16 November, 2024
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Trasparenza e anticorruzione, un sondaggio tra i dipendenti dell’Aou di Sassari.

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Più controlli e vigilanza su contratti, incarichi, assunzioni e bilanci quindi favorire e incentivare la meritocrazia, garantire una maggiore informazione e comunicazione sugli argomenti della trasparenza e anticorruzione. Sono alcuni dei suggerimenti emersi dal questionario sottoposto ai dipendenti dell’Aou di Sassari che hanno partecipato al primo percorso formativo in tema di “Trasparenza e Anticorruzione”.

Il percorso formativo, iniziato a febbraio, in 15 edizioni ha coinvolto 517 dipendenti, tra personale del comparto, della dirigenza medica e della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa. L’obiettivo del corso, progettato dal responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione in collaborazione con la direzione aziendale e con il supporto della struttura della Formazione, ricerca e sperimentazione clinica, era quello di istruire il personale dipendente sul complesso tema della corruzione e sulle misure previste dalla legge anticorruzione. All’interno delle lezioni è stato realizzato un sondaggio, così da dare voce al personale dipendente, in un’ottica di trasparenza. All’inizio di ogni modulo è stato fornito ai partecipanti un questionario anonimo d’ingresso, utile a raccogliere informazioni necessarie per migliorare la trasparenza e le azioni di prevenzione della corruzione. Dei 517 partecipanti hanno risposto in 502, cioè 92,10% dei frequentanti le lezioni. I partecipanti ai corsi hanno messo in evidenza la necessità di una maggiore informazione e formazione sulla prevenzione e anticorruzione. Secondo il 92,43%, poi, «se si riuscisse a eliminare i più rilevanti fenomeni di corruzione, il risparmio stimabile per le pubbliche finanze» sarebbe molto rilevante. Per il 4,18% sarebbe poco rilevante e per il 3,38% irrilevante. Per il 60,16%, inoltre, sarebbe eticamente deprecabile «accettare, in cambio di denaro o altri corrispettivi, non effettuare o fare effettuare in modo inadeguato, controlli e collaudi». Soltanto per il 5,18%, invece, sarebbe eticamente deprecabile raccomandare una persona per una assunzione o un affidamento di un incarico. Oltre l’80% ritiene, in parte o totalmente, che «la corruzione sia diversa dalla malamministrazione, cioè dall’insieme di comportamenti inadeguati, di incompetenza, di improvvisazione, di mancanza di professionalità adeguata». E ancora, circa il 45% ritiene, totalmente o in parte, che «le dimensioni della corruzione siano tali da far ritenere ormai difficilmente conseguibile una efficace riforma del sistema». Quasi il 60%, infine, ha dichiarato di essere, totalmente o in parte, d’accordo sul fatto che la corruzione sia una realtà ‘normale’, che pervade il comportamento delle pubbliche amministrazioni, indipendentemente dalle loro specifiche missioni e dalle loro specifiche aree di attività.

«Il nostro obiettivo – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – è quello di estendere questo tipo di formazione a tutti i dipendenti nell’arco del prossimo biennio. Da marzo abbiamo voluto dare un maggiore impulso all’attività con l’attivazione di una piattaforma informatica per le segnalazioni degli illeciti, anche in formato anonimo. Abbiamo nominato, inoltre, il responsabile anticorruzione e i suoi referenti dipartimentali.»

«L’attività formativa ha avuto un approccio normativo, specialistico e valoriale – spiega Giancarlo Manzoni, docente del corso e responsabile per la Trasparenza e prevenzione della corruzione – volto ad accrescere le competenze e lo sviluppo del senso etico del personale amministrativo e sanitario aziendale.»

La formazione ha riguardato le norme penali in materia di reati contro la pubblica amministrazione, la normativa anticorruzione, la trasparenza, gli aspetti etici e la legalità dell’attività sanitaria ed amministrativa.

L’Aou di Sassari, dai primi di marzo inoltre, attraverso il responsabile anticorruzione sta procedendo all’adozione di nuove misure per potenziare il sistema di prevenzione della corruzione. Dopo l’adesione al progetto WhistleblowingPA di Transparency International Italia e del Centro Hermes per la trasparenza e i diritti umani e digitali, ha adottato il registro degli accessi agli atti. Inoltre ha aderito alla piattaforma di acquisizione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e della trasparenza dell’Anac, che consente una più attenta analisi dei piani, il tutto in linea con i valori fondanti della mission e della vision aziendale e con quanto indicato nell’atto aziendale.

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giampaolo.cirronis@gmail.com

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