19 July, 2024
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Sabato 19 ottobre prende il via l’ottava edizione del Festival degli Strumenti Antichi, manifestazione organizzata dalla Sezione Interdipartimentale di Musica Antica del Conservatorio di Cagliari, dietro la supervisione del docente Attilio Motzo.

Il primo appuntamento, in programma alle 20.00, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate di via Manno, a Cagliari, vedrà protagonista il Bizzarria Ensemble, con gli allievi del laboratorio orchestrale tenuto da Attilio Motzo, che accompagneranno il rinomato solista di tromba barocca Giuseppe Frau, in un programma dedicato ai capolavori del ‘700.

Il giorno successivo (domenica 20 ottobre, stessa ora ancora nella chiesa di via Manno) saranno Attilio Motzo, al violino, e Fabrizio Marchionni, al clavicembalo, a presentare un programma incentrato sul virtuosismo violinistico italiano del ‘600, mentre lunedì 21 ottobre (stesso luogo, sempre alle 20.00) il clavicembalista Fernando De Luca offrirà un concerto monografico dedicato a Johann Christoph Graupner, contemporaneo e grande ammiratore di Johann Sebastian Bach. La serata sarà l’occasione per ascoltare un’anteprima dei 14 CD che la prestigiosa casa discografica Brilliant pubblicherà nella prossima primavera, finalizzando così il lavoro che Fernando De Luca ha svolto in questi anni realizzando la registrazione dell’opera integrale per clavicembalo del compositore tedesco.

Sabato 26 ottobre si prosegue con il quarto concerto: alle 21.00, nella Sala dei ritratti di Palazzo Siotto (in via Dei Genovesi 114), Sabrina Piras e Noemi Mulas, due allieve del laboratorio di pianoforte viennese tenuto dal docente Francesco Giammarco, proporranno l’esecuzione di un programma interamente dedicato alle sonate per pianoforte di Ludwig Van Beethoven.

Domenica 27 ottobre, alle 20.00, nella Chiesa della Purissima, gli appassionati potranno godere dell’esecuzione della ”Missa Orbis Factor” di Girolamo Frescobaldi, capolavoro del genio ferrarese pubblicato nel 1635. Il magnifico organo storico “Carlo Mancini, Napoli 1758” suonato da Fabrizio Marchionni accompagnerà i cantori preparati da Luigi Pancrazio Delogu.

 

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«Nella galassia dello sfruttamento moderno, imposto dall’attuale sistema capitalistico selvaggio, una delle classi più bistrattate è sicuramente quella legata al mondo dei Call Center. Nella giornata di ieri i lavoratori dell’isola, circa ottomila quasi tutti a contratto part time, hanno manifestato per chiedere il rinnovo del contratto scaduto da tre anni, per lottare contro le delocalizzazioni selvagge e per chiedere maggiori tutele sociali per i lavoratori in difficoltà. Come Articolo Uno siamo convinti che ci sia bisogno di un’attenzione sempre maggiore per quelle forme di lavoro, che hanno ormai preso il sopravvento su quelle classiche, che oggi sono sottoposte ad un trattamento inaccettabile. Per questo motivo ringraziamo le sigle sindacali che stanno portando insieme questa battaglia fondamentale e, insieme a loro, ci schieriamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il comparto, dando la nostra piena disponibilità per ogni azione futura.»
Lo sostiene, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo 1.

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Venerdì 18 ottobre, alle ore 18.30, nella biblioteca popolare “L’albero del riccio”, a Cagliari, in via Doberdò 101, l’autrice Vanessa Roghi presenta “Piccola Città. Una storia comune di eroina” (Laterza, collana i Robinson) in dialogo con la sociologa Aide Esu. Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019, “le vie della gentilezza” organizzato con la collaborazione del Cagliari Film Festival e che come di consueto ospiterà le letture poetiche a cura di Alessandra Fanti, ambasciatrice di gentilezza.

Nelle mattine del 18 e del 19 ottobre, l’autrice incontrerà gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Cagliari all’interno del percorso YoungBook dove il libro di Vanessa Roghi sarà presentato da giovani studenti in dialogo con l’autrice di fronte ad una platea di pari. Un’attività che promuove la lettura a scuola con l’obbiettivo di rendere protagonisti gli studenti e che nel 2019 ha coinvolto oltre 1.000 studenti.

«Guardate questa bambina. Questa bambina sono io. Ho un buffo cappello di lana colorato, lo so perché c’è un’altra foto a colori che me lo dice. Sto con M. Deve essere il 1977. Sono felice. La città per me è ancora una soltanto. Nessun muro la divide in due. Per ora. Dopo non sarà mai più così.» Decine di migliaia di tossicodipendenti, una ‘generazione scomparsa’ su cui si è steso un velo di oblio. Un libro di storia, un memoir che squarcia un muro di silenzio e lo fa partendo dal punto di vista più difficile e doloroso: quello personale.

L’autrice, Vanessa Roghi è una storica del tempo presente e ricercatrice indipendente. Fa ricerca sulla storia della cultura: ha scritto di donne e preti, di Manzoni e Le Monnier, di diritto degli autori e della fatica di guadagnarsi da vivere con la scrittura. Ma il suo amore più grande è la storia della scuola. I suoi ultimi saggi sono “La lettera sovversiva” (Laterza 2016) e “Piccola città” (Laterza 2018). Le piace pensare che l’immaginario storico possa avere un posto nel dibattito storiografico, fa di tutto per portarcelo. Ha insegnato per anni alla Sapienza ma poi ha smesso. Fa documentari di storia per Rai Tre. Ha due figlie che si chiamano Alice e Anita. Pensava che dopo Nick Drake e Fabrizio De Andrè la musica avesse poco da dire poi meno male sono arrivati i Radiohead.

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La vertenza dei lavoratori dell’Aspal, la cosiddetta “vertenza art. 58”, è ritornata all’attenzione della Seconda commissione consiliare che questo pomeriggio ha proceduto con le audizioni dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Sadirs. La vicenda è quella nota e riguarda l’inquadramento del personale transitato in Aspal per effetto della legge n. 9 del 17 maggio 2016 e modificata dall’articolo 58 della legge n. 1 dell’11 gennaio 2019 che stabilisce che il personale delle province trasferito all’Aspal «è inquadrato nei ruoli regionali nelle categorie e nei livelli retributivi corrispondenti alla professionalità posseduta al momento del passaggio dalle province alla Regione, con la salvaguardia della retribuzione individuale di anzianità maturata e degli assegni personali in godimento».

A giudizio dell’assessorato del lavoro l’applicazione letterale di tale norma, in vigore dal 1 febbraio 2019, comporterebbe discriminazioni tra il personale del medesimo comparto e determinerebbe un costo troppo elevato rispetto alle coperture finanziarie. Il dato è contestato dai sindacati che hanno formulato una controproposta (approvata dall’assemblea dei lavoratori lo scorso 13 settembre a Tramatza) rispetto a quella avanzata in proposito dall’assessore del Lavoro.

Sollecitati anche dagli interventi dei consiglieri della minoranza Francesco Stara e Laura Caddeo (Progressisti), Desirè Manca (M5S) e Piero Comandini (Pd) i rappresentanti dei lavoratori (Davide Paderi – Cisl; Giampaolo Spanu – Uil; Luciano Melis – Sadirs, Enrico Lobina – Cgil) hanno definito la loro proposta “di mediazione e di responsabilità” e si sono detti disponibili a proseguire nel confronto dichiarando come irrinunciabili i punti che riguardano l’inquadramento e le ferie del personale, mostrando però significativi margini di apertura per ciò che attiene gli aspetti riferibili alla “decorrenza della parte economica”.

Il presidente della Seconda commissione, Alfonso Marras (Riformatori sardi), preso atto della complessità della vertenza e confermata la disponibilità a favorire ogni possibile soluzione ha quindi preannunciato la convocazione in audizione dell’assessora del Lavoro e del direttore dell’Aspal.

 

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Solidarietà al popolo catalano è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, che ha appreso con preoccupazione la notizia delle condanne, con l’accusa di sedizione, di alcuni esponenti del movimento indipendentista, in gran parte già membri del Governo e del Parlamento catalano.

«La volontà di autodeterminazione di un popolo – scrive in una nota Michele Pais – non deve mai essere messa in discussione. Le condanne decise dal Tribunale supremo spagnolo, seppure ineccepibili dal punto di vista normativo, comprimono in maniera incisiva i principi democratici su cui si deve basare la pacifica convivenza tra i popoli.»

Attendendo con fiducia la decisione del Tribunale europeo dei diritti umani di Strasburgo, il presidente del Consiglio regionale esprime vicinanza ai fratelli catalani a cui la Sardegna è da sempre legata da un vincolo di amicizia indissolubile.

Il Consiglio regionale della Sardegna, nella scorsa legislatura il 25 ottobre 2017, aveva approvato un ordine del giorno in cui auspicava l’immediata scarcerazione di coloro che erano stati sottoposti a misure di privazione della libertà personale in seguito alla consultazione referendaria che chiedeva l’indipendenza dello Stato catalano e in cui esprimeva solidarietà alla Catalogna.

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Le borse futuristiche dell’artigiana sarda Adelaide Carta saranno esposte fino all’8 dicembre a Porto, alla Prima Biennale del design del Portogallo. Le creazioni della fashion designer di borse ed accessori vegan originaria di Guspini, con filosofia etica e fashion green, infatti, sono state selezionate per rappresentare il “saper fare sardo” e italiano e potranno essere ammirate dai visitatori di tutto il mondo per i prossimi 2 mesi nei locali della “CASA DO DESIGN” di Motosinhos.

Alla manifestazione, esposizione artistica non commerciale, la Carta ha portato 3 pezzi selezionati della nuova collezione FW1920, completamente eco-sostenibili, realizzati esclusivamente con fibre vegetali derivate dalle foglie dell’ananas, sughero naturale tinto, sughero termo colorato, fibre di legno ed una nappa a base acquosa completamente riciclata dalla plastica, prodotta in Italia. Come in una vera installazione di arte moderna, questi sono stati inseriti all’interno di una teca in cristallo. Per completare l’opera, la designer guspinese ha scelto un quarto pezzo, il più significativo ed il più fashion, con il quale l’artigiana della moda vuole divulgare le sue origini sarde: la borsa della linea speciale “Maughor”, realizzata esclusivamente in pezzi unici che presenta  stampe rivisitate dei tappeti e degli arazzi sardi, attraverso un transfer colorato che decora il sughero naturale con colori accesi e decisi.

Di fianco all’esposizione, i visitatori potranno ammirare il lavoro del fotografo, storyteller e videomaker cagliaritano Massimo Loi, selezionatore della Carta per la Biennale, dal titolo “Mondo Sardegna”; un progetto video, questo, che immortala artigiani di tutta Italia, all’interno dei loro laboratori artigiani durante i processi creativi e produttivi, e che aiuterà gli ospiti a scoprire segreti delle lavorazioni e le curiosità di questi particolari prodotti.

Adelaide Carta e Massimo Loi, sono due realtà sarde si sono incontrate grazie al sacrifico quotidiano, alla passione e all’amore per il proprio lavoro, e che insieme si uniscono per tramandare e far conoscere al mondo intero le nostre radici che grazie alle abilità si fondono con l’innovazione per reinventare una cultura che tutti devono conoscere.

«Ancora una volta gli artigiani sardi sono nel gotha del fashion design internazionale – commenta Antonio Matzutzi, presidente regionale di Confartigianato Sardegna – e di questo siamo molto orgogliosi anche perché queste piccole, ma preziosissime realtà, avranno la possibilità di presentare le proprie creazioni a una platea di interessati e acquirenti così ampia e qualificataLa partecipazione delle imprese a queste manifestazioni è la riprova del fatto che anche in Sardegna si possa lavorare bene, realizzando produzioni che non temono la concorrenza. E, lo diciamo con orgoglio, i nostri artigiani della moda non sono secondi a nessuno. A livello regionale, nazionale e internazionale – sottolinea Antonio Matzutzi – la nostra Associazione sta svolgendo una intensa attività per offrire maggiori opportunità di crescita e per far conoscere la loro qualità a migliaia di compratori. Il grande bacino della moda sarda – conclude il presidente regionale di Confartigianato Sardegna – è come una “perla” da coltivare, valorizzare ed esporre in ogni “mercato” del Mondo. Ci auguriamo che anche la Regione possa supportare queste realtà nel loro percorso di crescita.»

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Far diventare Sassari il principale, se non l’unico Polo fieristico regionale, quattro anni fa sembrava solo una bella scommessa per i più ottimisti. Una missione impossibile per gli altri. Dopo l’edizione 2019, Claudio Rotunno ha vinto la scommessa.

La fiera regionale Promo Autunno organizzata con la sua Pubblicover Events Designer negli spazi di Promocamera, ha confermato tutto il suo potenziale per qualità, ospiti, incontri, partecipazione di imprese e di pubblico.

Ma, soprattutto, per richieste di riconferma da parte di molte aziende presenti: un coro di standisti che già da stamattina ha espresso il desiderio di rinnovare la presenza per il prossimo anno, e in alcuni casi, di raddoppiare gli spazi.

Inevitabile l’appello rivolto alla Regione da parte del patron: «Stiamo già pensando alla quinta edizione che sarà ricca di novità – ha detto Claudio Rotunno -. Confidiamo molto nell’impegno della giunta regionale, rappresentata in fiera dall’assessore al Turismo Gianni Chessa, che si è mostrato particolarmente sensibile sullo sviluppo imprenditoriale del territorio, al fine di ingrandire gli spazi di Promocamera e il numero degli stand, in modo tale che tante richieste di aziende meritevoli non restino inevase».

E’ stato forte l’interesse del pubblico per questa tre giorni che, oltre alle eccellenze imprenditoriali ha presentato con successo meeting istituzionali, special guest, eventi in area Food e Wedding di grande rilievo. Per non parlare di personalità di spicco a partire dalla madrina Valeria Marini, e quindi il gettonatissimo chef e conduttore televisivo Simone Rugiati, che per l’occasione ha realizzato un piatto con soli prodotti sardi dandogli il nome di “Promo Autunno”.

Tanti i giovani imprenditori presenti, tra questi molte donne. Un segnale decisamente positivo. «Non nascondiamoci che molti di questi entrano nel mondo dell’impresa quasi per obbligo, non trovando altre soluzioni di lavoro – ha detto il presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini -. Ma entrare nel mondo aziendale può essere un’occasione per mettersi in gioco e scoprire le proprie potenzialità. Vediamo molti giovani diventare bravissimi imprenditori. Promo Autunno può rappresentare per loro una grande opportunità».

La manifestazione si è conclusa con un bagno di folla per la sfilata di moda con gli abiti da cerimonia della collezione “Infinity” griffati Italo e Pierangelo Petrelli, presentati per la linea uomo dai celebri testimonial Gianluca di Sotto e Valerio Logriego. Per la linea donna, a mandare in visibilio gli appassionati e le appassionate è stata la collezione sposa di Veny Infantino, presentata in questo caso da splendide modelle.

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Il Premio Campiello Mariolina Venezia che parla del suo personaggio Imma Tataranni, l’attrice Francesca Reggiani e la storia dei suoi esilaranti monologhi, il conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone ed il tema dei sentimenti, il cantante Beppe Dettori in scena con “Bianco e nero”, un progetto speciale dedicato alla Sardegna. Sono loro i grandi nomi della prima giornata della diciottesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, che si apre a Macomer giovedì 17 ottobre. “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” sarà il tema della manifestazione che, fino a domenica 20, proporrà oltre cinquanta eventi tra il Centro Polifunzionale di via dello Sport (zona industriale Bonu Trau) ed i padiglioni delle Ex Caserme Mura.

Nella prima giornata ci sarà spazio anche per la nuova narrativa italiana con Anna Dalton, la letteratura per ragazzi (con autori del calibro di Daniele Aristarco ed Alessandro Ferrari), la poesia di Claudio Moica e il cinema della rassegna sulla Sardegna organizzata dal Centro Servizi Culturali Unla e dall’Umanitaria che proporrà il film “Autonomia Trentanni” firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa.

Infine le mostre, ben sette: a Casa Attene il progetto fotografico sui centenari di Daniela Zedda, al Padiglione Filigosa i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, al Centro Polifunzionale “L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello e la mostra sulla Veneretta di Macomer. E ancora, foto d’epoca di Macomer e ottanta documenti di epigrafia nuragica a Casa Murenu, “150 anni e più: l’arte del costume in Sardegna” al Museo Etnografico “Le arti antiche”, e nella sede della Pro Loco la personale della pittrice Stefania Pretti.

Un programma molto ricco e articolato, per una manifestazione voluta dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e organizzata dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.

La diciottesima edizione della Mostra del Libro di Macomer si aprirà con l’inaugurazione, alle 10.00, presso il Centro Polifunzionale (via dello Sport, zona industriale Bonu Trau). Alle 11.00, i primi due appuntamenti: il reading del poeta Claudio Moica, autore del libro “Prima che sia tardi” (Pettirosso editore) e, presso il Gazebo, il laboratorio creativo “Il diario delle emozioni” tenuto da Pinuccia Sanna per i bambini delle scuole dell’infanzia e primaria.

Attività per i ragazzi delle medie invece alle Ex Caserme Mura dove, alle 11.00, al Padiglione Tamuli Daniele Aristarco presenterà i suoi libri “Lettere a una dodicenne sul fascismo di ieri e di oggi”, “Io vengo da. Corale di voci straniere” e “Fake. Non è vero ma ci credo”, tutti editi da Einaudi. A seguire sarà la volta di Alessandro Ferrari con il suo “Le ragazze non hanno paura” (De Agostini).

Sempre dalle 11.00, ma al Padiglione Filgosa, l’attore Stefano Ledda proporrà ai più piccoli letture di Gianni Rodari tratte dai libri “Filastrocche per tutto l’anno”, “Il libro degli errori”, “Filastrocche in cielo e in terra” e “Favole al telefono”.

Nel pomeriggio, il Centro Polifunzionale ospiterà ben cinque presentazioni. Il via alle 16.00, con l’attrice comica Francesca Reggiani che, intervistata dal giornalista Vito Biolchini, presenterà il suo “Sono italiana ma voglio smettere”. Scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, il libro (edito da Feltrinelli) ripropone le migliori performance dell’attrice, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa una voce unica nel nostro panorama teatrale. Un libro che diverte e coinvolge, come tutti i lavori di una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni.

Alle 17.00, Anna Dalton, in dialogo con gli speaker di Radio Libera, presenterà il suo nuovo romanzo “La ragazza con le parole in tasca”, edito da Garzanti. Dopo avere sorpreso tutti con l’esordio bestseller “L’apprendista geniale”, Dalton torna con un seguito tanto atteso. In una Venezia magica si dipana una storia che celebra la forza dei desideri, l’importanza dell’amicizia, la magia dell’amore e il valore delle proprie radici. La protagonista ha un obiettivo chiaro, la capacità di raccontare la realtà con la scrittura, e un’arma infallibile per raggiungerlo: le parole.

Già vincitrice del Premio Campiello nel 2007 con il romanzo “Mille anni che sto qui”, Mariolina Venezia è la creatrice di uno dei personaggi emergenti delle serie tv: il sostituto procuratore Imma Taratanni. Il romanzo “Via del Riscatto: Imma Tataranni e le incognite del futuro”, edito da Einaudi, sarà al centro dell’incontro in programma alle 18.00, durante il quale l’autrice dialogherà con lo scrittore Ciro Auriemma. Nei suoi romanzi Venezia tratteggia magistralmente i percorsi umani e psicologici di un mondo, quello del sud e della sua Basilicata, ricco di umanità.

Sempre alle 18.00, al Centro Servizi Culturali Unla ospitato nel Padiglione Filigosa delle Ex Caserme Mura, prende il via la rassegna di proiezioni dedicate alla Sardegna e curata dei Centri Servizi Culturali Unla di Macomer e Oristano, e dall’Umanitaria di Alghero, Carbonia e Cagliari. “Autonomia Trentanni” è il titolo del primo film che sarà proposto, realizzato nel 1978 e firmato da Silvano Reina insieme a Manlio Brigaglia, Sergio Atzeni e Guido Costa. La pellicola sarà presentata dal direttore del Centro Servizi Culturali Unla di Macomer Giancarlo Zoccheddu, insieme al direttore dell’Umanitaria-Cineteca Sarda di Cagliari Antonello Zanda.

Il programma della prima giornata al Polifunzionale si concluderà alle 19.00, con un volto notissimo della tv: Alessandro Cecchi Paone. Intervistato dal giornalista Vito Biolchini, Alessandro Cecchi Paone ripercorrerà la sua lunga vicenda professionale ed umana sul filo delle emozioni e delle passioni, in un incontro dal tema “Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti” in cui dimensione pubblica e privata si intrecceranno. Autore di numerosissimi volumi di divulgazione storica e scientifica, volto di numerose trasmissioni di successo, Alessandro Cecchi Paone ha scritto nel 2013, insieme a Paolo Gambi, “Le ragioni dell’altro. Dialogo tra un ateo e un cattolico su amore, soldi, libertà”.

La prima giornata della Mostra si chiuderà alle 21.00, al Padiglione Tamuli, con lo spettacolo “Bianco e nero”, un’originale opera foto-musicale di Lorenzo Fasolo e con la regia di Andrea Lucattelli, e che racchiude immagini, parole e suoni della Sardegna, una terra antica, centenaria, così come i protagonisti del racconto. Le musiche di Beppe Dettori e le fotografie di Luigi Corda si uniscono nella celebrazione dei più longevi testimoni sardi del XX secolo, che nei loro volti e nelle loro anime segnate dal tempo custodiscono il segreto della longevità.

 

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«Dobbiamo andare oltre ai temi che riguardano la pura e semplice operatività durante le fasi dell’emergenza e iniziare a parlare di prevenzione. Ciò che vogliamo creare con i Comuni, sul territorio, è una squadra dove non ci siano rimbalzi di responsabilità tra i vertici e la periferia, ma l’unico obiettivo di proteggere vite umane.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis, intervenuto oggi al convegno sulla prevenzione da rischio idraulico e idrogeologico nell’ambito di Proterina-3 Évolution, progetto del programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, finanziato con 6 milioni di euro, di cui oltre 5 milioni dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

Erano presenti all’incontro i rappresentanti delle istituzioni aderenti al programma e delle istituzioni locali. Su Proterina-3 Évolution la Regione è in campo con le direzioni generali della Protezione civile e del Distretto idrografico della Sardegna. Tra le iniziative avviate nell’Isola nell’ambito del programma, il progetto pilota per la realizzazione del modello di intervento di protezione civile intercomunale nelle unioni dei Comuni del Sarrabus e del Gerrei. Modello che verrà testato nel corso della grande esercitazione di domani, mercoledì 16 ottobre, e che coinvolgerà i Comuni del bacino del Flumendosa. L’evento, programmato nella Settimana nazionale della protezione civile, ha l’obiettivo di «dare concretezza – spiega l’assessore Gianni Lampis – a ciò che in questi anni la Regione e gli enti locali hanno messo su carta. Il tema della prevenzione rappresenta una priorità per l’agenda regionale. Parlare di prevenzione significa non aspettare dicembre per occuparci del piano neve o i mesi estivi per affrontare i temi dell’antincendio e del salvamento a mare”».

Sui quarantasette Comuni della Sardegna che ancora non hanno adottato un piano di protezione civile, l’esponente della Giunta Solinas ha ribadito la necessità di sensibilizzare i sindaci e ha annunciato, sul tema, un incontro con il prefetto di Cagliari in programma per giovedì 16 ottobre. Infine, l’assessore Gianni Lampis ha posto l’accento sull’importanza della cultura della prevenzione nelle scuole: «Nel programma di bilancio ho proposto un capitolo specifico per destinare risorse per l’educazione ambientale. È da una nuova consapevolezza che oggi si può determinare anche la capacità di prevenire le situazioni di pericolo».

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Sono state pubblicate nel sito della Regione le graduatorie del bando 2019 per i contributi alle “manifestazioni pubbliche di grande interesse turistico” (legge regionale 7/1955), inserite nel cartellone triennale dei grandi eventi, in quello unico per i centri minori e nei vari tematici (spettacolo, cultura, folk, enogastronomia, sport, religioso). Un finanziamento di 7 milioni 610mila euro, dei quali circa 4.7 già assegnati a gennaio, con una delibera della precedente Giunta regionale, ai 54 grandi eventi del cartellone triennale, 350mila euro andranno alle manifestazioni del cartellone unico per i centri minori, mentre la somma restante verrà distribuita in percentuale ai vari cartelloni tematici.

«Nessun taglio alle manifestazioni, bensì abbiamo ereditato una situazione problematica, dovendo espletare quasi 1.000 domande (512 per il bando 2019 e 417 degli anni passati), ma siamo riusciti a raggiungere buoni risultati – ha spiegato l’assessore del Turismo, Gianni Chessa –. La novità sostanziale è rappresentata dall’aver pubblicato insieme le graduatorie di tutti i cartelloni e soprattutto di averlo fatto, per la prima volta, contestualmente all’espletamento e alla liquidazione delle pratiche pregresse. E’ parte di una generale e puntuale azione di razionalizzazione dell’attività dell’Assessorato.»

Delle 512 domande presentate nel 2019, 382 sono state ammesse in graduatoria ed in base alle risorse disponibili 145 beneficeranno del contributo, oltre alle 12 già individuate nella Legge di Stabilità. Inoltre, il 90% delle istanze (244 su 275) ammesse nel 2018 sono state già liquidate, per le restanti necessitano alcune integrazioni o chiarimenti, perciò saranno risolte in breve tempo.

«Nel bando 2019 – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa – il numero delle istanze ammissibili è cresciuto di quasi un terzo rispetto all’anno precedente. Purtroppo, però, la dotazione finanziaria, destinata nella passata legislatura, era uguale a quella del 2018. Perciò, lo scorso 20 settembre, ho deciso di incrementare lo stanziamento con un 1 milione di euro, recuperato da varie economie di spesa.»

«Ora – ha concluso l’assessore regionale del Turismo – l’obiettivo immediato è la chiusura di tutte le istanze già presentate. Inoltre, stabiliremo una nuova strategia per valorizzare gli eventi, in modo da qualificare l’offerta e diversificare i flussi nell’arco dell’anno e in tutto il territorio regionale.»

Gli elenchi delle istanze, ammesse e non, sono disponibili sul sito della Regione: per le domande ammesse è richiesto, entro e non oltre 20 giorni dalla pubblicazione della graduatoria sul sito istituzionale, la trasmissione via pec della dichiarazione formale di accettazione del contributo.