20 July, 2024
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Il primo obiettivo è individuare eventuali patologie che costituiscono un fattore di rischio per morte improvvisa quindi eventuali cardiopatie congenite, infine, avviare i piccoli pazienti affetti da eventuali patologie cardiache a ulteriori accertamenti. È il progetto della Cardiologia pediatrica dell’Aou di Sassari, “Un minuto per la vita”, tanto è il tempo necessario per fare un elettrocardiogramma, che a breve sarà avviato nelle scuole Primarie di Sassari. Nei giorni scorsi è stato presentato ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città, nella sede dell’assessorato alle Politiche educative e giovanili del comune di Sassari. «L’iniziativa nasce dalla volontà di prevenire la morte cardiaca improvvisa che, al giorno d’oggi, rappresenta circa il 45 per cento delle morti di origine cardiovascolare. Questa attività di prevenzione è una vera e propria sfida della cardiologia moderna». A dirlo è stato il responsabile della Cardiologia pediatrica Mario Pala che, alla presenza dell’assessora comunale Rosanna Arru e del presidente dell’Atp Roberto Mura, ha illustrato ai dirigenti scolastici come nasce l’iniziativa. Il progetto prevede lo screening di circa 1.000 alunni di 44 prime elementari dei 9 istituti comprensivi della città. «L’età di sei anni – ha detto Mario Pala – è quella ideale, perché la maggior parte dei bambini non hanno mai fatto una visita e un esame di questo tipo». Il piano prevede una visita cardiologica e un Ecg per tutti i bambini che aderiscono all’iniziativa. In un secondo tempo, se necessario e in presenza di un sospetto diagnostico, i medici potranno procedere con ulteriori accertamenti clinici e strumentali anche nei confronti dei loro familiari. Le visite saranno fatte negli ambulatori della Cardiologia pediatrica, al piano terra della palazzina del Materno infantile. Un giorno a settimana, a partire dalla seconda metà di ottobre sino a maggio, sarà dedicato allo screening di almeno due classi per volta. «Siamo la scuola dell’obbligo – ha detto l’assessore Rosanna Arru – e non possiamo sottrarci a un’attività di prevenzione così importante. Per questo motivo abbiamo voluto che ci fosse un’occasione di incontro per creare una sinergia tra gli enti coinvolti». I dirigenti scolastici hanno espresso apprezzamento per il progetto e si sono resi disponibili per la buona riuscita. Le scuole, in questa prima fase, presenteranno il progetto alle famiglie e raccoglieranno le adesione che, per il tramite dell’assessorato comunale, saranno poi comunicate alla Cardiologia pediatrica e all’Atp, l’azienda trasporti pubblici di Sassari, che metterà a disposizione gli scuolabus per il trasporto degli alunni dall’istituto agli ambulatori della Cardiologia pediatrica di viale San Pietro. «È importante fare questa prima esperienza – ha concluso Mario Pala – perché può considerarsi un vero e proprio screening di massa che, in Sardegna, non è mai stato fatto su bambini in tenera età». Il progetto è stato finanziato con 10 mila euro dalla Fondazione di Sardegna e ha il sostegno del Comune di Sassari, con un contributo di 3mila euro, quindi dell’Atp.

“La Zona Economica Speciale per la Sardegna prende forma. Inizia l’iter per la sua istituzione”. Questo il messaggio lanciato dagli organi di informazione nel novembre 2018 quando il progetto di istituzione della ZES in Sardegna, in attuazione del Decreto per il Sud del 2017, sembrava cosa fatta. Da allora è trascorso quasi un anno e della ZES – zona avvantaggiata da semplificazioni amministrative e fiscali – pian piano non si è più sentito parlare. Il Piano strategico per la ZES della Sardegna, approvato dalla Giunta e trasmesso al Governo nazionale ha subìto una brusca battuta d’arresto dopo alcune osservazioni da parte del MEF e del Ministro per il Sud. Osservazioni che hanno portato allo stop dell’iter per l’istituzione. Oggi, a rilanciare l’attenzione sulla ZES e a chiedere il tempestivo completamento della procedura rimasta in stand by, è la capogruppo del M5S Desirè Manca, prima firmataria di una mozione (sottoscritta dai consiglieri Cuccu, Solinas, Li Gioi, Ciusa, Fancello) che impegna il Presidente e la Giunta a mettere in campo tutte le azioni necessarie a portare a termine la procedura; come sollecitato lo scorso giugno anche dall’onorevole M5S Mara La Pia attraverso la presentazione di un ordine del giorno alla Camera. “La Giunta regionale – spiega Desirè Manca – ha dato mandato alla Cabina di regia per la Programmazione unitaria di adottare tutti gli atti necessari all’approvazione del Piano di sviluppo strategico e di provvedere alle eventuali integrazioni o modifiche di natura tecnica che si fossero rese necessarie per completare positivamente la procedura di approvazione. È esattamente da questo punto che la Giunta oggi deve ripartire”. “I vantaggi dell’istituzione della ZES della Sardegna sono assolutamente irrinunciabili. Non possiamo dimenticare che la Sardegna presenta gravi deficit competitivi correlati alla condizione di insularità, soprattutto, in termini infrastrutturali e con riferimento alle dimensioni del mercato, contrastabili con politiche di internazionalizzazione economica e di “continuità territoriale” dei trasporti, per le quali la ZES può rappresentare un validissimo strumento”. “La ZES rappresenta un importante volano dell’economia sarda, uno strumento su cui far leva e su cui contare per attrarre imprese e investitori da tutto il bacino del Mediterraneo. Attraverso le agevolazioni fiscali e una burocrazia semplificata crediamo sia finalmente possibile far ripartire la macchina delle assunzioni e dare nuovo slancio al settore dei trasporti, a quello della logistica, del trasporto e della lavorazione delle merci, alla creazione di nuovi modelli di sviluppo integrati”. Desirè Manca guarda alla vicenda dei lavoratori del Porto di Cagliari licenziati alcuni mesi fa: “Questi lavoratori hanno sperato nell’istituzione della ZES, invece la Regione Sardegna non è stata in grado di portare a termine il percorso di istituzione e nel frattempo hanno perso il lavoro. Possiamo però ripartire, possiamo impegnarci tutti, Maggioranza ed Opposizione, affinché i porti della nostra isola possano godere di tutti gli istituti giuridici di vantaggio utili a riposizionarla come città tra le più competitive del Mediterraneo. E, soprattutto, per far sì che nessun lavoratore debba più restare disoccupato”.

Questa sera, alle 18,30, l’aula magna del Conservatorio di Cagliari ospita “La viola d’amore”, lezione concerto di Dimitri Mattu, docente di Viola nel “G.P. Da Palestrina”. L’incontro, aperto al pubblico e rivolto in particolare agli studenti e ai professionisti di violino e di viola, ha lo scopo di raccontare, far vedere e sentire uno strumento dalle caratteristiche uniche, di cui tutti conoscono il nome, ma pochissimi il suono. La viola d’amore del Conservatorio, risalente al 1903, e donata nel Dopoguerra dall’indimenticato Oscar Crepas, figura di spicco per l’istituzione musicale in quegli anni, è stata restaurata di recente dal maestro Roberto Regazzi, e nell’ultima parte dell’incontro sarà a disposizione dei violinisti e violisti, studenti e non, che potranno provarla e avere così un contatto diretto con le sue peculiarità tecniche. L’ingresso all’appuntamento è libero.

“Nei prossimi giorni presenteremo una risoluzione dettagliata con i dati aggiornati sulla situazione crediti-debiti fra Aias ed Ats degli ultimi 5 anni, per fornire al Consiglio tutti gli elementi utili per una decisione”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione speciale sull’Aias Gianfranco Ganau (Pd), nel corso di una seduta della commissione alla quale hanno preso parte anche l’assessore della Sanità Mario Nieddu, il direttore generale dell’assessorato Marcello Tidore ed una delegazione dell’Anci, per la parte che riguarda i rapporti fra Aias e Comuni. Il direttore generale dell’assessorato, in particolare, ha fornito alla commissione una relazione di 6 pagine corredata da tabelle riassuntive più i verbali e gli allegati di ogni singola seduta del tavolo tecnico Regione-Aias-Ats-Anci insediato l’11 aprile scorso dopo un accordo sottoscritto con la Prefettura di Cagliari. Un lavoro molto approfondito, ha affermato Marcello Tidore, che ci consente di avere dati completi, certi ed attendibili sui flussi finanziari che hanno riguardato i rapporti contrattuali con Aias negli ultimi 5 anni e, inoltre, di definire un metodo per ricostruire la seconda parte del contenzioso relativo al periodo 1998-2013 per il quale c’è grande carenza di documenti, verificando nello stesso tempo ogni ipotesi possibile di transazione. Dalla relazione emerge principalmente che negli ultimo 5 anni la Regione ha pagato ad Aias nei termini di legge (60 giorni) prestazioni per oltre 102 milioni, a fronte di 1.6 milioni circa da liquidare e 1 milione circa che potrebbe essere oggetto di ulteriori transazioni.ono numeri molto chiari, ha commentato l’assessore della Sanità Mario Nieddu, che parlano di crediti vantati molto bassi e debiti molto alti, ma ora è il momento della responsabilità. Nieddu ha poi rivolto un appello alla commissione speciale, alla commissione Sanità e in definitiva al Consiglio regionale, per arrivare ad una scelta definitiva e condivisa che per la sua complessità e per le conseguenze che ne possono derivare ai pazienti ed ai lavoratori, non può essere lasciata solo alla valutazione dell’assessore, fermo restando che sarà necessario del tempo per elaborare una strategia per il futuro. Nel dibattito hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali: Giorgio Oppi dell’Udc, Francesco Agus dei Progressisti, Eugenio Lai di Leu, Nico Mundula di Fdi, Michele Cossa dei Riformatori, Michele Ennas della Lega e Fabio Usai del Psd’Az. Tutti hanno espresso vivo apprezzamento per la qualità del lavoro prodotto dal tavolo tecnico e dall’assessorato, proclamandosi poi a favore di una risoluzione della commissione che, per la prima volta, potrà essere predisposta sulla base di dati certi sulla complessa vicenda. Nella seconda parte della seduta, la delegazione dell’Anci formata dal presidente Emiliano Deiana, dal vice presidente Salvatore Masia e dal direttore Daniela Sitzia ha fornito il rendiconto sui rapporti fra Comuni ed Aias per le prestazioni relative al trasporto disabili, alla riabilitazione ed ai servizi nel campo psico-sociale: Le cifre finali, ha spiegato Daniela Sitzia che ha sintetizzato il lavoro condotto da Anci attraverso contatti con i singoli Comuni, parlano di un credito presunto nei confronti di Aias di circa 5.8 milioni, cifra radicalmente contestata dalle Amministrazioni locali sia per gli incrementi dei costi che per la qualificazione delle prestazioni. Il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, rispondendo ad una domanda del presidente Ganau sulla possibilità che il settore della riabilitazione sia riportato sotto la gestione diretta della Regione, ha auspicato uno scatto in avanti rispetto alla situazione attuale che vede i Comuni come passacarte, precisando di non avere posizioni ideologiche e proponendo la creazione di un “fondo unico per le politiche sociali”.

L’opposizione in Consiglio regionale ha presentato un ordine del giorno di censura politica nei confronti dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. E’ la prima azione di questa portata intrapresa nella XVI legislatura e, in questo caso, oggetto della censura è la condotta dell’assessore regionale dell’Agricoltura sul caso delle direttive impartite ai dirigenti dell’Assessorato in cui si chiedeva l’invio informale delle bozze degli atti amministrativi di competenza di dirigenti, prima che gli stessi siano emanati. Per gli esponenti della minoranza gli indirizzi disposti dall’Assessore si traducono in un controllo preventivo su atti amministrativi, in aperto contrasto con le norme statali e regionali. Quanto stabilito dall’Assessore è in palese violazione del principio della separazione delle funzioni di indirizzo politico da quelle di direzione amministrativa. Tale distinzione è determinata dalla necessità di assicurare trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa ed evitare di far coincidere la responsabilità politica con quella degli uffici”. “Non è stato, questo – sottolineano – un capriccio del legislatore che si è impegnato negli anni novanta a stabilire la separazione di queste funzioni. Piuttosto la necessità di contrastare un sistema che, proprio in quel periodo storico, ha mostrato in maniera chiara e netta tutti i suoi difetti. I dirigenti pubblici emanano atti che mai e poi dovrebbero essere piegati al controllo politico: approvazione di progetti, capitolati e gare d’appalto, assegnazione di risorse regionali, approvazione di graduatorie. I limiti della macchina burocratica regionale devono essere affrontati e risolti attraverso una riforma organica che metta in condizione l’amministrazione di funzionare bene e di dare risposte ai cittadini. Di questo negli atti compiuti dalla Giunta nei primi sei mesi di governo non c’è traccia. Appare invece chiara la volontà di asservire l’amministrazione pubblica a interessi di parte e di eludere le norme poste a garanzia della finanza pubblica e dell’imparzialità dei procedimenti amministrativi”. L’ordine del giorno depositato i giorni scorsi, è stato sottoscritto da 17 Consiglieri regionali e dovrà essere votato in Aula, ai sensi del regolamento del consiglio regionale, con voto nominale come avviene per le mozioni di sfiducia. “Auspichiamo concludono – che tutto il Consiglio regionale, maggioranza e minoranza, prenda una posizione chiara sul rispetto delle regole che non possono essere piegate ai desideri di un partito politico o anche di un solo Assessore”.

Decathlon, azienda leader nella creazione, produzione e distribuzione di prodotti e tecnologie sportive, in vista delle future opportunità di inserimento ricerca 120 figure tra le quali Assistenti alla vendita, che dovranno accogliere e ascoltare i clienti e accompagnarli nell’acquisto desiderato, prendere in autonomia decisioni riguardanti la gestione del proprio reparto; Tecnici di Laboratorio, che dovranno soddisfare i propri clienti proponendo prodotti e servizi ed essere ambasciatori dei prodotti a marchio Decathlon; Sport Leader, che dovranno occuparsi del proprio sport di competenza (sci, ciclismo, escursionismo, tennis, nuoto, fitness, etc.) prendendo decisioni che vanno dalla gestione dello stock e degli spazi commerciali fino alla creazione di una vera politica commerciale e di un network, per andare incontro ai bisogni dei clienti etc. I candidati, diplomati o anche studenti, saranno inseriti presso gli oltre 90 negozi presenti su tutto il territorio nazionale, nei diversi settori dell’azienda: retail, logistica, produzione e finance. Decathlon, nata in Francia nel 1976, è diventato il più grande network di negozi per la distribuzione di articoli per lo sport ed è presente, oltre che in Italia, anche in 19 paesi nel mondo con 700 punti vendita per un totale di 70 mila collaboratori i quali L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_deca_ott_2019.html .

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha approvato la realizzazione in città di una rete di infrastrutture di ricarica (IDR) per veicoli elettrici. Un intervento che vuol contribuire a favorire la diffusione dei veicoli elettrici e rappresenta una significativa opportunità per lo sviluppo sostenibile nel settore dei trasporti, fornendo un piccolo contributo alla riduzione delle emissioni e più in generale alla salvaguardia ambientale. Da parte della ditta o delle ditte selezionate per la gestione del servizio, verranno installate in città 13 IDR, ognuna di esse prevede l’occupazione di due stalli auto, in quanto dotata di due attacchi per la ricarica, con una durata di concessione del suolo pubblico prevista per 8 anni, con nessun onere per l’Amministrazione, ad esclusione dell’esenzione della tassa di occupazione del suolo pubblico. Le IDR verranno installate in: – Via Deledda (fronte Centro Culturale) – Parco delle Rimembranze (Via Valverde) – Via Garibaldi (fronte Stazione) – Piazza Belvedere (Frazione di Nebida) – Via Pacinotti – Via Fadda (piazzale Scuola Via Brescia) – Piazza Sarigu

– Frazione di Masua (parcheggi) – Via Vivaldi – Via Venezia (angolo Via Argentaria) – Rosa del Marganai (angolo Via Atria) – Via Indipendenza (fronte Seminario Arcivescovile) – Via Loi (fronte PS). “La realizzazione della rete di ricarica, che sarà sviluppata in collaborazione con l’Assessorato comunale ai Lavori lubblici, rappresenta una maniera concreta di mettere in atto gli interventi necessari alla promozione di una viabilità sostenibile – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente, Francesco Melis – e questo sarà il primo di ulteriori interventi, come l’acquisto da parte del Comune di veicoli elettrici destinati all’Amministrazione”.

“Il pronto soccorso di Isili accetta soltanto pazienti in codice verde. Questo non è noto ai pazienti, che lo scoprono quando arrivano sul posto e non era noto nemmeno alla commissione Sanità prima del sopralluogo di oggi. I pazienti più gravi, invece, vengono dirottati dal 118 su altri ospedali con il disagio evidente dei familiari e dei malati. E’ un dato di assoluta preoccupazione, che non possiamo tacere in particolare, se consideriamo le dimensioni del territorio che questo pronto soccorso serve”. Lo afferma il consigliere regionale Stefano Schirru (Psdaz) al termine della trasferta nel Sarcidano con la commissione Sanità del Consiglio regionale. Prosegue Stefano Schirru: “I posti letto del reparto Medicina devono passare almeno a 25 perché gli attuali 20 sono insufficienti ma più in generale tutta la dotazione dell’organico va rivista. Questo è l’effetto dell’applicazione del Decreto Ministeriale 70, che ha stravolto la sanità sarda, completamente diversa da quella lombarda o emiliana: in Sardegna ci sono pochissime città e qualche centinaio di piccoli comuni in un territorio vastissimo. Servono, dunque, regole differenti”.

Il comune di Carbonia aderisce anche quest’anno all’iniziativa ecologica “Puliamo il mondo”, in programma nella mattinata di sabato 12 ottobre. L’evento, promosso da Legambiente con la collaborazione di Anci e con i patrocini di ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di UPI (Unione delle Province d’Italia), “mira a sensibilizzare il mondo giovanile e i cittadini al rispetto, alla salvaguardia e alla pulizia dell’ambiente, coinvolgendo attivamente le scuole, le associazioni ambientalistiche, sportive, culturali e sociali di Carbonia. Tutti insieme ci rimboccheremo le maniche per dare un esempio concreto di senso civico e amore per la nostra città”, ha detto il sindaco Paola Massidda. Sono state individuate diverse squadre di volontari che eseguiranno interventi di pulizia e decoro urbano nelle seguenti zone situate all’interno del territorio comunale: – Parco di Rosmarino;

• Zona di accesso a Monte Leone;
• Pista ciclabile nel tratto tra il Centro Intermodale e via Nazionale;
• Aree limitrofe al cimitero di Serbariu;
• Cortoghiana: aree verdi presso Largo Montessori, via Nepero e l’ex Circoscrizione;
• Bacu Abis: dalla rotonda Pozzo Castoldi fino all’ex Circoscrizione;
• Barbusi: località “Su Strintu de s’Axina”.
L’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai ha spiegato che “questa iniziativa si colloca in continuità con le due precedenti edizioni, in cui tanti volontari animati dallo spirito di servizio per la propria città raccolsero centinaia di kg di rifiuti. La pulizia delle aree degradate, il rispetto dell’ambiente e la riduzione della produzione di rifiuti (plastica in particolare) risultano pienamente in linea con quanto recentemente richiesto dai giovani nelle manifestazioni “Fridays for future”. Visto il prevedibile successo dell’iniziativa, il comune di Carbonia ha provveduto ad acquisire, tramite la società De Vizia, un numero superiore di kit – da adulto e da bambino – rispetto alle scorse edizioni. Le pettorine gialle, i guanti e i gadgets verranno consegnati ai volontari il giorno della manifestazione. Ciascun volontario sarà coperto da idonea assicurazione. I volontari che hanno intenzione di aderire all’iniziativa sono invitati di comunicare il proprio nominativo agli uffici del comune di Carbonia.

Sant’Antioco e Calasetta spalancano le porte dell’isola all’ENIT UK & Ireland (agenzia nazionale italiana del turismo con sede a Londra), per mostrare e promuovere le proprie peculiarità a cinque tour operator e tre giornalisti del Regno Unito e dell’Irlanda. Il progetto, organizzato dal comune di Sant’Antioco, assessorato al Turismo e dai centri commerciali naturali (CCN) dei due paesi, Sulki _ Welcome to Sant’Antioco e Calasetta – Cultura, Calore, Natura, in collaborazione con l’assessorato regionale del Turismo, il comune di Cagliari e il Consorzio Turistico Iglesias, prende il via la mattina di sabato 5 ottobre con l’arrivo all’aeroporto di Elmas e si conclude martedì 8. Fulcro della quattro giorni è la presentazione di un pacchetto turistico dalla forte componente identitaria, perfetto per poter essere promosso a un target mediamente colto, mediamente spendente, sensibile a un turismo culturale, enogastronomico e sostenibile. La scelta di ottobre per la realizzazione dell’educational non è casuale: l’obiettivo dei centri commerciali naturali è quello di puntare sulla destagionalizzazione dell’offerta turistica, mostrando – e dimostrando – che un turismo non legato all’estate, in Sardegna e nel Sulcis, non solo è possibile, ma anzi consente di apprezzare appieno aspetti poco valorizzabili nella stagione più calda.