Al Verdi di Sassari il tributo ai leggendari Balletti russi nei centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine.
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Il festival della danza d’autore “Corpi in movimento” di Danzeventi, a centodieci anni dalle storiche esibizioni parigine che diedero vita ai leggendari “Ballets Russes”, presenta a Sassari “Dancing Heritage – A tribute to Diaghilev and Nijinsky” della compagnia Daniele Cipriani Entertainment. Un omaggio a una espressione artistica segnante e agli autori che diedero vita a una delle pagine più significative della storia della danza.
Giovedì 10 ottobre, alle 21.00, il Teatro Verdi di Sassari accoglierà questo speciale appuntamento che ripercorre le tappe di una vera “rivoluzione”, lasciando che storia e presente si incontrino nel segno di un’arte in continuo mutamento.
Ad andare in scena saranno i solisti e il corpo di ballo della prestigiosa compagnia romana, con la partecipazione dell’attore Gabriele Rossi, in un inedito programma che rende onore al genio e all’opera dei due artisti russi.
Sergei Diaghilev fu un instancabile impresario teatrale. Grazie al suo spirito visionario, compositori e coreografi, scenografi e danzatori si ritrovarono al centro della più grande e innovativa esperienza della storia della danza del Novecento. Vaslav Nijinsk era invece un genio del balletto destinato a rivoluzionare il corso dell’arte di quel secolo.
La compagnia si esibì per la prima volta nel 1909 al Théâtre du Chatelet di Parigi con i migliori ballerini russi, quasi tutti provenienti dal Teatro Mariinsky. Il giovanissimo Nijinsky era affiancato dalla più celebre ballerina di tutti i tempi, Anna Pavlova.
Grazie a loro e a numerosi artisti a loro vicini, tra i quali Bakst, Picasso, Debussy e Stravinsky, nasceva un’esperienza teatrale del tutto nuova: l’ideale di un’opera d’arte totale che superava i canoni del balletto ottocentesco. Un’opera in cui soggetto, musica, scenografia, costumi e danza fondevano i rispettivi elementi di eccellenza.
Il tributo di giovedì prenderà il via con “Le Spectre”, una creazione realizzata su musica di Carl Maria von Weber per i solisti della compagnia, Marco Lo Presti e Mattia Tortora. Torna in scena anche “L’après-midi d’un faune”, storica versione del balletto di Vaslav Nijinsky che tanto scandalo destò alla sua creazione nel 1912, sulle note di Claude Debussy.
Il gran finale arriverà con “Estratto da Mediterranea”, balletto italiano tra i più rappresentati e richiesti, per celebrare le storiche tournée che portarono i “Ballets Russes” in giro per il mondo, simbolo ed esempio di unione tra le diverse culture, di un’arte che guarda oltre l’orizzonte, annulla le distanze e abbraccia quel che ancora non conosce.
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