Per il Cagliari è stata una partenza falsa, per il Brescia di Massimo Cellino un ritorno in serie A da ricordare a lungo.
[bing_translator]
Dalle lacrime originate dall’emozione per il ritorno “a casa” dopo cinque anni, da avversario della “creatura” che ha guidato per 22 anni, alla gioia “frenata” di fine gara, per la vittoria del “suo” Brescia, matricola che si propone di essere una delle sorprese della nuova serie A. Per Massimo Cellino quella di ieri è stata una serata dalle emozioni forti che sicuramente ricorderà a lungo. Il Brescia di Eugenio Corini ha violato con merito la Sardegna Arena con un calcio di rigore trasformato dal suo bomber Alfredo Donnarumma. Intorno al Cagliari c’era una grande attesa, dopo la grande campagna acquisti e la prestazione, forse ancora più del risultato, ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti. Radja Nainggolan, uno dei più attesi al ritorno in maglia rossoblu dopo cinque anni, ha sottolineato che «c’è bisogno di un po’ di tempo per trovare i meccanismi giusti. Sono sicuro che non appena i nuovi acquisti raggiungeranno la migliore condizione dimostreranno tutto il loro valore e salirà anche il rendimento della squadra».
Rolando Maran, anche lui deluso, a fine partita ha detto: «Avevamo cominciato bene, giocando proprio come l’avevamo preparata. Poi abbiamo corso un paio di rischi e questo ha un po’ condizionato la nostra partita. Avremmo dovuto essere più compatti in pressione, il Brescia ci impediva di costruire, siamo stati poco lucidi e imprecisi al momento della rifinitura e della verticalizzazione. C’è stata una buona reazione, abbiamo costruito qualche occasione, ma sempre in modo discontinuo. Potevamo portare comunque a casa un risultato positivo, però dobbiamo fare meglio. Una giornata non brillantissima, pagata a caro prezzo contro un Brescia più fresco di noi».
Il tecnico rossoblu ha aggiunto che «sono arrivati giocatori nuovi e di qualità, il centrocampo è rinnovato. Chiaramente c’è bisogno di tempo per perfezionare i sincronismi di squadra. Dobbiamo far tesoro di quanto accaduto oggi: era già successo l’anno scorso di perdere la prima, strada facendo abbiamo fatto diventare quella sconfitta solo un episodio. Purtroppo ad inizio campionato si può perdere contro squadre più rodate. Dispiace sia capitato davanti al nostro pubblico, anche perché i tifosi ci hanno circondato di un calore incredibile e non dobbiamo disperdere tutto questo entusiasmo. La Sardegna Arena deve diventare il nostro fortino così come lo è stato l’anno scorso».
Il campionato entra subito nel vivo e domenica prossima alla Sardegna Arena arriva l’Inter di Antonio Conte, impegnata questa sera nel posticipo con il Lecce.
«Al di là di chi incontriamo, è importante fare la prestazione – ha concluso Rolando Maran -. Dovremo tornare in campo domenica e fare le cose col piglio della squadra che sa quello che vuole.»
NO COMMENTS