La Giunta regionale ha deciso di incrementare i fondi, per l’anno scolastico 2019/2020, destinati al sostegno del servizio del trasporto scolastico organizzato dagli Enti locali.
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Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, la Giunta regionale ha deciso di incrementare i fondi, per l’anno scolastico 2019/2020, destinati al sostegno del servizio del trasporto scolastico organizzato dagli Enti locali, quale strumento necessario per attenuare gli effetti del processo di dimensionamento della rete formativa richiesto dal ministero dell’Istruzione. Tre milioni di euro sono stati riservati a tutti i Comuni in cui non è presente la scuola primaria o la scuola secondaria di primo grado e la scuola dell’infanzia statale o paritaria, dove pur essendo presenti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ci sono delle frazioni geografiche, in cui allo stato attuale sono residenti degli studenti che frequentano le scuole. Recentemente, con una nota firmata dall’assessore Andrea Biancareddu, è stata inoltre fatta chiarezza sulla legittimità dell’erogazione di tale servizio a titolo totalmente gratuito, dopo i dubbi sollevati da alcuni Comuni e dall’ANCI, e si è evidenziato come la normativa regionale esistente ben consenta l’erogazione di un servizio gratuito. Anche la recentissima approvazione della norma sulle misure urgenti in materia di trasporto scolastico non ha fatto altro che ribadire il principio della possibile piena gratuità del servizio e anche il sostegno da parte dell’Amministrazione regionale può arrivare fino al 100% di quanto richiesto dagli Enti locali interessati.
«Fino ad oggi – spiega l’assessore Andrea Biancareddu – il riparto delle somme disponibili ha preso in considerazione diverse variabili, fra cui innanzitutto la presenza o meno dei diversi ordini e gradi di scuola nel territorio comunale o nelle frazioni, ovvero l’associazione fra Comuni, o ancora la parametrazione composta basata sull’indicatore “Tempo di percorrenza annuo ponderato in base al numero degli studenti”, ovvero il prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ponderato in modo inversamente proporzionale al numero degli studenti che usufruiscono del servizio.»
L’assessore, pur confermando la limitazione del beneficio ai Comuni (o almeno alle frazioni) dove non sono presenti determinate tipologie di scuole, ritiene che questo meccanismo oggi debba essere in parte rivisto, in quanto implica l’adozione in fasi successive di una serie di meccanismi perequativi non compatibili con l’efficienza della procedura di erogazione delle risorse e che vada individuata una più equa misura di proporzionalità, fra gli innegabili costi fissi del servizio e l’esigenza di tener conto del numero di bambini effettivamente trasportati e le distanze che i mezzi devono percorrere per raggiungere le scuole.
La Giunta Solinas ha proposto di adottare i seguenti criteri di riparto dello stanziamento disponibile, pari a 3 milioni di euro. Il 65% (1.950.000) andrà ai Comuni non associati e il 35% (1.050.000) va alle forme associative fra Comuni previste dal decreto legislativo. Le somme ripartite per entrambe le categorie seguiranno due criteri. Il 40% in egual misura su tutti gli enti aventi diritto, il 25 % in base al tempo di percorrenza (il “Tempo di percorrenza annuo” è dato dal prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ed è determinato considerando il tragitto percorso, secondo l’itinerario più breve, dal primo punto di partenza, individuato da ciascun Ente, alla scuola di destinazione ultima, ottenendo i dati relativi alle distanze e ai relativi tempi di percorrenza mediante l’utilizzo di un unico motore di ricerca 35% in base al numero degli studenti.
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