19 July, 2024
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L’Associazione Ottovolante Sulcis, nell’ambito del progetto “A Sant’Antioco per Antichi Sentieri”, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, dal 19 al 29 settembre ospiterà in residenza artistica presso la Home Gallery di Sant’Antioco tre artisti sardi selezionati con specifico bando. La residenza artistica, a cura dell’architetto ed artista antiochense Claudio Rosa, intende promuovere percorsi di arricchimento culturale e di crescita artistico-professionale degli artisti emergenti attivi in Sardegna. Il progetto “Antichi sentieri” parte da una mappatura, realizzata con la partecipazione di esperti e appassionati di percorsi e mappe antiche, e si arricchisce di esperienze artistiche, musicali e visive, strettamente connesse al patrimonio naturale e umano di Sant’Antioco.

Le opere prodotte durante la residenza artistica comporranno un documento espressivo dei sentieri e dei luoghi dell’isola, interpretati secondo la sensibilità degli artisti visivi partecipanti al progetto. Gli artisti selezionati sono: Mattia Barbata (Iglesias, 1984) Diplomato all’Università di Sassari nella Facoltà di Scienze dei Beni Culturali, si avvicina alla fotografia, con un approccio all’antropologia visuale dopo studi svolti in Bolivia. Dal profondo legame con la sua terra d’origine scaturisce un forte interesse verso la rivalutazione, per mezzo del reportage fotografico, di siti in decadenza presenti sul territorio.

Rita Deidda (Cagliari, 1990) Durante il liceo scopre la fotografia e da allora prosegue il suo percorso alla scoperta della tecnica e della poesia di questo medium che le dà la possibilità di esplorare e con cui comunica. Ad essa ha unito nel tempo altre arti, tra le quali il collage, la legatoria, la scrittura, gli origami e il cucito.

Alessandra Sarritzu (Cagliari, 1991): La sua ricerca si concentra sul tema dell’identità, del senso di appartenenza, della memoria e dello scorrere del tempo e si sviluppa attraverso vari linguaggi come la fotografia, il suono e le installazioni. Fa parte del collettivo artistico Transhumanza che aspira a creare una connessione tra la ricerca artistica contemporanea e le zone rurali della Sardegna.

Inoltre, per favorire la conoscenza e l’interscambio tra artisti, dall’Associazione Ottovolante di Bologna sono stati invitati a partecipare:

James Beghelli  (nome d’arte di Andrea Baraldi) (Bologna, 1989) Diplomato al corso di Decorazione dell’Ambiente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Assimila competenze in differenti ambiti, unendo illustrazione, stampa, fotografia e videomaking al fine di creare una figura poliedrica e funzionale. Il suo stile è trasversale alle discipline che padroneggia presenti nei suoi lavori.

Giampaolo Parrilla (Bologna, 1994) Dopo aver frequentato i corsi di Fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha collaborato a diversi progetti di integrazione di rifugiati politici attraverso la pittura ed il fumetto. Il suo interesse è rivolto a disegnare spettacoli dal vivo attraverso la musica ed il teatro.

Sofia Cordoba (Montevideo, 1986) Regista e artista, incorpora differenti linguaggi al fine di comunicare più incisivamente. È interessata soprattutto alla regia cinematografica, alla fotografia e allo sviluppo creativo multimediale. Negli ultimi anni ha diretto numerosi documentari, video musicali, videoarte, video istituzionali e commerciali, focalizzandosi sullo sviluppo concettuale e visuale. A conclusione dell’esperienza di residenza artistica nei giorni 28 e 29 settembre il presidente dell’Associazione Ottovolante Sulcis, Paolo Balia, presenterà le opere prodotte in una esposizione, a cura di Claudio Rosa, aperta a tutta la comunità. 

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“L’occhio dietro la fotocamera” è la mostra realizzata dai ragazzi che frequentano il Centro diurno per disabili “Pensami Adulto”, gestito dalla Cooperativa Sociale NOA “Nessuno ostacoli l’apprendimento”.
La galleria fotografica è stata allestita nella saletta dei Pittori di piazza Roma.

Le immagini rappresentano icasticamente il passato e il presente della nostra città e dei suoi luoghi simbolo, le attività dei minatori e quelle portate avanti dai ragazzi del Centro per disabili “Pensami adulto”, tra cui si segnala la partecipazione a un laboratorio musicale culminato con la videoregistrazione di alcune canzoni di pregevole fattura.

Stamattina, a far visita alla mostra sono stati il sindaco Paola Massidda e la presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, che si sono complimentati con i ragazzi per aver portato avanti con impegno e passione questa encomiabile iniziativa.

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Si terrà questo fine settimana, 14 e 15 settembre, a Nuraminis, la terza edizione di “Cumbidus. Incontri letterari tra le case di terra”, organizzata dall’Amministrazione Comunale con la direzione artistico-organizzativa della cooperativa Meela – Comunicazione e organizzazione eventi.

Cumbidus nasce dalla volontà di creare delle sinergie tra i vari aspetti della cultura del luogo, dove le case di terra cruda sono utilizzate non solo come location ma anche come vere  e proprie incubatrici di espressione artistica e sviluppo. D’altronde, nella realtà le case in terra cruda sono da una parte un monumento architettonico in grado di raccontare le tecniche di costruzione di un tempo, dall’altro un monumento civico in grado di raccontare gli aspetti sociali ed economici principali di una comunità. Ecco perché Cumbidus si svolge in questi luoghi identificativi.

La due giorni sarà un susseguirsi di appuntamenti che animeranno la vita di Nuraminis: dalle “discussioni letterarie” tra lo scrittore Flavio Soriga e l’antropologo Francesco Bachis alla presentazione dell’ultimo libro di Piergiorgio Pulixi; dal reading con Flavio Soriga e Renzo Cugis al concerto del duo blues Don Leone. Darà inoltre prestigio la partecipazione al tour delle case di terra cruda la presenza del professore e architetto Ugo Tonietti, che sarà ospite della manifestazione grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda. Il tutto sarà cadenzato da “is cumbidus”, banchetti organizzati dall’Associazione Cuochi della provincia di Cagliari e dalla Pro Loco di Nuraminis. La manifestazione sarà arricchita dai laboratori sulla creazione e l’uso della terra cruda, indirizzati sia ad adulti e sia a bambini e bambine organizzati dall’Associazione Terras, ci sarà inoltre una degustazione di vini organizzati da Le Strade del Gusto e dall’associazione Semyai. Gli eventi, ed i banchetti, sono tutti ad ingresso libero e gratuito; gli incontri serali saranno ospitati nel cortile di una casa campidanese privata, in via Portico 20, gentilmente messa a disposizione dell’evento.

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La Lega ha presentato una mozione in consiglio Regionale sugli sbarchi di migranti provenienti dal Nord Africa sulle coste del Sud Sardegna.
«Gli sbarchi diretti nell’Isola si sono concentrati sino ad oggi nelle coste del Sulcis Iglesiente – dice il consigliere regionale Michele Ennas, primo firmatario dell’iniziativa -. Spesso l’approdo avviene direttamente sulle spiagge in orari in cui sono presenti molte persone. Un evento negativo per tutto il territorio sardo, con riflessi sulla percezione di sicurezza dell’area e gravi ripercussioni negative per il turismo e quindi per l’economia del territorio.»

«La mancata identificazione – aggiunge Michele Ennas – rappresenta un potenziale rischio nella lotta al terrorismo. Inoltre si devono considerare anche i notevoli costi in termini economici e organizzativi per gestire le incombenze legate ai migranti approdati nell’isola. Con il decreto legge del 14/06/2019 n° 53 (cosiddetto Decreto Sicurezza BIS) sono state introdotte una serie di misure per il contrasto alle prassi elusive della normativa internazionale in materia di immigrazione e potenziamento dei rimpatri.»

«Destano preoccupazione le dichiarazioni di alcuni esponenti del partiti che hanno formato il nuovo governo nazionale in merito al tema immigrazione. La nostra mozione – conclude Michele Ennas – impegna il presidente della Regione ad interrogare il Governo Italiano, e nello specifico il Ministro degli Interni, su quali iniziative intendono adottare al fine di  arginare il flusso migratorio dal Nord Africa verso le coste della Sardegna e se è nella volontà di questo Governo attuare le misure necessarie per gestire i rimpatri dei migranti a cui sono state respinte le domande di richiesta asilo e che conseguentemente pone questi stranieri in una condizione di clandestinità sul territorio italiano.»

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Giunge all’approdo questo fine settimana la prima parte di Creuza de Mà, il festival di musica per cinemaideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, che tra sabato e domenica propone gli ultimi appuntamenti a Carloforte, in attesa della seconda tranche, in programma a Cagliari dall’11 al 14 del mese prossimo.

Oggi, sabato 14, la giornata prende il via come di consueto alle 10.30, al Cinema Mutua, dove Igort, reduce dalla proiezione – la sera prima – del suo esordio alla regia con “5 è il numero perfetto”, sarà al centro dell’incontro giornaliero con il pubblico e gli allievi in residenza del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, per raccontare il lavoro del regista con musicisti, montatori e tecnici del suono.

Alle 19.00, Creuza de Mà esce dal paese per uno dei suoi eventi più suggestivi e attesi: il consueto concerto al tramonto nella cornice mozzafiato dell’oasi naturale di Capo Sandalo che impreziosisce ogni edizione del festival; protagonisti, quest’anno, l’arpista Marcella Carboni e il sassofonista Simone Alessandrini, che si esibiranno in acustico, accompagnati solo dai suoni del mare, del vento e della natura, che per l’occasione saranno registrati dal tecnico del suono Stefano Campus, in un’operazione di “scouting sonoro“.

Scese le ombre della sera, il festival torna in paese, al cinema Cavallera, dove, alle 21.30, il “padrone di casa”, Gianfranco Cabiddu, presenta il suo ultimo lavoro, “Il Flauto Magico di Piazza Vittorio” (2018), di cui ha curato la regia insieme a Mario Tronco, con musiche dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Insieme ai due registi, sarà presente alla proiezione la cantante Petra Magoni, tra i protagonisti del film, interpretato dai musicisti-attori della multietnica Orchestra di Piazza Vittorio secondo le rispettive tradizioni e culture musicali.Un musical sorprendente, libero riadattamento della celebre opera mozartiana, immaginata come un racconto orale tramandato di generazione in generazione e di paese in paese, “Il Flauto Magico” segue le gesta del principe Tamino, accompagnato dal suo factotum Papageno, deciso a liberare la bella Pamina, trattenuta dal crudele padre Sarastro.

Alle 23.00 consueto appuntamento ai Giardini di Note con Round Midnight, la sezione notturna del festival, che domani (sabato 14) si apre con il ricordo di due grandi figure del cinema italiano in altrettanti video di cinque minuti: dal festival La Valigia dell’Attore, che si tiene in un’altra delle quattro Isole del Cinema sarde, arriva “Gian Maria Volonté a 25 anni dalla scomparsa” (2019), dedicato al grande protagonista di film come Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, A ciascuno il suo, La classe operaia va in paradiso, Il caso Mattei; a seguire, “Ennio Fantastichini, un attore tra teatro e cinema” (2019), un omaggio di Gianfranco Cabiddu all’attore che ci ha lasciati lo scorso dicembre, con cui il regista sardo ha lavorato nel film “La Stoffa dei Sogni” (2016).

L’ultima serata di musica dal vivo ai Giardini di Note punta i riflettori sull’attore Michele Riondino, questa volta nelle vesti di cantante e chitarrista, alla guida dei Revolving Bridge: la band tarantina è nata dalla passione comune per il rock ‘n’ roll delle origini, con uno scoppiettante repertorio di brani come Johnny B. Goode, Hound dog e altre pietre miliari della storia del r&r. Insieme a Michele Riondino, saranno in scena Vincenzo De Giorgio (chitarra e voce), Walter Pulpito (contrabbasso e voce) ed Antonio Intermite (batteria).

Domenica 15 il festival si avvia alle sue battute conclusive con gli ultimi tre appuntamenti in cartellone.

Al Cinema Mutua, alle 11.00, gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, al termine della residenza a Carloforte, presenteranno, in un incontro aperto anche al pubblico, i loro progetti sonori (di montaggio e scelta di suoni e musiche) ai docenti del corso.

In serata, alle 19, al Cinema Cavallera si ricorda un altro grande artista che non c’è più: Fabrizio De André, strettamente legato a Carloforte, enclave genovese di Sardegna, e al festival che ha preso in prestito il proprio titolo dalla sua nota canzone. A vent’anni dalla scomparsa del grande cantautore, Creuza de Mà gli dedica un incontro tra immagini, musica e parole, presentando “Faber in Sardegna”, un recentissimo cofanetto edito da Castelvecchi che contiene il dvd dell’omonimo film di Gianfranco Cabiddu ed il libro “Faber in Sardegna raccontato da amici e colleghi” con testi del giornalista musicale Enzo Gentile.

Nel corso della presentazione, saranno proiettati ampi spezzoni tratti dal documentario di Vittorio Nevano “Creuza de Mà”, ambientato proprio a Carloforte, e dal film “Faber in Sardegna” in cui Gianfranco Cabiddu ha raccolto anche momenti dei diversi concerti dedicati a Fabrizio De André nella sua residenza a L’Agnata, vicino a Tempio Pausania, che si sono tenuti in sette edizioni del festival Time in Jazz con artisti come Paolo Fresu, Ornella Vanoni, Danilo Rea, Lella Costa, Morgan, Cristiano De André, Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli.

Alle 21.30, l’ultimo appuntamento in cartellone a Carloforte è la proiezione di “Fiore gemello”, uscito l’anno scorso per la regia di Laura Luchetti. Nel film, con musiche di Francesco Cerasi, la Sardegna fa da sfondo alla fuga dei due protagonisti, un immigrato clandestino e la figlia di un trafficante di migranti, interpretata dall’attrice Anastasya Bogach che sarà presente in sala insieme alla regista.

Poi, sui titoli di coda, l’arrivederci a Cagliari per la seconda parte del festival, in programma dall’11 al 14 del mese prossimo.

Tutti gli appuntamenti in programma sono a ingresso gratuito.

Per raggiungere Carloforte, la compagnia Delcomar offre una tariffa scontata sui biglietti di andata /ritorno da Portovesme e 3,90 euro e da Calasetta a 3,50 euro (cui sarà sempre da aggiungere il contributo di sbarco di 2,50 euro).

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La nona edizione dell’International Basketball Tournament ”City of Cagliari” si svolgerà il 14 e 15 settembre 2019 presso il PalaPirastu di via Rockefeller.

Alla manifestazione, organizzata dal Comitato regionale della Fip Sardegna, anche quest’anno, come da tradizione, parteciperanno quattro squadre di assoluto prestigio come la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, l’ Olimpia Milano, il Basketbol’nyj Klub Khimki Mosca e gli israeliani dell’Hapoel Gerusalemme.

Campioni in carica, i sassaresi della Dinamo nella scorsa edizione sono riusciti a conquistare per il secondo anno consecutivo il trofeo, battendo in finale il Limoges Csp per 73-65. Vice Campione d’Italia (il titolo 2019 è andato all’Umana Venezia), la squadra sassarese, allenata da Gianmarco Pozzecco, farà di Cagliari una delle tante tappe di preparazione in vista della Supercoppa Italiana in programma tra 7 giorni a Bari, con i sassaresi che affronteranno in semifinale Cremona, del prossimo campionato di Lega A e anche della Basketball Champions League, che prenderà il via il 15-16 ottobre prossimo. Il pubblico cagliaritano conoscerà il gruppo 2019-2020. Vecchi e nuovi arrivi. Oltre a capitano Jack Devecchi e Marco Spissu, assieme a Miro Bilan, Lorenzo Bucarelli, Michele Vitali, Curtis Jerrells, Dyshawn Pierre, Stefano Gentile, Dwayne Evans, Marco Maganza, Daniele Magro anche l’ultimo arrivato in casa Dinamo: Jamel McLean.

Al palasport di via Rockefeller, per il secondo anno di fila i campioni dell’Armani Olimpia Milano. Quella milanese, presente al Pala Pirastu con un roster di grande livello, è sicuramente la squadra più titolata d’Italia, ma anche una delle più vincenti in Europa che si presenta al pubblico cagliaritano con un palmeres di tutto rispetto fatto di 28 scudetti, Coppa Italia (6), Supercoppa (2) e fuori dall’Italia, 3 Coppa dei Campioni (3) e Coppa delle Coppe (3), Coppa Korac (2) e una Coppa Intercontinentale.

Formazione plurititolata allenata da Ettore Messina (assistente dal 2014 al 2019 nella formazione NBA dei San Antonio Spurs) che ritorna nella città che lo ha visto  lasciare il testimone, alla guida della Nazionale italiana, a Meo Sacchetti.

Coach Messina può vantare nella sua bacheca ben 28 trofei vinti con le formazioni di club, tra i quali: 4 campionati italiani, 6 campionati russi, 4 Eurolega, 1 Coppa delle Coppe, 3 VTB United League, 7 Coppa Italia, 2 Coppa di Russia e 1 Supercoppa Italiana. Con la Nazionale ha conquistato un argento ai Campionati Europei di Spagna nel 1997, una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1993 e un argento ai Goodwill Games di San Pietroburgo nel 1994.

Alla nona edizione del City of  Cagliari, Milano giocherà con lo stesso roster dei primi due tornei pre season e il supporto di quattro rinforzi ovvero due veterani come Deividas Dulkys e Xavi Rey e due giovanissimi come Alexandar Shashkov e Francesco Gravaghi. L’occasione anche per vedere all’opera giocatori come Sergio Rodriguez campione in carica dell’Eurolega (titolo vinto a Vitoria con il CSKA Mosca nel mese di maggio) e Shelvin Mack.

Dopo il CSKA Mosca, che partecipò alla seconda edizione del City of Cagliari nel 2012, quest’anno al Pala Pirastu ci sarà un’altra formazione russa: il Basketbol’nyj Klub Khimki Mosca.

Società relativamente giovane, essendo nata nel 1997, ma che può annoverare nel suo palmares qualche titolo importante come 1 Coppa di Russia, 2 Eurocup e i VTB United League. Un gruppo interessante quello della squadra russa che si è notevolmente rinforzata con l’innesto di Jonas Jerebko. L’ala svedese ex Biella proviene da dieci stagioni in NBA dove ha disputato 635 incontri segnando 6.3 punti di media con 4 rimbalzi. Altro elemento che calcherà il parquet del Pala PIrastu è Chris Kramer. Una guardia americana, prodotto di Purdue College che è entrata a far parte del roster russo dopo aver disputato una stagione in Lituania con il Rytas realizzando 6,3 punti e 4,5 assist di media a partita.

Altra novità dell’edizione 2019 del City of Cagliari riguarda la quarta squadra presente: l’Hapoel Gerusalemme. E’ la prima volta di una compagine israeliana al torneo di Cagliari. Al PalaPirastu il biglietto da visita che esibirà l’Hapoel è sicuramente interessante, fatto di 2 titoli israeliani, 5 Coppe d’Israele, 2 Coppe di Lega, tra i titoli internazionali i ULEB Cup.

Programma Torneo:

Sabato: 14/09/2019 

Ore 18.00  HAPOEL GERUSALEMME-KHIMKI MOSCA

Ore 20.30  DINAMO SASSARI-OLIMPIA MILANO

DOMENICA: 15/09/2019

Ore 18.00   Finale  3° / 4° posto

Ore 20.30   Finale  1° / 2° posto

ALBO D’ORO “CITY OF CAGLIARI”

Prima edizione – Montepaschi Siena

Seconda edizione – Olympiacos Pireo

Terza edizione – Montepaschi Siena

Quarta edizione – Orlandina Capo d’Orlando

Quinta edizione – Olympiacos Pireo

Sesta edizione – Galatasaray Istanbul

Settima edizione – Dinamo Banco di Sardegna Sassari

Ottava edizione – Dinamo Banco di Sardegna Sassari

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E’ arrivata al giro di boa, a Nuxis, presso la grotta di Acquacadda, la prima campagna di scavo archeologico diretta dal professor Riccardo Cicilloni, docente e ricercatore di Preistoria e Protostoria presso il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell’Università degli Studi di Cagliari in collaborazione con la prof.ssa Elisabetta Marini del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente. Lo scavo proseguirà per tutto il mese di settembre.

Le attività di scavo e ricerca sono state rese possibili grazie alla concessione di scavo da parte del MIBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e si svolgeranno con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e del comune di Nuxis, con il supporto tecnico dell’Associazione Speleo Club Nuxis, che gestisce l’area, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e per le province di Oristano e del Sud Sardegna.

Questa mattina abbiamo visitato la grotta durante l’esecuzione dei lavori, ed abbiamo intervistato il professor Riccardo Cicilloni; l’archeologo Marco Cabras; Cristina, una del gruppo di allievi che partecipano alla campagna di scavo; Viola, una del gruppo degli ospiti della Comunità riabilitativa Sa Nuxi, che partecipano alla campagna di scavo nei servizi di accoglienza ai visitatori; Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club di Nuxis.

Pubblichiamo le interviste nell’ordine indicato, in rapida successione.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220348590172795/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220348673454877/

            

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Riparte la mobilitazione del mondo agro-pastorale sardo. La presidente regionale di Più Sardegna, Valentina Manca, ha diffuso una nota con la quale vengono chiamati a raccolta tutti gli operatori e i consumatori della filiera agro alimentare della Sardegna.

«Chiediamo che le forniture di latte agli industriali siano regolate da un contratto triennale basato sul costo di produzione medio del litro di latte stabilito convenzionalmente in 1,12 € + IVA, che consideri il valore della prestazione lavorativa del nucleo familiare dell’allevatore in misura fissa ed equivalente a 0,60 €// litro; pretendiamo dalla nuova ministra delle Politiche Agricole, l’introduzione e l’applicazione nell’ordinamento nazionale di quanto già previsto, al riguardo, dall’art. 148 del Regolamento del Parlamento Europeo n. 1308/2013″, ed in particolare dal paragrafo 2 lettera ” i “ – si legge in una nota – Approviamo un piano di regolazione dell’offerta del pecorino romano fondato su presupposti diversi: le quote di produzione assegnate agli allevatori.»

L’associazione ha convocato la seconda assemblea generale che si svolgerà a Tramatza domenica 15 settembre 2019, alle ore 10,30, nella sala congressi dell’Hotel Anfora c/o distributore della ESSO, con la partecipazione dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

All’ordine del giorno la condivisione ed approvazione dei seguenti  punti:

  1. – Integrazione, ufficializzazione ed attivazione del direttivo regionale degli allevatori della Sardegna, istituito nella precedente assemblea, che rappresenti, in modo unitario, l’intera categoria nell’incontro urgente richiesto alla nuova ministra delle Politiche Agricole on.le Teresa Bellanova.

Al direttivo sarà affidato il compito di portare avanti con forza, nei tavoli tecnici e della programmazione, le rivendicazioni della categoria, affermando la necessità urgente ed inderogabile di introdurre nel sistema nazionale la tipologia contrattuale prevista ma fino ad oggi non adottata, dall’art. 148 del Regolamento (UE) N. 1308/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che offre agli stati membri, la possibilità di stabilire che «le consegne di latte crudo da parte di un agricoltore ad un trasformatore di latte crudo devono formare oggetto di un contratto scritto fra le parti, che rispetti quanto previsto dal paragrafo 2 lettera “i”.

Il contratto riguarda esclusivamente le forniture di latte agli industriali caseari, mentre non è necessario mettere a punto un contratto e/o un’offerta di contratto se l’agricoltore consegna il latte crudo a una cooperativa della quale è membro.

2) Approvazione dei criteri e presupposti su cui si fonda il Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino Romano D.O.P. predisposto da “PIU’ SARDEGNA, alternativo a quello proposto dal Consorzio di Tutela, che molte cooperative hanno già rigettato ritenendolo inadeguato. Quote di produzione assegnate agli allevatori; consapevolezza ed approvazione  preventiva degli orientamenti produttivi della cooperativa; affidamento del controllo della gestione della produzione degli allevamenti .

3) illustrazione dei presupposti normativi su cui si fonda la legittimità della richiesta di introduzione nell’ordinamento di un contratto che regoli le forniture di latte ai trasformatori industriali, applicando le norme di un regolamento già in vigore del quale, guarda caso, l’unica disposizione che fino ad oggi si è ritenuto di dover applicare è quella  prevista dall’art. 150 (reg. UE 1308/2013) che riguarda i “Piani di Regolazione dell’Offerta dei formaggi a D.O.P.”.

4) il punto sulle iniziative assunte dalla parte politica in un ottica di risoluzione della vertenza.

Nel frattempo si invitano i soci delle cooperative casearie a richiedere  ai presidenti delle rispettive cooperative di sospendere l’approvazione del piano di regolazione dell’offerta predisposto dal Consorzio, in attesa di valutazione della alternativa proposta di Più Sardegna.

«Sta iniziando la nuova stagione produttiva, non possiamo permetterci di affrontarla come in passato all’insegna dell’incertezza – affermano Valentina Manca, presidente dell’Associazione ed Alessio Atzeni, Antonio Scanu, Roberto Mulvoni e Antonello Brodu, allevatori componenti del direttivo, che esprimono solidarietà nei confronti dei produttori di pesche di San Sperate, costretti a dare ai animali gran parte del prodotto, invenduto per la concorrenza di quello estero -. Il passar del tempo consente agli industriali di sfruttare la debolezza finanziaria degli allevatori costretti in questo periodo in cui non ci sono entrate, ad affrontare cospicue anticipazioni che li induce, inevitabilmente, ad accettare le caparre offerte dagli industriali, vincolandosi a questi ultimi. Solo con l’affiancamento di tutti i gruppi di allevatori che si sono impegnati portando avanti le istanze comuni, è possibile risolvere il problema. Non capiamo perché lasciandosi trasportare da sentimenti opposti a quelli necessari per portare avanti uniti le legittime rivendicazioni, i gruppi del Nord Sardegna stiano rischiando di vanificare gli sforzi che Piu’ Sardegna sta compiendo nell’interesse di tutti.»

«Ribadiamo di voler:

– condividere con tutti gli allevatori le nostre proposte;

– definire con atti concludenti il lavoro avviato dai gruppi spontanei, come noi senza bandiera, e stringendoci la mano, unire gli sforzi per il raggiungimento dell’obiettivo comune.

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«La Giunta regionale garantirà la massima attenzione per cercare di risolvere il problema delle specie animali nocive, come le cornacchie.»

E’ quanto ha affermato l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, sentito oggi in audizione in Quinta commissione (Attività produttive), presieduta da Piero Maieli (Psd’Az), sulla proposta di legge n. 45 (Maieli e più) “Modifica dell’articolo 6 della legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna)”.

L’assessore dell’Ambiente ha spiegato che la sentenza n. 217 del 2018 della Corte Costituzionale ha messo dei paletti importanti per l’abbattimento dei cosiddetti animali nocivi, ossia cornacchie e cinghiali, che possono essere effettuati soltanto dai proprietari o conduttori dei fondi. Gianni Lampis ha evidenziato che l’assessorato sta valutando una serie di iniziative per venire incontro ai proprietari dei terreni, danneggiati dalle specie nocive, sia dal punto di vista dell’abbattimento sia dal punto di vista del risarcimento dei danni. Nel corso del Comitato faunistico regionale sono arrivate, inoltre, le richieste da parte delle associazione agricole per risolvere il problema delle cornacchie, in particolare nel territorio sassarese, in quello oristanese e in parte del Campidano: «Abbiamo deciso, già nelle giornate di pre apertura del calendario venatorio del 3 e del 5 settembre – ha aggiunto Gianni Lampis – oltre alla caccia alla tortora, di consentire la caccia alle cornacchie, proprio per dare un segnale di vicinanza al mondo agricolo e permettere a chi esercita l’attività venatoria di essere d’aiuto agli imprenditori». L’assessore ha, poi, chiesto alla Commissione qualche giorno per poter analizzare il testo di legge con gli uffici dell’Assessorato.

«Ribadisco la necessità urgente di normare questa materia – ha detto il presidente Piero Maieli – sia perché non abbiamo gli strumenti per combattere i danni da animali selvatici, come il cinghiale, la cornacchia e il cormorano, sia perché c’è la necessità di monitorare le patologie trasmesse da questi animali.»

L’abbattimento delle cornacchie consente, infatti, di monitorare la diffusione di malattie come la West Nile Disease, mentre quello dei cinghiali la trichinellosi.

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La spiaggia di Tuerredda, nel comune di Teulada, tra l’8 e l’11 settembre ha ospitato un evento privato sul quale le associazioni ambientaliste hanno espresso forte preoccupazione.

Sull’impatto ambientale di mezzi e strutture impiegate e sulle autorizzazioni concesse dagli enti 8 consiglieri del centrosinistra chiedono verifiche alla Regione con un’interrogazione depositata in Consiglio regionale.

«Quanto accaduto nella spiaggia di Tuerredda è allarmante – spiega Laura Caddeo, consigliera regionale dei Progressisti – non solo per l’elevato valore ambientale del sito, ma per la facilità con cui un pezzo pregiato di Sardegna possa essere utilizzato come uno sterrato privo di valore.»

«Chiunque abbia a cuore la salvaguardia dei nostri habitat – sottolinea Laura Caddeo – non può rimanere indifferente di fronte all’aggressione subita da una porzione di territorio estremamente sensibile e delicata, consentita anche con l’assenso delle istituzioni. Chiediamo alla Giunta regionale di verificare chi abbia responsabilità su quanto avvenuto, sia nelle autorizzazioni rilasciate che nei controlli da predisporre perché tutto si svolgesse effettivamente a norma di legge.»

«Per i Progressisti  – conclude Laura Caddeo – la salvaguardia dei beni ambientali e paesaggistici non può essere delegata esclusivamente alla sensibilità e alla buona volontà di cittadini e associazioni di tutela ambientale. Le istituzioni, di ogni livello, devono fare di più e meglio su questo tema, e attrezzarsi per praticare la salvaguardia dell’ambiente in ogni attività di loro competenza.»