Appello della Cia: “Riaprire tutti i tavoli istituzionali prima dell’inizio della nuova campagna agricola”.
Il grido di esasperazione delle campagne sarde si leva dal convegno sul comparto ovi-caprino “Dalla protesta alla programmazione”, che si è tenuto venerdì a Nuoro, organizzato dalla Cia Sardegna centrale Nuoro. A dare voce alle preoccupazioni degli operatori del settore è la Confederazione italiana agricoltori Sardegna, per mano del vicepresidente regionale, Salvatore Bussu: «Sulla vertenza latte si è preso troppo tempo, tutti gli accordi siglati dopo la vibrante protesta dell’inizio dell’anno sono rimasti sulla carta, inattuati o inapplicabili. La Regione deve fare di tutto per far ripartire il dialogo riaprendo tutti i tavoli istituzionali: quello col prefetto di Sassari, dove si erano ottenuti i risultati più concreti, quello regionale, e quello sulla filiera nazionale», spiega Bussu. «Siamo fortemente in ritardo sull’attuazione delle misure concordate ed il rischio è quello di iniziare una nuova stagione agricola senza il minimo riferimento su come indirizzare la produzione. È necessario e indispensabile che tutti gli accordi su cui la politica sarda e nazionale si erano impegnate, siano messi in pratica», continua il vicepresidente regionale e presidente della Cia Sardegna Centrale Nuoro. «Sollecitiamo la politica regionale a impegnarsi per riattivare gli incontri istituzionali nazionali, e a far ripartire il dialogo coinvolgendo i territori per spiegare dettagliatamente le modalità di attuazione degli interventi deliberati per normare e programmare il settore». L’appello di Salvatore Bussu è stato raccolto e rilanciato dagli altri esperti e rappresentanti delle varie organizzazioni di settore che hanno partecipato al convegno nuorese, primi fra tutti il presidente dell’Organismo interprofessionale latte ovino sardo (Oilos), Salvatore Pala, il presidente regionale della Cia Sardegna, Francesco Erbì, ed il consigliere regionale Pietro Maieli, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale. Salvatore Pala ha rimarcato la necessità di riaprire i tavoli già avviati nei mesi scorsi e ha assicurato l’impegno di Oilos in questo senso, anche come interlocutore diretto con l’assessorato all’Agricoltura e con la giunta regionale. Il presidente della Cia Sardegna ha ripreso l’analisi di Salvatore Bussu, sottolineando l’importanza di agire in tempi rapidi e di coinvolgere i territori per spiegare al meglio a tutti gli operatori del comparto l’impatto e le modalità di esecuzione delle misure concordate. La Cia farà la sua parte e, ha annunciato il presidente Francesco Erbì, avvierà una mobilitazione su tutto il territorio isolano.
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