25 December, 2024
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La Regione Sardegna, nel riconoscere la centralità della famiglia quale elemento di sviluppo e risorsa per l’intera collettività, ha avviato una politica di interventi integrati per la tutela della famiglia in tutte le sue problematiche. È il caso del progetto “La Famiglia cresce“, promosso con lo scopo di attuare interventi di supporto economico alle famiglie con un numero di figli pari o superiore a tre e fino a 25 anni d’età. Sono ammissibili al contributo i nuclei familiari anche monogenitoriali, comprese le famiglie di fatto conviventi da almeno 6 mesi, di cui almeno un componente sia residente da almeno 24 mesi nel territorio della Regione Sardegna, che possiedono i seguenti requisiti:
– quattro o più figli fiscalmente a carico, di età compresa tra 0 e 25 anni;
– reddito ISEE 2019 non superiore a 30mila euro alla presentazione della domanda.

Le domande di contributo potranno essere presentate (compilando l’apposito modulo in tutte le sue parti) e con tutta la documentazione richiesta, da uno dei genitori, fino alle 12.00 del 20 novembre 2019, presso l’ufficio protocollo del comune di Sant’Antioco, con consegna direttamente a mano o con trasmissione tramite raccomandata A/R (farà fede il timbro postale) o tramite PEC all’indirizzo: protocollo@comune.santantioco.legalmail.it. Per ogni chiarimento è possibile rivolgersi all’ufficio dei Servizi Sociali: a disposizione i volontari del Servizio Civile Progetto GIOIA.

 

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Dal 2 novembre 2019 l’orario di apertura al pubblico degli Uffici del comune di Iglesias, è articolato come segue:

– lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00;
– martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30;

Fanno eccezione i seguenti servizi:

• I servizi Protocollo, Servizi demografici (anagrafe, stato civile ed elettorale) e Archivio osserveranno l’orario sotto riportato:
– lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00;
– martedì e giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30;

• L’Ufficio tributi osserverà il seguente orario:
– martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30;
– mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00;

• Tutti gli uffici dei settori 3° “Programmazione, pianificazione e gestione del territorio” e
“Tecnico – Manutentivo” osserveranno il seguente orario:
– il lunedì ed il mercoledì dalle ore 11.15 alle ore 13.15:
– il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00;

• L’Ufficio della Polizia locale osserverà il seguente orario:
– il lunedì dalle ore 9.00 alle ore 11.30;
– il giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.00.

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Il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, vista la nota della A.T.S. Sardegna (Azienda Tutela Salute), Dipartimento di Prevenzione  SIAN – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione del 21/10/2019, avente ad oggetto “Giudizio di idoneità d’uso acque destinate al consumo umano”, Revoca Ordinanza non potabilità -, assunta al Protocollo Generale al n.49413 in data 22/10/2019, con la quale si comunica che le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato nel Comune di Iglesias, presso il punto idrico nella Frazione di Monte Agruxiau, in data 03/10/2019, sono risultati conformi agli standard di qualità previsti da D. Lgs.vo 31/2001, e considerato che a seguito di tali risultanze, nella nota di cui sopra è stato espresso un giudizio di idoneità dell’acqua destinata al consumo umano, con “proposta di revoca della precedente Ordinanza Sindacale n. 145 del 24/09/2019.”; ha dichiarato l’acqua in distribuzione nella frazione di Monte Agruxiau, idonea al consumo umano ed ha revocato la precedente ordinanza sindacale n.145 del 24/09/2019.

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Nell’ambito dell’opera di decentramento amministrativo e considerato come il quartiere di Serra Perdosa, con circa 4.000 residenti, sia sotto l’aspetto demografico e delle dinamiche urbane uno dei più importanti della città di Iglesias, l’Amministrazione comunale ha deciso di destinare un locale dell’ex Tribunale a sede distaccata dell’Ufficio Anagrafe, adibendolo al rilascio delle nuove carte di identità elettroniche.
Il provvedimento fa parte del programma integrato di riqualificazione del quartiere di Serra Perdosa e vuole essere una risposta alle richieste di numerosi cittadini, che in questo modo potranno usufruire del servizio in loco, anziché doversi recare al Centro Direzionale in via Isonzo percorrendo circa 2 chilometri.
«L’Amministrazione vuole portare avanti un’azione di saldatura tra il Centro e le periferie, vero cuore pulsante della vita in città e delle attività produttive, sociali e commerciali», ha precisato il sindaco Mauro Usai, mentre l’assessore del decentramento, Francesco Melis, ha sottolineato l’importanza di un provvedimento che permetterà a tante persone di accedere ai servizi dell’Anagrafe senza dover percorrere un lungo tragitto: «La sede distaccata dell’Anagrafe permetterà un’azione amministrativa più efficiente e verrà incontro alle esigenze delle persone del quartiere. Successivamente, oltre alla carta d’identità elettronica, l’Ufficio potrà rilasciare anche le altre certificazioni, e rappresenterà una maniera concreta di realizzare un’opera di decentramento, non solo verso le Frazioni, ma anche verso i quartieri periferici».

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«Faccio mie le preoccupazioni e le proposte del sndaco di Masainas e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis, Ivo Melis, relativamente al destino del nostro territorio. Come sostengo sin dalla sua fallimentare soppressione, la provincia del Sulcis Iglesiente è strumento indispensabile per dettare, progettare e guidare la rinascita della nostra terra. Nessuno può più permettersi di svolgere il ruolo di spettatore passivo. Un caloroso invito lo rivolgo a tutti i Sindaci dei comuni del nostro territorio e a tutta la popolazione, per schierarci insieme in prima linea per andare a riprenderci quello che ci è stato indebitamente tolto. In questo momento è il caso di dire l’unione fa la forza, perché i disastri che crea la disgregazione li stiamo vivendo quotidianamente sulla nostra pelle.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

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Al via dal 2 al 24 novembre la rassegna “Teatro E Contemporaneo” organizzata dall’associazione culturale Origamundi all’interno del più ampio progetto teatro diffuso.

Sul palco del teatro “Intrepidi Monelli” di via Sant’Avendrace 100, a Cagliari, in scena dalle 20,30 una pluralità di proposte, un fresco spaccato di vivacità creativa che mira a coinvolgere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. La rassegna propone un programma ricco di nomi illustri del panorama teatrale sardo, volto anche a promuovere e divulgare le produzioni emergenti dell’isola.

Ad inaugurare la rassegna il 2 Novembre  sarà “Iddacuada”, una coproduzione tra le compagnie Figli d’Arte Medas e Ilos Teatro che, da anni, con poetiche e linguaggi differenti, portano avanti un discorso culturale importantissimo per la nostra isola. In scena gli autori e registi Elena Musio e Gianluca Medas.

Si prosegue il 3 novembre con Effimero Meraviglioso che porta in scena  “Volevo vedere il cielo” di Massimo Carlotto, regia di Maria Assunta Calvisi. La messa in scena è una radiografia di uno spaccato della società di oggi, dove si alimentano i falsi miraggi, i luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità.

Il 10 e in replica il 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo spettacolo “Bisogna stare karmi” della compagnia teatrale Origamundi, scritto e diretto da Ivano Cugia. La messinscena è un thriller onirico, che tratta in maniera sottile, velata e meditativa le tematiche del femminicidio, delle insidie della rete e del cyberbullismo.

L’11 novembre sul palco uno spettacolo rivolto alle scuole superiori in matinée, “Gramsci Antonio: Presente!” della compagnia teatrale Actores alidos, testo di Rossana Copez, in scena Marta Proietti Orzella e Fausto Siddi. Lo spettacolo vuole mettere a confronto una comune ragazza dei nostri giorni con la figura e le parole di Antonio Gramsci per fare emergere l’attualità del suo pensiero

Chiude la rassegna il 24 novembre una prima assoluta della compagnia Origamundi, “Il vuoto dentro”, protagonista e autore del testo Giovanni Trudu, che cura anche la regia insieme ad Ivano Cugia. Lo spettacolo è ambientato nel locale Pulse la sera cui è avvenuta la strage di Orlando, attraverso le parole dell’artista che si stava esibendo in quel momento. Una messa in scena in pieno stile Drag, dissacrante e ironica, che prendendo spunto da questo avvenimento racconta e rendere omaggio ai personaggi che hanno contribuito al movimento di emancipazione.

Il biglietto per ogni singolo spettacolo ha un costo pari a 8,00 euro.

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La maggioranza del Movimento 5 Stelle che amministra la città di Carbonia dal 19 giugno 2016, vacilla sempre più. Il passaggio di Eleonora Cera all’opposizione è solo l’ultimo tassello di un mosaico disgregativo iniziato poche settimane dopo l’insediamento del Consiglio e della Giunta (5 luglio 2016), con le dimissioni volontarie dei primi assessori. Gli abbandoni della nave pentastellata che aveva stravinto le elezioni, relegando per la prima volta all’opposizione la sinistra nella storia della città del carbone, non si sono mai fermati. Sei assessori su sette e tre consiglieri hanno scelto altre strade, tra chi è rimasto non sono mancati gli avvicendamenti, alla presidenza del Consiglio, alla guida del gruppo ed alla presidenza delle commissioni.

Per i consiglieri di minoranza è stato sempre fin troppo facile sparare bordate pesantissime sulla maggioranza e, soprattutto, sul sindaco Paolo Massidda, come è accaduto questa mattina. Ci sta, è il gioco delle parti.

Il fuoco degli attacchi brucia però molto di più, quando arriva dai consiglieri di maggioranza e non solo da chi decide di abbandonare per altri lidi. E’ il caso di Manolo Cossu, il secondo candidato più votato alle elezioni del 5 giugno 2016 con 352 preferenze, 7 meno di Carla Mario, nominata assessore, poi dimissionaria. Capogruppo fino a tre mesi fa, Manolo Cossu è stato una colonna del gruppo nei primi tre anni di consiliatura. Ieri sera, a poche ore di distanza dall’abbandono del M5S da parte di Eleonora Cera, ha pubblicato un post durissimo su Facebook, nel quale ha fatto un’analisi dell’esperienza fin qui fatta e, soprattutto, di quello che sarà il futuro del M5S nell’ultima parte della consiliatura.

«Dopo aver dedicato, onestamente e con sacrificio, tanti anni della mia vita al Movimento 5Stelle, fin dalla prima ora – quando portare avanti certi valori ed esternare l’appartenenza ti rendeva non solo oggetto di scherno, ma comprometteva anche aspetti ben più gravi e importanti, come ad esempio il lavoro – vedere oggi la metamorfosi che ha subito mi lascia con l’amaro in bocca e un forte senso di delusione.

Metamorfosi in negativo, a tutti i livelli.

Ho sempre lavorato per il bene della mia città e dei miei concittadini in rispetto ai valori, al Programma e agli elettori, lontano dai riflettori e dalle bagarre mediatiche (spesso fini a se stesse e di poca sostanza), ma mi accorgo che forse avrei dovuto farmi sentire di più. Non l’ho fatto, fino ad ora, per lealtà e rispetto, rispetto che spesso, però, non è stato ricambiato.
Far politica vuol dire confronto, dialettica, ma richiede anche delle abilità “sartoriali”, ovvero il dover ricucire strappi.

Per quanto mi riguarda, è finito il tempo di ricucire strappi causati da altri.»

L’esternazione di Manolo Cossu è destinata ad aprire un nuovo duro confronto in seno al M5S ma ad accendere ancora di più il clima sono le dichiarazioni fatte dallo stesso Manolo Cossu questa mattina nell’intervista che alleghiamo, dalla quale estrapoliamo un passaggio che non lascia spazio ad interpretazioni: «Lo sfacelo è sotto gli occhi di tutti, ci sono solo alcune persone che continuano a non vedere questo sfacelo!».

Giampaolo Cirronis

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220791904535377/

Manolo Cossu.

 

Manolo Cossu tra Silvia Pinna ed Eleonora Cera, il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale, il 5 luglio 2016.

 

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Cinque consiglieri dei gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Carbonia hanno tenuto stamane una conferenza stampa, sul piazzale della Torre Civica, a distanza di 24 ore dalle dimissioni dal gruppo di maggioranza del Movimento 5 Stelle e dal conseguente passaggio all’opposizione nel gruppo Misto, della consigliera Eleonora Cera. Federico Fantinel, Ugo Piano, Nino Spanu, Maurizio Soddu e Michele Stivaletta, hanno attaccato pesantemente la maggioranza e, in particolare, il sindaco Paola Massidda, ricostruendo tutte le travagliate vicende che hanno contrassegnato i tre anni abbondanti di consiliatura fin qui trascorsi, con le dimissioni di sei dei sette assessori della prima Giunta, l’abbandono del M5S da parte di tre consiglieri, una dimessasi dall’assemblea, gli altri due passati all’opposizione, il cambio del presidente del Consiglio e del capogruppo, ed hanno chiesto al sindaco di prendere atto del fallimento e di rassegnare le dimissioni, per restituire la parola ai cittadini.

 

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La capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Desirè Manca, chiede alla collega Elena Fancello, passata al gruppo Misto, di rispettare gli elettori sardi e rassegnare le dimissioni.

«”Ho avuto l’onore di essere stata selezionata dagli attivisti e votata dai sardi che credevano in me e nella nostra offerta politica”. Queste sono soltanto due righe del lungo discorso della consigliera Elena Fancello con il quale ha motivato la sua scelta di passare al gruppo Misto. Due righe oltremodo significative a mio avviso – sostiene Desirè Manca -. Due righe che racchiudono in sé un concetto fondamentale: la consigliera Fancello ha avuto l’onore di essere stata selezionata non da un gruppo di cittadini sardi vicini a un partito qualsiasi, bensì dagli attivisti del Movimento 5 Stelle. La consigliera Fancello non è stata votata dai sardi che credevano in un’offerta politica generica, ma ha avuto l’onore di poter far parte della massima Assemblea sarda grazie al voto di tanti cittadini convinti di aderire ad un’offerta politica ben precisa, quella del Movimento 5 Stelle.»

«Indubbiamente la sua elezione è strettamente collegata ai valori, ai risultati ottenuti e alle battaglie portate avanti dal Movimento 5 Stelle negli anni. Indubbiamente è legata al simbolo del Movimento 5 stelle. Un simbolo che, in questo caso, parrebbe essere stato utilizzato come un grande bacino utile al solo scopo di raccogliere le preferenze necessarie all’ottenimento di una poltrona in Consiglio regionale – aggiunge Desirè Manca -. È in nome dell’onestà nei confronti degli elettori che chiedo le dimissioni dal Consiglio regionale di Elena Fancello, a nome mio e dei consiglieri regionali Alessandro Solinas, Michele Ciusa e Roberto Li Gioi.»

«Per coerenza, per onestà, ma soprattutto per rispetto di tutti gli attivisti del Movimento 5 Stelle e dei suoi portavoce chiedo alla consigliera Fancello di fare un passo indietro e compiere un atto dovuto: rassegnare le dimissioni subito – conclude Desirè Manca -. Il voto rappresenta la volontà del popolo, tradire questo mandato significa non avere rispetto di quello che è un esercizio democratico.»

Nel suo intervento, la capogruppo del M5S parla esprime una posizione condivisa da altri tre consiglieri pentastellati. Desirè Manca non cita Carla Cuccu, consigliera iglesiente eletta nella lista circoscrizionale di Cagliari. Carla Cuccu che, viceversa, è stata citata da Elena Fancello nella nota in cui ha annunciato la sua decisione di abbandonare il M5S e di aderire al gruppo Misto. Nello specifico, Elena Fancello ha tenuto a sottolineare che  «l’unica, insieme a me, a firmare la proposta di modifica della legge riguardante l’apprendistato professionalizzante, elaborata dagli attivisti del “tavolo lavoro” durante la scrittura del programma regionale, è stata la collega Cuccu».

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Potranno rimanere montati fino al 31 dicembre 2020 tutti i ‘manufatti amovibili’ installati dai titolari delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo. Lo prevede una modifica dell’ordinanza balneare per la Sardegna firmata ieri dall’assessorato regionale degli Enti local, in applicazione della normativa nazionale. Il posizionamento delle «strutture a servizio della balneazione» precedentemente era «ammesso senza limiti temporali nei litorali urbani», mentre era consentito negli altri casi solo nel periodo compreso tra aprile e ottobre.

Il provvedimento si riferisce all’installazione di strutture amovibili, cioè «di manufatti leggeri, anche prefabbricati», e di «roulotte, camper, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, a eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee o siano ricompresi in strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore».