18 July, 2024
Home2019Ottobre (Page 21)

[bing_translator]

La Giunta regionale avvia il procedimento per il riequilibrio dell’insularità. La novità è contenuta nella delibera approvata martedì attraverso la quale l’aAssessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia, d’intesa con il presidente Christian Solinas, ricorda come uno degli obiettivi principali dell’attuale legislatura sia quello di ottenere dallo Stato il riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’insularità e l’adozione di misure adeguate a garantire ai sardi un’effettiva parità ed un reale godimento dei diritti individuali inalienabili.

Due le direttrici principali individuate dalla Giunta: l’avvio del percorso volto all’attuazione dell’articolo 22 della legge n. 42/2009 (federalismo fiscale) anche attraverso una richiesta al Parlamento affinché deleghi il Governo per l’attuazione dell’articolo; la possibilità di demandare a un successivo provvedimento della Giunta l’individuazione delle proposte da negoziare con lo Stato e in particolare la possibilità di individuare oltre all’indice ordinario per misurare la perequazione, un coefficiente insulare che consenta un corretto incremento dei trasferimenti destinati alla Sardegna.

«Oggi la Giunta regionale sta facendo valere le pari opportunità dei sardi – spiega l’assessore Roberto Frongia -. L’attivazione del procedimento per il riequilibrio dell’insularità della Sardegna nasce dall’esigenza di assicurare alle famiglie e alle imprese sarde pari opportunità e pari diritti rispetto ai cittadini europei. Con questa delibera prende avvio il processo che introduce la questione relativa alla definizione di parametri oggettivi relativi alla misurazione e alla compensazione degli effetti (divario di sviluppo) legati all’insularità.»

L’obiettivo è definire con certezza il livello di penalizzazione che l’isola subisce a causa della posizione geografica, sia sul piano economico sia sul piano sociale, per poi affrontare il problema dei poteri legati alla specialità e all’autonomia della Sardegna: il riconoscimento della specificità insulare presuppone, infatt, la definizione di parametri oggettivi relativi alla misurazione degli effetti conseguenti al divario di sviluppo economico derivante dall’insularità.

«È necessario – aggiunge Roberto Frongia – avviare il processo per colmare il divario tra la Sardegna e l’Italia, tra la Sardegna e l’Europa, attraverso l’attuazione dell’articolo 22 della legge n. 42 del 2009, disposizione ancora oggi inattuata, per la quale si rende necessario procedere alla predisposizione di una articolata proposta di legge, concordata con il Consiglio Regionale, sulla quale intraprendere un serrato e leale confronto con lo Stato, che conduca all’approvazione finale con legge dello Stato. Quanto alle proposte da negoziare con lo Stato, il nuovo rapporto tra Stato e Regione deve essere incentrato sulla questione del deficit infrastrutturale, dei servizi e sulle risorse locali.»

La delibera si propone di superare il gravissimo divario che riguarda la Sardegna mediante l’utilizzo di parametri oggettivi e obiettivi: «Risulta indispensabile – conclude Roberto Frongia – un modello di analisi dell’insularità  che definisca una serie di indicatori per la valutazione del rapporto tra esigenze di infrastrutturazione e i fabbisogni finanziari, un modello che metta in discussione gli attuali criteri di distribuzione delle risorse».

[bing_translator]

Oltre cinquecento persone hanno partecipato domenica a Macomer all’incontro con il giornalista Marino Bartoletti ed altrettante a quello con lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, ospiti della giornata finale della Mostra regionale del Libro in Sardegna. Si è conclusa così nel migliore dei modi la diciottesima edizione della manifestazione, di sicuro la più partecipata degli ultimi anni. «Sono state infatti circa seimila le presenze nei quattro giorni della Mostra» commenta l’assessore comunale della Cultura Tiziana Atzori. La manifestazione ha proposto oltre cinquanta eventi tra presentazioni, incontri, laboratori e mostre, per un programma voluto dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e organizzato dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.

«Il bilancio di questa edizione è assolutamente positivo – commenta l’assessore comunale della Cultura Tiziana Atzori -. Nonostante il programma sia stato preparato in tempi strettissimi, il pubblico ci ha premiato con una presenza costante in tutti i quattro giorni della manifestazione. Il successo è stato più forte delle polemiche.»

Già dalla prima giornata, quella di giovedì, l’affluenza è stata molto alta, non solo per gli incontri serali ma anche per quelli organizzati di mattina per le scuole. «Gli studenti delle superiori, così come i bambini delle primarie e i ragazzi delle scuole medie sono stati i veri protagonisti di questa edizione – sottolinea Tiziana Atzori -. Il tema che avevamo scelto, ‘Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti’, era espressamente rivolto a loro e possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo».

E si è rivelata vincente anche la scelta di utilizzare il Centro Polifunzionale, diventato quest’anno spazio centrale della Mostra. «Il Polifunzionale si è rivelato perfetto, in quanto ha potuto accogliere le centinaia di visitatori accorsi alle presentazioni ma anche l’esposizione dei libri e diversi stand – aggiunge Tiziana Atzori –. Ma la manifestazione si è svolta anche negli spazi storici delle Ex Caserme Mura, vero centro propulsivo per tutto l’anno della cultura a Macomer e in tutto il territorio, con i laboratori per i ragazzi e la rassegna di cinema organizzati al Padiglione Filigosa e gli spettacoli allestiti al Padiglione Tamuli».

Oltre agli ospiti della serata finale, grande successo hanno riscosso anche gli incontri con il Premio Campiello Mariolina Venezia, con gli autori sardi Cristina Caboni, Gesuino Némus e Vindice Lecis, con l’attrice Francesca Reggiani d il giornalista Alessandro Cecchi Paone. Il pubblico ha seguito con interesse le presentazioni organizzate dalla Pettirosso Editore, mentre di grande impatto emotivo sono stati gli incontri con l’ultramaratoneta Roberto Zanda, lo scienziato Marco Buttu e lo speaker radiofonico Rosario Pellecchia. Il pubblico dei più giovani è stato invece letteralmente conquistato da Daniele Aristarco, Alessandro Ferrari, Anna Dalton e Giorgia Benusiglio.

Un buon riscontro di pubblico hanno infine avuto le sette mostre allestite (tra cui tra cui il progetto fotografico sui centenari “Quanta strada nei miei sandali” di Daniela Zedda, i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, e “L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello) e la rassegna di documentari sardi proposta dal Centro servizi culturali Unla insieme all’Umanitaria.

«Ora pensiamo subito alla prossima edizione – conclude l’assessore Tiziana Atzori -. Il nostro auspicio è che la Regione ci convochi in tempi brevi per riuscire a programmare la manifestazione del 2020. Non abbiamo mai cercato le polemiche e anche quest’anno siamo stati aperti ad ogni tipo di collaborazione. Una cosa però è certa: l’amministrazione di Macomer non intende rinunciare ad avere un ruolo centrale nell’organizzazione di una manifestazione di valenza regionale e importante per tutto il territorio.»

 

[bing_translator]

Nella serata di ieri, 24 ottobre, a Serramanna, in località “Su pranzi de sedda”, militari della locale stazione unitamente a quelli della stazione dei carabinieri di Gesturi, hanno denunciato in stato di libertà, A.S., 57 anni, camionista e C.I., 61 anni, camionista, entrambi dipendenti di un’Azienda di Servizi di Trasporti Logistica con sede legale in Samassi, in quanto sorpresi nella flagranza di reato di scaricare in un terreno di proprietà di un privato un quantitativo pari a 50 tonnellate di materiale sfuso catalogato come rifiuto con codice CER 179504 (materiale risultato di scavi di strada), il cui smaltimento è previsto in discarica autorizzata. Area e formulari trovati in possesso dei due sono stati sottoposti a sequestro e depositati presso la Procura della Repubblica di Cagliari che ha avviato le procedure di rito. Sono in corso ulteriori indagini, al fine di accertare eventuali responsabilità di terzi.

[bing_translator]

E’ stata sottoscritta oggi, a Fluminimaggiore, ala presenza del sindaco Marco Corrias, una nuova convenzione con un altro operatore privato per ospitare a basso costo i pellegrini/escursionisti del Cammino Minerario di Santa Barbara.

Si tratta del confortevole ostello ubicato presso le straordinarie grotte carsiche di Su Mannau, dove i pellegrini/escursionisti del Cammino Minerario di Santa Barbara dotati di credenziale regolarmente timbrata, potranno dormire e consumare la prima colazione a soli 15 euro.

Continua, in tal modo, l’impegno e l’azione concreta della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, per organizzare un sistema di ricettività a basso costo in tutte le tappe del Cammino, in linea con quanto avviene negli altri grandi cammini europei.

«Non bisogna far pagare tanto per pochi mesi all’anno ma far pagare il giusto per 12 mesi all’anno», è stato il commento di Pierangelo Murtas, titolare dell’Ostello.

[bing_translator]

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

Primo stop per la Dinamo Banco di Sardegna, nella seconda giornata della Basketball Champions League, sul campo del Turk Telecom: 64 a 56 (primo tempo 38 a 26). E’ stata una Dinamo dai diversi volti: opaca nei primi due quarti, chiusi ciascuno con soli 13 punti. Brillantissima in avvio di terzo quarto, con un parziale di 16 a 0, frutto di un 4/6 da 3 punti che ha riscattato le insufficienti percentuali iniziali e portato avanti Pierre e compagni sul 42 a 38. Poi nuovamente incerta, ancora insufficiente nelle percentuali al tiro, nel finale del parziale, 47 a 44 al 30′, e nell’ultimo quarto, con soli 12 punti realizzati in 10′.

Le percentuali al tiro sono lo specchio della partita della Dinamo: 14 su 45 da 2 punti, 7 su 34 da 3 punti, 7 su 8 ai tiri liberi. Solo due giocatori della Dinamo hanno terminato l’incontro in doppia cifra: Dwayne Evans 18 e Dyshawn Pierre 13.

«Complimenti al Turk Telekom e coach Goren, noi abbiamo iniziato malissimo la gara, abbiamo tirato malissimo dall’arco nel primo tempo – ha commentato a fine gara coach Gianmarco Pozzecco -. Nella seconda parte della partita abbiamo provato a giocare con molta più energia e questo ci ha dato più fiducia al tiro, ovviamente abbiamo giocato molto meglio ma alcune giocate avversarie ci hanno fatto perdere sicurezza e come ho detto all’inizio hanno permesso ad Ankara di vincere con merito

Turk Telekom Ankara – Dinamo Banco di Sardegna 64 – 56

Parziali: 21 a 13, 17 a 13, 9 a 18, 17 a 12
Progressivi: 21 a 13, 38 a 26, 47 a 44, 64 a 56

Turk Telekom Ankara: Johnson 2, Hunter 14, Baygul 5, Kaya, Turen 3, Edge 2, Fall 10, Bayrak ne, Guven 4, Wiltjer 12, Besok, Campbell 12. All. Burak Goren.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 3, Mclean 9, Bilan 4, Bucarelli ne, Devecchi ne, Sorokas, Evans 18, Magro ne, Pierre 13, Gentile 4, Vitali 3, Jerrells 2. All. Gianmarco Pozzecco.

[bing_translator]

Questa mattina la riunioni della Portovesme Srl ha ospitato un’assemblea di quadri e delegati sindacali del Settore Industria delle imprese che operano all’interno della Glencore, organizzata dalle segreterie territoriali confederali CGIL, CIOSle UIL, per discutere della procedura e delle finalità per la definizione di un accordo di Governance di sito per la regolazione dei rapporti tra Portovesme Srl, Società appaltatrici dei lavori e rappresentanze sindacali.

La procedura è stata avviata in occasione dell’incontro tenutosi il 26 settembre scorso presso lo stabilimento di Portovesme in cui la dirigenza ha presentato alle organizzazioni sindacali scriventi ed alla RSU della Portovesme Srl il Piano Industriale 2019-2023 e proseguita presso la sede della Confindustria Meridionale Sarda il 21 ottobre scorso.

«Le Segreterie Territoriali Confederali – si legge in una nota firmata da Antonello Congiu (CGIL), Gavino Carta (CISL) e Andrea Lai (UIL) – hanno dettagliatamente descritto alla Assemblea i risultati degli incontri suddetti esponendo in modo compiuto le finalità dell’Accordo che è oggetto di trattativa e quanto reso noto dall’amministratore delegato durante gli incontri stessi. In essi è emerso che attraverso ingenti investimenti della Società Glencore (circa 170 milioni di euro in 3 anni) da effettuarsi presso lo smelter di Portovesme si intendono rinnovare alcuni impianti ed automatizzare alcune lavorazioni modificando contestualmente l’attuale sistema di manutenzioni ed introducendo i principi della manutenzione programmata e preventiva. Queste due sostanziali modifiche potrebbero portare, nel periodo di realizzazione del Piano Industriale ad una contrazione delle attività di manutenzione e quindi di impiego degli operai indiretti attualmente impiegati negli impianti.»

«Le modifiche organizzative apportate fino ad oggi in ragione del nuovo modello hanno già reso evidente una serie di inefficienze e disfunzioni, che accentuano notevolmente il disaggio tra lavoratori con conseguenti ripercussioni su benessere organizzativo e di conseguenza sulla produzione (straordinario fuori controllo, aumento infortuni, etc.). Di converso, risulta sempre più evidente che, negli stessi impianti, si adottino, in modo urgente una serie di regole di governance sia del fenomeno di riduzione appena descritto, posto che in ultima analisi risulti davvero indispensabile, che dei numerosi punti di debolezza di un sistema complessivo nel quale, nel tempo, ed ora più che mai, sono venuti meno una serie di accorgimenti che hanno reso possibile, durante gli ultimi 20 anni circa, un regolare svolgimento delle attività di impresa senza interruzioni rivendicative di sospensione del lavoro (applicazione degli istituti contrattuali quali Vestiario, DPI, Orario di lavoro, Straordinari, Mensa, Trasporti, etc. e, soprattutto, la normalizzazione dei Contratti di lavoro utilizzati dalle Società appaltatrici che spesso producono un vero e proprio dumping salariale tra lavoratori e tra imprese)» si legge ancora nella nota.

L’assemblea dei quadri e dei delegati sindacali (15 i lavoratori intervenuti nel dibattito) ha dato ampio mandato alle Segreterie Confederali Territoriali per il prosieguo della trattativa, la cui prossima riunione è già fissata per il 5 novembre prossimo, specificando «la necessità che, in ragione del rispetto del principio di buona fede previsto dal Codice Civile che deve regolare tutte le trattative, la società Portovesme Srl provveda a rispettare gli impegni assunti in occasione dell’incontro del 16 aprile scorso circa la riassunzione dei lavoratori ex SIDA a suo tempo esclusi dal diritto alla ricollocazione; e che, nelle more della discussione in atto, non vengano assunte decisioni che modifichino la consistenza della forza lavoro impiegata».

L’assemblea e le organizzazioni sindacali, infine, hanno manifestato le loro fortissime preoccupazioni per la soluzione della vertenza energetica, sottolineando che «le soluzioni proposte dal Governo Nazionale, al momento, rischiano di vanificare la reale tenuta del polo industriale di Portovesme, condannandolo con l’intero territorio ad un declino inevitabile».

[bing_translator]

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, la Giunta regionale ha deciso di incrementare i fondi, per l’anno scolastico 2019/2020, destinati al sostegno del servizio del trasporto scolastico organizzato dagli Enti locali, quale strumento necessario per attenuare gli effetti del processo di dimensionamento della rete formativa richiesto dal ministero dell’Istruzione. Tre milioni di euro sono stati riservati a tutti i Comuni in cui non è presente la scuola primaria o la scuola secondaria di primo grado e la scuola dell’infanzia statale o paritaria, dove pur essendo presenti le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, ci sono delle frazioni geografiche, in cui allo stato attuale sono residenti degli studenti che frequentano le scuole. Recentemente, con una nota firmata dall’assessore Andrea Biancareddu, è stata inoltre fatta chiarezza sulla legittimità dell’erogazione di tale servizio a titolo totalmente gratuito, dopo i dubbi sollevati da alcuni Comuni e dall’ANCI, e si è evidenziato come la normativa regionale esistente ben consenta l’erogazione di un servizio gratuito. Anche la recentissima approvazione della norma sulle misure urgenti in materia di trasporto scolastico non ha fatto altro che ribadire il principio della possibile piena gratuità del servizio e anche il sostegno da parte dell’Amministrazione regionale può arrivare fino al 100% di quanto richiesto dagli Enti locali interessati.

«Fino ad oggi – spiega l’assessore Andrea Biancareddu – il riparto delle somme disponibili ha preso in considerazione diverse variabili, fra cui innanzitutto la presenza o meno dei diversi ordini e gradi di scuola nel territorio comunale o nelle frazioni, ovvero l’associazione fra Comuni, o ancora la parametrazione composta basata sull’indicatore “Tempo di percorrenza annuo ponderato in base al numero degli studenti”, ovvero il prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ponderato in modo inversamente proporzionale al numero degli studenti che usufruiscono del servizio.»

L’assessore, pur confermando la limitazione del beneficio ai Comuni (o almeno alle frazioni) dove non sono presenti determinate tipologie di scuole, ritiene che questo meccanismo oggi debba essere in parte rivisto, in quanto implica l’adozione in fasi successive di una serie di meccanismi perequativi non compatibili con l’efficienza della procedura di erogazione delle risorse e che vada individuata una più equa misura di proporzionalità, fra gli innegabili costi fissi del servizio e l’esigenza di tener conto del numero di bambini effettivamente trasportati e le distanze che i mezzi devono percorrere per raggiungere le scuole.

La Giunta Solinas ha proposto di adottare i seguenti criteri di riparto dello stanziamento disponibile, pari a 3 milioni di euro. Il 65% (1.950.000) andrà ai Comuni non associati e il 35% (1.050.000) va alle forme associative fra Comuni previste dal decreto legislativo. Le somme ripartite per entrambe le categorie seguiranno due criteri. Il 40% in egual misura su tutti gli enti aventi diritto, il 25 % in base al tempo di percorrenza (il “Tempo di percorrenza annuo” è dato dal prodotto tra il tempo di percorrenza di un tragitto e il numero dei viaggi eseguiti durante un anno scolastico, ed è determinato considerando il tragitto percorso, secondo l’itinerario più breve, dal primo punto di partenza, individuato da ciascun Ente, alla scuola di destinazione ultima, ottenendo i dati relativi alle distanze e ai relativi tempi di percorrenza mediante l’utilizzo di un unico motore di ricerca 35% in base al numero degli studenti.

 

[bing_translator]

Federico Fubini, editorialista e vicedirettore del Corriere della Sera, inaugurerà la decima edizione della manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo – Skillellé” (dove Skillellé, in gergo cagliaritano, significa ragazzino). Un esordio dal forte impatto etico e civile, grazie a un tema che costituisce uno dei nervi scoperti della contemporaneità del nostro paese: la forte crisi identitaria italiana nei confronti dell’Europa. Le riflessioni del giornalista Federico Fubini, raccolte nel saggio intitolato Per amor proprio – Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di se stessa), saranno presentate giovedì 24 ottobre, alle ore 18.30, negli spazi della Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli 164, Cagliari. Ad essere chiamata in causa da Federico Fubini è un’idea differente di Europa, una presenza italiana che recuperi il senso della dignità e la consapevolezza di sé. Una comunità che si fermi a indagare il proprio senso di appartenenza e che sappia interrogarsi, senza arroganze o complessi di inferiorità, su quale significato oggi abbia autenticamente assunto la parola “identità”. A introdurre e moderare l’incontro, il giornalista Rai Paolo Piras.

Federico Fubini è, dunque, il primo ospite della manifestazione, firmata dall’associazione Malik, dedicata allo sguardo dei più giovani, nel tentativo di aiutarli a diventare protagonisti delle loro scelte e a mettersi in gioco. Per farlo, durante due mesi fitti fitti di incontri, una pattuglia di scrittori, giornalisti, blogger, nutrizionisti e artisti – da Mauro Covacich, a Claudia De Lillo, Giovanni Bietti, Daniel Lumera, Giorgio Vasta, Telmo Pievani – che dal 24 ottobre, fino al 21 dicembre, graviterà in città mettendo al centro la cultura e l’invito alla lettura.

Una rassegna che cresce assieme al suo pubblico e che si confronta sui temi del contemporaneo con gli occhi e lo stupore dell’adolescenza. Territorio di riferimento sarà principalmente quello di Cagliari, ma in una prospettiva di area più vasta, con azioni integrate pensate in ben sedici comuni della Città Metropolitana, il cui obiettivo è quello di creare una rete diffusa di presidi culturali, a partire dalle biblioteche di pubblica lettura alle biblioteche scolastiche, con le quali si intende costruire un senso autentico di cittadinanza metropolitana. Adolescenti e famiglie (ma non solo) visti non più come semplici beneficiari di progetti e contributi, ma al contrario reali co-produttori di idee e programmi culturali da realizzare e godere assieme alla città intera, una platea di donne e uomini sempre più attenta alle nuove sfide culturali della modernità.

[bing_translator]

C’è già il tutto esaurito per Teresa Mannino, attesa a Cagliari il 28 marzo del prossimo anno, con il suo spettacolo “Sento la Terra girare”, in scena all’Auditorium del Conservatorio: i biglietti posti in prevendita l’altro lunedì (14 ottobre), infatti, sono andati a ruba nel giro di pochi giorni. La cooperativa Vox Day, organizzatrice dell’appuntamento nel capoluogo sardo, d’intesa con il management dell’attrice siciliana, ha dunque aggiunto una replica per l’indomani, domenica 29 marzo, sempre all’Auditorium del Conservatorio, con inizio alle 19.00.
Fortemente legata alla natia Sicilia, con una laurea in filosofia e un bagaglio di studi di teatro a Milano, sua città d’adozione, Teresa Mannino coniuga nella sua comicità una raffinata tecnica attoriale con una spontanea e originale capacità di improvvisazione. Il suo percorso artistico si snoda tra palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare a un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze che, dalla Sicilia, attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.
In “Sento la terra girare”, che ha debuttato a gennaio dell’anno scorso, Teresa Mannino esce fuori da un armadio, dove è rimasta chiusa per mesi, anni, e racconta con il suo inconfondibile tocco ironico, attento, disincantato e mai banale, la disattenzione e l’indifferenza di noi uomini nei confronti del nostro pianeta.

[bing_translator]

Ogni anno sono decine i sinistri registrati sulle strade provinciali a causa dall’attraversamento improvviso della  fauna selvatica e altrettanti episodi avvengono senza essere segnalati dai conducenti coinvolti. Per far fronte a questa emergenza, come previsto dai piani di controllo della fauna selvatica, l’Amministrazione Provinciale di Sassari sta procedendo ad installare, su alcuni tratti stradali, innovativi dispositivi per la prevenzione degli incidenti che attraverso centraline di segnalazione e messaggi luminosi e sonori, eviti il passaggio in strada di animali selvatici e allerti gli automobilisti dell’eventuale pericolo.

Il sistema basato su tecnologia radar e sensori termici, completamente autonomo dal punto di vista energetico, riesce ad individuare la presenza di un animale in prossimità al bordo stradale, potenzialmente pericoloso per l’incolumità di chi viaggia, attivando una segnalazione luminosa che avvisa l’automobilista del rischio imminente, invitandolo a rallentare. Se l’automobilista non dovesse rallentare, si mette in funzione un sistema di dissuasione acustica per fare allontanare l’animale. Il segnale acustico che viene attivato riproduce l’abbaiare di un gruppo di cani, con i rumori di una battuta di caccia al cinghiale, e ha la funzione di spaventare la fauna selvatica.

«Al momento – comunica il Settore ambiente della provincia di Sassari -, i sistemi di prevenzione sono stati installati su due tratti stradali, in particolare uno sulla strada S.P. 34 per Stintino in prossimità delle saline e l’altro sulla strada S.P. 54 in prossimità della piana di Sant’Imbenia e dell’area demaniale delle “Prigionette”, all’interno del Parco di Porto Conte ad Alghero. Sulla strada per Stintino, il sistema è stato introdotto per ridurre gli incidenti provocati soprattutto dalla presenza di cinghiali, visto il loro numero e la propensione, sempre più accentuata, ad attraversare le strade per spingersi nelle zone abitate, mentre nella strada per Capo Caccia il sistema sarà utile soprattutto per prevenire gli incidenti provocati dalla presenza dei daini oltre a quella dei cinghiali.»

I sistemi sono doppiati su ogni strada in modo che possano intervenire in ogni senso di marcia e si attivano solo quando c’è un reale rischio di impatto con il veicolo, questo per evitare processi di assuefazione degli automobilisti e della fauna alla presenza delle segnalazioni semaforiche e/o acustiche.

I dispositivi testati nell’ambito di un progetto comunitario denominato “Life Strade”, sono da tempo impiegati con successo lungo le strade di 5 province italiane, coinvolte nel progetto, nelle regioni Marche, Toscana ed Umbria.

Tutte le attività dei sensori vengono trasmesse in tempo reale alla Provincia attraverso una piattaforma informatica che permette di monitorare a distanza il corretto funzionamento del sistema, i sinistri evitati grazie all’attivazione dei dispositivi oltre alla rilevazione dei dati riferiti a tutti gli animali registrati dai sensori, dati utili per migliorare la gestione della fauna selvatica sul territorio.