22 November, 2024
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Domenica 20 ottobre si celebra, a San Giovanni Suergiu, la Giornata diocesana per la Custodia del Creato.

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La diocesi di Iglesias vivrà domenica 20 ottobre a San Giovanni Suergiu la sua Giornata per la Custodia del Creato, promossa dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e la custodia del Creato, in collaborazione con il comune di San Giovanni Suergiu, Chiesa Evangelica Battista, Caritas, Progetto Policoro, Pastorale Giovanile, Azione Cattolica, Ufficio per le comunicazioni sociali, Auser S.G.S. e Coldiretti. Quest’anno, seguendo il messaggio dei vescovi italiani, il tema scelto è “Biodiversità da incrementare. Amazzonia del Sulcis Iglesiente da salvare per il bene comune” e sarà articolato attraverso una serie di momenti significativi, in un territorio ricco di biodiversità e allo stesso tempo strategico per uno sviluppo sostenibile dell’economia locale: la mattina, dopo la presentazione della Giornata in piazza IV Novembre, alle 9.15, a cura delle animatrici del Progetto Policoro diocesano, e la messa in parrocchia alle 10, ci si sposterà nella vicina aula consiliare per un confronto sulla biodiversità e sulle prospettive di sviluppo nel territorio, mentre all’aperto verranno invece allestiti gli stand di alcuni produttori locali ed il mercato a km zero di Campagna Amica della Coldiretti; al pomeriggio, dopo un pranzo di comunità offerto dall’Auser di San Giovanni Suergiu e dalla Coldiretti, verranno infine presentate le proposte delle classi partecipanti al concorso scolastico “L’Amazzonia nel Sulcis Iglesiente”.

La Giornata è il terzo tra gli appuntamenti previsti per le celebrazioni del Tempo del Creato, iniziate lo scorso 3 ottobre con la veglia di preghiera ecumenica al santuario del Buon Cammino. Il secondo appuntamento, alla vigilia della Giornata diocesana, è per sabato 19 ottobre, quando si terrà, presso il Centro Culturale a Iglesias, la tavola rotonda “Totus impari. Pace, utopia o speranza del mondo?” organizzata dalla Chiesa Evangelica Battista di Carbonia e del Sulcis Iglesiente in collaborazione con la diocesi di Iglesias e che avrà come relatore principale il prof. Simone Morandini, dell’Istituto di Studi Ecumenici San Bernardino di Venezia, che arriverà a Iglesias dopo il convegno “Inter-connessi? Fede ed ecologia nell’era digitale” in programma nella Facoltà Teologica di Cagliari dal 18 al 19 novembre.

Il messaggio dei vescovi per il Tempo del Creato. «Quante sono le tue opere, Signore. Coltivare la biodiversità» è il tema che quest’anno ha accompagnato il Tempo del Creato che la Chiesa dedica alle celebrazioni per la salvaguardia e la cura del creato. Introdotto dal Messaggio dei vescovi per la 14a Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, questo Tempo rappresenta un forte richiamo all’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco, particolarmente sentito in questo momento in cui sono ancora in corso i lavori per il Sinodo dedicato all’Amazzonia, ma anche una chiara sollecitazione a mettere in atto sul territorio iniziative concrete volte alla cura di quelle aree a rischio o già compromesse dallo sfruttamento dell’uomo. «Imparare a guardare alla biodiversità, per prendercene cura» è l’incipit del Messaggio che ripercorre la necessità di sentirci tutti custodi e sentinelle di quella porzione di creato che occupiamo e della biodiversità che la abita. Quest’anno, in particolare, la Giornata è stata «per la Chiesa italiana un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca». Proprio il territorio italiano, infatti, è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi sia acquatici che terrestri, che disegnano «ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo». L’invito è quello di avere uno sguardo insieme contemplativo e preoccupato nei confronti di un pianeta sfruttato e maltrattato. Nel Messaggio dei vescovi non manca un richiamo a San Francesco d’Assisi, affinché ci facciamo tutti simili a lui “grati, ammirati e benedicenti” nel contemplare “le creature della terra ed in particolare il mondo della vita, così vario e rigoglioso”. La domanda allora è “che fare?”. La risposta è quanto mai semplice e chiara ed è lo stesso pontefice nella Laudato Si’ a ricordarci che siamo chiamati «a diventare gli strumenti di Dio Padre, perché il nostro pianeta sia quello che Egli ha sognato nel crearlo e risponda al suo progetto di pace bellezza e pienezza». Perché il disegno del Creatore si possa compiere pienamente, oggi tutti, indistintamente, siamo invitati a richiamare l’attenzione sulle biodiversità a noi più vicine, mettendo in atto, laddove possibile, buone pratiche per la cura della terra.

Dal 17 al 20 ottobre
Proseguono le attivi

giampaolo.cirronis@gmail.com

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