18 July, 2024
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La commissione Attività produttive presieduta da Piero Maieli (Psd’Az) si riunisce alle 10.30 per ascoltare l’assessore del Turismo ed Artigianato Gianni Chessa che illustrerà i contenuti di una delibera di Giunta che prevede nuove direttive e diversi criteri di attuazione della legge sugli incentivi per l’apprendistato destinati alle imprese artigiane. La commissione proseguirà i suoi lavori anche nel pomeriggio, alle 16.00, con l’audizione dell’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis e la discussione della proposta di legge n. 45 che modifica la normativa regionale sulla caccia (legge n. 28/88)

Modelli innovativi per la gestione dei beni culturali, impresa di comunità e REIS. Sarà questo il tema trattato durante il seminario al THotel di Cagliari, domani, venerdì 20 settembre. Una giornata di formazione dedicata soprattutto agli amministratori degli enti locali. Si parlerà delle esperienze e delle pratiche delle imprese di comunità ancora poco diffuse in Italia come modello di auto organizzazione e organizzazione dal basso, che insieme al REIS offrono la possibilità alle comunità locali di adottare modelli innovativi per la gestione dei beni culturali. Durante il seminario saranno resi noti i dati delle ricerche sul campo e forniti agli operatori degli enti locali gli strumenti per poter operare e promuovere le attività all’interno delle comunità. I relatori saranno il professor Marco Zurru (Università di Cagliari) e il dottor Jacopo Sforzi (Università di Trento). L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo in collaborazione con Università di Cagliari, Federculture, InEuropa Srl,Scuola di Fundraising di Roma, nell’ambito dei progetti di formazione sostenuti dalla Fondazione di Sardegna (Sviluppo Locale). Questo è il quarto e ultimo appuntamento del ciclo di seminari di formazione per gli Amministratori e il personale degli Enti Locali: “Comunità, territori e innovazione culturale”.

Ieri sono stati due gli incendi che hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale in Sardegna. Nelle campagne di di Santu Lussurgiu, in località “Lughentinas”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Seneghe coadiuvato dagli elitrasportati, 2 squadre di FoReSTAS di Paulilatino e Santu Lussurgiu e 1 squadra di barracelli. L’incendio ha interessato pascoli nudi per una superficie di 2 ettari. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 12.53. Nelle campagne di Bolotana, in località “Bachisio Nuvole”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della Stazione di Bolotana e Orani coadiuvato dagli elitrasportati, 2 squadre di FoReSTAS di Nuoro e Bolotana e una squadra di barracelli di Bolotana. L’incendio ha interessato una superficie di circa 5 ettari di pascolo nudo. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 17.03.

L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis ha espresso vivo compiacimento al Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale della Sardegna, per “l’imponente impegno nell’attività di prevenzione dei reati ambientali, che nella giornata odierna, in conclusione di un’importante attività di indagine, ha portato all’arresto di alcune persone e la denuncia a piede libero di altre, tutte imputate di gravi reati contro il patrimonio”. “In questa specifica occasione – prosegue Gianni Lampis – è doveroso segnalare il coraggio e sacrificio degli appartenenti al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale che, prodigandosi senza limiti per sostenere la legalità ambientale nella nostra regione, ha consentito di porre fine a numerosi episodi di bracconaggio con uso di armi clandestine, di pesca abusiva con mezzi vietati, oltre a fare luce su alcuni episodi di incendio boschivo, di periodi e anni precedenti”.

Si è svolta stamane, nella Caserma “S. Pisano” di Teulada, sede del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri della“Brigata Sassari”, alla presenza del Comandante del Comando MilitareEsercito Sardegna, Generale di Brigata Francesco Olla e di tutte le autorità civili e militari intervenute per l’occasione, tra cui numerosi sindaci del territorio, la cerimonia di commemorazione dell’83° Anniversario della costituzione del 1°Reggimento Corazzato. Dopo lo schieramento dei Reparti, e la resa degli onori ai Caduti, ai Labari e alle associazioni combattentistiche e d’Arma, ha preso la parola il Comandante del 1° Reggimento Corazzato per una breve allocuzione. Nel corso suo intervento, ilcolonnello Carlo Colaneri, ha ripercorso la storia e le imprese del 1°Reggimento Corazzato dal 15 settembre 1936, anno della sua costituzione in quel di Vercelli con la denominazione di 1° Reggimento Fanteria Carrista, fino ai nostrigiorni.vA seguire il Generale Francesco Olla, nel suo intervento, ha sottolineato il ruolo centrale e strategico del poligono per l’intera Forza Armata, necessario per mantenere ed incrementare l’approntamento, l’efficienza operativa e addestrativa delle Unitàdell’Esercito Italiano. Nel salutare le Autorità presenti, il Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna ha altresì auspicato un sempre più fruttuoso rapporto di collaborazionecon le amministrazioni stanziali.

Domani, giovedì 19 settembre 2019, alle ore 15.30, presso l’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, i portavoce del comitato Porto Solky si presenteranno alla riunione pubblica della commissione consiliare che si appresta a portare in adozione presso il Consiglio comunale la contestata nuova variante al Piano Regolatore Portuale di Sant’Antioco, variante che a nostro avviso – a causa delle opere del Piano Sulcis Nuovo Ponte e Opere Portuali – va contro lo sviluppo del Sulcis e contro l’indirizzo politico della stessa Giunta comunale che invece senza sentir ragione vorrebbe adottare andando quindi contro se stessa. I tre portavoce saranno disponibili, così come prevede il regolamento, ad intervenire su richiesta della commissione, perché titolati e legittimati ad entrare in merito al contenuto tecnico delle scelte fatte. La proposta di porto avanzata dal comitato è stata inserita negli atti e valutata positivamente per lo sviluppo della cantieristica e della ricettività, perché prevede che nelle aree Sardamag dovrebbe insediarsi il nuovo porto turistico d’eccellenza, cioè quanto oggi previsto nel Documento Unico di Programmazione della Giunta comunale, il cui contenuto è ampiamente condiviso dal comitato stesso ma ad oggi è escluso dal progetto del porto. Il comitato domani cercherà di difendere gli interessi di tutto il Sulcis e della stessa giunta comunale. Rolando Marroccu, Alfonso Curridori e Daniele Garau, Comitato Porto Solky

La riscrittura della Legge Urbanistica passa anche attraverso studi e suggerimenti che arrivano dai Puc, come quello della rigenerazione urbana. Lo ha detto l’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, nel corso di un incontro istituzionale, svoltosi in assessorato, con il delegato per l’urbanistica del comune di Tempio Pausania, Anna Paola Aisoni. Una ricognizione sul Puc della città gallurese è stata l’occasione per illustrare all’assessore Quirico Sanna lo studio sulla rigenerazione urbana, un concetto importantissimo – ha poi sottolineato Quirico Sanna – che verrà mutuato nella nuova Legge Urbanistica. Massima disponibilità dunque da parte dell’assessorato a collaborare per portare a termine in tempi ristretti il Piano Urbanistico di Tempio. Sul questo concetto si è aperto un confronto importante e a tal proposito l’assessore Sanna ha chiesto formalmente ad Anna Paola Aisoni di poter far parte del gruppo di tecnici qualificati per la stesura della nuova Legge Urbanistica delegandola proprio nello specifico a sviluppare il concetto di rigenerazione urbana. “ Lo studio portato avanti dalla delegata all’urbanistica di Tempio – ha sottolineato ancora Quirico Sanna – è molto interessante sotto molti aspetti e mi piacerebbe inserirlo all’interno della Legge Urbanistica che stiamo riscrivendo e per questo gli ho chiesto la collaborazione nella fase di riscrittura del Piano Urbanistico”.

Venerdì 20 settembre, alle 17.00, si terrà ad Oristano il primo incontro intermedio del progetto cluster “InTeSaS” per l’innovazione della salsiccia sarda promosso da Sardegna Ricerche e finanziato da POR FESR Sardegna Ricerche 2014-2020. L’evento avrà luogo nella sala riunioni del Laboratorio Analisi dell’Associazione Regionale Allevatori in via Rimedio a Nuraxinieddu (OR). Il gruppo di ricerca è formato da ricercatori dell’Università degli Studi di Sassari e di Agris Sardegna; sono partner del progetto diversi salumifici rappresentativi della maggior parte del comparto produttivo. L’incontro, che è rivolto alle imprese ed agli operatori del settore, ha l’obiettivo di fare il punto sulle attività svolte e presentare i risultati raggiunti nel primo anno di attività. Le azioni intraprese col progetto InTeSaS hanno come obiettivo la caratterizzazione e l’implementazione dell’innovazione tecnologica della salsiccia sarda, prodotto maggiormente rappresentativo della salumeria della Sardegna, con interessanti prospettive di sviluppo e un’immagine che evoca forti legami con le tradizioni regionali. Il progetto intende favorire l’innovazione tecnologica presso le aziende di produzione della salsiccia sarda attraverso la definizione e l’ottimizzazione del processo produttivo, intervenendo in particolare sulla stagionatura, per garantire la sicurezza alimentare del prodotto e il miglioramento della qualità anche dal punto di vista sensoriale. Lo studio dei processi e dei prodotti realizzato nella prima fase ha portato a definire interventi e soluzioni utili alle aziende per innovare e ottimizzare in modo mirato la gestione della produzione e acquisire nuove informazioni sulle caratteristiche di conservabilità. E’ stato inoltre realizzato uno studio delle caratteristiche sensoriali dei prodotti, pensato per acquisire informazioni utili alle aziende per meglio conoscere la percezione delle caratteristiche dei loro prodotti da parte dei consumatori. Il progetto nelle fasi successive proseguirà con lo studio di tecnologie aggiornate utili (colture protettive, trattamenti di stabilizzazione) al fine di migliorare ulteriormente la conservabilità della salsiccia sarda. Il progetto InTeSaS è realizzato attraverso il programma “Azioni cluster top-down” ed è finanziato grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020. I progetti cluster sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese del settore o di settori affini, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Come per tutti i progetti cluster, anche per InTeSaS vale il principio della porta aperta: tutte le imprese del settore interessate a partecipare possono chiedere di entrare a far parte del progetto in qualsiasi momento.

Istituzione delle nuove province, percorsi possibili, riforma dell’ordinamento regionale degli enti locali della Sardegna sono stati i temi trattati dalla commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega), che ha sentito ieri in audizione Laura Buffoni, professore associato di Diritto Costituzionale dell’Università di Sassari. Il presidente Pierluigi Saiu ha spiegato che la Commissione “è partita dalla necessità di riforma della legge 2 del 2016, determinata dalla incoerenza del testo legislativo vigente rispetto al non mutato quadro costituzionale e alla mancanza di una disciplina completa e organica”. La docente ha individuato e illustrato alla Commissione gli spazi in cui il legislatore regionale potrebbe intervenire nel rispetto dei limiti posti dal diritto costituzionale vigente e dagli orientamenti futuri della giurisprudenza costituzionale. Buffoni ha individuato cinque profili. Il primo è relativo alla potestà legislativa primaria per quanto riguarda il riordino della legislazione degli enti locali, il secondo riguarda le fonti locali, ossia l’autonomia statutaria e regolamentare degli enti locali. Il terzo profilo preso in esame è stato quello delle funzioni amministrative, in particolare per capire qual sia la potestà legislativa della Regione Sardegna e se davvero le funzioni fondamentali delineate dal legislatore statale siano inderogabili o se quelle stesse funzioni, pensate uniformi per tutto il territorio, rientrino nella potestà legislativa primaria. Il quarto punto esaminato è stato quello relativo alla questione dei controlli, mentre il quinto profilo è stato quello relativo al Consiglio delle Autonomie locali, per capire il rapporto, allo stato attuale, tra Cal e Conferenza permanente Regione-Enti locali, visto che la Sardegna è una delle poche regioni a Statuto speciale che ha mantenuto entrambi. Laura Buffoni ha spiegato che, guardando all’ordinamento dell’autonomia speciale “gli spazi lasciati aperti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale più recente sono molto stretti”. Per quanto riguarda le città metropolitane, secondo la Costituzionalista, l’articolo 43 dello Statuto può essere letto alla luce dell’articolo 114 della Costituzione con la previsione anche delle città metropolitane che non sono menzionate nello Statuto della Sardegna, in base a quanto disposto dall’articolo 10 della Legge costituzionale 3/2001, che prevede “Sino all’adeguamento dei rispettivi statuti, le disposizioni della presente legge costituzionale si applicano anche alle Regioni a statuto speciale ed alle province autonome di Trento e di Bolzano per le parti in cui prevedono forme di autonomia più ampie rispetto a quelle già attribuite”. Ci sarebbe, poi, secondo Buffoni, un margine per istituire le nuove province senza la procedura aggravata, in quanto si tratta di una legge di Riordino e una sentenza recente della Corte Costituzionale, la n. 50 del 2015, a proposito della legge Del Rio ha affermato che se si tratta di Grande riforma l’articolo 133 della Costituzione non viene preso in considerazione, perché varrebbe solo per le modifiche del singolo ente. Importante, secondo la Corte, è che però venga in qualche modo garantita la consultazione delle popolazioni interessate. Nel caso, invece, si volessero istituire le nuove province prima di approvare la legge Riforma dell’ordinamento regionale e del sistema degli enti locali, la Costituzionalista ha sottolineato che, finora seguendo anche la strada meno garantista, non sono state sollevate eccezioni di illegittimità della legge regionale per violazione del parametro statutario e quindi sarebbe possibile. Laura Buffoni ha delineato, comunque, alcune strade per l’istituzione delle nuove province: la prima, più garantista, attraverso “una legge regionale con referendum popolare di approvazione in senso proprio, quindi con procedura aggravata, previa approvazione di una legge procedurale sul modello della legge del ’97 per l’istituzione delle nuove province”, la seconda prevede la modifica della Legge regionale n. 2, ritenendo che essendo una modifica di una legge regionale segua lo stesso procedimento seguito per l’approvazione della Legge regionale del 2016.

“Abbiamo concordato col ministero degli Esteri un incontro per il 4 ottobre alla Farnesina, dove chiederemo anche il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio per avviare un tavolo tecnico che consenta di fornire adeguate garanzie ai lavoratori sardi”. Lo hanno detto gli assessori regionali dell’Industria e del Lavoro, Anita Pili ed Alessandra Zedda, questa mattina. durante l’incontro all’Assessorato dell’industria sulla vertenza Rwm.E’ una vertenza complessa da tutti i punti di vista, anche sotto l’aspetto occupazionale, perché esistono diverse tipicità di contratti (i lavoratori diretti di Rwm, e quelli a tempo indeterminato e determinato delle agenzie interinali) – hanno aggiunto gli assessori Pili e Zedda – La Regione è al fianco dei lavoratori e dell’impresa con l’obiettivo di trovare una possibile soluzione, ma siamo consapevoli che il percorso sia difficile. Comunque, si rende necessaria un’adeguata risposta dai Ministeri competenti”.