Domani, 24 ottobre, nuovo appuntamento di Logos/Cortoindanza, la rassegna di danza contemporanea diretta da Simonetta Pusceddu.
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Tutto parte da un’immagine: una sfera di piombo situata in fondo al cuore. Tutti abbiamo la nostra sfera personale che racchiude sofferenze della nostra vita e di tutte le vite che ci hanno preceduto. Jessica De Masi, giovane autrice finalista di Cortoindanza 2016 Tersicorea e del premio Twain_DirezioniAltre 2017 indaga attraverso il corpo questa forza e questo senso di castrazione psicologica che colpisce in particolare l’universo femminile, nella performance di danza, poesia e musica “In contrastabile”, il 24 ottobre nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari (Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1), organizzata da Tersicorea in collaborazione con il polo museale della Sardegna, nell’ambito del programma di valorizzazione per il 2019. Due i turni di orario della performance nel corso della giornata, in occasione della presentazione dell’opera “Grado Zero” di Wanda Nazzari alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari: il primo la mattina, alle ore 11.30, ed il secondo turno la sera, alle ore 18.30. «Voglio occuparmi di questo nero, viverlo con il corpo e cercare attraverso il movimento una via d’uscita», spiega la coreografa e danzatrice milanese.
Una pièce di danza contemporanea inclusa nel calendario autunnale di Logos/Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, dedicata all’opera dell’artista sarda Wanda Nazzari “Grado Zero”, carica di simboli e significati profondi inserita nella collezione della Pinacoteca Nazionale e esposta per la prima volta al grande pubblico. La performance si inserisce in questo contesto, creando un fil rouge tra l’arte visiva e l’atto performativo dal vivo. La creazione è stata ospitata il 22 ottobre al Theatre-Laboratory “Alma Alter” di Sofia (Bulgaria) diretto da Petya Yosifova, in collaborazione con l’Università di Sofia. «…Sensazioni ondulatorie di vertigine, di attanagliamento, di reclusione, di spaesamento e insieme, di memoria tangibile, vera! Emozione profonda, sublime, da sublimare…».
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