Dopo l’amara sconfitta al fotofinish subita a Trieste, la Dinamo torna in campo al PalaSerradimigni per Gara 5 di Champions League con la Sig Strasburgo.
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Dopo l’amara sconfitta all’ultimo secondo subita domenica sera al Taliercio contro i campioni d’Italia di Trieste, la Dinamo torna in campo questa sera, alle 20.30, al PalaSerradimigni per Gara 5 di Champions League, contro la Sig Strasbuergo, una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale nella competizione europea.
La squadra di Gianmarco Pozzecco vuole confermare l’ottimo avvio europeo, impreziosito dalla larga vittoria ottenuta in Polonia, contro un avversario che arriva nell’Isola dalla bella vittoria in volata in campionato su Roanne, conquistata grazie alla prodezza di Trice.
Alla vigilia, Gianmarco Pozzecco è tornato in conferenza stampa sulla sconfitta di Trieste.
«Sono contento e orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato partita intensa contro una squadra tosta, dal budget superiore al nostro. È una sconfitta che non fa male se non perché a due secondi dalla fine avevamo assaporato gusto della vittoria. Siamo usciti a testa alta e continua il nostro processo di crescita, sappiamo che c’è della strada da fare e devo lavorare su aspetti psicologici di alcuni giocatori. Ma sono contento di tutto ciò che tutti ragazzi stanno dando, anche chi ha giocato partita sottotono dal punto di vista dei numeri. Per approccio, determinazione e voglia di vincere non posso lamentarmi di nessuno. Sappiamo che questo sport è così, da allenatore la parte più importante è che i ragazzi siano on the same page. Stiamo tutti sfogliando questa sorta di libro per capire quale sia la pagina giusta e quella in cui stiamo bene tutti. Non vivo di risultati anche se la cosa più bella è vincere ma non è la più importante. Siamo terzi dietro Virtus Bologna e Brindisi, pur con una partita in meno.»
Il coach biancoblu si è poi soffermato sull’impegno europeo odierno.
»Sappiamo di dover sfruttare al meglio le partite in casa, quelle in trasferta sono sempre più difficoltose anche perché noi, anche se non lo diciamo mai perché non cerchiamo alibi, abbiamo uno scalo in più e spesso dobbiamo prendere tre aerei. Strasburgo è una squadra esperta allenata da un coach di esperienza, è un’avversaria che sulla carta ha tutto per poter vincere questa competizione. Come ha detto Evans, parole che mi hanno fatto piacere perché dette da un giocatore umile, anche noi siamo una squadra che può arrivare in fondo e vogliamo lavorare per poterlo fare. Il processo di crescita deve portarci ad avere consapevolezza nei nostri mezzi e convincerci, partita dopo partita, di poterlo fare. Non possiamo che essere felici di avere un obiettivo importante.»
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