18 July, 2024
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C’è un nuovo gruppo in Consiglio regionale: “Udc-Cambiamo!”. Ne fanno parte i cinque consiglieri già aderenti allo Scudo crociato (Oppi, Sechi, Biancareddu, Gallus, Moro) ed il consigliere più votato delle ultime elezioni regionali, l’ormai ex di Forza Italia, Antonello Peru, cofondatore del movimento che ha in Giovanni Toti il suo leader.

A battezzare il nuovo raggruppamento della maggioranza di centrodestra, i vertici regionali delle due forze politiche, Antonello Peru e Giorgio Oppi che, in un incontro con i giornalisti, hanno illustrato obiettivi e strategie dell’intergruppo che conta sei rappresentanti in seno all’Assemblea sarda e che si propone «di rilanciare l’azione politica della maggioranza e dare nuovo impulso all’intera Sardegna».

«Non ho lasciato Forza Italia – ha attaccato Antonello Peru – per il semplice motivo che Forza Italia, soprattutto in Sardegna, non esiste più ed ha concluso il suo ciclo politico.» L’ex vice presidente del Consiglio regionale si è detto quindi onorato di essere tra i fondatori di “Cambiamo! Con Toti” ed ha indicato nell’area centrista il “naturale” riferimento del nuovo movimento che «restituirà ruolo e dignità ai territori e a chi raccoglie il consenso nei territori». «Ripartire dal basso e da chi dimostra di avere passione per la politica e la Sardegna – ha proseguito il leader di Cambiamo nell’Isola – è la nostra missione e sono certo che solo così potremo proseguire con le adesioni di amministratori e di quanti vogliono impegnarsi per costruire una Sardegna migliore».

Soddisfatto il capo storico dell’Udc sarda, Giorgio Oppi, che ha sottolineato la crescita del raggruppamento centrista ed, in apertura del suo intervento, ha lanciato un primo segnale alla coalizione che guida la Regione: «Restiamo nella maggioranza ma pretendiamo rispetto, perché i numeri, sono numeri». In particolare, il decano dei consiglieri regionali si è rivolto all’assessore della Sanità e, riferendosi alle dichiarazioni rese a proposito del salvataggio dei punti nascita negli ospedali dei centri minori, ha affermato: «Non bastano più le parole, perché dopo otto mesi che si sta al governo, bisogna incominciare a parlare con i fatti».

Concetto ripreso anche dall’assessore della Cultura in quota Udc, Andrea Biancareddu, che nel salutare con favore la costituzione del nuovo gruppo consiliare, ha parlato «di pragmatismo e politica del fare e non degli annunci», auspicando un’accelerata della maggioranza in materia di trasporti, urbanistica e sanità. «Bisogna aumentare il ritmo», ha chiosato Giorgio Oppi mentre Antonello Peru è ritornato sulla cosiddetta “questione Nord” («non si può pensare di governare la Sardegna cancellando metà della nostra Isola»).

«Pronti a collaborare ma in Agricoltura serve un cambio di passo», ha aggiunto Pietro Moro prima di insistere sulla necessità di “un riconoscimento” per il Nord Sardegna, mentre Domenico Gallus ha presentato due nuove adesioni all’Udc nel Consiglio comunale di Oristano: Tonio Franceschi (presidente del consiglio ed eletto nei Riformatori sardi) e Vincenzo Pecoraro (già indicato sindaco da un raggruppamento civico).

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Un altro appuntamento da non perdere giovedì 24 ottobre nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari per “Fiati, il respiro della musica”, rassegna ideata e organizzata dal Dipartimento fiati dell’istituto cagliaritano.
Ospite di questa nuova serata, che prenderà il via alle 18.00, sarà il Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari con il suo ottetto a fiati “La rosa dei venti”, guidato da Gabriele Verdinelli.
Il programma del concerto sarà interamente incentrato sulle musiche di W.A. Mozart.
Dopo quello di giovedì, il prossimo appuntamento con Fiati, il respiro della musica è per l’8 novembre con “Sarda arundo donax”, frutto di un progetto che vede anche la collaborazione del maestro di launeddas Luigi Lai, docente al “G.P. Da Palestrina” del Corso Accademico di I livello di Musiche Tradizionali ad indirizzo Launeddas.
L’ingresso è libero e gratuito.

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Giovedì 24 ottobre si terrà a Cagliari un seminario formativo organizzato dalla Piattaforma Energie Rinnovabili di Sardegna Ricerche e dedicato alla mobilità elettrica.
L’incontro, dal titolo “Vehicle-to-Grid: l’integrazione della mobilità elettrica nelle microreti”, intende fornire una panoramica su questa tecnologia e sulle opportunità di sviluppo dei sistemi energetici locali attraverso i cosiddetti sistemi Vehicle-to-Grid, che integrano i veicoli elettrici nelle microreti. Durante il seminario saranno presentate le iniziative sviluppate a livello regionale e nazionale.
I lavori saranno coordinati da Mario Porru, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica dell’Università di Cagliari (DIEE). Il primo intervento, dedicato alla tecnologia e alle applicazioni nelle microreti, sarà curato da Fabrizio Pilo, direttore dello stesso DIEE, a cui seguirà l’intervento di Massimiliano Gatti, dell’Istituto Italiano di Tecnologia che porterà al pubblico l’esperienza dell’istituto genovese nel car sharing elettrico aziendale e nella tecnologia V2G.
La seconda parte della mattinata sarà dedicata ad altre esperienze sviluppate in Sardegna, in particolare:

  • la startup Sun2Car, che realizza reti di ricarica alimentate con energia rinnovabile locale (www.sun2car.it).
  • il progetto Poseidon, che applica la mobilità elettrica ai contesti portuali (www.nepsy.it/it/poseidon).
  • il progetto della microrete di Sardegna Ricerche a Macchiareddu, per quanto riguarda l’integrazione della mobilità elettrica con colonnine di ricarica in V2G.

L’attività fa parte del progetto complesso “Reti intelligenti per la gestione efficiente dell’energia“, sviluppato da Sardegna Ricerche e finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020.
Appuntamento alle 9.00, a “Sa Manifattura”, in viale Regina Margherita 33, Cagliari.
Per partecipare occorre iscriversi compilando il modulo online disponibile sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it, dov’è possibile trovare il programma della giornata e il calendario dei prossimi incontri.

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«L’immediata apertura da parte della Regione di un tavolo politico che metta assieme azienda, organizzazioni sindacali, Invitalia e Ministero per fare il punto sulla vertenza SiderAlloys, con l’obiettivo di trovare le soluzioni per il riavvio dell’attività produttiva dello stabilimento di Portovesme.»

È la proposta formulata dal presidente della Regione, Christian Solinas, che questa mattina, a margine dei lavori dell’Aula, ha incontrato in Consiglio regionale una rappresentanza dei lavoratori dell’azienda.
«E’ fondamentale avviare subito le interlocuzioni che portino ad abbattere il costo dell’energia per la produzione e assicurare competitività nell’Isola a uno dei maggiori player del mercato. Assicuro tutto il mio impegno per sollecitare già dalla prossima settimana tutti i referenti istituzionali», ha puntualizzato il presidente Christian Solinas che ha ricevuto l’apprezzamento e l’incoraggiamento dei rappresentanti sindacali.

«Questa vertenza merita tutta la nostra attenzione perché la sua soluzione può dare un importante impulso al tessuto economico e produttivo del Sulcis Iglesiente», ha concluso il Capo della Giunta.

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È uno degli appuntamenti di spicco dell’autunno a Cagliari: dal 21 al 23 novembre, preceduto da un’anteprima in programma sabato 9, ritorna il Karel Music Expo, il festival internazionale ideato ed organizzato dalla cooperativa Vox Day con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), del comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione di Sardegna.
 
Il Karel Music Expo, quest’anno alla sua edizione numero tredici, è un format multidisciplinare che promuove tutte le forme espressive estranee a meccanismi di grande distribuzione, una vetrina di livello europeo con tanta musica, soprattutto, con quindici set di altrettanti gruppi e solisti diversi, nazionali e internazionali; ma anche installazioni d’arte, cortometraggi, momenti di incontro e riflessione orientati su un tema che varia a ogni edizione; questa volta, sotto il titolo “Generazioni”, il festival prende spunto dal prossimo epilogo del decennio in corso, come suggerisce il direttore artistico Davide Catinari nelle sue note di presentazione: «Ogni decade giunge alla sua conclusione attraverso una rappresentazione che ne traccia la memoria, così che ogni epoca possa essere ricordata in accordo con tutto quello che ha prodotto e ogni generazione per ciò che ha espresso. (…) Ma la percezione dell’alternarsi di diverse generazioni, soprattutto durante il secolo appena trascorso, ha reso memorabili diversi passaggi di consegne, come quello tra le due guerre mondiali o la rivoluzione culturale, e giovanile, che dalla fine degli anni ’60 in poi ha contribuito a creare un immaginario immenso, denso di simboli, volti, oggetti, suoni, mode e modalità che hanno segnato gli ultimi cinquant’anni della storia di questo pianeta, trasformando per sempre l’idea stessa della nostra vita».
 
La tredicesima edizione del Karel Music Expo verràpresentata alla stampa venerdì 25 ottobre a Cagliari, all’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove il festival farà base quest’anno per la prima volta. All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 11.00, interverranno Davide Catinari e Serenella Massacci della cooperativa Vox Day e una rappresentanza dei partner che sostengono e collaborano alla riuscita della manifestazione e delle diverse iniziative collaterali.
 

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Il Centro funzionale decentrato della Protezione Civile della Sardegna ha diramato un avviso di allerta codice giallo per rischio idrogeologico per temporali (criticità ordinaria), valido a partire dalle 15.00, fino alle ore 23.00 della giornata di domani, mercoledì 23 ottobre, sui bacini Flumendosa-Flumineddu, Iglesiente e Campidano.

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 La Sentenza del 19 febbraio 2019 n. 1162 il Consiglio di Stato ha chiarito che, ai fini del pagamento della TARI, l’attività agrituristica non può essere assimilata a quella alberghiera, a causa della differenza obiettiva per cui l’attività agrituristica rientra nell’attività agricola, mentre quella alberghiera nell’attività commerciale.

Le strutture agrituristiche, infatti, sono soggette a limiti ricettivi e condizioni di esercizio, come il recupero esclusivo di locali già esistenti e non più impegnati per l’attività agricola, caratteristiche non riscontrabili nelle altre categorie di ricezione turistica. Oltre a questo, la natura particolare della struttura agrituristica, la porta ad avere una vocazione all’utilizzo quasi esclusivo del prodotto proprio, o comunque locale, e questo implica una forte riduzione nella produzione dei rifiuti con particolare riferimento a confezioni e imballaggi, dal ridotto conferimento del rifiuto umido o suo riutilizzo (tramite compostaggio e similari).

Si tratta di una Sentenza che pone fine ad una lunga “querelle” che ha visto le imprese agrituristiche dover sopportare il pagamento di un tributo in misura non equa rispetto alla sua specifica condizione che diverge sostanzialmente da quella della ricettività tradizionale; infatti solo pochi Comuni hanno ritenuto di dover prevedere una specifica tariffa comunale nell’apposito regolamento comunale, che classificasse adeguatamente le strutture agrituristiche.

La Cia – Agricoltori Italiani di Cagliari – Sud Sardegna ha svolto in questi anni una forte azione di sensibilizzazione e promozione a favore della distintività dell’agriturismo quale espressione tipica della multifunzionalità e multidealità dell’impresa agricola, circostanza avvalorata dalla citata Sentenza del Consiglio di Stato.

Il presidente Matteo Frau sottolinea che «in un momento di grande crisi delle aziende agricole, che provoca fenomeni quali lo spopolamento e l’abbandono del territorio, si rende necessario garantire, anche attraverso l’applicazione delle norme previste dalla legislazione nazionale, la sopravvivenza delle aziende agricole stesse, fondamentali per il presidio e la sopravvivenza dell’intero tessuto sociale sardo».

Il direttore regionale Alessandro Vacca chiede quindi che «a seguito del pronunciamento dei Supremi Giudici Amministrativi, vi sia ora una sostanziale revisione del Regolamento comunale in materia TARI, finalizzato ad uniformarsi alla sentenza e a prevedere una specifica tariffa riservata all’attività agrituristica, da collocare all’interno del più generale perimetro delle attività agricole».

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Il Parlamento europeo ha approvato una modifica al Fondo di solidarietà FEG per includere il sostegno ai lavoratori colpiti da una Brexit senza accordo.

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) finanzia le politiche attive per il lavoro come la riqualificazione dei singoli lavoratori, l’orientamento professionale, la formazione, le indennità di trasferimento e la creazione di nuove imprese. Finora, i governi UE hanno potuto richiedere il sostegno finanziario del FEG solo per i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno perso il posto di lavoro a causa della globalizzazione o di una crisi economica.

La modifica approvata oggi dal Parlamento fa sì che rientrino nel campo di applicazione del FEG anche i licenziamenti causati da un ritiro del Regno Unito dall’UE senza accordo: la tutela del Fondo europeo è estesa anche a coloro che perderanno il lavoro in seguito alle ripercussioni sui modelli aziendali, sulla crescita e sull’occupazione derivanti da una Brexit senza accordo.

La legislazione è stata adottata con 516 voti favorevoli, 23 contrati e 17 astensioni.

In assenza di un accordo di recesso, la modifica del regolamento si applicherà a partire dal giorno successivo a quello in cui i Trattati cesseranno di applicarsi al Regno Unito. Nel caso in cui si arrivi ad un accordo entro la data di ritiro del Regno Unito, il presente regolamento non verrà applicato.

La relatrice Vilija Blinkevičiūtė (S&D, Lituania) ha dichiarato: «Il FEG è operativo dal 2007 e ha aiutato molti lavoratori in esubero a trovare un nuovo lavoro. Questo fondo funziona molto bene. Dobbiamo fare del nostro meglio per prepararci agli eventuali effetti negativi che le nostre imprese e i nostri lavoratori potrebbero subire a causa di un Brexit senza accordo».

Tutte le domande di intervento rivolte al FEG devono essere approvate da Stati membri e Parlamento europeo. Una volta accolte le domande, i pagamenti sono così ripartiti: il 60% spetterà all’UE e il 40% ai Paesi. Dal 2007, 70mila lavoratori hanno beneficiato dei fondi del FEG. Fino al 2020, i fondi a disposizione ammontano a 170 milioni di euro l’anno.

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Uno scatto fotografico scelto per raccontare con originalità l’ultima edizione di Calici di Stelle ha fatto guadagnare il premio “Stelle di Federica” al comune di Sennori. Il riconoscimento è stato assegnato dall’Associazione nazionale Città del Vino che ogni anno celebra la memoria della collaboratrice Federica Coradduzza, scomparsa nel 2013, con il concorso “Stelle di Federica”. Quest’anno sono state premiate quattro fotografie, ritenute le migliori fra quelle pervenute per raccontare la manifestazione che si svolge in estate in diverse località italiane inserite nel circuito delle Città del Vino. La foto della manifestazione sennorese, che riporta i protagonisti dell’organizzazione riuniti nella sala consiliare, è stata premiata con questa motivazione: «Più che ritrarre l’evento che si è svolto nella cittadina sassarese, lo scatto ci propone l’immagine di coloro che per l’occasione se ne sono stati dietro le quinte; con questa foto  si è voluto valorizzare il lavoro di squadra che sovrintende – qui come altrove – l’organizzazione di Calici di Stelle, frutto di impegno collettivo e condivisione. Un modo per ringraziare, anche da parte dell’Associazione Città del Vino, tutti coloro che a vario titolo si impegnano per la migliore riuscita delle varie manifestazioni che vedono protagoniste, insieme al vino e ai produttori, le piazze e le strade delle Città del Vino, da nord a sud d’Italia e isole comprese».

«Ho scelto di inviare quella foto per partecipare al concorso perché rappresenta quello che per noi è il senso della manifestazione, ossia il nostro territorio promosso dai produttori di vino, dalle associazioni culturali e religiose, dall’amministrazione comunale, dalle attività produttive e dagli artisti che cooperano per mettere in vetrina e far conoscere il grande valore enogastronomico e culturale di Sennori» spiega l’assessore della Cultura, Elena Cornalis.

«Questo premio ci ripaga di tanti sacrifici, e si aggiunge al riconoscimento che anche la Regione Sardegna ha voluto dare a Calici di Stelle di Sennori, inserendo la manifestazione nel cartellone dei Grandi eventi regionali», commenta il sindaco, Nicola Sassu.

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Anche la Sardegna sarà protagonista, domenica 27 ottobre, della terza edizione della ‘Camminata tra gli olivi’, la manifestazione organizzata dall’Associazione nazionale Città dell’Olio e patrocinata dalla Presidenza della Regione, che si terrà in contemporanea in oltre cento piazze in tutta Italia. Nelle 13 ‘città dell’olio’ sarde (Berchidda, Dolianova, Giba, Gonnosfanadiga, Ittiri, Masainas, Orosei, Riola Sardo, Santadi, Serrenti, Sini, Uri ed Usini) sono in programma percorsi e itinerari legati alla produzione e alla degustazione dell’olio d’oliva extravergine, con passeggiate tra dimore storiche, luoghi d’arte e frantoi. L’iniziativa è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato gli assessori regionali dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, del Turismo, Gianni Chessa, e della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis.

«Manifestazioni come questa – ha sottolineato l’assessore Gabriella Murgia – attirano l’attenzione sull’importanza del comparto, richiamando identità e cultura dei nostri territori e valorizzando, a tutela del consumatore, la sana dieta mediterranea che si basa su prodotti genuini come quelli sardi. Far apprezzare le caratteristiche dei nostri oli, con la piacevole diversità che li contraddistingue, darà occasione al consumatore di distinguere un prodotto ‘di eccellenza’ dalle miscele di basso profilo qualitativo spesso proposte dal mercato. L’olivicoltura avrà un ruolo importante nella nostra programmazione e faremo di tutto per migliorarne lo standard qualitativo.»

«Tra il grande patrimonio ambientale e paesaggistico che la Sardegna offre – ha detto l’assessore Gianni Lampis – gli ulivi plurisecolari sono un’eccellenza che abbiamo il dovere di valorizzare anche a fini turistici. È una filiera importante della nostra economia e anche un mezzo per far conoscere le nostre origini. L’assessorato è in campo per capire quali possono essere i migliori strumenti di valorizzazione e tra questi sicuramente ci sono le opportunità offerte dalla legge regionale 31 del 1989 che consente di riconoscere come monumenti naturali gli uliveti plurisecolari.»

«La Camminata tra gli olivi rappresenta un positivo ritorno alle nostre tradizioni e alla nostra cultura – ha commentato l’assessore Gianni Chessa – ed un evento importante come offerta di turismo esperienziale. Questa iniziativa è una dimostrazione che fare sistema ci aiuta a uscire dalla Sardegna per far conoscere in Italia e nel resto del mondo le nostre ricchezze. Un patrimonio che dobbiamo saper raccontare ed essere in grado di proporre nel migliore dei modi ai visitatori della nostra Isola.»