18 July, 2024
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Nella giornata di ieri, a Carbonia, i carabinieri dell’aliquota radiomobile hanno arrestato un desulese (P.P., classe 1964, nullafacente, pregiudicato) in flagranza di reato, resosi responsabile di evasione. L’uomo che era stato già arrestato dai carabinieri di Carbonia qualche settimana fa perché era stato trovato in possesso di un’arma clandestina con matricola abrasa, qualche giorno fa era uscito dal carcere e, collocato presso la sua abitazione, a Carbonia, ai domiciliari. Nella mattinata di ieri, era stato autorizzato ad uscire esclusivamente per recarsi a Tribunale di Cagliari, al fine di poter assistere all’udienza del processo. Tuttavia, terminata l’udienza, al suo rientro si è recato ad Iglesias a fare acquisti e, mentre si trovava presso un negozio di rivendita di materiale edile da costruzione, è stato notato da un carabiniere del Radiomobile della compagnia di Carbonia il quale, avendolo immediatamente riconosciuto, lo ha pedinato e senza mai perderlo di vista, ha subito contattato il proprio Comando, richiedendo il supporto di un equipaggio radiomobile. Con i colleghi intervenuti in supporto, il desulese è stato definitivamente bloccato, arrestato e condotto presso gli uffici della compagnia di Carbonia, dove è stato poi sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari. Questa mattina i carabinieri lo hanno portato di nuovo al Tribunale di Cagliari, ma stavolta il processo a suo carico, per cui dovrà rispondere, è evasione.

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I carabinieri della stazione di Selargius e del Norm di Quartu Sant’Elena stanno alacremente lavorando per individuare i malviventi che alle prime ore della giornata odierna, dopo avere sfondato con un’auto utilizzata da ariete l’ingresso del supermercato Hardis di via Lazio, a Selargius, hanno rubato dieci confezioni di gamberoni dal banco frigo, con modalità del tutto simili a quelle del furto presso lo stesso esercizio commerciale di sabato scorso. Al vaglio dei militari, in particolare, sono le immagini del sistema di videosorveglianza, che hanno ripreso l’intera scena.

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Anche quest’anno la sezione sassarese di CasaPound Italia ricorda il pittore sardo Giuseppe Biasi (1885-1945) con l’affissione di uno striscione.
«Pensiamo sia doveroso ricordare le figure più importanti e rappresentative del secolo scorso – afferma Emanuele Picconi, responsabile di CasaPound Italia Sassari – personaggi che hanno dato lustro alla nostra Nazione con le loro opere e in questo novero entra di diritto il pittore, incisore e illustratore sassarese Giuseppe Biasi.»
«Una vita dedicata all’arte e allo studio della pittura – conclude Emanuele Picconi – e stroncata il 20 maggio del 1945 dall’odio della guerra civile per i suoi trascorsi negli anni del regime fascista, accusato ingiustamente di essere una spia dei tedeschi, fu catturato dai partigiani e giustiziato a colpi di pietra sulla testa.»

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Numeri da record per la 27ª Sagra della Lumaca di Gesico: 50mila presenze accertate in quattro giorni, alberghi, agriturismo e B&B al gran completo. Ad arrivare in paese sono stati 20 bus di turisti italiani e stranieri, grazie al lavoro svolto da alcune agenzie turistiche, e alle informazioni ricevute all’arrivo in aeroporto, e ancora grazie anche alle indicazioni fornite nei siti Regionali. Tre magnifiche Chiese aperte, 6 visite guidate ai monumenti di Gesico, quasi 6mila pasti serviti in due giorni, tutti a base di lumache. Dieci i quintali di lumache cucinate dalla Pro Loco ed altri 10 i quintali di lumache vendute vive.

«Il secolare connubio tra sacro e profano, tra l’evento enogastronomico e quello religioso legato al culto in onore di Sant’Amatore Vescovo e Martire Africano – ha detto Carlo Carta, presidente della Pro Loco di Gesico – si è rivelato ancora una volta vincente. Nonostante la concorrenza di altre importanti iniziative in diversi Comuni dell’isola, con la giusta sinergia tra Pro loco, Amministrazione comunale e collaborazione con la parrocchia, Acli e Volontari Sant’Amadu, siamo stati travolti dalla presenza di quasi 50mila persone che hanno decretato un successo entusiasmante. Una attenzione dei Media senza eguali per l’Elicicultura e le varie iniziative culturali. Non ultimo il Convegno Internazionale sui “Santi Martiri Africani” che ha acceso i riflettori su interessanti argomenti, che porterà presto all’Istituzione di un Centro Studi sulle “falsae”, con Gesico capofila di questa nuova frontiera della ricerca storica.»

Percorso Turistico-Religioso, la nuova sfida di Gesico. All’orizzonte c’è anche la creazione di un Percorso Turistico-Religioso intitolato “La Rotta dei Santi Martiri tra Africa, Sardegna e Catalogna” che si spera di poter realizzare già dalla prossima edizione. Intanto, tra le novità del 2019 c’è il concorso riservato alle Scuole Primarie e Medie, per la progettazione del logo del 400° anniversario del ritrovamento del corpo del Vescovo Amatus (1621-2021). Molto apprezzata dai visitatori anche la Mostra “Le meraviglie del Sottosuolo” curata dallo studioso Giorgio Cannas e legata alla lavorazione dell’Ossidiana nella preistoria Sarda. Oltre duemila persone in soli 2 giorni l’hanno visitata.

La corsa delle lumache. L’aspetto più curioso della Sagra, come da sempre, è stata la “24ª Corsa delle Lumache” che ha suscitato curiosità e attenzione de parte della stampa nazionale. A partecipare sono stati oltre 50 bambini e ragazzi. Ancora, un affollatissimo concerto per sentire la cantante Maria Giovanna Cherchi.

La Fiera-Mercato. Con oltre 400 espositori è stata anch’essa un grande successo: la richiesta degli espositori è stata maggiore, infatti, degli spazi concessi, e l’Amministrazione si ripropone per la prossima edizione, di trovare una soluzione per permettere, a tutti coloro che lo richiedano, di esserci.

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Le Sale Operative del Corpo forestale stanno gestendo da questa notte, due grossi incendi nella parte ovest della Sardegna, in particolare ad Arborea, in località Pauli Pirastu, e Bosa, in località Sa Tanca de Su Dottore.

Ad Arborea, precauzionalmente, sono state evacuate delle strutture ricettive.

E’ stato predisposto l’invio sul posto di 4 Canadair e di 2 elicotteri delle basi di Anela e Fenosu per dare supporto all’attività di spegnimento delle numerose squadre a terra. In partenza le autocolonne e i GAUF (Gruppo Analisti Uso del Fuoco) del CFVA da Cagliari, Nuoro e Sassari.

Sul posto, coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla stazione forestale di Bosa.

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I consiglieri regionali del centrosinistra hanno presentato un’interrogazione per sollecitare l’intervento della Giunta regionale per sostenere i soggetti pubblici e privati che hanno subito danni con gli incendi di luglio ed agosto divampati nei territori di Siniscola, Tortolì e Bari Sardo.

«Le comunità danneggiate dagli incendi scoppiati questa estate in Ogliastra e Baronia attendono ancora oggi un intervento della Regione, annunciato e mai concretizzato. La Giunta si era impegnata, più a mezzo stampa che con atti concreti, a fornire aiuti finanziari alle amministrazioni comunali e alle aziende agricole in ginocchio. Ma di fatto non ha avviato alcun intervento di supporto per ripristinare i danni e consentire il riavvio delle attività produttive.»

Subito dopo gli incendi, una delegazione dei Progressisti, guidata da Massimo Zedda e dal capogruppo Francesco Agus, si è recata nelle aree percorse dal fuoco. Insieme agli amministratori locali di Siniscola, i consiglieri regionali del centrosinistra hanno preso visione dei danni registrati nelle aziende agricole e raccolto  le testimonianze degli imprenditori.

Per stanziare risorse straordinarie per i primi ed urgenti risarcimenti dei danni riportati nelle zone colpite dagli incendi, gli esponenti di opposizione avevano presentato un emendamento alla variazione di bilancio discussa in agosto in Consiglio regionale. In commissione Bilancio la proposta era stata ritirata a seguito delle rassicurazioni della Giunta che annunciava imminenti provvedimenti in corso di approvazione da parte dell’organo esecutivo.

«Constatiamo – sottolineano i Progressisti – che la Regione fino ad ora si è limitata soltanto a inoltrare al Governo gli appelli lanciati dei comuni colpiti dagli incendi, agendo da passacarte e disinteressandosi del problema. Eppure nei giorni successivi agli eventi incendiari di Siniscola la Giunta regionale aveva promesso interventi per 1 milione di euro. In seguito solo un silenzio assordante e imbarazzante.»

I consiglieri regionali dei Progressisti, PD e LEU che hanno sottoscritto l’interrogazione chiedono di fare il punto sulle azioni messe in campo dalla Giunta per il ripristino dei danni riscontrati nei vari territori.

«Non si può sempre far conto sulla solidarietà dei sardi e sulla caparbietà degli amministratori locali per vedere risolte situazioni emergenziali. Ci amareggia riscontrare che la lentezza con la quale l’esecutivo regionale decide sul da farsi rappresenti un ulteriore ostacolo a chi, dopo oltre 3 mesi, si ritrova ancora senza strutture, attrezzi e macchinari per riprendere le attività produttive. Non stupisce che oggi il loro stato d’animo sia di sconforto totale e che, dopo una vita di sacrifici, stiano anche pensando di mollare tutto.»

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La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, ha approvato in via definitiva, dopo il via libera con parere favorevole della competente Commissione consiliare, le linee guida per il sostegno ai periodici regionali a frequenza non quotidiana e alle testate giornalistiche online, per la pubblicazione di articoli e alle emittenti televisive e radiofoniche per la trasmissione di programmi, nelle lingue di minoranza parlate in Sardegna, il catalano di Alghero, il sassarese, il gallurese ed il tabarchino, con uno stanziamento complessivo di 700mila euro (200mila nel 2019 e 500mila nel 2020).

L’assessore Andrea Biancareddu, riconoscendo l’importanza dell’informazione locale, oltre che come mezzo di diffusione delle notizie, anche come strumento di formazione civile e culturale, sottolinea che i contributi sono finalizzati al raggiungimento del duplice obiettivo della diffusione della lingua sarda e delle altre lingue parlate in Sardegna, attraverso i media e del sostegno e incentivo alla crescita strutturale e professionale nel settore di riferimento. L’intervento di sostegno, tende a orientare i mass media regionali ad una programmazione combinata tra l’utilizzo delle lingue parlate in Sardegna e le nuove tecnologie di comunicazione, per garantire un’informazione di qualità ed efficace. Sono stati ripartiti 300mila euro a favore dei quotidiani, dei periodici e delle testate giornalistiche online, di cui 85mila euro sull’esercizio 2019 e 215mila euro sull’esercizio 2020. Ulteriori 300mila euro sono state stanziati a favore delle emittenti radiofoniche (85.000 euro sull’esercizio 2019 e 215mila euro sull’esercizio 2020). Altri 100mila euro per le emittenti televisive (30mila euro sull’esercizio 2019 e 70mila sull’esercizio 2020). In relazione ai quotidiani e ai periodici regionali, l’assessore propone che possano accedere al contributo le testate regionali, costituite in qualsiasi forma giuridica, che forniscano informazione locale autoprodotta, costantemente aggiornate e che operino nel territorio della Sardegna nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato. Per le testate giornalistiche online, l’esponente della Giunta Solinas ha proposto che possano accedere al contributo le testate quotidiane e periodiche esclusivamente online, costituite in qualsiasi forma giuridica, che forniscano informazione locale autoprodotta, costantemente aggiornate e che operino nel territorio della Sardegna nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato. Stessa procedura per i quotidiani, i periodici e le testate giornalistiche online con contributi nella misura massima di 15mila euro da concedere mediante procedura “a sportello”. Per quanto riguarda le emittenti radiofoniche private e locali è stato proposto che possano accedere al contributo le emittenti, costituite in qualsiasi forma giuridica, che operino nel territorio della Sardegna, nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato. I soggetti beneficiari dovranno aver già trasmesso informazione locale autoprodotta. Possono presentare domanda le emittenti televisive locali in digitale terrestre o satellitari comprese quelle a carattere comunitario che operino nel territorio regionale, nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato, nel cui ambito trasmettano quotidianamente informazioni di interesse regionale e locale, oltre a quelle fornite dai notiziari giornalistici e producano, periodicamente, trasmissioni sulla realtà sociale, economica, ambientale e culturale della Sardegna. Per le emittenti televisive e radiofoniche, si procederà con Avviso pubblico applicando i seguenti criteri: diffusione, esperienze pregresse, caratteristiche della programmazione proposta, curricula e caratteristiche della struttura redazionale. Il contributo massimo non potrà superare i 30mila euro.

L’assessore Andrea Biancareddu ha inoltre sottolineato che la ripartizione delle risorse possa anche essere rimodulata tra le diverse tipologie di beneficiari, sulla base delle domande ammesse a finanziamento, al fine di evitare la produzione di economie. I contributi non sono da considerare aiuti di Stato, in quanto destinati ad articoli e trasmissioni esclusivamente in lingua sarda o altra varietà parlata in Sardegna che producono un impatto locale o di prossimità nella fruizione, non in grado di incidere sugli scambi tra Stati membri.

 

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«Mentre i componenti della maggioranza regionale litigano per l’ennesima spartizione di incarichi, nello specifico la Presidenza della Commissione bilancio, il sostegno alle famiglie in stato di bisogno ha perso il suo valore di priorità. Non è, infatti, ancora stata approvata la delibera che metterebbe i comuni nella condizione di poter pagare ai cittadini in stato di bisogno il REIS (Reddito di Inclusione Sociale).»
Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.
«Sono di questi giorni le notizie che parlano dell’aumento del numero delle persone in stato di povertà: in condizioni normali, davanti a notizie del genere, ci si dovrebbe dedicare principalmente a cercare soluzioni e strumenti per invertire dati così preoccupanti. Questo a prescindere da qualsiasi colore politico – aggiunge Luca Pizzuto -. La maggioranza guidata dal presidente Christian Solinas la pensa in modo diametralmente opposto: invece di scardinare il sistema di povertà, ha ben pensato di eliminare, in maniera indiretta, i fondi a sostegno dei più deboli. In un emendamento approvato ad agosto, la maggioranza ha creato un meccanismo per il quale i Comuni che non spenderanno i soldi entro l’anno in corso (2019), si vedranno tagliati i fondi per l’anno prossimo (2020). C’è un piccolo particolare: siamo quasi a novembre, manca l’approvazione della delibera per poter spendere i soldi e quindi quasi sicuramente nessun comune riuscirà entro dicembre a utilizzare tutte le risorse. »
«Riteniamo questo un atto vile e pericoloso e chiediamo al presidente Christian Solinas di prendere in mano in prima persona questa vertenza per rimediare immediatamente. Vorremmo ricordare allo stesso Presidente, che tanto vanta il suo essere sardista, che il sostegno statale da solo non basterebbe a rispondere a tutte le richieste dei poveri della Sardegna e che il REIS è un atto legislativo della nostra Regione Autonoma – conclude il segretario regionale di Articolo UNO -. La sovranità di un popolo si misura con le leggi che si approvano e non con le bandiere sventolate in giro per le piazze leghiste del Paese dimenticandosi di affermare e difendere diritti e sovranità per i più poveri e deboli della nostra terra.»

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I carabinieri della compagnia di Dolianova, unitamente ai cacciatori dello “squadrone eliportato” cacciatori Sardegna ed al nucleo cinofili della Compagnia di Cagliari, stanno eseguendo dei controlli nell’area tra Senorbì ed Ortacesus, volti alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Al momento sono al vaglio degli investigatori le posizioni di sei ragazzi del posto tra i 20 e i 30 anni. Pare che alcuni di essi fossero anche armati all’atto dei controlli.

 

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Musei

Le dimissioni di 7 consiglieri su 12 ha posto fine alla consiliatura del comune di Musei, iniziata il 5 giugno 2016. A depositare le dimissioni all’ufficio protocollo del Comune sono stati tre consiglieri di maggioranza, gli ex assessori Fabrizio Deidda e Sasha Sais, e Sara Saderis, e i quattro consiglieri di minoranza: Carla Ruvioli (candidata a sindaco sconfitta da Antonello Cocco), Valentina Mura, Tiziano Franzina e Michele Reginali.

Ricordiamo che il 5 giugno 2016 Antonello Cocco, candidato della lista civica “Ad Maiora Musei”, assessore dell’Agricoltura, Ambiente ed Attività produttive della Giunta uscente, guidata da Francesco Loi, era stato eletto sindaco di strettissima misura, con 521 voti, il 50,53%, contro i 510 voti, il 49,46%, di Carla Ruvioli, candidata della lista civica “Terra Cruda”.

La lista “Ad Maiora Musei” portò in Consiglio 8 consiglieri, la lista “Terra Cruda” i restanti 4.

Questa era la composizione del Consiglio comunale scaturita dalle elezioni.

Lista “Ad Maiora Musei” – maggioranza: Angelo Martino Congiu 106 voti, Sasha Sais 75, Alessandra Murru 46, Roberto Ignazio Pintore 41, Fabrizio Deidda 37, Alessandra Pittau 27, Sara Saderis 27, Alessandra Mascia 23.

Lista “Terra cruda” – minoranza: Carla Ruvioli (candidata sindaco non eletta), Valentina Mura 82 voti, Tiziano Franzina 64, Michele Reginali 50.

Giampaolo Cirronis