19 July, 2024
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L’AES (Associazione Editori Sardi) vola a Francoforte sul Meno per la 71ª edizione della Fiera internazionale del libro, proprio negli stessi giorni in cui Macomer propone la 18ª Mostra regionale del libro.

Nel cuore della Germania, l’Associazione porta con sé ben 12 aziende editrici, per uno degli appuntamenti più importanti al mondo in merito allo scambio internazionale dei diritti e alla promozione del libro, che si svolgerà dal 16 al 20 ottobre nell’area espositiva della Messe Frankfurt.

Saranno presenti Alfa editrice, Carlo Delfino editore, Condaghes, Enrico Spanu, Ilisso, Il Maestrale, Imago Multimedia, La Zattera, Mediando, NOR, Paolo Sorba editore e Taphros.

Anche quest’anno il ruolo propositivo dell’Associazione, sostenuta dalla Regione Autonoma della Sardegna, ha permesso di rilevare per i suoi espositori una postazione significativa tra le aree regionali, nel 2019 appositamente dedicata alla promozione editoriale di Sardegna, Piemonte, Lazio e Veneto.

Sono 252 in totale gli editori e gli agenti letterari italiani presenti alla manifestazione tedesca. Lo Spazio Italia, ubicato nella Hall 5.0, stand C37 e C38, riunisce centotrentaquattro editori in oltre cinquecento metri quadrati ed è organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), dal ministero dello Sviluppo economico e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane; ad inaugurare lo stand collettivo italiano il 16 ottobre ci sarà l’onorevole Anna Laura Orrico, sottosegretario del ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo.

Paese ospite d’onore di quest’anno è la Norvegia, mentre c’è grande attesa per il 2023, quando sarà la volta dell’Italia.

Tra gli incontri che gli Istituti di Cultura di Colonia e Berlino hanno organizzato in Piazza Italia – lo stand collettivo dell’editoria italiana – e in altre sedi si segnala per venerdì 18 ottobre, alle 15.00, la partecipazione di Giuliana Adamo dell’Università di Dublino, che presenterà “In Viaggio nel Regno di Sardegna” di Albert Meissner, edito da Carlo Delfino. È il racconto di un lungo viaggio nel Regno di Sardegna iniziato nella primavera del 1857, a partire dalle Alpi svizzere dei Grigioni fino al lago Maggiore, per poi dirigersi via mare alla volta di Cagliari. Le rovine puniche e romane del capoluogo sardo, di cui si parla nel narrato, permettono di intuire la grande bellezza che fa da sfondo alla lunga e travagliata storia millenaria dell’isola.

«La soddisfazione per essere ancora una volta protagonisti in un evento editoriale di tale portata non cancella l’amarezza per la concomitanza con la quale è stato programmato un altro appuntamento, la Mostra regionale del libro in Sardegna, a Macomer, le cui date sono state calate dall’alto in un momento evidentemente improponibile – ha commentato la presidente AES, Simonetta Castia -. Noi non partecipiamo perché esclusi a monte da tutto e perché, quando chiamati a dare un apporto tardivo e senza condivisione, abbiamo trovato un muro di gomma. Abbiamo chiesto un rinvio della data decisa senza che fossimo consultati, la possibilità di arrivare a una programmazione collegiale e il riconoscimento del ruolo degli editori. Ci è stato negato. Eppure la mostra del libro è resa possibile ed è sostenuta da risorse destinate alla promozione dell’editoria sarda, ossia dei libri editi in Sardegna. Ora partecipiamo alla Buchmesse per dare continuità a questa indiscutibilmente importante occasione di promozione verso il mercato estero.»

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«Quanto paventato già da tempo si sta purtroppo verificando. Air Italy sembrerebbe aver deciso di smantellare la base di Olbia mettendo a rischio oltre 500 posti di lavoro. Come si evince dal comunicato dei Cobas del Maintenance, infatti, i due hangar del Costa Smeralda sono stati completamente dismessi, per cui anche i lavori di routine sono stati spostati a Malpensa con affitto dell’hangar gestito da Lufthansa Technik con un ovvio e inaccettabile aggravio dei costi. I check più importanti sono stati spostati a Napoli dove opera la società Atitech che ha firmato un contratto per le manutenzioni con Air Italy. In tutta questa vicenda mi chiedo cosa stia facendo l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, quale sia la sua idea di trasporto aereo e se abbia iniziato quantomeno a pensare quali criteri debba avere il nuovo bando di continuità territoriale. L’assessore venga immediatamente in Aula a riferire come intende affrontare questo problema fondamentale per il diritto alla mobilità dei cittadini e in generale per l’economia della nostra regione.»

Il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, è il primo firmatario di una mozione del 16 maggio scorso sull’emergenza Air Italy-Alitalia, uno dei primi atti presentati dall’esponente del M5S dal suo insediamento in Consiglio.

«La grande maggioranza dei tecnici del Maintenance – aggiunge Roberto Li Gioi – è stata mandata in missione a Malpensa per svolgere i compiti che avrebbe potuto svolgere a Olbia a costi inferiori. Se non viene data la dovuta importanza a tecnici di riconosciuta eccellenza professionale, è evidente che la compagnia non ha alcun riguardo nei confronti dei suoi dipendenti. Air Italy inoltre non sta sostituendo gli aeroplani che sta restituendo al termine del leasing con nuovi aerei, di conseguenza se ad aprile i Boeing 737 non saranno sostituiti, la compagnia non avrà più aeromobili a corto e medio raggio. Attualmente quelli operativi sono soltanto quattro, due a Malpensa e due ad Olbia.»

A preoccupare sono gli spostamenti previsti a breve e dovuti alla chiusura temporanea dell’aeroporto di Olbia: «Dai primi di gennaio del 2020 – sottolinea Roberto Li Gioi – l’aeroporto di Olbia sarà chiuso per 45 giorni per consentire i lavori di allungamento della pista. I voli verranno spostati ad Alghero, ma fatto gravissimo è che Air Italy, secondo quanto appreso da fonti riservate, sembrerebbe non aver partecipato al recente incontro tenutosi tra la Sogeaal, società che gestisce lo scalo algherese, e le compagnie che dovranno traslocare per la sottoscrizione degli accordi commerciali. Chiedo all’assessore ai Trasporti di accertarsi di questo fatto e di mettere in campo tutte le armi a sua disposizione per far sì che Air Italy voli da Alghero rispettando gli accordi presi. Qualora Air Italy disertasse Alghero ci sarebbe un sovraccarico per Alitalia, mentre in caso contrario si verificherebbe il paradosso dell’esistenza di una doppia tariffa sulla stessa tratta. Questo perché sulla base di quanto deciso dal Governatore Solinas, da Alghero e Cagliari si vola con il vecchio bando, mentre da Olbia i non residenti risulterebbero penalizzati da una tariffa più costosa».

«Assessore – conclude Roberto Li Gioi – perché non cercare di coinvolgere nell’operazione di rilancio di Air Italy la Geasar, società di gestione dell’aeroporto Costa Smeralda, soggetta al controllo dello stesso Gruppo, da anni notoriamente in attivo, e che potrebbe contribuire a rinsaldare i rapporti tra la compagnia aerea e lo scalo di Olbia?»

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“L’Europa, la Sardegna e la questione insulare. Un bilancio dopo 20 anni (1999-2019)”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’associazione degli ex consiglieri regionali della Sardegna in programma lunedì prossimo, a Cagliari, nel transatlantico del Consiglio regionale.

I lavori prenderanno il via nel pomeriggio alle 15.30 e saranno introdotti dal presidente dell’Associazione “ex consiglieri regionali” Eliseo Secci. Subito dopo sono previste le relazioni di Lina Panella (Università di Messina), Paolo Fois (Università di Sassari) e Beniamino Moro (Università di Cagliari) che si soffermeranno sul tema dell’insularità e i suoi profili giuridici ed economici. Dell’applicazione in Sardegna del principio di insularità parleranno invece Michele Comenale (Università di Sassari), Alessandra Camba (Direttore Area legale della Regione Sardegna) e Gianluca Cadeddu (Centro programmazione regionale).

Due professori spagnoli, Joan David Janer (Università delle Isole Baleari) e Luis Javier Capote Perez (Università delle Canarie) illustreranno, infine, la situazione delle isole iberiche schierate sullo stesso fronte della Sardegna nella battaglia per il pieno riconoscimento del principio di insularità da parte dell’Unione Europea.

All’assise saranno presenti il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, ed il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.

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Le prove di idoneità relative al cantiere LavoRAS del comune di Carbonia per i progetti inerenti la riqualificazione delle aree di pertinenza del complesso sportivo di via Balilla e l’intervento di riduzione e prevenzione rischi incendi nelle aree limitrofe alle strade comunali avranno luogo nelle date del 6, 7 e 8 Novembre, secondo il calendario e i nominativi indicati nel link: https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/2608-programma-integrato-plurifondo-per-il-lavoro-lavoras-misura-cantieri-nuova-attivazione-convocazione-per-prove-di-idoneita

Sono previste le seguenti assunzioni: 3 figure da geometra capocantiere; 7 muratori specializzati; 2 operatori al decespugliatore; 2 motoseghisti; 6 operai generici.
I candidati dovranno presentarsi, muniti di un documento di identità in corso di validità, presso il Comune di Carbonia (cantiere comunale di via Roma).

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L’insostenibile condizione degli uffici periferici della Motorizzazione Civile della Sardegna sarà oggetto del sopralluogo che Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Trasporti della Camera, eseguirà lunedì 21 ottobre, alle 9.00, negli uffici UMC di Sassari. L’attività, organizzata di concerto con Marco Pes, referente per il Mit e responsabile della Motorizzazione civile della Sardegna, consentirà di evidenziare le carenze in termini di organico e di organizzazione che, interessando capillarmente gli UMC dell’isola, causano gravi rallentamenti nello svolgimento delle pratiche ed enormi disagi all’utenza. Il sopralluogo consentirà, inoltre, di ascoltare le istanza dei lavoratori, dei loro rappresentanti e delle associazioni di categoria che da tempo richiedono interventi di breve e medio periodo che portino gli uffici ad un livello di servizio continuo e adeguato.

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Appassionati di disegno, grandi e piccini, affermati o alle prime armi, siete pronti? La quarta edizione del “Festival del Disegno di Fabriano” fa tappa a Bacu Abis nella nuova Biblioteca comunale sita in piazza Santa Barbara, venerdì 18 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 con un laboratorio didattico per bambini (dai 6 anni in su), ragazzi e adulti, intitolato “Dipingiamo con Matisse”. Si tratta di un viaggio alla scoperta del cut out, la tecnica utilizzata da un esponente di spicco dell’arte internazionale, Henri Matisse, pittore, incisore, illustratore e scultore francese.

L’evento è organizzato dall’associazione culturale LopLop, Lot of people Lot of projects in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis ed il comune di Carbonia.
I partecipanti saranno accompagnati alla scoperta di Matisse, con particolare attenzione a una caratteristica tipica delle sue opere realizzate in età avanzata: l’utilizzo delle forbici (cut out). Matisse, quando divenne anziano, abbandonò il pennello e “dipinse” con le forbici.

Un altro focus del laboratorio sarà incentrato sulla scelta dei colori che in Matisse assunse un ruolo fondamentale per la resa finale delle sue composizioni. Saranno mostrati ai partecipanti gli accostamenti da lui prediletti. I ragazzi saranno guidati nella realizzazione di fantasiosi giardini colorati attraverso l’utilizzo della tecnica del cut out.

«La nuova biblioteca di Bacu Abis, riaperta lo scorso 16 luglio dopo 7 anni dalla chiusura della precedente struttura – dice il sindaco, Paola Massidda -, viene così valorizzata con la promozione di iniziative importanti come questa, che condurrà i partecipanti in una vera e propria full immersion nel mondo del disegno.»

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Per Genti Noa lo sviluppo economico e sociale di Sant’Antioco è una priorità che supera le divisioni politiche.
Venerdì abbiamo votato un progetto di pianificazione del nostro porto che preserva tutti gli scenari di sviluppo desiderati dagli antiochensi.
Il Consiglio comunale ha scelto la pianificazione del porto che in sostanza costituisce una previsione di ciò che potrà realizzarsi all’interno del perimetro portuale nei prossimi anni.
Cantieristica, turismo, pesca e servizi connessi, oltre che il trasporto commerciale e industriale, sono le linee direttrici su cui si svilupperà il nostro porto, secondo l’avviso dei consiglieri comunali, maggioranza e opposizioni comprese.
Nell’occasione è stato altresì stralciato il progetto del nuovo e gigantesco ponte che non coincide più con la pianificazione locale e con la nostra idea di sviluppo futuro sostenibile.
Genti Noa ha sempre pensato che non si possano accettare in modo aprioristico progetti sul nostro futuro calati dall’alto, per questo dalla scorsa consiliatura prima, e poi nel 2017 e nel 2018, ci siamo opposti ai progetti che avrebbero assorbito tutte le risorse disponibili per creare un collegamento tra la città e un moderno porto polifunzionale.
Grazie ad una ulteriore delibera, votata sempre nella seduta di Consiglio di venerdì 11.10. 2019, con la quale si è revocata l’impostazione della precedente amministrazione che aveva accettato il grande ponte e la circonvallazione pesante, la nostra idea di sviluppo ed anche la strategia per ottenere una pianificazione sostenibile, ha finalmente trovato ascolto.
Non importa, dunque, che la nostra prospettiva sia stata ignorata e osteggiata fino ad oggi dalla maggioranza del Consiglio. La cosa importante è che adesso sia stata integralmente accolta, anche se con due anni di ritardo.
Adesso possiamo solo sperare che non sia troppo tardi.
Ora però restano tre grandi sfide da affrontare: la prima è la definitiva approvazione della pianificazione portuale da parte dell’Amministrazione regionale per attrarre investimenti pubblici e privati; la seconda è la rimodulazione del Piano Sulcis per orientare le ingenti risorse stanziate verso infrastrutture veramente funzionali alla crescita economica e sociale del territorio; infine, la terza è l’adeguamento del PUC al PPR, per costruire una città moderna, dove l’ambiente ed il paesaggio si integrino con la naturale attitudine al lavoro, alla produzione e allo scambio degli antiochensi.
Noi, e tutti coloro che si sentono Genti Noa nel cuore, rimarremo ancorati ai nostri valori, continuando ad operare secondo scienza e coscienza, per il bene della nostra città, che per noi è lo scrigno che custodisce i nostri amici, le nostre famiglie ed i nostri figli. La nostra vita. Cercheremo sempre di unire tutte le componenti sociali della nostra comunità, anche quelle che oggi parlano in piazza delle nostre battaglie facendo finta che Genti Noa non le stia documentando ed affrontando in prima persona da anni.

Genti Noa

Gruppo consiliare di minoranza

del comune di Sant’Antioco

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Questa sera la Sala Concerti del Teatro Verdi di Sassari, dalle 21.00, ospiterà ancora un doppio, anzi triplo appuntamento con il mondo della grande danza internazionale per il festival “Corpi in movimento” di Danzeventi. Ad andare in scena saranno la compagnia “Spellbound Contemporary Ballet” con “Ascent + Hunger and Grace” e la compagnia “Ariella Vidach AiEP” con lo spettacolo “Minority party”.

Interpretato dai danzatori Mario Laterza e Giuliana Mele, “Ascent” è una creazione del coreografo Mauro Astolfi, che ha abbracciato le musiche di Nils Frahm. “Hunger and Grace” è anch’esso nato dall’inventiva tersicorea di Mauro Astolfi, stavolta sulle note raffinate delle composizioni di F. Chopin.

La compagnia romana è ormai una realtà consolidata, fondata nel lontano 1994 proprio dalla volontà di Astolfi al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. Forte di una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di danzatori considerati tra le eccellenze dell’ultima generazione, Spellbound si colloca oggi nella rosa delle proposte italiane maggiormente competitive sul piano di una dialettica internazionale. Espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, riesce a convincere le platee dei principali Festival europei, asiatici e americani.

A partire dal 1996, Mauro Astolfi ha condiviso il progetto di produzione con Valentina Marini, con la quale la compagnia ha avviato un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali.

Alle 21.30, al Verdi, sarà poi protagonista la compagnia Ariella Vidach AiEP, che rappresenta un vero e proprio laboratorio artistico, il quale ha fatto delle nuove tecnologie un punto di ricerca espressiva, attento all’innovazione del linguaggio e centrato su contenuti attuali, come quello della percezione del corpo nei confronti dell’ambiente virtuale.

Con “Minority Party” il laboratorio pone come tema centrale della composizione coreutica diversi quesiti: «Cosa significa nell’era delle nuove cittadinanze e della globalizzazione la coreografia contemporanea? È possibile concepirla senza prendere atto delle differenze dei corpi, della contaminazione tra i linguaggi, dei nuovi scenari estetici?»

Il lavoro indaga quindi il corpo e la danza come sistema di relazioni, esplorando le frontiere del linguaggio e le tradizioni come elementi permeabili di trasmissione e incontro tra culture.

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«Il gettito del tributo di smaltimento dei rifiuti solidi in discarica è destinato alla costituzione di un fondo per interventi di tipo ambientale e, sulle 107 istanze pervenute dai Comuni nel 2018, 35 sono state già finanziate. Perciò, abbiamo deciso di utilizzare ulteriori risorse per finanziare anche gli enti locali rimasti senza finanziamento nella precedente annualità.»
Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, riferendosi ai 4 milioni 654mila euro stanziati dalla Giunta regionale per favorire, tra le altre cose, la minore produzione di rifiuti, la bonifica di siti inquinati, il recupero di aree degradate ed altri investimenti di tipo ambientale.

Tre milioni derivano dallo stanziamento per il 2019 destinato a finanziare la realizzazione di interventi di recupero ambientale di aree degradate dall’abbandono di rifiuti e la realizzazione di investimenti per dissuadere da ulteriori abbandoni. Inoltre, nel 2018, c’era stato un avanzo di 1 milione 654mila euro.

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Il Consiglio comunale di Sant’Antioco, nella seduta di venerdì 11 ottobre, ha approvato all’unanimità la “Presa d’atto della Variante al Piano Regolatore del Porto”, che prevede la suddivisione delle aree portuali salvaguardando l’attività della pesca, la produzione commerciale (la banchina del sale), e concedendo ampi spazi sia alla cantieristica da diporto (ben 50 mila metri quadrati a disposizione, ovvero lo sviluppo su cui si intende principalmente puntare) sia ai posti barca da diporto (500), a questi ultimi intimamente legati, nonché ai servizi che faranno dal collegamento al centro urbano. Senza dimenticare la possibilità di poter accogliere piccole navi da crociera. Una rivoluzione, che pone Sant’Antioco al centro del Mediterraneo.

«L’approvazione del PRP è un momento storico – commenta il sindaco, Ignazio Locci – una grande opportunità che ci consente di guardare al futuro con ottimismo: adesso abbiamo le basi concrete per dare gambe allo sviluppo tanto agognato dagli antiochensi. In Sardegna siamo i primi ad aver adottato preliminarmente il Piano Regolatore del Porto, e lo abbiamo fatto con il consenso di tutte le forze politiche presenti nell’assemblea civica, a testimonianza che la strada imboccata è quella giusta e risponde alle esigenze della città e del territorio: con questo piano di lavoro guardiamo al Mediterraneo, guardiamo all’Europa. Nel frattempo – conclude il sindaco Ignazio Locci – lavoriamo alla ricerca di risorse per realizzare questo grande progetto battendo su più fronti: abbiamo, infatti, presentato anche una scheda progettuale nell’ambito del “Contratto di Istituzionale di Sviluppo” del Governo centrale per un totale di 50 milioni di euro.»

«La Pianificazione portuale era ferma dal 1967 – spiega l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Garau – ecco perché nel 2019, con gli scenari economico-sociali profondamente mutati, possiamo parlare di fatto storico. Portare a compimento il lavoro di pianificazione avviato nel 2009 è stato uno dei primi atti messi in campo dalla nostra Giunta. Oggi possiamo dire di aver fatto un passo importante verso lo sviluppo di Sant’Antioco e del Sud Sardegna.»