20 July, 2024
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A distanza di 71 ore dalla vittoria sulla San Marco Assemini ’80, il Carbonia ritorna in campo mercoledì pomeriggio, alle 15.00, contro la Ferrini (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Stefano Siddi e Mauro Ignazio Cordeddu di Cagliari), nell’andata dei quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza. Il test è molto importante sia per il proseguo dell’avventura in Coppa Italia, manifestazione alla quale il Carbonia ed il suo allenatore Andrea Marongiu tengono molto, sia per il campionato, perché l’avversaria, la Ferrini di Sebastiano Pinna, è la capolista solitaria dopo quattro giornate, nel corso delle quali ha raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie ed un pareggio. Per l’occasione torna disponibile Samuele Curreli, che ha saltato per squalifica la partita di domenica scorsa e salterà anche la trasferta di Guspini di domenica prossima. Andrea Marongiu recupera anche Luigi Pinna, mentre Federico Boi, uscito dal campo anzitempo per infortunio domenica scorsa, starà fuori per 10-15 giorni.

Sugli altri campi, si giocano (ore 16.00) Arbus-Kosmoto Monastir (Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Diego Massa di Carbonia e Michele Volturo di Oristano); Bosa-Atletico Uri (ore 16.30, sulla panchina dell’Atletico Uri esordirà il nuovo tecnico Massimiliano Paba, chiamato al posto di Giuseppe Salaris; dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Riccardo Loi e Francesco Serusi di Oristano); Nuorese-Ghilarza (ore 15.00, dirige Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Marco Faggiani di Sassari).

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Nelle cartelle di Agenzia delle entrate-Riscossione sbarca pagoPA, il sistema dei pagamenti realizzato dallo Stato e gestito dalla nuova società pagoPA Spa nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana. Il nuovo modulo di pagamento pagoPA sostituirà gradualmente il bollettino RAV che nel 2018 è stato utilizzato da cittadini e imprese per oltre 15 milioni di pagamenti di cartelle e avvisi, circa il 90% del totale delle transazioni.

L’adozione del modulo di pagamento pagoPA rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’ambito del percorso di innovazione intrapreso da Agenzia delle entrate-Riscossione per offrire servizi sempre più accessibili, tempestivi e facili da utilizzare. Il nuovo modulo permette di trovare rapidamente le informazioni di cui il contribuente ha bisogno, di aggiornare l’importo dovuto alla data del versamento e include il QR code per pagare facilmente anche attraverso lo smartphone. Come con il bollettino Rav, si può pagare online oppure presso Poste, banche, tabaccherie e tutti gli altri canali aderenti al nodo pagoPa, portando con sé il modulo di pagamento inserito in cartella. I bollettini RAV collegati a comunicazioni già inviate (ad esempio per la “rottamazione-ter” delle cartelle) potranno continuare a essere utilizzati per il pagamento. Lo stesso vale per quelle comunicazioni che verranno ancora inviate con i Rav fintanto che non si concluderà la fase di passaggio a pagoPA.

Vediamo i numeri nel dettaglio. Negli ultimi tre anni sono stati 4,7 milioni i pagamenti tramite il sistema pagoPA ricevuti dall’Agenzia delle entrate-Riscossione che già oggi si posiziona al secondo posto, per numero di transazioni, tra gli enti aderenti alla piattaforma. Le operazioni di pagamento con pagoPA verso Agenzia delle entrate-Riscossione hanno registrato un sensibile e progressivo incremento. Da poco più di 256 mila transazioni del 2017, quando l’Agenzia ha cominciato ad attivare il nuovo sistema per i propri canali web (sito internet e app Equiclick), si è passati a 2,2 milioni di operazioni effettuate nei primi otto mesi del 2019 a seguito dell’estensione di pagoPA anche agli altri operatori aderenti al nuovo sistema di pagamento elettronico. Sono dati destinati a crescere in modo esponenziale, grazie al piano avviato in questi giorni da Agenzia delle entrate-Riscossione che prevede l’inserimento direttamente in cartella del modulo di pagamento pagoPA che sostituirà gradualmente il vecchio bollettino RAV.

Già oggi sempre più contribuenti scelgono di pagare cartelle e avvisi utilizzando canali di pagamento alternativi allo sportello: nel 2018 sono state registrate circa 15,8 milioni di transazioni (oltre il 90% del totale), mentre sono stati 1,4 milioni i versamenti effettuati agli sportelli della riscossione, ormai più orientati alla funzione di assistenza dei contribuenti. Un trend che risulta confermato anche nei primi otto mesi del 2019 con oltre 10 milioni di transazioni effettuate nei canali di pagamento alternativi, a fronte di 750mila versamenti registrati alla rete di sportelli.

Il modulo di pagamento pagoPA che Agenzia delle entrate-Riscossione sta inviando insieme alle cartelle è facilmente riconoscibile dal logo “pagoPA” e contiene due sezioni da utilizzare alternativamente in base al canale di pagamento scelto: una per “Banche e altri canali”, con un QR code e un codice CBILL, e una per i pagamenti presso “Poste Italiane” caratterizzato dal riquadro Data Matrix. L’elemento essenziale è costituito dal codice modulo di pagamento di 18 cifre che consente il collegamento alla cartella o all’atto ricevuto. Il modulo è stampato in modalità fronte/retro utilizzabile sia per il pagamento in unica soluzione sia per il versamento in più rate in base allo specifico documento a cui sarà allegato (cartella, rateizzazione). Nulla invece cambia per i contribuenti che possono continuare ad utilizzare i canali di pagamento fisici e telematici attualmente abilitati (sito, app, banche, poste, tabaccai, ricevitorie, bancomat, sportelli) versando l’importo dovuto con carta di credito o di debito, addebito in conto corrente o con le altre modalità previste. Chi si reca agli sportelli fisici, come posta, banca o agli sportelli dell’Agenzia di Riscossione, può consegnare il modulo pagoPA all’operatore, che utilizzerà la sezione con i dati riferiti al canale di pagamento scelto. Chi paga tramite i servizi telematici, come il portale dell’Ente di Riscossione o l’home banking, deve inserire il “Codice modulo di pagamento” di 18 cifre e l’importo da pagare riportati nel modulo pagoPA. Ancora più semplice il pagamento con smartphone e tablet tramite app: basta inquadrare il QR Code o il Data Matrix (sul modulo sono i codici rappresentati da un codice a barre quadrato) e il sistema identifica subito il relativo versamento da effettuare.

PagoPA è una piattaforma che mette in collegamento cittadini, Pubbliche Amministrazione e Prestatori Servizi di Pagamento per consentire il pagamento dei tributi in modo semplice e sicuro. PagoPA non è un sito dove pagare, ma proprio una piattaforma che consente al cittadino di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare in base alle sue preferenze e alle sue abitudini. Grazie a pagoPA il cittadino ha la possibilità di ricevere in tempo reale l’attestazione dell’avvenuto pagamento e la Pubblica Amministrazione di chiudere automaticamente la posizione debitoria aperta.

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«La Regione ha puntato, sin dall’inizio, a salvare l’occupazione e mantenere i servizi sul territorio. Con gli impegni assunti oggi vediamo realizzarsi queste aspettative.»

Esprimono soddisfazione gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e della Sanità, Mario Nieddu, per l’accordo firmato questo pomeriggio, a Cagliari, per la riassunzione dei lavoratori del Policlinico sassarese. Come previsto dal documento, sottoscritto da Regione, Aspal, sindacati e Labor, la società che nel mese di luglio ha rilevato il Policlinico, dal primo gennaio 2020 avvierà le procedure per il reintegro del personale licenziato a seguito del fallimento della precedente gestione. Presente all’incontro anche Confindustria Sassari.

«Un risultato raggiunto grazie al contributo di tutti – spiegano Alessandra Zedda e Mario Nieddu – e in cui, come Regione, abbiamo creduto fortemente. Il progetto sperimentale di politiche attive del lavoro per la ricollocazione del personale del Policlinico nelle strutture del sistema sanitario regionale, ci ha permesso da un lato di non disperdere i lavoratori, garantendo la continuità occupazionale, dall’altro di impiegare importanti professionalità con lo scopo di contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa nel territorio. Ora, con la nuova proprietà, tutti i lavoratori saranno riassorbiti nella struttura sassarese.»

«Apprezziamo – concludono i due assessori – l’attenzione per il territorio da parte di Labor, a conferma della volontà di investire nella nostra Isola, consentendo di dare risposte a un territorio che diversamente avrebbe visto un ulteriore impoverimento dell’offerta di servizi sanitari che invece resteranno nel Sassarese.»

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Domani (mercoledì 9 ottobre) alle 12.30, nella saletta delle conferenze stampa del Consiglio regionale, il Psd’Az presenterà una proposta di legge per la nuova disciplina contrattuale dei lavoratori dell’Agenzia Forestas, con particolare riferimento al turn-over ed alle procedure di reclutamento del nuovo personale. Interverranno all’incontro il primo firmatario del provvedimento Giovanni Satta, consiglieri e dirigenti del partito.

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E’ in distribuzione, a Carbonia, il nuovo “Ecobolario”, una guida efficace per un corretto smaltimento dei rifiuti, elaborata dal comune di Carbonia d’intesa con la società che gestisce il servizio di igiene urbana in città, la De Vizia Transfer SpA.

«Si tratta di un valido strumento per i nostri concittadini, che potranno superare ogni loro dilemma sulla corretta differenziazione dei rifiuti. La consultazione dell’Ecobolario è semplice, intuitiva ed immediata: si cerca il nome del rifiuto da conferire e a fianco si trova un simbolo colorato che individua l’appartenenza (umido organico, carta, plastica, vetro e metalli, secco indifferenziato) e quindi il contenitore da utilizzare», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Quando non è possibile usare il contenitore, il cittadino viene indirizzato verso un’altra soluzione: l’isola ecologica, il ritiro a domicilio dei rifiuti (ad esempio ingombranti, sfalci e pannolini) e i punti di raccolta dislocati nel territorio (rifiuti tossici, pile e indumenti usati).

«L’Ecobolario verrà distribuito prossimamente, insieme ai nuovi calendari, nelle abitazioni di ciascuno di noi – aggiunge l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. Grazie a questo nuovo strumento la cittadinanza potrà trovare utili notizie sul riuso, sul riciclo e sugli altri aspetti del servizio, che dovranno essere sempre improntati su una corretta separazione dei rifiuti al fine di massimizzare l’efficacia della raccolta differenziata, che significherà un miglioramento del servizio e una possibile riduzione della tariffa.»

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I consiglieri regionali del Gruppo Liberi e Uguali Sardigna hanno presentato un’interpellanza sulla paventata delocalizzazione da parte del Gruppo BPER di alcune attività lavorative dalla direzione generale del Banco di Sardegna di Sassari nelle altre sedi della penisola.

«Il trasferimento in altre sedi delle attività lavorative svolte in Sardegna, previste dal nuovo piano industriale del Gruppo BPER – dice il capogruppo Daniele Cocco -, comporterà l’inevitabile contrazione degli organici del Banco di Sardegna nella regione con la perdita, nel tempo a seguito dei pensionamenti e delle uscite incentivanti, di centinaia di lavoratori sardi senza avere la necessità di essere sostituite. E’ necessario garantire la continuità delle attività lavorative del Banco di Sardegna in maniera omogenea e capillare in tutta la regione con il mantenimento nel tempo del livello occupazionale.»

Con l’interpellanza, i cConsiglieri regionali chiedono al presidente della Regione di attivare tutte le iniziative necessarie nei confronti del Banco di Sardegna e del Gruppo BPER al fine di scongiurare il paventato trasferimento di alcune attività lavorative dalla direzione generale del Banco di Sardegna di Sassari nelle altre sedi della penisola.

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La consigliera regionale del M5S Carla Cuccu, ha presentato un’interrogazione per portare all’attenzione del Consiglio regionale quanto accade all’Ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. In particolare, l’atto presentato dall’esponente dei Cinque stelle fa riferimento alla sospensione dei ricoveri nel reparto di Ostetricia e Ginecologia, disposta dall’Ats-Assl di Olbia nell’aprile del 2018 a causa della carenza di medici e da allora ancora vigente.

«La carenza di personale medico non può essere più una giustificazione – afferma Carla Cuccu -. Da un’istanza di accesso agli atti richiesta dal sindaco di Tempio è stato semplice accertare che già a distanza di un mese dalla sospensione dei ricoveri, il 20 maggio 2018, la situazione di emergenza che aveva portato alla sospensione temporanea del servizio era ritornata alla normalità, con sette medici in organico. Da quel periodo le assenze del personale per malattia sono state fisiologiche e non si capisce per quale motivo ancora oggi permangono la sospensione dei ricoveri, la chiusura del blocco parto e della sala operatoria.»

Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità, interroga il presidente della Regione e l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, per sapere quali siano i motivi che impediscono il ripristino dei servizi offerti da un presidio ospedaliero tra l’altro dotato di macchinari all’avanguardia.

«L’Unità di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Paolo Dettori è un punto di riferimento per le donne del territorio, comprendente i nove Comuni del distretto sanitario di Tempio (Aggius, Aglientu, Calangianus, Badesi, Bortigianas, Luogosanto, Luras, Tempio, Trinità d’Agultu e Vignola). Si tratta di un presidio – conclude Carla Cuccu – che vanta un punto nascite interamente ristrutturato, una vasca per il parto in acqua e sale travaglio nuove e accoglienti, per quale motivo non sono in funzione?»

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Il pallone della prima partita giocata in casa dal Sennori sul nuovo campo in erbetta sintetica del “Basilio Canu”, autografato da tutta la squadra, staff tecnico compreso, farà bella mostra di sé nell’ufficio del sindaco, Nicola Sassu. Il pallone è stato regalato al primo cittadino dal capitano dell’Usd Sennori, Domenico Magliona, per sancire il ritrovato amore del paese per lo sport e per il calcio. Il gradito dono è stato fatto in occasione dell’esordio casalingo dell’Usd Sennori nel campionato di Seconda categoria, domenica scorsa. Esordio che ha visto i padroni di casa vincere la sfida contro il Padria con il risultato di 6-2, davanti agli spalti gremiti di famiglie e supporter.

«È stata una giornata di festa, segno che il messaggio sportivo e sociale che l’amministrazione comunale e l’Usd Sennori hanno lanciato ai nostri concittadini è stato recepito in pieno», commenta Nicola Sassu.

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Verrà inaugurata venerdì 10 ottobre, alle 17.00, la mostra «Ri-Creazione, storie dentro e dietro i giochi», negli spazi Officine di Sa Manifattura, viale Regina Margherita 33, Cagliari.

Una mostra per raccontare l’universo dei giochi da un punto di vista speciale: quello della loro creazione, del loro pensiero inventivo.

Un percorso fantastico ideato dallo Sportello Proprietà Intellettuale di Sardegna Ricerche che, quest’anno, festeggia i suoi primi dieci anni di apertura al pubblico dei servizi web.

Interverranno:

Maria Assunta Serra, commissario straordinario Sardegna Ricerche

Silvia Marcis, responsabile Sportello Proprietà Intellettuale Sardegna Ricerche

Annalisa Cocco, designer, vincitrice del Compasso D’oro 2011

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«Il nuovo stadio del Cagliari, ci consentirà di valorizzare e riqualificare i quartieri attorno all’impianto. Sant’Elia e San Bartolomeo possono trarre vantaggi dalla costruzione della struttura. Non saranno più periferie dimenticate, ma il fulcro della nuova città che ruota attorno a questa importante struttura.»
Così il presidente del Consiglio comunale di Cagliari, Edoardo Tocco, commenta l’accelerata sul progetto dello stadio, con il piano sotto i raggi x della commissione urbanistica.

«Si disegna il futuro del capoluogo – sottolinea il numero uno dell’assemblea municipale di via Roma -. La riqualificazione dell’area di Sant’Elia è ormai una priorità  nell’agenda dell’amministrazione comunale, con l’esigenza di combinare la costruzione del complesso sportivo e la valorizzazione del quartiere.»

Ai piedi dell’arena sorgerà un polo sportivo, poi ci sarà spazio per le aree verdi e per i parcheggi. «Posti auto che non intaseranno gli spazi attorno allo stadio – conclude Edoardo Tocco – ma saranno incastonati all’interno dei quartieri di Sant’Elia e San Bartolomeo. Questa proposta si pone l’obiettivo di produrre ricadute positive sulla piccola economia dei rioni, con le attività e i servizi attorno che dovranno essere adeguate per incrociare le esigenze degli appassionati di calcio e non solo, visto che lo stadio può rappresentare un richiamo turistico con la presenza di un museo sulla storia rossoblù e alcune attività ricettive».