18 July, 2024
Home2019Ottobre (Page 31)

[bing_translator]

Martedì 22 ottobre, alle 10.30, nella sala stampa del Consiglio regionale, Antonello Peru (Cambiamo! con Toti) incontrerà i giornalisti per comunicare la costituzione di un nuovo gruppo consiliare nell’Assemblea sarda. Già segretario dell’Assemblea nella XIV legislatura e vicepresidente nella XV legislatura, Antonello Peru è stato rieletto per la terza volta nelle liste di Forza Italia, il candidato più votato in assoluto, con 5.741 preferenze, in avvio della XVI legislatura.

 

[bing_translator]

Il teatro della compagnia Anfiteatro Sud, l’arte di Mario Delitala esaltata dalla nuove tecnologie e le musiche originali di Paolo Fresu, insieme per raccontare una delle figure più affascinanti e misteriose della tradizione sarda. Si affaccia in Europa ed approda in Germania per tre prestigiosi appuntamenti “S’Accabadora”, uno spettacolo diretto da Susanna Mameli che ha anche curato la drammaturgia, liberamente ispirata a “Le serve” di Jean Genet. In scena Annagaia Marchioro e Marta Proietti Orzella, accompagnate dalle musiche di Paolo Fresu e dalla produzione videomapping e di realtà aumentata di Michele Pusceddu e Francesco Diana.

Il primo appuntamento è per giovedì 24 ottobre al Theater im Romanischen Keller di Heidelberg. La replica sarà anticipata il giorno prima da un seminario di Susanna Mameli con gli allievi del corso di lingua romanza dell’Università di Heidelberg, in cui la regista parlerà della figura della accabadora, ma anche dell’utilizzo del videomapping e della luce nel suo formato digitale a teatro.

Domenica 27 lo spettacolo andrà invece in scena al Museum Frauenkultur Regional – International di Norimberga, cui seguirà una conferenza sull’arte di Mario Delitala. Ultimo appuntamento sarà mercoledì 30 ottobre al Theater Atelier di Stoccarda.

Finalista al concorso Nuove Sensibilità del Festival Teatro Italia di Napoli e vincitore del premio nazionale di teatro “Lauretta Masiero” per la drammaturgia, in questo lavoro Susanna Mameli ha cercato di mettere a fuoco il lato umano e personale di una figura cosi crepuscolare e sfuggente, ma storicamente reale, come quella di “sa femmina accabadora”.

Fautrice tollerata di eutanasia nel passato, nello spettacolo di Anfiteatro Sud l’accabadora diventa un personaggio di straordinaria attualità per i legami con i dilemmi etici del presente. Questo è il punto di partenza per una messa in scena che non intende approfondire gli aspetti didascalici e descrittivi della questione, né tanto meno fornire superficiali risposte a problemi morali, ma che cerca di dare corpo e anima a una di queste donne, alla sua esistenza concreta, all’apparenza normale cui Antonia, accabadora e protagonista dell’atto unico, s’aggrappa per continuare a vivere la sua vita.

Così, il testo e le scene minime ed essenziali risolvono l’azione teatrale nel rapporto tra Antonia e sua sorella, rispettivamente interpretate da Marta Proietti Orzella ed Annagaia Marchioro. Una relazione che è una finzione nella finzione e che lascia trapelare lentamente la verità atroce sulle loro vite. Un lento disvelarsi della realtà fino all’ultimo crudele dilemma che impegnerà Antonia in un nuovo, ma terribilmente diverso, atto di pietà.

Trattando il testo e lo spazio come fossero un caleidoscopio nella memoria della protagonista, la regista utilizza la multiproiezione e gli effetti straordinari del videomapping e della realtà aumentata per definire lo spazio scenico, e ricostruisce attraverso l’arte di Mario Delitala e le sue famosissime xilografie del 1926 un universo interiore che ingloba e coinvolge lo spettatore, facendolo divenire parte del viaggio e dello spettacolo.

Grazie al videomapping, una nuova frontiera dell’arte e della tecnologia capace di trasferire immagini in computer grafica su superfici reali e di realizzare spettacolari effetti di proiezione 3D, le xilografie di Mario Delitala passano così da una dimensione iconica e statica a una sempre più fluida e dinamica, fino a diventare puro tratto, segno bianco e nero, capace di inglobare lo spettatore come nelle esperienze di arti plastiche interattive.

.

[bing_translator]

Un progetto di sviluppo per il Sulcis Iglesiente che passa attraverso la ricerca etnografica applicata al mondo dell’audiovisivo. Si tratta della seconda edizione di Saper Intervistare, il workshop pratico organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia nell’ambito delle politiche del Cineporto.
Diretto dall’antropologo Francesco Bachis, il corso si concentrerà sulle metodologie della ricerca etnografica con particolare attenzione alla forma dell’intervista, realizzata principalmente attraverso il metodo delle storie di vita videoriprese.
Obiettivo del corso è fornire strumenti di matrice antropologica a chi opera in campo audiovisivo-documentaristico prestando particolare attenzione a come l’etnografia utilizza il mezzo filmico a fini di ricerca.
Al termine del ciclo di lezioni, gli studenti saranno chiamati a presentare un’intervista biografica videofilmata.
Il corso è a cura di cinque antropologi con percorsi di didattica e ricerca etnografica in Sardegna e all’estero: oltre a Francesco Bachis, sono coinvolti Tatiana Cossu, Valeria Dessì, Felice Tiragallo e Greca Meloni.
Potranno partecipare tutte le persone di età compresa tra i 20 e i 40anni, residenti o domiciliate in uno dei comuni della provincia del Sud Sardegna o dell’Area Metropolitana di Cagliari, in possesso di un diploma di scuola media superiore.
Sono previsti sette incontri di 8 ore ciascuno, in programma a Carbonia nei locali della Fabbrica del Cinema.
C’è tempo sino a giovedì 31 ottobre per presentare la propria candidatura, che dovrà essere inoltrata via mail – allegando curriculum e una lettera motivazionale – all’indirizzo saperintervistare@gmail.com . Il bando con tutte le informazioni dettagliate è scaricabile sul sito della Società Umanitaria di Carbonia.
La partecipazione al corso sarà del tutto gratuita ad eccezione di eventuale materiale didattico.
Il Cineporto – Il corso è realizzato con il supporto del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis e della Cooperativa Progetto S.C.I.L.A., nell’ambito delle attività per lo sviluppo, nel territorio del Sulcis Iglesiente, delle politiche cineportuali finanziate a partire dal 2017 dalla Regione Autonoma della Sardegna con apposito emendamento in Legge Finanziaria, su fondi dell’Assessorato ai Beni Culturali.
Questa linea di interventi prevede l’attivazione, presso La Fabbrica del Cinema di Carbonia, di un luogo artistico e culturale, il Cineporto, che sia in grado di potenziare le attività in essere attraverso la promozione della cultura audiovisiva, anche in ambito didattico e produttivo. Scopo degli investimenti è dunque quello di dare ai bisogni culturali del territorio la possibilità di incontrarsi e incrociarsi con l’esigenza e la scoperta di nuove risorse, umane e territoriali, legate alla formazione e alla produzione cinematografica e culturale.

[bing_translator]

«Il Festival è la sintesi di una intera comunità, quella guasilese, che ogni anno si mette in gioco dimostrando di non voler solo sopravvivere allo stato delle cose ma che combatte per provare a sovvertirle, creando qualsiasi buona opportunità e nuovi interessi per i giovani, fino a portarli a riflettere sulla costruzione del proprio futuro.»

Sono queste le parole che ha usato il sindaco di Guasila Paola Casula per sintetizzare il senso più profondo del Festival dell’Altrove. Dedicato all’antropologo e studioso di fama internazionale, nativo di Guasila, Giulio Angioni, quest’anno la manifestazione è alla sua terza edizione, ed è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa alla Fondazione di Sardegna a Cagliari in via Salvatore da Horta. La Fondazione di Sardegna quest’anno ha finanziato il Festival.

Il concorso letterario, insieme al Premio tesi di Laurea, infatti, si terrà a Guasila per il terzo anno consecutivo nelle giornate del 25 e 26 ottobre. I candidati sono stati chiamati a declinare, nella stesura del proprio racconto, il tema “Fare, Dire, Sentire: l’identico e il diverso nelle culture”. L’argomento ha dato modo ai candidati di spaziare e toccare diversi aspetti del vivere e del pensiero dell’uomo, inteso come singolo o come comunità, e ancora ambiti sociali e culturali nel rapporto tra le persone provenienti da diversi mondi, esperienze, mestieri.

«Per un piccolo centro come Guasila – ha proseguito il sindaco Paola Casula – essere associato al nome di Giulio Angioni non può che costituire motivo di vanto e orgoglio. Il Festival dell’Altrove si propone come appuntamento culturale annuale, con il duplice scopo di onorare la memoria dell’illustre concittadino e soprattutto di offrire alla popolazione un’occasione di crescita culturale e di coesione sociale. Abbiamo proposto una manifestazione che coinvolge tutti gli ambiti sociali della comunità guasilese, ma anche di tutte le comunità circostanti, con l’obiettivo di includere in un progetto ambizioso chiunque volesse partecipare, che guarda al presente proiettandosi verso il futuro. La sfida è quella di sottolineare il grande potenziale dei paesi, che nulla hanno di meno rispetto alle grandi città. I giovani devono inoltre prendere consapevolezza della necessità della loro partecipazione alla costruzione e sviluppo della comunità.»

I primi tre premiati riceveranno inoltre un compenso in denaro: al vincitore va la somma di 2mila euro, la targa e 5 copie dell’antologia. Al secondo classificato 700 euro, targa e 5 copie antologia, e infine a chi conquisterà il terzo gradino del podio 300 euro, targa ed antologia.

L’esito del concorso verrà pubblicato sul sito internet www.comuneguasila.gov.it e sullo spazio Facebook “Festival dell’Altrove” al link: https://www.facebook.com/FestivalAltroveGuasila .

“Premio Giulio Angioni per tesi di laurea” – Al concorso per l’assegnazione del “Premio Giulio Angioni per tesi di laurea 2ª edizione” potranno partecipare i giovani che hanno conseguito una laurea magistrale (ex laurea specialistica), o laurea triennale secondo il nuovo ordinamento degli studi universitari, discussa presso in una delle sessioni di esame comprese nell’arco di tempo tra ottobre 2018 e settembre 2019. Il comune di Guasila, sempre in collaborazione con l’Associazione Figli d’Arte Medas, vuole così favorire l’approfondimento degli studi e della formazione dei giovani neo-laureati nati, vissuti o residenti a Guasila.

Aspettando il Festival. Il Festival anche quest’anno è stato anticipato dell’evento “A su scurigadroxu in bixinau”, momento nel quale sono stati ospitati autori di fama regionale e nazionale, permettendo che si avvicinassero alla lettura tutte le persone e non solo gli appassionati. In questa edizione il programma è arricchito da eventi sportivi ed enogastronomici, in cui l’aggregazione tra le persone e l’identità di un popolo tramite i suoi prodotti si intrecciano per lo sviluppo culturale della comunità.

 

 

[bing_translator]

Passione per il territorio e per il patrimonio archeologico-culturale isolano, da studiare, valorizzare e promuovere: questi gli ingredienti del Gonnostramatza Project, evento nato per ricostruire la vita nelle comunità della Marmilla tra la fine dell’età del Rame e del Bronzo. Con un punto di partenza d’eccezione: la Tomba di Bingia e Monti, uno dei più importanti siti d’Europa.

Si è concluso sabato 19 ottobre, in concomitanza con l’ArcheoFestival 2019, la quarta edizione del Gonnostramatza Project, ricerche archeologiche in Marmilla. Il via al progetto è stato dato lo scorso 30 settembre: un team di studenti e archeologi dell’Università di Cagliari è arrivato in paese per portare avanti attività di ricognizione archeologica.

«Il Gonnostramatza Project – spiega il sindaco del paese Alessio Mandis – è ancora una volta un’occasione unica per proiettare Gonnostramatza oltre i confini geografici, nel tempo e nello spazio, alla ricerca di chi siamo e da dove proveniamo. Perché i nostri comuni non sono solo strade e piazze, conclude il primo cittadino, ma comunità dal respiro lungo, che sognano e guardano alla cultura come valore identitario.»

Il lavoro degli archeologi – Gli studenti, in queste tre settimane di studio si sono impegnati nell’indagare la relazione con tutto il contesto territoriale dell’Alta Marmilla – Monte Arci – Parte Montis.

Dal territorio al laboratorio – Il frutto delle ricerche, i campioni repertati, verranno studiati in laboratorio nei prossimi mesi. I dati raccolti serviranno per ricostruire la presenza umana in queste zone della Marmilla.

Obiettivi del progetto – La collaborazione multidisciplinare di studiosi di ambiti differenti e di diverse provenienze è orientata in primo luogo alla ricostruzione della vita nelle comunità della Marmilla tra la fine dell’età del Rame e del Bronzo. Il fine, oltre a quello puramente storico-archeologico, è quello di sensibilizzare la cittadinanza all’importanza della conoscenza del territorio; della promozione del patrimonio archeologico-culturale; dello sviluppo turistico dell’entroterra sardo.

Tomba di Bingia Monti – La tomba, a seguito di uno scavo realizzato dal prof. Enrico Atzeni, restituì nel 1986 oltre 11mila frammenti ossei e l’unica Torque (collier, girocollo) in oro rinvenuta in Italia. La Torque di Bingia Monti è una delle pochissime ritrovate in Europa relativamente a quel periodo (III millennio a.c.) ed è stata esposta nel 2016 a Cagliari alla mostra Eurasia tenutasi a Palazzo di Città, come uno dei più antichi e preziosi reperti.

[bing_translator]

Appuntamento da non perdere per gli appassionati di micologia e non al Villaggio minerario di Rosas.
 Dal 23 ottobre, ogni mercoledì, a partire dalle 18.00, prende il via il Corso di micologia organizzato dall’Associazione Miniere Rosas, gestore dell’importante sito museale e di archeologia industriale.
Il corso è parte integrante del progetto “Rosas Villaggio Globale” nell’ambito del Por Sardegna Fers 2014-2020, bando Culture Lab 2018 “Sostegno finanziario alle imprese del settore culturale e creativo per lo sviluppo di progetti culturali innovativi”, e finanziato con un contributo da parte della Direzione generale dell’assessorato della Pubblica istruzione, Beni culturali, Informazione, Sport e Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna
Filo conduttore del corso, strutturato in sette lezioni teorico-pratiche, sarà l’apprendimento dei segreti dei funghi, commestibili e non, riconoscerne le varie tipologie e gli habitat in cui si sviluppano.
Le lezioni saranno curate da un esperto micologo della Assl di Carbonia Iglesias.
Oltre alle lezioni in aula, che si svolgeranno nella Sala Cultura dell’Ecomuseo Miniere Rosas, i partecipanti potranno prendere parte anche a 2escursioni naturalistiche tra i monti che circondano il suggestivo borgo minerario interamente recuperato, parte integrante del Parco geominerario, storico e ambientale della Sardegna e testimone dell’epopea mineraria di Narcao e del Sulcis Iglesiente.
Durante il corso si terrà anche una mostra espositiva di funghi.
Al termine del corso, è previsto anche un meeting finale con l’esperto di tartufi, il dottor Gianluca Marras, e il rilascio di un attestato di partecipazione.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni è consigliabile telefonare al numero 0781-1855139 oppure al numero 329.2773342 (messaggistica WhatsApp) oppure recarsi presso la reception della Miniera di Rosas, loc. Rosas, Narcao (SU)

[bing_translator]

Al via martedì 29 ottobre a Cagliari la dodicesima edizione de PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, che fino al 12 dicembre ospiterà al Teatro Adriano di Cagliari proiezioni, incontri, spettacoli e degustazioni coinvolgendo protagonisti ed esperti del mondo, del cinema, del giornalismo, del teatro, della musica e del fumetto.

Oltre 1200 cortometraggi in gara arrivati da tutto il mondo: Norvegia, Argentina, Colombia, Algeria, Cile, Messico, Cuba, Iran, Iraq, Corea, Kenya, Indonesia, Israele e Venezuela. Opere che saranno selezionate dalla commissione artistica presieduta dal direttore della fotografia Pippo Ciliberto.

Tra gli ospiti della XII edizione Ferdinando Vicentini Orgnani, autore del film ”Ilaria Alpi: il giorno più lungo”, l’attore siciliano Enrico Lo Verso, il popolare attore Remo Girone, interprete del celebre Tano Cariddi nello sceneggiato televisivo La piovra, l’attore, comico e cantante Francesco Salvi. Madrina della serata finale l’attrice Eliana Miglio.

Tra le novità del Festival, che da dodici anni offre uno spazio di scambio e incontro tra pubblico e professionisti del settore, il Concorso/Festival in viaggio, che trova ospitalità in diversi Comuni dell’Isola dove saranno organizzati eventi di spettacolo tra cinema e musica, teatro, letteratura in relazione alle peculiarità culturali, ambientali, economiche e turistiche del singolo territorio. Altra novità è il concorso “Il cinema in tasca”, dedicato ai giovani dei comuni aderenti al progetto e riservato a corti inediti prodotti con videotelefonino.

La prima serata in programma martedì 29 ottobre sarà dedicata al cinema e al giornalismo d’inchiesta. Ospite della serata il regista Ferdinando Vicentini Organi, autore del film, Nastro d’argento nel 2003, “Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni”, pellicola che ripercorre l’ultimo mese di vita della giornalista Rai e del suo operatore di riprese Miran Hirovatin, uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio in Somalia.

Ad aprire la serata l’attrice Manuela Loddo, che presenterà in anteprima un estratto dello spettacolo “Donne, passione… rivoluzioni”, dedicato alla prima giornalista investigativa che tra la fine dell’’800 e i primi del ‘900 rivoluzionò il modo di fare giornalismo attraverso metodi esemplari e percorsi di indagine diventati punto di riferimento e stimolo del successivo e odierno giornalismo.

PROGRAMMA

Martedì 29 ottobre

Il cinema denuncia. Tra petrolio, guerre e sporchi affari “Verità celate: il caso Ilaria Alpi” ore 10.30 – Matinée per le scuole al Cinema Greenwich Proiezione del film “Ilaria Alpi: il giorno più lungo”. A seguire incontro con il regista ore 20.30 – Teatro Adriano, monologo introduttivo a cura di Manuela Loddo. A seguire incontro con il regista Ferdinando Vicentini Orignani e l’ex ambasciatore Antonio Marongiu Divagazioni musicali a cura di Simone Pittau. Conduce la giornalista Simonetta Selloni, vice presidente dell’Assostampa sarda

Mercoledì 30 ottobre Il cinema denuncia. Tra petrolio, guerre e sporchi affari “Verità celate: il caso Ilaria Alpi” ore 11.00 – Matinée per le scuole nella Sala Teatro di Sorgono Proiezione del film “Ilaria Alpi: il giorno più lungo”. A seguire incontro con il regista Ferdinando Vicentini Orignani ore 18.30 – Premiazione Concorso giovani “Il cinema in tasca”.

Martedì 5 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni I gruppo cortometraggi finalisti A seguire Racconti di cinema: l’esperienza del mestiere Incontro con l’attore Remo Girone. Divagazioni musicali, con Gianni Coscia.

Mercoledì 13 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni II gruppo cortometraggi finalisti. A seguire Racconti di cinema: la recitazione “L’attore si racconta” Incontro con l’attore Enrico Lo Verso Divagazioni musicali con Marcella Carboni.

Venerdì 22 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni III gruppo cortometraggi finalisti. A seguire I Maestri del Cinema. Il cinema di Sergio Leone “Quando i fuorilegge diventano eroi” Incontro con Italo Moscati e Sergio Naitza Divagazioni musicali con Daniele Di Bonaventura.

Mercoledì 27 novembre 

Ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni IV gruppo cortometraggi finalisti. A seguire Cinema e sport. L’attore e il campione “Passioni, tensioni” Incontro con Francesco Salvi e Bepi Vigna Divagazioni musicali a cura di GianMario Solinas

Giovedì 12 dicembre 

Ore 20.30 – Teatro Adriano Premiazioni con la presenza dei vincitori. A seguire incontro con l’attrice Eliana Miglio, in dialogo con il giornalista e scrittore Diego Pisati Divagazioni musicali a cura di Fabio Piazzalunga e Manuela Loddo

[bing_translator]

Anche la Sardegna ha partecipato alla Fiera DIDACTA ITALIA 2019, il più importante appuntamento espositivo sul mondo della scuola, svoltosi di recente a Firenze. Nel contesto di una “vetrina globale” dove le iniziative delle Pubbliche Amministrazioni, delle singole scuole, delle aziende di settore (e non solo) sono state presentate a insegnanti, alunni e  amministratori, l’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione ha finanziato la partecipazione di alcune scuole appositamente selezionate fra quelle più attive nei programmi finanziati in questi anni. Gli studenti e gli insegnanti hanno potuto così raccontare e illustrare le loro esperienze con l’ausilio di filmati ma anche con la diretta rappresentazione delle attività svolte. Si è trattato delle esperienze realizzate coi laboratori del programma “Tutti a Iscol@” con il quale, al fine di contrastare la dispersione scolastica e migliorare le competenze trasversali e l’inclusione scolastica degli studenti, è stato promosso un insegnamento innovativo come strumento finalizzato a rafforzare i processi di apprendimento nonché accrescere le opportunità di sviluppo di competenze specifiche. I laboratori didattici sono stati rivolti a migliorare la qualità dell’offerta formativa di tematiche tradizionali e valorizzare il ruolo sociale della scuola, attraverso l’apertura delle Istituzioni scolastiche al sistema territoriale produttivo e formativo. In questo modo, gli studenti hanno acquisito conoscenze, metodologie, competenze ed abilità didatticamente misurabili. Le scuole che hanno partecipato sono state, l’Istituto di Istruzione Superiore Bacaredda Atzeni di Cagliari-Capoterra, che ha presentato due cortometraggi realizzati dai ragazzi nell’ambito del laboratorio sul cinema, uno sull’importanza del programma dei laboratori extracurricolari, l’altro sul bullismo in una rappresentazione ironica ma molto efficace. L’Istituto di Istruzione Superiore G.M. Angioy di Sassari, con la presentazione dei lavori realizzati con la stampante 3D, in particolare una serie di strumenti che possano aiutare nella vita quotidiana le persone con disabilità. I ragazzi si sono soffermati anche sulle modalità di utilizzo dello strumento e sull’evoluzione tecnologica dello stesso. Infine, i bambini di 9 anni dell’Istituto Comprensivo Pirri 1-2 di Cagliari che hanno illustrato, insieme all’insegnante, i risultati del laboratorio “I luoghi del segno” sull’incisione artistica, offrendo una dimostrazione delle tecniche apprese con la realizzazione dal vivo di alcune opere.

[bing_translator]

Sabato 19 ottobre 2019, a Torregrande (OR), si è riunito per la terza volta il Consiglio regionale della Prometeo AITF ODV. Ad aprire i lavori sono stati il presidente dell’associazione Giuseppe Argiolas e il presidente dell’AITF nazionale, di cui la Prometeo è delegazione regionale, Marco Borgogno. Questi ha anche moderato gli interventi insieme al dott. Stefano Dedola, chirurgo ed ex responsabile del Day hospital del Centro trapianti di fegato e pancreas del “G. Brotzu” di Cagliari.

Il primo a intervenire è stato il dott. Alessandro Nanni Costa, che senza nulla togliere agli altri relatori può considerarsi l’ospite d’onore di questa giornata. L’ex direttore del Centro nazionale trapianti (CNT) ha illustrato l’attuale scenario del settore trapianti in un’ottica mondiale: il Medio Oriente avanza e ha raggiunto livelli paragonabili agli Stati Uniti che, a loro volta, non si discostano dai risultati raggiunti in Europa dove, peraltro, l’Italia si pone sopra la media. Tra i vari Paesi e aree del mondo vi sono, tuttavia, notevoli differenze in termini di garanzie offerte ai pazienti, tutela dei loro diritti, fiducia nel sistema sanitario pubblico e, quindi, anche propensione a donare. Nanni Costa ha poi parlato delle innovazioni scientifiche che stanno ampliando le possibilità di cura (robotica, cellule CAR-T,…) e delle strade da percorrere con più decisione, in Italia, per migliorare l’assistenza sia in termini di accesso al trapianto che di cura nel post-intervento: donazione da vivente e a cuore fermo, individuazione dei pazienti che non arrivano all’inserimento in lista, prescrizione “a regime” dell’attività fisica come terapia… Riguardo alle novità regolamentari che potrebbero portare all’applicazione del silenzio-assenso sulla donazione di organi previsto dalla Legge n. 91/1999, si è, invece, mostrato scettico e perplesso: la soluzione migliore per incentivare le donazioni è garantire una scelta libera e consapevole, come dimostra anche l’esperienza degli altri Paesi. Inoltre, per l’ex direttore del CNT, le campagne di sensibilizzazione non dovrebbero essere programmate a livello regionale bensì nazionale, coinvolgendo operatori sanitari, associazioni e comunicatori ed attivando un sistema a cascata che assicuri una coordinata, coerente ed efficace attuazione a livello locale.

Il coordinatore del Centro regionale trapianti (CRT) Lorenzo D’Antonio ha, invece, illustrato quanto già fatto nei suoi primi 8 mesi di mandato, prima per conoscere il territorio (in particolare, criticità e potenzialità delle singole strutture ospedaliere sarde) e poi per potenziare la rete regionale dei trapianti alla luce di quanto appreso. Qualche risultato significativo è già arrivato: le segnalazioni di potenziali donatori (attività che – ha affermato – presenta ancora un’enorme margine di crescita) quest’anno sono state già 79 a fronte delle 51 realizzate nello stesso periodo del 2018 e delle 70 totalizzate alla fine dello stesso anno. Queste segnalazioni non sempre si sono potute tradurre in donazioni, ma in buona parte – e unitamente alla generosità dei donatori e delle loro famiglie – hanno consentito di realizzare in Sardegna 64 trapianti complessivi contro i 40 dello stesso periodo del 2018 (vari organi sono, peraltro, stati trapiantati fuori dall’Isola).

Novità assoluta per quest’uditorio è stato, invece, l’intervento del prof. Vittorio Pelligra, docente di Politica economica dell’Università degli Studi di Cagliari, che ha parlato dell’economia del Dono o, meglio, dell’economia della gratuità, poiché «può esistere gratuità anche senza dono». Vittorio Pelligra ha spiegato come nei secoli sia cambiata la concezione dell’Uomo e di come, davanti all’evidenza che questo sia capace di atti gratuiti, anche l’Economia abbia sentito, ad un certo punto, il bisogno di studiare tali comportamenti, individuare i fattori che li condizionano, capirne l’eventuale logica, e, quindi, anche prevederli, elaborando modelli scientifici. L’economista ha, in particolare, posto l’attenzione sull’architettura delle scelte, ossia sul modo in cui una scelta può essere proposta a un individuo, influenzandone la decisione e spingendolo verso l’opzione che si ritiene preferibile, considerazioni applicabili pure alla donazione degli organi. Anche il dott. Alfonso Maria Di Giovanni, ex responsabile del Servizio delle commissioni e degli studi legislativi del Consiglio regionale, si è interrogato e ha indirettamente interrogato i presenti sulla natura del Dono, sulla possibilità di individuarvi una logica. Lo ha fatto, però, da un’altra prospettiva: mettendo a confronto interpretazioni religiose e laiche ed evidenziando i sorprendenti punti di contatto tra le visioni mistiche e quelle ateistiche. Quanto al dono degli organi, per Di Giovanni si tratta di una fattispecie davvero particolare perché «impegna il dopo di noi» e in tante occasioni impegna anche i familiari: più delle teorie, dunque, in questo campo a suo parere rileva l’esperienza.

In linea con l’obiettivo statutario di offrire assistenza ai trapiantati, la Prometeo ha invitato a questo incontro di formazione e discussione anche due funzionarie del patronato INCA CGIL di Cagliari, Giulia Zedda ed Angelica Piras, che hanno spiegato con quali strutture e servizi l’INCA assiste le persone disabili e gli invalidi civili, i loro familiari, gli amministratori di sostegno e le altre figure che si occupano di queste problematiche: sportelli dedicati, consulenze medico-legali, uffici per la gestione delle pratiche… Le due relatrici hanno poi illustrato le agevolazioni riconosciute per legge in base alle percentuali di invalidità o alla gravità dell’handicap. In materia di assistenza sanitaria, è, invece, intervenuto il dott. Alessandro Fasciolo, Consigliere di Federfarma Cagliari, che ha parlato delle criticità, in Sardegna, del sistema della distribuzione per conto (DPC), ossia di quel sistema che consente ai pazienti di acquistare determinati farmaci forniti gratuitamente dal Sistema sanitario pubblico nelle farmacie private più vicine, senza doversi recare nelle farmacie ospedaliere o delle ASSL. Il dott. Alessandro Fasciolo ha rimarcato le cicliche carenze nella fornitura di questi medicinali e alcune incongruenze per cui alcuni di essi sono forniti in DPC solo in determinate pezzature. Problemi che, tuttavia, ritiene superabili proseguendo la proficua collaborazione tra farmacisti, Federfarma, associazioni di pazienti e Regione.

A chiudere gli interventi è stato il presidente dell’AITF nazionale Marco Borgogno, che ha evidenziato la necessità di fare, anche in questo settore, scelte che guardino agli scenari futuri, compreso il progressivo invecchiamento della popolazione. Ha poi segnalato la necessità di governare meglio, con una costante ed efficace attività di sensibilizzazione, l’attività di registrazione delle dichiarazioni di volontà presso le Anagrafi comunali. Utili sarebbero, inoltre, a suo parere altre misure quali la previsione di figure sanitarie appositamente dedicate a gestire il dialogo con i familiari dei potenziali donatori e l’introduzione nelle scuole, da parte del Ministero, di ore di formazione ad hoc sulla donazione di organi, in quanto ciò che già spontaneamente fanno in questa direzione le associazioni di settore non può bastare.