27 December, 2024
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Battute finali a Neoneli, domani, domenica 6 ottobre, per la rassegna Licanìas e Lichitos”, ideata dal Comune del piccolo paese del Barigadu. Si rinnova la tradizionale festa dedicata a due piatti tipici della cucina neonelese: sa fregula istuvada e sa cassola. Arricchiscono il programma della giornata, dal mattino fino al pomeriggio, laboratori gastronomici, degustazioni, visite guidate e musica. La scaletta di appuntamenti prende il via alle 10.00 nelle stradine di Neoneli, dove sono di scena in un’esibizione itinerante, dopo il concerto della sera prima, due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle launeddas e Federico Di Chiara all’armonica e voce. Fino alle 20.00, è ancora possibile visitare gli stand di artigiani e produttori agroalimentari. Sempre dalle 10.00 (e fino alle 19.00), ancora visite guidate a cura dei bambini delle scuole alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova, anno dopo anno: quello con le massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13.00), a Sa ‘Omo ‘e Bona, in una dimostrazionelaboratorio sulle tecnica di preparazione della fregula. Alle 10.30 (e fino alle 18.00), in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio gastronomico La felicità in cucina”. All’oratorio in via San Pietro si potrà partecipare a varie degustazioni (ognuna al costo di 5 euro): alle 11.00, è in programma quella del miele con l’esperto Luigi Manias (pluripremiato apicoltore di Ales, erede e continuatore di una lunga tradizione familiare), alle 15.00 e alle 16.30 quella dell’olio a cura di Giandomenico Scanu (funzionario dell’agenzia regionale AGRIS e esperto olio EVO), mentre Sa ‘Omo ‘e Bona ospita quella dedicata al pane (sempre alle 15.00 e alle 16.30 al costo di 5 euro). Alle 13.00, in piazza Barigadu, arriva il momento del pranzo tipico di Neoneli all’insegna de “sa fregula istuvada e sa cassola”: nel primo piatto la tipica pasta di semola viene cotta in brodo e condita col pecorino e lo strutto; il secondo è a base di carne di pecora. Le degustazioni costano 10 euro per la fregula più la cassola, più il vino; si pagano invece 6 euro per la fregula più il vino oppure per la cassola più il vino. Poi, alle 17.00, prende il via l’ultimo evento in scaletta di Licanìas e Lichitos: si balla “a passu ‘e tres” in piazza Barigadu, con il Coro a tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa istituzione culturale del paese, che in questo 2019 raggiunge il traguardo di quarantatré anni di “storie cantate”, accompagnato da Orlando ed Eliseo Mascia alle launeddas, l’organetto diatonico e altri strumenti della tradizione sarda.


Nella giornata odierna, sono stati ben quattro gli incendi, che alimentati dal forte vento, hanno richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale. Nelle campagne di Alà dei Sardi, in località “Sa Testinosa”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Buddusò coadiuvata dagli elitrasportati. L’incendio ha bruciato una superficie di qualche migliaio di metri quadrati. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 14.36. Nelle campagne di Berchidda, in località “Stazione di Berchidda”, alle ore 15.30 è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Alà dei sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Berchidda. coadiuvata dagli elitrasportati,dalla pattuglia forestale di Oschiri, 2 squadre di Forestas, 1 di barracelli. L’incendio ha bruciato una superficie di circa 2.000 metri quadri. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 16.00. Alle ore 16.10, per spegnere un incendio divampato nelle campagne di Silanus, in località “Nuraghe Orolio”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Berchidda. coadiuvata dagli elitrasportati,dalla pattuglia forestale di Oschiri, 2 squadre di Forestas, 1 di barracelli. L’incendio ha bruciato una superficie di circa 2.000 metri quadri di pascoli. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 16.00. Alle ore 16.10, infine, per spegnere un incendio svluppatosi nelle campagne di Bottida, in località “Nuraghe Sa Corona“, è intervenuto prima un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Anela e sin seguito un secondo elicottero, anch’esso del Corpo forestale, proveniente dalla base Alà dei Sardi. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Bono. L’incendio ha bruciato una superficie di 2 ettari di sughereta su un rocciaio, che ha reso difficoltoso l’intervento delle squadre a terra. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 18.45.

Entro il 13 agosto del 2020 dovranno essere emanati i decreti per la correzione e integrazione del decreto legislativo 229, la riforma del codice della nautica da diporto. Se ne è discusso sabato 5 ottobre a Olbia durante l’incontro “Come cambia il codice della nautica” organizzato dal deputato M5S Nardo Marino, relatore del provvedimento in commissione Trasporti della Camera, e al quale hanno partecipato numerosi operatori del settore. La necessità di spiegare i cambiamenti in atto è maturata durante i lavori della IX commissione incentrati sull’Atto specifico di governo e in seguito alle audizioni dei vari portatori di interesse, tra cui l’Ucina che ha avuto un ruolo da protagonista nel varo di questa riforma. Alla platea presente a Olbia, Nardo Marino, affiancato dal docente di diritto della Navigazione, Giovanni Pruneddu, ha illustrato i cambiamenti significativi del codice della nautica da diporto che influenzeranno l’andamento del comparto, uno tra i più importanti per l’economia della Sardegna. “Il nuovo provvedimento – ha spiegato Nardo Marino – prevede la semplificazione degli atti burocratici che passa necessariamente e finalmente dalla digitalizzazione. A partire dall’istituzione dello STED, acronimo che sta per sportello telematico del diportista. Si tratta – ha precisato il deputato – di uno strumento che provvede al rilascio e alla gestione dei documenti per la navigazione e rappresenta il primo passo verso la digitalizzazione”. La semplificazione passa anche attraverso il SISTE, il sistema telematico centrale dei registri di iscrizione delle imbarcazioni e delle navi da diporto che sostituirà quelli cartacei. Vengono istituiti, inoltre, l’archivio telematico centrale e un ufficio di conservatoria centrale delle unità da diporto, l’UCON. Tra le novità discusse durante l’incontro sono emerse quelle relative all’esclusione per i natanti da diporto commerciali fino a dieci metri dall’obbligo di iscrizione all’archivio telematico. Per quanti, invece, praticano il noleggio occasionale scatta un nuovo requisito: chi comanda o conduce l’imbarcazione deve essere in possesso della patente nautica da cinque anni. Una misura che risponde ad esigenze di sicurezza. Un’altra novità importante riguarda l’obbligo della patente nautica entro le sei miglia dalla costa se a bordo è installato un motore superiore a 900 cc a iniezione a due tempi. “Il decreto prevede poi la possibilità di introdurre – ha spiegato Giovanni Pruneddu – l’uso commerciale delle unità da diporto per la somministrazione di cibo e bevande e l’attività di commercio al dettaglio nelle unità da diporto. In futuro – ha continuato il docente dell’università di Sassari – con una specifica proposta di legge del deputato Nardo Marino, si cercheranno di introdurre due nuove fattispecie: il noleggio a viaggio e quello crocieristico che consentiranno di adeguare l’impianto normativo alle esigenze di sviluppo socioeconomico”. In tema di infrastrutture, verrà imposto ai gestori delle strutture per il diporto l’obbligo di riservare spazi per l’accosto o il rifugio e ormeggi a soggetti diversamente abili. Sono state, inoltre, previste modifiche per la patente nautica con l’aggiornamento dei requisiti psicofisici indispensabili al conseguimento della medesima e l’introduzione di una disciplina per le scuole nautiche con vigilanza amministrativa affidata a Province, Città Metropolitane o Province autonome. In questo schema trovano finalmente collocamento anche le moto d’acqua. Infine, l’istruttore professionale di vela viene riconosciuto come professione regolamentata con l’obbligo di iscrizione nell’apposito elenco. Il decreto prevede che fino all’effettiva istituzione della figura professionale, le funzioni dell’istruttore professionale siano svolte dagli esperti velisti in possesso dei requisiti indicati dalla Lega navale italiana e dalla Federazione italiana vela. Il provvedimento istituisce anche il reato di danno ambientale e la giornata del mare.

“Un grande risultato che certifica le enormi potenzialità, anche turistiche, del patrimonio storico e culturale della nostra Sardegna sul quale stiamo costruendo un nuovo modello di crescita legato all’economia della cultura”. Lo sottolinea il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i dati della Fondazione Barumini sui visitatori che nei primi nove mesi dell’anno hanno scelto di scoprire il complesso nuragico (138.800 ingressi nei tre più importanti siti dell’area archeologica: Su Nuraxi, Polo museale Casa Zapata e Centro culturale Giovanni Lilliu).
“Il ‘modello Barumini’ – aggiunge il presidente Christian Solinas – è una scommessa vincente di un sistema perfettamente integrato che, mettendo insieme archeologia, enogastronomia e tradizione, ha creato un circuito virtuoso che rappresenta la prima azienda del territorio”. E l’aumento di visitatori registrato quest’anno, “conferma il positivo sforzo di promozione fatto dalla Giunta regionale, che fin dal primo momento – conclude Christian Solinas – ha puntato sulla valorizzazione dello straordinario patrimonio identitario della nostra Isola”.

Dopo aver asfaltato prima Varese in trasferta poi Pesaro in casa, la Dinamo Banco di Sardegna affronta questa sera la difficile trasferta di Trento, il primo esame di maturità della nuova stagione in serie A (inizio ore 20.30). Trento, come la Dinamo, è a punteggio pieno, dopo aver superato con autorità Pistoia in casa e Reggio Emilia in trasferta. Nella squadra trentina, una delle squadre protagoniste degli ultimi campionati, gioca da un paio Alessandro Gentile, fratello di Stefano, inseguito anche dalla Dinamo dopo la conclusione della sua esperienza in Spagna, che dopo una lunga fase di valutazione, quando alcune sirene lo indicavano probabile rinforzo di Bologna, ha scelto Trento.

Le antiche case campidanesi riaprono i loro portoni e le loro lollas al pubblico di turisti e curiosi. Grazie al progetto Rete Lollas, sei Comuni hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la costituzione della Rete: a farne parte sono Capoterra, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Selargius, Sinnai. Martedì 8 ottobre, i sindaci dei Comuni della Rete, saranno ospitati in Regione, nella sala del secondo piano dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Cultura in viale Trieste 186, dall’assessore Andrea Biancareddu, per presentare in conferenza stampa alle ore 10.30, il progetto di valorizzazione delle antiche case campidanesi dell’area metropolitana di Cagliari.

“Apprendo con soddisfazione il tempestivo intervento della Direzione Marittima della Guardia Costiera di Cagliari che interviene per ribadire il divieto di pesca fino al 15 ottobre, così come disposto dalla Regione Sardegna”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, a seguito della disposizione del Reparto Operativo del Centro di Controllo Area Pesca della Guardia Costiera alle capitanerie di porto isolane. “Nei giorni scorsi l’Associazione Armatori Motopescherecci Sardi – sottolinea Michele Pais – aveva segnalato la presenza, nelle acque della Sardegna, di pescherecci siciliani provenienti da Mazara Del Vallo che starebbero svolgendo attività di pesca del gambero, nonostante il divieto che prevede l’arresto temporaneo obbligatorio”. “Le norme devono valere per tutti – prosegue il Presidente del Consiglio regionale – e l’arresto temporaneo obbligatorio delle attività di pesca rappresenta una misura importante per lo sfruttamento sostenibile delle risorse nel Mar Mediterraneo”. “Tutelare l’ecosistema e i nostri pescatori sardi rappresenta una priorità – conclude Michele Pais – e ringraziamo l’intervento delle Autorità marittime dello Stato, sempre impegnate a controllare e far rispettare la legalità nelle nostre coste e nei nostri mari”.

Prosegue, per avviarsi poi alla conclusione lunedì 7, la seconda edizione del Festival del Passato Remoto, Sorgono al Centro del Primo Centro del Mondo, diretto dal giornalista e scrittore Sergio Frau. La mattinata di domani, domenica 6 ottobre, si apre alle 9.30 con l’inaugurazione della Fiera dei Maestri Artigiani dei lavori all’antica: nel Cortile del Museo di Sorgono e a Funtana Lei l’arte del Sapere e dei saperi lontani. Dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, nella Palestra Comunale di Sorgono sarà ancora il Planetario ad accompagnare i visitatori, grandi e piccoli, alla scoperta dell’Universo e dei suoi pianeti. Dalle 10.00 alle 13.00, si rinnovano le visite guidate ai Musei di Sorgono (che dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 ospiterà anche i laboratori didattici per le scuole), Laconi e alla Tomba dei Giganti di Aiòdda a Nurallao. E dalle 10.00 alle 13.00 riprenderanno le visite guidate al Parco Archeologico di Biru ‘e Concas. Così come dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 20.00 sarà ancora visitabile al Centro Polifunzionale di Sorgono la mostra, con i suoi laboratori, Sardinian Warriors. Ma il fulcro della ricca giornata di domani sarà al Teatro Murgia di Sorgono, che a partire dalle 10.30 ospiterà 40° Parallelo Nord: primo equatore?, un convegno internazionale di geografia antica, organizzato in collaborazione con la Società Geografica Italiana. Con Sergio Frau sul tema interverranno Franco Farinelli, dell’Università di Bologna, Claudio Giardino, dell’Università del Salento, Rossella Belluso, Gianfederico Pietrantoni ed Orazio Lagreca, della Società Geografica Italiana, gli archeologi greci Kostas e Bozena Soueref, lo studioso e scrittore Ciriaco Offeddu. “Omero, Esiodo, Eschilo, Platone… Almeno 15 Grandi Testimoni Greci giurano che Atlante sorreggeva la volta celeste dal Centro del Mondo”, così presenta il convegno Frau.”In tutte le culture si ricorda una storia parallela: un Mulino (di Amleto & Kronos) che dal Centro del Mondo ordinava spazio e tempo nell’Età dell’oro. Sia Atlante che il Mulino verranno feriti a morte dal mare. Non sono il primo, quindi, a dire che Atlante e la sua Isola sono stati il Centro del Mondo. Sono il primo a credere agli Antichi e a verificare su una mappa quel che dicevano. E, a quel punto, la geografia parla: esattamente a metà del 40° parallelo, spaccata in due da quella linea che i classici definivano la Linea degli Olimpi, c’è la Sardegna. A oriente – prosegue Frau – la Linea passa per il Salento (zona piú ricca d’Italia di menhir dopo la Sardegna), poi per il monte Olimpo e Lemnos, l’“isola dei Tirreni”, in Grecia, quindi per Hattuša, capitale degli Ittiti, infine per il Caucaso di Prometeo, fratello di Atlante, da cui parte la via della seta fino a Pechino. Verso occidente, invece, tocca le isole Baleari e Toledo, nota come l’ombelico di Spagna. Nel cuore dell’Isola – esattamente nel Centro Geografico dell’Isola – i 200 menhir di Biru ‘e Concas segnano e segnalano questa centralità. Ma se è così, rispettando davvero quel che ci raccontano gli Antichi, se Atlante stava al Centro del Mondo – conclude il direttore artistico del Festival del Passato Remoto – dovrebbe anche aver segnato con la sua posizione il primissimo equatore”. Nel pomeriggio, alle 15.30, si riprende con la visita al sito archeologico di Biru ‘e Concas con una guida d’eccezione, Francesco Manca, che quei duecento menhir 31 anni ha scoperto. Alle 16.00 una delegazione di ospiti del festival visiterà il Museo dei Menhir di Laconi. Sergio Frau, alle 17.00, racconterà la sua ricerca Omphalos: la Sardegna di Atlante, Primo Centro del Mondo, facendo visitare le sale del Museo di Sorgono, di cui è curatore. Alle 18.00 l’appuntamento con Aperitivi Letterari: gli autori Giancarlo Casula e Antonangelo Liori presenteranno, rispettivamente, “Desula” e “I Templi del Sonno”. Alle 18.30 si torna al Teatro Murgia di Sorgono per la proiezione, a cura della Fondazione Sardegna Film Commission, di Faber in Sardegna, alla presenza del regista Gianfranco Cabiddu. Un film documentario che racconta un Fabrizio De André privato, immortalato nella sua residenza dell’Agnata, e il suo amore per la Sardegna, la terra nella quale ha vissuto gli anni della sua maturità artistica. Il viaggio è accompagnato dalle immagini e la musica dell’ultimo storico concerto del cantautore genovese, al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998. Alle 21.30, sarà ancora l’ora dello Star Party, l’osservazione della Luna nell’area archelogica di Biru ‘e Concas con il grande telescopio Boldrini, a cura dell’Associazione Astronomica Nuorese Rodolfo Calanca, direttore scientifico dell’Associazione “Borgo di Urania”, terrà una breve conferenza introduttiva su: “Le costellazioni, miti e asterismi”. Dalle 22.00, scatterà il party astronomico Osserviam i piu’ begli oggetti del cielo. La giornata conclusiva della seconda edizione del Festival del Passato Remoto, lunedì 7 ottobre, comincerà alle 10.00 con le visite guidate ai Musei di Sorgono, Laconi e al sito Aiòdda di Nurallao. Alle 11.00 l’Educational Tour per geografi e archeologi di livello nazionale e internazionale. Guida d’eccezione sarà Sergio Frau, e l’itinerario, questa volta, si articolerà nel Nord Sardegna: guest star sarà la ziqqurat di Monte d’Accoddi, un monumento unico nel bacino del Mediterraneo, massima espressione sacra della civiltà prenuragica, a pochi chilometri da Sassari. Il tempio di Monte d’Accoddi (dall’arcaico kodi, ‘pietra’) risale a cinquemila anni fa, è unico in Europa per la singolarità della tipologia architettonica. Fu scoperto a metà del XX secolo.

Una rimodulazione che consentirà a un maggior numero di nuclei familiari, anche in presenza di un unico genitore, di accedere alla misura “La famiglia cresce”. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale della Sanità e delle Politiche sociali, Mario Nieddu, ha approvato la riprogrammazione delle risorse disponibili del Fondo nazionale delle Politiche sociali destinate alla misura regionale a sostegno delle famiglie numerose a basso reddito. Il provvedimento modifica il numero minimo di figli a carico per il quale potrà essere richiesto il contributo, che passa così da quattro a tre figli, ampliando la platea dei beneficiari a oltre 27mila famiglie sarde. “Dei 3,7 milioni di euro del Fondo nazionale – spiega l’assessore Mario Nieddu – è stato utilizzato finora appena 1 milione. Questo ci ha permesso di rivedere la misura per renderla disponibile a un numero maggiore di destinatari. In una regione come la nostra, dove il tasso di natalità è fra i più bassi del Paese, dare sostegno economico alle famiglie numerose a basso reddito significa dare un segnale di vicinanza importante”. Le famiglie richiedenti, con un numero di tre o più figli a carico in un’età compresa fra zero e venticinque anni, non dovranno superare i 30.000mila euro di reddito Isee e, se ritenute idonee, potranno ricevere un contributo di 160 euro per ciascun figlio. “I Comuni – conclude l’assessore Mario Nieddu – dopo aver ricevuto le domande di partecipazione alla misura, invieranno le graduatorie agli ambiti Plus che indicheranno il fabbisogno finanziario alla Regione entro il 30 novembre, per poter così procedere all’erogazione dei contributi”.