Si è tenuto nei giorni scorsi ad Alghero la nona edizione de “Il cuore in Sardegna”, un importante convegno che ha visto riuniti i cardiologi sardi ed eminenti cardiologi di rilievo nazionale.
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Si è tenuto nei giorni scorsi ad Alghero la nona edizione de “Il cuore in Sardegna”, un importante convegno che ha visto riuniti i cardiologi sardi ed eminenti cardiologi di rilievo nazionale. L’ormai tradizionale appuntamento della Associazione Regionale Cardiologi Ambulatoriali (ARCA) in questa edizione si è svolto in congiunzione con l’annuale congresso regionale della Società Italiana di Cardiologia (SIC). I temi del congresso hanno riguardato le problematiche di gestione dei pazienti nel percorso di continuità tra assistenza ospedaliera ed assistenza territoriale.
«La sinergia tra ospedale e territorio è fondamentale per la corretta gestione dei pazienti – sottolineano il dott. Tonino Bullitta ed il dott. Giovanni Gazale, tra gli organizzatori del congresso – e in questo senso, la collaborazione tra le sezioni regionali di ARCA e SIC sta portando importanti risultati.»
«Fornire informazioni dettagliate e complete ai cardiologi del territorio dopo un ricovero per infarto è estremamente importante per la corretta gestione dei pazienti e noi stiamo portando avanti un progetto in tal senso di collaborazione tra Azienda Ospedaliero-Universitaria e gli specialisti territoriali per le patologie croniche in modo da agevolare e velocizzare l’accesso alle prestazioni in regime di ricovero ospedaliero in caso di riacutizzazioni», ribadisce il prof. Guido Parodi, responsabile della UO di Cardiologia Clinica e Interventistica della AOU di Sassari.
Tra i temi del congresso, oltre alla cardiopatia ischemica, sono stati approfonditi anche i problemi correlati alla gestione dei pazienti sottoposti a trattamenti chemioterapici, alle cardiopatie congenite nell’adulto ed all’invecchiamento cardiovascolare. Una sessione inoltre è stata dedicata alla gestione pre ed intraospedaliera del paziente con dolore toracico, curata dal Gruppo di Studio Nazionale per le Emergenze e Urgenze Cardiovascolari, che attualmente vede come past-president il dott. Pier Sergio Saba, cardiologo della AOU di Sassari. Il prof Giovanni Esposito, Ordinario all’Università Federico II di Napoli e candidato alla Presidenza Nazionale della Società di Cardiologia Interventistica, ha tenuto una lettura sulla rete dell’infarto, tanto importante ed in via di ottimizzazione nella nostra Regione. Non sono mancati momenti di approfondimento su tematiche non usuali come la musicoterapia, che si è rivelata non solo un ”farmaco” per i pazienti con disabilità neurologiche, come ha ricordato nella sua relazione il dott. Kai Paulus, ma ha effetti benefici anche sui pazienti con scompenso cardiaco, come è emerso da uno studio multicentrico condotto anche nel reparto di cardiologia della AOU di Sassari grazie all’impegno della infermiera Valentina Micheluzzi.
Al termine dei tre giorni di lavori i cardiologi sardi si sono dati appuntamento per “Il cuore in Sardegna 2020” con nuove sfide da affrontare e su cui confrontarsi per migliorare la gestione dei pazienti affetti da patologie cardiache.
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