19 July, 2024
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Il Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani partecipa alla 7ª edizione della Settimana del Pianeta Terra con il laboratorio “Jurassic Camp. Il ritorno dei dinosauri!”, un vero campo-scuola “giurassico” in cui i bambini potranno vestire i panni del paleontologo e sperimentare il lavoro di scavo in un ambiente desertico.

I partecipanti, organizzati in èquipe, dopo una breve fase teorica sul lavoro del paleontologo, si cimenteranno nell’attività di scavo, ricerca e documentazione di uno scheletro fossile di dinosauro, ricostruito in dimensioni reali. Al termine dell’attività, uniranno il frutto del loro lavoro per completare il “puzzle” preistorico.

Attività per le famiglie, per trascorrere una domenica pomeriggio alternativa, all’insegna del divertimento e della conoscenza e per scoprire insieme le tante ricchezze del Museo!

Appuntamento, quindi, domenica 20 ottobre, alle ore 18.00, al Museo dei PaleoAmbienti Sulcitani di Carbonia.

Il laboratorio, a cura della Soc. Coop. Sistema Museo, con la direzione scientifica di Daniel Zoboli (paleontologo e ricercatore dell’Università di Cagliari), è dedicato ai bambini dai 6 anni in su.

Il costo del biglietto è di 6 euro a bambino.

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«L’Ospedale Didattico veterinario dell’Università di Sassari, indispensabile strumento per l’attuazione di una didattica riconosciuta a livello europeo, che assicura assistenza ad animali da reddito e da compagnia, ha sospeso l’attività da circa una settimana. I medici veterinari che operano per il dipartimento di Medicina veterinaria in questo momento possono prendersi cura soltanto dei cani randagi feriti che hanno bisogno di cure urgenti, mentre tutti gli altri animali che devono essere sottoposti a esami o visite sono costretti a farlo nelle strutture veterinarie di Oristano ed Assemini. Data l’importanza del servizio è inaccettabile che questa sospensione si protragga nel tempo.»

La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu interviene per chiedere il ripristino del servizio di cura degli animali nel Nord Sardegna. Appreso che sono in corso interlocuzioni tra i vertici dell’Università e dell’Ospedale per la risoluzione delle problematiche, la segretaria della Commissione Sanità Carla Cuccu, chiede inoltre l’intervento della Regione con un’interrogazione in Consiglio.

Nell’atto presentato da Carla Cuccu, viene sottolineata anche un’altra carenza della struttura: la mancanza di un’unità per gli adempimenti amministrativo – contabili che tutt’oggi sottraggono tempo allo staff medico impegnato nelle cure degli animali o nell’attività didattica.

Carla Cuccu chiede al presidente Christian Solinas e all’assessore Mario Nieddu se siano a conoscenza della sospensione del servizio e se non ritengano necessario rafforzare l’alleanza tra Regione, Università ed Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

«Non possiamo tollerare la sospensione del servizio in una struttura che assicura assistenza sanitaria all’avanguardia avvalendosi di personale altamente qualificato, di moderni laboratori analisi, di un servizio di diagnostica per immagini e di un reparto di terapia intensiva. Occorre che la Regione Sardegna – conclude Carla Cuccu – faccia la sua parte per tutelare le professionalità, formare nuovi medici veterinari e salvaguardare il prezioso patrimonio zootecnico sardo.»

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Divertente, originale, moderno e ricco di colpi di scena in cui si ribaltano i ruoli di genere da sempre stereotipati, ma allo stesso tempo capace di trascinare il pubblico nelle atmosfere più profonde della fiaba originale. Il musical “Biancaneve e i sette nani” nel weekend al Teatro Verdi ha messo alla prova il talento dei simpaticissimi “I Ciprix”, l’unica compagnia in Italia interamente composta da bambini “professionisti”.

Il team fondato e coordinato da Francesca Cipriani è arrivato a Sassari con grande entusiasmo per partecipare al festival “Corpi in movimento” di Danzeventi, con un progetto che si è avvalso della collaborazione di grandi professionisti del settore dell’entertainment per bambini e ragazzi.

La sceneggiatura è di Katja Centomo, scrittrice e fumettista impegnata nel mondo dei cartoni animati e della narrativa per ragazzi, nonché creatrice della serie Monster Allergy, affiancata da un altro grande professionista, Francesco Artibani, sceneggiatore Disney Italia per Topolino, Paperinik New Adventures, MMMM e W.I.T.C.H., ed è co-creatore di Monster Allergy.

A dare spettacolo nel teatro di via Politeama sono stati undici performer maschi e femmine di età compresa fra gli otto ed i quattordici anni, provenienti da diverse regioni d’Italia. Si sono mossi con estro, spigliatezza ed un sorriso a dir poco contagioso. Il tutto in una dimensione musicale trascinante a tempo di rock, grazie al coinvolgimento del compositore e chitarrista Giovanni Cera, approdato nel mondo dei cartoni animati come compositore di sigle e colonne sonore, tra le quali la serie Wìnx Club.

I piccoli artisti, che vivono con trasporto lo studio della danza, della recitazione e del canto frequentando la scuola “Musical Weekend” ideata dalla stessa Francesca Cipriani, hanno affrontato il palcoscenico sassarese mostrando forti attitudini interpretative e soprattutto la capacità di suscitare emozioni. Il lavoro, divertente e mai scontato, ha portato a rovesciare i ruoli di genere da sempre stereotipati nelle favole classiche dei fratelli Grimm. Alla fine a mangiare la mela è stato il principe, che si è addormentato in un sonno profondo per essere risvegliato solo dal bacio provvidenziale di Biancaneve.

I prossimo appuntamento del festival “Corpi in movimento”, che sarà anche l’ultimo di questa XVI edizione, si terrà il 19 ottobre al Teatro Verdi, alle 21.00, con “Leonardo 1519/2019”, un omaggio della compagnia Arabesque e di Danzeventi al genio di Leonardo Da Vinci a cinquecento anni dalla morte. La regia e la coreografia di Maria Grazia Deliperi in questo lavoro traggono ispirazione dalle creazioni del grande maestro, per cui i corpi danzanti diventano protagonisti assoluti quale espressione di carnalità e spiritualità nello spazio.

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La prima edizione del Santa Barbara International Music Festival è stata inserita tra le manifestazioni regionali di grande interesse turistico. L’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio ha pubblicato oggi la graduatoria dei beneficiari dei contributi in favore di manifestazioni di interesse turistico previsti dalla legge regionale 7/55. La prima edizione del Santa Barbara International Music Festival, che si è svolto da lunedì 9 a domenica 15 settembre 2019 in diversi siti emblematici del Cammino Minerario di Santa Barbara, con grande successo di pubblico, è beneficiaria di un contributo di euro 30.000,00, all’interno del cartellone delle manifestazioni del turismo religioso. L’edizione 2019 del Festival che nasce dall’idea di associare al cammino lento e contemplativo all’armonia della musica classica, ha messo a disposizione dei musicisti e del pubblico (oltre 1.800 spettatori nei 7 concerti della prima edizione) “teatri naturali e di archeologia mineraria” che, per fascino e suggestione, hanno lasciato un segno indelebile della bellezza del Cammino Minerario di Santa Barbara.

La manifestazione, promossa e organizzata dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, con la direzione artistica del pianista Junhee Kim, si è svolta con il sostegno dell’assessorato del Turismo della Regione Sarda ed in collaborazione con i Comuni aderenti alla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, che hanno favorito il successo del Festival. Un grande evento e una fantastica esperienza che vogliamo ripetere e potenziare nelle prossime edizioni in quanto si è rivelato come uno straordinario attrattore in grado di qualificare l’offerta turistica sull’intero territorio attraversato dal Cammino Minerario di Santa Barbara.

                                  

                                 

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Il Consiglio regionale ha approvato la relazione d’inchiesta n° 1 sul perdurare dello stato di insolvenza dell’AIAS nei confronti dei propri dipendenti, sulla qualità dei servizi e la tutela dei diritti dei lavoratori.

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto chiarimenti sulla mancata presentazione del Piano regionale di sviluppo per il quale sono recentemente scaduti i termini di legge.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere Giovanni Satta ha lamentato che in occasione di una precedente riunione dei capigruppo sull’Aias, alla quale ha presenziato in sostituzione del suo capogruppo, è stato ingiustamente criticato per aver chiesto quanti erano gli iscritti ad una sigla, solo perché occorreva sapere se le decisioni potevano essere approvate dai lavoratori all’unanimità.

Ancora sull’ordine dei lavori, il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi, ha osservato sul piano procedurale che la discussione sulla relazione della Commissione speciale sull’Aias, come tale, si può solo approvare o respingere.

Il presidente ha chiarito che viene applicato l’art. 78 del regolamento che riguarda, sul piano della tempistica, tutti gli atti del Consiglio.

Il Consiglio ha quindi iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la discussione del documento n. 4/16/A sull’Aias ed il presidente ha dato la parola al relatore, il presidente della commissione d’inchiesta Gianfranco Ganau, del Pd.

Gianfranco Ganau, in apertura, ha ringraziato i componenti della commissione che – ha detto – ha lavorato in modo molto proficuo sia al suo interno che in occasione dell’articolato ciclo di audizioni, una azione incisiva che inoltre ha consentito l’acquisizione degli atti del tavolo tecnico costituito all’interno dell’assessorato che ha messo ordine in una problematica molto complessa. Gianfranco Ganau ha poi sottolineato la gravità del mancato pagamento di 11 stipendi ai lavoratori, fatto da cui deriva a suo giudizio la richiesta di valutare la sostenibilità della convenzione e di vincolare ogni atto successivo al pagamento delle retribuzioni, fermo restando il mandato all’assessore per il superamento dello “status quo” privilegiando la continuità del servizio ed il recupero delle retribuzioni arretrate.

Il consigliere Michele Ciusa del M5S ha messo l’accento sul buon lavoro della commissione che ha operato con scrupolo e rigore fornendo al Consiglio la più ampia disponibilità di dati certi ed attendibili. L’assessore Mario Nieddu – ha proseguito – deve continuare con il tavolo tecnico anche per il passato e riferire alla commissione Sanità, tenendo presente l’emergenza che deriva dal mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, un problema gravissimo che la politica finora non è riuscita a risolvere. Ora la situazione è molto più chiara, ha concluso, ed ora le istituzioni regionali devono agire con urgenza dando finalmente un esempio di buona politica.

Il consigliere Giorgio Oppi dell’Udc ha affermato che l’assessorato finalmente ha attivato un tavolo dal quale è emersa con chiarezza la vera situazione dei rapporti fra Aias e Regione che ruota attorno ad un contenzioso complessivo di circa 10 milioni, buona parte del quale fortemente contestato. I problemi che abbiamo di fronte, ha detto ancora Oppi, sono due: da una parte bisogna definire una partita vecchia difficile da ricostruire se non con contenzioso e su questo non siamo entrati nel merito, e dall’altra individuare una soluzione definitiva per dare riposte ad utenti e lavoratori. Il tavolo tecnico, ha dichiarato infine, deve perciò continuare con lo stesso senso di responsabilità verificando anche il passato ed avendo come riferimento d’ora in poi la commissione sanità.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai, dopo aver criticato l’assenza del presidente della Regione su un dibattito così importante per la Sardegna, ha ricordato che quando fu presentata la richiesta di una commissione speciale il centro sinistra venne accusato di volersi sostituire alla magistratura, accuse poi rivelatesi del tutto infondate. Ma oggi – ha aggiunto – il Consiglio ha tutti gli elementi per decidere, sulla base di dati inconfutabili che testimoniano la buona gestione del centro sinistra nella passata legislatura con pagamenti regolari, mentre Aias ha fatto crescere il volume degli stipendi arretrati. In altre parole – secondo Lai – si rende necessario il superamento dell’Aias anche perché la stessa convenzione con Ats (ancora in vigore) prevede che il mancato pagamento delle retribuzioni sia una giusta causa di risoluzione. Piuttosto, ha terminato, preoccupano i ritardi ed il ripensamento rispetto ad una soluzione che era stata già trovata con l’istituzione di Sas Domos e su questo la maggioranza deve dire cosa vuole fare da domani.

Il presidente della commissione Sanità Domenico Gallus dell’Udc ha respinto la ricostruzione del collega Lai, sostenendo che ora c’è una grandissima novità nel senso che c’è un debito riconosciuto anche da Aias sia pure per un periodo circoscritto. La storia di Aias – ha sostenuto – è stata anche positiva per la riabilitazione sarda e non può essere cancellata anche se in questa fase occorre pensare in primo luogo a pazienti e lavoratori con una soluzione urgente perché undici mesi arretrati sono oggettivamente insostenibili, mentre sul pregresso come commissione Sanità assicuriamo tutto il nostro impegno e speriamo di essere altrettanto efficaci.

Dopo l’on. Domenico Gallus ha preso la parola l’on. Massimo Zedda (Progressisti) che ha detto: “Saluto i lavoratori dell’Aias, ai quali rivolgo la solidarietà mia e credo di tutta l’Aula perché non percepiscono lo stipendio da più di un anno. La commissione è stata celere ma ci ritroviamo di lunedì a discutere di Aias perché domani ne discuteranno altri, in altri palazzi e sedi. A questo punto, anche le nostre conclusioni saranno inficiate dalle decisioni della magistratura. Ci sono privati disponibili ad investire per ripristinare il servizio che faceva Aias. Non lo so, ma è necessaria comunque l’evidenza pubblica e questo va spiegato bene ai lavoratori. Sono curioso di sapere quali siano i vostri intendimenti per far funzionare la macchina dell’assistenza e dare sollievo economico a 1.200 lavoratori con gli ammortizzatori sociali».

E’ intervenuto l’on. Stefano Tunis (Sardegna 20 Venti), secondo cui “è capitato che le premesse degli atti di indirizzo del passato fossero infondate. Non possiamo dire ai lavoratori che diventeranno dipendenti della Regione ma è sempre stato comodo per la Regione non vedere come stanno le cose e delegare tutti i problemi all’Aias. Questo va detto”. L’on. Stefano Tunis ha parlato poi “della necessità di far funzionare il servizio e della necessità di salvare la professionalità dei lavoratori. Tutti siamo chiamati allo sforzo in questa occasione”.

L’on. Giovanni Satta (Psd’Az) ha ripercorso i momenti di costituzione di Sas domos e ha aggiunto: «Noi ricordiamo anche altre vertenze della scorsa legislatura e sappiamo che i lavoratori non possono transitare nella pubblica amministrazione se non c’è un concorso. Non possiamo permetterci proclami che non siano giusti ma dobbiamo tutelare tutte le parti in causa: i cittadini sardi, i lavoratori e i pazienti. Sarà importante sentire la proposta dell’assessore Mario Nieddu».

Per l’on. Daniele Cocco (Leu) «è arrivato il momento del buon senso e ci vuole un ordine del girono di tutta l’Aula, che dia all’assessore alla Sanità la più ampia copertura politica. Non sono accettabili speculazioni sulla vicenda: non ha senso cercare colpevoli ma è più giusto destinare il nostro tempo ad una soluzione stabile e seria. Chi lavora da 11 mesi senza una busta paga non se ne fa nulla della nostra solidarietà ma pretende soluzioni».

A seguire l’on. Michele Cossa (Riformatori sardi), che ha detto: «Per cinquant’anni l’Aias ha fatto comodo alla Regione e ai Comuni, ha svolto un servizio di supplenza che altri non hanno voluto o saputo svolgere. Questo va tenuto a mente e bisogna rifiutare le strumentalizzazioni e le semplificazioni: intanto sappiamo qual è l’esatta condizione debitoria della Regione. Non mi sembra un risultato da poco, finalmente abbiamo certezze. Ora dobbiamo puntare a erogare servizi sociali con standard elevati, più elevati della sanità pubblica. Noi rifiutiamo il clientelismo dell’approccio pubblico alla gestione dei servizi e di certo non sarà questa la strada da seguire nella soluzione del caso Aias. Vedremo quale soluzione proporrà l’esecutivo».

Al termine, per il Movimento Cinque Stelle ha preso la parola la capogruppo Desirè Manca, che ha detto rivolta al centrodestra ed al centrosinistra: «Sono curiosa di ascoltare la soluzione che sarà proposta dall’assessore. Ma 1.200 lavoratori senza stipendio da mesi non possono non interessarci: sapete cosa vuol dire arrivare a fine mese senza soldi? Io vorrei sapere di chi è colpa. Vorrei sapere se non è colpa della politica di chi è la colpa. Chi doveva controllare le clausole contrattuali se non la Regione? Cosa ci stiamo a fare qua se non siamo capaci di dare soluzioni? Perché non è stato rescisso il contratto?».

Dai banchi del Psd’Az l’on. Franco Mula ha esordito dicendo: «Questo non è un tribunale di inquisizione ma un’Aula parlamentare, dico rivolto all’on. Desirè Manca. E non va bene nemmeno che mischiamo le nostre competenze con quelle della magistratura ordinaria. Se siamo qui e mostriamo attenzione è perché intendiamo davvero ricercare una soluzione».

Per l’on. Michele Ennas (Lega) «per la prima volta grazie al lavoro del tavolo tecnico siamo arrivati a conclusioni sicure ed abbiamo dati incontrovertibili. E stiamo lavorando seriamente per risolvere un problema obiettivamente complesso. Sas Domos si è rivelata una soluzione ponte e di carattere elettorale e non è in cinque minuti che nascono le soluzioni, quelle vere. Dobbiamo essere tutti responsabili e dare mandato all’assessorato per una soluzione».

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, dopo aver ringraziato la Commissione d’inchiesta per il lavoro svolto ha lamentato l’assenza in aula del presidente della Regione: «Oggi sarebbe stata opportuna la sua presenza, primo perché avrebbe rafforzato l’azione della Giunta, secondo perché è stato lui ad apporre la firma nell’atto che annulla le selezioni per Sas Domos. La domanda è: perché il principale soggetto privato convenzionato con la Regione con oltre 3.000 dipendenti e 3.000 assistiti, con oltre 100 milioni di euro ricevuti dalle casse regionali, non paga gli stipendi?».

Francesco Agus ha ricordato che il lavoro della Commissione ha consentito di fare finalmente chiarezza: «Fino a tre mesi fa c’era chi pensava che il problema riguardasse i ritardi dei trasferimenti della Regione, oggi quella fase è chiusa, la situazione di emergenza non può essere imputabile ai ritardi della Regione, non spetta all’Aula capire cosa ci fosse a monte. Questo si vedrà in altre aule. La Commissione aveva l’obiettivo di verificare il perdurare dello stato di insolvenza di Aias. Oggi finisce il balletto delle cifre».

Il capogruppo dei progressisti ha quindi puntato l’indice sui ritardi della Giunta: «La Commissione ha ricevuto pieno mandato e, in tre mesi, ha concluso i lavori. Purtroppo, si sono persi 6 mesi dopo l’atto del presidente Christian Solinas che ha fermato il progetto Sas Domos. Il problema va risolto, parliamo di un servizio talmente sensibile che non può essere interrotto nemmeno per un secondo. Abbiamo parlato dei dipendenti, della proprietà ma nel dibattito non sono intervenute le famiglie degli assistiti. I familiari sono terrorizzati perché temono l’interruzione del servizio. Io credo che affidarlo a un soggetto pubblico non sia una bestemmia. Non si può fare di peggio. Credo che non esistano soluzioni perfette, la soluzione di una società consortile con capitale pubblico privato era una proposta. Non si può stare fermi, serve una soluzione rapida. Spero che l’assessore sia coraggioso e non guardi le tessere di partito o il pregresso ma che individui una soluzione urgente e i consiglieri vadano via da qui avendo chiaro cosa succederà in futuro».

Il presidente Michele Pais ha quindi dato la parola all’assessore della Sanità Mario Nieddu.

«All’inizio non ero favorevole alla commissione d’inchiesta e non sono convinto neanche oggi della sua indispensabilitàha detto Mario Nieddu – il tavolo tecnico non ha avuto impulso dal lavoro della Commissione, è accaduto invece il contrario.»

Mario Nieddu ha espresso apprezzamento per l’andamento del dibattito e invocato una soluzione condivisa da tutta la politica: «Per risolvere questa situazione servono soluzioni complesse. Ho apprezzato l’intervento di Massimo Zedda che rispetto alla soluzione evocata dal Consiglio, Sas Domos, ha ricordato che si tratterebbe di una sperimentazione gestionale. Questo progetto è stato bloccato dal presidente Solinas perché ha bisogno di una normativa regionale di riferimento che non c’è. Le sperimentazioni gestionali fanno riferimento a una legge nazionale che impone la sostenibilità economica, condizione che il progetto Sas Domos non garantisce. Quel progetto comunque non è stato cancellato ma sospeso. Non è pensabile che Sas Domos possano assorbire i 1.200 dipendenti di Aias».

L’assessore ha poi difeso l’operato della Giunta: «Non sono stati persi 7 mesi. Senza il tavolo tecnico non si sarebbe potuta fare chiarezza e accertare la situazione debitoria di Aias. Grazie a quel lavoro oggi sappiamo cosa fare».

Sulla sentenza del Tribunale attesa per domani l’assessore ha chiarito: «Io non sono fiducioso sul commissariamento. Aias è una onlus, non ha l’obbligo di presentare i bilanci a nessuno. Non è stato semplice farseli consegnare. In una delle sedute ho chiuso il tavolo perché Aias si è presentata senza bilanci. Come onlus non è sottoposta neanche al regime fallimentare ordinario. O si dimostra che Aias ha agito come società commerciale o non si può far nulla. Altra ipotesi è un commissario nominato dal Ministero».

Mario Nieddu ha quindi assicurato che una soluzione arriverà in tempi rapidi: «Stiamo pensando a risolvere il problema fuori da schemi ideologici. Non si tratta di distinguere tra pubblico e privato. Lavoriamo a una soluzione definitiva. Non è questa la sede per chiarire il percorso che abbiamo in mente. Sarà una soluzione che garantirà la continuità dell’assistenza e i livelli occupazionali dei lavoratori. Una cosa non faremo: la revoca della convenzione non ci sarà».

Per dichiarazioni di voto è intervenuto Eugenio Lai: «La Giunta non reputa il Consiglio un degno interlocutore – ha detto – l’assessore non ci dice quale sia la soluzione. Che cosa si vuole fare? Ho sentito inesattezze: dire che il progetto Sas Domos non garantiva continuità assistenziale è sbagliato. Solinas ha bloccato le selezioni».

Massimo Zedda (Progressisti) ha invitato alla prudenza. «La situazione potrebbe cambiare nelle prossime ore. L’assessore non indica una soluzione perché una soluzione non può esserci prima delle decisioni del Tribunale. Suggerisco, a partire da domani, di avviare un tavolo specifico per individuare un soggetto che possa prendersi in carico Aias. Per far questo occorre riunire prefetto, procuratore della Repubblica, presidente della Corte dei Conti e cercare il supporto di Anac.»

Secondo Francesco Agus (Progressisti) l’assessore si prende una grande responsabilità: «Non dice nulla su cosa avverrà domani. Noi approviamo un documento che vincola la Giunta a una prova di forza. Dovrà valutare la sostenibilità della convenzione con Aias ed eventualmente avviare il superamento della stessa. Al suo posto avrei approfittato di questo clima di unità per iniziare a discutere di un mandato più ampio per capire come superare la situazione. Andiamo via senza nessuna certezza ma con più dubbi. Anche la soluzione Sas Domos è ancora in campo. Potrebbe essere migliorata. Non vorrei che dietro le sue parole elusive l’assessore nascondesse la volontà di gestire la questione in proprio senza cercare la condivisione del Consiglio. Voto a favore ma non sono soddisfatto delle sue risposte».

Il capogruppo del Psd’AZ, Franco Mula, ha annunciato voto favorevole. «Non tirate fuori la Nerina Dirindin o altri personaggi che hanno combinato gravi danni per la sanità. Risparmiateci queste cose».

Voto favorevole ha annunciato anche Desirè Manca (M5S), mentre Giovanni Satta (Psd’Az) ha ricordato che il pronunciamento del giudice vincolerà la Giunta. Replicando ad Eugenio Lai, ha poi aggiunto. «Le selezioni per Sas Domos erano aperte a tutti, lo ha detto Fulvio Moirano. Non ci sarebbe stato nessun canale preferenziale per i dipendenti Aias».

Anche Giorgio Oppi ha annunciato il voto favorevole dell’Udc. «Bisogna rimanere nella correttezza e nella verità. Il piano sanitario non è stato approvato d Nerina Dirindin e nemmeno la rete ospedaliera nonostante la nostra disponibilità. Non addentriamoci in questi meandri».

Antonio Mundula, annunciando il voto favorevole di Fratelli d’Italia ha detto: «Ho fatto parte della Commissione e ne ho sentito la responsabilità. Non abbiamo cercato colpevoli ma verificato i fatti che sono inconfutabili. Fratelli d’Italia voterà in modo favorevole. Stiamo votando una relazione ma sappiamo che non ci possono essere in questo momento risposte immediate. Ho fiducia nell’assessore che farà un ottimo lavoro».

Stefano Tunis, a nome del gruppo Misto, si è detto favorevole alla relazione della Commissione. «Non so cosa farà la magistratura, voto questo documento tenendo conto dello stato dell’arte. Non so cosa succederà domani, oggi sottolineiamo il buon lavoro della commissione.»

Il presidente della Commissione d’inchiesta Gianfranco Ganau ha ringraziato il Consiglio per l’andamento del dibattito. «La Commissione ha verificato gli atti: 107 milioni sono stati dati a Aias, ci sono 11 mensilità in arretrato per i lavoratori. Questi elementi mettono l’assessorato in condizioni di intervenire. Oltre a Sas Domos c’è un’altra soluzione: la revoca della convenzione e la messa a bando della stessa garantendo una transizione in cui Aias dovrà assicurare il servizio fino al subentro di un altro soggetto. Ci sono le condizioni perché l’assessorato possa prendere queste decisioni.»

Voto favorevole hanno annunciato anche il capogruppo della Lega, Dario Giagoni, e quello di Leu Daniele Cocco, secondo il quale l’unica soluzione «è la revoca della convenzione Aias».

Messa in votazione, la relazione della Commissione d’Inchiesta è stata approvata all’unanimità (47 voti favorevoli su 47 votanti).

Il Consiglio regionale si riunirà giovedì prossimo alle 10.30 per l’esame del Dl n. 51 “Disposizioni in materia di enti locali”.

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Su un totale di 18 incendi sviluppatisi oggi in Sardegna, due hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

Nelle campagne di Gergei, in località “R. Murera”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Isili coadiuvato dagli elitrasportati, 2 squadre di FoReSTAS di Isili e Villanovatulo e i volontari ProtCiv Guasila. L’incendio ha interessato una superficie di circa 5 ettari di macchia mediterranea e pascolo. Le operazioni di spegnimento, rese complicate dall’orografia del terreno, si sono protratte fino alle ore 16.00.

Nelle campagne di Cossoine, in località “Lighentosa”, sono intervenuti due elicotteri provenienti dalle basi del Corpo forestale di Anela e Bosa. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bonorva, coadiuvato dagli elitrasportati e da 2 squadre di FoReSTAS di Bonorva. L’incendio ha interessato una superficie di circa 10 ettari di terreni incolti e pascoli cespugliati. Le operazioni di spegnimento ad opera dei mezzi aerei si sono concluse alle ore 19.05, mentre l’attività  delle squadre a terra è ancora in atto.

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A due anni dal suo brutale assassinio, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha ricordato oggi la giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia.

«Daphne Caruana Galizia avrebbe avuto oggi 55 anni e una carriera brillante ancora davanti. Invece, siamo qui oggi a renderle omaggio perché il suo impegno e la sua dedizione come giornalista l’hanno portata via troppo presto.

Questa settimana segna due anni dall’assassinio brutale della giornalista investigativa maltese. È triste, ma allo stesso tempo necessario, ricordare l’importanza della libertà di espressione e di stampa in paesi democratici come i nostri.

È drammatico pensare che nel XXI secolo ci sia ancora bisogno di moniti a difesa dei diritti e delle libertà dei cittadini: questi sono il fondamento dei nostri valori europei e devono essere protetti e rispettati quotidianamente.

Morire perché si sta svolgendo correttamente il proprio lavoro è semplicemente inaccettabile ed è raccapricciante pensare che secondo i dati pubblicati in occasione del World Press Freedom Day, nel 2018 sono morti ben 95 giornalisti. Inoltre, sempre secondo il World Press Freedom Index, soltanto un Paese su 4 può definire libera la sua informazione, nonostante la stampa sia uno dei capisaldi dei nostri sistemi democratici.

Vogliamo incoraggiare e sostenere il percorso della giustizia, il lavoro della magistratura e delle autorità maltesi nel tentativo di fare piena luce sull’efferato omicidio di Daphne.

Voglio manifestare apertamente la mia vicinanza e il mio sostegno a tutti quei giornalisti, uomini e donne coraggiosi, che come Daphne, sono costretti a sacrificare qualcosa della loro vita, se non la vita stessa, per la ricerca di uno dei beni più preziosi delle nostre democrazie: la verità. Il Parlamento europeo vuole essere custode dei valori di Daphne Caruana Galizia.»

Plenary session – Election of the President of Parliament – Second ballot

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Le squadre del pronto intervento di Abbanoa hanno concluso la riparazione della condotta in via Giulio Cesare interessata questa mattina un guasto improvviso. La rottura della tubatura, individuata in un tratto del diametro di 200 millimetri, aveva causato l’interruzione dell’erogazione nel centro abitato. Sono ora in corso le manovre in rete per ripristinare il servizio. Sarà, però, necessaria una chiusura notturna dell’erogazione dalle 21.00 di stasera sino alle 6.00 di domani mattina, per ricostituire i livelli nei serbatoi indispensabili per ridare pressione a tutta la rete idrica.

Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Abbanoa segnala che alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

 

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Il comune di Carbonia ha indetto una selezione pubblica, per titoli e colloquio, per il conferimento dell’incarico, di alta specializzazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 110, comma 1 del D. Lgs. 267/2000, di un dirigente (Comandante) del Servizio di Polizia locale a tempo pieno e determinato.

Il contratto di lavoro non potrà avere una durata superiore al mandato elettivo del Sindaco.

I candidati dovranno essere muniti di uno dei seguenti titoli di studio: Laurea magistrale in Giurisprudenza o Scienze Politiche, Scienze dell’Economia, Scienze Economiche Aziendali, Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e titoli equipollenti.

Sarà necessario aver maturato una precedente esperienza di servizio presso Comandi di Polizia Municipale (composti da almeno 5 addetti) e/o Organi di Sicurezza dello Stato, delle Regioni e delle Province anche di natura militare.

La scadenza dei termini per la presentazione delle domande è prevista per l’11 novembre.

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Dal pomeriggio di domani martedì 15 ottobre riprenderà il lavoro della commissioni del Consiglio regionale.

Alle 15.30 la commissione Autonomia presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) discuterà delle modifiche alla legge regionale sulla caccia (legge regionale 23/98).

Alle 16.00 la commissione Lavoro presieduta da Alfonso Marras (Riformatori) sentirà i sindacati sulla vertenza dei dipendenti Aspal.

Successivamente, l’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu riferirà su prevenzione e contrasto del bullismo e del cyber bullismo (proposta di legge n. 16) e sulle norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche (Linee guida per l’applicazione della legge regionale 22/2018 per l’utilizzo dei fondi e la presentazione di progetti).

Sempre martedì ma alle 15.30 riprenderanno i lavori della commissione Ambiente, presieduta da Giuseppe Talanas di Forza Italia, con le audizioni dell’assessore dell’Ambiente, dei Sindaci di Buggerru ed Iglesias, dell’amministratrore unico di Igea, del direttore dell’Arpas e del responsabile del Dipartimento prevenzione della Assl di Carbonia sull’inquinamento delle spiagge del Sulcis Iglesiente.

Nel pomeriggio alle 16.00 la commissione sarà impegnata nel dibattito sulle proposte di riforma della legge edilizia ed urbanistica (proposte di legge nn. 55 e 59).

Mercoledì alle 10.00 la seduta sarà dedicata ai trasporti con l’assessore Giorgio Todde e l’amministratore unico di Arst Spa che saranno sentiti sui disservizi nel territorio sassarese con particolare riferimento al metro di superficie Sirio. Alle 11.30, invece, seduta congiunta con la commissione Pubblica istruzione per ascoltare i rappresentanti degli studenti che aderiscono al movimento “Friday for future” sui cambiamenti climatici.

Ancora nel pomeriggio di mercoledì con inizio alle 16.30 la commissione Bilancio inizierà la sua seduta che ha come primo punto all’ordine del giorno l’elezione del presidente e di un segretario. Subito dopo saranno esaminati i documenti riguardanti il bilancio consolidato della Regione per il 2018 ed il disegno di legge n. 22 sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

A causa della concomitanza con la riunione del Consiglio in programma per oggi, infine, la commissione Sanità presieduta da Domenico Gallus (Udc) ha rinviato il sopralluogo programmato nelle strutture sanitarie di Ozieri ed Alghero. Le visite saranno effettuate domani (martedì 15 ottobre), rispettivamente alle 10.30 (Ozieri) ed alle 12.30 (Alghero).