La CNA denuncia il tracollo delle Motorizzazioni che aggrava la già insostenibile condizione degli uffici territoriali.
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Autotrasportatori sardi a confronto nell’Assemblea annuale CNA FITA, in corso di svolgimento a Oristano presso l’Hostel Rodia. Ad introdurre e animare il dibattito ci sono i vertici nazionali (Patrizio Ricci e Mauro Concezzi) e regionali (Francesco Pinna e Valentina Codonesu) dell’Unione di trasporto CNA, insieme all’avv. Giovanni Scoccini (Roma). Numerose le questioni in discussione che riguardano il comparto, sia al livello regionale – con aggiornamento sulle condizioni della Motorizzazione, dei porti e degli interventi infrastrutturali in Sardegna – che sul piano nazionale ed europeo – con approfondimenti sulla Class Action contro i produttori di veicoli industriali per il cartello dei prezzi accertato dalla Commissione Europea nel 2016, sul Fondo autotrasporto, sugli incentivi per la sostituzione del parco veicolare, sull’attuazione del servizio di revisione dei mezzi pesanti alle officine private.
Peggiora la già insostenibile condizione degli uffici territoriali della Motorizzazione in Sardegna.
Lo scorso giugno la CNA FITA aveva denunciato le inefficienze dell’amministrazione, il sottodimensionamento degli organici derivante dal blocco dei concorsi pubblici e dal mancato ricambio generazionale dei dipendenti in pensione, i sovraccosti e i rischi scaricati sul sistema delle imprese. Da tale denuncia è scaturita un’ispezione degli uffici da parte della Direzione Centrale della Motorizzazione Civile, sui cui esiti non trapela ancora alcuna informazione.
«I disagi per l’utenza – autotrasportatori, autoscuole ed agenzie pratiche auto – sono inaccettabili – dichiara la responsabile regionale della CNA FITA Valentina Codonesu -: mentre i ritardi e l’operatività ridotta degli uffici scaricano rischi e sovraccosti sulle aziende, l’amministrazione centrale tace. Capiamo che il cambio di Governo abbia determinato nuovi riferimenti apicali nelle amministrazioni, ma le imprese pagano ogni giorno le incertezze della politica e le inefficienze burocratiche.»
Nel frattempo, i numeri dell’organico degli uffici si sono ulteriormente ridotti, segnando i minimi storici in Sardegna: nella sede di Cagliari, col pensionamento di 7 unità nel 2019, restano in servizio 29 persone, di cui alcune part-time; nella sede di Sassari, col pensionamento di 3 unità nel 2019 e la cessazione distacco di altri 2 dipendenti, restano 12 persone, di cui alcune part-time; nella sede di Oristano, col pensionamento di 3 unità entro marzo 2020 – tra cui gli unici due tecnici in servizio – restano 11 persone con rischio di blocco del servizio revisioni e dei collaudi; nella sede di Nuoro restano in organico sole 6 unità, ma non si hanno notizie sul rinnovo del comando di due funzionari della Provincia di Nuoro in scadenza imminente, necessari per scongiurare la paralisi delle attività con gravi disagi per i cittadini e le aziende del territorio.
In tutte le 4 sedi si prevedono inoltre ulteriori pensionamenti nel 2020 e nel 2021, senza certezza sulla possibilità di nuove assunzioni.
«Sappiamo che in questo momento è in fase di svolgimento un concorso nazionale per ingegneri che potrebbe portare in Sardegna 7-8 funzionari, ma oltre a non avere certezza sul quando avverrà la presa di servizio, ci appaiono assolutamente insufficienti a garantire il regolare funzionamento degli uffici rispetto all’utenza di cittadini e imprese che richiedono i servizi», aggiunge Valentina Codonesu.
«Noi autotrasportatori siamo all’esasperazione – afferma Francesco Pinna, presidente regionale Cna Fita -. Vogliamo risposte concrete dopo l’ispezione della Motorizzazione Centrale avvenuta ad agosto, non è più possibile andare avanti in questa condizione, la misura è colma. Serve un piano straordinario urgente che restituisca dignità e piena operatività agli uffici che esercitano servizi e funzioni vitali per la nostra attività di autotrasporto.»
Al centro del dibattito anche la necessità di rendere operativa, con la modifica dell’art. 80 Codice della Strada, la possibilità di conferire la revisione dei mezzi pesanti alle officine private, prevista con la legge di Bilancio nazionale del 2019.
Secondo Mauro Concezzi, responsabile nazionale CNA FITA, si tratta di “una misura importantissima che ovvierebbe sull’intero territorio nazionale alla cronica carenza di personale degli uffici territoriali delle Motorizzazioni e alle conseguenti criticità che gravano sulle imprese di autotrasporto».
Intanto va avanti positivamente l’azione collettiva intrapresa nel 2017 dalla CNA FITA in favore degli autotrasportatori per il risarcimento del danno subito a seguito del cartello dei prezzi dei veicoli industriali da parte delle principali case costruttrici, accertato dalla Commissione Europea nel 2016. L’iniziativa ha coinvolto, al 2018, oltre 3000 aziende di autotrasporto del sistema CNA con 15.300 veicoli industriali sul piano nazionale di cui 156 aziende per circa 750 autocarri in Sardegna. L’azione è valsa alla CNA FITA il prestigioso riconoscimento del Premio Antitrust 2017 – riservato alle Associazioni di imprese – da parte dell’Autority Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per essersi distinta nella diffusione dei valori della concorrenza e della tutela di diritti dei consumatori, a testimonianza della bontà dell’iniziativa e della vicinanza istituzionale nella lotta per la concorrenza sul mercato e la tutela delle imprese.
«L’azione collettiva è aperta – hanno spiegato i vertici regionali Pinna e Codonesu – i nostri uffici sono disponibili a fornire le informazioni necessarie a chi volesse partecipare. Continuiamo nell’impegno a tutela delle piccole e medie imprese, a cui diamo la possibilità di recuperare il danno subito da un operare illecito che ha determinato sovrapprezzi medi stimabili intorno al 15-20% del valore dei veicoli.»
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