20 July, 2024
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«Tutti i cittadini hanno diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture in grado di guarire o migliorare comunque il loro stato di salute. Appendiamo in questi giorni dalla stampa locale quanto accaduto all’ospedale Sirai, dove un paziente si è visto sospendere la chemioterapia dapprima perché mancava lo strumento per eseguirla e successivamente perché mancavano i medici anestesisti che potessero utilizzare il dispositivo. L’Ospedale Sirai è l’unico presidio del Sulcis Iglesiente che eroga tale prestazione sanitaria, in quanto dotato di un reparto di oncologia medica per la diagnosi e la cura delle malattie neoplastiche. Quanto accaduto è un fatto gravissimo che non deve ripetersi in futuro.»

Approda in Consiglio regionale con un’interrogazione della consigliera del M5S Carla Cuccu la vicenda dell’operaio di Nebida in cura all’Ospedale Sirai di Carbonia, al quale è stata sospesa la chemioterapia.

«I pazienti – denuncia Carla Cuccu – si trovano spesso a dover fare i conti con la disorganizzazione dell’assistenza e con la carenza di personale sanitario in ospedale. Una seria programmazione avrebbe evitato il triste episodio. Pertanto, rilevata la necessità di garantire ai pazienti un percorso terapeutico efficace, tempestivo e sicuro, di ricostruire il legame di fiducia tra il cittadino e le strutture ospedaliere alle quali si affida, Carla Cuccu chiede di interrogare il presidente della Regione, Christian Solinas, e l’assessore della Sanità Mario Nieddu, per sapere se siano a conoscenza di quanto accaduto e quali misure intendano adottare per evitare il ripetersi di simili episodi.»

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La scorsa notte, i carabinieri della stazione di Monastir unitamente ai colleghi del Nucleo ispettorato lavoro di Cagliari hanno effettuato diversi controlli nei locali pubblici di Monastir ed Ussana, al fine di assicurare il rispetto delle norme a tutela degli avventori e dei lavoratori dei locali pubblici. In un ristorante e in un circolo privato, i militari hanno verificato e contestato rispettivamente la presenza di 2 lavoratori in nero e la presenza di un sistema di video sorveglianza non autorizzato. Ai due locali sono state elevate sanzioni per complessivi 10.000 euro, con la sospensione dell’attività imprenditoriale per la pizzeria con i lavoratori a nero. Nell’ambito dei controlli, è stata rinvenuta nella disponibilità di un avventore de circolo privato, una modica quantità di marijuana ed il soggetto verrà per questo segnalato quale consumatore.

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Nell’ambito degli Erasmus Days, si è tenuto questa sera nell’auditorium dell’Istituto di istruzione superiore G.M. Angioy di Carbonia, un incontro per la presentazione del progetto Erasmus Plus. L’evento è stato organizzato dall’Istituto di istruzione superiore G.M. Angioy di Carbonia, in collaborazione con l’Istituto IPIA “Emanuela Loi” di Carbonia e l’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Carbonia. Nel corso della serata sono state presentate anche tutte le esperienze maturate dai tre istituti negli anni scorsi nell’ambito delle attività del progetto Erasmus.

Il progetto Erasmus Plus “Reshaping our school spaces. A challenge to facilitate learning”, ovvero “Rimodellare gli spazi scolastici. Una sfida per l’ìapprendimento (SPANT)”, è il progetto realizzato dai tre istituti. L’iniziativa mira all’acquisizione di nuove strategie per l’innovazione delle scuole consorziate, come la creazione di nuovi ambienti di apprendimento stimolanti e motivanti, capaci di porre gli studenti al centro del processo educativo mediante un loro coinvolgimento attivo.

Attraverso la mobilità internazionale in scuole del Nord Europa e della Gran Bretagna, il personale coinvolto nel progetto, potrà seguire corsi e partecipare ad attività di job-shadowing sugli ambienti di apprendimento innovativi e sulle metodologie di insegnamento.

Nel corso della serata, introdotta dalla professoressa Teresa Florio, neo dirigente dell’Istituto Giovanni Maria Angioy e dalla dirigente uscente Maria Antonietta Cuccheddu, sono intervenuti: Francesca Pili, docente IPIA Carbonia, su “Il progetto SPANT“; Anna Rita Vizzari, docente di lettere impiegata presso l’USR Sardegna e referente regionale PNSD, su “Le opportunità di Erasmus”; Antonio Loddo, referente regionale “eTwinning”, su “eTwinning in Erasmus”; Anna Dessì, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” – Carbonia, su “Azione Chiave K2 nell’Istituto Comprensivo Don Milani”; Cristiana Pivetta, docente dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Carbonia, su “Azione Chiave K1 e eTwinning”; Maria Antonietta Melas, referente Erasmus per l’Istituto “Beccaria” di Carbonia; e, infine, Sabrina Sabiu, assessore della Cultura della Pubblica istruzione del comune di Carbonia. Il dibattito è stato moderato dal professor Gianfranco Loi.

Al termine, sono stati premiati gli studenti delle classi vincitrici della gara “L’Europa fra i ragazzi”.

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Proseguono i sopralluoghi della commissione Sanità del Consiglio regionale negli ospedali della Sardegna. Martedì, 15 ottobre, il parlamentino presieduto da Domenico Gallus (Udc), visiterà, alle 10,30, l’ospedale “A. Segni” di Ozieri e, dalle 12.30, visiterà gli ospedali “Civile” e “Marino” di Alghero.

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Su un totale di venticinque incendi registrati oggi in Sardegna, due hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

Nelle campagne di Gairo, in località “Su Piroi”, dalle ore 11.43 alle ore 12.55, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base antincendio di San Cosimo. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Osini coadiuvata dagli elitrasportati e da una squadra di Forestas del cantiere di Gairo. L’incendio ha bruciato  una superficie di circa 1000 mq di bosco. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 13.00.

Nelle campagne di Esporlatu  località “Mazza d’arvore”, dalle ore 13.20 alle ore 14.25, ha operato un elicottero proveniente dalla base antincendio di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bono coadiuvata dagli elitrasportati e da 3 squadre di Forestas provenienti dai cantieri di: Santu Matteu (Bono), Badde Oliana (Bono) e Istrallai (Burgos). L’incendio ha bruciato  una superficie boschiva di circa 2,6 ettari. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 15.15.

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Sabato 12 ottobre appuntamento alle ore 11.00, a Perfugas, in via Enrico Toti 20, presso l’Unione dei Comuni dell’Anglona. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e le autorità civili e religiose del territorio.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.

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È stata inaugurata questa mattina, a Sassari, la IV edizione di Promo Autunno, la fiera regionale del Nord Sardegna, che proseguirà per tutta la giornata di oggi, domani e domenica negli ampi spazi di Promocamera, a Predda Niedda.

All’ingresso dei padiglioni, a tagliare il nastro tricolore di fronte al pubblico e ai giornalisti c’erano il patron Claudio Rotunno con Valeria Marini, madrina della manifestazione, il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, la presidente di Promocamera Maria Amelia Lai, il presidente della Camera di Commercio di Sassari Gavino Sini, l’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, l’assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa e il volto della manifestazione, Jessica Cardinali.

«Sono rimaste fuori una trentina di aziende perché gli spazi sono stati venduti tutti – ha dichiarato Claudio Rotunno -. Crediamo sia arrivato il momento di ampliare gli spazi di Promocamera, per cui lanciamo un forte messaggio alla Regione Sardegna, che investa su Sassari e su Promo autunno, e che renda questa città un vero e proprio Polo Fieristico del Nord Sardegna.»

«La mia presenza – ha affermato l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa – è la testimonianza che la Regione è vicina agli organizzatori e all’economia della Sardegna. Questa Fiera dà un grande valore aggiunto alla parte economica ma anche alla parte turistica, perché ci fa conoscere anche fuori dall’Italia. Il ruolo della Regione è quello di sostenerla aiutando gli organizzatori, la Camera di Commercio e il Comune di Sassari a migliorare e portare sempre più qualità.»

«Ci stiamo rendendo conto che le aziende ci stanno chiedendo ancora di fare da fulcro e da corpo intermedio tra aziende imprenditori privati e il settore pubblico – ha detto la presidente di Promocamera Sassar, Maria Amelia Lai -. Quando l’assessore ci ha detto che non immaginava una fiera di questo genere, per noi è stata una soddisfazione e la conferma di aver lavorato nella giusta direzione in questi quattro anni.»

«Questa non è un’opportunità per la città o per il suo territorio, è un’opportunità per la Sardegna – ha rimarcato il primo cittadino Gian Vittorio Campus -. Sassari deve mettersi in condizioni di potersi presentare a tutta l’isola e alle sue istituzioni, dando la sua capacità, le sue disponibilità, le sue imprenditorialità per metterle insieme con quelle di tutto il resto del territorio sardo, e costruire il progetto di un’Isola che insieme vuole rinascere, crescere e diventare quel centro di riferimento di tutto il Mediterraneo che la nostra posizione geografica ci dà.»

«Sono molto felice di essere qui oggi a Sassari come madrina della manifestazione – ha detto Valeria Marini -. Questa formula nuova sta avendo tanto successo. Faccio un grande augurio al territorio e spero di tornarci presto.»

Valeria Marini, che si è trattenuta a lungo tra gli stand, tra selfie e strette di mano con il pubblico e con i titolari delle aziende presenti, ritornerà anche domani mattina in area Gold. Dallo stand della Regione presente in fiera, la show girl ha preso parte a un collegamento con la trasmissione RAI “La vita in diretta”.

Sempre in mattinata in Sala conferenze si è svolto un importate convegno sul mercato del lavoro in Sardegna, organizzato dall’Aspal, al quale parteciperanno oltre trecento amministratori e politici locali.

In area Food diversi chef regionali hanno iniziato a svolgere attività di show cooking ed eventi per tutti, mentre in area Wedding le sfilate di moda prendono il via in serata.

Nel pomeriggio, il coach della Dinamo Banco di Sardegna, Gianmarco Pozzecco, ha incontrato i giornalisti nella Sala stampa appositamente adibita in fiera, alla vigilia della gara casalinga contro la Pallacanestro Trieste, valida per la quarta giornata di andata del campionato LBA 2019-2020.

C’è grande attesa per l’arrivo di Simone Rugiati, noto chef e conduttore televisivo che vanta partecipazioni in trasmissioni come “La prova del cuoco” e “L’Isola dei famosi”. Alle 17.00 in area Food, Rugiati si esibirà in entusiasmanti show cooking per la gioia e lo stupore dei presenti, e proporrà un originalissimo piatto a base di prodotti sardi.

Nel Padiglione Food a partire dalle 11.00 saranno protagonisti Vito Senes e Gianni Sini, e alle 13.00 Alessandro Pintadu e Daniela Scarpellino. Per il Wedding, a partire dalle 16.30, in passerella saranno presentate le creazioni Desole, Fatamadrina e Glamour Show. Alle 17.00, l’Aperitivo e meeting sarà con Massimo Longi.

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«E’ stata un’importante occasione per illustrare al sottosegretario Alessandra Todde le questioni ancora aperte al Mise e sulle quali da tempo aspettiamo risposte certe e concrete.» Così ha commentato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, al termine del terzo appuntamento di ‘Agenda Industria’, al quale ha partecipato anche il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, insieme ai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni imprenditoriali.

«Sono certa che un rappresentante sardo del Governo nazionale si possa rapportare meglio con le Istituzioni regionali – ha aggiunto l’assessore Anita Pili -. La disponibilità al confronto dimostrata dal Sottosegretario mi induce all’ottimismo per quanto riguarda il miglioramento dei rapporti tra Governo e Regione, che, peraltro, dal momento del mio insediamento sono mancati. Ma è necessario che da Roma arrivino risposte in tempi brevissimi. Abbiamo esposto le diverse priorità della ‘questione Sardegna’, tutte decisive per far ripartire il settore industriale isolano, indispensabile strumento per combattere disoccupazione e spopolamento nell’Isola. In particolare, un tema come quello dell’energia necessita di risposte concrete e rapide. Abbiamo anche sollecitato la convocazione del tavolo politico sul ‘phase-out’ del carbone ed una maggiore attenzione sul piano degli investimenti Eni in Sardegna.»

«Sono venuta per ascoltare – ha detto il sottosegretario Alessandra Todde – consapevole che sono tanti i problemi che riguardano la Sardegna in tema di sviluppo e di crisi. Il problema energetico è un’emergenza che va affrontata complessivamente.»

«È necessario riattivare un percorso congiunto e fruttuoso tra Governo nazionale e Regione, al di là dei partiti che guidano le Istituzioni», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

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«La notizia di ieri del sequestro da parte dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari del Tonnara Camping sulla costa occidentale dell’isola di Sant’Antioco e delle relative 78 case mobili realizzate in difformità o in assenza di autorizzazione desta sconcerto e preoccupazione.»

Lo scrive, in una nota, la sezione Italia Nostra di Sant’Antioco.

«Si tratta di un residence costruito anno dopo anno sul mare, camuffato da campeggio, realizzato con “case mobili” ben stabili sullo stesso posto da oltre 10 anni, senza che nessuno abbia mai preso provvedimenti – si legge nella nota -. Eppure esiste un ufficio regionale di vigilanza sull’attività edilizia e sulle opere abusive, oltre naturalmente agli obblighi non discrezionali di vigilanza e di repressione degli abusi che competono all’istituzione comunale. Colpisce il numero delle costruzioni, una ottantina di case sul mare, un insediamento assimilabile ad un quartiere di Sant’Antioco, in un’area in cui sono presenti numerosi vincoli, in uno degli angoli più suggestivi e caratteristici della costa dell’isola e in una delle spiagge tra le più amate e frequentate da residenti e turisti.»

«Nel 2019 assistiamo ancora a interventi speculativi in un’isola minore a due passi dalla battigia, dopo 15 anni dall’emanazione del Codice dei Beni Culturali e 13 anni dall’adozione del Piano Paesaggistico Regionale. Norme emanate in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione per la protezione e la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici, comprese quindi le zone costiere. Questo tipo di abusi è purtroppo la conseguenza della insofferenza di imprenditori, funzionari e amministratori locali verso le regole di salvaguardia e di tutela che la comunità si è data per difendere i beni collettivi. Dopo aver tentato di cancellare il PPR con numerosi ricorsi al TAR, dopo il fallimento di un referendum per cercare di abrogarlo – conclude Italia Nostra di Sant’Antioco -, si prova ad aggirare le norme con vari espedienti quali le case mobili “fisse”, le strutture in precario, le finte casette rurali etc… senza nessun rispetto per il patrimonio paesaggistico e i beni comuni.»

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Il prefetto di Cagliari, Bruno Corda.

Una delegazione guidata dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca è stata ricevuta dal prefetto di Cagliari Bruno Corda per spiegare le ragioni della manifestazione unitaria organizzata stamattina dalle tre sigle.

Al prefetto i sindacati hanno chiesto di portare all’attenzione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte le istanze dei sardi sul tema energetico e sul piano di metanizzazione della Sardegna, unica regione d’Italia a non disporre della fonte riconosciuta dalla strategia europea, nazionale e regionale come strategica e indispensabile ad affrontare la fase di transizione e traguardare l’obiettivo della decarbonizzazione nei tempi più stretti.

I segretari generali hanno inoltre chiesto al prefetto l disponibilità a favorire un incontro delle rappresentanze sindacali ed istituzionali della Sardegna con il Presidente del Consiglio.
“L’obiettivo – si legge nel documento presentato al prefetto – è approfondire, in sede politica e tecnica, le migliori soluzioni condivise, prevedendo le dovute integrazioni al Piano nazionale Energia e Clima che dovrà passare al vaglio della Commissione europea entro dicembre, prima che vengano assunte unilateralmente decisioni dannose e, forse, irreparabili».

Cgil Cisl e Uil sono fortemente preoccupati per l’incertezza sulla realizzazione del piano di metanizzazione già approvato dal patto Stato-Regione nel 2016 e considerano dannose per l’interesse della Sardegna e  per gli stessi obiettivi ambientali previsti nel piano energetico regionale, le ipotesi alternative alle quali ha fatto riferimento lo stesso Presidente Conte nella recente visita in Sardegna.

«Un fatto da evidenziare – si legge ancora nel documento – è che l’ipotesi di un nuovo elettrodotto sottomarino di interconnessione dell’Isola con il resto del Paese nella direttrice Sud – dal costo stimato quasi triplo rispetto all’insieme delle infrastrutture per il gas e della dorsale metanifera e dai tempi di realizzazione persino più lunghi – necessiterebbe per il suo funzionamento, secondo il Pniec, proprio di una nuova capacità di generazione termoelettrica a gas di almeno 400 megawatt di potenza, si baserebbe, cioè, sulla disponibilità del metano in quantità tali da richiedere comunque, per questo suo utilizzo, idonee infrastrutture e reti di trasporto.»

E ancora: «L’idea di ricorrere all’impianto di soli depositi costieri di Gnl a servizio di reti locali isolate non soltanto non garantirebbe la soddisfazione dell’intero fabbisogno regionale, con la distribuzione del gas lasciata in balia dell’assai più impattante trasporto veicolare su gomma, ma impedirebbe anche il controllo pubblico della risorsa quanto alla sicurezza dell’infrastruttura, degli approvvigionamenti e alla regolazione del prezzo che, invece, la dorsale di  distribuzione e di interconnessione dei depositi costieri e dei rigassificatori assicurerebbe, collocandosi dentro la rete nazionale del gas».

I sindacati hanno quindi sottolineato che «l’intera Strategia energetica nazionale si fonda sull’utilizzo più intenso del metano quale vettore energetico di transizione, tant’è vero che è stata
autorizzata dal Governo un’ulteriore connessione con le grandi reti internazionali attraverso la Tap. Singolarmente, la Sardegna dovrebbe invece restare l’unica realtà a non giovarsene, per diventare, anzi, completamente dipendente da un approvvigionamento esterno soltanto elettrico, in virtù di una generazione a gas fatta altrove e, per di più, con maggior dispendio di emissioni climalteranti, dovuto alle tecnologie previste per la produzione di energia in centrali a gas a ciclo aperto».

Per tutte queste ragioni Cgil, Cisl e Uil chiedono che si proceda con il piano di metanizzazione così come già definito e sollecitano un confronto a livello nazionale annunciando sin da ora che sul tema energetico, che riguarda il futuro economico, produttivo e sociale della Sardegna, la mobilitazione proseguirà sino a che non si avranno le attese rassicurazioni.

In merito alla rete dorsale, Cgil Cisl e Uil hanno sottolineato che «resta essenziale sciogliere il nodo della cosiddetta perequazione, ovvero della ripartizione degli oneri connessi alle opere di infrastrutturazione della Sardegna, prevedendo che l’Isola sia associata a uno degli ambiti tariffari già formati dall’Arera e non, invece, assoggettata ad un ambito tariffario autonomo, sul quale sarebbero caricati integralmente i citati oneri».

Il prefetto di Cagliari, si è impegnato a portare all’attenzione del Governo i contenuti del documento unitario volto a favorire la convocazione del tavolo istituzionale chiesto dai sindacati.