24 December, 2024
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La settimana di lavoro delle commissioni sarà aperta mercoledì 2 ottobre, alle 10.00, dalla commissione Trasporti, presieduta da Giuseppe Talanas. L’assessore dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, illustrerà la rimodulazione del piano delle infrastrutture mentre l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde e l’amministratore dell’Arst Chicco Porcu saranno ascoltati sui problemi del trasporto pubblico nel sassarese, con particolare riferimento al metro di superficie Sirio.

La commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) è convocata sempre per mercoledì 2 ottobre ma alle 10.30. La seduta sarà dedicata in buona parte alle problematiche dell’industria con l’audizione dell’assessore Anita Pili sia sull’istituzione delle “comunità energetiche” (Pl n. 47) che sulla riforma dei Consorzi industriali (Pl.48). A fine mattinata è prevista inoltre l’audizione del gruppo “Sit in” dei dipendenti Aras.

Ancora mercoledì 2 ottobre ma nel pomeriggio, alle 15.30, la commissione speciale sull’insolvenza dell’Aias, presieduta da Gianfranco Ganau (Pd), sentirà l’assessore della Sanità Mario Nieddu e l’Anci Sardegna.

La commissione Autonomia, infine, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), riprenderà i suoi lavori mercoledì, alle 16.30, con la discussione del Dl n. 51 (Disposizioni in materia di Enti locali).

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Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, ha inviato oggi due lettere alla Presidente eletta della Commissione Europea Ursula von der Leyen per informarla che la commissione giuridica del Parlamento ha considerato non idonei i Commissari designati László Trócsányi e Rovana Plumb, sulla base di conflitti interesse rilevati nel corso dell’esame delle loro dichiarazioni di interessi finanziari.

Fino a quando la Presidente eletta Ursula von der Leyen non avrà comunicato al Parlamento le misure che intende adottare, le audizioni dei commissari designati rumeni e ungheresi saranno sospese.

David Sassoli.

Ursula von der Leyen.

[traduttore Bing]

Gli arrivi dei migranti algerini sulle coste del Sulcis non si fermano più. Oggi la Guardia di Finanza ha gestito due sbarchi per complessivi 38 clandestini. In circa 40 ore hanno toccato terra ben 98 algerini. Gli ultimi due sbarchi, stamane, sono stati gestito dalla Guardia di Finanza, prima 22, prima altri 16.

Tra il pomeriggio e la sera di sabato 28, in cinque distinti episodi ne erano stati rintracciati 40: i primi 2 da una pattuglia di carabinieri di Sant’Antioco, nei pressi dei parcheggi “Le Dune”, a Porto Pino. Poco dopo, su segnalazione di alcuni cittadini, la pattuglia della stazione dei carabinieri di Giba, è intervenuta nel porticciolo nuovo di Teulada, dove erano approdati 5 algerini. Dopo una pausa notturna, ieri mattina sono ripresi gli sbarchi. Uno a Co’e Cuaddus, in comune di Sant’Antioco, dove carabinieri della locale stazione, hanno individuato 9 migranti clandestini, giunti poco prima con un barchino manufatto in legno e vetroresina. L’altro sbarco è avvenuto a Capo Malfatano, sempre a Teulada. In questo caso i clandestini sono 8, maschi adulti, in buone condizioni fisiche, individuati dalla pattuglia dei carabinieri di Teulada. L’ultimo, per ora, ed il più consistente numericamente è avvenuto intorno alle 11.00; 16 algerini, tutti adulti, maschi ed in buone condizioni fisiche, sono sbarcati nel porticciolo turistico di Teulada. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tratalias.

La notte scorsa sono sbarcati altri venti clandestini tra Teulada e Sant’Antioco.

Questa mattina, più pattuglie dei carabinieri del Comando Compagnia di Carbonia sono intervenute a Teulada, dove nel porticciolo turistico, erano stati localizzati 8 migranti clandestini algerini, maschi. Un secondo sbarco è avvenuto nel porto di Sant’Antioco, dove la motovedetta “CP812” della Capitaneria di Porto, intorno alle 4.00, ha trasportato 12 clandestini, maschi, adulti, in apparenti buone condizioni di salute, algerini. I migranti erano stati rintracciati a sei miglia da Cala Piombo (comune di Teulada) e trasferiti sulla motovedetta che li ha condotti a Sant’Antioco. Sul posto si è recato personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carbonia.

Sempre stamane gli ultimi 38, per ora, in due distinti sbarchi, rispettivamente di 22 e 16 algerini. Sono stati tutti scortati dalla Guardia di finanza al Centro di prima accoglienza di Monastir. Sul posto sono intervenuti, di supporto agli uomini della Guardia di Finanza, anche gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Carbonia e i carabinieri.
Si parla tanto dei migranti salvati in mezzo al mare che arrivano con le navi delle ONG, ma intanto sono in numero decisamente superiore quelli che continuano ad arrivare senza alcun ostacolo sulle coste del Sulcis, dei quali, i media nazionali, parlano assai raramente…

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La Sardegna ha depositato questa mattina a Roma in Corte di Cassazione il quesito referendario che chiede di abrogare la quota proporzionale del sistema elettorale della Camera dei deputati e del Senato. Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ed il capogruppo della Lega Dario Giagoni, delegati dall’Assemblea, hanno effettuato il deposito con altre sette Regioni: il Veneto, la Lombardia, il Friuli, il Piemonte l’Abruzzo, la Liguria e la Basilicata.

«Sarà l’elettorato a decidere con quale sistema elettorale andare a votare – ha detto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais all’uscita dal Palazzo della Corte di Cassazione – lo strumento referendario rappresenta il livello più alto di democrazia diretta e partecipata. I cittadini potranno scegliere se confermare l’attuale legge elettorale, che non garantisce la stabilità e governabilità, o se preferire una semplificazione del sistema maggioritario con i rappresentati del popolo eletti direttamente nei collegi uninominali.»

Per il presidente Michele Pais, oggi anche per la Sardegna, è una giornata storica: «Con un sistema puro di maggioritario e di collegi uninominali  gli eletti saranno diretti rappresentanti dei territori di appartenenza, e ci sarà un legame maggiore tra cittadini e parlamentari. Deputati e senatori, secondo la nostra Costituzione, rappresentano la Nazione, ma è  importante un meccanismo elettorale che garantisca una forte rappresentanza territoriale. Ora attendiamo fiduciosi il responso da parte della Corte Costituzionale, che si pronuncerà in merito all’ammissibilità del quesito referendario. La sovranità appartiene al popolo italiano, e siamo lieti che anche grazie alla Sardegna venga garantito questo principio sacrosanto ed inalienabile».

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«In una situazione in cui i produttori agricoli sono stretti nella morsa tra le numerose emergenze che affliggono il primario e le problematiche che si trascinano da tempo, quali ad esempio la forbice sempre più ampia tra i prezzi pagati dai consumatori e quelli riconosciuti, è di fondamentale importanza l’annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte di aver reperito i fondi per neutralizzare le clausole di salvaguardia, scongiurando così un aumento dell’imposta sul valore aggiunto che avrebbe colpito numerosi prodotti agricoli, tra cui la carne, il pesce, il latte e le uova, e avrebbe ulteriormente ridotto la redditività dell’agricoltura, a causa del concreto rischio di una nuova recessione.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina in vista dell’odierna riunione del Consiglio dei ministri durante la quale verrà discussa la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019.

«Analoga importanza rivestono le indicazioni del Premier circa la volontà dell’esecutivo di voler portare dal 4% all’1% l’Iva su alcuni beni alimentari di prima necessità, come ad esempio la pasta, il pane, la frutta fresca e il latte; tale ipotesi, se confermata, sarebbe fondamentale per ridare vitalità ai consumi, in lieve ripresa dopo un periodo di contrazione dovuto alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane e alla generale fase di stagnazione che vive il Paese», aggiunge il presidente della Copagri.

«Non bisogna dimenticare, inoltre, che l’attuale fase di stagnazione rischia di essere ulteriormente aggravata dalle forti tensioni commerciali in atto a livello globale, che rappresentano una concreta minaccia per tantissime produzioni di punta del nostro agroalimentare e un ulteriore motivo di preoccupazione per il nostro primario, vero e proprio vanto del Made in Italy del mondo; in attesa della decisione in sede di WTO, attesa per oggi, sui nuovi dazi USA nei confronti di numerosi prodotti dell’Unione europea, molti dei quali agroalimentari, ricordiamo per l’ennesima volta che nelle guerre commerciali non ci sono vincitori né vinti, poiché si perde tutti», conclude Franco Verrascina.

 

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«Sono spiacevolmente stupito dalle parole pronunciate dall’assessore regionale del Turismo Gianni Chessa, ospite della commissione Attività produttive del comune di Cagliari, riguardo la volontà di bloccare la DMO Sardegna e quindi di non dare piena attuazione alla L.R. 16/2017 in materia di turismo.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

«Lo stupore è legato al fatto che la norma che ha istituito il nuovo organismo di gestione unitaria della destinazione Sardegna nacque nella scorsa legislatura come sintesi di quattordici proposte di legge diverse presentate dai vari schieramenti politici e approvata grazie a un voto pressoché unanime del Consiglio regionale. Il partito di riferimento dell’attuale assessore del Turismo, rappresentato allora in aula dal presidente Christian Solinas, votò convintamente a favore del testo sia in Commissione che in Aula – aggiunge Francesco Agus -. Su un tema, in particolare, tutti i partiti di maggioranza e opposizione furono d’accordo: la necessità di uno strumento di governance unitario del turismo regionale per superare la logica dei compartimenti stagni e mettere a sistema i diversi attori strategici, pubblici e privati, dello sviluppo turistico: Regione, enti locali, camere di commercio, società di gestione degli aeroporti.»

«Oggi, invece, un assessore della Giunta regionale propone, informalmente e senza aver presentato nessuna proposta alternativa, un ritorno al passato sconfessando quando già approvato dal Consiglio regionale e dall’attuale presidente Christian Solinas, suggerendo, di nuovo, l’idea di una Regione che fa tutto: che ha tutte le idee in tasca e non ha bisogno di confronto, che organizza, che coordina, ma sopratutto, che gestisce in solitudine – conclude Francesco Agus -. Cambiare idea è lecito, ci mancherebbe. Su un tema come questo però, dove le differenze tra scelte giuste o sbagliate si misurano anche in termini di posti di lavoro creati o persi, credo sia necessario un ragionamento approfondito e organico adeguato alla complessità e alle peculiarità che si riscontrano nelle diverse realtà dell’isola.»

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Enzo Gragnaniello - foto di Guido Harari

Tocca un traguardo importante come quello della 15a edizione il Premio Bianca d’Aponte di Aversa, l’unico concorso italiano riservato a cantautrici, che quest’anno è in programma al Teatro Cimarosa di Aversa il 25 e 26 ottobre, con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Come sempre la manifestazione riserva un cast di prim’ordine, con nomi di rilievo del panorama italiano, alcuni già presenti negli scorsi anni, altri alla prima volta al d’Aponte, come Enzo Gragnaniello, che saliranno sul palco alternandosi con le finaliste del contest.

Venerdì 25 toccherà alla coppia formata da Cristina Donà & Ginevra Di Marco e a Giuseppe Anastasi, Gabriele Avogadro, Tony Canto, Kaballà e Pilar. Non mancherà la vincitrice dello scorso anno, Francesca Incudine, che aprirà la serata.

Nel cast del sabato, oltre a Gragnaniello, una serie di importanti ritorni come quelli di Rossana Casale, Elena Ledda, Mauro Palmas, Carlo Marrale e Mariella Nava, ed anche il collettivo AdoRiza. Ma sabato sarà la volta anche della madrina di questa edizione, Tosca, che oltre a presiedere la giuria eseguirà “Anima scalza”, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a cui il festival è dedicato. A presentare le due serate saranno Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu.

Il centro nevralgico della manifestazione sarà però come sempre nel concorso, che vedrà sul palco Eleonora Betti da Arezzo, Chiara Bruno da Palermo, Chiarablue da Rieti, Rebecca Fornelli da Bari, Jole da Manfredonia (Foggia), Martina Jozwiak da Ancona, Lamine da Trapani, La Tarma da Reggio Emilia, Giulia Ventisette da Firenze , Cristiana Verardo da Lecce.

Due saranno i principali riconoscimenti. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione. Alla vincitrice assoluta andrà una borsa di studio di 1000 euro offerta dalla cooperativa Doc Servizi, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà di 800 euro. Sono inoltre previste menzioni per miglior testo, migliore musica e migliore interpretazione.

Anche quest’anno poi il contest darà diritto a un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art.7 L. 93/92) e riservato alla vincitrice o, in mancanza dei requisiti richiesti dal NuovoImaie, a una delle altre finaliste.

Molti i premi da parte di enti e associazioni esterne all’organizzazione: quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di una possibile collaborazione artistica; quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio; quello del Virus Studio, chiamato “Premio ’Na stella” (titolo di una canzone di Mesolella), con l’incisione in studio di un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti; quello di XO la factory con la produzione, registrazione e promozione di un singolo; quello dell’Associazione Virginia Vita con una borsa di studio di 500 euro.

Il festival inizierà già giovedì 24 ottobre, con una sorta di anteprima. Dalle 10.00 alle 17.00, nella sala conferenze dell’Hotel del Sole ci sarà, infatti, un workshop ad ingresso libero su “La qualità della scrittura (testi e musica)” con autori come Giuseppe Anastasi e Giuseppe Barbera e l’editore musicale Angelo Franchi.

Il venerdì, dalle 11.00, sarà invece la volta di un incontro sui “Diritti connessi” con Emanuela Teodora Russo, in programma nell’aula magna del Liceo classico e musicale Cirillo. Sabato ci sarà una mattinata fitta di appuntamenti nella sala conferenze dell’Hotel del Sole, tutti a ingresso libero. Si comincerà alle 10 con la presentazione del libro “Fra la via Emilia e il West – Francesco Guccini: le radici, i luoghi, la poetica” (Hoepli editore) di Paolo Talanca. Alle 11.00, ci sarà un incontro con le dieci finaliste, mentre alle 12 sarà la volta della presentazione del volume “Incanto. Viaggio nella canzone d’autrice” (edizioni l’Erudita) di Fausto Pellegrini.

Nel corso delle serate sarà disponibile la compilation della 15ª edizione del Premio che il pubblico potrà ricevere in cambio di un’offerta presso il banco di Emergency, cui sarà devoluto l’intero ricavato.

 

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Venerdì 4 ottobre ,alle 18,30, l’aula magna del Conservatorio di Cagliari, ospita “La viola d’amore”, lezione concerto di Dimitri Mattu, docente di Viola nel “G.P. Da Palestrina”. L’incontro, aperto al pubblico e rivolto in particolare agli studenti e ai professionisti di violino e di viola, ha lo scopo di raccontare, far vedere e sentire uno strumento dalle caratteristiche uniche, di cui tutti conoscono il nome, ma pochissimi il suono.

La viola d’amore del Conservatorio, risalente al 190, e donata nel Dopoguerra dall’indimenticato Oscar Crepas, figura di spicco per l’istituzione musicale in quegli anni, è stata restaurata di recente dal maestro Roberto Regazzi, e nell’ultima parte dell’incontro sarà a disposizione dei violinisti e violisti, studenti e non, che potranno provarla e avere così un contatto diretto con le sue peculiarità tecniche.

L’ingresso all’appuntamento è libero.

 

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La storia della capitale del Giudicato di Torres ritorna protagonista nell’ultima fatica letteraria dello scrittore Francesco Tedde: “Ardara – Tra gli scavi del palazzo del Potere”, una nuova avventura editoriale nelle testimonianze e nelle vicende che caratterizzarono il piccolo centro del Logudoro in epoche remote.

Il saggio storico-documentario, pubblicato per i tipi della IGES con prefazione di Antonio Canalis, è un volume di centosessanta pagine corredate da numerose illustrazioni e foto a colori. L’opera proietta uno squarcio di luce su aspetti inediti, facendo particolare riferimento alle recenti campagne di scavo archeologico sul colle di San Pietro e nell’area limitrofa ai ruderi del Palazzo regio. Non sono trascurate ulteriori scoperte che negli ultimi anni hanno teso ad ampliare la conoscenza storica del territorio per le fasi punica e romana, poi bizantina e medievale fino alla caduta del giudicato.

Non poteva mancare un approfondimento riservato alla cappella regia di Santa Maria del Regno e, ben tre capitoli, sono dedicati alla straordinaria figura di Adelasia, ultima leggendaria sovrana di Torres, nel cui mito tra storia e leggenda si disvela una tra le icone più carismatiche e controverse dell’intera storia giudicale.

Con la pubblicazione del volume, dedicato alla memoria dell’amata moglie Rosetta, Francesco Tedde fa un ulteriore prezioso omaggio alla sua terra d’origine. Terra che per lui ha rappresentato da sempre l’ombelico del mondo, nonostante gli impegni lavorativi lo abbiano portato a vivere fin dalla giovane età dall’altro capo dell’isola, precisamente a Selargius.

La sua vena di “vagabondo della storia”, come egli stesso ama definirsi, aveva già offerto alla comunità ardarese numerose pubblicazioni, a partire da “Ardara capitale del Giudicato di Torres” edito da Gasperini nel 1985, quindi “I retabli di Nostra Signora del Regno” del 2005 edil più recente “Ritorno a Badde Pedrosa” del 2008, entrambi pubblicati da Alfa Editrice.

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Poter avere assistenza sul territorio regionale e procedure più agevoli per poter ricevere le cure che, in alcuni casi, da tanti anni vengono erogate in Francia. Queste, in sintesi, le richieste di un gruppo di pazienti affetti da distonia che oggi hanno incontrato l’assessore della Sanità, Mario Nieddu. Malattia rara, in Italia sono circa ventimila le persone che soffrono di diverse forme di distonia.

«Nel gruppo incontrato oggi in assessorato – precisa Mario Nieddu – anche quattro persone appartenenti alla stessa famiglia. Affetti da distonia di torsione e impiantati con uno stimolatore celebrale, da diciotto anni vengono assistiti a Montpelier, dove vengono seguiti in un centro specializzato.»

Tra le problematiche lamentate dai pazienti, la difficoltà di individuare nell’Isola un medico referente che possa dialogare con i colleghi francesi e lunghe procedure per poter effettuare le visite di controllo oltralpe, check-up che in alcuni casi devono essere eseguiti ogni tre mesi. L’assessore della Sanità riferisce inoltre di aver preso un impegno preciso: «Ho voluto ascoltare le problematiche di chi da anni vive non solo il disagio della malattia, ma si scontra con la burocrazia e norme spesso non chiare. Approfondiremo le problematiche del caso e cercheremo una soluzione. Anche in assenza di figure specializzate, abbiamo sempre il dovere di garantire la massima qualità del servizio sanitario. Un diritto di tutti i sardi e chi soffre per una malattia rara non fa eccezione».