“Ricucire i sogni”. Da “Con i bambini” 15 milioni di euro per progetti contro la povertà educativa e per giovani vittime di maltrattamenti.
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“Ricucire i sogni” è il quinto bando promosso da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Un’iniziativa a favore di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento volta alla loro protezione e cura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza verso i minori di 18 anni. A disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti.
Le proposte dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno tre organizzazioni (il soggetto responsabile deve essere un ente del Terzo settore) e dovranno mirare a potenziare i servizi già esistenti di protezione e cura dei minori, o a realizzarne dei nuovi. Inoltre, dovranno prevedere attività complementari: supporto alla genitorialità, formazione di professionisti sul tema del maltrattamento (capacity building) e programmi informativi e di sensibilizzazione dell’intera “comunità educante” per riconoscere e affrontare i primi segnali di violenza, e incoraggiare le vittime a denunciare.
Si raccomanda ai progetti di adottare una procedura per tutelare i minori dai rischi di abuso, maltrattamento, sfruttamento e condotta inappropriata (Child Safeguarding Policy) da parte degli operatori, e di prevedere una procedura interna per prevenire il rischio di stress lavoro-correlato e/o di burn-out degli operatori coinvolti.
È possibile presentare i progetti esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros.
Un’iniziativa a favore di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento volta alla loro protezione e cura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza verso i minori di 18 anni. A disposizione un ammontare complessivo di 15 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti.
Le proposte dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno tre organizzazioni (il soggetto responsabile deve essere un ente del Terzo settore) e dovranno mirare a potenziare i servizi già esistenti di protezione e cura dei minori, o a realizzarne dei nuovi. Inoltre, dovranno prevedere attività complementari: supporto alla genitorialità, formazione di professionisti sul tema del maltrattamento (capacity building) e programmi informativi e di sensibilizzazione dell’intera “comunità educante” per riconoscere e affrontare i primi segnali di violenza, e incoraggiare le vittime a denunciare.
Si raccomanda ai progetti di adottare una procedura per tutelare i minori dai rischi di abuso, maltrattamento, sfruttamento e condotta inappropriata (Child Safeguarding Policy) da parte degli operatori, e di prevedere una procedura interna per prevenire il rischio di stress lavoro-correlato e/o di burn-out degli operatori coinvolti.
È possibile presentare i progetti esclusivamente online, tramite la piattaforma Chàiros.
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