19 July, 2024
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Dopo aver comunicato le dieci finaliste del contest per cantautrici, giunto quest’anno all’importante traguardo della 15a edizione, il “Premio Bianca d’Aponte” annuncia i primi ospiti delle serate finali della manifestazione, in programma al Teatro Cimarosa di Aversa il 25 e 26 ottobre.

Si tratta della coppia formata da Ginevra Di Marco e Cristina Donà, entrambe già madrine della manifestazione campana e protagoniste quest’anno di un tour e di un disco insieme, che si esibiranno nella serata di apertura, venerdì 25.

Con loro saliranno sul palco, fra gli altri, il cantautore e produttore siciliano Toni Canto e la performer e cantautrice romana Pilar, mentre, come già annunciato, la madrina di questa edizione sarà Tosca, che presiederà la giuria ed eseguirà un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a cui il festival è dedicato.

Non mancherà la vincitrice dello scorso anno, Francesca Incudine, mentre a presentare saranno Carlotta Scarlatto ed Ottavio Nieddu. Nelle prossime settimane saranno comunicati i tanti altri ospiti.

Il cuore della manifestazione sarà come sempre nel concorso, che vedrà in lizza quest’anno Eleonora Betti da Arezzo con “Quaranta volte”, Chiara Bruno da Palermo con “Ammazziamo questi padri”, Chiarablue da Rieti con “DueAgostoMillenovecentottanta”, Rebecca Fornelli da Bari con “Quello che ci manca”, Jole da Manfredonia (Foggia) con “La turista e il gondoliere nelle sfere di vetro con neve”, Martina Jozwiak da Ancona con “Scrivimi”, Lamine da Trapani con “Penna Bic”, La Tarma da Reggio Emilia con “Usignolo meccanico”, Giulia Ventisette da Firenze con “La bellezza”, Cristiana Verardo da Lecce con “Non potevo saperlo”.

Due saranno i principali riconoscimenti. Uno è il premio assoluto, il Premio Bianca d’Aponte; l’altro è il premio della critica, dedicato a Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione, a cui è succeduto Ferruccio Spinetti.

Anche quest’anno poi il contest darà diritto a un tour di otto concerti realizzato grazie al NuovoImaie (progetto realizzato con i fondi dell’art. 7 L. 93/92) e riservato alla vincitrice o, in mancanza dei requisiti richiesti dal NuovoImaie, a una delle altre finaliste.

 

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«Credo che la situazione sia ormai insostenibile. Sono trascorsi sei mesi dall’insediamento della nuova Giunta. Abbiamo chiesto, abbiamo addirittura urlato, di intervenire per risolvere il problema del pronto soccorso di Sassari. Ma la situazione anziché migliorare peggiora. Ogni giorno ormai si assiste a scene di aggressione dovute alla disperazione della gente costretta a rivolgersi all’unico pronto soccorso del Nord Ovest della Sardegna. L’ultimo episodio gravissimo, l’aggressione ai danni di due dipendenti, risale a due giorni fa. Bilancio: due infermieri in stato di infortunio e pronto soccorso bloccato per due ore. Siamo allo sbando. In queste condizioni è naturale che gli operatori non riescano a stare al passo con le richieste sempre più numerose dei pazienti che si ritrovano catapultati in una realtà che niente ha a che fare con le effettive esigenze del malato. Parlo di pazienti in codice giallo o verde che attendono anche dodici ore prima di essere visitati. Parlo di barelle nei corridoi, della mancanza di letti, carrozzine, di strumenti essenziali. Mancano medici, infermieri, ausiliari, e quei pochi che ci sono si devono dividere tra l’espletamento delle pratiche burocratiche e le cure al paziente. Il pronto soccorso di Sassari è al collasso. Il Nord Sardegna è al collasso.»

Questo l’amarissimo intervento della capogruppo del M5S Desirè Manca, da sei mesi in attesa di risposte da parte dell’assessore alla Sanità e della Giunta, da sei mesi in attesa di azioni concrete che possano mettere in sicurezza i lavoratori e restituire ai malati il diritto di essere curati in tempi ragionevoli.

«Da sei mesi chiedo risposte, chiedo azioni concrete. E cosa ho ottenuto? Il nulla. Il niente assoluto. Credo che, con tutto il rispetto per gli argomenti urgenti da trattare e le numerose problematiche da risolvere, la salute dei cittadini debba venire prima di tutto. Chiedo atti di responsabilità, atti di coraggio. Non mi fermerò qui. Rappresenterò l’incubo della Giunta regionale sarda finché non vedrò il problema risolto . Questo nuovo governo non è riuscito ancora a nominare il nuovo direttore dell’AOU. Il facente funzioni – chiede Desirè Manca – fino a quanto e quando potrà rispondere dell’inefficienza del reparto forse più importante di tutta la sanità sassarese?»

«In attesa di questa nomina che doveva essere urgente, prioritaria, nessuno prende decisioni. Nessuno prende iniziative. Nessuno si assume la responsabilità di ciò che accade – conclude Desirè Manca –. Era questo il governo che volevano i sardi?»

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Due importanti provvedimenti nell’ambito delle politiche attive del lavoro sono stati approvati nel corso dell’ultima seduta di Giunta su proposta dell’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. Rinnovata la “Misura Cantieri di Nuova Attivazione – Annualità 2019”, all’interno del programma LavoRas, con uno stanziamento di 32 milioni a favore dei Comuni attuatori dei progetti.

«La sfida del piano LavoRas – spiega Alessandra Zedda – inizia con un nuovo corso: meno burocrazia, con la semplificazione delle procedure, attraverso la conferma delle scelte già effettuate dai Comuni, il tutto rafforzato dalla regia in capo alla Regione. L’obiettivo è quello di dare immediato avvio ai nuovi cantieri, rispondendo all’esigenza di occupazione e contrasto allo spopolamento, tramite progetti utili al territorio.»

Approvata dall’assemblea, con una dotazione di 918mila euro, anche la misura pluriennale di interventi rivolti all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità già impegnate nel programma “Sardegna Lavor@bile”. Sarà l’Aspal il soggetto attuatore e promotore dell’iniziativa.

«La Regione – conclude l’assessore del Lavoro – finalmente attua un percorso che realmente favorirà l’inserimento occupazionale di tutte quelle persone che dal 2006 hanno goduto solo di interventi sporadici. Un progetto che mira all’integrazione e alla valorizzazione dei partecipanti al programma, attraverso la collaborazione tra Regione e istituzioni pubbliche.»

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«Condividere le scelte, lavorare insieme per attuarle.»

Così l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, annuncia la missione che toccherà tutta la Sardegna, per favorire la piena partecipazione dei Comuni sia alla conclusione dell’attuale ciclo di programmazione territoriale, sia per anticipare la nuova fase 2021-2027. Si inizia lunedì 16, alle ore 16, presso la sede dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura (via G.A. Cannas, 1 Tempio Pausania), dove si farà il punto sullo stato di attuazione del progetto “La città dei Paesi della Gallura” insieme ai sindaci e ai rappresentanti istituzionali della Regione. La seconda tappa sarà martedì 17 settembre, alle 10.30, presso al sede della comunità montana del Monte Acuto (Monti, via Murighessa), sempre con la partecipazione dei primi cittadini e dei rappresentanti regionali.

«Vogliamo essere presenti in tutta la Sardegna – sottolinea l’assessore regionale della Programmazione -, seguendo la linea impressa dal presidente Solinas: quella del pieno coinvolgimento dei territori nelle scelte fondamentali, nella consapevolezza che la nostra isola potrà rialzarsi e camminare con le proprie gambe se tutte le comunità saranno messe nelle condizioni di sviluppare le proprie potenzialità e di sentirsi parte e artefici di un disegno unitario, che voli alto sopra i campanilismi. Per questo stiamo definendo insieme ai sindaci un programma fitto di incontri, che vedrà la Regione non più come controparte ma come vero e proprio partner dei sindaci, delle famiglie, delle imprese. Questa è la sfida della nostra Legislatura: una Sardegna unita che, forte dei suoi valori, delle sue idee, della sua cultura, delle sue intelligenze, vuole essere protagonista – ha concluso Giuseppe Fasolino – sullo scenario nazionale e internazionale.»

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Da lunedì 16 settembre sarà attivo il servizio ‘PagoPA’ della Regione, realizzato dalla Direzione generale degli Affari generali, che consentirà ai cittadini di effettuare pagamenti elettronici verso gli enti aderenti.

«Grazie a questo progetto – ha sottolineato l’assessore degli Affari generali, Valeria Satta  i cittadini potranno pagare direttamente, in maniera semplice, standardizzata ed affidabile, tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le pubbliche amministrazioni. Saranno progressivamente coinvolti tutti i Comuni e il servizio sarà esteso ad altri, come aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, e comparto sanità. Stiamo lavorando per promuovere una Sardegna digitale sempre più vicina al cittadino.»

Nel progetto sono coinvolti trentacinque enti, per la maggior parte Comuni: Banari, Baradili, Barumini, Cargeghe, Dorgali, Elmas, Escalaplano, Galtelli, Guspini, Marrubiu, Olbia, Padria, San Basilio, Sant’Andrea Frius, Segariu, Senis, Serrenti, Siamaggiore, Siapiccia, Siddi, Sini, Siris, Suelli, Tempio Pausania, Tissi, Tramatza, Turri, Uras, Usellus, Villanovaforru, Zeddiani, poi Consiglio regionale, Ersu Cagliari e Laore.

Il servizio ‘PagoPA’, previsto dal Codice dell’Amministrazione digitale, si trova  nel sito della Regione (https://pagamenti.regione.sardegna.it) ed è già integrato con il servizio di autenticazione Spid, con la Tessera sanitaria – Carta nazionale dei servizi, con lo Sportello unico dei servizi della Regione Sardegna e con il sevizio Digital Buras. A breve, è prevista l’integrazione con la piattaforma Sibar, che gestisce i principali servizi informatici dell’Amministrazione regionale.

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Sono stati conclusi i lavori di valutazione della giuria del Concorso Letterario “Premio Galante Oliva”, 1ª edizione. Gli elaborati ammessi a concorso sono risultati in totale 111 (centoundici);

L’elevato spessore degli elaborati finalisti del concorso, per le diverse categorie, ha spinto il presidente della giuria di esperti, prof. Giuseppe Cacciatore, Docente Emerito di Storia della Filosofia della UNINA “Federico II”, Accademico dei Lincei, a deliberare l’assegnazione di menzioni speciali e menzioni particolari ad alcuni degli elaborati ritenuti, in fase di valutazione, particolarmente significanti, pur non essendo risultati vincitori.

Di seguito l’elenco dei premiati suddivisi per le categorie a concorso e per la sezione particolare del concorso riservato alle scuole, “Piccoli Semi”:

SEZIONE EDITI:

1° PREMIO  Donne di carta”, di MARA CINQUEPALMI;

• MENZIONE SPECIALE  1948 – l’anno della svolta”, di MARIO AVAGLIANO;

• MENZIONE SPECIALE  Carlo Afan De Rivera”, di GIUSEPPE FOSCARI;

• MENZIONE SPECIALE  Lucri di guerra”, di FABIO ECCA;

• MENZIONE SPECIALE  La  tela degli svizzeri”, di ANGELO VERRILLO;

• MENZIONE PARTICOLARE  In alto a sinistra” di ALFONSO ANNUNZIATA;

• MENZIONE PARTICOLARE  Altri orizzontidi LUCIA PIERO;

• MENZIONE PARTICOLARE  Intrighi poliedrici  di IDILIO GALEOTTI.

SEZIONE INEDITI:

• 1° PREMIO  Siamo ciò che facciamo…”, di VINCENZO LIARDA

• MENZIONE PARTICOLARE  Racconti  di GIUSEPPINA ESPOSITO.

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Nella tarda mattinata, i carabinieri della compagnia di Carbonia hanno arrestato in flagranza di reato, P.P., originario di Desulo e residente a Carbonia, responsabile di detenzione illegale di arma clandestina. In particolare i carabinieri, nell’ambito di mirato servizi volti alla verifica della regolare detenzione delle armi, con specifico riguardo all’accertamento di eventuali responsabilità per illecita detenzione, hanno eseguito una perquisizione domiciliare. A casa dell’uomo, al quale era stato notificato a maggio scorso un divieto di detenzione armi emesso dalla prefettura di Cagliari, poiché i militari lo avevano sorpreso in circolazione mentre maneggiava una pistola taser, i carabinieri hanno rinvenuto, occultata all’interno di un vaso in vimini posto nel salotto, una pistola clandestina. L’arma detenuta illegalmente, calibro 6.35, di fabbricazione tedesca, era priva di matricola; le operazioni di perquisizione estese anche al veicolo dell’uomo hanno inoltre consentito di rinvenire nell’abitacolo dell’autovettura due bossoli esplosi calibro 3.80. I reperti, sui quali sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, sono stati sequestrati, mentre l’arrestato è stato condotto al carcere di Uta, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno arrestato un trentenne del capoluogo iglesiente con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti: l’uomo, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato sorpreso in possesso di 18 dosi di cocaina. Si tratta di un disoccupato del posto, F.F., con precedenti di polizia per furto e rapina; i militari hanno approfondito i controlli dopo averne osservato le frequentazioni ed i movimenti, ritenuti sospetti, avvalorati anche dal fatto che si sostentasse senza avere una fonte di reddito legittima. Con questi presupposti i carabinieri delle stazioni di Nebida e Gonnesa, nella mattinata odierna, hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare: l’uomo ha tentato in ogni modo di evitare il controllo, tanto da essere arrivato a lanciare la droga della finestra non appena accortosi della presenza dei militari. Nelle fasi concitate F.F. non deve aver fatto mente locale alla presenza del terrazzino e di una tettoia in prossimità della finestra, punto esatto in cui poi i carabinieri hanno ritrovato le numerose dosi di cocaina, che avrebbero potuto fruttare la somma di circa 1.000 €, oltre ad un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento; è stata rinvenuta anche una esigua somma di denaro contante, circa 45 €, comunque sequestrata, poiché non altrimenti giustificabile se non con l’attività illecita di cessione dello stupefacente. F.F. è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, in attesa del processo con rito direttissimo che sarà celebrato lunedì 16 settembre,. presso il Tribunale di Cagliari.

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È una meningite da meningococco sierogruppo C il microrganismo che ha provocato il decesso della giovane di 24 anni ricoverata ieri pomeriggio nel reparto di Rianimazione del Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari.

La struttura di Direzione di igiene e controllo delle infezioni ospedaliere nella tarda mattinata di oggi ha confermato la diagnosi posta durante la notte dalla Microbiologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di viale San Pietro, identificando il tipo di meningococco responsabile.

«Questa mattinaspiega il professore Andrea Piana, responsabile della sezione di Epidemiologia molecolare – abbiamo completato le analisi che hanno confermato il meningococco di sierogruppo C. Adesso invieremo il ceppo isolato e i campioni biologici isolati all’Istituto superiore di Sanità che è il centro di riferimento nazionale per le meningiti.»

«Le diagnosi – ribadisce il professore Paolo Castiglia, direttore della struttura di Direzione di igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aouhanno confermato che si tratta di un caso di meningococco di sierogruppo C, diverso da quelli registrati in precedenza nel nostro territorio. Peraltro è un microrganismo che è prevenibile con le vaccinazioni che vengono normalmente offerte dal servizio di Igiene pubblica dell’Ats Sardegna sia nell’infanzia che nell’adolescenza, oltreché nei soggetti a rischio. Questo caso rientra nella casistica degli eventi che ci si deve aspettare e non ci sono motivi per un allarme», conclude Paolo Castiglia.