18 July, 2024
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Si sono tenuti dal 18 al 20 ottobre scorso i primi corsi e audizioni presso il Palafiori di Sanremo per la nuova edizione di Area Sanremo. Sotto la direzione artistica di Massimo Cotto e presieduta da Vittorio De Scalzi, la giuria composta da Teresa De Sio, Petra Magoni, Andy Bluvertigo e Gianni Testa, ha esaminato già oltre 300 giovani artisti.
Le iscrizioni si sono chiuse ieri, lunedì 21 ottobre, con 850 ragazzi partecipanti in totale, ciò significa che per il prossimo turno, dal 25 al 27 ottobre, la commissione vedrà ancora 450 artisti. La fase finale si terrà invece dall’8 al 10 novembre, in cui si decreteranno gli 8 vincitori, da cui poi la commissione Rai sceglierà i due partecipanti alle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2020. Da ricordare anche la media partnership stretta con Rai Radio 2, già radio partner ufficiale del Festival.
Il presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Livio Emanueli dichiara: «Abbiamo avuto un numero davvero significativo di iscritti e abbiamo chiesto alla commissione un lavoro straordinario. Ci abbiamo messo tutti il massimo impegno, sia in termini di struttura che di giuria appunto, e non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti. Al centro di questo evento ci stanno i ragazzi, abbiamo cercato di gestire al meglio i flussi degli iscritti in segreteria, ma anche a livello di corsi e audizioni, per riuscire a fornire loro un servizio adeguato in quanto professionisti. Nella prossima edizione siamo sicuri di fare ancora meglio!»

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Venerdì 25 ottobre al Teatro San Francesco di Tortolì, alle ore 18.00, verrà presentato il libro “Il campo degli asfodeli”, di Franco Mannoni. L’autore ritorna al romanzo con un memoir ricco di suggestioni che tratteggia il profilo di un’epoca fondamentale per la storia recente.

Un racconto di storie umane, emozioni, eventi e sentimenti, per non dimenticare, per lasciare la testimonianza di ciò che è stato e di ciò che saremmo potuti essere. Con “Il campo degli asfodeli”, Franco Mannoni, dopo il successo di “Se ascolti il vento”, ci riporta indietro di alcune decine di anni che, letti con il metro tumultuoso di oggi, sembrano quasi secoli. Un tempo, quello descritto nel libro, burrascoso, denso di fermenti, alcuni sfociati in tragedie, altri in belle pagine di progresso. Sullo sfondo una speranza, quella del cambiamento, dal particolare punto di vista dell’autore – prima come dirigente scolastico, poi come politico – che riflette sui drammi e le trasformazioni della società in cui è immerso e il cui epicentro, per quanto gli concerne, è una città molto particolare: Nuoro. Pagina dopo pagina si riscoprono tensioni, paure, entusiasmi, personaggi che hanno fatto di quell’epoca un momento irripetibile, nel bene e nel male. Tra grandi, medi e piccoli protagonisti, Franco Mannoni disegna a tutto tondo quello che siamo stati, quello che saremmo voluti divenire e quello che in realtà siamo diventati. Nel rievocare le proprie esperienze, l’autore tratteggia il profilo di un’epoca fondamentale per la storia recente.

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I rappresentanti di Legambiente Sardegna Annalisa Colombu (presidente regionale) e Vincenzo Tiana (presidente del comitato scientifico regionale), hanno consegnato al presidente della Regione Christian Solinas il documento scaturito dalla conferenza dello scorso 7 ottobre che ha visto la partecipazione di numerosi esperti.

Legambiente ribadisce che per affrontare l’Emergenza Cambiamenti Climatici, occorre «accelerare la transizione energetica. La Sardegna non deve perdere le opportunità economiche e di nuova occupazione possibili con la nuova politica europea per il clima. Regione, imprese e sindacati elaborino una proposta per un nuovo modello di sviluppo sostenibile per l’Isola».

La prospettiva della decarbonizzazione – secondo Legambiente Sardegna – «impone un programma innovativo che investe in primis le scelte energetiche del passato ed in generale il modello di sviluppo della Sardegna e per queste ragioni», e l’associazione ambientalista «rivolge un appello alla Regione per accelerare la transizione climatica e sociale, con un progetto che indirizzi le risorse della nuova programmazione UE per le comunità interessate al phase-out del carbone e per creare lavoro attraverso investimenti in riconversione delle zone industriali inquinanti, rinnovabili, efficienza del settore edilizio e sistemi di accumulo idraulico ed elettrico».

La prospettiva obbligata per la Sardegna, per Legambiente Sardegna, è l’applicazione ancora più rigorosa del PNIEC Piano Nazionale Integrato Energia Clima proprio per le opportunità che si possono aprire.

«Ai sindacati diciamo che comprendiamo la giusta difesa dei posti di lavoro, che il processo obbligato, necessario ed urgente di decarbonizzazione non lo devono pagare i lavoratori ma è indispensabile che la Sardegna affronti con un ruolo attivo la sfida della innovazione energetica per riconvertire il comparto produttivo e creare anche nuova occupazione – sostengono i rappresentanti di Legambiente Sardegna -. Pertanto ai sindacati proponiamo l’apertura di un momento di confronto, per delineare insieme delle alternative di sviluppo.»

Legambiente Sardegna ribadisce il no al metano GNL come prospettiva di lungo periodo, «anche perché il GNL sì, ci renderebbe dipendenti da altri territori, e allora si svuota di senso l’investimento nella dorsale. I depositi costieri possono fornire il GNL per gli usi industriali e civili, favorendo anche lo sviluppo della filiera del biometano, in un contesto di maggiore elettrificazione e decarbonizzazione del sistema energetico regionale».

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Doppio appuntamento questa settimana, a Cagliari, per l’VIII Festival degli Strumenti Antichi, manifestazione organizzata dalla Sezione Interdipartimentale di Musica Antica del Conservatorio di Cagliari, dietro la supervisione del docente Attilio Motzo.
Sabato (26 ottobre), alle 21.00, nella Sala dei ritratti di Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), Sabrina Piras e Noemi Mulas, due allieve del laboratorio di pianoforte viennese tenuto dal docente Francesco Giammarco, proporranno un concerto dal titolo “Il pianoforte di Beethoven”: il programma della serata sarà interamente dedicato alle sonate per pianoforte del genio tedesco.
Il giorno dopo ( domenica 27 ottobre) alle 20.00, la manifestazione si sposta nella Chiesa della Purissima, dove sarà eseguita la ”Missa Orbis Factor” di Girolamo Frescobaldi, capolavoro del genio ferrarese pubblicato nel 1635. Il magnifico organo storico “Carlo Mancini, Napoli 1758” suonato da Fabrizio Marchionni accompagnerà i cantori preparati da Luigi Pancrazio Delogu.
I concerti del fine settimana saranno preceduti, venerdì 25 ottobre alle 18,30 nella sala Aprea del “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, da una conferenza del liutaio Davide Demartis su “Il violino barocco moderno”.

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Un’alleanza politica e strategica a difesa dei diritti e degli interessi delle Isole del Mediterraneo. Il presidente della Regione Christian Solinas presenta con soddisfazione il documento stilato dai rappresentanti delle regioni insulari mediterranee d’Europa, che pone le basi per una nuova stagione di rivendicazioni delle isole, unite in una strategia comune per ottenere dall’Unione e dalla Commissione provvedimenti immediati per contrastare gli svantaggi naturali e strutturali dell’insularità, come riconosciuto dall’art. 174 del TFUE e dalla risoluzione del Parlamento Europeo del 24 febbraio 2016. Sardegna, Corsica, Gozo e Baleari, sottolinea il presidente Christian Solinas, hanno costituito una piattaforma di cooperazione per presentarsi unite alle istituzioni dell’Unione europea, con precise e urgenti rivendicazioni. Tra queste, la piena attuazione dell’art. 174 del TFUE che, partendo dalla definizione chiara degli svantaggi geografici, naturali e demografici delle isole, individui le misure compensative per superare le sfide e i vincoli derivanti dall’insularità; un impegno preciso della Commissione sulle misure che si intendono adottare nel breve e medio termine; l’applicazione della clausole di insularità con la rimodulazione del sistema di aiuti di Stato che debbono essere adattati ai vincoli specifici delle isole in tema di trasporti, connettività digitale, reti energetiche, gestione delle risorse naturali. Le Isole del Mediterraneo chiedono l’istituzione di Unità di lavoro dedicate alle Isole all’interno delle Direzioni Generali della Commissione Europea.

«Su queste basi – ha detto Christian Solinas -, le isole mediterranee hanno sancito un’intesa politica e strategica di grande importanza, che sarà lo strumento per presentarci uniti alle istituzioni europee.»

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Un passato da periferia, quasi dimenticata. La porta d’ingresso per chi arriva in auto dalla Carlo Felice si proietta verso un futuro da modellare con un mega progetto. Il quartiere di Sant’Avendrace vuole cambiare il look e ripartire dai suoi abitanti. E’ la missione del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco: «E’ un programma che parte da lontano – spiega il responsabile dell’aula di Palazzo Bacaredda – con un disegno che comprende il quadrilatero che parte dal viale Sant’Avendrace per poi spingersi sino a via San Paolo, passando per la zona di via Santa Gilla. Potrebbe essere una svolta per la città, attraverso i finanziamenti arrivati dal Bando per le periferie, ma si ascoltino le voci dei cittadini e delle associazioni di categoria presenti nel rione».

Un investimento considerevole – 18 milioni di euro, messi a disposizione dal Governo – in grado di assicurare una svolta ad un pezzo del capoluogo. Tra gli interventi, la modernizzazione della striscia d’asfalto che corre verso Sant’Avendrace, con spazi verdi e pedonali. L’ex presidente della circoscrizione sperimenta criticità ed emergenze del quartiere: «Le opere rivoluzioneranno l’immagine del borgo, ma auspico che non sia snaturata l’identità dell’area – avverte Edoardo Tocco -. L’impianto complessivo del progetto potrebbe snellire il traffico. La speranza è che queste risorse consentano di rivitalizzare il rione che, nel suo perimetro, vanta la presenza di numerosi uffici regionali e attività commerciali». Ecco, dunque, uno dei punti di debolezza: «Il rischio? Il taglio dei parcheggi potrebbe tradursi in una giungla di lamiere nelle strade attorno a Santa Gilla e Sant’Avendrace».

La sfida è quella di una rigenerazione degli spazi tra le aree attorno ai rioni, un tempo ai margini della città: «Il piano è un punto di partenza imprescindibile per iniziare un percorso innovativo su due quartieri ora sfrangiati, ricongiungendo i poli culturali di Tuvixeddu e l’area attorno alla laguna di Santa Gilla – conclude Edoardo Tocco -. Un’operazione di maquillage che dovrebbe anche riguardare la riutilizzazione delle aree in stato di abbandono. Spazi in balia del degrado che potrebbero essere impiegati per la realizzazione di una struttura sanitaria, in grado di venire incontro alle esigenze di un quartiere cresciuto in modo impetuoso e popolato soprattutto da anziani. Si pensi al vecchio mercato ortofrutticolo, che andrebbe adeguato per un utilizzo funzionale ai rioni. Ci sono poi da risolvere le questioni della vecchia caserma militare tra via Simeto e viale Elmas e del recupero della Centrale elettrica di Santa Gilla. Senza poi tralasciare il sogno di realizzare sulla via San Paolo un nuovo palasport».

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Tutto parte da un’immagine: una sfera di piombo situata in fondo al cuore. Tutti abbiamo la nostra sfera personale che racchiude sofferenze della nostra vita e di tutte le vite che ci hanno preceduto. Jessica De Masi, giovane autrice finalista di Cortoindanza 2016 Tersicorea e del premio Twain_DirezioniAltre 2017 indaga attraverso il corpo questa forza e questo senso di castrazione psicologica che colpisce in particolare l’universo femminile, nella performance di danza, poesia e musica “In contrastabile”, il 24 ottobre nella Pinacoteca Nazionale di Cagliari (Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1), organizzata da Tersicorea in collaborazione con il polo museale della Sardegna, nell’ambito del programma di valorizzazione per il 2019. Due i turni di orario della performance nel corso della giornata, in occasione della presentazione dell’opera “Grado Zero” di Wanda Nazzari alla Pinacoteca Nazionale di Cagliari: il primo la mattina, alle ore 11.30, ed il secondo turno la sera, alle ore 18.30. «Voglio occuparmi di questo nero, viverlo con il corpo e cercare attraverso il movimento una via d’uscita», spiega la coreografa e danzatrice milanese.

Una pièce di danza contemporanea inclusa nel calendario autunnale di Logos/Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, dedicata all’opera dell’artista sarda Wanda Nazzari “Grado Zero”, carica di simboli e significati profondi inserita nella collezione della Pinacoteca Nazionale e esposta per la prima volta al grande pubblico. La performance si inserisce in questo contesto, creando un fil rouge tra l’arte visiva e l’atto performativo dal vivo. La creazione è stata ospitata il 22 ottobre al Theatre-Laboratory “Alma Alter” di Sofia (Bulgaria) diretto da Petya Yosifova, in collaborazione con l’Università di Sofia. «…Sensazioni ondulatorie di vertigine, di attanagliamento, di reclusione, di spaesamento e insieme, di memoria tangibile, vera! Emozione profonda, sublime, da sublimare…».

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Giornata drammatica per gli incendi in Sardegna, ad Arborea, Bosa, Santa Giusta e Matzaccara.

Ad Arborea, in località “Pauli Pirastu”, sono intervenuti due elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Fenosu ed Anela, contestualmente è stato richiesto al COAU (Centro Operativo Aereo Unificato Permanente) l’invio di 2 canadair di stanza nella penisola. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Marrubiu coadiuvata dal personale elitrasportato, dai gruppi GAUF del CFVA di Nuoro, Oristano, Cagliari oltre a circa 13 squadre appartenenti all’apparato regionale antincendi.  L’incendio ha percorso una superficie ricoperta perlopiù da pineta ancora in via di misurazione. Le operazioni di spegnimento dei mezzi aerei si sono concluse in questi minuti, mentre l’attività di bonifica a terra da parte delle squadre è tutt’ora in atto.

A Bosa, in località “Sa tanca de su dottore”, sono intervenuti 5 canadair della flotta aerea nazionale e 1 elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bosa, coadiuvata oltre che dal personale elitrasportato, dai gruppi GAUF di Oristano, Cagliari, Nuoro con le relative autocolonne. Il direttore delle operazioni di spegnimento appartenente alla pattuglia del CFVA, a causa delle difficili condizioni meteo, ha richiesto l’intervento anche di diverse squadre di Forestas, volontari, barracelli e vigili del fuoco. L’incendio ha percorso una superficie di circa alcuni ettari di sughereta e pascolo. Le operazioni di spegnimento dei mezzi aerei si sono protratte sino alle 18.40, mentre l’intervento delle squadre a terra è tutt’ora in atto.

A Santa Giusta, in località “Cant.ra Sant’Anna”, dove su richiesta del DOS del Cfva è intervenuto un elicottero AS 350 B3 di stanza a Fenosu. Sul posto sono intervenuti, oltre agli elitrasportati, gli operai dell’agenzia Forestas. Le operazioni di spegnimento, complicate dal forte vento di scirocco, si sono concluse alle ore 14.00.

A Matzaccara un vasto incendio ha mandato in fumo 10 ettari di vegetazione. Il pronto intervento dei vigili del fuoco di Carbonia e Iglesias, degli uomini del Corpo forestale e dei volontari, ha consentito di evitare che le fiamme devastassero la pineta.

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Si terrà venerdì 25 ottobre, a Cagliari, l’incontro pubblico organizzato dal gruppo consiliare regionale dei Progressisti e da “Possibile”, su urbanistica e governo del territorio in Sardegna.

«Ad ogni cambio di maggioranza del governo regionale si riapre puntualmente il dibattito sul modello di sviluppo della Sardegna e sugli strumenti urbanistici più adatti a garantirlo», sostengono i promotori dell’iniziativa», secondo i quali «il confronto su temi così rilevanti non può chiudersi all’interno del Consiglio regionale. Ritengono invece fondamentale attivare processi di confronto e partecipazione di cittadini. L’inedificabilità della fascia dei 300 metri dal mare, la tutela dei parchi e delle zone umide, dei beni culturali e degli usi civici, non sono principi che possano essere sistematicamente messi in discussione. Con i tentativi di diminuire il lotto minimo in agro – decisione che consentirebbe l’edificazione indiscriminata nelle campagne – si promuovono interventi e misure di contro-sviluppo.»

Le posizioni annunciate dagli organizzatori verranno sviluppate e dibattute a partire dalle ore 17.30 presso il Centro di Produzione per lo Spettacolo Intrepidi Monelli, in viale Sant’Avendrace 100.

L’incontro sarà articolato in due parti.
La prima avrà un carattere più tecnico e sarà introdotto da Thomas Castangia (Possibile) e coordinato da Umberto Aime (La Nuova Sardegna). Con i relatori Carlo Crespellani Porcella, Gianfranco Fancello, Barbara Cadeddu, Paolo Falqui e Sandro Roggio, verranno affrontate, tra le altre, le questioni inerenti la programmazione urbanistica, il sistema di mobilità interno dell’isola, lo sviluppo turistico e la semplificazione delle procedure.

La seconda prevede un dibattito politico, introdotto da Maria Laura Orrù, consigliera regionale e componente della commissione Governo del territorio, e coordinato da Alessandra Carta (SardiniaPost).
Interverranno Daniela Falconi (sindaco di Fonni), Francesca Ghirra (consigliera comunale di Cagliari, ex assessora alla pianificazione strategica e urbanistica), Antonio Piu (consigliere regionale, componente della commissione Governo del territorio), Renato Soru (ex governatore della Sardegna) e Massimo Zedda (consigliere regionale, ex sindaco di Cagliari).

 

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Questa mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, dopo una visita alla Sala operativa regionale, che coordina la macchina antincendi, ha effettuato un sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, dove, durante la notte, oltre che nel territorio di Bosa, sono divampati alcuni incendi: nei due comuni sono stati impegnati rispettivamente 65 e 74 uomini, 7 e 6 autobotti, 17 e 29 pick-up di Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri ed a due canadair.

«La campagna antincendi estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore Gianni Lampis -. Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della flotta regionale. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni. Comunque, nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace ed immediata con uomini e mezzi presenti sul campo.»

Gianni Lampis si è anche complimentato con il comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile che prevede il ‘rischio incendio di interfaccia‘: «Essenziale nelle operazioni di evacuazione», ha sottolineato Gianni Lampis.

Nelle foto: l’assessore Gianni Lampis nella Sala Operativa regionale e nel Centro Fieristico insieme agli sfollati.