dalla constatazione del moltiplicarsi pressoché quotidiano di situazioni di grave criticità in numerosi presidi ospedalieri pubblici: ultima la chiusura della UTIC (Unità di Terapia Intensiva Coronarica) ad Oristano, per personale insufficiente, che costringerà i pazienti con infarto acuto ad essere trasferiti a Cagliari o a Nuoro; la mancanza di medici con specifica formazione per il Servizio di 118; il pericolo di chiusura dell’Ospedale di Ghilarza per mancanza di personale; chiusura di importanti servizi di Chirurgia della mammella e della tiroide, gli utenti si dovranno rivolgere ad altri centri allungando le liste d’attesa; la mancata sostituzione del personale nei vari reparti ospedalieri e nell’Igiene pubblica. Questi problemi sono stati denunciati recentemente nella riunione straordinaria del Consiglio comunale di Oristano alla presenza dei sindaci, dei rappresentanti territoriali e del presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale. Iniziative simili si sono svolte in molti comuni sede di piccoli ospedali che rischiano il ridimensionamento e la chiusura di reparti ad Isili, Sorgono, Muravera, La Maddalena,Lanusei, Ozieri, Thiesi. Le carenze sanitarie e di personale interessano ormai anche i comuni capoluogo di provincia, Oristano, Nuoro, Carbonia Iglesias e Medio Campidano, per finire con i grossi Presidi Ospedalieri di Cagliari, Sassari e nelle rispettive Università. Si è arrivati, di fronte a tale stato di cose, ad avanzare proposte emergenziali per la sanità pubblica con l’utilizzo di neolaureati non specializzati e persino di medici militari, per garantire attività essenziali nelle strutture sanitarie in maggior crisi di risorse e di personale! La scelta di destinare risorse così ingenti per una struttura privata come il Mater Olbia – secondo Medicina Democratica Sardegna -, rappresenta un ulteriore duro colpo per la sanità pubblica ed accelera il processo di privatizzazione in atto da decenni, in contrasto con gli orientamenti della Organizzazione Mondiale Sanità (O.M.S.), che riconosce la superiorità del Servizio Pubblico universalistico, per garantire una migliore assistenza per i cittadini. Tale scelta accentua lo stato di precarietà della sanità pubblica e mortifica gli operatori sanitari, che con grande professionalità e spirito di abnegazione operano nelle strutture pubbliche, nonostante tante difficoltà e disagi.

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Il Consiglio regionale ha approvato il rendiconto per il 2018 ed il disegno di legge sulle agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica.

Il presidente Michele Pais ha informato il Consiglio che la conferenza dei capigruppo ha concordato il testo di una mozione con cui l’intera Assemblea esprime ferma condanna nei confronti degli atti intimidatori accaduti nella notte tra il 29 e il 30 luglio scorso a Cardedu e a Dorgali. Successivamente lo stesso presidente ha dato lettura del testo della mozione n. 46 nella quale “si impegna la Giunta ad assumere tutte le iniziative idonee a prevenire i fenomeni segnalati ed a sensibilizzare il Governo nazionale per avviare tutte le azioni possibili per tutelare concretamente chi svolge il delicato ruolo di amministratore locale”.

Aprendo la discussione il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha definito la mozione “il minimo si potesse fare dopo gli ultimi avvenimenti criminosi che sono avvenuti a danno del sindaco di Cardedu Matteo Piras e a danno della sede del Partito Democratico di Dorgali e aggiungerei anche le minacce subite dal vice sindaco di San Teodoro. Credo che questo problema atavico, ha sostenuto, abbia davvero necessità di essere finalmente affrontato in maniera seria e determinata in modo che la Giunta si faccia interprete col Governo nazionale affinché si adottino tutti gli atti e gli strumenti possibili e immaginabili per porre freno a questo fenomeno che sta diventando quasi un processo ineludibile. Lo Stato, secondo Daniele Cocco, deve rispondere mettendo a disposizione i presidi dello Stato mentre alcune caserme dei centri più piccoli dell’interno della Sardegna sono state chiuse. E non è possibile, ha poi lamentato, che chi sta a capo del Ministero dell’interno o chi per lui chieda ai Comuni di farsi carico di mettere a disposizione delle strutture per poter riaprire quelle caserme. Io credo che se la risposta è questo ben poco si potrà fare; quindi è lo Stato che noi vogliamo e lo Stato ci deve essere. Quindi, ha concluso, chiedo che la risposta dello Stato sia concreta e concretezza vuol dire non chiudere quelle caserme che ci sono, non togliere quei servizi che ci sono, ma oltre che potenziarle quelle caserme che sono stati chiuse io chiedo ad alta voce che vengano immediatamente ripristinate.

Il consigliere Fausto Piga (Fdi) ha annunciato la posizione favorevole del suo gruppo sulla mozione. In questa legislatura, ha ricordato, registriamo probabilmente per la prima volta il maggior numero di Consiglieri primi cittadini ed anche amministratori locali. Fare il sindaco del paese in cui vivi, ha spiegato, è quanto di più bello, credo, possa capitare; un ruolo prestigioso di responsabilità, un ruolo che non si fa per soldi, soprattutto nelle piccole comunità, ma con tanta passione e con tanto entusiasmo, con lo spirito di essere utili al prossimo. Di fronte agli ultimi atti intimidatori, ha proseguito, deve essere forte la posizione di quest’Aula nell’appellarsi al Governo centrale, perché effettivamente si prenda carico di questa problematica, che non riguarda soltanto gli amministratori locali ma anche associazioni, partiti, di autorità di pubblica sicurezza; e credo perciò che, al di là delle frasi di circostanza, bisogna essere chiari, non vogliamo passerelle del politico di turno, non vogliamo solidarietà, pacche sulle spalle o strette di mano, ma fatti concreti come il potenziamento dei presidi di pubblica sicurezza in tutti i Comuni, soprattutto i più piccoli. Ma, soprattutto, ha continuato, dobbiamo avere risposte verso il trovare i colpevoli di questi atti, perché purtroppo quasi sempre rimangono impuniti.

Il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa ha assicurato il sostegno del gruppo al documento che, come tale, non può avere effetti pratici immediati ma almeno quello di manifestare la vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale a tutti gli amministratori che vivono in trincea la loro esperienza amministrativa e diventano terminali di tensioni di cui spesso non sono responsabili o di scelte che fanno nell’interesse della comunità che magari scontentano qualcuno e questo qualcuno si vendica nel modo più facile nei loro confronti; atti inaccettabili e criminali che purtroppo sono spesso accompagnati da un sentimento anche di impunità, ecco perché è importante che ci sia non soltanto il presidio ma anche un’azione efficace delle forze dell’ordine nel contrastare questi fenomeni, nell’individuare i responsabili e nel colpirli il più pesantemente possibile. Abbiamo poi la novità, ha proseguito, dell’aggressione alla sede di un partito politico, nello specifico il PD; spero che non sia così, ma all’apparenza sembra un atto di terrorismo politico, cosa preoccupante che penso vada stigmatizzata al pari degli attentati nei confronti degli amministratori locali, perché sono gesti che minano alla radice le dinamiche della nostra democrazia. Quindi, ha concluso, credo che sia necessaria un’azione di tipo preventivo e repressivo, ma anche di tipo educativo e tipo pedagogico nei confronti della cittadinanza perché si comprenda che questi atti hanno un effetto devastante che va al di là degli atti in se stessi.

Il consigliere Emanuele Cera (Forza Italia) ha ricordato che ogni tanto ci ritroviamo di fronte ad attentati e ad atti che non sono sicuramente l’espressione della democrazia in Sardegna. Attentati ed atti che, a suo avviso, vanno tutti fermamente condannati, da quelli contro il sindaco di Cardedu, all’attentato contro la sezione comunale del PD di Dorgali. Nell’esprimere la mia solidarietà, ha aggiunto, lo esorto a tenere duro e a continuare a rappresentare la propria comunità con spirito di servizio, nella massima espressione della democrazia.

Si deve assolutamente impedire, ha auspicato, che il territorio venga abbandonato alle scorrerie di chi invece non vuole regole e vuole agire liberamente nella gestione del bene comune.  Credo poi, ha detto ancora Cera, che la riapertura dei presidi su tutto il territorio regionale sardo sia un atto dovuto da parte dello Stato centrale e ritengo doveroso difendere i sindaci e difendere la democrazia della nostra isola, con una vera e concreta azione di prevenzione e di contrasto alla criminalità; mettiamo i sindaci nelle condizioni di poter rappresentare le proprie comunità, di garantire la democrazia, e offrire alle comunità amministrate i servizi utili e necessari di cui hanno bisogno.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha ricordato che agli amministratori locali, sempre in prima linea, sono sempre più esposti ad attentati che in Sardegna registra dimensioni tali da collocarla ai primi posti a livello nazionale come incidenza sulla base della popolazione, oltre alla novità per la Sardegna di un attentato alla una sede di un partito. In questi anni, ha detto ancora, ho visto sfilare numerosi ministri dell’interno che hanno preso impegni che poi non si sono dimostrati utili lasciando gli amministratori locali ad atti delinquenziali puro, dovuti semplicemente al ruolo che svolgono i sindaci, che è quello di garantire la legittimità degli atti pubblici. Rispetto a queste cose noi dobbiamo reagire e prendere posizione nell’interesse della nostra democrazia. In Sardegna, ha proseguito, è stato attivato un sistema di videosorveglianza indubbiamente utile, ma abbiamo necessità di un’attenzione vera da parte dello Stato e del potenziamento della rappresentanza delle forze dell’ordine sul territorio, nella speranza che sia davvero l’inizio di un percorso che punta ad un controllo maggiore del territorio e ad una prevenzione di questi attentati.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha affermato che, oltre all’attentato subito dal Sindaco di Cardedu, merita una riflessione particolare quello nella sezione del Pd di Dorgali per alcune caratteristiche purtroppo nuove in Sardegna al quale si sono aggiunte poi le scritte intimidatorie qualche giorno fa al sindaco di Cuglieri e l’intimidazione al vicesindaco di San Teodoro. Rispetto a questo, ha osservato, non so se possa essere utile da sola la presenza sul territorio delle forze dell’ordine, i cui organici in Sardegna complessivamente sono in realtà molto consistenti o se invece non sia indispensabile avere presidi di cultura, istruzione, scuola ed educazione alla vita e al rispetto della vita altrui.

Il consigliere Gian Franco Satta (Psd’Az) si è soffermato sulla complessità della figura dei Sindaci, che non hanno la bacchetta magica e non possono risolvere tutti i problemi di ogni giorno, ma questa complessità bisognerebbe avere la forza di iniziare a spiegarlo soprattutto dalle scuole, respingendo la logica del buco non tappato che è colpa del Sindaco, come il buco nella strada, l’albero che sta cadendo o la mancanza di lavoro. Non solo, ha continuato, sappiamo benissimo che oggi il Sindaco è anche terrorizzato a fare una delibera, perché sente gli occhi puntati anche dalla magistratura che spesso, anziché occuparsi proprio di chi ha commesso questo tipo di attentati, si occupa invece di puntualizzare gli errori degli amministratori.

Chiedo quindi, ha concluso, che il Consiglio regionale, magari anche nella persona del Presidente del Consiglio, si impegni per il futuro ad intervenire per attivare i servizi di videosorveglianza dove non ci sono, vero deterrente contro questo tipo di atti che non hanno mai una giustificazione e non ce l’hanno neanche quando viene colpito un partito, come a Dorgali, dove forse potrebbero esserci secondo me anche dei risvolti non politici.

Il consigliere Pierluigi Saiu (Lega) ha definito il dibattito in Consiglio un atto dovuto, nei confronti dei Sindaci e degli amministratori locali che proprio in questi giorni hanno subito attentati, intimidazioni, e sono stati oggetto di violenza, come le loro famiglie, ed i loro cari. A nome della Lega, Pierluigi Saiu ha poi espresso solidarietà nei loro confronti, ferma massima condanna dei gesti criminali che li hanno colpiti e l’auspicio che i colpevoli vengano individuati e puniti. Ma questo dibattito, ha affermato, ha la funzione di dire ai Sindaci della Sardegna che non resteranno soli; i Sindaci oggi e gli amministratori locali in generale sono bersagli perché hanno molte responsabilità, sono la rappresentanza politica più vicina ai cittadini, la prima frontiera del malessere delle persone e allora non saremmo del tutto onesti se non riconoscessimo che la funzione di questo dibattito è soprattutto quella di richiamare alle sue responsabilità il Governo nazionale senza per questo sottrarci alle nostre, come Consiglio regionale della Sardegna. In prima Commissione, ha ricordato, è iniziato il dibattito sulla riforma degli enti locali, e quella sarà la sede in cui affrontare anche il tema della solitudine degli amministratori locali, chiamati ad affrontare tutti i giorni il malessere delle persone, dei cittadini, amministratori ai quali dobbiamo dare  strumenti, poteri e risorse per affrontare efficacemente i problemi che i cittadini delle nostre comunità tutti i giorni fanno presenti.

Pierluigi Saiu ha, infine, rivolto al Consiglio un appello per evitare che il dibattito superi i livelli di guardia, diventi eccessivo, si trasformi come è successo anche all’inizio di questa legislatura in azioni di autentico linciaggio contro l’avversario politico che diventa nemico, un appello che ha auspicato sia condiviso da tutte le forze politiche.

Dopo l’on. Pierluigi Saiu anche l’on. Gallus ha espresso la solidarietà agli amministratori locali a nome dell’Udc e ha invitato “i giovani a non mollare e a impegnarsi per i loro Comuni nonostante le minacce e gli attentati alle istituzioni”.

Ha preso poi la parola il presidente Pais che  ha messo ai voti la mozione, approvata dall’Aula all’unanimità con 49 voti.

A seguire, l’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha riferito che i segretari comunali di Olbia e Tempio hanno ricevuto una comunicazione dall’ufficio elettorale per richiedere l’elenco dei consiglieri comunali e sindaci in carico in vista delle elezioni provinciali del 5 ottobre. “Mi chiedo dunque, alla luce dell’imminente chiusura del Consiglio, che fine abbia fatto la mia proposta di legge 6 e quali siano le reali intenzioni della maggioranza sotto il profilo della riforma degli enti locali”.

Sempre dal Pd l’on. Piero Comandini ha parlato “dell’ennesima fumata nera della Giunta sulla nomina del commissario dell’Ats. Ci sono rischi enormi in tutto questo: la più importante azienda pubblica sarda è senza rappresentante legale e nessuno può firmare le procedure per costituirsi in giudizio. Non esiste nemmeno il responsabile della sicurezza e qualunque danno accada non si sa bene in capo a chi debba essere posto. Ci sono evidenti profili che riguardano la Corte dei conti e i diritti dei cittadini”.

Per la Sinistra l’on. Daniele Cocco si è rivolto all’Aula sul tema dei trasporti e delle Motorizzazioni civili della Sardegna, in gravissime difficoltà per mancanza di personale come segnalato anche in un recente atto parlamentare dal Gruppo Psd’Az in Consiglio regionale. L’on. Daniele Cocco ha segnalato la necessità di aprire una interlocuzione con la Direzione delle Motorizzazioni civili al ministero dei Trasporti, “anche in considerazione della presenza in Sardegna in questi giorni dei massimi dirigenti che hanno dato disponibilità per un incontro istituzionale”.

L’on. Pierluigi Saiu (Lega) ha replicato all’on. Giuseppe Meloni ed ha annunciato i prossimi impegni della commissione Autonomia, garantendo che “per la Gallura la nuova maggioranza si comporterà di certo meglio di come si è comportata la precedente”.

Per l’on. Giovanni Satta (Psd’Az) “le istanze di un territorio così vasto e importante saranno ascoltate”.

Sullo stop del trenino verde l’on. Lai (Sinistra) ha sollecitato un impegno perché “oggi Arst ha certificato che 130 lavoratori rischiano di rimanere a casa se non viene firmato prima possibile il contratto di servizio tra l’assessorato ai Trasporti e l’Arst”.

La capogruppo Cinque Stelle, on. Desirè Manca, è intervenuta per dire: “Perdiamo ore in questa aula per parlare del nulla. Iniziamo a parlare di temi perché la gente fuori aspetta i nostri fatti”. Il presidente Michele Pais ha spiegato che l’ordine del giorno prevede temi concreti e proposte di legge.

L’Aula ha iniziato ad affrontare il rendiconto di gestione dell’esercizio 2018 del Consiglio regionale. L’on. Antonio Piu a nome del collegio dei questori lo ha illustrato. L’on. Antonello Peru (FI) ha toccato il tema del personale, che nei prossimi anni passeranno per effetto dei pensionamenti dal 176 a circa la metà e ha aggiunto: “Non possiamo reclutare attraverso la mobilità della pubblica amministrazione le funzioni apicali perché si tratta di sostenere l’azione legislativa. Dunque, ritengo sia necessario dare nuovi strumenti di lavoro ai consiglieri al di là della appartenenza politica di ciascuno di noi”.

A nome dei Riformatori l’on. Michele Cossa ha detto: “L’on. Antonello Peru ha messo il dito nella piaga rispetto al problema del personale, che è un problema davvero per tutti dentro il Consiglio regionale. Siamo a volte nella condizione di rischiare di produrre leggi che sono contrarie alla stessa intenzione del legislatore”.

Dello stesso avviso l’on. Giorgio Oppi (Udc), che ha detto: “Per i quattro anni precedenti ho votato contro il bilancio del Consiglio regionale e l’ho fatto per tante ragioni, non ultimo la perdita di dignità del Consiglio regionale. Oggi per la prima volta voterò a favore ma certo preoccupa il fatto che nel giro di un anno e mezzo una quarantina di dipendenti andranno in pensione. Servono strutture necessarie e moderne: siccome la volontà c’è, ripeto, voterò a favore, ma è necessario fare in fretta tutte le gare perché il Consiglio regionale abbia la sua centralità e il suo ruolo”.

Il presidente Pais ha annunciato che all’inizio di settembre verrà redatto un piano di riordino generale del Consiglio regionale e ha aggiunto: “Verranno date tutte le risposte necessarie”.

L’Aula ha approvato il rendiconto e gli allegati.

Il presidente dell’assemblea sarda ha quindi dichiarata aperta la discussione sul disegno di legge n. 37 ed ha concesso la parola al capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, che ha proposto l’inversione dell’ordine del giorno, chiedendo l’immediata discussione del disegno di legge n. 25 (Giunta regionale) che ridefinisce i confini tra i comuni di Magomadas e Tresnuraghes.

Preso atto del favore unanime alla proposta avanzata dal capogruppo Michele Cossa, il presidente Michele Pais ha concesso la parola al consigliere del gruppo Progressisti, Diego Loi, per l’illustrazione del provvedimento. Il consigliere della minoranza ha quindi dato lettura della relazione allegata al testo di legge e ne ha auspicato l’approvazione da parte dell’Aula.

Alfonso Marras (Riformatori) ha espresso soddisfazione per “la definizione di una vicenda che si protrae da tempo” e per la dimostrazione della vicinanza della Regione alle popolazioni interessate e ai territori. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del consigliere di Forza Italia, Emanuele Cera, che ha ringraziato Giunta e commissione per l’attenzione dimostrata ed ha però ricordato che “restano altri casi simili da risolvere”. Giuseppe Meloni (Pd) si è detto contento per l’imminente approvazione del provvedimento ed ha evidenziato che nella Prima commissione è presente una proposta di legge che prevede il ricorso al referendum per la ridefinizione dei confini delle province.

L’assessore degli Enti Locali, Quirico Sanna, ha dunque dichiarato il favore della Giunta e il Consiglio ha proceduto con distinte votazioni ad approvare il passaggio all’esame degli articoli, quindi l’articolo 1 (Ridefinizione dei confini tra i Comuni di Magomadas e Tresnuraghes); poi l’articolo 2 (Regolamento dei rapporti patrimoniali e finanziari) sul quale ha annunciato voto favorevole a nome del gruppo la consigliera della Lega, Annalisa Mele; l’allegato a) e il testo finale, che ha avuto il via libera con 53 favorevoli e un astenuto.

Aperta la discussione sul Disegno di legge n. 37 (Giunta regionale) “Agevolazioni tariffarie finalizzate a favorire la mobilità sostenibile e contrastare la dispersione scolastica. Modifiche al comma 33 dell’articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 (Legge di stabilità 2019)” il relatore Michele Cossa (Riformatori sardi) ha illustrato i principali contenuti del provvedimento che stanzia 14 milioni di euro per l’abbattimento dei costi dei titoli di viaggio per gli studenti.

L’esponente della maggioranza ha salutato con favore l’incremento degli stanziamenti ma ha posto l’accento sulle problematicità che caratterizzano il trasporto pubblico locale, ad incominciare dalla vetustà dei mezzi e dalla inadeguatezza dei collegamenti stradali e ferroviari («E’ inutile fare gli sconti sugli abbonamenti se non possiamo offrire mezzi di trasporto adeguati»). Serve affrontare il tema del trasporto pubblico – ha concluso il capogruppo Michele ossa – ed auspico che già in finanziaria si stanzino le risorse necessarie per migliorare qualitativamente e quantitativamente i servizi del trasporto».

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha lamentato con toni polemici l’assenza dall’Aula dell’assessore regionale dei Trasporti ed ha chiesto un rinvio della discussione del disegno di legge, reclamando chiarimenti da parte dell’assessore Giorgio Todde.

Il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, ha quindi replicato informando il Consiglio degli impegni dell’assessore Giorgio Todde a Roma per siglare il contratto che consente la riattivazione in Sardegna del Trenino Verde, in conseguenza anche delle intervenute modifiche legislative.

Dopo una breve sospensione dei lavori, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, è intervenuto nel merito del provvedimento ed ha criticato l’approccio alla discussione proposto dal relatore Cossa, sottolineando invece l’importanza delle misure proposte nel disegno di legge in favore degli studenti e più in generale per sostenere l’istruzione in Sardegna. «Non sono i trasporti al centro della discussione – ha spiegato l’esponente della minoranza – ma le politiche verso i giovani e gli studenti, considerato che il futuro ci riserva una Sardegna sempre più povera ignorante  e vecchia». Deriu ha quindi ribadito la necessità di investimenti nell’istruzione ed ha ricordato come l’iniziativa sia stata varata nella precedente legislatura («Plaudo all’iniziativa e auspico che si approvi il prima possibile perché più che gli assessori presenti mi interessano gli atti, soprattutto quando chi li ha proposti non ha aiutato granché a redigerli»).

Antonio Piu (Progressisti) ha invece dichiarato di apprezzare l’impostazione al dibattito offerta dal relatore Michele Cossa e si è rammaricato per l’assenza dell’assessore Todde. «Quando si stanzino 14 milioni di euro per il trasporto degli studenti – ha spiegato l’esponente della minoranza – è importante sapere se potranno viaggiare su mezzi e strade adeguati». Antonio Piu ha definito l’imminente via libera alla proposta legislativa come “una vittoria del buonsenso” ricordandone la prima approvazione nella precedente legislatura.

Il presidente Michele Pais ha quindi dato la parola al consigliere Fausto Piga (FdI), il quale si è detto favorevole al disegno di legge e ha evidenziato l’importanza di ridare dignità al trasporto pubblico locale e di invogliarne l’utilizzo. Per Fausto Piga da troppo tempo si interviene poco in questa direzione. Il consigliere ha quindi evidenziato i problemi  degli autobus e del parco treni, ormai vecchi, sottolineando che questa maggioranza ha ereditato una situazione complicata, “ma abbiamo cinque anni per fare meglio e bisogna iniziare subito”. Fausto Piga ha poi chiesto attenzione per “assuntori” della linea a scartamento ridotto, che  vorrebbero capire quale indirizzo si intende prendere per la loro stabilizzazione. Eugenio Lai (Leu) ha condiviso l’intervento del collega del Pd, Roberto Deriu, ricordando che l’obiettivo è quello di fare un  grande investimento sui nostri ragazzi, partendo dai trasporti e la mobilità, continuando con la cultura e l’istruzione. Lai ha ricordato che sono stati tanti gli interventi messi in campo dalla precedente Giunta, tra cui il progetto Iscol@, e che bisogna proseguire in questa direzione garantendo ai ragazzi il diritto all’istruzione e a una mobilità sostenibile. Sul tema degli autobus da sostituire, il consigliere di opposizione ha anche ricordato all’Aula che stanno arrivando i mezzi della prima parte degli acquisti fatti dalla precedente Giunta. Poi rivolgendosi al capogruppo della Lega, Dario Giagoni e alla risoluzione del problema del Trenino verde, ha affermato che sarebbe auspicabile prevenire le polemiche in politica con una migliore programmazione e che pur facendo piacere che i problemi siano stati risolti, lasciano l’amaro in bocca visto che siamo a stagione turistica inoltrata.  Sugli assuntori ha auspicato infine una risoluzione positiva.

Massimo Zedda (Progressisti) ha affermato di volersi concentrare sull’argomento in discussione: ossia  il fatto che i giovani abbiamo gravi disagi e difficoltà a spostarsi con i mezzi pubblici, con forti limitazioni soprattutto nelle aree periferiche. Disagi che contribuiscono allo spopolamento di molte aree della Sardegna, costringono gli studenti ad affrontare ore di viaggio per poter frequentare scuole e università e, non essendo presenti mezzi che viaggiano di notte, costringono i giovani a utilizzare mezzi propri con un elevato rischio di incidenti. Massimo Zedda ha affermato che, per combattere lo spopolamento, la dispersione scolastica, gli incidenti stradali, bisogna avere un trasporto pubblico efficiente e trasporti alternativi come il  car sharing. Per il consigliere di minoranza serva anche un monitoraggio degli orari che consenta a chi usa i mezzi pubblici di programmare gli spostamenti.

Pierluigi Saiu (Lega Salvini Sardegna) ha affermato di avere grande rispetto per i consiglieri dell’opposizione, quando si partecipa a un confronto sui temi e sul merito delle questioni, “mentre non mi appassiono in nessun modo a una polemica sulla presenza di un assessore ai banchi”,  ricordando che l’assessore Giorgio Todde si è molto impegnato perché la variazione di bilancio in esame venisse presentata e venisse autorizzata la rideterminazione della spesa sulla scontistica  per gli studenti.  Ha poi risposto al consigliere Eugenio Lai: “La priorità per noi non è prevenire le polemiche, per noi la priorità è risolvere i problemi”. Pierluigi Saiu ha poi affermato che è importante che l’Aula voti questo provvedimento che garantirà agli studenti uno sconto sulle tariffe pari all’80%. Il consigliere di maggioranza ha poi ricordato che la dotazione inizialmente prevista dalla passata Giunta, 10.5 milioni di euro, si è dimostrata inadeguata e insufficiente. Con questo disegno di legge verrà rideterminato lo stanziamento aggiungendo 3,5 milioni di euro ai 10,5 milioni di euro per consentire agli studenti sardi di poter contare su un provvedimento importante. E ha affermato che “la discussione sul trasporto pubblico locale vada rimandata alla sede deputata a questo confronto e cioè alla riforma del trasporto pubblico locale a cui dobbiamo iniziare a lavorare”.

Il presidente Pais ha quindi dato la parola all’assessore del Lavoro, e vice presidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, la quale in apertura ha confermato che l’assessore Giorgio Todde era impegnato per la firma del contratto sul Trenino verde e che, diversamente, sarebbe stato in aula. “La tematica dei trasporti interni ed esterni riveste per la nostra Regione certamente un’importanza strategica e di ampio respiro”. Alessandra Zedda, rappresentando la visione dell’assessore Giorgio Todde e del presidente Solinas, ha affermato “stiamo parlando di uno degli adempimenti fondamentali che non solo ha questa Giunta, ma ha certamente anche questo Consiglio” Alessandra Zedda si è detta d’accordo sulla necessità di portare in Aula un’ampia discussione sulla tematica dei trasporti, e non solo sul trasporto pubblico locale, e dei provvedimenti conseguenti”. L’assessora ha ricordato l’importanza della mobilità interna anche nell’ottica di combattere la dispersione scolastica, ma anche lo spopolamento. E ha aggiunto: “La prossima sfida del Fondo Sociale Europeo, in particolare per gli Assi che riguardano l’istruzione, la formazione e l’inclusione, sono fortemente legati al tema del trasporto perché non si può abbattere uno spopolamento se non abbiamo un’infrastrutturazione regionale, e qui inserisco anche i temi dell’infrastrutturazione ferroviaria e del gommato”, ha proseguito, “dobbiamo avere una visione complessiva”. Alessandra Zedda ha annunciato che “l’obbligo formativo sarà fortemente sostenuto dal vitto, alloggio e trasporto e riguarderà gli studenti più bisognosi e non solo, perché attraverso l’obbligo formativo probabilmente avremo modo di combattere di più e meglio la dispersione scolastica”. Alessandra Zedda ha ricordato che in discussione c’è una variazione di bilancio con un’integrazione di 3,5 milioni, risultati necessari “in base a calcoli più rispettosi delle esigenze da qui ai prossimi mesi” e ha affermato l’urgenza di approvare il disegno di legge in modo da poterlo rendere operativo nei tempi utili per gli studenti.  Poi parlando del rientro della Sardegna nell’Obiettivo 1 ha affermato che “la prossima sfida dei fondi comunitari credo che ci veda tutti i protagonisti affinché davvero da un lato l’essere rientrati nell’Obiettivo 1 ci porta magari ad avere due minuti di riflessione negativa, ma dall’altra ci deve far capire da subito che la sfida del raddoppio dei fondi comunitari ci deve veramente far capire che è iniziata una nuova era”, e ha auspicato che “si possa utilizzare la programmazione 2021-2027 insieme per intervenire davvero in maniera determinante sui principali problemi che viviamo tutti i giorni, ma soprattutto che affliggono la nostra Sardegna e impediscono lo sviluppo”.

Il presidente ha quindi chiuso la discussione generale e ha messo in votazione il passaggio all’esame degli articoli, che è stato approvato.  L’Aula ha approvato poi in rapida sequenza gli articoli 1 (votanti 51, sì 51), 2 (votanti 50, sì 50), 3 (votanti 50, sì 50), e gli allegati 1 (votanti 49, sì 49) e 2 (votanti 51, sì 51). Prima della votazione finale il presidente ha dato la parola al capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, per  dichiarazione di voto. Il consigliere ha annunciato il voto favorevole suo e del suo gruppo, ricordando che oltre all’approvazione degli sconti è necessario anche rinnovare il parco mezzi. Michele Cossa ha aggiunto: “Raccolgo la proposta dell’onorevole Zedda di dedicare una seduta su questo argomento, ma vorrei parlarne di fronte a un disegno di legge”.

Voto favorevole del gruppo del Pd è stato annunciato dal capogruppo Gianfranco Ganau. “Esprimo apprezzamento per la proposta che è arrivata in Aula e che integra con 3,5 milioni di euro lo stanziamento precedentemente impostato per 10,5 milioni e che sta a testimoniare che non è inutile questo provvedimento che ha una valenza importante. Una valenza che è finalizzata appunto all’abbattimento dei costi per gli studenti pendolari e che va a favorire la partecipazione scolastica contro la dispersione e anche contro lo spopolamento, com’è stato giustamente sottolineato dalla vicepresidente, l’onorevole Alessandra Zedda, e si inserisce in una serie di azioni a sostegno della scolarità e della formazione che sono state messe in campo lo scorso anno”. Gianfranco Ganau ha ricordato i progetti per la ristrutturazione delle scuole e la costruzione di nuove strutture di edilizia scolastica conformi alle nuove esigenze didattiche con il progetto Iscol@, gli interventi contro la dispersione scolastica contenuti all’interno del progetto “Tutti a Iscol@”,  il sostegno alle Università sostenuto da questo Consiglio regionale, agli interventi a sostegno delle borse di studio che hanno raggiunto il 100 per cento degli aventi diritto”.

Voto favorevole anche da parte del gruppo del Pd’Az è stato espresso dal capogruppo Franco Mula, il quale si è detto dispiaciuto per l’assenza dell’assessore Giorgio Todde perché quando un disegno di legge viene votato all’unanimità è un grande risultato. “Quando si parla di diritto allo studio, di dispersione scolastica, e dei nostri giovani noi siamo tutti sensibili”. Mula ha aggiunto, infine, che la nomina per l’Ats arriverà “a brevissimo”. Voto favorevole è stato annunciato anche da Roberto Deriu (Pd), il quale ha detto di voler portare l’attenzione della maggioranza “sulla parola “giovane”, la parola “studente”, la parola “borsa di studio”, la parola “studio”, la parola “Università”, la parola “scuola”, perché sono le parole decisive del nostro futuro”. Voto favorevole è stato annunciato anche dal capogruppo di Leu, Daniele Cocco, a nome del suo gruppo.  “Siamo disponibilissimi e contenti di poter votare questo provvedimento e lo saremo ancora quando arriveranno in Aula questo tipo di provvedimenti, perché dobbiamo lavorare per il nostro futuro. Dopo che la previdenza è diventata provvidenza credo che dobbiamo fare molto di più per i nostri giovani”.

Voto favorevole è stato annunciato da Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, il quale ha espresso “soddisfazione riguardo al fatto che un problema sollevato poche settimane fa abbia trovato una soluzione unanimemente condivisa dall’Aula”, ricordando che uno dei più grandi problemi dell’Isola è l’abbandono scolastico. Francesco Agus ha sottolineato che “l’anno scorso oltre 5 mila studenti in più l’anno scorso hanno potuto beneficiare di borse di studio, tra questi più di mille avevano già deciso di non iscriversi all’università” e ha concluso “sarebbe criminale se in questa legislatura appunto si portasse queste mille persone, più di mille sardi, a interrompere i loro studi”.

Voto favorevole annunciato anche da Massimo Zedda (Progressisti) il quale ha ricordato i costi elevati degli abbonamenti dell’Arst e che questo provvedimento è molto importante. Massimo Zedda ha poi ricordato che, dopo una serie di interventi “il Ctm oggi è un’azienda che, insieme all’Atm di Milano è il fiore all’occhiello del trasporto pubblico a livello europeo”.

Voto favorevole del gruppo della Lega Salvini Sardegna è stato espresso dal consigliere Michele Ennas e ha voluto chiarire che “anche oggi ne ho sentito un sacco, come ne ho sentito in Commissione, nessuno ha messo in discussione questo provvedimento, ma era necessario trovare le risorse perché non erano state previste dalla Giunta precedente”. Michele Ennas ha sottolineato che c’è la massima attenzione verso i giovani e gli studenti e che ci saranno anche nuove iniziative. Il consigliere ha poi ricordato che l’Assessore “in questo preciso momento sta firmando un atto importantissimo, che è quello del Trenino Verde, che vedremo ripartire”, ribadendo l’impegno costante dell’assessore Giorgio Todde “al lavoro per il futuro della Sardegna e per quello che serve nel settore dei trasporti”.

Voto favorevole anche da parte del gruppo FdI è stato espresso dal capogruppo Francesco Mura. “Riteniamo questo provvedimento un atto di giustizia nei confronti di chi, in maniera quasi eroica sceglie di vivere nelle comunità della Sardegna che non può e non dovrà essere penalizzato dal costo del trasporto pubblico, soprattutto quando si tratta di studenti e della loro formazione”.

Favorevole anche Laura Caddeo (Progressisti), la quale ha esortato l’Aula a tenere in considerazione l’opinione dei giovani studenti e di sentire cosa hanno da dire. Voto favorevole anche da parte del gruppo del M5S. Alessandro Solinas (M5S) ha ringraziato la Giunta e i colleghi che “votando all’unanimità questo provvedimento stanno compiendo quello che è sicuramente un passo avanti nei confronti della tutela di quella che dovrebbe essere una categoria protetta, come lo studente pendolare, come lo dovrebbe essere anche allo studente fuori sede, senza nulla voler togliere a chi vive nei luoghi di studio”. E ha aggiunto:  “È stata veramente una cosa buona che si sia riusciti ad approvare questo provvedimento in maniera così celere”.

Il presidente ha messo in votazione il testo che è stato approvato all’unanimità con 49 voti favorevoli.

Giuseppe Meloni (Pd) ha chiesto di aprire la discussione della Mozione n. 6 al posto della proposta di legge 4. Il presidente Pais ha ricordato che in sede di conferenza di capigruppo era stato indicato il termine della seduta alle 15.30 per consentire ai consiglieri di partecipare ai funerali del Sindaco di Maracalagonis Mario Fadda.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco, sull’ordine dei lavori, ha sollecitato il rispetto dell’ordine del giorno, proponendo di proseguire limitatamente alla relazione della legge n. 4.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula si è associato alla proposta, aggiungendo il suggerimento di rinviare a martedì prossimo la discussione del provvedimento

Il presidente, intendendo rispettare l’intesa raggiunta fra i capigruppo, ha proposto al relatore una breve esposizione

Il relatore Piero Maieli (Psd’Az), primo firmatario della legge e presidente della commissione Attività produttive ha affermato che il provvedimento riprende alcuni contenuti di una legge dello Stato introdotto a suo tempo per i formaggi di alta qualità e recentemente estesa al pecorino romano. La sua ulteriore estensione ai vini sardi soggetti ad invecchiamento (che in Sardegna rappresentano un volume di affari di circa 70 milioni di euro), ha aggiunto Piero Maieli, permetterebbe alle aziende una maggiore facilità di accesso al credito. In conclusione, il consigliere ha ricordato che in commissione la legge è stata approvata all’unanimità, per cui ha auspicato lo stesso largo consenso da parte del Consiglio.

Il presidente ha sottoposto al Consiglio la possibilità di passare alla votazione o di rinviare la discussione della legge ed ha constatato che l’Aula si è espressa a favore della seconda ipotesi. Subito dopo ha tolto la seduta, riconvocando il Consiglio per martedì 6 e mercoledì 7 agosto, alle 10.30.

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Attore, regista e sceneggiatore, Michele Placido sarà il grande protagonista del terzo atto della rassegna “Notti a Monte Sirai”, che prevede oggi, venerdì 2 agosto, alle ore 21.30, lo spettacolo intitolato “Serata d’onore: un viaggio tra musica e poesia”. Il poliedrico artista pugliese, con la sua performance, impreziosirà ancor di più la rassegna organizzata dall’Associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia ed il cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna.

«Notti a Monte Sirai, uno degli eventi principali della programmazione di “Estiamoinsieme 2019”, è una rassegna di elevato livello che ci consente di valorizzare ulteriormente un sito di fondamentale importanza sotto il profilo storico, turistico e culturale. Si tratta di un’iniziativa che riproponiamo alla luce della qualità artistica e del successo registrati nelle precedenti edizioni», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Michele Placido è un artista prestigioso, di fama internazionale, celebre per gli innumerevoli successi ottenuti in campo televisivo, cinematografico e teatrale. Tra questi si segnala, a puro titolo esemplificativo, il ruolo del commissario di Polizia Corrado Cattani nella miniserie televisiva La Piovra, andata in onda negli anni Ottanta; l’interpretazione del magistrato Giovanni Falcone nell’omonimo film del 1993 e dell’ex poliziotto Guido Gerosa nella serie televisiva “Racket” del 1997. Una carriera costellata di successi anche nel cinema con la partecipazione alla celebre pellicola di Mario Monicelli “Romanzo Popolare” del 1974 a “Ernesto” di Salvatore Samperi nel 1979, a “Mary per sempre” di Marco Risi del 1989 e a “Il Caimano” di Nanni Moretti del 2006.

Oltre ad essere un eccellente attore, Placido vanta un ottimo palmares anche come regista cinematografico. A questo proposito, come non ricordare la direzione del film che narra la storia della Banda della Magliana, “Romanzo Criminale” del 2005, o la splendida ricostruzione delle vicende del “Bel Renè” e della banda della Comasina in “Vallanzasca: gli Angeli del Male” del 2010.

Stasera, alle ore 21.30, Michele Placido sarà protagonista in veste di attore di teatro con “Serata d’onore: un viaggio tra musica e poesia”: un recital che vuole essere un racconto, un dialogo tra l’artista e gli spettatori. Michele Placido interpreterà poesie e monologhi di grandi personaggi come Dante Alighieri, Pablo Neruda, Eugenio Montale, Gabriele D’Annunzio. Non mancheranno i versi dei più importanti poeti e scrittori napoletani come Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo.

Appuntamento alle ore 21.30 nella splendida cornice dell’Anfiteatro di Monte Sirai.

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«La soluzione a 4 corsie della Sassari-Alghero, compresi il lotto 1 Alghero-Omedo (da Rudas al centro abitato) ed il lotto 4 tra il bivio di Olmedo e l’aeroporto di Fertilia, è l’unica in grado di garantire un adeguato livello di servizio e sicurezza.»

Lo scrive l’assessorato regionale dei Lavori pubblici nella nota ufficiale inviata al ministero dei Trasporti, attraverso cui si evidenzia la necessità di dare corso al progetto già approvato dalla Regione e da tutti gli altri soggetti interessati compresi il ministero delle Infrastrutture, il Cipe e la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del MIBACT. La nota segue l’incontro del 15 luglio relativo appunto al completamento della Sassari-Alghero, nel corso del quale erano stati presi in esame i contenuti del parere emesso dalla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale del MATTM secondo cui il lotto finale (lotto 1) avrebbe caratteristiche “tipo C1” (strada extraurbana secondaria a due corsie).

«Tutti i soggetti – spiega l’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia – riconoscono come il progetto oggetto di contestazione sia la prosecuzione dell’intera opera, rispetto alla quale sono semmai state introdotte varianti migliorative. Non si tratta quindi di una nuova strada extraurbana. La Regione, confermando la volontà di proseguire nella direzione indicata a suo tempo, ritiene opportuno convocare quanto prima la Conferenza dei servizi, alla quale verranno invitati i rappresentanti del MATTM, al fine di ottenere i necessari pareri e creare un tavolo di confronto nel quale esporre e chiarire le diverse posizioni e nel quale dimostrare, dati alla mano, che la soluzione a 4 corsie è l’unica capace di garantire servizio e sicurezza.»

Nella nota ufficiale, la Regione ha anche confermato la volontà comune, già espressa nel corso dell’incontro del 15 luglio, che il progetto da sottoporre al parere della Conferenza dei servizi sia quello sul quale è stato espresso parere favorevole da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che oltre al lotto 1 e alla bretella di collegamento con l’aeroporto (lotto 4) prevede la costruzione dei due rami che (dal lotto 1 diramano verso Nord e verso Sud), lungo la periferia di Alghero.

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Domani, venerdì 2 agosto, alle 10.30, nella sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna, si terrà una conferenza stampa per la presentazione del progetto di legge n. 13 “Fillus de Anima” sul Sistema integrato di interventi e servizi in materia di adozioni e affidi. Il progetto di legge sarà presentato dai primi firmatari, l’on. Stefano Tunis e l’on. Valerio De Giorgi. Interverranno nella conferenza stampa il sen. Emilio Floris che ha recentemente trattato lo stesso tema nell’assemblea di Palazzo Madama e l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili.

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«Il salvataggio del Policlinico è una bella vittoria di tutto il territorio e sono personalmente molto soddisfatto di aver contribuito, per quanto nelle mie possibilità e competenze, a questo risultato. Possiamo finalmente raccontare una bella storia che è iniziata male ma si avvia verso un lieto fine. Si può tranquillamente parlare di promesse mantenute. Impegni presi in  campagna elettorale e che ora i fatti stanno trasformando in qualcosa di concreto.»

E’ il commento di Antonello Peru, componente della commissione Sanità e consigliere regionale del territorio, sull’aggiudicazione all’asta del presidio ai piedi di viale Italia. Non nasconde la propria soddisfazione per l’esito dell’asta di ieri che ha visto aggiudicare al primo tentativo il Policlinico di Sassari alla società marchigiana Labor.

«È andata anche meglio di quello che avevamo previsto. Nelle nostre intenzioni quella del Policlinico era una “battaglia” da vincere passo dopo passo – aggiunge Antonello Peru -. È stato necessario in primo luogo evitare il licenziamento dei dipendenti, salvaguardando quei posti di lavoro e quelle professionalità che rischiavano di andare perdute. In questo devo dire che c’è stato un perfetto lavoro di squadra.»

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Due poltrone post operatorie per l’unità operativa complessa di Urologia dell’Aou di Sassari, che saranno utilizzate per i trattamenti ambulatoriali di riabilitazione successivi agli interventi di chirurgia. Sono state donate dalla Lega italiana lotta ai tumori sezione di Sassari che questa mattina, con il presidente Marco Bisail, ha incontrato il direttore della struttura di viale San Pietro professor Massimo Madonia.

Una poltrona è stata posizionata nella stanza di degenza a disposizione dei pazienti che sono stati sottoposti a interventi chirurgici, l’altra è stata posizionata in Urodinamica per i pazienti con problematiche neurologiche.

«Il nostro ringraziamento va alla Lilt – ha detto il professor Massimo Madonia – che ha acquistato e donato questi arredi sanitari che potranno dare maggior comfort ai nostri pazienti durante la riabilitazione. La sinergia tra pubblico e privato è utile e ben venga l’apporto di associazioni e cittadini quando si presentano delle necessità nelle attività di tutti i giorni.»

Significativo quindi il contributo offerto dalla Lilt per l’unità operativa dell’Azienda ospedaliero universitaria sassarese. «Come Lilt – ha spiegato il presidente Marco Bisail – ci proponiamo di supportare il Servizio sanitario, da una parte attraverso la promozione di iniziative di prevenzione, dall’altra proprio con interventi volti a migliorare l’assistenza e la qualità di vita dei pazienti oncologici in diversi reparti».

Alla consegna delle due poltrone erano presenti anche il direttore della struttura Affari generali Antonio Solinas e l’economo della Lilt sezione di Sassari Giovanni Scano.